Si trova in moltissimi prodotti confezionati e in parecchi articoli cosmetici (anche se le aziende pian piano si stanno adeguando sostituendolo con altri grassi vegetali), e ormai sono milioni le persone che sanno che è meglio evitarlo: sì, parliamo dell'olio di palma e dei rischi ad esso correlati, di natura salutare, etica e ambientale.

Se prima del 2014 le aziende (consapevoli del pericolo) mascheravano la presenza dell'olio di palma sulle etichette attraverso la generica dicitura "olio/grasso vegetale", ora sono obbligate a specificare meglio, quindi noi consumatori possiamo scegliere in consapevolezza.

Ecco i motivi per non dare a tuo figlio olio di palma: perché evitare le merendine, gli snack e i prodotti da formo che contengono oli vegetali

1. E' dannoso per l'organismo: ha un elevatissimo contenuto di grassi saturi (quelli pericolosi). Essi arrivano al 50% nell'olio di palma "normale" (quello ottenuto dai frutti), e raggiungono addirittura l'80% in quello di palmisto, cioè derivato dai semi. I grassi saturi sono per gran parte responsabili del colesterolo del sangue, e se non controbilanciati con la giusta quantità di grassi "buoni" come i famosi omega 3 contenuti  (che lo tengono invece sottocontrollo) è decisamente deleterio per il corpo di grandi e piccini. Sempre meglio preferire olio d'oliva e di cocco.

2. Se l'olio di palma grezzo (che si presenta rosso) ha un'alta concentrazione di grassi saturi, tuttavia il suo non essere raffinato gli permette di conservare il suo potere antiossidante, risultando meno dannoso per l'uomo. Tuttavia, i processi di sbiancamento eliminano questa sua componente benefica, e quindi l'olio che si trova in commercio e che le aziende utilizzano ha un eccesso di grassi nocivi assolutamente pericoloso. Come tutti gli alimenti, meglio non scegliere mai prodotti raffinati (e qui, parlando dell'olio di palma, il consumatore non ha proprio scelta... Scelgono per lui le aziende che optano per l'economico olio raffinato).

3. La presenza eccessiva dei grassi saturi non contribuisce solo al colesterolo, ma anche ad altre malattie cardiovascolari e, soprattutto, al pericoloso diabete.

4. Eticamente, l'utilizzo dell'olio di palma è da condannare. E' sua la responsabilità di buona parte della deforestazione e della distruzione degli habitat naturali per fare posto alle coltivazioni massive di queste piante nelle zone in cui viene prodotto questo olio (eliminando la sovranità alimentare e alimentando la riduzione delle biodiversità), anche in foreste pluviali di inestimabile valore che stanno così pian piano scomparendo. Per fare posto alle piante, i terreni devono prima essere bruciati, ed è proprio così che migliaia e migliaia di specie animali e vegetali vengono ammazzate...

5. E' la prima (prima!) causa di emissioni di anidride carbonica nel Sud Est Asiatico.

6. Milioni di famiglie asiatiche e africane indigene (in Indonesia, Malesia e Costa d'Avorio su tutte) vengono depredate delle loro terre e deportate. Si tratta del Land Grabbing, che viola moltissimi diritti umani.

7. Il basso costo porta le aziende a preferire questo grasso vegetale: per loro è più comodo ed economico. Ma continuare a preferirlo significa continuare a deforestare, privando il pianeta dei suoi polmoni verdi. Provare a boicottarlo preferendo altri oli e altri grassi porterà le aziende a cercare un'alternativa, evitando le deforestazioni, il land grabbing e lasciando che i consumatori ci guadagnino in salute.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Non si tratta di centrifugati o di normali succhi di frutta! Nel mondo dei succhi c'è un altro ramo, molto più salutare e nutriente: parliamo di quelli a freddo, estratti a velocità molto più basse in modo da non alterare le proprietà della frutta.

Perchè bere estratti al posto dei succhi di frutta: le proprietà dei succhi vivi o estratti 

Ai bambini piacciono per il loro sapore dolce e fruttato, gli adulti li amano per le loro proprietà benefiche: agli estratti non bisognerebbe mai rinunciare! Sono l'alternativa giusta al consumo di frutta e verdura fresche. Ma se ottenuti con i procedimenti sbagliati i succhi non hanno le stesse potenzialità della frutta e della verdura, quindi è sempre meglio optare per l'estrazione a freddo.

Per non parlare dei succhi di frutta confezionati: chiaramente non essendo estratti al momento i nutrienti contenuti sono davvero minimi e non paragonabili al consumo di vegetali freschi. Non solo lo zucchero bianco contenuto in essi:“Per capire perché dovremmo evitare lo zucchero bianco basta chiedersi ‘come mai lo zucchero è così candidamente bianco?’ Perché viene sbiancato e lavorato con calce, acido solforoso e carbone, infine viene colorato con coloranti spesso cancerogeni tra cui catrame. Questo dolcificante provoca iperfermentazione intestinale, carenze di vitamine del groppo B e agisce direttamente su alcuni ormoni del nostro corpo tra cui l’adrenalina”. Quindi dimentichiamoci “con un poco di zucchero e la pillola va giù”, o almeno utilizziamo un dolcificante naturale. (tratto dal libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing). Spesso poi i succhi di frutta contengono conservanti, chiaramente dannosi per la salute nostra e quella dei bambini: per riassumere, non solo un succo di frutta confezionato può essere considerato come una porzione di vegetali tra le 5 giornaliere raccomandate, ma gli ingredienti spesso presenti sono altamente dannosi, come lo zucchero bianco e i conservanti. 

Ora in commercio, al posto dei soliti mixer per frullare la frutta e in alternativa alle centrifughe, ci sono i modernissimi e utilissimi estrattori (come ad esempio Estraggo Pro). Essi rivoluzionano il consumo di frutta e verdura in succo, poiché grazie alle basse velocità di estrazione (prevedono meno di cento giri di cestello al minuto, a volte quaranta!) non surriscaldano le materie prime che in questo modo mantengono le loro proprietà nutritive.

Già, le alte temperature che si generano dall'alta velocità delle lame di mixer, frullatori e centrifughe uccidono gli enzimi e i nutrienti della frutta e della verdura, e quindi bere succhi "normali" non è la stessa cosa del mangiare quotidianamente mele, banane, cetrioli o verdure fresche!

L'assunzione di frutta e verdura fresca è fondamentale per la salute dell'organismo, lo sappiamo bene. Tiene pulito il corpo, previene stati infiammatori e malattie più importanti, e dà la giusta energia per affrontare la vita. Quindi i succhi a vivo sono davvero la soluzione migliore! Non è però sempre facile farla mangiare ai bambini, in particolare la verdura: è quindi assolutamente utile preparare succhi di frutta con l'aggiunta di verdura. Quindi per esempio per bambini che non manhiano carote possiamo preparare un estratto di mela, arancia e carota, in questo modo difficilmente si accorgeranno "dell'intruso"

E oltre ad essere perfetto sostitutivo del mangiare materie prime vegetali fresche, i succhi a freddo hanno benefici ancora maggiori: ad esempio, l'assimilazione dei nutrienti avviene molto più velocemente. Se infatti con i cibi solidi l'organismo ha bisogno di qualche ora per digerire e distribuire vitamine, minerali e sostanze nutritive a cellule e organi, bevendo un succo vivo esso necessita solo di una decina di minuti per la distribuzione nel corpo. L'importante è preparare il succo, attraverso (appunto) l'estrattore, e consumarlo nel giro di poco tempo (anche a causa del fatto che non vi è alcuna pastorizzazione): in questo modo le vitamine, i minerali, gli enzimi, i sali e gli amminoacidi non si disperdono, e donano al corpo l'energia e la materia viva per fortificarsi. E grazie al fatto di venir assimilati molto più velocemente rispetto a quanto avviene con la frutta e la verdura solide, rimangono inalterati; l'organismo beneficia di ancor più qualità, dunque!

Anche la scelta delle materie prime, però, deve essere accurata: la preferenza deve ricadere sempre su frutta e verdura biologiche, trattate senza pesticidi e senza conservanti. Se già normalmente, infatti, fare attenzione alla provenienze delle materie è importante, quando si tratta di succhi a freddo, così naturali e inalterati, è ancor più vitale.

Inizialmente i succhi a freddo venivano preparati attraverso trituratori associati a presse idrauliche, ma oggi che gli estrattori sono sempre più diffusi (e grazie alle tecnologie sempre più precise) i macchinari disponibili in commercio sono pensati appositamente per la funzione, guadagnando ancor più in qualità.

Gli estrattori tirano fuori da frutta e verdura il succo nutriente agendo gentilmente e a basse temperature. Non ossidando il prodotto a causa di velocità e temperatura, le materie mantengono le loro qualità e il prodotto rimane vivo, e i valori nutrizionali risultano quasi in quantità doppia rispetto ai succhi ottenuti attraverso le centrifughe.

E anche la quantità di succo vivo ottenuto è notevolmente maggiore: con l'estrattore, si arriva di solito intorno al 70% di liquido rispetto al prodotto solido! 

Non tutti gli estrattori sono uguali: noi abbiamo scelto Estraggo Pro non solo per la qualità dei materiali utilizzati ma anche per i 3 cestelli con i quali savvero possiamo fare tantissime ricette, dal passato di verdura al gelato, ai ghiaccioli, al passato di verdura alle caramelle. Scopri nel nostro articolo il mondo di Estraggo Pro

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Benvenuti nel progetto merende

Lunedì, 11 Aprile 2016 04:09

Le merendine confezionate sono comode: non richiedono tempo, non si sporca e i bambini ne vanno matti. 

E' però necessario fare una distinzione tra merendine confezionate sane e scusate il termine, immondizia: si, perchè purtroppo, complice le campagne pubblicitarie e la mancata abitudine a leggere gli ingredienti, riteniamo che sia normale somministrare indiscriminatamente merendine ai supermercati.

Alcuni ingredienti non dovrebbero essere assolutamente presenti, oppure a cui bisogna fare attenzione ecco quali:

- Zucchero bianco: si pensa che lo zucchero bianco sia utile per i bimbi per dare loro energia. Nulla di più sbagliato! Lo zucchero bianco ha un forte impatto sulla produzione insulinica facendole effettuare un picco per poi diminuire bruscamente e potrà finire spesso in ipoglicemia, quindi il piccolo si sentirà stanco e sopratutto bisognoso di ulteriori zuccheri, quindi caramelle e altre merendine. E' da considerare il fatto che alcuni bambini sono più semsibili alla dinamica insulinica causata dallo zucchero, altri meno. Non solo, nel "Journal of Alternative Medicine Review" del 2000, il Dott. Parris Kidd ha riportato che dalla sua ricerca sia emerso chiaramente che un consumo quotidiano di zucchero bianco nel bambino aggrava in maniera importante i sintomi di ipertattività, aggressività e comportamenti distruttivi. Siamo chiaramente tutte consapevoli che lo zucchero bianco rovini in maniera importante i denti. Le merendine più sane sono zuccherate con zucchero di canna o meglio ancora con malto, scriroppo d'acro, d'agave o succo di mela. Qui trovi ulteriori informazioni sullo zucchero bianco e qui l'elenco di dolcificanti sani e naturali

- Uova: la dicitura presente deve essere uova di categoria A (uova fresche), in caso contrario le uova utilizzate saranno derivati in polvere. Essendo i bambini sottoposti a una alimentazione iper-proteica nelle mense scolastiche e spesso anche a casa, sarebbe meglio evitare ulteriori proteine animali nelle merendine. 

- Latte e derivati: per maggiori informazioni puoi leggere il nostro articolo dedicato ai alla questione latte. 

- Addittivi, quindi aromi, conservanti e coloranti: chiaramente meglio le merendine senza questi.!

- Marmellata: la marmellata deve essere 100% frutta. 

- Bevande: lo stesso chiaramente vale per le bevande, così i succhi devono essere 100% frutta. 

 

Molti di voi saranno spaventati sia dalla dinamica tempo, sia dalla reazione dei vostri bambini nel caso in cui non vengano somministrate loro le merendine industriali a cui sono abituati. 

Ecco allora i nostri consigli per aiutare il vostro bambino e vosi stesse nella transizione: 

Quindi quali merende utilizzare? Parliamo proprio di questo! Scopri il nostro articolo introduttivo dedicato alle merende sane e veloci! E poi vai in homepage dove trovi a destra il menu con tutte le nostre ricette di snack semplici e deliziosi adatti a tutta la famiglia. 

 

Per questo progetto merende della durata di tre mesi, quindi da aprile 2016 a giugno 2016, abbiamo deciso di collabore con 4 aziende partner che possono offrire un grande contributo concreto a questo cambiamento:

- Noberasco: azienda leader nel settore di frutta secca e di merende sane. Troviamo i prodotti Noberasco in numerosi supermercati d'Italia e nello shop online che semplifica assolutamente la vita a noi mamme: su quest'ultimo settimanalmente ci sono tantissimi sconti dei quali usufruire. Tutti i prodotti sono sani, di grande qualità, perfetti per i nostri bimbi e sopratutto non dobbiamo cucinare, basta aprire il pacchetto. Da fruttime che sostituisce perfettamente le caramelle o una merendina, a crokkamela, all'immancabile uvetta

- Estraggo Pro: fare succhi di frutta e verdura in casa è non solo estremamente salutare ma anche comodo e pratico, perchè consente di fare il pieno di frutta e verdura (nascosta) senza dover spadellare vegetali e sbucciare frutta per ore. Ma abbiamo scelto Estraggo pro non solo per la qualità dei materiali, ma anche per i 3 cestelli che consentono di fare tantissime ricettine facili e buonissime! www.estraggo.it 

- Korto: tutti vorremmo il nostro orto, ma chi di noi ha tempo e spazio per farlo? Korto pensa proprio a questo. Tanta verdura e frutta fresca dal nostro orto personale che possiamo visitare tutti i sabati oppure da contadini locali. www.korto.it 

- Mental Fitness: la casa editrice che pubblica i nostri libri. Sostiene la nostra attività di merende con il nostro The Famili Food, ricette naturali per famiglie incasinate e un nuovo, preziosissimo libro di ricette di estratti e frullati che presto vi sveleremo e che sarà in libreria a Maggio. 

 Grazie a tutti voi per seguirci!

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

I risvegli notturni dei bambini

Domenica, 10 Aprile 2016 05:33

“Questo libro vuole aiutarvi a scegliere dove e come dormire serenamente con i vostri figli” scrive Alessandra Bortolotti, autrice del libro “i cuccioli non dormono da soli” edito da Mondadori. Wow, sarebbe fantastico, quante di noi sono devastate dal mancato sonno dei propri bambini?

I risvegli notturni dei bambini: tutto quello i genitori devono sapere sul sonno dei loro figli nei primi anni di vita

 

Ma perché diamine questi non possono dormire nel loro letto pacifici e sereni come DOVREBBE essere? Noi adulti siamo fatti per dormire tutta la notte, non possiamo perdere il sonno, anche perché prendersi cura poi di loro il giorno dopo richiede energia fisica e mentale e senza il sonno è davvero dura, anzi impossibile. E lo è ancor di più quando il giorno dopo bisogna andare a lavoro. Partendo da questo presupposto troviamo sul mercato una quantità di libri incredibile, abbiamo l’imbarazzo della scelta: per alcuni il bambino si deve addormentare in braccio e poi lo si mette nel lettino, per altri sono necessari i metodi forti con l’abbandono del piccolo nel lettino e la certezza che prima o poi si rassegnerà abituandosi a dormire nella sua stanza.

Ma se fosse sbagliato il presupposto? Se non fosse vero il concetto che “un bambino normalmente dorme tutta la notte nella sua stanza nel suo letto?”. Ed è proprio questo il lavoro strepitoso che ci propone la dott.ssa Alessandra Bortolotti, psicologa e autrice di bestseller come “E se poi prende il vizio?” pubblicato dal Leone Verde nella collana Bambino Naturale nel suo nuovo libro, I cuccioli non dormono da soli, edito da Mondadori.

Il bambino “normale” non esiste, il comportamento “normale” non esiste: questa la prima verità da accettare, per cui ogni bambino è fatto a modo suo, ha specifici bisogni tanto quanto noi adulti: eliminare questo concetto del bambino-bambolotto è già un grande passo avanti. “Nella nostra cultura, i bisogni universali dei bambini vengono comunemente visti in quanto abitudini da etichettare come giuste o sbagliate e dunque da reprimere, non come espressioni della natura stessa del bambino.” troviamo spiegato a pag 17 del libro I cuccioli non dormono da soli.

Il secondo punto da scardinare è il concetto che il bambino “debba dormire nel suo letto, nella sua stanza, perché è giusto così”. I bambini non sono adulti in miniatura, sono bambini: hanno quindi delle esigenze e delle caratteristiche fisiologiche specifiche, chiaramente differenti uno dall’altro ma comunque altre rispetto a quelle degli adulti. I cuccioli infatti non sono “neurologicamente” programmati per dormire da soli: nessun mammifero, tranne l’uomo, allontana il proprio cucciolo per dormire. Per millenni anche l’uomo ha sempre dormito con i propri i piccoli, e così lo è ancora nella maggior parte delle culture locali: nei primi anni di vita i piccoli dormono con le loro mamme, sempre e comunque. Se quindi esistono diverse norme culturali che prevedono dove e come il bambino debba dormire, esiste una norma biologica unica per tutti, provata scientificamente, per cui il sonno del bambino fino almeno ai tre anni, prevede generalmente risvegli notturni. Quindi è ormai accettato dalla comunità scientifica internazionale che il sonno del bambino sia caratterizzato da risvegli: e pensate che sono proprio questi risvegli che sembrano essere fondamentali nella prevenzione della Sids (ne parla diffusamente la dott.ssa Bortolotti nel suo libro I cuccioli non dormono da soli).

I risvegli notturni sono da analizzare non solo in termini di fisiologia, quindi a livello neurologico, endocrino e molto altro, ma anche sotto l’aspetto emotivo: “la notte può essere un momento di incertezza, non di tranquillità e di riposo come per gli adulti. Per questo, molti di loro possono avere bisogno delle rassicurazioni e dell’accudimento affettuoso di un adulto: proprio per acquisire fiducia nella notte e imparare gradualmente a riaddormentarsi da soli, senza paura, senza la sensazione di non essere ascoltati o di essere stati abbandonati” ci spiega la dott.ssa Bortolotti nel suo libro. “La nostra cultura - spiega sempre in I cuccioli non dormono da soli- ha sviluppato pregiudizi e aspettative che contrastano profondamente con la realtà. (...) Pretendere che dormano come gli adulti, quando adulti non sono. E a farne maggiormente le spese sono proprio loro,i più piccoli.” Ma i vari metodi, tra cui il famoso metodo Estivill di “fate la nanna” ritengono che siano solo capricci e che sia giusto che il bambino dorma da solo: così la frustrazione provata in quel periodo di addestramento lo farà crescere più indipendente e sicuro di sé. La risposta della dott.ssa Bortolotti è forte: “se proponiamo la frustrazione come metodo educativo, ciò che otterremo probabilmente sarà la rabbia. Capita la stessa cosa con noi: un adulto frustrato dai casi della vita non si sentirà certo più autonomo”.

Quindi, in pratica, dopo aver appurato il fatto che i nostri cuccioli non sono programmati per dormire da soli, noi mamme cosa possiamo fare?

Il primo punto sui vorrei che ci soffermassimo è che, come dice il detto ripreso dal libro I cuccioli non dormono da soli, per crescere un bambino ci vuole un villaggio “Un adulto da solo, invece, può essere messo a dura prova” ammette la dott.ssa Bortolotti. In numerose culture tradizionali la mamma è sostenuta da una rete di donne che si occupano di lei e del piccolo, per cui chiaramente la donna deve sostenere molte meno incombenze e può concedersi del tempo per riposare con il suo bambino anche di giorno oppure da sola, perché è la stessa rete di donne che si occupa anche del bambino, dando momenti di “tregua” alla mamma. Ecco, noi siamo programmati per questo, la natura ci ha creato prevedendo questo modello. Per le fortunate che ne hanno la possibilità, è giusto chiedere l’aiuto e la collaborazione dei famigliari e degli amici per il benessere del proprio bambino e dell’intero nucleo famigliare.

Sappiamo che le cose purtroppo, sopratutto ai tempi nostri vanno diversamente, per cui spesso noi mamme siamo prive sopratutto di una rete di donne che ci supporta, magari il papà non è particolarmente coinvolto nell’accudimento o lavora molto, o ancora, sopratutto in questo periodo di crisi economica, dobbiamo tornare subito a lavoro dopo il parto. Dobbiamo quindi prendere atto del fatto che non possiamo concederci il lusso di essere stravolte il giorno dopo.
Cosa fare allora? Le soluzioni come spiega l’autrice sono davvero tante, ogni famiglia trova la sua soluzione-compromesso che chiaramente può cambiare nel tempo. Ve ne elenco alcune, sempre tratte dal libro “I cuccioli non dormono da soli”

1. Quella più semplice è la condivisione del letto materno, chiaramente con le dovute precauzioni in termini di sicurezza per il bambino. In alcuni casi il papà riuscirà a dormire bene con il piccolo, in altri casi no, quindi si potrà pensare che il papà possa dormire in una stanza diversa, o che talvolta la mamma dorma in una stanza diversa (lo so, qui le resistenze culturali sono forti ma faremo un articolo con la dott.ssa Bortolotti proprio su questo nelle prossime settimane). Io per esempio quando mia figlia (seconda figlia) ha compiuto 8 mesi ho deciso di acquistare un secondo letto matrimoniale che ho messo in camera dei miei bimbi, così dormivo in parte con loro e in parte con il papà che, per esigenze lavorative quindi il fatto di essere sempre in macchina, aveva la necessità di riposare meglio. Nel week end ci davamo il cambio, così io dormivo interamente (o quasi) la notte. Ora che hanno rispettivamente 4 e 6 anni riposano nel loro lettino in camera loro e verso le 6 del mattino vengono generalmente a trovarci e riposano con noi l’ultima ora.

2. Altre volte si acquistano veri e propri lettoni famigliari, quindi da 3 o 4 piazze che consentono di dormire tutti nello stesso letto ma con più spazio. Per alcuni di voi questa affermazione può risultare assurda perché tocca “norme” culturali acquisite fin da piccoli, e scardinarle non è semplice: la cultura è una corazza che ci sostiene e ci contiene, abbatterla è fonte di ansia e di paura perché quando si esce da un confine tracciato e “sicuro” la paura dell’ignoto e delle conseguenze di tale atto invade l’uomo. Bisogna però tener presente che “per i nostri figli la notte è simbolo di assenza, buio, silenzio e mancanza di sicurezza, anche se non viviamo più nelle caverne come i nostri antenati. Per loro non è normale dormire da soli. Il più delle volte non è vero che i bambini non vogliono dormire: piuttosto, non vogliono dormire da soli perché hanno paura”: non è meglio quindi venire incontro, accogliere questo bisogno e dormire tutti insieme invece che alzarsi mille volte a notte mi chiedo?

3. Una soluzione possibile può essere quella di utilizzare un lettino attaccato al letto, anche qui applicando i suggerimenti che trovate nel libro I cuccioli non dormono da soli.

4. Se non possiamo fare a meno che nostro figlio dorma in un’altra stanza differente dalla nostra, poso il fatto che siamo consapevoli di andare contro la fisiologia, dobbiamo accettare il fatto di alzarci più volte durante la notte per andare a rassicurarlo e farlo riaddormentare., consapevoli che per alcuni bambini più “sensibili” di altri questo processo sarà più impegnativo.

5. Utilizzare il metodo Estivill e metodi affini che prevedono di far piangere il bambino finché non si abitui a dormire tutta la notte da sole è sempre e assolutamente sconsigliabile: “nei primi anni di vita i bambini costruiscono la loro memoria affettiva attraverso gli scambi relazionali ed emotivi a cui vanno incontro, e che questi faranno da modello a tutte le loro relazioni future. Trascurare questa dimensione significa rischiare di creare vuoti affettivi con cui fare i conti nel corso dell’intera vita: ne vale davvero la pena?”

Giulia Mandrino, Alessandra Bortolotti

Articolo tratto dal libro I cuccioli non dormono da soli, Mondadori

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

L’abbiamo già vista in palestra e nei supermercati dello sport: ma davvero questo strumento è solo utile fuori casa? Perché mai dovremmo tenere nella nostra abitazione uno strumento così ingombrante?

Ecco i motivi per avere in casa una fitness ball: 10 usi della palla da ginnastica per i bambini

1. A scuola: lo abbiamo già spiegato, a scuola la palla può essere uno strumento eccezionale per venire incontro al naturale bisogno di movimento dei bambini, con grandi benefici in termini di concentrazione. 

2. Così i compiti a casa saranno effettuati con più facilità generalmente utilizzando la palla. 

3. A tavola: stare seduti a tavola per mangiare non è semplice perché loro sono naturalmente portati al movimento. L’utilizzo della palla invece facilita questo processo: è importante solo verificare che i piedi tocchino terra e quindi scegliamo una fitness ball della dimensione giusta se vogliamo sfruttarla a tal fine. 

4. Per guardare la tv e giocare con tablet e videogiochi: meglio utilizzare la fitness ball piuttosto che farli stare coricati sul divano, in particolare per guardare li cartoni dove il bambino subisce passivamente la visione di immagini e stimoli. In questo processo passivo, essendo il corpo non coinvolto, il piccolo accumula adrenalina senza aver modo di scaricarla fisicamente, con le conseguenze che ben conosciamo quindi necessità di correre in casa, rabbia, conflitti e incapacità di stare seduti quando necessario. Chiaramente questi strumenti devono essere da voi gestiti, quindi consigliamo non più di 1 ora di tv al giorno non consecutiva e non oltre i 30 minuti di giochi (videogiochi e tablet)

5. Giochiamo insieme a fare esperienza dei limiti: i bambini adorano giocare a palla in casa, sembrano non stufarsi mai di passare il pallone a mamma e papà. Sfruttiamo questo strumento per insegnare loro che la palla in casa non si lancia ma si fa rotolare a terra: è sempre utile non reprimere gli stimoli e le richieste dei bambini ma convogliarle e contenerle come nell’esempio riportato. Chiaramente devono esserci momenti, e in questo la vita all’aperto ci favorisce, in cui i piccoli possano giocare liberi al 100%, senza contenimenti ma solo con regole di civile convivenza e rispetto. 

6. Destra e sinistra: giochiamo anche con papà e magari il fratellino mettendoci tutti in cerchio per passarci la palla prima a destra, poi quando diciamo cambio a sinistra. Sarà divertente non solo per imparare la destra e la sinistra ma per gli errori inevitabilmente connessi quando si cambia molto velocemente (e noi adulti non ne siamo immuni!).

7. Giocare a stare in piedi sulla palla: con l’aiuto di mamma e papà i piccoli possono cercare di stare in piedi sulla palla, con grande beneficio dello sviluppo dell’equilibrio.

8. Cerchi: il piccolo può sedersi sulla palla e immaginare di disegnare cerchi, allenando la coordinazione e stimolando la mobilità delle anche. I bimbi più piccini possono essere guidati o sostenuti da noi fin dagli 8-9 mesi.

9. Pancia in giù: giocare con la palla mettendosi a pancia in giù può essere un grande strumento di relax per il bambino, sia a livello emotivo ma anche  come rilassamento fisico attraverso l'allungamento della muscolatura. Ma il piccolo potrà anche allenarsi ad attivare gambe e braccia per creare una linea retta: in questo modo sarà stimolata tutta la muscolatura, in particolare quella della schiena messa spesso a dura prova dallo stare troppo seduti. Ma è anche utile giocare a fare le “flessioni”, quindi i piedi saranno appoggiati sulla palla, le mani a terra e con la bocca dovranno provare a raccogliere oggetti posti a circa un metro dalla loro posizione iniziale. 

10. Pancia in su: così anche stare a pancia in su sulla palla è un modo ottimale di rilassare la colonna e scaricare tutte le tensioni! Credo che insegnare ai nostri bambini fin da piccoli a prendersi cura del proprio corpo, ascoltare le sue esigenze e far fronte a esse, sia di fondamentale importanza. 

Giulia Mandrino

Image Source: http://www.sheknows.com/parenting/articles/5338/keeping-kids-active-in-winter

Una domanda naturale, se si pensa che sui banchi i nostri bambini ci passano praticamente la maggior parte delle loro giornate. E la risposta è altrettanto semplice: sì, i bambini, a scuola, stanno fermi per troppe ore.
Stare seduti e vivere una vita praticamente sedentaria è deleterio per tutti; figuratevi per i bambini, la cui natura li vorrebbe sempre in movimento.

Trascorrere troppe ore seduti sulla seggiolina davanti al banchetto senza possibilità di muovere nulla oltre alle braccia ha conseguenze. I bambini, dicevamo, per natura dovrebbero sfogare la loro voglia di movimento e, soprattutto, di aria aperta, e forzarli in questo modo può incrementare disturbi dell'attenzione (oltre che una propensione all'obesità, delle posture scorrette e dei problemi di autostima).

I bimbi scalpitano, trovandosi di fronte uno spazio limitato come quello del banco e ritrovandosi costretti alla sedentarietà, e a pagarne le conseguenze è il loro rendimento scolastico. Ma, allora, che fare?

Sì, i bambini stanno troppo seduti a scuola: sedute alternative per la scuola per aumentare la concentrazione

- Per far sì che i bambini non incorrano in disturbi dell'apprendimento (in Italia i casi continuano ad aumentare!), e quindi per aiutarli a concentrarsi maggiormente, c'è un organo che ha bisogno di input: quest'organo è l'orecchio, e in particolare i vestibolo che si trova al suo interno. Giocando a ruotare in cerchio, rotolandosi giù per le colline, saltando e provando a stare a testa in giù i bambini stimolano questo piccolo responsabile dell'equilibrio, che a lungo andare ha conseguenze positive anche sulla concentrazione e sull'apprendimento.

- Durante le lezioni, fare brevi pause che prevedano movimento è il primo passo per riequilibrare il bisogno infantile di moto dei nostri bambini, ma non basta. Le pause ricreative dovrebbero essere molto più lunghe dei pochi minuti che di solito prevedono gli intervalli (per non parlare di quelle strutture che fanno stare i bimbi in classe anche durante la ricreazione!): ogni giorno, un bambino ha bisogno di almeno un'ora di movimento libero, senza limiti, meglio se immerso nella natura. E' fondamentale battersi e richiedere alla scuola e agli insegnanti di portare i bambini in cortile anche nell'intervallo breve di metà mattina e in caso di pioggia in palestra.

Moltissimi insegnanti e la maggior parte dei genitori sono consapevoli di tutto ciò. Condividono questo pensiero, sperano in un cambiamento; anche le ore di ginnastica stanno subendo tagli su tagli, al personale e alle ore, e allora viene da chiedersi quanto sia importante la salute fisica (ma anche mentale) dei nostri bambini per il sistema scolastico. Iniziamo quindi a sensibilizzare le famiglie e gli insegnanti: facciamo capire che il movimento aiuta la concentrazione e l'apprendimento, ma non in piccole dosi!

Per cominciare a cambiare rotta, se proprio le scuole non vogliono adeguarsi, insegniamo ai bimbi a sfruttare ogni minuto libero facendo movimento. Dopo colazione, a scuola ci si può andare camminando e correndo, oppure in bicicletta, passando per le stradine meno battute senza preoccuparsi troppo di allungare il percorso (studi hanno dimostrato che la concentrazione dei bambini che vanno a scuola a piedi è maggiore di 4 volte rispetto a chi viene accompagnato in automobile!). Idem al ritorno. E la sera, invece che piazzarsi davanti alla tivù con un pacchetto di patatine, i piccoli alunni possono giocare con mamma e papà e fare un giro in bicicletta (anche in inverno! Approfittatene!) ma anche in casa a nascondino, a twister, a cuscinate. Insomma, non frenate il moto nemmeno a casa!

Oltre agli accorgimenti che vi abbiamo proposto prima, in alcune parti del mondo qualcosa è successo: così, dopo 10 anni di insegnamento, la docente Robbi Giuliano ha sostituito per i suoi studenti della scuola elementare la palla da fitness al posto della sedia, con grandi benefici in termini di concentrazione e rendimento scolastico.

http://www.nydailynews.com/life-style/health/pennsylvania-school-swaps-desks-yoga-balls-students-focus-article-1.1268783

Ma già nel 2003 uno studio pubblicato nell'American Journal of Occupational Therapy conclude che gli studenti con ADHD manifestano grandi benefici in termini di concentrazione e produttività usando la palla da fitness in classe Fonte. Così è stato coniato il termine "active seating" proprio per definire un nuovo modo di stare seduti e imparare. Guardate questo video: http://www.kezi.com/healthwatch/203891

https://turboteacher.me/2013/08/01/diy-project-jazzed-up/

Le palle sono sicuramente un inizio ma in molte scuole si sta sviluppando un concetto diverso di gestione dello spazio classe al fine proprio di favorire un maggiore benssere ma anche rendimento del bambino (che chiaramente è più motivato rispetto a una trazionale lezione frontale: così la scuola senza zaino e la scuola San giuseppe di Meda prevedono le working station e uno spazio morbido e in generale un ripensamento degli spazi classe che sono davvero interessanti e utili per i bambini. 

Negli Usa alcune insegnanti stanno inziando ad adottare sedute alternative. Vediamo insieme quali:

1. Il divano: semplice ma fantastico per leggere

http://blogs.scholastic.com/top_teaching/2009/09/come-on-in-my-virtual-open-house.html

 

2. Sgabellini

http://www.wcde.org/education/admin/default.php?js_check=ok&redirect=1&section=446&detail=

 

3. La sedia a uovo Ikea, ideale per leggere

http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/90264218/

 

4. Cuscinoni

http://www.tampabay.com/news/education/k12/pasco-schools-active-learner-program-gives-kids-some-classroom-control/2199304

 

Averle in casa è d'obbligo: sono belle e sono buone, da utilizzare quotidianamente nelle nostre ricette casalinghe. Parliamo delle piante aromatiche!

Una piantina di basilico per il nostro pesto, il cespuglietto di timo da utilizzare su pesce e verdure grigliate, la salvia per la carne e per rendere più gustosa una pasta in bianco, l'alloro che sta bene con tutto.

Perché allora non rendere ancora più appetitose, anche visivamente, queste piantine che invadono dolcemente cucine e balconi? Di sistemazioni creative ne esistono a bizzeffe. Vediamone alcune!

10 idee per arredare con le piante aromatiche: soluzioni creative per basilico, salvia e amici profumati per rendere la casa deliziosamente verde

1. Con un vecchio pallet e dei vasi in ceramica si può realizzare un piccolo giardino verticale salvaspazio, nel quale possono trovare posto tutte le vostre erbette, semplicemente integrando la struttura con mensoline dietro alle assi.

foto 1 http://www.pinkwhen.com/how-to-make-an-herb-garden-from-a-pallet/2/

2. Una vecchia asse di legno, barattoli di vetro al posto dei vasi e chiusure in metallo da fissare al legno: effetto bellissimo e un po' country per questo espositore di erbe!

foto 2 http://camillestyles.com/uncategorized/transformed-mason-jar-herb-garden/

3. Un'altalena di sapori: al posto delle piante d'appartamento infilate nei barattoli basilico, coriandolo, salvia, timo e menta. Anche qui basta poco spazio, alla luce, e verde e profumi inonderanno casa.

foto 3 http://archive.constantcontact.com/fs080/1103690441685/archive/1110242613350.html

4. Viva la semplicità: bastano dei vasetti di uguale dimensione e un'alzatina per i pasticcini del tè del pomeriggio per avere sul piano della cucina o sul tavolo in salotto un orticello a portata di mano.

foto 4 http://urbancomfort.typepad.com/urban_nest/2011/02/indoor-gardens.html

5. Non buttate le lattine dei ceci in scatola la prossima volta che preparate l'hummus: realizzando una griglia con dei bastoncini di metallo potrete appenderli al muro, e riempiendoli di terra e piantine aromatiche si creerà un giardino verticale comodo e carinissimo.

foto 5 www.itsalmostgenius.com

6. Per la casa o per l'esterno, creare questo romantico giardino verticale è laborioso, ma il risultato è ottimo: utilizzate vecchie piastrelle di recupero e le tazzine sbeccate che non avete il coraggio di buttare!

foto 6 http://www.1001gardens.org/2013/03/teacups-mosaic-board/

7. Avete spazio in giardino? Procuratevi alcune cassette di legno, magari quelle per la frutta, e organizzatele appoggiandole una sopra l'altra. Saranno la base perfetta nella quale tenere le vostre piantine, e dal momento che sono spaziose potrete non mettere limite alla varietà di erbe.

foto 7 http://littlegreendot.com/edible-garden-project/

8. Le tazzine sbeccate vengono utili anche in un'altra maniera: come perfetto vaso, piccolo e tenerissimo. Se avete poco spazio è l'ideale.

foto 8 http://www.intimateweddings.com/blog/diy-herbs-in-a-teacup-eco-friendly-favors/

9. Anche quest'idea è un salva spazio originale: le vecchie lattine del tè sfuso sono super british e super eleganti. La forma quadrata o rettangolare permette di tenerle in una fila perfetta, magari dietro al lavello o su una mensola stretta.

foto 9 http://www.architectureartdesigns.com/30-amazing-diy-indoor-herbs-garden-ideas/

10. A testa in giù? Sì, ci stanno! E appese sopra la cucina oltre che arredare in maniera fantastica sono comodissime, per la sforbiciata pronta all'uso!

foto 10 http://www.apartmenttherapy.com/hanging-plants-upside-down-sky-155283

Se anche voi siete amanti delle serate cinema sul divano, dello streaming senza sosta e delle maratone di serie tv allora non potete non conoscere CHILI. Piattaforma per guardare film e serie tv online, ha un catalogo davvero vastissimo e offre la possibilità di pagare solo ciò che effettivamente si decide di vedere, senza vincoli d'abbonamento, registrandosi gratuitamente.

Ecco CHILI, un nuovo modo di passare la serata in famiglia: dalle prime visioni a poche settimane dall’uscita al cinema ai film di cui tutti parlano, non vorrete più alzarvi dal divano

Con CHILI potrete vedere le Prime Visioni sul divano di casa con la vostra Smart Tv, gestendo tutto comodamente con il telecomando, senza necessità del pc. Il servizio è inoltre disponibile su tu tutti i dispositivi (PC, Smart TV, Smartphone, Tablet) con un’interfaccia davvero intuitiva e divisa in pratiche sezioni (www.chili.tv).CHILI, con il suo tipico logo-peperoncino, rappresenta una nuova possibilità veloce, economica e sconfinata per riempire il tempo libero in maniera divertente e appassionante.

Oltre alle classiche sezioni (, film, cartoni animati, serie tv, eccetera) sulla home troverete sempre delle proposte tematiche dalle quali attingere. Il tutto in maniera davvero semplice: potete scegliere di noleggiare i film, avendo a disposizione 28 giorni per far partire la visione e 48 ore dal primo play, o acquistarli per vederli e rivederli. In entrambi i casi la visione è possibile sia in streaming che in download. Il download, in particolare, permette di vedere i film anche quando non connessi alla rete internet, e di conseguenza è possibile fruire del servizio sia in casa che fuori (viaggi lunghi? Non è più un problema. Cene interminabili con i bambini? Idem!).

Pensate di rimettervi in pari con i film dei supereroi prima di portare i bimbi a vedere quella prossima uscita su Batman e Superman? CHILI ha raccolto tutti i film con questi due eroi. Siete amanti del cinema un pochino più profondo e il vostro idolo è Woody Allen? Non preoccupatevi, è proprio lì che vi aspetta con i suoi deliranti dialoghi in prima pagina.

Insomma, basta pensare al mood della serata e passare in rassegna lo sconfinato catalogo, sfogliandolo senza un'idea precisa o ricercando il film che avete già in testa attraverso una parola chiave.

Le serate in famiglia - seduti tutti insieme in salotto, chi sul tappeto, chi sul divano, con i bambini che mangiano popcorn - possono essere ancora più divertenti quando sulla tivù scorrono le immagini dell'ultimo prodotto della Pixar, le avventure della Schiappa dell'omonimo Diario o quando i Puffi invadono Manhattan facendo sbellicare tutti dalle risate.

E quando i bimbi vanno a letto, esausti dopo una lunga giornata di scuola e giochi, cosa c'è di più rilassante dell'accoccolarvi con vostro marito, con un buon bicchiere di vino o una tisana, guardando un cinemino? Il bello è che non sarete costretti a scegliere dal limitato zapping in tivù, ma avrete la possibilità di dedicarvi ai film che davvero preferite.

Perché CHILI non offre solo una vasta gamma di cartoni e film in famiglia: le commedie e i lungometraggi drammatici, i film da oscar e le serie tv sono anche per adulti.

E, soprattutto, CHILI offre delle Prime Visioni pazzesche: a poche settimane dalle uscite nei cinema, sul catalogo troverete i titolo più nuovi!

Una proposta completa, dunque, quella di CHILI, che vi permette di guardare di tutto, dai film più recenti, quelli appena passati dal cinema (che ora potrete ricreare dentro casa, collegando il pc al televisore o utilizzando direttamente la vostra Smart TV) a quelli più vecchi (dai Goonies a Harry Potter - perfetti con i bambini -, da American Pie a Men in Black - per svagarti o ridere con tuo marito), quelli che ogni tanto fa bene riguardare e che, prima di CHILI, avremmo dovuto ricercare con fatica.

Ora sono lì, nello sconfinato catalogo CHILI, che aspettano solo di venire selezionati per fare compagnia alla famiglia.

Siamo quindi super felici di offrire alle nostre affezionate famiglie un'opportunità favolosa, per provare la comodità e l'innovazione di CHILI!

Avete già preparato coperte morbidose e popcorn?

https://it.chili.tv/

Crokkamela: lo snack che stavi aspettando

Giovedì, 07 Aprile 2016 12:02

La frutta secca è un toccasana per i bambini: energetica, dolce, buona, ricca di nutrienti, zuccheri semplici, vitamine e minerali.

Soprattutto in questi mesi in cui quasi nessun frutto è ancora maturato naturalmente (aprile e maggio) ricorrere a questi spuntini è una scelta consapevole e davvero ottima. Ai bambini piace la dolcezza dei frutti essiccati (a volte molto di più di quelli freschi!), quindi perché non approfittarne?

Vi presentiamo Crokkamela, lo snack che stavi aspettando: la mela essiccata naturalmente diventa una merenda buona, sana ed energetica!

Solitamente la mela è un frutto molto amato dai bambini. La sua consistenza croccante ma porosa, la dolcezza naturale e il suo colore li attirano molto, quindi è bene approfittarne!
Noberasco ha pensato proprio a questo, realizzando i suoi sacchetti di Bio Crokkamela, gli spuntini per grandi e (soprattutto!) piccini che vengono in soccorso quando le mele non sono di stagione, o quando i bimbi non sopportano la frutta fresca. O, semplicemente, quando portarsi le mele in borsa risulta scomodo (si ammaccano sempre, vero?), senza rinunciare alla sana merenda di frutta a scuola, al parco o dopo lo sport.

La mela essiccata da Noberasco, tagliata a spicchi belli spessi, acquista una consistenza unica, simile alle chips di patate, che croccando sotto i denti risulta irresistibile: i vostri bimbi la proveranno e siamo certi che prenderà un posto sul podio delle merende preferite!

Bio Crokkamela altro non è che un sacchettino di spicchi di mela naturale, perfetta alternativa la frutto fresco, ottenuta dalla lavorazione di mele biologiche rigorosamente italiane trasformate in pratiche fettine secche, croccanti, senza glutine e che non sporcano le mani (non si lava, non si sbuccia e non si ammacca, questa Crokkamela!), da portare sempre con sé per avere a portata di mano uno spuntino davvero sfizioso ma salutare.

Un sacchetto di Bio Crokkamela corrisponde esattamente ad un frutto fresco: contiene solamente gli zuccheri semplici della frutta. Già: zero zuccheri aggiunti! Tuttavia risulta molto più zuccherina al palato, grazie al fatto che Noberasco coglie solo mele maturate al sole costante della pianura, più dolci rispetto a quelle cresciute a latitudini diverse, raccogliendole e lavorandole solo quando sono giunte a completa maturazione, per assicurare tutto il gusto naturale e zuccheroso e la consistenza croccante della mela appena colta.

L'essicazione è poi il segreto della bontà, della salubrità e dell'unicità di Crokkamela by Noberasco: avviene, secondo un metodo naturale, rigorosamente a basse temperature, e garantisce tutte le proprietà e le caratteristiche nutrizionali della frutta fresca.

In particolare, è il potassio ad essere protagonista di Crokkamela: un sacchetto garantisce il 36% del fabbisogno giornaliero (circa 730 mg) di questo minerale indispensabile per la contrazione muscolare e il mantenimento di un buon equilibrio idrico nell'organismo.

Bio Crokkamela può quindi essere lo spuntino perfetto, ma non solo: care mamme, provate ad aggiungere le fettine di mela essiccata agli impasti dei biscotti, o in quello del pane, oppure come decorazione per torte paradiso e per tortini al cioccolato. Piccole sfiziosità che rendono tutto ancora più gradevole!

Scopri il nostro partner Noberasco e i preziosi sconti a te riservati nel suo e-commerce iscrivendoti alla nostra newsletter!

 

Perchè gli oli essenziali funzionano

Giovedì, 07 Aprile 2016 11:18

Ve ne parliamo spesso, consigliandovi gli oli essenziali e gli aromi che possono aiutarvi a rilassarvi, a curare i malanni di stagione o a rinvigorire l'organismo.

Ma, alla fine, cos'è questa benedetta aromaterapia? Non vi lasciamo soli neanche in questo caso: ecco per voi la nostra guida!

Perchè gli oli essenziali funzionano: di cosa si tratta, come funziona e quali sono i principi di questa delicata maniera di curare l'organismo attraverso i profumi

Ogni pianta ha un suo specifico sito dal quale ricavare gli oli: possono essere le foglie, i fiori e la radice, ma anche la corteccia, la resina, i frutti o le bucce.

Gli oli essenziali hanno proprietà curative, presenti nelle molecole volatili che sprigionano, e i benefici si ottengono venendo a contatto con queste molecole nell'aria. Possono avere effetti antibiotici e antivirali, battericidi, benefici sul sistema nervoso, anestetici, espettoranti e repellenti, antidolorifici e disinfettanti.

Per sfruttare le proprietà degli oli essenziali, essi possono essere inalati, applicati sulla pelle oppure ingeriti (meno spesso e sempre sotto controllo medico).

Attraverso l'inalazione (che avviene utilizzando direttamente il botticino o diffusori a ultrasuoni oppure mettendo qualche goccia su tessuti da annusare o in acqua calda da respirare) le cavità nasali assorbono le molecole degli oli portandole direttamente al cervello, che così stimola il sistema endocrino (responsabile del bilanciamento degli ormoni nell'organismo) e quello nervoso (che connette il cervello agli organi, stimolando circolazione, digestione, salivazione, desiderio sessuale e molte altre funzioni corporee).

Proprio questa caratteristica rende l'aromaterapia super efficace: è il sistema olfattivo il primo a venirne a contatto, e in questo modo le molecole passano direttamente nelle corteccia cerebrale senza venire precedentemente filtrate dal talamo.

L'inalazione è quindi il sistema più diretto ed efficace per far sì che gli oli vengano assimilati dall'organismo, dal momento che in questo modo vengono stimolate moltissime reazioni chimiche bilancianti.

L'applicazione topica avviene invece direttamente sulla cute. Bagni caldi nei quali sono disciolti gli oli (sempre diluiti in un olio base), pediluvi, maschere, fanghi, massaggi, dietro le orecchie, sui polsi, sulle tempie, sotto il naso, sul collo o sulla schiena: gli oli essenziali sono così applicati in maniera precisa su zone ben definite, per sfruttare al meglio le differenti proprietà di ogni pianta.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sara

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Cecilia

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