Le 6 scuole italiane da imitare

Non serve andare oltreoceano o allontanarsi da casa per trovare metodi educativi validi e ammirevoli.

Nonostante l'Italia non dia molto spazio agli approcci didattici innovativi, in realtà essi esistono e, anzi, molti sono nati proprio nella nostra terra natale.

Le 6 scuole italiane da imitare: dal Montessori a quello senza zaino, gli approcci educativi che si possono trovare lungo lo Stivale e che sono da preferire a tutti gli altri

Montessori

È il più conosciuto, sia qui sia a livello mondiale, e se è così famoso ci sarà un perché. L'approccio educativo ideato da Maria Montessori nel secolo scorso è ancora attualissimo, poiché prevede il coinvolgimento del bambino nel suo raggiungere l'indipendenza mentale e quotidiana. 

Tanto i metodi e gli esercizi quanto gli ambienti nei quali il bambino studia e vive hanno un ruolo fondamentale, e finalmente sono molte le scuole, non solo private, che stanno scegliendo di affidarsi al metodo montessoriano. Qui trovate tutte le informazioni sul metodo di Maria Montessori. mentre qui abbiamo raccolto per voi esercizi, ambienti e giochi per stimolare il bambino in maniera montessoriana anche a casa.

Steineriana

Anche le scuole steineriane (quasi esclusivamente private) stanno proliferando in tutta Italia. Sono conosciute anche sotto il nome di "scuole Waldorf" e seguono il metodo pensato da Rudolf Steiner. Secondo Steiner la pedagogia deve avere come obiettivo lo sviluppo dell'individualità del bambino, che è considerato come essere umano in divenire che si trasforma a seconda delle diverse fasi di sviluppo, mentali e fisiche. 

Reggio Approach

Nato a Reggio Emilia ma esportato in tutto il mondo (fuori dall'Emilia Romagna non sono in molti a conoscerlo, ma all'estero è considerato giustamente tra i migliori!), il Reggio Approach, o metodo delle Scuole di Reggio, è stato sviluppato dal pedagogista Loris Malaguzzi nel secondo dopoguerra e ancora oggi è seguito da quasi tutte le scuole della provincia. L'idea alla base della didattica del Reggio Approach è che al centro di tutto sta il bambino, costruttore attivo del suo sapere.

Anche per questo nelle Scuole di Reggio non vi è mai un programma definito: esso si sviluppa secondo le necessità dei bambini. Spazio ampissimo viene dato all'arte: peculiare del Reggio Approach è l'Atelier, con la figura dell'Atelierista, un laboratorio creativo nel quale i bambini si esprimono attraverso tutti e cento i linguaggi che gli appartengono. Non solo: una caratteristica propria del metodo reggiano è che anche i genitori hanno un ruolo super attivo all'interno della scuola.

La scuola senza zaino

La scuola senza zaino è una tipologia di scuola nata qualche anno fa in Toscana, e da allora si sta diffondendo in tutta Italia. Parte dal presupposto che gli strumenti didattici per tutte le discipline debbano stare tutti a scuola, in modo che il bambino non sia costretto a portarsi il solito zaino strapieno di roba, ma solo una piccola cartelletta contenente i compiti.

Se le aule sono ben organizzate e studiate per favorire una didattica all'avanguardia, lo zaino effettivamente non serve, si toglie il superfluo e si guadagna in contenuto! E il tutto si basa sulle dieci regole didattiche del Metodo dell'Approccio Globale al Curriculo (di cui trovate sintetizzati i punti fondamentali qui).

La scuola nel bosco

Nati in Danimarca negli anni Cinquanta, gli asili nel bosco stanno iniziando a sorgere anche da noi, e di questo dobbiamo essere davvero felici. Già, perché l'intento delle scuole nel bosco è quello di rispondere ai bisogni dei bambini attraverso un'attività educativa svolta per la maggior parte del tempo all'aria aperta. I bambini hanno bisogno del tempo passato nel verde, e su questo non si discute. Ma se per le scuole normali questo tempo è secondario, per gli asili nel bosco esso è il protagonista delle giornate. L'educazione passa così attraverso l'esperienza diretta e concreta, attraverso lo studio dal vivo e attraverso le attività didattiche che sfruttano i materiali che la terra ci dona.

Gli obiettivi della scuola nel bosco? La conoscenza del corpo e del movimento, la comprensione dei colori, dei suoni e delle immagini, la valorizzazione del sé e dell'altro, i discorsi e le parole e la conoscenza vera del mondo.

La scuola liberitaria

Non vi è un metodo univoco per tutte le scuole che decidono di basare l'educazione sul metodo liberitario; tuttavia sono sempre più quelle che lo scelgono, ponendosi l'obiettivo di fare della scuola un ambiente all'avanguardia e progressista nel quale il bambino è sempre protagonista. In senso molto profondo: per la scuola liberitaria lo scoglio da superare è l'approccio adultocentrico che si è sempre, inevitabilmente, utilizzato nella scuola italiana.

L'importante, nella Scuola Liberitaria, non è il cosa si impara, ma il come; al bambino è assicurato il diritto alla sua libertà di apprendere; il gioco è riconosciuto come attività fondamentale per lo sviluppo, l'educazione e la conoscenza; la democrazia è esercitata attivamente, attraverso discussioni e decisioni prese collettivamente; e, infine, la Scuola Liberitaria condanna la gerarchizzazione dei saperi. Ogni bambino ha la sua intelligenza, e ogni bambino è un individuo dignitoso e importante.

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Sara

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Cecilia

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