Come lavorare con i bambini a casa

Non solo durante il periodo di emergenza per il Coronavirus Covid-19: chi lavora da casa sa che avere i bambini vicini può sempre capitare, perché le scuole sono chiuse o perché sono a casa con l’influenza. Ma come fare per lavorare al meglio, bilanciando il tempo passato con i bambini e la produttività?

Ecco qualche consiglio per sfruttare al meglio il lavoro da casa anche quando i bambini sono lì con noi.

Come lavorare con i bambini a casa: qualche consiglio per lavorare bene senza tuttavia ignorare iì nostri figli

Il segreto, innanzitutto, è creare delle routine e delle tabelle di marcia. Le routine, come sappiamo, sono fondamentali per i bambini, che devono sempre avere dei riferimenti. Quando questi mancano, è il caos, ed è proprio il caso della scuola: se mancano le ore passate là, la routine crolla. Ed è necessario crearne immediatamente un’altra.

Questa nuova routine, però, non dovrà essere estremamente diversa da quella precedente, perché nemmeno stravolgere tutto va bene. Meglio, quindi, creare delle nuove abitudini che ricalchino leggermente e per quanto possibile le precedenti.

Se i bambini la mattina si svegliavano alle 7.30, continuiamo a farlo, prendendoci il tempo per una buona colazione insieme (qui possiamo approfittarne per farla con più calma del solito: la colazione è un buon momento di qualità insieme, se fatta rilassandosi).

La mattina, poi, andavano a scuola: manteniamo dunque la mattina per lo studio, se possibile, facendo i compiti e seguendo le lezioni da remoto, facendo le pause che facevano a scuola e mangiando agli orari di prima.

Se il pomeriggio erano a scuola, continuiamo a proporgli qualche attività “scolastica” ma non troppo, come dei lavoretti artistici, la visione di documentari, la lettura di libri di piacere… Se, invece, era il momento dello sport, facciamo sì che si muovano un po’, uscendo in giardino quando possibile o proponendo attività come lo yoga per bambini.

In tutto questo, proviamo, se riusciamo, a creare un cartellone: le info grafiche e i grafici aiutano a visualizzare bene le giornate, e se i bambini avranno davanti agli occhi la nuova routine, faranno meno fatica a seguirla.

Per quanto riguarda il lavoro vero e proprio, per essere produttivi al meglio è bene (se si è in due!) fare dei turni. Ovvero: lavorare per due ore filate mentre l’altro guarda i bambini, e viceversa, di due ore in due ore. Il genitore che sta lavorando, lavora e basta. L’altro, invece, può lavorare, ma può allo stesso tempo guardare i bambini e aiutarli se hanno bisogno.

Naturalmente questi “turni” possono e devono essere flessibili in base alla giornata, in base agli impegni e in base a ciò che c’è da fare in casa. Sono però un buon punto di partenza!

Se il genitore è single, la situazione sicuramente si fa più difficile, ma mantenere la routine aiuta già moltissimo, perché i bambini si sentiranno impegnati e lasceranno agli adulti lo spazio per lavorare. Naturalmente è impossibile non aiutarli, e non è nemmeno giusto ignorarli; trovando l’equilibrio reciproco, tuttavia, di giorno in giorno sarà tutto più semplice. In questi periodi di difficoltà anche i bambini sanno responsabilizzarsi!

Un’ottima idea è anche quella di creare un angolo in casa dedicato solo al lavoro. I bambini sapranno che quando siete lì è meglio non disturbare. E sarà un angolo adatto anche alle riunioni a distanza e alle telefonate, oltre che alla concentrazione generale.

E questo spazio potrà essere utilizzato anche da loro quando “lavorano”, ovvero quando studiano e fanno i compiti, ma solo se lo trattano con il dovuto rispetto e con il dovuto impegno! In questo modo si sentiranno responsabilizzati e faranno anche più volentieri i compiti che devono svolgere ogni giorno.

Infine, per tenere i bambini occupati in maniera intelligente anche quando hanno finito il loro studio e i loro compiti, sfruttiamo tutto ciò che in questi giorni stanno mettendo a disposizione le case editrici (molte rilasciano ebook gratuitamente), le televisioni, le piattaforme streaming, le app di audiolibri, le app educative…

 

Photo by Jessica Lewis on Pexels

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