No, non la propoli o il miele, che con il polline c’entrano comunque eccome. Stavolta parliamo della base di tutto: il polline, l’alimento più completo mai creato in natura, un super alimento che contiene in sé tutti i nutrienti per una vita sana!
Come la propoli e la pappa reale il polline è un prodotto degli alveari, che tuttavia si differenzia dai primi per non essere prodotto direttamente dalle api, ma per il fatto di venire prelevato dalle stesse in natura per tutte le loro produzioni.
Lo si conosce da sempre, e in effetti è considerato un ricostituente da secoli: le sue proprietà e i suoi benefici sono così tanti da renderlo essenzialmente un alimento perfetto. Perché? Perché contiene praticamente tutto: proteine, amminoacidi, acidi grassi insaturi, zuccheri, carboidrati, vitamine, acqua, enzimi, sali minerali e flavonoidi.
Questa polvere gialla finissima è costituita dalle cellule germinali maschili dei fiori, e nel nucleo delle sue cellule racchiude molecole DNA e RNA che stabiliscono le funzioni vitali di tutte le cellule. Ecco il motivo per il quale il polline nutre profondamente e rafforza l’organismo, combattendo i fastidi e rafforzando le difese naturali.
Essendo ricco di carboidrati, il polline è un ottimo energizzante. Motivo per il quale questa polvere è perfetta per coloro che necessitano di riserve d’energia. Su tutti, i bambini e gli sportivi.
Non solo: contiene molto ferro, che lo rende perfetto contro l’anemia e per venire incontro ai problemi di crescita dei bambini, anche per il calcio e le vitamine.
Gli amminoacidi, poi, sono fondamentali: nel polline si trovano tutti quelli essenziali, importanti tanto per l’attività metabolica quanto per quella celebrale, essendo che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale. Il metabolismo ne esce perciò migliorato (il polline è davvero un alleato per le diete dimagranti, purché equilibrate), così come le attività intellettive.
Da non sottovalutare è poi l’azione antiossidante del polline, che contrasta tanto l’invecchiamento delle cellule quanto l’insorgenza dei tumori, delle malattie cardiovascolari, del colesterolo. Tutto questo grazie ai suoi flavonoidi, che (sembra strano a dirsi dato che il polline è responsabile di molte allergie stagionali) possiede un’azione immunodemodulante utile per la cura di bronchiti, asma, raffreddore e sinusiti. E lo fa molto meglio rispetto agli antibiotici: il polline non attacca infatti gli agenti patogeni esterni ma agisce dall’interno stimolando direttamente il sistema immunitario, normalizzando anche la flora batterica buona (con benefici molto più a lungo termine).
Gli apicoltori sanno come raccogliere questo polline, che le api raccolgono per l’alveare in quantità molto maggiori rispetto a quelle necessarie per la loro alimentazione: con speciali reti nelle vicinanze dell’alveare, quindi, gli apicoltori “grattano” un po’ di questo polline dai corpi delle loro api, fornendolo così anche all’uomo.
Prendendolo direttamente dai piccoli apicoltori ci si assicura così un polline davvero ottimo, sottoforma di polvere fresca congelata, di polvere essiccata ad alta temperatura o deumidificata a freddo o a crudo (quindi grezza).
Si consiglia si prenderlo al mattino, a digiuno, secondo quantità raccomandate dal naturopata, dall’erborista o dal medico. Potete scegliere quindi la polvere, oppure, comprando il polline in erboristeria o in negozi specializzati, le compresse, le tavolette masticabili o le fialette.
Noi amiamo aggiungere il polline sottoforma di grani per guarnire i gelati!
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Gli ultimi anni sono caratterizzati da una tendenza sempre crescente: iperattività dei bambini. I fattori sono certamente due: il primo è la facilità e la leggerezza con cui questa diagnosi viene fatta, etichettando bambini anche solo un po' vivaci e con grande energia e intelligenza come "iperattivi". La seconda sono le condizioni ambientali e sociali del nostro tempo, che in effetti, costringendo i bambini a ritmi a loro non consoni e relegandoli troppo al chiuso, causa spesso disturbi del comportamento, dal deficit dell'attenzione, allo stress, all'ansia fino all’iper-eccitabilità, che può essere causata da una somma di questi fattori. Sulla diagnosi di iper-attività non ci pronunciamo, lasciamo la parola a neuropsichiatri. Quello di cui invece vogliamo parlare è di iper-eccitabilità e difficoltà di concentrazione, che caratterizzano davvero sempre più bambini.
Le mamme spesso si agitano e sono alla ricerca disperata di una etichetta che possa incasellare questo bimbo così impegnativo da gestire, e più si agitano più la situazione fatica a restare sotto controllo e soprattutto non riesce ad essere osservata dalla giusta angolazione. Prima di tutto, a meno che non ci sia una vera e propria diagnosi di iper-attività, la prima cosa da fare è togliersi dalla testa il famoso bambino bambolotto: come ogni adulto ha il suo carattere, così anche i bambini ce l’hanno. Così come se si mette un agente di commercio a fare il ragioniere seduto davanti a una scrivania questo avrà probabilmente grandi difficoltà, così alcuni bambini stanno seduti e composti senza alcun problema, mentre per altri è una vera tortura. Accettiamo la loro personalità e prendiamo iniziative che possano convogliare la loro grande energia.
Le cause dell'ipereccitabilità, che si manifesta in moltissimi modi (dallo stare sempre in movimento al passare da un gioco ad un altro senza sosta anche a 7 anni, dal lamento costante al pianto di insoddisfazione), sono moltissime, è vero: il fumo in gravidanza, l'inquinamento, l'ereditarietà, l'assunzione di aromi artificiali come l'E 102...
Una dieta sana e corretta spesso aiuta moltissimo (fate attenzione a limitare i latticini, la miscela tra arance e tartrazina spesso presente nelle bibite, lo zucchero bianco, merendine e alimenti raffinati). Come abbiamo spiegato in numerosi articoli lo zucchero bianco è l’alimento peggiore che possiamo fornire a bambini particolarmente sensibili su questo fronte: inizierà subito uno stato di dipendenza che li porterà a un picco di energia (generalmente incontrollabile) appena dopo l’assunzione, per poi un grande calo con conseguenti capricci, comportamenti oppositivi e richiesta di ulteriore zucchero nelle due ore successive. Provare per credere.
A peggiorare la situazione sono le scelte di fornire strumenti pseudo passivi per tranquillizzare il bambino come la tv: bene, con la tv il bambino, essendo una visione passiva che occupa solo la mente e non il corpo, il bambino accumulerà adrenalina per gli stimoli visivi percepiti, che poi al termine della visione dovrà essere “sfogata” anche fisicamente, così inizierà a correre come un pazzo, saltare su letti e divani e spesso cercare contatto fisico smodato con fratelli e amici.
Detto questo, non c'è da scoraggiarsi. Perché l'aiuto che serve arriva proprio dalla natura.
In primis i bambini ipereccitati e ipersensibili hanno bisogno di trascorrere molto tempo all’aria aperta e in mezzo alla natura: non è solo uno sfogo fisico, ma è anche un modo di riequilibrarsi dentro un ambiente armonico come lo è un parco o un bosco. Sono poi bambini che hanno bisogno di fare sport e movimento: giri in bici, corse, passeggiate, nuoto e spesso sport come lo skateboard li aiutano a veicolare in maniera proficua la loro grande energia.
Ed è proprio questo il concetto: non sono bambini problematici, sono bambini sicuramente impegnativi ma con una grande energia fisica e intellettiva e hanno bisogno di metterle in pratica per non sentirsi, giustamente frustrati e repressi nelle loro potenzialità.
Così fin da piccini leggete loro libri per allenarli anche a stare fermi e veicolare loro energia intellettiva: anche se non riusciranno a stare molto fermi inizialmente non importa. Optate per i libri interattivi con le alette così che possano essere coinvolti anche a livello motorio. Chi se ne frega se la vostra amica legge libri con lunghi testi per 30 minuti con la figlia immobile: pace e bene a tutti, anche a loro. Ognuno è diverso. Meglio sempre leggere nello stesso momento della giornata, quindi per esempio prima di andare a letto. I bambini particolarmente soggetti a ipereccitabilità amano e hanno bisogno di routine per tenere sotto controllo la loro ansia: più c’è routine più si sentono al sicuro. Chiaramente la routine giornaliera deve prevedere momenti all’aperto e di movimento.
In generale meglio evitare luoghi troppo affollati, troppi stimoli visivi e in generale centri commerciali che hanno davvero un impatto negativo: le routine che includono molti momenti all’aperto e sport, con ritmi della giornata lenti e costanti sono come abbiamo detto prima una vera manna per tutti i bambini, in particolare per i piccoli con tanta energia.
Numerosi studi hanno mostrato una correlazione tra ipereccitabilità (talvolta vera e propria iperattività) e carenza di alcune vitamine fondamentali e di sali minerali importanti: vitamine del gruppo b in particolare B6, zinco, magnesio e manganese. Probabilmente anche perché l'ipereccitabilità solitamente è accompagnata da allergie e intolleranze.Ecco perché è utile valutare con il proprio pediatra l’assunzione di integratori, come ad esempio olio di borragine che diminuisce i livelli di infiammazione, oligoelementi, che favoriscono il riequilibrio di sali minerali.
E oltre agli integratori alimentari di vitamine, sali e grassi, fondamentale è come abbiamo detto l’alimentazione: eliminiamo tutto ciò che contiene zucchero bianco, non esageriamo con cioccolata, pomodori e patate e limitiamo al minimo i latticini. Fondamentale l’assunzione di grandi quantità di frutta e verdura, sopratutto quella a foglia verde (provate con gli estratti che generalmente i bambini accettano volentieri. Un esempio di estratto perfetto per loro può essere 1 zucchina, 1 mela e 8 spinacini). Attenzione alle eccitotossine: ecco quello che dovete sapere.
Anche alcune tisane possono essere un buon sostegno e un’idea di bevanda alternativa alle bibite gasate e zuccherate:
Se optate invece per i fiori di Bach la miscela che vi consigliamo è Impatiens, Vervain, Cherry Plum, Agrimony e Holly.
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Come ogni anno, con la fine dell’estate si ripresentano i primi malanni stagionali, complici la riapertura delle scuole, il ritorno al lavoro e gli sbalzi di temperatura che caratterizzano i mesi autunnali. Starnuti, naso chiuso, mal di testa, malessere generale e febbre sono i classici sintomi che accomunano influenza e sindromi influenzali, due patologie virali diverse che colpiscono l’apparato respiratorio e si diffondono con estrema rapidità. In genere, le fasce di età maggiormente colpite sono quella pediatrica e quella al di sopra dei 65 anni di età.
Secondo il rapporto InfluNet dell'Istituto superiore di sanità (Iss) la stagione 2015/2016 ha registrato circa 4 milioni e 597 mila casi di sindromi influenzali da ottobre 2015 ad aprile 2016. Se lo scorso anno l’influenza è comparsa in ritardo rispetto agli anni passati a causa dell’arrivo tardivo del freddo, per contro il clima altalenante che ha contraddistinto i mesi autunnali e primaverili ha facilitato la diffusione di virus simil-influenzali, responsabili delle sindromi influenzali, che si sono protratti per tutto il mese di aprile.
I vantaggi dell’omeopatia nella prevenzione di influenza e sindromi influenzali
Per ridurre l’incidenza di questi disturbi, è sicuramente utile adottare uno stile di vita sano e prestare attenzione alle scelte alimentari. Ritengo, inoltre, che l’omeopatia sia particolarmente indicata per un’adeguata prevenzione. Per questo motivo, a partire dal mese di settembre, consiglio l’utilizzo di medicinali omeopatici. Grazie alle loro alte diluizioni, questi farmaci non presentano generalmente tossicità chimica né effetti secondari, e non comportano rischi di interazione con altri medicinali. Possono essere quindi utilizzati da parte di tutta la famiglia, inclusi bambini piccoli e ragazzi in età scolare, donne in gravidanza e pazienti che stanno seguendo anche altri trattamenti farmacologici.
La terapia omeopatica in prevenzione da settembre ad aprile
Quale terapia omeopatica è quindi adatta in prevenzione? Secondo la mia esperienza, il medicinale omeopatico Oscillococcinum contribuisce a ridurre in modo significativo il rischio di contrarre influenza e sindromi influenzali. Come tutti i medicinali omeopatici, può essere assunto dai bambini, anche molto piccoli, che anzi dimostrano di rispondere in modo particolarmente significativo grazie alle caratteristiche del loro sistema immunitario, tendenzialmente più reattivo rispetto a quello di un paziente adulto.
In genere, suggerisco di iniziare un trattamento preventivo a partire dall’inizio del mese di settembre: un tubo dose di Oscillococcinum va assunto una volta a settimana per tutto il periodo di maggiore trasmissione di queste infezioni, ossia fino ad aprile. In passato la prevenzione durava fino a marzo; oggi, i cambiamenti climatici e il protrarsi dei virus simil-influenzali in primavera rende utile continuare la prevenzione fino ad aprile. A partire dal mese di novembre, suggerisco di associare a Oscillococcinum, Influenzinum 30 CH, 1 tubo dose al mese, a partire dall’autunno per tutta la durata dell’inverno.
Entrambi i medicinali si possono assumere senz’acqua versando l’intero contenuto di una dose direttamente in bocca e facendolo sciogliere preferibilmente sotto la lingua. Ai più piccoli si possono proporre sciolti in poca acqua oligominerale.
Oscillococcinum è utile anche ai primissimi sintomi quali stanchezza improvvisa, spossatezza, sensazione di malessere, sonnolenza, brividi, in quanto aiuta ad impedire l’evoluzione della malattia verso la fase acuta. Per evitare eventuali ricadute, suggerisco poi di continuare o di iniziare ad assumerne una dose alla settimana. Non è mai troppo tardi per iniziare la prevenzione!
Proteggersi da influenza e sindromi simil-influenzali, un’operazione quotidiana
Bambini e anziani sono in genere le categorie maggiormente a rischio. Per i più piccoli, in particolare, che hanno un sistema immunitario ancora poco sviluppato, l’asilo nido e la scuola materna sono i luoghi in cui più frequentemente avviene il contagio: i bambini sono a stretto contatto, in stanze riscaldate e quindi all’interno di un ambiente secco, il luogo ideale per il proliferare dei virus influenzali e simil-influenzali. Non è un caso quindi che le fasce di età maggiormente colpite siano quelle pediatriche, in particolare per quanto riguarda i bambini tra 0 e 4 anni. Una volta contagiati i bambini, è facile che si ammalino anche genitori e familiari che vivono a stretto contatto.
Esistono però alcune buone abitudini che possono aiutare a diminuire il rischio di contrarre l’influenza e le sindromi : innanzitutto è importante lavarsi con cura e spesso le mani con acqua e sapone, strofinandole per almeno 30 secondi. Un accorgimento che va insegnato anche ai bambini.
Visto che la trasmissione dei virus avviene per via aerea, per evitare di contagiare gli altri è bene coprirsi naso e bocca quando si tossisce o starnutisce.
Inoltre, i fazzoletti di carta vanno gettati via dopo il primo uso, anche qualora appaiano riutilizzabili.
Infine, è buona norma non lasciarsi intimidire dalla temperature rigide invernali e arieggiare la casa più volte al giorno.
LO SAPEVI CHE ...
Le basse temperature, gli sbalzi termici e lo smog riducono le difese immunitarie dell’organismo; nel contempo l’aria secca, favorita dal freddo, crea l’ambiente ideale per la proliferazione dei virus. E’ buona norma, quindi, mantenere la temperatura delle nostre case tra i 18° e i 21° e umidificare gli ambienti per evitare che l'aria dei locali diventi troppo secca.
Una buona igiene nasale evita che catarro e infiammazione del naso favoriscano infezioni delle vie aeree.
L’alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione. Per rafforzare il sistema immunitario privilegia agrumi (contengono vitamina C), patate e carote (stimolano il sistema immunitario grazie al beta carotene) e mandorle (contengono vitamina E e antiossidanti). Scegli inoltre broccoli, cavoli e verza che rimuovono molti inquinanti dall’organismo.
Speciale bambini – prevenzione otite e virus gastrointestinali
Otite e disturbi gastrointestinali sono tra le affezioni più comuni che tendono a ripresentarsi con frequenza nei mesi più freddi, soprattutto nei bambini.
Ai piccoli che nella stagione invernale precedente hanno sofferto di infezioni recidivanti delle prime vie aeree (otiti, rino-sinusiti), consiglio di somministrare, oltre a Oscillococcinum 1 dose a settimana, anche il medicinale omeopatico Aviaire 30 CH, 5 granuli 1 volta a settimana, per i mesi invernali.
A chi ha la tendenza a soffrire facilmente di disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea ecc.), in via preventiva suggerisco di assumere, oltre a Oscillococcinum 1 dose a settimana, Arsenicum album 30 CH, 5 granuli una volta alla settimana. Consiglio cicli di tre mesi sia in inverno sia in estate, periodi in cui i disturbi gastrointestinali sono più diffusi.
Assunzione dei medicinali omeopatici
L’assunzione dei medicinali omeopatici è molto semplice: i granuli e i globuli omeopatici, ovvero le forme farmaceutiche specifiche più diffuse dell’omeopatia, vanno lasciati sciogliere in bocca, preferibilmente sotto la lingua.
Per la somministrazione ai neonati e ai bambini sotto i due anni di età possono anche essere sciolti in un po’ d’acqua, preferibilmente oligominerale e a temperatura ambiente (meglio evitare la miscelazione con tisane o bevande aromatiche) e proposti in un bicchiere, nel biberon, o con un cucchiaino.
A cura del dott. Mauro Mancino, pediatra esperto in omeopatia a Pesaro
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Scegliere i fiori di Bach più adatti ad una determinata situazione non è difficile. Basta tenere a mente che ogni comportamento corrisponde ad un determinato fiore, e che si possono associare fino a cinque fiori per volta, meglio tre per i bambini come spieghiamo nel nostro articolo introduttivo sulla floriterapia di Bach.
Il bello è che la floriterapia è priva di controindicazioni, non avrà effetti collaterali ed è assolutamente naturale. Di conseguenza i fiori selezionati dal dottor Bach sono davvero adatti anche ai nostri bambini! Non solo per condizioni mentali, quindi, come ad esempio disturbi del comportamento o situazioni emotive difficili, ma anche per stati fisici che, ormai lo sappiamo, sono ampiamente influenzati da situazioni psicologiche.
Per facilitarvi la scelta abbiamo quindi creato per voi una selezione di comportamenti e piccolo disagi che possono essere sostenuti e trattati in maniera delicata con i fiori di Bach, associando quindi l’essenza adatta ad ogni comportamento, seguendo le solite regole per la somministrazione dei fiori ai bambini.
E’ di fondamentale importanza comprendere che i Fiori di Bach, così come gli altri rimedi di floriterapia australiana e californiana, non sono pozioni magiche ma promotori di cambiamento nell’ottica di ri-equilibrio: è fondamentale quindi interrogarsi e sviluppare un forte sentimento di empatia e ascolto nei confronti del proprio piccolo e generalmente modificare qualcosa a livello di comportamento e attitudine genitoriale. Mi spiego meglio: se il nostro problema è che nostro figlio non ci ascolta, la prima cosa da fare è chiedere se noi ci fermiamo ad ascoltarlo e gli dedichiamo il giusto tempo di qualità; inutile somministrate un Heather, Oak e Vine se noi non modifichiamo nulla nella nostra relazione con lui. Inutile pensare a un fiore per impedire a un bambino di un anno e mezzo di lanciare gli oggetti perché nella sua natura farlo, anzi, deve assolutamente farlo: magari invece lasciarlo scagliare il telecomando contro il televisore proponiamo lui una pallina di gommapiuma da lanciare contro l’armadio di camera sua, o sul letto.
Per maggiori informazioni in merito vi consiglio i seguenti libri da cui è stato tratto l'articolo:
- Sigrid Schmidt, Fiori di Bach per bambini, Tecniche Nuove
- Rossella Peretto, I Fiori di Bach per la Mamma e il Bambino, Biblioteca Olistica
- Barbara Mazzarella, Fiori di Bach per bambini, Xenia Edizioni
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Agosto è alle porte, e se non avete ancora deciso dove passare le ferie con i bambini non preoccupatevi: abbiamo per voi tre suggerimenti irresistibili! Già, perché l’Italia oltre che essere un paese stupendo per i suoi paesaggi e città è piena di strutture alberghiere pensate per le famiglie, organizzate in modo da rendere la vacanza al mare in montagna un’esperienza unica e indimenticabile immersi nelle bellezze italiane e addormentati in camere a tema che vi faranno sognare.
Partiamo dal consiglio perfetto per chi ama il mare, il profumo dell’acqua e la sensazione del sole sulla pelle. Se state pensando di andare nel Sud dell’Italia allora abbiamo l’hotel ideale per voi: il villaggio Club Baia del Sole di Ricadi (in provincia di Vibo Valentia - http://www.baiadelsole.com): il mare calabrese fa da cornice a questo meraviglioso albergo sul mare, appena ristrutturato e pronto ad accogliere i suoi ospiti grandi e piccoli.
Il bello del villaggio è che si può scegliere di riposare nelle camere distribuite all’interno del villaggio e collegate tra loro da carinissimi viali in pietra immersi nel verde delle piante, oppure nei bungalow vicini alla spiaggia (o, ancora, nella suite aragosta, con la sua vista unica e mozzafiato sul vulcano Stromboli, e nell’antico mulino arabo). In ogni caso la bellezza della sistemazione è assicurata: ogni camera ha un suo tema, dal quelle immerse nei fondali marini disseminati di coralli e sprazzi azzurri a quelle più etniche e moderne.
Il Club Baia del Sole si dipana all’interno di un grande e rigoglioso giardino botanico, pieno di fichi d’India, nespole, gerani, sterlizie… L’ambiente ideale per svegliarsi, respirare a pieni polmoni l’aria di mare e passeggiare, fare yoga, rilassarsi e rifocillarsi prima della giornata in spiaggia.
Ma l’aria buona non è solo al mare: l’estate è fatta naturalmente anche per la montagna, con le sue mille possibilità di divertimento con tutta la famiglia. A Bolzano, ad esempio, c’è un magnifico e carinissimo hotel, il Sonnwies (https://www.sonnwies.com/hotel-per-famiglie-p754.html): si trova a Luson, in Alto Adige, ed è fatto per immergere grandi e piccini in una favola.
Già, perché questo hotel rinnovato da pochissimo oltre alle sue bellissime camere (confortevoli, complete di tutto per bimbi e neonati, in legno naturale e corredate da moltissimi orsetti peluche, con zone separate per adulti e bambini in modo da garantire un perfetto riposo a tutti) vanta di uno spassosissimo aquapark con scivoli a tubo, a onde, altalene, funicolari e tappeti scorrevoli. L’ideale per passare una giornata diversa!
Il tutto naturalmente incorniciato nel quadro delle alpi più magnifiche, visibili praticamente da tutte le 45 camere dell’hotel.
Ma l’esperienza più strana e coinvolgente la si farà soprattutto a Vercelli, a Riva Valdobbia, dove sorge il Mirtillo Rosso Family Hotel (http://www.mirtillo-rosso.com), il primo Christmas Hotel italiano, pensato per riposare nell’abbraccio di renne volanti e foreste incantate.
Ogni camera immerge in boschi, sentieri di montagna, laghetti e torrenti, e stare all’interno coinvolgente quanto stare di fuori, nel verde delle montagne. Spazi di gioco, spazi per il relax, armadi super capienti, gli strumenti per prepararsi bevande calde e fredde nell’intimità della propria camera: il Mirtillo Rosso pensa proprio a tutto per far rilassare le famiglie prima delle escursioni giornaliere e delle passeggiate alla scoperta della zona, la cui cultura Walser (quella degli antichi abitanti delle valli delle Alpi) è assolutamente preservata e riproposta in maniera ecosostenibile all’interno degli ambienti.
Ovviamente il tutto è pensato a misura di bambino e famiglia, e tutte le camere sono dotate di letti con sponde, fasciatoi, scaldabiberon e vaschette per i bagnetti.
Come diciamo sempre è fondamentale coinvolgere i bambini nella cucina: a volte alcuni piatti si prestano particolarmente a ciò. E le smoothie bowl sono perfette per questo fine! Consentono infatti al bambino non solo di familiarizzare con il cibo, in particolare con frutta e verdura, consentono anche di stimolare la creatività con le decorazioni, ma anche allenare la maualità fine e la coordnazione mano occhio: la varietà infinita delle decorazioni stimola tantissimo i bambini che generalmente apprezzano molto la proposta di gioco e di merenda perchè possono scegliere alimenti di loro gradimento e giocarci per un po' di tempo prima di mangiarli.
Noi abbiamo scelto di decorare la nostra smoothie bowl con i super frutti: abbiamo raggruppato i superfrutti e i pezzetti di frutta selezionata in piccoli mucchietti sul tavolo (è stata quindi stimolata la capacità di classificazione): dopo aver frullarto gli ingredienti base (banana, mirtilli e latte di mandorla), i bambini hanno iniziato a decorare la bowl a seconda delle loro preferenze estetiche e di gusto. Insomma, ci siamo divertiti!
Vi illustro ora la smoothie bowl che ho preparato oggi con i bambini, ma potete fare le vostre variazioni sia all'interno dello smoothie (per esempio potete sostituire i mirtilli con del cacao, delle fragole, del te macha o altra frutta o verdura) sia per quanto concerne la decorazione: per avere maggiore varietà di superfrutti e consentire ai bambini di assaggiarli tutti vi consiglio di optare per la confezione mix superfrutti.
Le acque aromatizzate o acque profumate sono una deliziosa bevanda, perfetta per l'estate: hanno come base acqua o infusi di tè o erbe ai quali viene aggiuta frutta, frutta secca e/o superfrutti.
La floriterapia non è solo fiori di Bach: essa comprende tutti gli utilizzi terapeutici dei fiori e delle loro essenza per riequilibrare l'organismo. Le tecniche utilizzate sono moltissime, distribuite geograficamente e nel corso della storia, e i benefici sono provati.
Molte sono le aree geografiche che nei secoli hanno usufruito dei poteri benefici dei fiori. Vediamo quindi nello specifico l'Australia.
Le proprietà dei fiori australiani sono conosciute praticamente da sempre, fin da quando gli aborigeni ne mangiavano le varietà commestibili e bruciavano quelle non commestibili per assorbirne comunque le essenze e le vibrazioni vitali.
In epoca moderna ad aver scoperto le potenzialità dei fiori delle terre inesplorate del Bush australiano (la terra vergine ricchissima di energia vitale che ricopre la maggior parte del territorio di questo continente) è Ian White. Grazie alla famiglia che da generazione studiava le piante australiane e il loro utilizzo in terapia, White è arrivato a selezionare le qualità più rare, efficaci ed equilibranti dei fiori della sua terra natale.
Come molti altri terapeuti la sua filosofia si basa sul concetto che a causare e alimentare gli squilibri fisici siano soprattutto lo stress mentale e i pensieri negativi. Attraverso i fiori e le loro essenze, quindi, Ian White ha voluto riequilibrare il corpo passando dalla mente.
Gli squilibri mentali altro non sono che un distacco della vita dell'individuo dal suo scopo primario e più naturale, dal suo cammino, da ciò che dovrebbe essere e invece non è. Riequilibrare questi squilibri non è però impossibile. Anzi: attraverso le essenze dei fiori australiani, come quelli selezionati da White, è possibile mettere in circolo la giusta energia per far fronte ai problemi, per ripensare la propria vita e il proprio cammino e per riarmonizzare i chakra, arrivando quindi a contrastare le malattie fisiche "esterne" correlate e causate proprio dalla errata predisposizione mentale.
Il bello dei fiori australiani è che rispetto agli altri, a quelli che si possono trovare in ogni zona del mondo, hanno al loro interno tutta l'energia vitale del Bush, delle terre incontaminate dell'Australia centrale. Nello specifico, hanno in sé un potere tutto loro, in grado di far emergere da ogni individuo le sue qualità migliori, trasformando al contempo le sensazioni negative in positività: l'insicurezza diviene fiducia, la paura serenità, l'odio amore.
La tradizione più pura vuole che le essenze siano preparate in un determinato e preciso modo. Proprio come i fiori di Bach (per essicazione, quindi), ma la coltura avviene naturalmente direttamente nelle zone de Bush australiano, solo dopo aver meditato per qualche minuto ed essere entrati in contatto profondo con la natura.
I fiori colti vengono quindi adagiati in una bacinella di vetro piena d'acqua e lasciati al sole per due o tre ore. Una volta filtrata quest'acqua verrà poi trasferita in piccole boccette riempite per un terzo di cognac.
Le essenze selezionate da Ian White sono circa settanta, e ognuna agisce su un differente stato emotivo e fisico che si vuole trattare. Rispetto ai fiori di Bach, però, è raccomandato arrivare a mischiare fino a sette essenze (contando che il meglio di raggiunge con al massimo quattro o cinque fiori diversi - Bach, diversamente, ne consigliò al massimo cinque, sottolineando che ognuna, da sola, è più efficace).
E la somministrazione? Non ci sono controindicazioni, naturalmente, essendo una terapia assolutamente naturale e semplice (adatta quindi anche a bambini e animali); tuttavia il consiglio è quello di assumerne sette gocce per due volte al giorno, fino al raggiungimento dell'obiettivo prefissato.
Qui potete trovare i rimedi australiani e maggiori informazioni sulla floriterapia Bush
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Oltre ai fiori di Bach e a quelli australiani, c'è un altro tipo di floriterapia, che si basa sui medesimi principi filosofici e tecnici e che però prevede fiori colti in un'altra ben determinata zona: la California. Nello specifico, si tratta delle colture naturali della Sierra Nevada, ancora per lo più incontaminate e quindi molto più ricche di energia vitale rispetto ai campi coltivati dall'uomo.
La prerogativa di questi fiori, come d'altronde di quelli che prevede la floriterapia australiana con i fiori della zona vergine del Bush, è il fatto di provenire da un territorio non ancora inquinato (o perlomeno abbastanza puro e non raggiunto dalla civilizzazione), fornendo così all'uomo una forza vitale ed un'energia impareggiabili.
Come tutti i filoni della floriterapia quella con i fiori californiani vuole essere per l'individuo un modo di risolvere i problemi fisici partendo dallo spirito, dalla mente, che grazie all'essenza delle piante possono purificarsi, liberarsi e riequilibrarsi per raggiungere una positività che investe poi direttamente anche il corpo.
Rispetto ai fiori di Bach, però, le varietà sono molte di più. Il dottor Edward Bach, infatti, ne selezionò trentotto. Qui parliamo di addirittura centotre specie floreali, ognuna dedicata ad uno specifico problema mentale e spirituale che può inficiare il buon funzionamento dell'organismo, esattamente come spiegato dalle scienze che indagano i problemi psicosomatici.
La cosa curiosa di questa floriterapia californiana è che i problemi a cui si riferiscono i fiori sono molto dettagliati, specifici e addirittura moderni e contemporanei. Un esempio? Rimedi contro le donne che rifiutano la propria femminilità (il giglio alpino), contro le radiazioni, contro la paura dell'affollamento metropolitano, contro la lingua troppo tagliente (la calendula). Tutti problemi, come anche quelli relativi ai disturbi dell'alimentazione come l'anoressia o la bulimia e come l'inquinamento, che al tempo del dottor Bach non erano ancora importanti o conosciuti, e che invece con i fiori californiani trovano un valido e alternativo rimedio.
Ma da dove viene la conoscenza attorno a questi fiori? Dobbiamo tornare indietro, alla fine degli anni Settanta, quando un gruppo di ricercatori con a caso Patricia Kaminski e Richard Kats, fondatori della FES (Flower Essence Society), iniziarono a studiare i fiori della loro terra per carpirne i benefici. Combinando la floriterapia con le scienze medico-olistiche, con la botanica e con la psicologia hanno osservato a fondo le piante e i fiori, l'ambiente circostante e i rapporti con i fiori, per giungere a definire esattamente quale fiore è adatto ad una particolare condizione.
La terapia è molto simile alle altre floriterapiche, e consiste cioè nell'assumere le gocce di essenze pure sulla lingua, due/quattro (a seconda dell'intensità desiderata e a seconda della prescrizione) per quattro volte al giorno, oppure delle sinergie.
Solitamente i fiori californiani si trovano in commercio in stock bottle da dieci millilitri. La miscela si prepara quindi mescolando le essenze scelte (fino a cinque) in una boccetta in vetro con contagocce (da trenta millilitri). Dopo aver versato sul fondo due cucchiaini di brandy si aggiungono quindi due gocce per essenza, riempiendo poi la bottiglietta di acqua minerale naturale.
Come ogni volta quando si tratta di floriterapia, potete stare sicuri: non vi sono controindicazioni, non è tossica, non si incorre in effetti collaterali. Ecco perché i fiori possono essere mischiati, ed ecco perché la terapia è indicata e consigliata anche per i bambini!
Su questo sito trovate l'elenco dei fiori californiani: http://www.scienzenoetiche.it/holos/defusione/fiori_californiani.php
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Cosa sono i fiori di Bach? Come si utilizzano? Quali sono i principi che li rendono efficaci, quando è possibile ricorrere a loro, quali sono le malattie che possono essere battute in maniera così naturale?
Le domande attorno ai fiori di Bach sono molte, anche per il loro essere un punto cardine delle terapie alternative e della naturopatia. Ecco allora una breve guida per voi che state pensando di iniziare ad utilizzarli, senza sapere ancora dove girarvi.
Cosa sono i Fiori di Bach
Innanzitutto, la terapia con i fiori di Bach si basa su un principio, che è quello di guarire il corpo attraverso (anche) la psiche: l’uomo può tornare a uno stato di benessere profondo se viene ricondotto al suo “progetto di vita”, ossia il percorso naturale che la persona è portata a compiere in questo mondo, come un fiore che sboccia. Che si impedisce al fiore di sbocciare ecco che compare sofferenza fisica e mentale.
I Fiori di Bach sono dei rimedi assolutamente e totalmente naturali, privi di effetti collaterali ed esenti da danni. Anche per questo oltre che sugli adulti, la floriterapia è particolarmente indicata nei bambini: bastano alcune informazioni basilari che vi daremo e una conoscenza profonda del bimbo per capire quali rimedi di Bach siano indicati per “far sbocciare il fiore” e quindi aiutarlo a crescere felice.
La terapia con i fiori di Bach prende il nome direttamente dal suo ideatore, il britannico dottor Edward Bach. Nacque nel 1886 e morì nel 1936, ma il suo metodo è ancora altamente attuale. La sua formazione prese avvio in seno alla medicina ufficiale, ma ben presto ne prese le distanze: dopo un primo periodo di pratica in ospedale, infatti, si rese conto che i suoi colleghi si concentravano troppo sulle malattie senza tenere in considerazione i benessere reale del paziente e la personalità del paziente, che, riteneva, aveva un ruolo molto più fondamentale di quello che si credesse.
La sua teoria trovò riscontro nella pratica, in maniera incredibilmente personale: gli fu infatti diagnosticato un cancro; gli dissero che avrebbe vissuto al massimo tre mesi. Ma lui non si perse d'animo, si buttò sugli studi e dopo qualche tempo si rese conto che la malattia era regredita e stabilizzata, confermandogli la sua teoria: che lo spirito, l'animo e la psiche giochino un ruolo di primo piano nella salute fisica di un individuo.
Negli anni successivi, quindi, lavorò presso un ospedale omeopatico, e subito dopo decise di dedicarsi completamente ai suoi studi: capì che per un medico è fondamentale conoscere la psiche e l'animo del paziente, prima che la patologia fisica, e si votò quindi alla ricerca di una terapia e di uno strumento terapeutico naturale che agisse sullo stato d'animo della persona trattata.
Giunse così anche a definire la sua filosofia, che si basa su una natura umana divisa in due parti: la prima è il Sé Superiore, e cioè quello immortale (per Bach l'umano è assolutamente religioso); la seconda è il Sé Terreno, quello della personalità costituita da uno stato fisico, mentale/psichico e spirituale.
Il Sè Superiore secondo Bach conosce il progetto di vita dell'individuo, che non è tanto il suo destino, quanto il percorso che ognuno dovrebbe compiere per crescere in perfezione (realizzando il sé in maniera completa e scegliendo anche la giusta professione, quella che si adatta alle proprie attitudini). Lo stato di perfezione, in ogni caso, lo si raggiunge anche conoscendo i propri vizi e limiti: l'uomo deve saperli superare e averne consapevolezza per trovare la sua armonia.
Secondo questo suo principio si giunge anche ad un pensiero didattico infantile molto interessante; e cioè quello secondo cui il bambino è già un individuo a sé stante, con una sua indole e una sua personalità. Pertanto genitori ed educatori dovrebbero ascoltare questa sua natura, cercando di veicolarla e indirizzarla senza spegnerla.
Tutto questo porta alla causa delle malattie. Secondo Bach, infatti, se un individuo fin da piccolo è spinto verso il completamento del sé senza intoppi e senza obblighi allora crescerà armonioso in corpo e spirito. Se, al contrario, l'uomo viene limitato, costretto e indirizzato scorrettamente, allora si attiva quel conflitto tra il Sé Superiore e la personalità terrena che crea la disarmonia psichica che alimenta le patologie.
In poche parole, quando c'è disequilibrio psichico, l'uomo sta male, perde la sua capacità combattiva e si lascia sopraffare dagli influssi nocivi. Pensate solo ai periodi tristi, di stress, di malumore e di tensione: non sono spesso accompagnati da malanni improvvisi? E, allo stesso modo, non vi sembra che quando state bene mentalmente, quando siete rilassati, le vostre difese immunitarie funzionino meglio?
Essere vulnerabili è una verità, e lo confermano anche i più recenti studi sui disturbi di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia: la mente è un organo fortissimo che agisce direttamente su tutto l'organismo!
Detto questo, se state pensando di ricorrere ai fiori di Bach per risolvere i problemi o per rasserenarvi, il consiglio è quello di rivolgervi ad un naturopata, che saprà indirizzarvi verso le essenze adatte alla vostra persona e procederà con la preparazione. Una preparazione che in realtà è davvero molto semplice, proprio come la natura di questo rimedio.
La semplicità sta racchiusa nel fatto che alla base delle miscele ci stanno proprio i fiori, e nessun composto chimico. Questi fiori (ognuno sarà indicato per un problema specifico) vengono colti, come da insegnamento del dottor Bach, di primo mattino, in una giornata serena e quando si presentano nel pieno della loro fioritura.
I metodi sono quindi due: il primo è la solarizzazione. In questo caso si tagliano i fiori e li si fa cadere dentro ad una ciotola piena d'acqua (non bisogna mai toccarli con le dita durante tutto il processo), facendo sì che tutti tocchino la superficie. Dopodiché si lascia questa bacinella al sole per tre/quattro ore, lasciando afflosciare e scolorire i fiori. In questo modo sarà pronta la tintura madre, che verrà poi versata in flaconcini scuri con contagocce in vetro mischiata con un quarto di brandy (per conservare il tutto, ma anche perché essendo un distillato della vita contiene già molte proprietà fitoterapiche).
Il secondo metodo è quello della bollitura: in una casseruola in ceramica riempita d'acqua si adagiano i fiori ed un rametto di circa 15 cm della stessa pianta. Si procede quindi con l'ebollizione del tutto (circa 30 minuti), si toglie la casseruola dal fuoco e la si lascia raffreddare con il coperchio. Alla fine basterà filtrare la tintura e inserirla nella boccetta come per la solarizzazione.
Come si scelgono
I rimedi di Bach si trovano nelle farmacie e nelle erboristerie in boccettine di vetro che appunto contengono il fiore. Come dicevamo, ogni fiore è indicato per un particolare disturbo. Per questo motivo spesso vengono miscelati tra loro, creando delle sinergie molto utili. Al massimo è consigliabile utilizzare 5 fiori in una miscela per non inviare segnali troppo confusi al corpo.
I fiori agiscono quindi su un determinato problema. Ma quali sono i disturbi e i fiori corrispondenti? Nel corso della sua vita il dottor Bach ne individuò 38: 38 fiori per 38 disturbi.
All'interno del nostro sito trovate numerose miscele di Fiori di Bach sia per bambini che per adulti. Per esempio:
- Fiori di Bach per rilassare il bambino
- Fiori di Bach per il post parto e l'allattamento
- Fiori di Bach per favorire il concepimento
- Fiori di Bach per una gravidanza serena
- Fiori di Bach per aumentare la pazienza di noi genitori
- Fiori di Bach per il rientro a lavoro della mamma
Il dott. Bach ha poi creato lui stesso una miscela di fiori chiamata Soccorso, da utilizzare appunto in situazioni di emergenza. Qui trovate maggiori informazioni in merito.
Come si usano
Le sinergie o i singoli fiori posso essere utilizzati secondo varie modalità. Quella più comune è la via sublinguale, quindi verranno versate 4 gocce sotto la lingue (le essenze agiscono tramite le mucose) per quattro volte al giorno. I momenti migliori sono dopo la colazione (e dopo essersi lavati i denti: è sempre bene avere la bocca pulita), dopo pranzo, nel pomeriggio e prima di coricarsi.
Ma per quanto tempo? Questo varia da persona a persona, da trattamento a trattamento. Generalmente si effettua un percorso di almeno 3 settimane, anche per avere dei risultati significativi e importanti è meglio prulungarlo a 3 mesi. Il bello è che, non avendo controindicazioni, si può proseguire per il tutto il tempo necessario. Ad esempio, se lo squilibrio è momentaneo e legato ad un periodo in particolare potrebbero bastare anche solo pochi giorni di trattamento (per esempio l'ansia prima dell'esame); al contrario, se lo squilibrio è più profondo, come per esempio la sensazione di non essere all'altezza delle situazioni, la paura degli esami, e una generale insicurezza ecco si potrebbe pensare a un percorso di un anno almeno, modificando la miscela a seconda dell'evoluzione.
Per quanto concerne i bambini invece ecco alcune indicazioni utili per la somministrazione dei Fiori di Bach.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.