Madri e bambini hanno diritto ad una nascita rispettata che tenga conto del loro benessere. Gli operatori della nascita hanno il compito di ascoltare i bisogni emotivi e psicologici della partoriente e non solo di valutare la progressione del travaglio e di assistere da un punto di vista sanitario.
La madre in condizioni di fisiologia e in caso di parto vaginale ha diritto al movimento, può bere e mangiare, può usufruire di strategie di sollievo del dolore più o meno naturali.
È necessario che le donne si informino, frequentino corsi di accompagnamento alla nascita, scelgano professionisti che possano affiancarle in modo rispettoso e competente.
Trattando di questi temi, non posso non far riferimento al pensiero di Frédérick Leboyer e Michel Odent, medici e operatori della nascita. Odent sostiene che concepimento, gravidanza, parto, lattazione e interazione precoce hanno effetti importanti e a lungo termine. Pioniere del parto naturale, introdusse nei reparti maternità ospedalieri le “stanze selvagge” , ovvero sale parto concepite come stanze di una casa e il parto in acqua. Gli “ormoni dell’amore” (ossitocina, prolattina ed endorfine) sono strettamente legati a quella che può essere definita una “buona nascita”.
Da quando il parto è divenuto medicalizzato, secondo Odent ci si è dimenticati del carattere intimo dell’ossitocina. In assenza di determinate condizioni ambientali gli ormoni dell’amore non si liberano e si possono verificare situazioni di blocco. Un aumento del tasso di adrenalina, con la relativa stimolazione della neocorteccia, ad esempio, inibisce la produzione di ossitocina e tale condizione può rallentare tutto il processo.
Le sale parto, secondo Leboyer e Odent, devono rappresentare un luogo rassicurante e caldo, come la propria casa. Luce soffusa, pochi operatori, una giusta temperatura, la presenza di una persona di riferimento per la donna, sono alcune delle condizioni da privilegiare e garantire.
L’immersione in acqua tiepida può essere ad esempio una risorsa che permette alla madre di rilassarsi e contenere il dolore, mantenendo sotto controllo l’adrenalina.
Nei primi 60-90 minuti dopo la nascita, il neonato vive uno stato di veglia tranquilla; apre gli occhi, ascolta la voce di mamma e papà e cerca da solo il seno (breast crawling). Il neonato mette in atto comportamenti dinamici e interattivi, che poco dopo si andranno fisiologicamente perdendo.
Questo primo periodo, è davvero prezioso e necessita di essere tutelato, garantendo alla diade intimità e protezione.
Una serie di ormoni vengono attivati in questo periodo post-nascita. Quali sono? Le endorfine, oppiacei naturali che donano sensazioni di piacere e promuovono uno stato di benessere che incentiva il bonding. La prolattina, ormone prodotto dall’ipofisi posteriore e coinvolto nella lattazione. L’ossitocina, il famoso ormone “timido” anche detto “ormone dell’amore”, responsabile dell’avvio del travaglio e attivatore di comportamenti di accudimento della madre.
Passate le due ore, il neonato entra in uno stadio di sonnolenza; recupera le energie impiegate nel processo di parto. L’unica vera necessità dei bambini sani nei primi minuti di vita, oltre al contatto precoce con le mamme, è quella essere al sicuro e al caldo, avvolti in un panno tiepido.
Tutto il resto (il taglio del cordone, la visita pediatrica, il bagnetto, etc…) può e deve essere rimandato.
Qualora non fosse possibile garantire questo primo contatto per motivi legati a complicazioni, è molto importante che i genitori possano poter vedere il loro bambino in tempi brevi e che la madre possa entrare in relazione fisica con il piccolo al più presto!
Sui neonati prematuri, ad esempio, le interazioni materno-infantili producono effetti positivi e migliorano le condizioni emotive. Se il neonato ha la necessità di essere posto in incubatrice, è importante interagire con lui; è possibile garantire un contatto olfattivo, uditivo e fisico.
Cosa raccomando alle donne in gravidanza? Attivatevi in prima persona, informatevi, scegliete con cura i professionisti che vi seguiranno e il luogo della nascita. Ricordiamoci che fare meno equivale spesso a fare meglio e che nascere bene contribuisce a vivere meglio!
Acanfora Giuseppina
Dottoressa in scienze dell’educazione e della formazione, educatrice perinatale
Che sia durante una pandemia o durante la quotidianità “normale”, è assolutamente comune sentirsi stressate, esaurite, stanche e sopraffatte. Perché essere mamma non è tutto rose e fiori (anche se di rose e fiori, fortunatamente, ne facciamo esperienza ogni giorno con i nostri meravigliosi bambini!).
Ciò che dobbiamo tenere bene a mente, tuttavia, è che lo stress non è insormontabile. E non deve per forza avere la meglio su di noi. Che fare per sconfiggerlo? Svegliarci con consapevolezza. E grazie a questi passaggi mentali di prima mattina, le giornate diventeranno davvero più semplici, serene e meno stressanti!
Perché proprio di mattina? Perché è importantissimo iniziare la giornata con un certo atteggiamento, e perché ciò che proviamo emozionalmente al mattino ce lo porteremo dietro per tutta la giornata, fino al momento di tornare a letto. Insomma: svegliarsi “con il piede giusto” non è solo una frase fatta, ma è un metodo per sconfiggere lo stress. Affidiamoci dunque ad una routine fatta apposta per questo!
L’importante è farlo con consapevolezza, cercando di trovare la routine giusta per noi. Perché le routine sono sempre personali, e questi sono solo alcuni suggerimenti. Dopodiché, di giorno in giorno, provando e riprovando (anche in base al tempo che abbiamo), troveremo il nostro equilibrio. C’è chi ama fare yoga di primo mattino, chi beve subito un caffè forte, chi si lava i denti… L’importante è prendersi comunque del tempo per noi.
Per prima cosa, è bene, aprendo gli occhi, respirare un attimo, senza alzarsi immediatamente. Possiamo anche sederci sul bordo del letto, l’importante è non alzarsi in piedi troppo in fretta. In questa posizione possiamo prendere un bel respiro e cominciare a pensare. A cosa? Innanzitutto, alla perfezione. Che non esiste. Il nostro primo pensiero deve essere la realtà: la perfezione non esiste, e la sua ricerca non dovrebbe guidare la nostra giornata, né la nostra mattinata. Certo, la perfezione richiederebbe di fare esercizio appena sveglie, di preparare una colazione perfetta ai nostri figli, di prepararli e di portarli a scuola in orario. Ma la perfezione è qualcosa che non dovrebbe nemmeno passarci per la testa: noi siamo così, siamo uniche, la nostra famiglia è unica, e stressarci per il disordine, per lo yoga non fatto e per i ritardi è inutile.
Nella nostra routine, quindi, possiamo inserire ciò che davvero ci fa svegliare bene. Può essere lo yoga, oppure no. Può essere il tè o il caffè. Può essere non fare colazione e concedercela al bar. Può essere il coccolarsi per un attimo nel letto. Insomma: non facciamo ciò che la società sembra volerci imporre, ma facciamo ciò che ci fa stare bene. Anche se siamo più pigre.
Chiediamoci, quindi, cosa vogliamo veramente. C’è chi preferisce fare esercizio e chi preferisce meditare, chi si rilassa facendo qualche faccenda mentre la casa dorme e chi legge il giornale mentre tutti intorno urlano a colazione: ognuno è diverso.
Pensiamo, infine, a ciò che vogliamo fare durante la giornata, concentrandoci sull’eliminare l’aura di perfezione che vorremmo e che gli altri pretenderebbero da noi. Focalizzarci sul disordine che avremo in casa o su ciò che dovremmo fare per fare felici gli altri non è benefico, ed è proprio questo che aggiunge stress alla giornata.
Una cosa difficile, però, è accettare questa non perfezione, perché significa accettare che le cose, durante il giorno, potranno andare in maniera diversa dal previsto. Ma è così, e accettarlo con serenità ci toglierà un peso dalle spalle non indifferente!
Una volta capito tutto questo, e una volta fatto nostro il concetto (dobbiamo però pensarci e crederci davvero!), tutto filerà più liscio, più sereno e più semplice. Lo stress non scomparirà magicamente, così come la stanchezza, ma almeno saranno più facilmente gestibili!
Un po’ perché questa pandemia ha messo in ginocchio molte famiglie, un po’ per stare vicino a casa, un po’ per supportare il nostro territorio, un po’ perché, beh, semplicemente perché l’Italia è meravigliosa: quest’anno moltissime famiglie sceglieranno delle vacanze italiane.
E anche chi non ha organizzato ferie particolarmente lunghe, sta pensando a qualche gita fuori porta con i bambini, senza allontanarsi troppo.
Ma quali sono, quindi, le zone più belle d’Italia da visitare con i bambini? Ecco qualche spunto per le vacanze e le gite fuori porta per quest’estate 2021!
Partiamo da Nord: il Trentino Alto Adige è sempre una buonissima idea, perché i servizi sono sempre ottimi e perché permette di immergersi nella natura facendo attività adatte a tutta la famiglia. Si possono organizzare escursioni semplici, gite in bicicletta (ci sono noleggi ad ogni angolo!), salite in seggiovia e pranzetti in rifugio, giornate in costume al bordo dei laghi… Insomma, la scelta è infinita.

Scendendo, a cavallo fra Trentino, Lombardia e Veneto c’è il Lago di Garda: bellissimi sono tutti i paesi che lo circondano, da Salò a Desenzano, da Manerba a Limone, da Sirmione fino a Garda, e bellissimo è il lago stesso, da godere sulle spiaggette e sul lungolago. Piace agli adulti perché è molto stiloso, e piace ai bambini perché è come essere al mare! E ci sono un sacco di campeggi.

In Veneto ecco invece un piccolo gioiello di archeologia architettonica e industriale, ovvero il Villaggio Eni di Borca di Cadore. Possiamo andarci con i bambini e scoprire, come moderni Indiana Jones, questo villaggio vacanze pensato dai dirigenti Eni nel secolo scorso, per ospitare colonie, campeggi e famiglie dei dipendenti dell’azienda in vacanza in mezzo ai boschi!

Mare vero invece è quello della Liguria e delle Cinque Terre, meta perfetta tanto per una gita fuori porta (possiamo arrivarci in treno, scendendo direttamente nel centro di ogni paesino!) oppure per una vacanza più lunga. Per risparmiare, dal momento che questi luoghi in provincia di La Spezia sono parecchio costosi, possiamo prenotare una piazzola in un campeggio delle zone limitrofe (come Moneglia, Chiavari, Lerici…), soggiornando così in tenda e visitando tutti i paesini costieri di giorno in giorno.

Per gli amanti del centro Italia, dei road trip in macchina, dei campi di grano sconfinati e dei cieli azzurrissimi, la Toscana e l’Umbria sono la meta perfetta: Gubbio, Assisi, Siena, San Gimignano, Pienza, ma anche i paesi sul mare, da Cecina a Orbetello, il centro Italia offre vacanze naturali e affascinanti, tra colline e antichi borghi in pietra davvero meravigliosi.

Sempre in Toscana, più in basso, ecco il Giardino dei Tarocchi con le sculture di Niki De Saint Phalle: imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea, ma anche per i bambini!

Per chi ama il caldo, basta scegliere il Sud Italia: non solo la costa Tirrenica (e quindi la Campania con le sue meraviglie), ma anche quella Ionica, in Puglia, finendo nella bellissima (e poco conosciuta!) Calabria.

E non dimentichiamo le Isole: la Sardegna (TUTTA la Sardegna) e la Sicilia. TUTTA la Sicilia. Perché scegliere solo una zona sarebbe un sacrilegio. Qui sotto vedete Cefalù, ma tutta la Sicilia è una meraviglia, da San Vito lo Capo a Erice, da Palermo ad Agrigento, da Taormina a Siracusa… E la Sardegna è la vacanza perfetta per chi ama la natura selvaggia, il relax, il sole caldo e il mare perfetto!

Ah, le collezioni! Non c’è differenza di generazione che tenga: i bambini d’oggi amano tanto quanto noi collezionare giocattoli e piccoli oggetti. E quando vedranno questi nuovi piccoli animaletti pensati per loro non resisteranno!
Se i vostri bimbi adorano gli animali e i peluche, infatti, non potete perdervi i nuovi Collectimals, piccoli animaletti in piccole palline che diventano un gioco meraviglioso e super creativo.
Cosa sono i Collectimals? Sono dei piccoli animaletti di peluche teneri e divertenti che troviamo all’interno di piccole palle color verde acqua. La bellezza sta proprio qui: tanto negli animali (ognuno con il proprio nome stampato sul cartellino sulla zampa!) quanto nelle loro palle, che diventano seggiole, casette, villaggi, piedistalli… Si chiamano clip-o-sphere e sono davvero un ottimo spunto creativo, proprio come se fossero costruzioni.
Nei migliori negozi di giocattoli da questo mese troveremo dunque questi Collectimals: ce ne sono 27, di cui tre più rari degli altri (e più particolari e sbrilluccicosi!), e rappresentano gli animali già amati, dalla volpe alla giraffa, dall’elefante al maialino.

Le collezioni, come sapete, sono molto educative, e non solo divertenti. I bambini si impegnano, e possiamo approfittarne anche per insegnare il valore del denaro (regalandogli i Collectimals ogni tanto e lasciando che “guadagnino” gli altri, con qualche lavoretto in casa, magari; costano 9,90 euro l’uno). E poi sono belle da vedere, se disposte ordinate in cameretta!
Dopodiché, possono (e devono!) saltare giù dalle mensole per diventare un gioco di ruolo e di costruzione fantasioso e coinvolgente, durante il quale i bambini possono anche scambiare i loro Collectimals!
Correte quindi nei migliori negozi di giocattoli e cominciate a cercare i vostri Collectimals preferiti!
Viaggiare in famiglia non è mai semplice (anche se bellissimo!). L’organizzazione richiede abilità da ingegnere gestionale e alla fine il caos regna comunque sovrano. Ma per arrivare alle ferie tranquilli basta organizzarsi bene e scegliere accessori di qualità che ci semplifichino la vita e che durino nel tempo, puntando sul rapporto qualità prezzo!
Il consiglio è quello, quindi, di scegliere bagagli sicuri e ben fatti, magari scontati (come quelli che vi proponiamo), in modo da non ritrovarsi con il disordine che regna anche sulle nostre meritate vacanze.
Innanzitutto, non sottovalutiamo le valigie: scegliere delle valigie belle, spaziose ma non ingombranti e resistenti è la prima regola. In questo modo, potremo stivare tantissimi vestiti e accessori, tenendoli in ordine e non rinunciando a nulla.
Seconda regola? Lasciamo che i bambini usino la loro valigia, senza mischiare tutto. Insomma: se ogni componente della famiglia avrà la propria valigia tutto sarà più in ordine e i drammi si dimezzeranno. E questo non vuol dire rischiare di non riuscire ad infilare le valigie in macchina! Perché al posto di due enormi e straripanti potremo così averne tre o quattro ma decisamente più contenute. E nel baule ci staranno tranquillamente!
La prima valigia che vi proponiamo è questa, per adulti (che qui troviamo scontata del 30%), con all’interno le classiche cinghie ferma abiti e le ruote pieghevoli per renderla super maneggevole. Il bello di questo trolley (che troviamo da 69 litri e da 117 litri) è che ha una maniglia esterna che lo rende “borsone”.
Se preferiamo una versione rigida, ottimo è il modello American Tourister, che troviamo in moltissime dimensioni (anche in versione bagaglio a mano). È anche molto stiloso, che non guasta. In questi giorni è scontato al 48%!

Di disegno più classico ma altrettanto capiente e intelligentemente divisa è la valigia-bagaglio a mano qui sotto, scontata ora del 30%. Le ruote girano a 360 gradi rendendola super maneggevole.
Per i bambini, una piccola valigia a forma di animaletto! Queste di Samsonite sono davvero stupende, piccole ma capienti e molto maneggevoli per i più piccoli. E quella a forma di alpaca (animale super trendy!) è in questi giorni scontata del 30%.
Sempre scontato del 30% è lo zainetto a forma di dinosauro. Oltre alla valigia, anche lo zainetto è utile: i pesi si distribuiranno e i bambini potranno poi usare lo zainetto in vacanza per portare le loro cose con sé.
E lo zaino è utile anche per i grandi: questo è nero e a forma di sacco, molto comodo e versatile.
Questo, invece, è più femminile e adatto anche alle uscite. In questo modo, lo stesso zainetto che useremo come bagaglio a mano fungerà da borsa, facendoci risparmiare spazio.
Infine, anche se non è nello stile “viaggio”, è bellissima questa cartella che troviamo in questi giorni scontata del 30%: i bambini potranno usarla in vacanza come zaino, e come cartella tradizionale e un po’ retrò una volta che torneranno a scuola!
La serata film per noi è qualcosa di imprescindibile: una volta a settimana scegliamo (a turno!) un film da guardare e organizziamo i divani in maniera super comoda, cucinando i popcorn e rilassandoci poi tutti insieme.
Un’idea è quella, tuttavia, di rendere queste serate ancora più speciali e indimenticabili per i bambini, ricreando in casa o in giardino (in estate!) un piccolo cinema in miniatura.
Ecco quindi qualche spunto concreto per realizzare tutto questo senza spendere un capitale e facendo divertire moltissimo i nostri figli!
Innanzitutto, per far sì che il nostro cinema ricordi davvero un cinema è doveroso proiettare i film in grande. Per questo è necessario avere un proiettore da collegare al pc. Ce ne sono anche di non super costosi (come questo), e possiamo quindi fare un piccolo investimento se pensiamo di utilizzarlo più volte e di proporre spesso la serata cinema in casa o giardino!
Detto questo, la prima idea, e anche la più semplice, è quella di utilizzare un lenzuolo su una parete (bianca o colorata, spoglia o piena di quadri), appiccicandolo per gli angoli al muro utilizzando dello scotch di carta. Davanti ad esso mettiamo tanti cuscini e un bel tappeto.
Se, invece, abbiamo una parete spoglia, bianca e priva di difetti particolarmente fastidiosi, possiamo proiettare il film direttamente su essa. E qualche lucina attorno darà un’aria ancora più confortevole alla stanza!

https://www.pinterest.com/pin/823455113100710613/
Il metodo lenzuolo possiamo adottarlo anche all’esterno, in giardino. In questo caso, o lo applichiamo ad una parete esterna della casa, oppure buchiamo i quattro angoli e li leghiamo agli alberi in giardino. O, ancora, appendiamo il lenzuolo ai fili della biancheria!

https://www.houseandgarden.co.uk/gallery/garden-party-ideas
Altrimenti, una valida alternativa (anche se il costo è nettamente maggiore) sono gli schermi gonfiabili, che effettivamente sono parecchio geniali. Si tratta di grandi “tv” in gomma (come questa) che si gonfiano e stanno in piedi da sole. Possiamo quindi appoggiarle in giardino dove vogliamo, proiettandoci poi sopra il nostro film.

https://nationaleventpros.com/rent/general/outdoor-inflatable-movie-screen/
Dopodiché, una volta scelte la location e l’attrezzatura, possiamo dedicarci ai dettagli: popcorn per tutti, abbigliamento comodo, cuscini dappertutto, coperte, luci soffuse e tanto amore!

A fronte di un’estate zero-pensieri, dove le parole magiche sono relax e no stress, resta imprescindibile l’impegno verso l’ambiente. Il rispetto per il mondo che ci circonda non può andare in vacanza, e se si vuole continuare a godere delle meraviglie della natura è importante essere green e salvaguardare l’ambiente anche in questa stagione attraverso piccole e grandi scelte ecosostenibili.
Avere la biancheria per la casa di colori chiari non è solo una scelta stilistica, ma anche una mossa strategica per affrontare le temperature estive. Se i colori chiari regalano subito una sensazione di freschezza e di ristoro nelle giornate più afose, la decisione di adornare le finestre con delle belle tende bianche contribuisce realmente ad abbassare la temperatura della stanza, mantenendo la casa fresca. Oltre a proteggere dal sole, le tende bianche ne riflettono i raggi così da evitare l’accumulo di calore.
I consumi idrici ed energetici tendono ad aumentare nei mesi estivi, quando si fanno docce anche più volte a giorno e il desiderio di rinfrescare gli ambienti induce ad accendere il condizionatore parecchie ore consecutive. Uno dei modi per salvaguardare l’ambiente tutto l’anno, estate compresa, è cercare offerte luce che utilizzino solamente fonti che rispettano l’ambiente, magari scegliendo compagnie che, grazie a speciali promozioni, permettono anche di risparmiare. All’attenzione nella scelta della propria fonte di energia è necessario però abbinare sempre dei comportamenti virtuosi. Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by ad esempio, o accendere la lavastoviglie e la lavatrice solo a pieno carico, prediligere i lavaggi a basse temperature, non utilizzare dosi eccessive di saponi e detersivi, prestando un occhio anche alla loro composizione o facendoli direttamente in casa, sono piccoli gesti molto importanti. Altre accortezze riguardano spegnere le luci di casa se non sono necessarie e non abusare dell’aria condizionata.
Un’idea semplice e visibilmente accattivante per rinfrescare casa è abbellire le finestre e i balconi con piante e rampicanti capaci di fare ombra e regalare una ventata di freschezza. Anche ombreggiare l’abitazione con delle tende da sole è una mossa astuta per conservare la temperatura più mite delle ore notturne.
Tutelare l’ambiente significa fare delle scelte green nella vita di ogni giorno e comportarsi in modo rispettoso anche lontano da casa. La bellezza delle spiagge italiane e la biodiversità sono vanti per l’Italia che ciascuno dovrebbe impegnarsi a preservare. Non mancano invece notizie che raccontano scempi del territorio, come gli arenili e le acque affollati di rifiuti. Quando in vacanza si sta per cedere alla tentazione di raccogliere fiori o conchiglie, o altre specie vegetali o marine, bisognerebbe evitare di farlo non solo perché in alcuni posti è vietato dalla legge, ma soprattutto perché l’equilibrio di un ecosistema è dato dall’interazione delle diverse specie animali e vegetali che lo popolano e questo tipo di intervento ne provoca un’alterazione in negativo.
Anche in una stagione in cui si vorrebbe solo staccare la spina come l’estate è importante ricordare che il nostro impegno nei confronti dell’ambiente non va in vacanza. Fortunatamente, seguendo pochi ma semplici consigli essere ecologici non sarà per nulla difficile.
Quest’estate non si andrà molto lontano da casa, vero? Certo, c’è chi viaggerà e volerà, ma tendenzialmente (un po’ per le tasche, un po’ per la situazione sanitaria) l’estate 2020 sarà caratterizzata da vacanze brevi, vicine a casa e molto naturali.
Un’idea è quella di riscoprire il bello del campeggio, che ci permette di scovare anche zone meno battute. E se non possiamo proprio permetterci una vacanza, una semplice tenda può trasformare dei giorni noiosi a casa in una vacanza improvvisata! Basta piantarla in giardino (se non lo abbiamo sfruttiamo quello dei nonni o degli zii!), attrezzandosi a puntino proprio come se fossimo in campeggio, fingendoci avventurieri del passato!
E non vogliamo fare le cose per bene? Ecco quindi gli accessori perfetti per un perfetto campeggio in stile vintage!
Innanzitutto, qui trovate un articolo dedicato proprio all'attrezzatura ideale per il campeggio in famiglia. Dopodiché, ecco gli accessori in stile retro vintage più belli per campeggiare! Anche dietro casa.
Per trasformarci in piccoli esploratori, anche l’abbigliamento deve essere perfetto. Scegliamo quindi colori come il marrone, il verdone e il beige, come per questi pantaloncini per bambino o bambina di Amazon Essential (che costano solo 11 euro) o questa bellissima camicia beige in lino leggero (su Zalando).

Inimitabili, durevoli e comodissimi: i sandali Birkenstock con la chiusura sul retro sono perfetti per il campeggio (così come per ogni altra attività estiva).

In tela chiara, la classica amaca da appendere a due tronchi è bellissima, nonché comodissima e utile per le letture pomeridiane e i pisolini! Esistono anche le amache con supporto, perfette poi in giardino per tutta l'estate.
Le troviamo da Ikea o in ferramenta e sono bellissime: creano un’atmosfera perfetta nelle sere d’estate nel nostro campeggio.

Per i bagni nella piscina gonfiabile (qui trovate qualche ispirazione anche per quella!) serve un bel costume dal sapore retrò, proprio come questo con dei piccoli lamponi disegnati.

Questo non ha bisogno di presentazioni. Lo troviamo qui.

È piccino e non porta via spazio, costa poco (è possibile acquistarlo quii), è più semplice da suonare della chitarra (troviamo le lezioni base su YouTube!) e fa super atmosfera da campeggio suonando la sera tutti insieme!

E per quando non stiamo suonando ma vogliamo ascoltare la musica, ecco la perfetta radio (che è anche speaker bluetooth!).

Certo, nessun device sostituirà mai la voce di mamma o papà. Ma gli audiolibri sono comunque una risorsa magnifica per i bambini e le famiglie. Perché? Beh, perché sono un altro modo di fruire della lettura, un passatempo sano, divertente ed educativo che, se amato fin da piccoli, resterà con loro tutta la vita.
Tra gli strumenti più carini, intuitivi e curiosi c’è FABA, il raccontastorie che somiglia ad una piccola radio e che è pensato proprio per i bambini, con tanti piccoli Personaggi Sonori che accompagnano l'ascolto.
Ricordate i mangiadischi e le radio per musicassette di quando eravamo piccoli? Anche noi avevamo dischi e cassette con le storie, e quanto ci piacevano! Beh, siamo nel 2020, e l’esperienza si fa quindi più tecnologica e digitale, senza tuttavia perdere il sapore della manualità, dell’oggetto fisico e dell’esperienza dell’ascolto immersivo! Già, perché FABA ricorda proprio i vecchi, piccoli stereo che avevamo nelle nostre camerette.
Si tratta di un piccolo dispositivo audio creato da Maikii (un’azienda italiana) per i nostri bambini: riproduce infatti fiabe, filastrocche e canzoncine, grazie ai Personaggi Sonori appoggiati su esso. In che senso? Nel senso che oltre al dispositivo, i bambini hanno a disposizione le loro statuine, piccoli personaggi che appoggiati su FABA permettono di riprodurre le storie a loro collegate. Proprio come una piccola magia digitale!
E che personaggi troviamo? Ad esempio, recentemente è uscito Geronimo Stilton, che è diventato un piccolo raccontastorie con due nuove aavventure, “Il segreto della famiglia Tenebrax” e “Quattro topi nella giungla nera”. Ognuna delle due statuine una volta appoggiata a FABA narrerà una storia di circa cinquanta minuti pensata per i bambini dai cinque anni.

Ci sono poi Pinocchio, il Re Leone, le principesse, i mostriciattoli, Tea… Ma sono davvero moltissimi ed è bello scoprirne sempre di nuovi! Sul sito di FABA è possibile acquistare dei set, con il dispositivo FABA e alcune statuine assortite, oppure comprare direttamente le statuine che vogliamo, o, ancora, solo il dispositivo.
Il bello di tutto questo è la diversa esperienza di fruizione delle storie attraverso l’ascolto, ma anche l’autonomia del bambino, dal momento che FABA è pensato proprio per essere utilizzato dai bambini da soli, manipolando il personaggio e utilizzando i semplici bottoncini.

Come dicevamo, l’ascolto delle storie attraverso la voce di mamma e papà è insostituibile e fondamentale, ma lo è anche l’indipendenza in questo passatempo meraviglioso, ovvero la lettura: prima di sapere leggere e scrivere i bambini possono infatti avvicinarsi alle storie, ai romanzi e alle narrazioni proprio attraverso l’ascolto (anche quando noi non ci siamo o non possiamo!).
E pensiamo anche ai bambini con DSA: spesso la lettura su carta risulta per loro difficile, mentre l’ascolto permette loro di godere davvero delle storie che amano di più, facendo volare la fantasia e stimolando l’attenzione e la comprensione del testo!
L’appannamento degli occhiali sembra una questione frivola, ma non lo è. Già, perché per chi porta gli occhiali e la mascherina, questo tema è scottante: provate voi a portarli tutto il giorno, cercando di non appannare gli occhiali e tentando allo stesso tempo di respirare adeguatamente e di non abbassare la mascherina!
Ma qualche trucco per non appannare gli occhiali con la mascherina c’è, e non è così complicato come possiamo pensare! Insomma: non servono trattamenti di gran lusso per evitare la condensa sugli occhiali in questi mesi nei quali la mascherina può salvare la vita di moltissime persone.
La mascherina è uno strumento davvero necessario e fondamentale in questi mesi di pandemia mondiale da Covid-19. “Non è uno scudo che, al di là dei comportamenti individuali, garantisce l’«immunità» dal virus. Ma alla luce delle caratteristiche di Sars-CoV-2, tanto maggiore è l’uso che si fa delle mascherine quanto minore sarebbe la probabilità di ammalarsi di Covid-19": questo è ciò che fanno sapere dalla Fondazione Veronesi, che sottolinea anche come “proteggersi con la mascherina è una delle strategie più efficaci per ridurre il rischio di entrare a contatto con il coronavirus. Da qui le disposizioni fornite dal Governo italiano, che ha reso obbligatorio indossarle in ogni contesto in cui non si è certi di mantenere la distanza dalle altre persone”.
Tra i problemi, tuttavia, c’è l’appannamento degli occhiali (per chi li porta!). Già, perché la mascherina crea una sorta di camera di umidità che risale proprio verso il naso, sfociando poi nei canali accanto alle narici e finendo proprio lì, sulle lenti, che cominciano, appunto, ad appannarsi.
E non c’è posizione che tenga (se vogliamo tenere la mascherina correttamente): le lenti si appannano, punto. Ed è un fastidio davvero grande, se dobbiamo tenere la mascherina per molte ore al giorno.
E non siamo solo noi a soffrirne: anche i nostri bambini occhialuti hanno lo stesso problema. E la questione si amplia se pensiamo che ora andiamo verso l’estate e che anche gli occhiali da sole saranno sempre sul nostro naso.

Come non fare appannare gli occhiali con la mascherina, insomma? Le soluzioni sono due.
Per la prima, avremo bisogno di un po’ di carta igienica o di un fazzoletto di carta. In questo caso, è necessario avere una mascherina con tasca per il filtro, di quelle lavabili e riutilizzabili. Basterà piegare la carta igienica in un rettangolo abbastanza spesso (meglio avere almeno 6-8 veli) e inserirlo poi nella tasca del filtro, facendo attenzione a spingerlo bene verso il il naso. Non sotto, me proprio sul “cavallo”. In questo modo la carta assorbirà le goccioline di umidità prima che queste fuoriescano dalla mascherina depositandosi sugli occhiali!
Il secondo metodo è invece adatto a tutte le mascherine, quindi anche a quelle chirurgiche. Basterà, prima di indossare la mascherina, lavare le lenti degli occhiali con acqua e sapone. Lasciamo quindi asciugare le lenti all’aria, oppure tamponiamole con delicatezza con un panno o una salvietta. Questo creerà una sorta di patina protettiva che proteggerà gli occhiali dall’appannamento delle lenti per qualche ora!