Uno dei momenti certamente più emozionanti nella vita di una famiglia arriva verso settembre, quando si sceglie finalmente lo zaino per la scuola! Forse perché è uno dei primi strumenti “da grandi” dei nostri figli, forse perché anche loro si entusiasmano tantissimo a scegliere il colore preferito, fatto sta che è davvero un momento molto importante.
Detto questo, non sempre ci si trova di fronte una scelta semplice, perché per quanto siano belli, gli zaini per la scuola per i nostri bambini non sempre sono pensati per loro, per la loro schiena. L’ergonomia, insomma, non viene contemplata, quando invece dovrebbe essere il primo criterio di scelta, non credete?
La schiena dei nostri figli è importantissima: ecco perché dovremmo scegliere uno zaino che sia bello, che piaccia ai nostri bambini e che sia, soprattutto, comodo ed ergonomico. Proprio come ergobag, che ci piace perché incarna al meglio tutte queste caratteristiche!
Uno zaino per la scuola fatto come si deve, dovrebbe per prima cosa distribuire il peso dalle spalle alla zona pelvica in maniera stabile. Non sempre, però, gli zaini in commercio sono pensati in questo senso. Ecco perché ergobag è la scelta migliore: perché è uno zaino pensato apposta per i bambini negli anni di scuola, per la loro schiena diversa dalla nostra, che spesso si ritrova addosso il peso non indifferente di quaderni e di tanti, tanti libri.
ergobag è il risultato di una attentissima ricerca che ha portato a sviluppare questo zaino per la scuola che coniuga i principi ergonomici degli zaini da trekking (quindi pensate alla sicurezza e alla comodità!) unendoli alla praticità e alle necessità dei bambini durante i loro anni scolastici.
I bambini, con ergobag, possono dunque distribuire il peso di libri e quaderni sulle spalle e sulla schiena in maniera omogenea e comodissima, regolando le bretelle e lo zaino a seconda della necessità. E questa regolazione è davvero utile: lo zaino, grazie ad essa, cresce infatti insieme al bambino (da 1m a 1,5m di altezza)!

Questo zaino, quindi, asseconda il benessere della colonna vertebrale dei bambini in tutte le diverse fasi di crescita, grazie all’ampia cintura lombare imbottita (che sposta il carico dalle spalle alle anche), alle barre stabilizzatrici in alluminio e allo schienale imbottito (proprio come quelli degli zaini da trekking) e alla distribuzione del peso sulla zona pelvica. Gli spallacci, poi, si possono regolare lungo le barre di alluminio in base alla statura del bambino, con un gesto semplicissimo e molto naturale.
Ovviamente, quando si sceglie lo zaino per la scuola, però, non si guarda solo all’ergonomia (anche se questa è il primo fattore di scelta). Giustamente, bisogna anche guardare alla sicurezza, alla versatilità e allo stile. Già, lo stile: non sottovalutiamolo! Per un bambino, infatti, la scelta dello zaino diventa anche un’affermazione personale. In base al colore e al disegno, i nostri figli affermano in qualche modo la loro individualità, il loro gusto personale, e per questo è giusto che la scelta finale sia loro.
Con ergobag anche questo è possibile: lo zaino ergonomico è infatti disponibile in moltissime varianti e colori, con soggetti vari e diversi (dalle ballerine ai mostri, dagli animali ai calciatori, dagli unicorni alle astronavi)! Non solo: grazie ai Kletties, i patch di ergobag, i bambini possono scegliere il loro motivo preferito, personalizzandolo con un configuratore virtuale e realizzando così la propria personale patch.
E per quanto riguarda la sicurezza, interessanti e utili sono le superfici di ergobag, dotate di materiali rifrangenti che rendono lo zaino visibile anche al buio, grazie al coefficiente di intensità luminosa molto alto.
Non ultimo: gli zaini di ergobag sono super ecologici, realizzati con tessuti riciclabili al 100% in PET, un aspetto assolutamente da non sottovalutare!

Diciamo la verità, oggi è sempre più difficile risparmiare. Con livelli di accortezza diversa, quasi tutto facciamo un po’ più fatica a far quadrare i conti alla fine del mese e sembra impossibile trovare dei modi per migliorare la situazione. Per fortuna però “sembra” solo impossibile, perchè risparmiare può non essere doloroso come sembra e gli strumenti per avere qualche euro in più in banca ci sono e molto spesso arrivano dal web.
Una delle voci di spesa più importanti nella vita di tutti i giorni è sicuramente il cibo: nutrirsi è una necessità che non si può evitare, nessuno può scegliere di smettere di mangiare o bere per poter avere qualche euro in più. Per fortuna vengono in nostro aiuto siti come Kimbino, che raccolgono tutti i volantini con le offerte di svariati supermercati e grandi punti vendita per aiutare i risparmiatori a raggiungere loro obiettivo (con un occhio di riguardo anche per il pianeta, visto che si risparmia sulla carta per stampare i flyers).

Imparare a fare la spesa con maggior attenzione alle offerte che tutti i supermercati propongono periodicamente è importante e con Kimbino è come avere sempre con sé la possibilità di comprare prodotti scontati.
Ma entriamo nel merito della questione: come acquistare il più spesso possibile (se non addirittura sempre) prodotti scontati. Questi consigli sono assolutamente immediati, potrete trovarne esempi dimostrati da qualunque flyer consulterete, come ad esempio il nuovo volantino LIDL della prossima settimana oppure il prossimo volantino MD.
- Uno dei primi “vizi” da ridurre (non eliminare, per carità!) è certamente il mangiare fuori. Soprattutto quando si arriva stanchi dal lavoro avere qualcuno che cucina per te può essere una tentazione a cui è difficile resistere. Cucinare a casa però è sicuramente più economico, ma anche più piacevole. Invitare qualche amico, scegliere la propria musica di sottofondo, evitare le folle: tutte possibilità che aiutano a migliorare la percezione del cucinare a casa, nonché il bilancio della fine del mese.
- Una soluzione che aiuta a fare economia è fare la spesa online. Comprare online fa risparmiare denaro ma anche tempo. Anziché passare ore in coda alle casse, fare la spesa dal vostro divano vi aiuta a concentrarvi su quello che veramente vi serve, senza che altri inutili prodotti vi distraggano. Dal momento che sono sempre pagati tramite carta, gli acquisti via web si possono tenere sotto controllo molto più facilmente e questo vi aiuta a capire dove vanno a finire le uscite nel conto alla fine del mese.
- Meno distrazioni e più concentrazione quindi. In queste condizioni è molto più facile pianificare con oculatezza i pasti che prevedete di cucinare facendo la spesa. Che questo processo parta dalla consultazione online dei volantini per arrivare alle ricette o viceversa, pianificare è un metodo molto efficace più comprare a prezzi più economici. Se poi si programma di cucinare in quantità superiori rispetto alle dosi previste per un singolo pasto, si può risparmiare tempo nei giorni successivi, riscaldando le porzioni extra che avete messo da parte.
- Utilissimo è fare attenzione ai prodotti da dispensa. Senza ritrovarsi in casa bancali di pasta, legumi, tonno in scatola, ecc, può tornare utile avere delle scorte per il giorno in cui non avrete voglia di uscire o un amico si fermerà a cena senza preavviso. Se un prodotto a lunga scadenza che vi piace è in offerta perchè non prenderne qualche confezione in più? Su internet poi troverete moltissimo consigli per organizzare la dispensa in modo intelligente, come ad esempio questo articolo di Grazia.
- Spesso si pensa che i prodotti biologici, quelli più attenti al rispetto dell’ambiente siano sempre più cari. Per nostra fortuna non è sempre così, soprattutto se ci si affida a servizi come Kimbino che hanno a cuore il nostro pianeta. La maggior parte di volantini segnala tra le sue promozioni prodotti bio e a km zero, quindi risparmiare e salvaguardare l’ambiente non è solo auspicabile, ma anche semplice.
Da qualche anno a questa parte è arrivata anche in Italia l’usanza, carinissima e tenera, di organizzare per le future mamme il baby shower, ovvero la festa per il nascituro, durante la quale si prepara una piccola festa a tema e le si danno i regali pensati per la nascita.
Simbolo del baby shower e immancabile regalo è la torta di pannolini, una sorta di scultura fatta con i pannolini arrotolati che ricorda una grande torta nuziale, ma dedicata al bimbo o alla bimba, con un risvolto molto utile: i pannolini non sono infatti solo di bellezza, ma i genitori li useranno poi una volta nato il pargolo!
Ma come fare la torta di pannolini? E quali sono le più belle? Ecco i nostri consigli.
Innanzitutto, realizzare una torta di pannolini è molto semplice: basta arrotolare i pannolini e formare una base circolare accostandoli, da fissare con un nastro o con degli elastici. Sopra la base formiamo quindi uno strato più piccolo e così via, a piramide, fino all’ultimo strato.

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Dopodiché, decoriamo con nastri e accessori (molto carino un peluche in cima) per rendere la torta personale, in base ai gusti della mamma o al nome del nascituro.

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Molto belle sono le torte di pannolini a tema, come questa con gli animali, anche nel caso in cui non ci si voglia vincolare agli stereotipi di genere con i colori o quando, in molti casi, non si sa il sesso del bambino, perché i genitori vogliono mantenere la sorpresa.

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Molto carina è anche questa torta di pannolini un po’ rustica ed ecologica, con i nastri di rafia e la decorazione in cima di carta riciclata.

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Infine, bellissima e super trendy questa a tema unicorno, da realizzare con una candela intrecciata in cima, con delle ciglia finte e tanti fiori!

Credit: https://www.bundleofjoy.ae/product/unicorn-theme-diaper-cake/
Accanto alla torta o all’interno della composizione possiamo poi aggiungere prodotti per la cura della pelle del bambino, che sono sempre utilissimi (come ad esempio un olio di mandorle dolci, una crema idratante e una lenitiva).
Un altro consiglio spassionato? Quello di scegliere dei pannolini di qualità, senza rinunciare alla sicurezza solo perché si tratta, apparentemente, di “un regalo e basta”. La torta di pannolini è un regalo utile, che i genitori useranno, e che soprattutto userà il nascituro, a contatto diretto con questi pannolini. E poi non sottovalutiamo un altro aspetto: questa torta è un’occasione perfetta per le mamme e i papà per provare i pannolini, utilizzandoli per la prima volta con il loro piccolo, capendo se sono quelli adatti a lui.
Ecco perché la scelta deve ricadere su pannolini di qualità, come Lillydoo, senza profumazioni né lozioni. E il regalo può farsi ancora più interessante: invece di un solo pacco di pannolini (che finirà in meno di una settimana!) con gli amici ci si può organizzare e regalare ai futuri genitori un abbonamento comodissimo: i pannolini Lillydoo si possono infatti acquistare in abbonamento, ad un prezzo scontato rispetto a quello di listino, con la comodità di ricevere direttamente a casa la fornitura mensile una volta al mese!
E poi sono bellissimi, con fantasie deliziose e proprio belle da vedere. Ed è uscita anche la nuova collezione, con nuove fantasie in edizione limitata: si chiama “The elements collection” ed è ispirata agli elementi della natura, dell’acqua e della terra, con bellissime balene, longolfiere e tende di indiani! In questo modo la torta di pannolini sarà ancora più stilosa.

Per provarli, ecco il pacchetto prova contenente una confezione da dieci pannolini e una di salviette all’acqua.
Alimento estremamente proteico, naturale e vegano, è un alleato di chi sceglie di mangiare meno carne o di chi, del tutto, non mangia derivati animali: ma il seitan cos’è? È buono, versatile e nutriente. Ma quali sono le sue proprietà? Come si compone? E con quanta frequenza mangiare il seitan?
Il seitan è un ricavato del glutine del grano tenero e dei cereali più comuni, ed è quindi un alimento di origine vegetale. Lo si ottiene dall’estrazione del glutine dalla farina di frumento, che viene impastato e lessato in acqua arricchita con salsa di soia, aromi e alga kombu. Da questo processo si ottiene un panetto dalla consistenza morbida e dal sapore delicato che può essere utilizzato in cucina in varie forme e preparazioni, prendendo anche la forma degli alimenti ai quali siamo abituati, come le salsicce, lo spezzatino, le bistecche… Ed è anche molto comodo, perché si può usare anche in preparazioni veloci, essendo già cotto all’origine.
Questo alimento ha origini orientali (come si può capire anche dagli ingredienti utilizzati nella sua preparazione) ed è utilizzato soprattutto nella cucina giapponese.
Le proprietà benefiche del seitan stanno essenzialmente nelle proteine: ne è infatti ricchissimo ed è per questo che è considerato il sostituto ottimale della carne. Ne contiene circa il 20% del totale del suo peso. Ciò detto, tuttavia, accanto alle proteine contiene pochissimi amminoacidi (soprattutto, è povero in lisina), essendo estratto dal glutine, ed è per questo consigliato abbinarlo comunque, nella stessa giornata, a legumi come ceci o fagioli, che al contrario del seitan contengono molti amminoacidi. In questo modo si otterranno la giusta quantità di proteine e di amminoacidi.
Accanto al beneficio delle proteine, il seitan contiene anche pochi grassi (solo ll’1,5%, al contrario della carne), zero grassi saturi e zero colesterolo. A livello di calorie è molto energetico: ne contiene 130 ogni 100 grammi.
Come ogni alimento, il seitan può essere assunto una o due volte a settimana: la dieta, infatti, deve rimanere varia al di là dei benefici di un alimento. Il seitan è infatti abbastanza benefico, come abbiamo visto, e non ha particolari controindicazioni se non per chi soffre di celiachia o per chi ha una comprovata intolleranza al glutine. In questi casi il seitan è da evitare assolutamente, essendo “glutine pure”, se così vogliamo dire.
Anche in caso di diabete è sconsigliato mangiare il seitan, proprio come nel caso di tutti i cereali raffinati, poiché il seitan possiede un alto indice glicemico e può portare a bruschi aumenti della glicemia nel sangue.
Di nuovo, sempre come per tutti i cereali, il seitan è sconsigliato a chi soffre di colon irritabile e a disturbi del tratto gastroenterico.
In ogni caso si consiglia un consulto del proprio medico curante o del proprio dietologo: in base alla propria anamnesi saprà indicare se è consigliabile o no mangiare il seitan e, nel caso in cui non ci siano controindicazioni, ogni quanto mangiarlo.
Cucinare dolci senza zucchero è più semplice di quanto si pensi. E si possono scegliere due opzioni: utilizzare dei sostituti dello zucchero più leggeri e più benefici (come lo zucchero di cocco o il miele, ad esempio), oppure non utilizzare lo zucchero del tutto, scegliendo di dolcificare con gli zuccheri naturali della frutta o con ingredienti già zuccherini per loro conto.
Ecco quindi una selezione di dolci senza zucchero perfetti per l’estate.
A questo link trovate la nostra ricetta della torta senza zucchero mattutina, una classica ciambella da inzuppare nel tè o nel latte, con il miele al posto dello zucchero.

Con zucchero di cocco al posto dello zucchero normale, ecco un dolce per le serate d’estate che non può mai mancare: il gelato (la ricetta è questa). Potete prepararlo con la frutta che preferite, ed è anche senza lattosio, dal momento che al posto del latte si utilizza la bevanda di riso o mandorla e al posto della panna si usa la panna di avena.

In questo caso per la ricetta della crumble cake al posto dello zucchero utilizziamo lo sciroppo d’acero e il fruttosio naturalmente contenuto nelle pesche. È buonissima e bellissima da vedere ed è super estiva, dal momento che le pesche si trovano al mercato proprio in questi mesi!

La ricetta del gelato alla banana fatto in casa è la più semplice che esista: serve un unico ingrediente, ovvero la banana! Non ci credete? Ecco la ricetta.

Per preparare una torta di mele senza zucchero prepariamo 500 grammi di mele sbucciate, 125 grammi di farina integrale, 125 grammi di yogurt bianco di soia, 1 uovo, 1 bustina di lievito e un po’ di cannella (a piacere. Tagliamo la mela a pezzi (tenendone metà per la guarnizione) e frulliamola in un mixer insieme al lievito (e alla cannella, se la vogliamo), alla farina, allo yogurt e all’uovo. Frulliamo molto bene ottenendo un composto omogeneo e versiamolo in una teglia coperta da carta forno. Completiamo tagliando la mela rimasta in spicchi sottili e adagiandoli sulla superficie. Inforniamo a 180 gradi e cuociamo per circa 40-45 minuti facendo la prova dello stuzzicadenti.

Ecco gli ingredienti: 300 grammi di farina integrale, 100 ml di latte di mandorla, 1 bustina di lievito vanigliato, 50 grammi di stevia in polvere, la scorza di un limone biologico, 80 grammi di olio di semi. In una ciotola mescoliamo farina, stevia, lievito e scorza di limone, quindi uniamo l’olio e il latte e lavoriamo con un cucchiaio di legno. Quando il composto comincia a diventare più solido, trasferiamolo su una spianatoia infarinata e continuiamo a lavorare la palla con le mani ottenendo un bel panetto. Prendiamo delle palline di impasto e schiacciamole, ottenendo uno spessore di circa 3 mm, e mettiamo i biscotti su una teglia coperta da carta forno. Cuociamo a 180 gradi per circa 15 minuti.

Integrali e senza zucchero ma super gustosi: i muffin senza zucchero con gocce di cioccolato sono semplici e buonissimi. In una ciotola mescoliamo 120 grammi di farina integrale con 1 bustina di lievito, e in un’altra uniamo 100 ml di latte di mandorla con 50 grammi di miele e due uova, mescolando molto bene e ottenendo un composto morbido. Uniamo i due composti e continuiamo a mescolare. Aggiungiamo quindi 120 grammi di pezzetti di cioccolato fondente extra infarinata (meglio se senza zucchero del tutto!) e mescoliamo ancora. Foderiamo una teglia per muffin con i pirottini e in ogni pirottino versiamo un po’ di composto (meno della metà della capienza). Mettiamo in forno a 180 gradi per 20 minuti.

La lettura è sempre positiva, in ogni fase della vita: già dal primo anno di vita dei bimbi possiamo leggere storie e libri, per abituarli al piacere della lettura e soprattutto per fornirgli un bagaglio preziosissimo, perché come sappiamo leggere ai bambini permette loro di imparare moltissime parole in più, oltre che i concetti più disparati, concreti ed emotivi.
Fortunatamente, di libri per bambini ne esistono di meravigliosi, e ce ne sono per ogni fase della loro infanzia. E tra le case editrici che più amiamo c’è da sempre Usborne, che da oltre quarant’anni pubblica libri per l’infanzia divertenti e istruttivi.
Divertimento ed educazione non sono concetti opposti, e lo si vede benissimo sfogliando i libri della casa editrice Usborne: i loro libri per l’infanzia coniugano il piacere della lettura con l’insegnamento dei più svariati concetti, con volumi pensati per i bambini dagli 0 agli oltre 9 anni.
La casa editrice è stata fondata in Gran Bretagna nel 1973 da Peter Usborne: alla nascita del figlio, si è reso conto di voler proporre a lui e a tutti i bambini letture che fossero belle, divertenti e allo stesso tempo adatte a loro ed educative. E da allora la Usborne è tra le più amate ed acclamate case editrici. Non a caso, nel 2015 ha ricevuto il premio “UK Private Business of the Year”, mentre nel 2014 è stata nominata “Independent Publisher of the Year” e “Independent Children’s Publisher of the Year”.
I libri di Edizioni Usborne sono tutti di altissima qualità, colorati come piace ai bambini, illustrati con cura, scritti con attenzione: piacciono moltissimo ai piccoli lettori, e già questo dovrebbe fare capire quanto siano validi i loro libri! Perché non sempre i libri “educativi” sono pensati per i bambini: a volte sono letture pensate dai più grandi per i più piccoli, ma che non hanno davvero a cuore il loro piacere, il loro divertimento. Ed è lì che si rischia di toppare. Ma con Usborne questo non accade mai, proprio mai.
Il catalogo è davvero sconfinato: ci sono i libri sugli animali, quelli “cerca e trova” per i più piccini, i libri con adesivi, i “carezzalibri”, quelli con i vestiti da ritagliare, le storie sulle emozioni, sui dinosauri, sulle fate, sul tempo e le stagioni… Troviamo poi libri per costruire origami, per visitare le stazioni spaziali, per scoprire i segreti del teatro… Credeteci, c’è proprio di tutto.
E poi ci sono i libri per imparare divertendosi, per capire le sottrazioni e le moltiplicazioni in maniera ludica, per scoprire la storia della scienza, per conoscere il corpo umano, la tavola periodica…
Ma Usborne non propone alle famiglie e ai bambini solo libri e storie in italiano. Imparare l’inglese è fondamentale per i nostri bambini. E ci sono molti modi per farlo: parlarlo a casa fin da subito (per i genitori che parlano già la lingua), guardare i cartoni animati in inglese e, soprattutto, leggere!
Per imparare l’inglese, quindi, possiamo fin da subito proporre loro libri in questa lingua. Ma che siano di qualità (cosa non sempre semplice in Italia, dove troviamo spesso cose troppo semplici e didattiche). Usborne in questo senso è davvero perfetta: essendo una casa editrice inglese, propone tutti i titoli anche in questa lingua, con la possibilità, dunque, di leggere ai bambini libri in inglese non “per imparare l’inglese” come lo intendiamo noi italiani, ma in modo da immergersi nella lingua fin da piccoli in maniera naturale e diretta.
Usborne, poi, è una casa editrice un po’ speciale: da sempre, ha scelto di non vendere i diritti dei titoli agli altri paesi, ma è entrata nei mercati direttamente. Ecco perché non troviamo solo i libri in inglese, ma anche in spagnolo, in francese, in tedesco, in portoghese, olandese, cinese….
Per acquistare i libri Usborne possiamo consultare il loro sconfinato catalogo, comprandoli dagli indipendent organizer come Carolina Palombo direttamente online. Sulla sua pagina Facebook e sul suo profilo Instagram troverete anche un sacco di consigli direttamente da lei, mamma ed ex insegnante di inglese, per scegliere i libri Usborne migliori e quelli più adatti al gusto dei nostri bambini.
Ricordate quando vi parlai del perché ormai cucino spessissimo con il coperchio Magic Cooker? Il Magic Cooker è un coperchio in acciaio inox davvero magico, come già dice il nome: ha una forma pensata per essere utilizzato con diverse pentole e padelle di diametro da 14 cm a 34 cm e ha proprietà davvero uniche.
La sua forma, infatti, fa sì che si possa cucinare sfruttando il calore e l’umidità all’interno della pentola, oppure il calore riflesso dal coperchio in basso e, infine, il riciclo di aria continuo. In questo modo si cucina molto più velocemente, e si risparmia anche sui consumi (quindi è molto green!). Modificando poi le modalità di cottura e la fiamma (bassa, alta...) possiamo trasformare la funzionalità del Magic Cooker, rendendolo di volta in volta grill, tostapane, vaporiera, casseruola, forno, friggitrice...
E un altro vantaggio non da poco è che con il Magic Cooker non rovesciamo mai nulla sui fornelli, come accadrebbe con una pentola e un coperchio normali!
Ma come cucinare una semplice pasta? Ecco la ricetta della classica pasta al pomodoro sfruttando il coperchio Magic Cooker, per un piatto sano, gustoso e nutriente.
Questa ricetta è la classica ricetta della pasta al pomodoro, che può essere poi declinata con i differenti sughi e i differenti tipi di pasta. Si può infatti utilizzare quella corta o quella lunga, indifferentemente, e il risultato sarà una sorta di pasta risottata molto ricca, nutriente e cremosa, davvero deliziosa e adatta a tutti. Possiamo infatti usare anche la pasta senza glutine, o quella di legumi, o quella fatta in casa; basterà semplicemente aggiustare i tempi di cottura in base a quelli riportati sulla confezione della pasta che abbiamo scelto.

Teniamo le quantità di pasta e di sugo che utilizzeremmo normalmente, quindi versiamo in una pentola il doppio di acqua rispetto al peso della pasta (per 100 grammi, quindi, 200 ml circa di acqua) e inseriamo insieme già anche il sugo e la pasta, con un pizzico di sale grosso.
Mettiamo la pentola con il coperchio Magic Cooker sul fuoco, a fiamma alta, facendo arrivare l’acqua a ebollizione.
Dopodiché abbassiamo la fiamma e cuociamo la pasta secondo i tempi di cottura riportati sulla confezione. A metà cottura basterà aprire il coperchio e dare una mescolata alla pasta, controllando anche la quantità di acqua: se si è ridotta troppo, basterà aggiungere altra acqua versandola sul coperchio: il coperchio è dotato di una scanalatura e di buchi che permettono di versarla direttamente lì, senza quindi aprire e senza che la cottura ne risenta.
A fine cottura la pasta non andrà nemmeno scolata: l’acqua sarà evaporata e il piatto sarà pronto per essere gustato! Aggiungiamo gli aromi che preferiamo (come il peperoncino, il basilico fresco o le spezie) et voilà.
Possiamo anche utilizzare sughi freddi, come il pesto, senza aggiungerli in padella ma mescolandoli a fine cottura alla pasta cotta. Il vantaggio sono proprio i tempi di cottura, che quasi si dimezzano, perché l’acqua bolle molto più velocemente rispetto a quando la cuociamo nelle pentole normali.
E, da non sottovalutare, la pasta ne guadagna in sapore: proprio come un risotto, cuocendo nel sugo ne assorbe il sapore e forma una cremina deliziosa. Senza lasciare odori in casa!
Della lettura ne abbiamo parlato sempre moltissimo: è un’attività sana, divertente ed essenziale per crescere bene, e ne siamo più che convinte (ricordate lo studio che parlava di come leggere ai bambini influenzi la loro posizione lavorativa da adulti?). Soprattutto, leggere è un’abitudine da coltivare: se i bambini si abituano fin da subito a circondarsi di libri, se capiscono che leggere è un piacere e se vedono che mamma e papà leggono, allora aumentano le possibilità che crescano amanti della lettura (e qui i nostri consigli per appassionare i bambini alla lettura, anche in caso di bambini che sembrano odiarla!).
Oltre agli evidenti benefici cognitivi, emotivi e di crescita, la lettura è però anche concretamente utile alla parola: un recente studio ha infatti rivelato come i genitori che leggono ai bambini, fin da piccolissimi, dei libri ad alta voce diano un vantaggio impagabile ai loro figli, permettendogli di imparare moltissimi vocaboli in più rispetto ai bambini ai quali non viene letto nulla. E non parliamo di bazzecole: parliamo di un milione di parole in più.
A svelare questo gap di vocaboli tra i bambini a cui non vengono letti libri e quelli abituati a sentirsi leggere le storie ad alta voce è un articolo pubblicato sul Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics. Si intitola “When Children Are Not Read to at Home: The Million Word Gap”, ovvero “Quando ai bambini non viene letto nulla a casa: il gap di un milione di parole”, ed è stato redatto da Jessica A. Logan, Laura Justice, Melike Yumuş e Leydi Chaparro-Moreno del College of Education and Human Ecology, Department of Educational Studies, Crane Center for Early Childhood Research and Policy, della Ohio State University.
Lo studio ha voluto mettere in luce come il divario tra i bambini svantaggiati e quelli più agiati si manifesti anche a livello di vocabolario, confrontando i bambini in diverse condizioni nei primi cinque anni di vita, anni durante i quali si trovano a sviluppare la propria capacità espressiva. Tra queste condizioni sta certamente l’abitudine dei genitori a leggere ad alta voce ai bambini: quelli abituati a farsi leggere le storie hanno rivelato un bagaglio di vocaboli molto più ampio rispetto ai bambini ai quali non viene letto nulla.
Lo studio è stato condotto in questo modo: i ricercatori hanno preso in considerazione sessanta tra i più conosciuti libri per bambini per fare una stima del numero di parole alle quali i bambini possono essere esposti quando gli vengono lette queste storie (nei primi cinque anni di vita). Dopodiché, si è messo a confronto questo numero con il numero di vocaboli ai quali sono invece esposti i bambini ai quali non vengono letti libri.
Il risultato è molto chiaro: i genitori che leggono un libro illustrato ai propri figli ogni giorno danno loro la possibilità di ascoltare ogni anno 78mila parole nuove, tutte provenienti dai libri. In cinque anni si tratta quindi di un milione e quattrocentomila nuovi vocaboli, che vengono ascoltati e immagazzinati anche inconsciamente. E questo milione e mezzo di vocaboli è proprio il gap che esiste tra i bambini a cui vengono letti libri e quelli a cui non viene mai letto nulla: questi ultimi, infatti, vengono “esposti” solo alle parole quotidiane e all’arrivo a scuola, intorno ai sei anni, hanno un vocabolario limitato a 4600 parole.
Negli Stati Uniti si parla proprio di “Word Gap”, ovvero di “divario di parole”, per descrivere la differenza abissale di vocabolario tra i bambini. La cosa positiva, però, è che colmare questo divario è semplice: basta leggere. Basta leggere i libri a casa, insieme, ad esempio prima di dormire, per fornire in maniera naturale, divertente e piacevole uno strumento per la vita importantissimo, ovvero un vocabolario migliore.
A cambiare in gravidanza è tutto il nostro corpo. E non solo esternamente: anche internamente. A subire le variazioni maggiori non è solo l’utero, tuttavia: anche il seno cambia notevolmente rispetto al prima-gravidanza.
I suoi cambiamenti cominciano fin da subito, dal momento del concepimento, e non è un caso se è proprio il seno uno tra i primi elementi a farci accorgere della gravidanza: i capezzoli si ingrossano, si percepisce tensione, si sentono dolori al seno … E per tutto il periodo della gestazione, passando poi per l’allattamento e lo svezzamento, cambierà. Ma come?
C’è chi è felice e chi meno: in gravidanza, volenti o nolenti, il seno cresce. Non è un falso mito: il nostro corpo si sta infatti preparando alla nascita del bambino e il seno è tra i primi a modificarsi. Fin dai primi giorni di gestazione aumentano infatti gli ormoni in circolo e questo fa sì che la struttura del seno si modifichi, rendendo i capezzoli più grandi e il seno più sensibile e pieno.
Durante le prime settimane, quindi, il seno comincia a crescere, più o meno rapidamente (c’è chi nota un cambiamento repentino e chi nota le variazioni solo dopo qualche settimana), e il primo trimestre è caratterizzato proprio da questo cambio.
Pian piano, dunque, il seno cresce, fino al momento del parto, aumentando più o meno di una taglia e mezzo rispetto alla misura di reggiseno che si portava prima di rimanere incinte. Il picco solitamente arriva alla dodicesima settimana, momento in cui è bene acquistare un reggiseno specifico per l’allattamento, in modo da non doverne comprare di nuovi al momento del parto, senza ferretto in modo da non soffocare i dotti lattiferi e con dei ganci per slacciarlo facilmente. Ottimi anche quelli con la finestrella, che molte mamme trovano comodi per l’allattamento.
Durante il secondo trimestre il seno cambierà ancora: dalla quindicesima settimana di gravidanza comincerà infatti ad essere prodotto il latte, anche se bisognerà attendere la ventiduesima per vederlo effettivamente arrivare. Questo però non è un processo che ogni mamma nota: il latte viene infatti riassorbito dal corpo, e non fuoriuscirà causando macchie.
In questo periodo i capezzoli aumentano ancora di circonferenza e le areole si scuriscono, con i piccoli puntini che divengono più evidenti. Si tratta dei tubercoli di Montgomery, che producono una sostanza idratante che protegge dal dolore dell’allattamento e delle possibili infezioni. Anche la cura e l’igiene del seno, quindi, in questo periodo devono essere delicate: quando ci si lava, è sufficiente sfregare leggermente con acqua calda.
Si arriva così al terzo trimestre, durante il quale il seno potrebbe tornare dolorante come durante i primi mesi di gravidanza, con una sensazione di pesantezza maggiore. In questo caso, è bene utilizzare reggiseni specifici per la notte e fare esercizio fisico sempre utilizzando un reggiseno sportivo.
È in questo periodo che il seno potrebbe cominciare a perdere latte esternamente: di tratta del colostro, il primo latte materno, che a molte donne può dare fastidio. Per questo esistono le comode coppette assorbilatte da inserire nelle coppe del reggiseno, per evitare che queste perdite macchino i vestiti.
Il latte, dunque, è già pronto per il bambino: due o tre giorni dopo la sua nascita il seno diventerà ancora più sodo e pieno, e sarà quello il momento della montata lattea, con il colostro che diviene effettivamente latte. La maggior circolazione del sangue nel seno e questo latte sono la causa di questa sensazione.
Per i primi tre mesi di allattamento (nel caso in cui si allatti al seno) questa sensazione di pesantezza sarà praticamente sempre presente. Man mano che il bambino crescerà, tuttavia, il seno comincerà a farsi sentire meno pesante. Comincerà a diminuire di dimensione, invece, solo con lo svezzamento o nel momento in cui si smetterà di allattare al seno o di dare esclusivamente il latte con la poppata.
Terminato lo svezzamento, ecco che il seno tornerà più o meno alla dimensione di partenza, tornando alla taglia di reggiseno che si portava prima della gravidanza.
L’amido di riso è davvero un alleato preziosissimo soprattutto con i neonati: questo elemento naturale aiuta moltissimo durante il bagnetto, perché grazie alla sua naturale azione lenitiva aiuta a ristabilire la naturale funzionalità cutanea nelle fasi di arrossamento.
L’amido di riso, come possiamo intuire, deriva dal piccolo cereale che tutti mangiamo. Si tratta di una polvere ottenuta da una particolare lavorazione, purificata, macinata ed essiccata, leggera, bianca e insapore. Tra le sue proprietà ve ne sono diverse alimentari, ma da generazioni (secoli, se vogliamo essere precisi) è noto il suo essere benefico per la pelle: è molto assorbente e ha proprietà lenitive che aiutano a contrastare rossori, irritazioni e prurito, andando così in aiuto della pelle.
Ecco perché è perfetto per il bagnetto dei bambini quando la loro pelle si presenta arrossata, vuoi per il pannolino, vuoi per altre cause, come la sudamina.
Ciò a cui dobbiamo fare attenzione è la scelta dell’amido di riso: è opportuno acquistarne uno che sia amido puro al 100%, meglio se in buste monodose, come l’Amido di Riso di Fiocchi di Riso, un preparato di qualità, totalmente puro e naturale, studiato da un’azienda che ha davvero a cuore la salute della pelle dei bambini e che da sempre studia scientificamente i suoi prodotti tenendo presente la specificità della pelle dei neonati.

Questa polvere lenitiva è un preparato originale della linea Dermo-Cura di Fiocchi di Riso e diminuisce in maniera delicatissima, piacevole e naturale gli arrossamenti cutanei dovuti a cause esterne, rinfrescando la pelle allo stesso tempo. È composta semplicemente da amido di riso puro ed è, quindi, perfetta per tutti i bambini, grandi o piccoli, anche quelli con la pelle più delicata e soggetta a irritazioni frequenti.
L’Amido di Riso Fiocchi di riso, aiuta, quindi, a lenire, a dare sollievo e allo stesso tempo a ristabilire la naturale funzionalità cutanea contrastando le dermatiti da pannolino, la sudamina e le varie piccole irritazioni che la pelle dei nostri bimbi può presentare.
Il suo utilizzo, poi, è semplicissimo: diviso in pratiche buste monodose, l’Amido di Riso Fiocchi di Riso va versato nell’acqua del bagnetto. Agitando la mano nell’acqua l’amido si scioglierà e potremo procedere con il bagnetto con detergenti naturali e delicati (come il detergente corpo e capelli Fiocchi di Riso, ideale per l’igiene dei più piccoli) .
Non contiene ossido di zinco, talco minerale, oli essenziali e profumi, che potrebbero risultare aggrassivi per la delicata pelle dei neonati. È inoltre testato ad ogni lotto di produzione per la presenza dell’1,4 Diossano e del Nichel: possiamo quindi stare certi che sulla pelle dei nostri bimbi ci sarà solo naturalezza.
E vi sveliamo un altro segreto: noi lo utilizziamo anche per noi adulti, aggiungendolo nella vasca da bagno quando compaiono quei fastidiosi disturbi intimi come irritazioni e ragadi, dermatiti e compagnia bella, dopo le scottature del sole e nei momenti in cui sentiamo di avere bisogno di lenire la pelle. Perché come per i nostri bambini, l’amido di riso è un toccasana per ogni tipo di pelle!