Il campeggio è una delle vacanze più belle in famiglia. Se avete un leggero spirito di adattamento, scegliere di passare le ferie in una tenda immersi nella natura è favoloso! I bambini si divertono moltissimo, si emozionano, si sentono dei veri avventurieri, e diventa così l’occasione per riscoprire le cose semplici, per stimolare la propria indipendenza e per immergersi appieno nel verde che abbiamo intorno e che spesso snobbiamo.
E poi una volta comprata l’attrezzatura possiamo andare dove vogliamo, girando di campeggio in campeggio in tutto il mondo, mare, montagna, collina… Rilassandoci in una tenda e su una bella amaca in mezzo alla natura più disparata.
Ma cosa serve per una vera vacanza da campeggiatori? Ecco una selezione di attrezzature da campeggio in famiglia super cool, ma allo stesso tempo non eccessivamente costose, per una vacanza naturale, ecologica, economica e indimenticabile.
Questi zaini sono scandinavi e sono nati moltissimi anni fa pensando ai bambini e ai libri di scuola, per essere indistruttibili. La versione normale è perfetta anche per il lavoro (ci sta un laptop da 17 pollici), non solo per la scuola, e per il tempo libero dei bambini, invece, è comoda la versione “mini” che trovate a questo link. Bello da vedere, pratico, comodo, ha varie tasche ma nel complesso rappresenta la semplicità!

Per il campeggio è fondamentale, naturalmente, la tenda. E che siamo in 3, 4 o 5 il consiglio è lo stesso: comprarne una con doppia calotta, in modo da lasciare i bambini in una e gli adulti nell’altra, o, nel caso in cui i bambini dormano con noi, per avere uno spazio “magazzino”. Questa è pensata proprio in questo senso.

Il sacco a pelo? Meglio se 3 stagioni, in modo da poterlo usare tutto l’anno. Come questo, di taglia XXL per muoversi più comodamente durante la notte.

Ognuno dovrebbe avere una propria borraccia personale: in questo modo non si acquisteranno più bottigliette di plastica! Io adoro queste, che possiamo anche appendere allo zaino (per il tappo) quando camminiamo.

Chi viaggia molto lo sa: viaggiare con lo zaino è più comodo rispetto alla classica valigia trolley. E nel caso del campeggio lo zaino diventa poi perfetto anche per le escursioni! Questo di Thule è ottimo, perché permette di staccare la sacca anteriore, che diventerà la “valigia” lasciando lo zaino per le escursioni.

Che sia forte e che sia ricaricabile: la lampada o lanterna da campeggio è fondamentale per stare attorno al tavolo la sera, per camminare al buio e per illuminare l’interno della tenda.

Che sia al mare o in montagna, attorno a noi possiamo sempre trovare passeggiate e camminate interessanti! Teniamo quindi sempre delle scarpe da trekking con noi. Per bambini ottime per qualità/prezzo sono queste, mentre per gli adulti il mio consiglio sono le Aku Slope (da uomo) e Aku Ultra Light (da donna), dal sapore retrò e studiate per essere super comode e sicure.

E in estate? Ottimi sono i sandali Teva per andare quasi dappertutto, che troviamo da bambino e da adulto.

Essere mamme digital significa essere mamme smart. Oddio, quante parole inglesi! Che in realtà nascondono qualcosa di molto semplice: furbizia, comodità ed efficienza. Essere digital significa sfruttare al meglio gli strumenti che il mondo digitale ci offre, ed essere smart significa organizzarci sempre al meglio.
Cosa c’entrano, in tutto questo, i pannolini Lillydoo? C’entrano, eccome! Perché per essere smart il più possibile anche nell’organizzazione della casa possiamo affidarci ai servizi digital di chi ci viene incontro. Proprio come l’abbonamento di Lillydoo.
Perché le mamme digital come noi, insomma, scelgono Lillydoo? I motivi sono svariati.
Innanzitutto, come dicevamo, per la comodità. Attraverso l’abbonamento mensile che possiamo sottoscrivere online in pochissimi passaggi e in tutta semplicità, infatti, i pannolini arrivano direttamente a casa, senza il rischio di rimanere senza nei momenti peggiori. Soprattutto per chi lavora questo è un servizio impagabile, e sono certa che concorderete con me.
In secondo luogo, per non sprecare. Perché nel momento in cui il bambino cambia taglia, possiamo switchare e ricalibrare l’abbonamento in pochissimi passaggi, aumentando la taglia e restituendo le confezioni non aperte (cosa che spesso non possiamo fare con i pannolini acquistati “normalmente”). In questo modo lo spreco (che noi combattiamo da sempre) quasi si azzera!
Sempre a livello consapevole, i pannolini Lillydoo sono assolutamente certificati (sono i primi ad aver ottenuto la certificazione MADE in GREEN di OEKO-TEX, essendo testati per le sostanze nocive secondo i criteri di sostenibilità delle linee guida OEKO-TEX, e sono quindi ideali per tutte le pelli, anche le più sensibili. Inoltre sono al 100% privi di profumi e di lozioni e la cellulosa che li compone è 100% priva di cloro (EFC), oltre che essere derivata da foreste gestite in modo responsabile (di nuovo, il nostro sentimento green ne esce soddisfatto).
E poi, non lo nascondiamo, sono BELLISSIMI. Le fantasie sono graziosissime, sempre nuove e pensate con cura, adatte alle varie stagioni e bellissime da vedere in fotografia. Perché, ammettiamolo, da vere mamme millennial scattiamo una miriade di foto al giorno ai nostri bimbi. Curiamo i loro outfit e li vestiamo deliziosamente, e i pannolini? Quando un pannolino è così bello, è impossibile non fotografare anche quello…
E poi, non ultimo, stanno bene anche quando li appoggiamo semplicemente a fasciatoio, evitando così di comprare contenitori che rubano spazio ed evitando di doverli stipare per forza nei cassetti.
Per provare la qualità, la comodità e la bellezza di Lillydoo, diventando così delle mamme ancora più smart, è possibile anche ricevere un pacchetto prova con i loro pannolini e le salviette umidificate all’acqua, pagando solamente le spese di spedizione!
Le uova sono fonte di proteine, e se mangiate con parsimonia portano benefici, e non solo colesterolo. Perché in realtà mangiandone uno non superiamo la dose giornaliera raccomandata (che è di 300 mg di colesterolo quotidiani), e allo stesso tempo assumiamo lecitina, sostanza che favorisce il trasporto inverso del colesterolo dalle arterie al fegato, potenziando il colesterolo buono. Inoltre, le uova sono piene di grassi buoni, ma soprattutto di vitamine (come la A, la B1, la B6 e la B12), di acido folico, di ferro, calcio, fosforo e potassio).
Insomma: mangiare un uovo al giorno non è peccato! Ma come consumare le uova? Come renderle sfiziose e appetitose? La nostra soluzione è semplice: riempiendole. Perché le uova ripiene con una gustosa farcitura sono - oltre che un piatto tipico del periodo pasquale - quanto di più irresistibile esista! E possono essere preparate davvero per tutti i gusti.
Ecco dunque le nostre 7 ricette di uova ripiene per stupire gli ospiti, soddisfare il palato di tutta la famiglia e portare fantasia in tavola, a Pasqua e, perché no, tutto l’anno!
La ricetta base dell’uovo sodo è una, ed è molto semplice: basta mettere le uova in padella in acqua fredda, accendere il gas, portare a bollore e cuocere per 8 minuti (calcolando questi minuti dall’inizio dell’ebollizione). Dopodiché scoliamo e lasciamo raffreddare.
Questo abbinamento è il nostro preferito. Una volta cotte le uova, sgusciamone uno e togliamo il tuorlo sodo, mettendolo in un mixer insieme a una scatoletta di tonno sgocciolato, un’acciuga, il succo di mezzo limone e un bicchiere scarso di olio evo. Frulliamo tutto, regoliamo di sale e pepe e affoghiamo le uova in questa cremosa e deliziosa salsa!
Sulle uova sode mettiamo ora della maionese vegetale, del pesto di basilico e dei pomodorini confit: il risultato sarà buonissimo, e pure bellissimo da vedere.
Frulliamo in un mixer un vasetto di ricotta e qualche filo di erba cipollina, con un filo di olio, fino a che non otterremo una pasta cremosa da spalmare sulle uova.
Uovo e avocado è un abbinamento decisamente azzeccato. Non solo con l’uovo al tegamino appoggiato sui cubetti di avocado nel toast della mattina, ma anche come contorno. Prepariamo la guacamole frullando un avocado maturo a cubetti con mezza cipolla (rossa o bianca) e mazzo limone spremuto, aggiustando di sale, e farciamo con questa le nostre uova sode.
Frulliamo 2 tuorli d’uovo sodo con mezzo cucchiaino di senape delicata, due cucchiai di yogurt greco e un pizzico di sale e pepe, quindi farciamo o decoriamo le nostre uova sode con questa cremina.
Prendiamo tutti e 6 i tuorli delle uova sode e frulliamoli con 30 grammi di caprino spalmabile, due cucchiai di maionese, mezzo limone spremuto, un pizzico di sale, mezza cipolla, qualche foglia di prezzemolo e qualche filo di erba cipollina, quindi farciamo le uova e spolveriamo la superficie (se vogliamo!) con un pizzico di paprika. Al posto della paprika, possiamo usare anche del curry di Madras o del peperoncino. Queste uova saranno molto saporite ed eleganti! E per proporle anche ai bambini, basta evitare le spezie finali.
Per riempire le uova sode con la mousse di salmone, dopo averle bollite prendiamo 200 grammi di salmone affumicato, 150 grammi di ricotta, 40 ml di panna di avena, il succo di mezzo limone e un po’ di pepe e frulliamo tutto insieme. Alla fine, aggiungiamo anche dell’erba cipollina tritata e farciamo le uova tagliate a metà, appoggiando la mousse sul tuorlo sodo oppure togliendo quest’ultimo e riempiendo l’incavo che si forma.
Per finire, per deliziare anche i più piccoli nel periodo pasquale, possiamo proporre una versione dolce delle uova ripiene, tagliando a metà degli ometti di cioccolata e riempiendoli con il nostro hummus dolce.
Le casette di cartone (tra i più bei giochi da realizzare con i vecchi scatoloni) sono bellissime, ecologiche, economiche e super creative! Un gioco da casa, insomma, davvero consigliatissimo, perché diventano strumento per mettersi in azione manualmente, perché permettono di dare sfogo alla creatività e perché diventano perfette tane per i bambini (e sappiamo quanto le tane e i nascondigli siano fondamentali durante l’infanzia).
Ecco quindi tanti e diversi modi per decorare la vostra casetta di cartone, dalla classica tempera al collage più artigianale.
Il decoro più classico, quello con le tempere, con cui i bambini possono dare respiro nella maniera più libera alla loro creatività. Lasciamo che siano loro a colorare come vogliono, anche in maniera disordinata: ne uscirà una casetta naïf davvero bellissima!

Solo sui bordi, solo con lo scotch: l’effetto sarà un po’ geometrico e nordico, davvero affascinante e cool.

https://playtivities.com/cardboard-houses/
Possiamo usare i nastro isolante colorato, oppure il washi tape. L’importante è non utilizzare altro ma sbizzarrirsi per decorare tutto solo con le linee!

https://playtivities.com/how-to-build-the-most-simple-cardboard-house/
Con vari cartoncini colorati, delle forbici e della colla possiamo lasciare che i bambini colorino “a collage” la loro casetta.

L’effetto è strabiliante e sarà come avere in cameretta una casetta di montagna in miniatura! L’effetto dei rotoli di carta igienica e di carta cucina applicati alle pareti, infatti, è quello di mini-tronchi proprio come quelli che troviamo all’esterno delle baite e delle malghe alpine.

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Vecchie tende, vecchie lenzuola, vecchi scampoli… Tutto diventa decorazione. Basta ritagliare in base alla grandezza della parete di cartone e incollare utilizzando della colla vinilica!

https://abeautifulmess.com/2013/01/diy-playhouses.html
Per rendere le case romantiche e realistiche, proviamo a disegnare i dettagli semplicemente con dei pennarelli a punta grossa e a punta fine, alternandoli in base al colore e in base alla precisione dei dettagli.

Partiamo dall’inizio: a cosa servono le cellule staminali? Perché le staminali del cordone ombelicale sono così preziose da conservare? Quanto costa la conservazione privata? Molto?
Con InScientiaFides no, anzi. Sono proprio loro a spiegarci di cosa si tratta e perché è un gesto molto importante: un dono per la salute dei nostri figli e la protezione di tutta la famiglia.
Innanzitutto, è bene rispondere alla domanda principale, ovvero: a cosa servono le cellule staminali del cordone ombelicale?
Sono fondamentali perché aiutano in modo importante nel trattamento di oltre 70 patologie, perché in grado di rigenerare gli elementi che compongono il sangue. Conservare significa avere la grande possibilità di salvaguardare la salute dei più piccoli e della famiglia, soprattutto nel caso di gravi malattie del sangue o in presenza di leucemie, linfomi, talassemie, immunodeficenze e alcuni difetti metabolici.
Conservare le cellule staminali del proprio bambino è un gesto d’amore grandissimo, un’assicurazione per il suo futuro, una protezione in più. Perché se è vero, com’è vero, che il trapianto di midollo è una cura valida, è anche molto difficile trovare un donatore compatibile. Le cellule staminali emopoietiche (quelle che si trovano appunto nel sangue del cordone ombelicale), invece, sono la soluzione migliore, perché compatibili al 100% e con rischio di rigetto pari a zero.
Rispetto alle cellule del midollo osseo, inoltre, le cellule staminali del cordone hanno un grado di staminilità più alto.
Sebbene in Italia sia possibile anche donare, una nobile alternativa, la conservazione privata è l’unico modo per mettere in sicurezza una riserva di salute per il proprio bambino.
Fin qui tutto chiaro, arriviamo alle domande più frequenti: quanto costa la conservazione delle staminali cordonali? È difficile conservare? Ci sono delle garanzie sul servizio?
A risponderci è InScientiaFides, biobanca attiva sul territorio da più di 12 anni e con 14.000 genitori/clienti che si sono affidati con soddisfazione a loro.
A oggi il servizio non può essere gratuito: essendoci una struttura sanitaria alle spalle, bisogna considerare i costi legati alla struttura, al personale, al mantenimento delle condizioni idonee alla conservazione.
Non si tratta di cifre impossibili. InScientiaFides, per esempio, propone la conservazione a partire da 0,50 centesimi al giorno in base a quanto si decide di conservare: 10, 20, 30 anni. Si può, inoltre, dilazionare il pagamento fino a 24 mesi, per venire incontro alle esigenze di tutti i genitori.
Conservare è davvero semplice: dopo aver firmato il contratto con la biobanca, si riceve a casa un kit da portare con sé al momento del parto e da consegnare al personale sanitario che si occuperà della procedura. Una volta tornati in camera basterà chiamare entro 24 ore dal parto il corriere che effettuerà il ritiro del campione e lo porterà in struttura per essere analizzato.
Non ci sono orari, non ci sono vincoli: il campione viene ritarato a qualsiasi ora, qualsiasi giorno, non ci sono festività che tengano.
InScientiaFides è una struttura sanitaria sicura, attenta e affidabile: offre la sua instancabile assistenza lungo tutto il percorso, dalle prime analisi, a ridosso del parto, una volta rientrati a casa. Sempre.
I professionisti del gruppo sono tutti biologi e medici di alto profilo, che mettono a disposizione le loro competenze e sono pronti a rispondere a qualsiasi dubbio.
Tra le certificazioni di InScientiaFides da tenere bene a mente è l’accreditamento FACT-NetCord che garantisce un rilascio sicuro delle cellule staminali in tutto il mondo nel momento del bisogno e in qualsiasi ospedale (senza questa certificazione non è detto che l’ospedale dia l’ok per accogliere le staminali).
Prima di fare qualsiasi scelta – donazione, conservazione privata- informatevi in modo consapevole e totalitario, solo così potrete garantire ai vostri figli un futuro protetto e in salute.
Ascoltare un libro è ancestrale, è coccolante, è bellissimo. E non è un caso se negli ultimi anni si sta scoprendo la forza degli audiolibri: proprio come quando ascoltavamo le storie lette dai nostri genitori nel letto, è delizioso farsi cullare da un libro.
In questo momento di quarantena e isolamento a causa del coronavirus covid19, Audible, il servizio di audiolibri di Amazon, mette quindi a disposizione una selezione di bellissimi titoli da ascoltare gratuitamente!
In questo articolo vi spieghiamo come fare per ascoltarli gratis, senza iscrizione.
“In un momento così difficile per il nostro paese, Audible vorrebbe tenerti compagnia mettendo a disposizione tantissimi titoli da ascoltare gratuitamente. Dagli ascolti più belli per tutta la famiglia alla crescita personale passando per i podcast di informazione: su questa pagina potrai trovare una selezione di titoli gratuti tratti dal nostro catalogo”.
Ecco qui la bellissima comunicazione di Audible, che ha lanciato, appunto, l’iniziativa #acasaconaudible, per supportare tutti coloro che sono a casa (come noi!) per limitare la diffusione del Covid2019 (mi raccomando, stiamo a casa!). Un’iniziativa che ci piace perché in questa tragedia, perché di tragedia si tratta, i servizi per riempire le giornate e per tirare un po’ su di morale (in maniera intelligente) sono fondamentali, checché se ne dica.
Mettendo a disposizione gli audiolibri gratuitamente, quindi, Audible ci rallegra un po’ le giornate, incoraggiandoci anche a prenderci del tempo per noi stando comunque a casa. Perché i piccoli piaceri, come la lettura, si trovano anche tra le mura domestiche, e non solo fuori.
“Audible ringrazia tutti gli autori, agenti ed editori che hanno deciso di far parte del progetto, mettendo a disposizione gratuitamente i loro contenuti. Buon ascolto!”: e noi ringraziamo Audible!
Detto questo, come fare allora per ascoltare gratuitamente i libri messi a disposizione da Audible? Basta andare a questa pagina e scegliere i libri che più ci aggradano, ascoltandoli da pc o da mobile.
Ce ne sono per tutti, dai libri per per bambini (ad esempio, “Il mago di Oz”, “Il giornalino di Gian Burrasca” e “Le avventure di Tom Sawyer”) a quelli informativi, fino agli ultimi bestseller come “Il colibrì” di Sandro Veronesi.
Quando ascoltarli? Mentre siamo impegnati nelle faccende di casa, sul tapis roulant, la sera al posto della tv, accoccolandoci sul divano tutti insieme con una tisana che scalda il cuore… Audible, inoltre, ci aiuta a superare quella scusa che spesso usiamo, quella che fa “Eh, avrei anche voglia, ma non ho proprio mai tempo per leggere!”. Un po’ perché siamo in isolamento, quindi la scusa del tempo non regge più. E un po’ perché gli audiolibri non rubano tempo, ma riempiono buchi e momenti magari morti.
E poi non dimentichiamo la bellezza dell’ascolto di voci bellissime, attoriali, che si mettono a disposizione dei lettori (uditori!) per rendere i nostri libri preferiti ancora più magici.
Giochi di società, giochi di carte (da creare da zero!), giochi per - semplicemente - divertirsi: in questi giorni di lockdown combattere la noia passa anche dall’aspetto più ludico della vita, soprattuto in famiglia.
Ecco quindi 9 giochi da realizzare in casa per combattere la noia, senza passare dall’acquisto online o nei negozi fisici (anche perché al momento in cui scriviamo - durante l’emergenza da coronavirus - è sconsigliato e impossibile!).
Insomma: dei giochi a costo zero da creare in casa tutti insieme!
Se non avete la versione in scatola, possiamo crearla benissimo in casa con ciò che abbiamo: un grande lenzuolo da buttare (oppure un grandissimo foglio o cartone), della tempera di cinque colori oppure dei cartoncini colorati, del cartone, delle forbici e una piccola clip-perno.
Possiamo disegnare sulla nostra superficie dei cechi regolari, nei cinque colori scelti, oppure ritagliare dei cerchi dai cartoncini colorati e incollarli sopra. Dopodiché, creiamo la ruota, semplicemente disegnandola sul cartoncino. Al centro, creiamo un buchino con le forbici, appoggiamo sopra una cannuccia di carta (bucata anch’essa) e infiliamo la clip-perno. Voilà!

https://www.delineateyourdwelling.com/make-customized-diy-twister-game/#_a5y_p=6181138
Su questo sito possiamo scaricare gratis le tessere di “indovina Chi?” e stamparle per giocare con i bambini. È uno dei giochi più divertenti e facili, di quelli che fanno passare un sacco di ore insieme! Qui, poi, troviamo quelle in versione Harry Potter e qui quelle dei videogiochi storici.
E se abbiamo manualità e super voglia di creare qualcosa con le nostre mani, possiamo prendere spunto da questo Indovina Chi Casalingo con le foto della nostra famiglia!

https://vivelesmaries.wordpress.com/category/do-it-yourself/
Semplicemente, senza stampare nulla e senza comprare altro, possiamo giocare a carte (dal momento che solitamente le carte ci sono già in tutte le case, siano da scala quaranta o da briscola!). Ecco quindi un articolo che raccoglie i più bei giochi di carte a cui giocare in famiglia.
Da noi si chiama Shangai, ma in altre zone del mondo è chiamato Mikado: si tratta del gioco con i grandi stecchini di legno colorati, da sparpagliare sul tavolo e da recuperare senza muovere gli altri. In mancanza del classico gioco, possiamo usare semplicemente gli stuzzicadenti per spiedini (quelli grandi) oppure le bacchette cinesi.
Se decidiamo di non dipingerle, ogni bastoncino avrà poi lo stesso valore. Se invece le vogliamo colorare (con della tempera), ad ogni colore sarà assegnato un diverso numero di punti.

https://mon-carnet-deco.blog4ever.com/diy-un-jeu-de-mikado-et-sa-pochette-a-imprimer
Il gioco da tavolo più semplice e divertente con i bambini: disegniamo su un cartoncino bello grande un percorso con 64 caselle. Coloriamole e assegniamo ad ognuna un numero da 1 a 64. In alcune caselle, però, rendiamo il gioco più entusiasmante, aggiungendo qua e là un “resta fermo un giro”, un “canta una canzone”, un “cerca il tesoro nascosto in casa” e tutto ciò che ci viene in mente. Dopodiché, ognuno sceglie un piccolo oggetto in casa (sarà il segnalino!). Prendiamo i dadi e cominciamo!
Se abbiamo tempo, pazienza, tanti pennarelli, carta da riciclare e forbici, possiamo addirittura realizzare un monopoly tutto nostro!

https://www.homeschool-activities.com/make-your-own-board-game.html#.XnnmyNNKhPM
Questo gioco è stampabile gratuitamente da qui ed è pure 3D (quindi bellissimo da vedere!). Si gioca con omini e dadi come il gioco dell’oca, ma quando un giocatore arriva all’arcobaleno può percorrerlo. Se arrivi su una nuvola nera, dovrai invece tornare alla casella su cui cadono le ultime gocce. Scopo è arrivare al sole finale!

Sempre su Mr Printables, ecco il memory a tema ovetti pasquali!
I mattoncini e gli omini sparsi per casa possono tornare utili: guardate che meraviglia questo set da scacchi fatto proprio con i Lego!

Spesso si associa il mal di testa all’età adulta, quando in realtà moltissimi bambini ne soffrono. Soprattutto, ne soffrono sporadicamente, e spesso in associazione ad un’altra malattia (come l’influenza), ma essenzialmente quasi tutti hanno provato il dolore dell’emicrania durante l’infanzia.
Il problema sorge quando questi mal di testa divengono ricorrenti. Innanzitutto, perché è un fastidio per il bambino; e in secondo luogo perché questo potrebbe essere un segnale da ascoltare.
A spiegare i possibili motivi dei mal di testa ricorrente nei bambini (e i conseguenti rimedi) è la dottoressa Claire McCarthy sul sito della Harvard University. Come spiega la dottoressa, le emicranie ricorrenti spesso sono ereditarie, e possono essere primarie e secondarie. Quelle primarie derivano direttamente dal sistema nervoso, mentre quelle secondarie sono causate da qualcosa che influenza il sistema nervoso (come le malattie).
Ma come si manifestano questi mal di testa primari? Se è vera e propria emicrania, spesso i bambini la percepiscono ad entrambi i lati della testa, o ad “aura”, con conseguente disturbo della visione, con peggioramenti causati dalla luce o dal rumore e - a volte - nausea e vomito. Se invece il mal di testa è causato dalla tensione, può invece provocare un fastidio che si intensifica con l’attività fisica o mentale. In questo caso, però, non ci sono né aura né nausea.
Come spiega la dottoressa, i mal di testa possono essere però secondari, ovvero causati da altro. Questo “altro” è spesso l’influenza, o il raffreddore, ma anche botte alla testa o particolari medicinali.
La prima cosa da fare quando i nostri figli manifestano spesso questo malessere, ovvero quando il mal di testa diventa ricorrente, è rivolgersi al proprio medico, che saprà analizzare la situazione capendo se c’è bisogno di altri esami più approfonditi per escludere cause più importanti oppure se si tratta di qualcosa di non particolarmente preoccupante.
Lo stesso medico saprà anche dirci come alleviare i dolori e come curare la situazione. Spesso gli antidolorifici, soprattutto durante l’infanzia, non servono, oppure sono “troppo”. Ecco perché è meglio rivolgersi al pediatra, che ci suggerirà, ad esempio, di curare meglio il sonno dei bambini o la loro attività fisica, di bere più spesso acqua durante il giorno, o di applicare panni freschi sugli occhi, o di abbassare le luci al bisogno… I sistemi per aiutare i bambini sono infatti molti, e spesso non invasivi.
In ogni caso, non sottovalutiamo il mal di testa, né quando è sporadico né quando è ricorrente. E, soprattutto, rivolgiamoci subito al medico nel caso in cui questo sia accompagnato da altro, come da vomito, da rigidità nucale, da difficoltà di movimento e da giramenti di testa; quando sveglia i bambini nel sonno a causa dell’intensità; quando non passa mai con l’ibuprofene o con gli antidolorifici; quando aumenta da sdraiati (e, di conseguenza, si allevia durante il giorno); e, in ogni caso, quando vi preoccupa (perché avete tutto il diritto di preoccuparvi e di rivolgervi ad un medico!).
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Quello del proprio matrimonio è sicuramente il giorno più bello, ma c'è un evento che può portare un’emozione altrettanto intensa: il matrimonio del proprio figlio o figlia. Capita infatti spesso che le madri degli sposi siano in fermento per l’evento quasi quanto la coppia stessa, e che si impegnino quindi al massimo affinché questo giorno importante sia assolutamente perfetto. Uno degli aspetti più importanti da curare, in questi casi, è sicuramente quello dell’outfit, dato che quello delle madri degli sposi segue regole ben precise. Vediamo quindi qualche consiglio per non sbagliare in questa importantissima occasione.
L'abito da cerimonia della mamma deve essere scelto seguendo alcune regole ben stabilite dal galateo. Innanzi tutto, è bene sapere che il primo passo deve essere fatto dalla mamma della sposa, la quale, dopo aver scelto il suo vestito, fa conoscere i dettagli alla madre dello sposo, così che possa acquistarne uno che si abbini. Per matrimoni formali, il vestito deve essere lungo. Le regole del moderno galateo si sono tuttavia ammorbidite e al giorno d'oggi, le consuocere a volte discutono insieme del vestito da acquistare, ed escono insieme per sceglierne modello e colore. In altri casi invece, la scelta del vestito di madre e suocere viene stabilito dalla sposa, poiché nel suo giorno si decide di lasciarle libertà di scegliere su qualsiasi aspetto.
In ogni caso, è bene sapere che, nella scelta dell’abito, è necessario seguire alcune importanti regole. Ad esempio, il vestito da cerimonia della madre, sia dello sposo che della sposa, deve essere innanzi tutto adatto alla sua età, dato che potrebbero essere sconvenienti abiti troppo corti o scollature eccessive. La parola d’ordine, in questo caso, deve essere sempre “eleganza”. In secondo luogo, l’abito deve essere sempre scelto in base alle caratteristiche del matrimonio, e fortunatamente tra gli abiti da cerimonia di questo 2020 si possono trovare modelli adatti a ogni gusto e ogni occasione: da quelli più eleganti a quelli perfetti per un matrimonio in stile shabby chic. Vediamo quindi come sceglierlo.
L'abito da cerimonia deve valorizzare e non diventare il protagonista, attenzione quindi innanzi tutto a scegliere un abito che sia adatto al proprio fisico e che sappia valorizzarlo al meglio senza, diciamo, prendere il sopravvento. La compagnia di un'amica sincera può essere una presenza importante per vedere quegli aspetti che non si riesce a notare da sé. Se il matrimonio si svolge di sera, è previsto l'abito lungo, mentre di giorno è più indicato un abito corto e in ogni caso è sempre meglio non eccedere con l'eleganza e la pomposità: bisogna ricordare che la protagonista è la sposa e non le mamme o gli invitati.
Non dovrebbe essere necessario dirlo, ma il bianco, insieme ai colori generalmente simili, sono un’esclusiva della sposa. In secondo luogo, essendo un’occasione gioiosa si dovrebbero evitare sempre i vestiti neri, anche se il grigio può essere un’alternativa estremamente raffinata ed elegante. Attenzione a non indossare nemmeno colori eccessivamente sgargianti, come ad esempio il rosso, o in gradazioni molto intense, che potrebbero attirare l’attenzione e risultare fuori luogo. In questo caso, e soprattutto in primavera, le tonalità pastello e i colori chiari saranno certamente i più indicati.
Se si desiderano risultati perfetti anche in foto, l'abito scelto va osservato anche in una fotografia per capire proprio se l'effetto è quello desiderato. Molti abiti infatti, per quanto meravigliosi e luminosi dal vivo, potrebbero presentare parti troppo lucide o eccessivamente trasparenti che non si notano a occhio, ma solo in foto: motivo in più per scegliere, come si è visto, colori pastello. Attenzione quindi a scegliere un tessuto che sia elegante, ma allo stesso tempo non eccessivamente lucido, per non rischiare di sfigurare in foto.
Anche nel caso dell’acconciatura, le parole d’ordine devono essere sempre eleganza e sobrietà. Coloro che hanno i capelli lunghi possono optare quindi per lasciarli sciolti o per un semi-raccolto che non scopra eccessivamente il collo. Infine, in base ad alcune tradizioni, la madre della sposa e dello sposo sono le uniche persone a poter utilizzare il cappello. Se si sceglie di farlo, attenzione però a ricordarsi di abbinarlo alle scarpe, che non dovranno peraltro essere troppo alte.
Essere perfette al matrimonio dei propri figli può essere semplice: basta seguire una serie di piccole regole per riuscire a non sbagliare mai.
Cucinare con i bambini è fondamentale: prima di tutto, per stimolare e allenare la loro manualità fine, che grazie alla cucina si fa precisa e regolare; in secondo luogo perché cucinando i bambini imparano ad apprezzare di più il cibo e sono più stimolati a mangiare tutto quello che hanno nel piatto (aspetto fondamentale per mangiare in maniera salutare!); e poi per rafforzare la loro autonomia.
In realtà i motivi sono molti di più (qui un articolo dedicato proprio ai benefici del cucinare per i bambini), ma oggi vogliamo concentrarci sugli strumenti adatti allo scopo. Perché se è vero che è giusto fargli maneggiare gli strumenti “adulti” sotto la nostra supervisione (in modo da sviluppare il fondamentale senso di pericolo e di attenzione che servirà nella vita), è anche vero che c’è un tempo per tutto. E soprattutto nei primi anni è giusto dare ai bambini strumenti sì efficaci, ma un pochino più maneggevoli e più sicuri.
Ecco quindi gli strumenti perfetti per cucinare con i bambini!
Sono fatti apposta per i bambini: si tratta di coltelli in plastica per tagliare le verdure e tutto ciò che dobbiamo affettare. Sono molto precisi, ma allo stesso tempo non sono taglienti sulla pelle. Tagliano le verdure, la frutta, il pane, il formaggio… ma hanno i bordi skin-safe, molto più sicuri delle lame in metallo dei classici coltelli da cucina. Li potete acquistare qui.
La banana è uno dei frutti preferiti dai bambini e spesso utilizzarla nelle ricette permette di renderle più appetibili (pensiamo agli spiedini di frutta, al banana-bread, al gelato di banana fatto in casa). Per far sì che i bambini possano affettarla in maniera divertente e precisa, ecco l’affettatore di banana a forma, già!, di banana. È in vendita qui.
È piccolo e in legno; in miniatura, quindi. Ma è assolutamente serio e utilizzabile e i bambini saranno entusiasti di avere un set tutto per loro! Ci sono il tagliere, la frusta, il batticarne, le pinze, i mestoli… Tutto ciò che serve per cucinare! Dove acquistarlo? Eccolo!
È uno dei gesti che più adoro: spennellare le torte! E anche i bambini lo amano. Il pennello in silicone, quindi, non può mancare in cucina. Serve per spennellare d’uovo le sfogliatelle, per spennellare di marmellata le torte, per ungere le teglie in maniera uniforme… E questo di Brabantia è pure bello da vedere.
Con gli stampini in silicone non si fanno solo i cubetti di ghiaccio, ma anche i cioccolatini! Semplicemente, sciogliendo del cioccolato a bagnomaria e riempiendo i buchi. Mettiamo in freezer e lasciamo raffreddare! Questi a forma di lego (qui l’omino e qui i mattoncini) sono favolosi!
Una delle cose più divertenti in cucina per i bambini è realizzare “cose a forma di cosa”. Ovvero: torte a forma di orsetto, pizze a forma di cuore, biscotti a forma di animale. Perfette sono quindi le formine per tagliare i biscotti a forma di dinosauro!
Infine, bellissime sono le formine per cuocere le uova al tegamino, all’occhio di bue o le frittatine in modo da ottenere diverse forme. In questo set abbiamo l’elefante, la stellina, l’orsetto, la mela, il cuore, il cerchio…
Photo by Daria Obymaha from Pexels