Incoraggiare la mobilità e la coordinazione delle dita dei bambini è importantissimo nei primi anni di vita. Ma chi l'ha detto che deve essere un esercizio noioso? Lo sviluppo della motricità fine dei più piccoli è un passaggio naturale che deve essere stimolato attentamente, certo, ma di questo fattore si può fare un divertimento, un'occasione per creare insieme, imparare, esplorare e sorridere con i bimbi.

Il serpente di bottoni in questo senso è l'attività perfetta. Diverte i bambini, li incuriosisce, li tiene occupati per parecchio tempo mentre lo studiano e ci giocano, ma soprattutto allo stesso tempo è un ottimo esercizio per le loro mani.

Ecco il serpente di stoffa e bottoni per sviluppare la manualità: un gioco colorato che affascina i bambini e rende le loro mani sempre più esperte

Infilare i bottoni nelle asole sembra un'attività semplicissima, quotidiana e da principianti. Ma per i bambini più piccoli riuscire a prendere confidenza con i movimenti che permettono al bottone di infilarsi perfettamente nel buchino non è così semplice!

Già Maria Montessori lo sapeva: i suoi telai per le allacciature vogliono stimolare proprio la manualità quotidiana, quella che serve ogni giorno e che permette al bambino di arrangiarsi diventando indipendente.

Per creare quindi il serpentello che aiuterà i bambini in questa impresa, divertendoli, vi serviranno dei pezzi di feltro, due bottoni abbastanza larghi, del nastro, delle forbici, del filo spesso e un ago.

Dal feltro, con le forbici, ricavate vari quadrati di stoffa di circa 5/6 centimetri di lato. Al centro di questi quadratini colorati tagliate (piegandoli a metà per facilitare il taglio) una riga di un paio di centimetri (sarà l'alloggiamento dei bottoni).

(foto 1 http://www.waittilyourfathergetshome.com/2014/07/28/button-snake/)

E ora arriva la parte in cui si crea il serpentello: con ago e filo a portata di mano, prendete i due bottoni e cuciteli alle estremità del nastro (che sarà lungo circa 10/15 centimetri), in modo da avere "un serpente con due teste".
Potete anche far sì che siano loro, i bambini, (sotto la vostra supervisione) a cucire i bottoni (che sono grandi, e quindi più semplici da lavorare) sul nastro: anche questa può diventare un'attività utilissima per sviluppare la manualità.
E ora date il serpentello e i quadratini ai vostri bambini!
L'attività (che è davvero, davvero molto rilassante!) prevede che i bambini infilino i quadrati di stoffa colorata sul nastro, facendoli quindi passare dai bottoni. Uno dopo l'altro, quando infilati, i quadratini andranno a riempire il nastro creando il corpo cicciotto del serpente.

foto 2 http://thetobyshow.typepad.com/the_toby_show/2009/05/cheap-easy-button-snake.html

Le forme possono variare, così come i bottoni, i nastri e i colori. Potete creare serpenti di tutti i tipi e di tutti i materiali, così da stimolare allo stesso tempo l'esplorazione tattile!

foto 3 http://www.playdoughtoplato.com/shape-button-snake/#_a5y_p=3360436

E, dopo aver preso confidenza con il serpente, i bambini potranno esercitarsi con altri giochi: potete inventarne di incredibili, come le strisce di feltro che formano una catena se allacciate o l'alberello per le feste natalizie,e loro saranno sempre più curiosi!

foto 4 http://www.tipsfromatypicalmomblog.com/2013/07/diy-felt-button-chain-learning-fine.html

foto 5 http://pinwheelsandstories.com/2013/11/18/christmas-felt-christmas-tree-toy/

Sara Polotti

S'avvicina l'estate, non state anche voi scalpitando pregustandovi le giornate lunghe, in giardino, all'aperto? Probabilmente starete iniziando a riorganizzare gli spazi esterni delle vostre case, ma non sapete ancora come sistemare quel pezzetto di giardino che ha un grande potenziale. Siamo qui anche per questo! Anche noi amiamo i giardini, piccoli o grandi che siano, e adoriamo le soluzioni per renderlo ancora più bello e vivibile dai bambini.

Ecco 10 idee per rendere il giardino a portata di bambino: dalle casette in legno agli spazi gioco più carini, da replicare subito nei vostri cortili!

1. Le casette in legno fanno impazzire i bimbi (e anche noi grandi, ammettiamolo). Perfetto nascondiglio, intimo spazio accogliente solo per loro, è la soluzione ideale per coniugare bellezza, praticità e divertimento. Vi avevamo parlato dell'importanza delle tane e dei nascondigli per i più piccoli: beh, una casetta in legno diventerà il loro posto preferito di tutta la casa.

http://www.thehandmadehome.net/2012/06/a-handmade-hideaway/

2. Non serve molto spazio, ma la resa è super: parliamo delle vasche di sabbia, che potete creare con le vostre mani sbizzarrendovi. Non esiste una sola forma, non esistono regole. Guardate questa, tradizionale ma bellissima!

http://www.mrshappyhomemaker.com/diy-sandbox-with-fold-out-seats/

3. Anche l'amaca è un accessorio amatissimo dai bambini (e da noi adulti: un relax impagabile!). Metterne una in giardino è semplice. Possiamo scegliere tra quelle appese agli alberi o quelle con supporto-base, che stanno in piedi da sole e sono anche molto belle da vedere. Ma dove si compra un'amaca? Nei negozi specializzati, ma anche online.

amaca-giardino.jpg

 

4. Per bimbi creativi tutto l'anno che non ne vogliono sapere di abbandonare l'immaginazione nemmeno in giardino, la soluzione è appendere una mega lavagna apposta per i progetti all'aperto! Geniale, no?

http://bringinghomeezra.blogspot.it/2012/03/how-to-make-outdoor-chalkboard.html


5. Di nuovo un nascondiglio, stavolta super green e divertentissimo da costruire insieme (per tempo, mi raccomando!): una tenda di rampicanti! Bastano delle canne di bambù per creare la struttura e dei rampicanti (come le piante di fagioli) da piantare ai lati. Crescendo otterrete una bellissima casetta verde, freschissima e intima al punto giusto.

http://hubpages.com/living/How-to-grow-your-child-a-living-den-or-playhouse


6. Il giardino è il posto giusto per svolgere delle attività insieme a tutta la famiglia. La più bella? L'orto! Realizzarne uno piccolo (come questo fatto di semplici pallet riciclati) con le verdure preferite dai bambini, sarà divertentissimo oltre che davvero didattico.

http://www.arrowdynamicblog.com/2014/06/she-did-it-pallet-garden.html


7. Ai bambini piacciono così tanto le piste per macchinine e trenini che è un peccato giocarci solo al chiuso. Potete realizzarne una mobile appoggiandola ai vasi in giardino, oppure riservare un angolo proprio per questa attività, utilizzabile tutte le volte che si vuole. E guardate, mica ci possono scorrazzare solo le macchinine! I dinosauri sono bravissimi a rispettare il codice della strada.

http://www.woohome.com/diy-2/backyard-diy-race-car-tracks-your-kids-will-love-instantly


8. Bastano un telo, un videoproiettore, qualche cuscino e una ciotola di popcorn fatti in casa per trasformare il giardino in un cinema all'aperto, in un drive in senza automobile per passare serate estive uniche, rilassanti e per tutta la famiglia.

http://www.thegardenglove.com/build-a-backyard-movie-theater/


9. Per i più piccoli questo progetto è perfetto per stimolare la mobilità e per assecondare la voglia di esplorare attraverso il movimento: dei semplici ostacoli da superare palla al piede, ma coloratissimi e versatili.

http://developingthewholechild.com/2014/06/19/pool-noodle-obstacle-course/


10. E infine il classicone dei giardini: l'altalena! A chi non piace? A quale bimbo non va di salire? Beh, non esiste nessuno che la snobba, e averne una in giardino è davvero divertente.


http://sausagejar.blogspot.it/2012/06/diy-colourful-swing.html

Tempeh, il perfetto sostituto della carne

Domenica, 13 Marzo 2016 05:57

Nella ricerca del perfetto sostituto della carne non esistono solo tofu e seitan. O meglio, non in Italia. Qui, infatti, questo prodotto non è ancora molto conosciuto, ma è un valido alleato come sotituto della carne: si tratta del tempeh, o tempè, derivato della soia gialla.

"Carne di soia" e Tempeh, il perfetto sostituto della carne: dal Sud Est asiatico un derivato dalla soia gialla ad alto contenuto proteico.

Dal Tofu si differenzia sostanzialmente per la lavorazione: il tempeh, consumato moltissimo in Indonesia, deriva infatti anch'esso dalla soia (più precisamente dai fagioli gialli di soia), ma lo si ottiene grazie alla fermentazione dei suoi semi, che vengono ammorbiditi, sminuzzati e poi scottati; ad essi viene anche aggiunto un acidificante (o l'aceto o un particolare fungo), e durante le 24 ore di fermentazione i semi si salderanno grazie ai miceli (proprio quelli dell'acqua micellare) e il tempeh acquisterà la sua caratteristica consistenza.

Esattamente come i panetti di tofu e seitan (che tuttavia sono di più facile reperimento in Occidente, trovandosi ormai anche nei supermercati e non solo nei negozi etnici o biologici) il tempeh (la cui fermentazione gli conferisce un gusto delicato che ricorda la frutta secca, i funghi e - in effetti - la carne e che si conserva in salamoia) si presta a varie preparazioni e cotture, dal vapore alla piastra, dalla pentola alla griglia, ma può essere consumato anche semplicemente fresco a fette (è molto compatto), per condire le insalate o i panini. Scopri le nostre ricette di Tempeh sul nostro libro The Family Food, ricette naturali per famiglie incasinate, edito da Mental Fitness Publishing

Il processo con il quale si crea il tempeh consente di mantenere invariate le proprietà della soia, ma rispetto ai semi consumati al naturale risulta molto più fibroso e quindi digeribile. E la fermentazione permette una riduzione di oligosaccaridi: in questo modo moltissimi problemi di gas o indigestione vengono annullati.

In generale, il tempeh è un alimento abbastanza completo: contiene proteine, grassi, carboidrati, Omega 3, calcio, potassio, fosforo, folati, fitostenoli (alleati contro il colesterolo cattivo), fibre, acidi grassi polinsaturi e vitamine.

In particolare, nei paesi asiatici la coltura dei batteri per la fermentazione è integrata con batteri non patogeni in grado di produrre la famosa vitamina B12, spesso carente (eppure importantissima) nelle diete veg. Questo, però, avviene probabilmente solo in Asia: il tempeh prodotto e acquistabile in occidente spesso è carente di B12, proprio per la differenza delle colture batteriche.

Rispetto ad altri derivati della soia, come ad esempio il miso, il tempeh è caratterizzato da un basso contenuto di sodio, e quindi è adatto a moltissime diete. Al suo interno sono presenti anche numerosi agenti antibiotici naturali, e quindi è perfetto per rafforzare il sistema immunitario.
Tra i suoi benefici, si annovera la capacità di rinforzare le ossa, contrastare alcuni tumori, alleviare i sintomi della menopausa e ridurre i rischi di malattie cardiovascolari: questo perché la sua composizione è ricca di alcuni fitochimici, come la saponine e gli isoflavoni, fondamentali per l'organismo.

E per le donne che soffrono delle odiose cisti ovariche il tempeh può risultare un valido aiuto: i suoi fitoestrogeni aiutano infatti a combattere le cause e i sintomi di questo problema tra i più diffusi tra le donne di tutto il mondo.

La redazione di mammapretaporter.it

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/papisc/3385243668

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Una deliziosa ricetta di muffin senza glutine alle mandorle e cioccolato: come realizzare dei dolcetti senza farina e senza latticini

Perchè i neonati amano le etichette

Sabato, 12 Marzo 2016 07:55

Ricordate quel peluches che vi hanno messo nella culla appena nati e che è diventato il vostro amico per la pelle durante tutta l'infanzia? Ce l'avevamo tutti, e i nostri bambini idem. L'amico di pezza dal quale non si separano mai ha una funzione affettiva importantissima, me se lo analizziamo bene possiamo scoprire un altra ossessione dei nostri bambini: quella per le etichette.

Se guardate bene questi pupazzetti di stoffa, quasi tutti hanno una piccola etichetta con la marca e con le istruzioni di lavaggio. E su quasi tutti questa etichetta risulta arrotolata, sbiadita, rovinata fino all'osso. Non è vero?

Esatto, i bambini amano di un amore folle le etichette. Le toccano, le arrotolano, le succhiano, le tirano. Un gioco a costo praticamente zero che permette loro di esplorare il mondo con quattro sensi: il gusto quando se la infilano in bocca, la vista quando la studiano, il tatto quando la arrotolano tra le dita, l'olfatto quando l'avvicinano al naso. Ok, l'udito forse è escluso, ma sicuramente i sonaglini spesso presenti nella pancia degli orsacchiotti fanno il loro dovere.

Perchè i neonati amano le etichette: qualche lavoretto DIY per stimolare questa loro passione

Ma perché solo i pupazzi e i giocattoli in stoffa che si comprano in negozio devono stimolare i bambini con le loro etichette? Perché non fare un giocattolo dedicato proprio a questa ossessione educativa con le nostre mani?
Bastano dei nastri in raso o cotone (in tessuto sempre naturalissimo: ricordate che in un nanosecondo finiranno tra le fauci dei vostri figli!), ago e filo e tanta fantasia.

Prendete ad esempio la copertina di etichette. Prendete un ritaglio di stoffa e dei nastri colorati, che piegherete a formare delle piccole etichette da cucire nell'orlo della coperta. Semplicissimo, d'effetto e consumabile all'infinito!

foto 1 http://so-sew-easy.com/crinkle-ribbon-toy-babies/#_a5y_p=2574458


Potete poi aggiungere, su questa coperta, anche dei sonagli, o degli anelli in legno, oppure delle palline, realizzando una coperta sensoriale che stimola la curiosità dei neonati in maniera davvero completa e divertente.

foto 2 https://www.etsy.com/it/listing/234041547/crinkle-suono-sensoriale-attivita?utm_source=Pinterest&utm_medium=PageTools&utm_campaign=Share


I nastri, insomma, piacciono in tutte le forme e colori ai bambini. Se non avete tempo e strumenti a disposizione, potete optare per dei semplici anelli in legno ai quali legare con semplici nodi nastri di colori, materiali, lunghezze e larghezze variabili.

foto 3 http://buggyandbuddy.com/make-dancing-ribbon-rings/


Un'altra soluzione è riciclare i barattoli che girano per casa, per creare piccole scatole magiche dalle quali spuntano etichette e nastri.

foto 4 http://theimaginationtree.com/2013/02/4-diy-baby-and-toddler-toys-for-motor.html


Ma se siete in vena di lavori complicati ma estremamente soddisfacenti, allora questi lavori fanno per voi: animali, personaggi, casette, nuvole da imbottire e riempire all'esterno di nastri, proprio come i tanto amati peluches ma ricchissimi di etichette. Il connubio perfetto!

foto 5 http://www.hello-refabulous.blogspot.it/2012/07/happy-cloud-baby-toy-tutorial.html


foto 6 https://www.e-patternscentral.com/detail.html?code=RES0248&source=pntrste

foto 7 http://fercmuvek.blogspot.it/search?updated-max=2012-01-26T09:54:00%2B01:00&max-results=20&start=57&by-date=false


E per i più grandicelli? Anche per loro i nastri possono essere magici. Create una bacchetta, per giochi di prestigio e ambientazioni fantastiche divertenti e affascinanti.

foto 8 http://becomingmartha.com/diy-ribbon-wands-5-minutes/#_a5y_p=1856107

Deriva dal glutine di grano, frumento o farro (e quindi non è proprio adatto ai celiaci), si presenta in panetti e il suo altissimo contenuto proteico lo rende perfetto come sostituto della carne nelle diete vegetariane e vegane: parliamo del seitan, con il suo sapore delicato e la sua versatile consistenza.

Il seitan, cos'è, quali sono le sue proprietà e il suo uso nelle diete dei bambini: un alimento sanissimo di origine asiatica che grazie alle sue caratteristiche sostituisce benissimo la carne

Il seitan deriva come dicevamo direttamente dal glutine, che viene estratto dalla farina di frumento, impastato in panetti e cotto in acqua, lessato e insaporito con della salsa di soia, dell'alga kombu e altri variabili aromi.

In poche parole, si tratta di glutine insaporito a fette. Fu inventato in Asia nell'ambito della disciplina zen, quando era conosciuto sotto al nome di Kofu, e cioè "glutine di grano"; successivamente però questo alimento fu adottato come preferenziale negli studi macrobiotici, e il suo nome divenne Seitan, letteralmente "è proteine".

Lo si trova in tutti i negozi biologici, ma ultimamente non è difficoltoso trovarlo anche nei supermercati più forniti. La sua consistenza ne permette la preparazione nei modi più disparati, e quindi lo si può cucinare lesso, grigliato, alla piastra, in padella con dell'olio... Insomma, proprio come la carne che tenta di sostituire, in base alla ricetta potete decidere di utilizzare la cottura che meglio si presta allo scopo. E, grazie alla sua consistenza modellabile, gli si può dare la forma preferita, ad imitare proprio i cibi che va a sostituire, come le salsicce, le polpette, i pezzetti di spezzatino, eccetera.

La sua caratteristica nutrizionale principale è appunto l'essere ricco di proteine. Proprio per questo le diete povere di derivati animali ne sono ricche. E il fatto di essere povero di grassi lo rende appetibile in molte diete dimagranti.

Tuttavia, accanto a questa sua funzione proteica, il seitan presenta alcune carenze che ad un'occhiata più profonda mostrano come non sia effettivamente un sostituto ottimale della carne, poiché, sì, le proteine sono davvero molte (circa il 18%), ma il glutine in realtà non contiene alcuni elementi essenziali per l'organismo, di quelli carenti nelle diete veg.

Il seitan, infatti, come d'altronde il glutine, non contiene l'importantissima vitamina B12 ed è privo dell'amminoacido essenziale lisina; e, non da sottovalutare, i suoi carboidrati sono ad altissimo indice glicemico, e tendono quindi a far alzare la glicemia nel sangue dopo la digestione (deleterio per i diabetici, certo, ma anche per chi non è affetto da questa patologia!).

Ultimamente, per queste implicazioni riguardanti le vitamine e la lisina, il seitan è additato come "non salutare", e sempre più esperti ne raccomandano la limitazione. Tuttavia non è da stigmatizzare.
E anche quando si tratta di alimentazione infantile basta adottare qualche accorgimento per far sì che il seitan diventi un alleato, e non un nemico (perché, ricordiamolo, le proteine vanno pur prese da qualche parte).

La dottoressa Michela De Petris, specialista in Scienze dell'Alimentazione, ha risposto ad una domanda riguardante l'alimentazione e lo svezzamento vegano sul sito web Scienza Vegetariana: alla domanda di una mamma sul corretto utilizzo e sulla giusta rotazione degli alimenti tipici delle diete veg (come la soia, i legumi e il tofu) nell'alimentazione dei suoi bambini, ha risposto in maniera esauriente attorno al tema "seitan".

Ecco la sua dichiarazione, utilissima alle mamme che si pongono i giusti dubbi sull'alimentazione veg (o comunque più salutare di quelle più "tradizionali") dei propri bambini:

"Il seitan può essere un'alternativa ai secondi di legumi o ai preparati di soia, ma non va consumato più di 1-2 volte alla settimana perché è un concentrato di glutine che, nei soggetti predisposti, può indurre allo sviluppo della malattia celiaca. Da poco sono presenti sul mercato nuovi prodotti a base di canapa (tofu, hamburger, sottilette...) che possono rappresentare una possibilità in più per variare le proprie scelte alimentari. Si ricordi però che la cosa migliore è consumare cereali integrali e legumi a fagiolo (interi, passati, sfarinati...); i cibi meno sono manipolati e più sono salutari. Affettati, salsicce, crocchette industriali di seitan possono essere pratici, ma in genere sono molto elaborati. Non demonizzi né soia, né seitan, ma li usi con moderazione all'interno di una dieta il più possibile varia e bilanciata, soprattutto per i suoi bimbi".

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Mamme con figli preadolescenti, pensiamo anche a voi! Se per voi è già arrivato il momento della tempesta ormonale che sembra trasformare fisicamente ed emotivamente i vostri figli, beh, forse è arrivato anche il tempo dei brufoletti. Vi hanno sempre detto che a causare l'acne sono semplicemente gli ormoni che vagano nell'organismo dei dodicenni e quindicenni, non è vero? In realtà, l'alimentazione svolge un ruolo chiave, e non è assolutamente da sottovalutare.

Non parliamo dei luoghi comuni "cioccolata uguale brufoli"; per quello ci sono già le credenze popolari. Piuttosto, è bene capire che una dieta squilibrata e alcuni alimenti sbagliati possono effettivamente peggiorare l'acne quando predisposti, e che quindi basta qualche accorgimento per evitare di disastrare ancor di più quei bei visini dei vostri ragazzi.

Acne negli adolescenti, limitare latte e glutine per una pelle perfetta: dal latte ai probiotici, gli alimenti da evitare e quelli da preferire per contrastare i problemi adolescenziali della pelle

L'acne, al contrario di quanto di pensi, è una patologia davvero molto diffusa. Si tratta semplicemente dell'infiammazione dei follicoli piliferi e della conseguente eccessiva produzione di sebo. Certo, l'assetto ormonale di una persona influisce moltissimo sulla comparsa dei brufoli; tuttavia anche l'alimentazione fa molto, così come l'ambiente e la predisposizione.

Alcuni studi  mostrano come il consumo di latticini e di zuccheri favorisca moltissimo la comparsa dell'acne, così come una dieta ricca di alimenti che aumentano il carico glicemico (cereali raffinati o dolci, ad esempio). E in effetti gli ormoni continuano a centrare, dal momento che proprio questi alimenti aumentano la produzione di ormoni sessuali e di insulina; ma in maniera molto più controllata: limitarne il consumo limita la comparsa dei brufoli, e quindi gli ormoni perdono la loro "inevitabilità".

In particolare il latte vaccino è un alimento da limitare, dal momento che la presenza di ormoni anabolizzanti e di elementi che inducono la crescita non è utile alla natura umana. E dato che il latte non è destinato a noi adulti (e dato che solitamente si consuma quello vaccino, prodotto dalle mucche per i loro vitelli che nei primi mesi di vita devono accrescere il loro corpo in maniera esponenziale), le sostanze contenuto in esso portano allo sviluppo di fenomeni pericolosi, come i tumori, o indesiderati, come, in questo caso, l'acne. Meglio quindi sempre evitare di berne quotidianamente, e preferire latti e formaggi di capra o di pecora.

Ma l'elemento più pericoloso del latte non è il latte in sé, quanto il lattosio in esso contenuto, cioè il suo zucchero; esso infatti può portare ad una eccessiva produzione insulinica, che a lungo andare può essere la concausa di resistenza insulinica (precursore del diabete). E, proprio come il lattosio, lo zucchero può portare agli stessi problemi.

Gli adolescenti che fronteggiano questo problema dovrebbero quindi fare attenzione alla loro dieta. Innanzitutto, è bene limitare il consumo di latticini (soprattutto del latte vaccino!) e di zuccheri, preferendo alimenti a basso contenuto glicemico; idem per i grassi saturi, da eliminare; e, di nuovo, lo stesso vale per i cibi spazzatura chiaramente!

Al contrario, tra i cibi da preferire ci sono quelli ipoglicemici, quelli ricchi di Omega3 (come il pesce azzurro o i semi di lino), quelli con molto selenio (come le mandorle e le noci), la frutta e la verdura fresche (antinfiammatorio naturalissimo! E in particolare le mele, con la loro pectina, sembrano dare benefici alla pelle) e gli alimenti probiotici (come la zuppa di miso o il tempeh, che disinfiammano l'intestino e che hanno come conseguenza effetti positivi sulla pelle). E, non dimentichiamolo, bere molta acqua, eliminando le tossine, è un compito da svolgere con dedizione ogni giorno!

Fonti:

http://www.alimentazioneinequilibrio.it/acne-un-problema-di-zuccheri-e-latte/

H.H.Kwon, J.Y.Yoon, J.S.Hong, J.Y.Jung, M.S.Park, D.H.Suh – Clinical and histological effect of a low glycaemic load diet in treatment of acne vulgaris in Korean patients: a randomized controlled Trial, Acta Derm Venereol 2012; 92: 241-246

B.C.Melnik – Dietary intervention in acne: attenuation of increased mTORC1 signaling promoted by Western diet, Dermato-Endocrinology 2012; 41:1, 20-32

N.H.Ismail, Z.A.Manaf, N.Z.Azizan – High glycemic load diet, milk and ice-cream consumption are related to acne vularis in Malaysian young adults: a case-control study, BCM Dermatol 2012; 12: 13

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

La Caccia al Mudec con papà

Venerdì, 11 Marzo 2016 07:25

Il Museo delle Culture di Milano, wunderkammer dei manufatti, degli oggetti umani, dei documenti, delle opere d'arte e dei memorabilia collezionati dall'uomo alla scoperta di orizzonti culturali sconosciuti, ha sempre in serbo per il suo pubblico sorprese e attività irresistibili.
Dalla collezione permanente, con oltre 200 opere, oggetti e documenti, fino alle mostre temporanee sempre affascinanti (l'ultima, "Barbie The Icon" è stata tra le più apprezzate d'Italia, così come l'esposizione dedicata a Gauguin e così come accadrà per Joan Mirò, che inaugurerà il prossimo 25 marzo - ne siamo certi): le visite al Mudec di via Tortona 56 non sono solo per i grandi, ma anche per i piccoli esploratori del mondo, che grazie alle iniziative del museo e alle visite guidate pensate apposta per loro trovano sempre percorsi e attività curiosi e interessanti.

Stavolta è il turno dei papà! Per la loro festa, infatti, il Mudec ha pensato proprio ai bimbi accompagnati dai loro padri, per passare una giornata educativa, divertente e davvero diversa dal solito, festeggiando la figura paterna.

Ecco la Caccia al Mudec con papà: sabato 19 marzo il Museo delle Culture ha pensato proprio ai bimbi e ai loro padri, proponendo una nuova attività didattica super divertente!

Nello spirito viaggiatore che contraddistingue questo bellissimo museo ispirato alle diverse culture di tutto il mondo, il Mudec ha quindi organizzato una super avvincente caccia al tesoro tra le sale della collezione permanente.
I bimbi dai 6 agli 11 anni, accompagnati dai loro papà, dalle ore 16 fino alle 17.30 (l'attività durerà all'incirca un'ora e mezza) si immergeranno negli ambienti museali alla scoperta di un tesoro finale conquistabile solo alla fine di una serie di prove di abilità e giochi di destrezza.

Una vera e propria caccia al tesoro nei corridoi "seriosi e adulti" del museo, che si riempiranno così per qualche ora di gioia e colore, di risate e domande: solo superando gli ostacoli i bimbi e i loro papà riceveranno la meritata ricompensa!

Attraversando le sale zeppe di naturalia e artificialia, di reperti paleontologici, di "trofei coloniali" e di oggetti d'arte orientale i bambini si divertiranno e impareranno, si incuriosiranno e troveranno risposta alle loro domande, in uno spirito giocoso che non annoia mai.
Ogni papà o accompagnatore può portare fino a tre bimbi (quindi i genitori impegnati non si preoccupino! Possono aggregare i bimbi ai loro amichetti), al costo di 10 euro a partecipante.

Le iscrizioni termineranno il 17 marzo alle ore 16; fino ad allora, è possibile prenotare sul sito oppure scrivere una mail per informazioni aggiuntive all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Affrettatevi quindi, papà! E pregustatevi già la giornata tutta per voi insieme ai vostri pargoli. Un'occasione per passare del tempo di qualità insieme ai vostri bambini siamo sicuri che non capita mai abbastanza spesso; perché sprecarla?

Sara Polotti

La Scuola Montessori è anche pubblica

Venerdì, 11 Marzo 2016 07:03

Il Metodo Montessori, pur nella sua "anzianità", resta uno degli approcci pedagogici più validi, ma soprattutto più seguiti in tutto il mondo. Per assurdo, però, esso trova maggiori consensi nei paesi di lingua e cultura anglosassone, restando relegato nell'angolino della sfera privata proprio nel suo paese d'origine, l'Italia. Cos'avrebbe detto Maria Montessori vedendo che il suo piano didattico, così all'avanguardia e attento ai bisogni del bambino e alla sua persona specifica, è diventato oggi un privilegio per quelle poche famiglie che possono permettersi costose scuole private?

Beh, negli ultimi tempi la rotta sta un po' cambiando, e non potremmo esserne più felici. La riscoperta in tutto il mondo dei precetti montessoriani sta infatti risvegliando anche nel paese natale della pedagogista l'interesse che merita, e questo, prima di tutto, sta portando alla nascita o all'adeguamento di vari complessi scolastici pubblici proprio verso questa pedagogia!

Se quindi prima la pedagogia montessoriana era in mano solo alle scuole private (alle quali, in ogni caso, va il merito di non aver snobbato il metodo come la pubblica scuola ha fatto fino ad ora), adesso pian piano potrebbe accadere che il sapere di Maria Montessori verrà messo a disposizione di tutti coloro che vorranno usufruire.

La Scuola Montessori è anche pubblica: la riscoperta del metodo porterà finalmente a sdoganare il metodo montessoriano evitando che venga relegato solo negli istituti privati

Alcune iniziative in giro per l'Italia stanno agendo proprio in questo senso. Innanzitutto, sono parecchi i complessi che stanno lentamente tentando di integrare il metodo Montessori nei loro programmi, e sono quindi molte le città e i paesi nei quali i genitori possono finalmente trovare programmi montessoriani a cifre non astronomiche.

Ma il processo più corposo lo sta compiendo MontessoriScuolaPubblica (montessoriscuolapubblica.com), un'associazione che si è proposta l'obiettivo di contribuire all'attuazione della convenzione tra il Ministero dell'Istruzione e l'Opera Nazionale Montessori.

Questa convenzione prevede l'istituzione di scuole dell'infanzia e primarie, statali!, che seguano la didattica Montessori, e di agevolare quelle scuole secondarie di primo e secondo grado che vogliano sperimentare laboratori o iniziative ispirati allo stesso.

In concreto, MontessoriScuolaPubblica (che aderisce alla Rete Montessori di Milano e che è costituita da genitori, insegnanti, educatori e dirigenti scolastici che vogliono promuovere le modalità formative montessoriane) organizza attività di ricerca, studio, corsi di aggiornamento e divulgazione per sensibilizzare genitori, insegnanti e istituti; diffonde la conoscenza sulla convenzione MIUR-ONM; aiuta nell'attuazione e nell'introduzione del metodo nelle scuole pubbliche o in certe sezioni delle stesse; e, infine, aiuta le scuole statali a raggiungere l'obiettivo dell'attivazione di sezioni e classi a metodo Montessori aiutando nella ricerca di finanziamenti e sponsor.

MontessoriScuolaPubblica lavora prevalentemente nel territorio milanese, ma dando un'occhiata al loro sito (ma anche navigando in rete - prendete questo articolo, ad esempio qui non si può non notare che i commenti e le richieste di informazioni giungono da tutta Italia. L'interesse è reale, concreto e sempre più ampio. Ecco perché siamo speranzosi che le associazioni come MontessoriScuolaPubblica e le iniziative dei singoli istituti statali possano continuare a crescere, creando una rete fittissima di scambio e di informazione che potrà far sì di avere scuole a metodo montessoriano in tutte le città, in tutti i piccoli paesini, in tutte le regioni.

Siamo sicuri che tra voi ci sono moltissimi interessati, e lo sanno anche i promotori di MontessoriScuolaPubblica; ecco perché oltre a rispondere alle domande, hanno stilato una pagina interamente dedicata alla loro storia, nella quale punto per punto sono spiegati i passaggi per poter diventare scuole montessoriane, con le criticità e le agevolazioni. Ma pur con le criticità, non si può fare a meno di notare l'entusiasmo e la gioia, che noi condividiamo in pieno quando si tratta di metodo Montessori. Soprattutto quando è pubblico!

La redazione di mammapretaporter.it

Si avvicina la festa del papà! Anche voi vi state scervellando per trovare il regalino giusto che i vostri figli doneranno ai loro papà il 19 marzo? Beh, a volte non serve spendere una fortuna. Anzi, non serve spendere proprio! Perché per i papà, come per le mamme, ricevere qualcosa fatto dalle manine dei loro bambini è molto più emozionante di un anonimo regalo confezionato, non vi pare? La festa del papà può trasformarsi quindi in un'occasione per fare qualcosa insieme ai bambini, regalando ai paponi qualcosa di veramente speciale!

Ecco 10 lavoretti da regalare a papà per la sua festa: creazioni da realizzare con le nostre mani per rendere la giornata ancora più speciale

1. Ve ne avevamo già parlato: a volte un biglietto d'auguri o una semplice cartolina fatta con le proprie mani è meglio di ogni altro regalo costoso, se fatto con il cuore. Se avete poco tempo, insieme ai vostri bambini potete realizzare un bellissimo biglietto dedicato solo al papà, sbizzarrendovi come meglio credete: non serve strafare, i padri apprezzeranno!

foto 1 http://www.modernparentsmessykids.com/happy-fathers-day-banner/


2. Si sa, i papà solitamente sono i tuttofare della famiglia. Una cassetta degli attrezzi non può mancare no? Perché allora non realizzarne una di cartone e carta stagnola, decorativa, da mettere magari in ufficio per ricordare a papà quanto è apprezzato il suo lavoro?

foto 2 https://craftulate.com/2015/06/fathers-day-tool-craft.html

 

3. Un regalino super utile, che papà potrà portare sempre con sé, è il portachiavi della gratitudine: con dei cartoncini che poi farete plastificare e bucare (da infilare poi in un anello per le chiavi), i bimbi possono scrivere tutti i pensieri belli che vogliono riguardanti il proprio papà. Il primo cartoncino reciterà "Voglio bene al mio papà perché...", e i successivi riporteranno le carinissime considerazioni dei bambini. Un regalo bello e utile nelle giornate storte: basterà un'occhiata al portachiavi e ai papà tornerà il sorriso.

foto 3 http://www.thetaylor-house.com/fathers-day-craft-keychain/


4. Altro regalo utile bellissimo e incredibilmente facile da realizzare: i sottobicchieri di Scarabeo! Con le tessere in legno e le lettere i bimbi possono comporre piccole frasi per il papà. Basterà poi incollarle bene con della colla a caldo formando un quadrato su della tela cerata della stessa misura (in modo da non farli muovere) et voilà!

foto 4 http://www.hgtv.ca/photos/photo/?gid=a6d6f758fcc3097edb33b06e7b493553&pid=6a2ba952c250173392feb508b22e7e46#/2


5. Che il vostro sia un papà cuoco, meccanico, falegname o semplicemente appassionato di bricolage, l'occasione di indossare un grembiule arriva sempre! Ma non quelli femminili per mamme casalinghe, sia chiaro. Crearne uno apposta per lui partendo da della stoffa è abbastanza semplice, se a casa si dispone di una macchina da cucire. E i bambini possono aiutare e imparare un'arte così preziosa ed educativa come il cucito, che stimola davvero moltissimo la loro manualità. Al link (http://onegoodthing.wpengine.com/2015/04/how-to-make-a-shop-apron-that-works-as-hard-as-you-do.html) trovate le istruzioni passo per passo: il risultato è magnifico.

foto 5 http://onegoodthing.wpengine.com/2015/04/how-to-make-a-shop-apron-that-works-as-hard-as-you-do.html


6. Restando in tema cucito, una bellissima idea sono le mascherine da letto da supereroe. Stoffa, elastici e voglia di fare sono gli unici ingredienti per un regalo che farà sorridere anche i papà più brontoloni.

foto 6 http://cutesycrafts.com/2014/05/superhero-sleep-masks-and-more-homemade.html


7. Anche per i papà lettori c'è un modo per far sì che si portino i bimbi sempre con sé: i segnalibri-ritratto, divertentissimi! Ricordate di mettere in posa i bimbi come se stessero per volare via, altrimenti non farà così ridere.

foto 7 http://nearlycrafty.com/photo-bookmarks/


8. E se sono davvero super appassionati di lettura, un altro lavoretto coniuga letteratura e cucito: il portafoglio fatto di libri riciclati. Prendete una vecchia edizione del suo romanzo preferito; la sovracopertina potrà essere ripiegata e ricucita insieme ai bambini in modo da formare un portafoglio o un portamonete (magari aggiungendoci anche un piccolo bottone a clip).

foto 8 http://hello-refabulous.blogspot.it/2009/01/make-your-own-paperback-wallet.html


9. E se sia i bimbi che i papà sono appassionati di Lego, quale regalo più azzeccato del portamatite fatto proprio con i mattoncini? Magari al centro potete aggiungere la fotografia dei piccoli, in modo da renderlo ancor più personale (chiudendola proprio come un vero portafoto con gli sportelli trasparenti delle finestre delle casette Lego).

foto 9 http://lalymom.com/lego-gifts-kid-made-lego-photo-pen-holder/


10. Sempre con le Lego, un regalo super utile per i papà tecnologici è il porta-tablet: semplicissimo da creare, con mille colori e mille forme, ma davvero apprezzato da tutti quei papà che amano la tecnologia quasi quanto adorano i loro bambini. (Mi raccomando, non dimenticate di incastrare sulla torre che sosterrà il tablet anche due rotelline di quelle per le macchine Lego: saranno perfette per attutire i colpi!).

foto 10 e 11 http://www.piikeastreet.com/2012/08/diy-ipad-stands/

Sara

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Cecilia

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