Oblumi tapp, il termometro super intelligente

Mercoledì, 06 Aprile 2016 06:15

Per la salute dei bambini la tecnologia sta facendo passi da gigante. Non solo quando si tratta di cura, ma anche di prevenzione, e, soprattutto, di comodità.
Già, la comodità quando si ha un bambino in casa è d'obbligo: facilitarsi la vita non significa pigrizia, ma buona organizzazione.

Se quindi le nuove aziende creano prodotti pensati per la semplicità di utilizzo, beh, i genitori ne sono felicissimi. Proprio a questo ha pensato Oblumi, azienda spagnola, creando Omblumi tapp!

Ecco Oblumi tapp, il termometro super intelligente: l'associazione device+app che rende la vita dei genitori più serena

Oblumi tapp non è altro che un termometro a infrarossi digitale. La sua particolarità sta però nell'associazione ad una applicazione per smartphone, che lo rende ancora più intelligente.
Il piccolo termometro, che sta racchiuso nel pugno di una mano, comodissimo ta tenere sempre in borsetta, si collega al cellulare attraverso il jack che solitamente si utilizza per microfoni e auricolari. Scaricando gratuitamente l'app dedicata (disponibile sia per iOS di Apple che per Android), il telefono si trasforma così in un apparecchio per la misurazione della temperatura corporea (ma non solo!).

Come i normali termometri per bambini, Oblumi tapp si può appoggiare sulla tempia del bambino, oppure nel suo orecchio, misurando così istantaneamente la temperatura corporea (con un intervallo di misurazione tra i 35 e i 42 gradi, e una precisione di più o meno 0.15 gradi). In pochi secondi sullo schermo comparirà il valore, ottenuto attraverso gli infrarossi progettati appositamente per le applicazioni mediche. Precisissimo, quindi!

Ma Ombumi tapp si può utilizzare anche per la misurazione dei gradi dei liquidi, come il latte nel biberon o l'acqua nella vaschetta, in modo da non rischiare mai che sia troppo calda o troppo fredda per la cute del vostro bambino.
Non solo: le funzioni aggiuntive sono davvero utili. Ad esempio, registra tutti i dati, tutte le annotazioni di temperatura e la somministrazione di medicinali, in modo da tenere sotto controllo la situazione medica.

E, proprio perché funziona tramite smartphone, si può fruire delle funzioni tipiche delle connessioni digitali, come la condivisione dei dati con familiari e baby sitter (che possono anche ricevere notifiche ogni qualvolta viene misurata la febbre o assunto un medicinale).

L'utilizzo è poi disponibile su più piattaforme (è consultabile quindi da telefono, da tablet o da pc attraverso il Cloud in rete dedicato, Oblumi Cloud) e l'impostazione degli allarmi per il rilevamento frequente della febbre o per gli orari in cui il bambino deve assumere una determinata medicina (calcolando anche le dosi corrette in base a età, peso e storia medica) può diventare uno strumento fondamentale per la famiglia.

E non preoccupatevi della batteria: dura fino a 5000 misurazioni! Inoltre, il materiale plastico di cui è composto è assolutamente atossico e certificato per il contatto con la pelle.

 

Ecco alcuni suggerimenti per un uso perfetto di Oblumi Tapp: 

- ricordatevi che la misurazione nell'orecchio è più precisa

- è necessario non premere troppo ma inserire delicatamente il dispositivo per non alterare la rilevazione

- leggere attentamente le istruzioni riportate nella confezione

 

Per maggiori informazioni http://www.oblumi.com/

Puoi acquistare Omblumi tapp qui: www.iteknologic.com 

La redazione di mammapretaporter.it

 

I giochi da fare sul balcone di casa

Martedì, 05 Aprile 2016 10:46

Le giornate si aprono, il sole fa capolino e pian piano il caldo ci farà sgusciare tutti fuori di casa! Non sempre però è possibile uscire per una passeggiata o andare al parco. Perché allora non sfruttare il terrazzo della nostra casetta per stare insieme ai bimbi e giocare con loro? Basta davvero poco, sapete?

Prima assicuratevi che il balcone sia a misura di bambino (mi raccomando! http://www.mammapretaporter.it/lady/green-life-la/balconi-a-misura-di-bambino); dopodiché via al divertimento!

Ecco i giochi da fare sul balcone di casa: le attività all'aperto senza allontanarsi dalla propria abitazione, sfruttando gli spazi dei terrazzi.

- Le vasche di sabbia: le si trova nella maggior parte dei parchi gioco, ma chi l'ha detto che non le si può creare per il giardino o, addirittura, per il terrazzo? Ai bambini piacciono tantissimo, li fanno sentire in un luogo esotico, e la sabbia, oltre a stimolare il tatto, permette infinite attività, come la finta cucina o i travasi, oppure il gioco della "cava per le ruspe".
Prendete una scatolona molto ampia in plastica trasparente, oppure realizzatene una in legno, e riempitela di sabbia. Voilà!

foto 1 http://frogsandsnailsandpuppydogtail.com/diy-sand-and-rock-box/


- Sempre sfruttando la sabbia, insieme all'altro elemento principe dell'estate (l'acqua), con un vecchio acquaio senza rubinetto è possibile realizzare un banchetto divertentissimo, sul quale giocare ai travasi, ai castelli di sabbia o semplicemente per pasticciare.

foto 2 https://it.pinterest.com/pin/424745808586208032/


- Stesso principio, ma solo con dell'acqua (ché i giochi di spruzzi piacciono a tutti i bimbi, no?): il tavolino nel quale sguazzare manine, ochette e piccoli oggetti galleggianti. Si tratta di un semplice tavolino al quale è stato tolto il piano di lavoro, sostituito con una bella bacinella di plastica da riempire con acqua.

foto 3 http://southernbelldiy.blogspot.it/2014/03/pvc-pipe-sensory-table.html


- E per bambini che in acqua ci si vogliono infilare per intero, mica solo immergendo le mani, le piscinette sono l'ideale: quelle piccole stanno anche sul terrazzo, e non serve comprarle apposta. Per bimbi piccoli potete sfruttare le bacinelle per il bucato di una volta, semplici, capienti eppure non ingombranti.

foto 4 http://equazioni.org/index.php/2011/05/27/giochi-dacqua-in-balcone-o-sul-terrazzo/


- Un'attività artistica che è meglio fare in terrazzo per evitare disastri in casa: i disegni con le bolle di sapone! Approfittatene della bella stagione e dei pomeriggi sul balcone per provare questa nuova tecnica: con delle bolle di sapone (a cui avete aggiunto un pochino di colorante alimentare) e dei fogli basterà soffiare nei cerchi mirando al foglio, per opere astratte davvero d'effetto.
Potete farlo appoggiati ad un tavolino...

foto 5 http://craftwhack.com/kids-activities-blog-wrote-book/?crlt.pid=camp.JQiFptHDD0HC

oppure, ancora più divertente, appendendo i fogli alla ringhiera come fossero sul cavalletto.

foto6 http://kidsactivitiesblog.com/4111/bubbles-and-art


- Un attività che non è un gioco, ma che può diventarlo se fatta con i bimbi, che possono divertirsi, imparare e al contempo provano a prendersi cura di qualcosa: parliamo dell'orto sul terrazzo, di cui vi avevamo già parlato (http://www.mammapretaporter.it/lady/green-life-la/come-realizzare-in-maniera-semplice-un-orto-sul-proprio-terrazzo), che può diventare un gioco bellissimo da fare insieme a tutta la famiglia.

foto 7 http://www.99pallets.com/pallet-garden/diy-pallet-vertical-herb-garden-hanging-planter/

Sara Polotti

 

Come fotografare al meglio i bambini

Martedì, 05 Aprile 2016 10:34

Conoscete Afineb? Un gruppo di fotografi italiani si è riunito in una bellissima associazione. Lo scopo? Promuovere un nuovo tipo di fotografia di bambini e neonati, diventando un punto di riferimento per gli utenti che vogliono conoscere un po' di più le nuove tecniche, che vorrebbero essere indirizzati verso quei fotografi in Italia che svolgono questo servizi e per tutti coloro che amano una fotografia neonatale più vivace e moderna; ma Afineb è anche per tutti i professionisti che vogliono specializzarsi in questo genere.

Basta con il ritratto classico! Ora il fotografo entra nella vita della famiglia e dei bimbi, li segue e li immortala con un senso armonico diverso, più emozionante ed esteticamente accattivante, sia durante sessioni in studio sia (soprattutto) vivendo i momenti insieme a genitori e piccoli.

Afineb non è solo ricerca di servizi, tuttavia. I fotografi sanno anche dare alle famiglie piccoli e utili consigli per sfruttare al meglio la fotografia e per imparare a non lasciarsi sfuggire nemmeno un momento della vita. Perché tutti gli attimi meritano di essere ricordati!

Ecco i consigli per fotografare i bambini secondo Afineb: come utilizzare al meglio la macchina fotografica per album di famiglia che tutti vi invidieranno

Innanzitutto, genitori, Afineb sa che i cellulari sono comodissimi, ma in realtà è sempre meglio avere a disposizione una macchina fotografica almeno un pochino performante (reflex o compatta che sia: non preoccupatevi di spendere un capitale). Tuttavia non angosciatevi per gli errori: a volte è meglio cogliere un attimo, anche con qualche sbavatura, piuttosto che perderlo per sempre. Un ricordo è un ricordo!

Con la vostra macchina fotografica, poi, ricordate di spegnere sempre il flash. È quello a rendere la fotografia "amatoriale", sapete? Provate semplicemente a impostare la modalità "senza flash" (già così gli scatti si regoleranno per evitare quell'effetto "accecato") oppure, se avete voglia di giocare un po', iniziate a scattare in "priorità di tempi" (impostando 1/125) per evitare l'effetto mosso quando c'è poca luce.

Per aggirare l'ostacolo della luminosità scarsa degli ambienti e riuscire ad evitare il flash c'è poi un altro segreto: alzate gli ISO!
E per avere inquadrature più piacevoli, senza effetti mossi, tagli strani e sfocature, evitate sempre lo zoom: per le fotografie normali spesso l'ambiente è importante, quindi lasciatelo! E quando si tratta di ritratti basta avvicinarsi. Cambierà tutto, vedrete!

I momenti da immortalare spesso sono quelli quotidiani, che ora vi paiono normali, ma con il passare del tempo avere uno scatto del vostro bimbo che dorme o gioca alle costruzioni in salotto sarà un vero tesoro! Tuttavia, lo sappiamo, ci sono attimi un pochino più speciali, come possono esserlo le recite scolastiche, l'arrivo di un fratellino, le feste natalizie. Qui la faccenda si fa più seria, ma ricordatevi di divertirvi sempre, vivendo il momento e integrando lo scatto con naturalezza.
Ad esempio, a Natale potete fare una lista di scenari tipici che vorrete nel vostro album.

Il primo che viene in mente? La preparazione dell'albero di Natale e del presepe, che nell'insieme di fotografie rappresenteranno l'inizio del periodo festivo.

La recita di Natale a scuola sarà un momento altrettanto emozionante: anche qui ricordate i consigli "senza flash" e "poco zoom", scegliete di scattare un massimo di dieci immagini (in modo da non perdervi la recita! - inquadrate tutti i bambini, avvicinatevi verso il vostro, scattate il pubblico: insomma, mischiate) e godetevi il momento!

Una cosa che quasi nessuno ricorda di scattare, ma che col tempo diviene preziosissima, è la letterina a Babbo Natale. Ambientatela sul tavolo, o inquadrate le manine dei vostri bimbi mentre la scrivono!
Divertentissime sono poi le fotografie che ritraggono il momento della preparazione dei dolci natalizi: fate clic sulla preparazione, sui pasticci e, infine, sul risultato finale.

E quando arriva il giorno di Natale evitate le foto in posa con i parenti, senza tuttavia rinunciarvi: rivedere le immagini con nonni e zii sarà bellissimo quando i bimbi cresceranno, quindi provate a cogliere gli attimi in cui stanno chiacchierando, per un effetto più naturale ed emozionante.

Ma prima di andare a tavola, appena svegli, ricordatevi di fare un paio di foto ai bimbi mentre ancora in pigiama aprono i regali sotto l'albero. Aprite bene le finestre per una bella luce, fate un paio di scatti naturali senza flash (non in posa!) e mettete la macchina da parte. È ora di godersi i loro sguardi e la loro meraviglia!

Sara Polotti

Foto Credits: STEfaniamasiPHOTOgraphy

SITO: http://stefoto.it/

FACEBOOK: https://www.facebook.com/Stefaniamasiphotography/

INSTAGRAM: https://instagram.com/stefaniamasiphotography/

A Bologna la Children's Book Fair

Martedì, 05 Aprile 2016 09:58

Ha inaugurato ieri a Bologna, ed è la più grande fiera di libri per bambini in Italia. Impossibile perdersela, sia per i semplici curiosi, sia, soprattutto!, per gli addetti al settore, che qui troveranno una visione aggiornata e globale delle nuove tendenze e, non da meno, potranno crearsi una rete di contatti davvero importante per questo incantevole business.

A Bologna la Children's Book Fair: fino a giovedì, la manifestazione dedicata ai libri per l'infanzia!

Passeggiando tra gli stand del quartiere fieristico bolognese tra il 4 e il 7 aprile 2016 (ingresso Ovest di Piazza Costituzione), potrete trovare piccoli e grandi editori da tutto il mondo, gli artisti impegnati nella produzione di libri per kids e teens (illustratori e graphic designer a gogo!), librai, stampatori, autori, traduttori, e tutte quelle figure che gravitano attorno all'affascinante mondo dell'editoria per ragazzi, fino ad arrivare a insegnanti, bibliotecari, agenti e sviluppatori, redattori e produttori di cinema e tivù.

Quest'anno la fiera ha un tema ben preciso: "Fuel the imagination". Letteralmente? "Dai carburante all'immaginazione!". Così, il Padiglione 32 ospita il Bologna Digital Media (fino al 6 aprile), un centro dinamico dedicato a editori, sviluppatori, studi di animazione, artisti e produttori televisivi e cinematografici che qui possono connettersi e conoscere le nuove start up e i brand affermati nel campo del digitale.
Ma l'appuntamento più atteso, quest'anno alla sua cinquantesima edizione, è come sempre la Mostra degli Illustratori, esposizione che riunisce i migliori artisti per l'infanzia selezionati da una giuria di esperti d'eccezione (gli illustratori Sergio Ruzzier, Taro Miura e Nathan Fox e gli editori Francine Bouchet e Klaus Humann).

Questa mostra venne pensata già dal 1967, a pochi anni dall'apertura della fiera, e da allora cerca di dare il giusto rilievo ad un'arte forse di nicchia, ma decisamente importante e proficua.
Sulle pareti trovano così posto stili pop, illustrazioni alternative e disegni più classici che prendono vita dalla matita di artisti provenienti da tutto il mondo (per questa edizione sono pervenuti 3191 illustratori da 61 paesi!), a formare una vetrina delle ultime tendenze dell'illustrazione per ragazzi. Da non perdere è il catalogo, pubblicato da Corraini (leader nel campo dell'editoria illustrata).

E per chi fosse interessato ad approfondire temi legati al mondo dell'infanzia, dell'editoria e dell'educazione, la Children's Book Fair propone, ogni giorno durante la fiera, convegni e incontri aperti a tutti. Date un'occhiata sul sito: http://www.bolognachildrensbookfair.com/la-fiera/convegni/5662.html.

Per gli addetti ai lavori, poi, la Children's Book Fair propone delle Masterclasses specialistiche, pensate per approfondire temi e specializzarsi in determinati settori.

Quest'anno i due corsi saranno dedicati rispettivamente all'illustrazione digitale (la Licensing Masterclass, che si svolgerà domani, 6 aprile) e alle App per ragazzi (Dust or Magic, che si è svolta domenica 3 aprile), a testimonianza di una tendenza editoriale che volge sempre più verso le tecnologie digitali.

Chi volesse visitare la fiera può farlo oggi e domani dalle 9 alle 18.30, e giovedì 7 aprile dalle 9 alle 15.

Sara Polotti

In Bhutan, piccolo stato montuoso dell'Himalaya, il numero 108 è sacro. Nelle religioni buddista e induista, e nelle pratiche dello yoga e del dharma, esso è considerato simbolico: per gli induisti le divinità hanno 108 nomi; i monaci Zen indossano uno Juzu con 108 grani; per il buddismo (religione dominante in questo piccolo stato asiatico) 108 è il numero delle contaminazioni che impediscono di raggiungere felicità e illuminazione; e 108 sono le linee dei chackra che convergono sulla linea del cuore. Una bella simbologia, insomma.

E anche in Bhutan hanno la loro royal family: re Khesar Namgyel Wangchuck e regina Jetsun Pema. E ora c'è anche un royal baby, il piccolo Gyalsey, nato il 5 febbraio, la cui nascita è stata occasione per una bellissima iniziativa.

I 108.000 alberelli piantati in Bhutan: come la Royal Family del Buthan ha festeggiato la nascita del piccolo erede

Esatto, proprio così: in marzo, ad un mese dalla nascita del figlio, re e regina del Bhutan hanno deciso di piantare 108.000 nuovi alberi. Ogni famiglia sparsa per la nazione (sono in circa 82000) ha quindi coltivato il suo alberello, mentre ai restanti 26000 hanno provveduto altri volontari.

Ma non è solo la simbologia del numero 108 ad essere affascinante: nella religione buddista gli alberi rappresentano salute, longevità, compassione e bellezza. Piantando ogni albero, le famiglie hanno proceduto ad una piccola cerimonia, pregando su di esso: hanno chiesto che il piccolo principe possa crescere forte e sano, generoso e saggio, proprio come quelle piante che con il tempo cresceranno fino a diventare grandi alberi, dando nutrimento al paese allo stesso modo in cui lo farà il principe nel suo futuro di regnante.

Non è un caso se questa iniziativa abbia avuto luogo proprio in Bhutan: pur non essendo in prima linea o invidiato per le sue politiche riguardanti i diritti umani (nonostante abbia, negli anni Settanta, introdotto l'indice di rilevamento della felicità interna lorda, contrapposto al più mero prodotto interno lordo che tiene conto semplicemente della ricchezza materiale), questo paese è tra i più impegnati nella lotta per la salvaguardia dell'ambiente.

Il re Khesar si è fatto promotore di questa politica a sostegno dell'ecologia, e negli anni la sta rispettando in maniera molto onesta. Solo l'anno scorso il Bhutan, ad esempio, è entrato nel Guinness dei Primati per aver piantato quasi 50000 alberi in una sola ora! All'epoca, l'organizzatore dell'evento (Karma Tshering) dichiarò che il Bhutan è un paese felice, e che il primato mostrava al mondo che i giovani connazionali volevano un futuro verde, pulito.
E la legge stessa prevede che il paese debba avere almeno il 60% di copertura forestale: in questo momento si è addirittura al 75% di superficie verde!

Non solo: il Bhutan è uno dei pochissimi paesi al mondo ad avere emissioni di anidride carbonica in negativo. Questo grazie alle loro politiche anti-emissioni e carbon-neutral, che permettono alla nazione di avere foreste che assorbono molto più CO2 di quanto i suoi abitanti ne producano.

Alla fine, in occasione della celebrazione per il piccolo Gyalsey con i 108000 alberi piantati in giro per il paese, il Ministro del Turismo ha colto l'occasione per inaugurare un "giardino della felicità": a Thimphu, la capitale, i turisti possono recarsi in quest'oasi verde e sono invitati con tutto il cuore a piantare un alberello, con l'obiettivo di riempire il giardino di tante pianticelle quante sono le nazioni del pianeta.

Sara Polotti

Su al nord, in quei paesi scandinavi sempre così all'avanguardia, è ormai prassi consolidata: ai bambini, prima di imparare ad andare in bici da soli, non si regalano tricicli o biciclette con le rotelle, ma le cosiddette Balance Bike. Le bici dell'equilibrio, detto all'italiana. Ma qui non sono conosciute con questo nome: qui le chiamiamo semplicemente "bici senza pedali", perché appunto somigliano a tricicli e biciclette per bambini senza rotelle e senza pedaline.

Non appena leggerete quando è vantaggiosa la scelta di regalare ai vostri figli questi piccoli oggetti per l'equilibrio vedrete che non tornerete più ai tricicli e direte un definitivo addio alle rotelle: ormai i paesi scandinavi e anglosassoni lo sanno, e presto lo sapremo anche noi!

Ecco gli 8 vantaggi delle bici senza pedali per i bambini: le balance bike che vengono dal nord sono perfette per imparare a stare in equilibrio e sono il passaggio perfetto prima della bicicletta

foto 1 http://www.vogue.com/13376821/19-gender-neutral-gifts-holiday-shopping-list/?mbid=social_onsite_pinterest

- Il primo e più importante vantaggio: si impara ad andare in bicicletta molto più velocemente e più naturalmente, senza il passaggio dalla stabilità delle rotelle all'insicurezza della caduta. Già, perché con la bici senza rotelle il bimbo spinge con i piedini: inizialmente li terrà sempre a terra, come camminando, ma pian piano proverà a prendere velocità alzando i piedi durante la volata, e in questo modo prenderà confidenza con l'equilibrio su due ruote, abilità che gli permetterà di imparare ad andare con la bicicletta normale molto più facilmente.

- Lo stesso discorso vale per le curve: con il triciclo o le rotelle i bimbi imparano a cambiare direzione girando orizzontalmente il manubrio, quando invece con la bicicletta normale la curvatura avviene grazie allo spostamento del peso del corpo sul mezzo. Passando alla bici "da grandi" si spaventano proprio per questa mancanza di equilibrio in curva, una sensazione che invece chi inizia a imparare con la bici senza pedali conosce già, con la quale ha confidenza. Sarà un gioco da ragazzi!

- Rispetto alle biciclette normali, andare senza pedali significa utilizzare le gambe e i piedi per prendere velocità, e in questo modo essa resterà moderata e non pericolosa! (Anche il fatto che la maggior parte delle balance bike non abbia i freni lo conferma: bastano i piedini - che non rischiano nemmeno di farsi male).

(foto 2 http://www.instructables.com/id/Glider-Balance-Bike/)

- Mica come le "tre" e le "quattro ruote": le bici senza pedali permettono al bambino di allenare molte più abilità motorie, che con i supporti che aiutano a non cadere non sarebbero stimolate. In primis l'equilibrio, ma anche i movimenti delle gambe, le frenate, la direzione. Un po' tutto insomma. E anche la percezione di sé nel mondo ne guadagna: tastare con i piedi il terreno sembra un'inezia, ma dà grande consapevolezza di se stessi e dell'ambiente.

- Le balance bike sono semplicissime ma funzionali, spoglie e minimal (niente a che vedere con le biciclette futuristiche etichettate come "da bambino") ma decisamente più comode: ai bimbi piace tantissimo girarci, e potrete approfittarne per evitare che stiano in braccio o nel passeggino portando il mezzo sempre con voi (anche a fare la spesa!). Un ottimo modo di tenerli in movimento!

- La comodità sta anche nel fatto che non hanno (spesso) freni che si impigliano ovunque e quelle maledette rotelle che quando incontrano un tombino ci si incastrano come niente. Pericoloso, no?

(foto 3 http://urban.bicilive.it/bici-senza-pedali-cosa-sono-come-scegliere/)

- Ci sono moltissimi modelli di balance bike, e quasi tutti si trasformano e seguono la crescita e le capacità del bambino. Da senza pedali possono diventare biciclette normali, i sellini si possono sostituire in base all'età e al peso dei piccoli, e altri ancora (per chi non riesce ancora a rinunciarvi) si presentano come tricicli ai quali possono essere tolte le rotelle laterali con il tempo.

- Ultimo e forse frivolo motivo, ma effettivamente reale: queste biciclettine sono belle. In legno o alluminio, sono semplici, graziose e molto, molto scandinave come piace a noi. E ci sono di tutti i prezzi: dai 50 euro ai 250, un po' come le normali biciclette.

Cosa scriveresti alla tua patata?

Venerdì, 01 Aprile 2016 10:16

Avete presente quella pubblicità del deodorante che scrive una lettera alle ascelle? Dove vengono definite “proprio sfortunate” perché depilate, nascoste e poco curate...
Io personalmente la trovo carina, quantomeno le donne nella pubblicità sono davvero persone dalla faccia comune e lo stile dello slogan è semplice e logico: con una parte di crema idratante sarete più morbide, due più due fa quattro.
Perché la verità è che mi indispettiscono quelle che pedalano sotto il solleone per andare al lavoro con tailleur e camicia di seta ma non sono preoccupate, anzi lo fanno apposta, perché il loro deodorante sotto le ascelle si trasforma da puzza di cipolla stufata in fresca brezza alpina; quelle che giocano a pallavolo con la maglietta rossa tanto non la stingono con l’acido ascellare perché il borotalco le rende traspiranti ed asciutte per settantasette ore...

Ora però la cosa che vorrei dire è questa: se le ascelle vi sono sembrate abbastanza sfortunate da meritarsi una lettera, cosa pensate se parliamo della gibigiana? La patata, gnocca, farfallina, natura, gimbarda, cozza, bernarda e chi più ne ha più ne metta... quella si meriterebbe un poema!

“Cara la mia patata, sei nata veramente sfigata, so già che a confronto essere ascella ti sarebbe sembrata una passeggiata di salute.
Diciamocelo, come prima cosa, anche a te ti depilano, ti riempiono di cera bollente e non ti danno mai la giusta importanza e in più tutto questo per essere sempre nascosta; alla fine le ascelle bene o male la luce del sole in certi periodi dell’anno o in certe situazioni se la godono, tu sei sempre al buio, come una creatura delle tenebre, vivi perennemente nell’ombra.

Alla fine le ascelle si meritano creme, deodoranti, profumi, talchi... a te lavano e bona, vieni incremata solo quando proprio non ne puoi più dal bruciore!
Le ascelle hanno un nome, magari non bello, ma hanno una loro identità, tu hai mille nomi, scientifici o meno, tutti uno più brutto dell’altro.
Nessuno si imbarazza a parlare delle ascelle, sono lì, in salute e non diventano mai oggetto né di disquisizioni né di scherni.
L’aspetto poi... manco in questo sei stata fortunata. Le ascelle sono una conca che congiunge il braccio alla spalla, tu assomigli ad una cozza sia dentro che fuori (il nero, il peloso e il frutto all’interno del guscio...).
Le visite poi alle ascelle non sono certo così fastidiose, anzi ma chi visita le ascelle?

Passi la tua vita nascosta, pannolinata, irritata e dolorante: da piccole abbiamo il pannolino, poi l’assorbente dall’età dell’adolescenza fino alla mezza età (praticamente nel fiore della nostra vita) e da anziane nuovamente il patello (se ci va di figa... sfiga appunto).
E tra tutte le vicissitudini sei anche un “centro di accoglienza e di espulsione”. Se si diventa mamme solitamente da lì si passa (... centro di espulsione) e poi sei complessa, dentro più che fuori.
La parte che può essere piacevole (centro di accoglienza) è il sesso, però diciamocelo, noi donne siamo cervellotiche anche lì: se non siamo in pace con noi stesse e con il mondo non ci riusciamo, proprio perché accogliamo, dobbiamo essere libere nella mente, rilassate nel corpo ed in pace nello spirito, al contrario saremmo rigide e diciamocelo in quel momento una contrattura è l’ultima cosa auspicabile.

Quindi cara la mia patata, ora quando qualcuno ci darà delle fighe (cosa se ci capita spesso... ) sapremo che non è una questione di bellezza (senza offesa sai ma proprio bella non sei) ma vorrebbe dire essere giudicate delle dure, delle figure che pur vivendo nell’ombra hanno una rilevanza assoluta, un soggetto da cui può nascere e passare (fisicamente il rapporto è melone / limone) una vita, una che non si lamenta, una che può passare inosservata ma che se si fa sentire son dolori (provate ad avere male ad una ascella e paragonatelo al male che potreste avere alla gimbarda), una che può risollevare in un attimo l’umore di una persone e non solo risollevare quello e come dice il detto “tira più un pelo di fi... che un carro di buoi” ... sìììì perché tu cara hai un potere assoluto, potresti dominare il mondo... ed un po’ lo fai. Sei anche fonte di economia: a confronto dei deodoranti paragonate una crema per le zone intime, una lavanda specifica, gli assorbenti, i pannolini, i contraccettivi... cazzo sei un mutuo! (Non apriamo il capitolo aggeggini, completini, giochini, balletti, localini particolari...)
Quindi da domani care ascelle statevene buone buone sotto il braccio e non lamentatevi, credetemi c’è chi sta peggio di voi ... con affetto. Elena”

Elelna Vergani, autrice di Il mondo è bello perchè è variabile 

"Nidi" è già dal nome un bellissimo progetto: è design per bambini, è accessori per rendere le camerette luoghi unici, è grandi e piccoli spazi per i piccoli abitanti di casa. Un Nido moderno, dunque, una tana costruita pensando espressamente a loro.

Anche quest'anno (dopo aver presentato tre anni fa la collezione all'interno del Salone del Mobile) l'azienda trevigiana mostrerà i suoi lavori nel più frequentato ambiente off-fiera italiano, il Fuori Salone di Milano, che parallelamente al Salone porterà per le vie meneghine il design contemporaneo più innovativo e all'avanguardia.

Con NIDI il design per bambini approda al Fuori Salone 2016: dalle camerette alle carte da parati, le bellissime collezioni che coniugano funzionalità, estetica e sostenibilità

Dal 12 al 17 aprile recatevi al numero 117 di Corso Garibaldi: è qui che troverete gli allestimenti di camerette per bimbi e bimbe che vi stuzzicheranno fantasia e senso estetico. Nidi propone infatti soluzioni piccole e grandi per allestire gli spazi per i più piccini attraverso un nuovo approccio tra il creativo e il funzionale.

Azienda nata negli anni Cinquanta dall'idea di Alfredo Battistella (e ora portata avanti con la stessa passione dal figlio Mario), Nidi vuole rileggere la cameretta tradizionale, restando sempre al passo con i tempi e le novità del mondo dell'architettura e puntando sulla qualità, che si traduce anche in uno sguardo consapevole che si rivolge tanto al design dei prodotti quanto alla loro fattura: legno, ceramica e tessuti naturali sono in prima linea, materiali ideali per i bambini ed i ragazzi, che trovano negli ambienti per loro pensati l'ideale nido nel quale crescere.

Tutto è creato in maniera il più possibile naturale (e il marchio Ecolabel che certifica le loro vernici all'acqua e il sistema di laccatura opaca lo conferma), tentando un impatto ambientale minimo. I processi produttivi impiegati sono volutamente poco inquinanti e i materiali sono (quando possibile) sempre riciclabili (il sistema del Pannello Ecologico segue proprio questo principio: si reimpiega il legno rigenerato per evitare di abbattere inutilmente altri alberi!).

Non solo ambiente, però: grazie ad un accurato studio, le collezioni che Nidi presenterà al Fuori Salone sono perfette per i più piccoli: si adattano alle loro esigenze di comfort, studio e gioco, crescendo insieme a loro e combinandosi in disposizioni assolutamente innovative.

Nelle camerette Nidi si possono trovare letti (normali, a baldacchino - per principi e principesse super moderni - o a castello!), armadi, sedute, scrittoi, elementi contenitori, mensole ad altezza bambino (molto, molto montessoriane!) e complementi d'arredo davvero bellissimi, dal design che si infila tra il nordico e il moderno, tra il fantasioso e il rigoroso. E il tutto è condito dai tessuti, dalle carte da parati geometriche e colorate e dalle finiture che, con una gamma vastissima, permettono di personalizzare la camera in maniera pressoché unica.

Ma la serie Nidi conta tra le sue fila anche una selezione di imbottiti e tessuti davvero speciale: cuscini, materassi, pouf, biancheria per il letto e tappeti belli, naturali e colorati. Le finiture dai colori della terra potranno quindi abbinarsi perfettamente ai tappeti tondi e scuri, mentre per i bimbi più allegri non ci sarà limite agli abbinamenti di colore tra biancheria, ante degli armadi e testiera del letto.

Già, perché il design di Nidi vuole proprio stimolare il bambino e la sua personalità: grazie ai mobili e agli accessori allegri e spensierati (pur con il loro pensiero funzionale) la creatività, la fantasia e la curiosità dei piccoli di casa vengono stimolate e assecondate, in un ambiente ordinato, spazioso e assolutamente a loro misura.

Sara Polotti

Come i neonati amano le etichette, così, quando i bimbi crescono e compiono due, tre anni, inizia a prendere forma il loro interesse per gli elastici. In effetti sono colorati, strani, malleabili e buffi: i piccoli impazziscono, cominciano a metterci mano e a capire che questi fili colorati hanno potenzialità enormi.

Perché allora non sfruttare queste potenzialità? Gli elastici sono utilissimi per svariate attività: riconoscere i colori, giocare alla cucina (diventano immediatamente spaghetti), ma, soprattutto, allenare la coordinazione delle loro manine, che iniziano a fare tutto da sole.

Gli elastici, un gioco divertente e utilissimo: ecco le attività per sfruttare al meglio questi oggettini quotidiani, allenando la manualità dei bimbi.

- Elastici colorati su barattolo: sembra un'attività insignificante, ma credeteci se vi diciamo che i bimbi restano concentrati per moltissimo tempo! Proponetegli il gioco in maniera montessoriana, preparando una lattina di ceci in scatola su un vassoio, accanto ad una ciotola piena di elastici colorati. Mostrate al bimbo come fare per infilare gli elastici sul cilindro, e lasciate poi che si arrangi lui, giungendo piano piano al gesto giusto. Continuerà a infilare elastici su elastici, creando così una piccola torre colorata. E alla fine riordinerà in maniera elegante come insegna Maria Montessori, rimettendo gli elastici nella ciotolina.

(foto 1 http://handsonaswegrow.com/keep-kids-busy-fine-motor-activity/)

- Lo stesso gioco può essere svolto con tubi di diverse lunghezze e dimensioni: con un cilindro lungo e stretto di cartone, ad esempio, i bimbi realizzeranno una specie di totem, da riempire di elastici di tutti i colori allenando le loro manine a maneggiare oggetti più piccoli.

(foto 2 https://craftulate.com/2013/11/cardboard-tube-and-elastic-hair-bands-fine-motor-fridays.html)

- Un altro materiale che si rivela perfetto come base per il riempimento di elastici sono le pigne: il bimbo può tenerle in mano una alla volta in maniera stabile, e addobbare le loro creste con gli elastici in maniera fantasiosa, come gli viene.(Ed è anche una bella idea per le palline dell'albero di Natale, no?).

(foto 3 http://theimaginationtree.com/2015/01/pine-cones-elastic-bands-fine-motor-activity.html)

- Man mano che la manualità e la coordinazione occhio-mano si consolidano, si può passare a giochi più difficili, come il telaio fatto con i sottopentola di sughero e le puntine da disegno: disponendo le puntine sulla base si possono creare pattern fantasiosi, oppure percorsi per scrivere il proprio nome.

(foto 4 http://mamarecicla.blogspot.it/2013/10/geopla-geoplano.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+MamRecicla+(Mam%C3%A0+recicla)&m=1)

- E dopo aver imparato a scrivere il proprio nome (anche con gli elastici) è ora di imparare l'ordine delle lettere dell'alfabeto e di contare: sfruttate le piccole bande colorate per creare un "unisci i puntini" in tre dimensioni! Di nuovo puoi utilizzare i sottopentola (o le bacheche) di sughero e le puntine da disegno, sparpagliando le lettere e i numeri su un percorso a zig zag che il bambino dovrà ricomporre, elastico dopo elastico.

(foto 5 e 6 http://www.aneverydaystory.com/2014/06/03/number-letter-sequencing/)

- Per i bimbi più artistoidi potete invece creare un mattarello perfetto per progetti d'arte stravaganti: su un vecchio mattarello infilate una quindicina di elastici (anche di diverse dimensioni e spessori). In un piatto ponete tre strisce di tempere di diverso colore e passateci sopra il mattarello. Strisciandolo sul foglio si otterranno risultati psichedelici e divertentissimi, e ogni volta che lo ripasserete nella tempera i colori varieranno, mescolandosi tra loro.

(foto 7 http://www.kidsplaybox.com/art-activities-kids-rolling-pin-yarn-prints/)

Sara Polotti

Capitano i periodi in cui si sente la necessità impellente di disintossicare il proprio organismo: dopo le abbuffate natalizie o pasquali, in vista del matrimonio o semplicemente perché si avverte un senso di pesantezza e di impurità diffuso. Spesso si pensa che "detox" corrisponda a "dieta", o addirittura a "non mangiare" (scegliendo solo beveroni o centrifughe, oppure ricorrendo a diete drastiche che se fatte male causano più danni che benefici).

Ma disintossicare il proprio corpo significa prendersene cura evitando cibi troppo pesanti, grassi insaturi e assumendo alimenti e sostanze che lo aiutano ad espellere tutto ciò che non è necessario. Tanta acqua, prima di tutto; ma sapete che c'è un altro aiuto per un detox eccellente?

Eliminare le tossine e dimagrire con gli oli essenziali: la disintossicazione e la perdita di peso che passa attraverso le proprietà uniche dell'aromaterapia

Il modo migliore per sfruttare le proprietà detox degli oli essenziali è impiegarli in un bagno caldo: oltre a rilassarci aiuteranno l'organismo ad espellere le tossine e a rigenerarsi, e la combinazione relax-detox è davvero un toccasana!
Per beneficiare di un bagno disintossicante basta aggiungere una decina di gocce di oli essenziali in un cucchiaio di olio di mandorle (o altro olio vegetale) e poi versarlo direttamente nell'acqua calda, immergendosi e passandoci qualche minuto in tranquillità. E, al termine di questo momento super coccolante, risciacquatevi per un paio di minuti con dell'acqua tiepida (per lavare via tutte le tossine espulse e per chiudere i pori). E bevete molta acqua per reidratarvi!

Scegliere la menta piperita significherà dare al vostro corpo stressato e stanco dopo una giornata di lavoro un sollievo unico: questa pianta e il suo olio, infatti, alleviano i mal di testa e contrastano nervosismo e depressione. Mi raccomando però, basta una sola goccia in un cucchiaio d'olio, mai di più! 

Combinando invece gli oli di camomilla e di rosmarino il vostro bagno caldo si trasformerà in un rimedio davvero ottimo contro la cattiva circolazione (alleggerendo, di nuovo, il mal di testa e aiutando nella lotta alla ritenzione idrica).

Il bergamotto, invece, ha un'azione tonica, cicatrizzante, vitalizzante ed equilibrante.

Invece l'eucalipto è disintossicante, e particolamente utile per raffreddori e disturbi dell'apparato respiratorio, è quindi ottimo per ristabilirsi dopo periodi di convalescenza.

Obiettivo dimagrimento? L'olio essenziale di limone è ciò che fa per voi: unite 10 gocce di limone a un cucchiaio di olio di mandorle, poi versatelo nell'acqua del bagno. Ricordatevi sempre di non esporvi al sole dopo aver utilizzato oli essenziali di agrumi per avitare brutte soprese sulla pelle!

Per rendere il bagno agli oli ancora più performante, basterà aggiungere all'acqua un paio di manciate di sali di Epsom e un bicchiere di bicarbonato di sodio. Gli oli combinati a questi elementi creano infatti una ricetta perfetta per l'espulsione delle tossine dall'organismo, per ridurre gli ormoni dello stress e per ribilanciare il ph della pelle.

La pelle, tuttavia, può godere dell'azione degli oli essenziali anche in maniera più diretta (anche se il bagno caldo già di suo fa moltissimo). Se sentite di doverla purificare, ricorrere agli oli potrebbe essere una soluzione davvero ottima.

È sufficiente combinare 10 gocce dell'olio essenziale prescelto con 50 millilitri di olio vegetale (come quello di jojoba o quello di mandorle dolci): l'olio ottenuto va spalmato e massaggiato sulla cute; la sentirete subito più morbida (un altro vantaggio!). L'epidermide trarrà benefici da quelle piante i cui oli hanno un'azione riscaldante e diaforetica (che elimina le tossine attraverso la sudorazione), e quindi vi consigliamo di scegliere tra l'olio essenziale di bergamotto (se non dovete esporvi al sole), di camomilla, di basilico o di melissa.

Un'ultima abitudine per mantenersi sempre ben liberi dalle tossine è aggiungere un paio di gocce di olio essenziale di limone in un bicchiere di acqua alla mattina. Il principio è lo stesso del mezzo limone spremuto in acqua tiepida (aiuta il metabolismo, espelle le tossine e disinfetta), ma in maniera ancor più diretta. La vostra pelle sarà più bella, il fegato lavorerà meglio e le energie non mancheranno più. In questo caso chiedete consiglio al vostro medico prima dell'assunzione.

La redazione di mammapretaporter.it

 

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Sara

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Cecilia

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