Il termine “omeopatia” deriva dall’unione di due diverse parole greche: “òmoios”, che significa “simile” e “pathos” che significa “malattia”. Una parola che fa riferimento al principio di similitudine a cui si ispira l’approccio omeopatico: per curare un determinato disturbo risulta utile assumere a una diluizione infinitesimale la stessa sostanza che ha determinato il problema.

A intuire questo principio fu il medico tedesco Samuel Hahnemann, che intorno alla fine del ‘700, avviò alcune ricerche basate sul principio di similitudine. Il medico intuì, infatti, che per il trattamento di determinati disturbi poteva risultare utile assumere le sostanze che li avevano determinati, in piccolissime dosi e diluite con acqua. Applicando questo principio, Hahnemann capì che queste sostanze potevano agire fino a far sparire i sintomi in maniera graduale.

Cosa sono e come funzionano i medicinali omeopatici?

Spesso quando prescrivo dei farmaci omeopatici ai miei pazienti, mi rendo conto che esistono ancora alcuni luoghi comuni e che tanti Italiani non ne conoscono le caratteristiche e i vantaggi. Il motivo è principalmente l’assenza delle indicazioni terapeutiche per questi farmaci (il cosiddetto “bugiardino”), che non possono essere riportare all’interno della confezione o sul packaging. Un “gap” tutto italiano che non fa altro che alimentare l’aura di “mistero” che aleggia intorno a questi medicinali.

Gli omeopatici sono medicinali a base di sostanze naturali, di origine essenzialmente animale, vegetale, minerale o chimica caratterizzati da alte diluizioni, che garantiscono per questo motivo una pressoché totale assenza di tossicità ed effetti collaterali. Le forme farmaceutiche che prescrivo più spesso sono i granuli e i globuli, ma sono disponibili in commercio anche gocce, gel, creme, compresse, colliri…

Se vogliamo approfondire, i medicinali omeopatici possono essere suddivisi in due gruppi: quelli cosiddetti a nome comune, contraddistinti da un nome latino (per esempio Arnica montana, Apis mellifica, Belladonna…) e disponibili a diverse diluizioni omeopatiche, indicate da un numero seguito per esempio dalla sigla CH, oppure K (che stanno a indicare due diverse modalità di diluizione delle sostanze di partenza per arrivare a ottenere il farmaco omeopatico). Ognuno di questi medicinali può essere utilizzato nell’ambito di trattamenti che possono riguardare diverse patologie. Le specialità omeopatiche, invece, sono indicate con un nome di fantasia voluto dalle aziende e sono presenti sotto forma di compresse, sciroppi, mono dosi liquide, pomate e in altre forme farmaceutiche.

 

  • COSA SONO

Gli omeopatici sono medicinali a base di sostanze naturali, di origine essenzialmente animale, vegetale, minerale, o chimica caratterizzati da alte diluizioni, che garantiscono per questo motivo una pressoché totale assenza di tossicità. Le forme farmaceutiche più diffuse sono i granuli e i globuli, ma sono disponibili in commercio anche gocce, gel, creme, compresse, colliri…

 

  • DOVE SI COMPRANO

I medicinali omeopatici essendo appunto medicinali, possono essere venduti solamente in farmacia, parafarmacia e nei corner della grande distribuzione. Proprio perché si tratta di medicinali, non sono acquistabili in erboristeria.

 

  • COME SI ASSUMONO

La posologia dei medicinali omeopatici, diversamente da altri medicinali, non dipende dall’età e dal peso del paziente. Solitamente vanno assunti 5 granuli dei contenitori multidose; invece quando il medico prescrive un contenitore monodose, va assunto in un’unica soluzione. Va sempre seguita la frequenza indicata dal proprio medico. Si assumono facendoli sciogliere, siano essi granuli, globuli o anche sciroppi, in bocca, preferibilmente sotto la lingua. I medicinali omeopatici vanno assunti 15 minuti prima o 15 minuti dopo i pasti, a bocca pulita.

 

  • CHI PUÒ ASSUMERLI

Tutti possono assumere i medicinali omeopatici. Grazie alle loro alte diluizioni i medicinali omeopatici sono indicati generalmente per diversi pazienti: bambini, anziani politrattati, donne in gravidanza e allattamento, per le quali è sempre comunque importante attenersi al parere medico.

 

Testo a cura del dottor Donato Virgilio, medico di famiglia esperto in omeopatia a Brescia

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Abbiamo parlato della Gran Bretagna e dell'Inghilterra in particolare; perché allora non spostarci di qualche passo e scoprire qualche curiosità riguardante la maternità sull'Isola Verde? L'Irlanda, con i suoi paesaggi mozzafiato e la vita tranquilla, è davvero un paradiso?

La maternità nel mondo: essere mamma in Irlanda

Per capire cosa vuol dire diventare mamma in Irlanda, prima è bene capire la cultura irlandese più in generale. Certamente diversa da quella dei loro vicini britannici, la realtà quotidiana dei cittadini irlandesi è più quieta, meno frettolosa, basata più sulle relazioni umane che sugli impegni lavorativi.

In questo senso, la gente è molto più aperta e disponibile, più coinvolta nelle relazioni umane, che non si fermano alle conoscenze: l'educazione e la cordialità si sperimentano anche tra sconosciuti! Una caratteristica che viene certamente in aiuto alle mamme irlandesi: crescere un figlio qui significa sapere di poter contare su tutti. Non sono solo gli sguardi teneri ai piccoli a rivelare che è un paese aperto all'infanzia, ma sono soprattutto gli aiuti nei momenti quotidiani di difficoltà (al supermercato, sull'autobus... Insomma, in pubblico) da parte di tutti.

E inizia sempre con la maternità, questa cordialità, fin dal momento in cui le donne passeggiano verso l'appuntamento medico con la loro cartelletta verde sotto il braccio. Questa cartelletta verde è una prerogativa della maternità irlandese: è gigantesca, non entra in borsa, e contiene tutti gli esami, le visite, gli appuntamenti e il necessario per le visite durante la gravidanza. Tutte le future mamme ne hanno una, così quando si incrociano per strada adocchiando a vicenda le cartellette si scambiano un sorriso di intesa, come due harleyisti o camperisti che si incrociano sulla strada!

E proprio in questa cartelletta c'è il documento di annotazione che l'ostetrica utilizzerà in ospedale al momento della nascita. Qui le infermiere e le ostetriche appuntano ogni singolo fatto della nascita, dalle medicine prese alle (più curiose) urla della partoriente, fino alle sue sensazioni. Tutto è segnato!

E l'epidurale?  È meno incoraggiata. Anche perché durante tutto il travaglio la donna ha a disposizione un gas che le permette di rilassarsi e sentire un pochino meno il dolore.

Una volta a casa per tutta la prima settimana è un'ostetrica a visitare il bambino a domicilio, senza bisogno di uscire. Ma in ogni caso anche quando il bambino cresce il pediatra è a domicilio! Si chiama Health Visitor, ed è una figura che esegue le visite a casa, regolarmente!

Una volta cresciuti, i bambini possono contare sulle feste di compleanno alla vecchia maniera. Non è come per noi, che, ormai saturi della cultura Pinterest, cerchiamo sempre di realizzare festicciole a tema rimediando e realizzando gli oggetti e gli accessori più esteticamente accattivanti. In Irlanda la festa di compleanno è semplicemente a tema "compleanno": bastano una torta, qualche bibita e una manciata di bambini per divertirsi! Idem per Natale: se in molti paesi del mondo sta tutto nella decorazione e nelle foto di famiglia, in Irlanda ci si invia cartoline di auguri super spartane, che tuttavia riempiono il cuore di chi le riceve grazie alla sincerità dei sentimenti.

E infine due curiosità davvero strane: la prima riguarda il tè. Sì, ok, è una tradizione assolutamente anglosassone. Ma la curiosità riguarda il rapporto dei bambini con il tè, non degli adulti! Già: anche i bambini bevono il tè, e anche i bambini hanno l'appuntamento quotidiano con il tè delle cinque. Possono essere scalmanati fuori, possono giocare e infangarsi, ma all'ora di merenda rientrano tutti insieme, si piazzano in salotto e in cerchio bevono diligentemente il loro tè con i biscotti!

La seconda? I libri per bambini. A quanto pare gli autori irlandesi di libri per l'infanzia hanno un humour tutto particolare, molto adulto. I bambini spesso faticano a capire le battute nei loro libri, ma alla fine crescendo per loro è normale!

Ecco la ricetta per un maionese sana e buonissima: la ricetta della maionese veg perfetta per i bambini

Foto Credits: wikipedia

Come tagliare le unghie dei bambini

Mercoledì, 22 Giugno 2016 04:28

Sono una delle prime cose che si osservano dopo la nascita del proprio bambino: quelle piccole unghie perfettamente formate, con la loro lunetta bianca e la forma perfetta sono irresistibili. Fanno capire la bellezza della nascita, della crescita, di quella macchina ben oliata e super funzionale che è il corpo umano.

Ma hanno un rovescio della medaglia: i genitori subito si chiedono come faranno a tagliare quell'elemento perfetto senza rischiare di fare male al piccolo. Tranquilli, ci passano tutti!

Ecco come tagliare le unghie dei bambini: come, quando e quali strumenti scegliere

Intanto, aspettate a preoccuparvi: dovete sapere che nei primi giorni di vita questa è un'operazione vietata. Le unghie dei neonati, infatti, sono ancora ben ancorate e attaccate alla pelle delle falangi, quindi è inutile e soprattutto controproducente tentare di tagliarle.

Tuttavia, se anni fa si riteneva di aspettare che passasse il primo mese, ora è ritenuta buona cosa iniziare con il taglio delle unghiette già dopo due settimane di vita del bambino. La lunghezza inizierà ad essere importante e soprattutto non ci sarà più il problema dell'attaccatura della pelle. Attendere più a lungo significherebbe rischiare che il bambino si graffi accidentalmente viso e occhietti con le sue manine che vanno dappertutto!

Già, perché nonostante la loro flessibilità e l'apparente morbidezza, le unghie dei bambini sono invece inaspettatamente molto taglienti e graffianti. Per questo l'operazione dovrebbe essere poi ripetuta con un ritmo frequente: non appena iniziano ad essere troppo lunghe e dopo essersi assicurati che l'unghia sia abbastanza separata dalla pelle del dito, via di forbicino! E sì, vi accorgerete che cresceranno molto, molto velocemente: è normale.

Esatto, lo strumento per il taglio delle unghie è il classico forbicino che utilizzano spesso anche gli adulti. Inizialmente se avete paura potete decidere di affidarvi ad una limetta morbida, ma alla lunga le forbicine ben affilate con la punta arrotondata sono quelle più consigliabili. 

Nelle farmacia e nei negozi specializzati in prodotti per neonati troverete quelle fatte apposta per i bambini: sono molto più semplici da utilizzare, e naturalmente più sicure.

Il momento migliore per eseguire il taglio delle unghie sono i minuti dopo il bagnetto. Per due motivi: il primo è l'azione dell'umidità, che ammorbidendo le unghie le rende più semplici da recidere; il secondo è la calma che solitamente invade il bebè dopo il rito della pulizia. Sarà più sopportabile anche per lui! 

Tuttavia se il vostro non è un bambino tranquillo dopo il bagnetto non c'è problema: scegliete un attimo durante il quale è calmo e quieto, oppure, addirittura, durante un sonnellino, con delicatezza.

La posizione migliore? Prendete il bimbo in braccio, supino sul vostro petto, e mettendogli le braccia attorno al corpo per non farlo cadere prendete in mano le due dita e tagliate. Sarà più semplice perché la prospettiva è la stessa di quando tagliate le vostre, di unghie.

Procedete quindi con il taglio: con le forbicine accorciate delicatamente e con precisione le unghie delle mani, mantenendo sempre una forma leggermente arrotondata per evitare spigoli che graffino (aiutandovi, se non riuscite con le forbicine, con una limetta, ma solo dopo aver tagliato la parte più in eccedenza).

Per i piedi, invece, scegliete tagli più netti e lineari, dritti. Questa tipologia di taglio serve per far sì che le unghie poi non si incarniscano e si infettino.

Capiterà che accidentalmente taglierete un pezzetto di pelle del vostro bebè, e questo inizierà a sanguinare. Se il taglio non è profondo e pericoloso non preoccupatevi: sciacquate bene sotto acqua tiepida o fredda la ferita e tamponate quindi con delle garzette sterili, premendo per frenare l'emorragia.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

All'interno dei nostri succhi vivi ed estratti, possiamo aggiungere dei super alimenti come alghe, superfrutti e altri alimenti naturali particolarmente ricchi di nutrienti per renderli ancora più completi ed efficaci. 

Come utilizzare le polveri di superalimenti nei succhi: tutti i superalimenti da aggiungere ai succhi

Ecco i nostri consigli che trovate nel libro "Ricette per succhi e smoothie a base di superalimenti", edito da Mental Fitness Publishing

LE ALGHE

In questa categoria di ingredienti dalle incredibili qualità vi sono la clorella e la spirulina. Le alghe sono organismi monocellulari, tra le forme di vita più antiche. Sono spesso considerate un alimento quasi perfetto, con un contenuto eccezionalmente alto di clorofilla, una delle sostanze alla base delle loro grandi proprietà depurative e ricostituenti. La clorofilla aiuta l’organismo a produrre più ossigeno, favorendo la crescita e la riparazione dei tessuti. Tuttavia se sei allergico allo iodio, evita gli integratori a base di alghe. In virtù della potente azione disintossicante della clorella e della spirulina, assumine all’inizio: un 1⁄4 di cucchiaino per poi aumentare fino a 1 cucchiaino. Puoi inoltre assumerne piccole quantità in diversi momenti della giornata.

Per evitare il rischio di contaminazione da acque di mare inquinate, acquista alghe biologiche provenienti da una sorgente sicura.

La clorella è un’alga monocellulare di acqua dolce. Per essere assimilata dall’organismo, viene sottoposta a un processo di lavorazione che rompe la parete cellulare solida. Quest’alga è particolarmente indicata per eliminare dall’organismo le tossine e i metalli pesanti, come il mercurio, ed è rinomata per la sua azione depurativa dell’intestino e di altri organi emuntori. Protegge inoltre il fegato, favorendo la depurazione di tutto il corpo. Contiene una sostanza nota come fattore della crescita della clorella; alcune ricerche hanno dimostrato che questo fattore aumenta la velocità di crescita e riparazione dei tessuti, rafforza le difese immunitarie e favorisce la digestione. La clorella è composta per il 50% da proteine. Inoltre, è ricca di vitamine e minerali, compresi ferro e vitamine B, necessari per la produzione di energia. Disponibile in polvere o compresse. Acquista sempre la clorella con la parete cellulare spezzata per essere certo che sia digeribile. 

La spirulina è un tipo di alga dal colore blu/ verde che cresce in acqua dolce e calda. È più antica della clorella, di molte migliaia di anni, ed è sprovvista di una parete cellulare solida. Questo alimento ricco di nutrienti è utilizzato per trattare un’ampia gamma di patologie, tra cui avvelenamento da arsenico, proliferazione del fungo della candida e riniti allergiche, oltre a essere rinomato per ridurre il rischio di infarto e cancro. La spirulina rafforza le difese immunitarie, abbassa la pressione sanguigna e regola il colesterolo buono. Inoltre è ricca di proteine; contiene infatti tra il 65 e il 71% di proteine complete, rispetto al 22% della carne bovina e al 26% delle lenticchie. Per quanto la spirulina venga assunta in quantità ridotte, in ragione dell’elevato contenuto proteico, copre l’intero fabbisogno quotidiano di proteine. È anche un’eccellente fonte di amminoacidi vitali e minerali, facilmente assimilabili dall’organismo. Svolge infine una potente azione depurativa e disintossicante. Disponibile in polvere o compresse. La spirulina presenta un colore più scuro e un odore più intenso rispetto alla clorella, ma puoi aggiungerla senza problemi a succhi e smoothie dal gusto.

 

PRODOTTI DELL'APICOLTURA

Il polline è l’alimento delle giovani api ed è considerato uno dei cibi più nutrienti in natura. È composto per circa il 40% da proteine, metà delle quali sotto forma di amminoacidi liberi che sono utilizzati direttamente dall’organismo. Queste proteine altamente assimilabili sono ottime fonti di energia e favoriscono le attività cognitive. Il polline delle api è ricco di vitamine B, C e co-enzimi, oltre a magnesio, calcio, rame, ferro, silicio, zolfo e manganese, che ne fanno un concentrato di energia. Disponibile in grani.

Il miele grezzo e, soprattutto, il miele di manuka sono ricchi di enzimi che favoriscono la digestione. Il miele rafforza inoltre le difese immunitarie, oltre ad avere proprietà antimicrobiche e a presentare un elevato contenuto di antiossidanti. Utilizzare come dolcificante solo in piccole dosi.


La propoli viene raccolta dalle api da miele e utilizzata per sigillare gli alveari. Contiene oli essenziali, cere e bioflavonoidi. Disponibile in capsule.

 

BACCHE E SUPERFRUTTI

I mirtilli, i lamponi, le fragole, le more e le altre bacche sono rinomati per essere un concentrato di sostanze nutritive. Sono ricchi di vitamina C, ma gran parte della loro azione benefica è associata ai fitonutrienti, dei potenti antiossidanti, molti dei quali presentano proprietà anticancerogene. Per i succhi meglio prediligere bacche fresche; per gli smoothie, utilizza anche bacche surgelate. Puoi inoltre acquistare singole bacche o miscele di superfood in polvere.

Per informazioni sui superfrutti leggi il nostro articolo dedicato a questi e quello Noberasco, che produce i nostri superfrutti preferiti, anche bio!

La bacca di acai (pronunciato a-s-a-i) ha un colore viola scuro e dimensioni simili a un mirtillo. Presenta uno dei contenuti più elevati di antiossidanti, gli antociani, particolarmente concentrati nella buccia. La bacca di acai è una buona fonte di fibre, fitosteroli (grassi di origine vegetale che aiutano a ridurre il colesterolo LDL), vitamine C e A, calcio e grassi buoni quali l’acido oleico (un grasso omega-9 presente nelle olive) e acidi grassi essenziali omega-6. Poiché la bacca è altamente deperibile, è preferibile acquistare polvere liofilizzata o polpa surgelata senza l’aggiunta di edulcoranti.

La bacca di amla, conosciuta anche come uva spina indiana, è ricca di vitamina C, amminoacidi, polifenoli, lipidi e altri oli essenziali. Favorisce la digestione e la salute del fegato, oltre a rafforzare l’apparato respiratorio.

Il frutto del baobab viene lavorato per estrarre il delizioso baobab essiccato in polvere. In percentuale di peso, questo contiene più vitamina C delle arance, più ferro della carne rossa ed è particolarmente ricco di minerali alcalinizzanti, come calcio, potassio e magnesio. Questo frutto dalle dimensioni simili a una noce di cocco presenta una buccia vellutata e un gusto inconfondibile, una combinazione di pompelmo, pera e vaniglia. Il frutto del baobab è rinomato per le sue proprietà rivitalizzanti e contiene acido malico che, insieme agli alti livelli di vitamina C, dona una sferzata di energia. Il baobab in polvere è ricco di enzimi digestivi e prebiotici, che stimolano la crescita di batteri probiotici nell’intestino, favorendo la digestione. Il contenuto di potassio, calcio e magnesio conferisce a questo frutto qualità alcalinizzanti.

La bacca camu camu, di colore rosso, viola o verde, è simile per dimensioni a un mirtillo rosso. Ha un sapore leggermente aspro, menontenso nella polvere essiccata. Le bacche camu camu sono incredibilmente ricche di vitamina
C, all’incirca 3000mg per 100g di polpa, una delle concentrazioni più elevate tra i frutti. Inoltre, contengono vitamine B e minerali traccia come potassio, ferro e calcio. È stato dimostrato che gli estratti di queste bacche aiutano ad alleviare
le infiammazioni e ridurre lo stress ossidativo. Presentano un elevato contenuto di flavonoidi, poche calorie e molte fibre. Disponibile in polvere liofilizzata. In virtù dell’elevato contenuto di vitamina C, un consumo eccessivo di bacche camu camu potrebbe avere un effetto lassativo. Assumere al massimo 1⁄4 o 1⁄2 cucchiaino al giorno.

La bacca inca, nota anche come bacca d’oro o ribes del capo, fresca assomiglia a una piccola ciliegia di color giallo/arancione, circondata da una buccia sottile simile a una lanterna cinese. Le bacche vengono essiccate al sole, processo che ne aumenta il sapore deciso, agrumato e leggermente agrodolce. Contengono vitamine A e C, molte vitamine B, nonché bioflavonoidi, che favoriscono l’assorbimento della vitamina C, alleviano le infiammazioni e rafforzano il sistema immunitario. Questa bacca dona a uno smoothie un sapore leggermente agrumato.

La lucuma peruviana è un frutto delizioso preparato in polvere e venduto come dolcificante naturale. Avendo un gusto simile allo sciroppo di acero, rende più dolci bevande e dessert. La lucuma contiene un gran numero di nutrienti,
tra cui vitamine, minerali e fibre, come il beta-carotene, le vitamine B1, B2, B3, B5 e la niacina, nonché minerali quali ferro, potassio, calcio e fosforo. Disponibile in polvere. Questo dolcificante naturale presenta un ridotto indice glicemico e, rispetto allo zucchero, ha un impatto più contenuto sulla glicemia.

I melograni sono eccezionalmente ricchi di vitamina C, oltre a contenere polifenoli, tra cui l’acido ellagico che, secondo alcune ricerche, aiuta a inibire la crescita delle cellule tumorali. Gli antiossidanti presenti in questo frutto favoriscono inoltre una buona funzione cardiovascolare. Disponibile come frutto fresco, in polvere liofilizzata e succo.

La bacca di olivello spinoso è ricca di vitamine C ed E, minerali come ferro, cromo e manganese, amminoacidi, antiossidanti e acidi grassi essenziali. Disponibile come succo nelle farmacia e nei negozi bio con Weleda

 

CACAO

Il cacao grezzo in polvere, senza edulcoranti aggiunti, è ricco di nutrienti e presenta un elevato contenuto di flavonoli antiossidanti. Il cacao grezzo viene estratto dai chicchi di cacao presenti nel frutto dell’omonimo albero. Grazie all’alto tenore di antiossidanti, è inoltre un’eccellente fonte di minerali, tra cui ferro, cromo, manganese, zinco e rame. È uno degli alimenti più ricchi di magnesio, che aiuta a rilassare i muscoli, alleviare lo stress e rilassare il cuore e l’apparato cardiovascolare.
Il cacao grezzo contiene inoltre il triptofano, un amminoacido che favorisce il rilassamento e migliora il sonno, e la feniletilamina (PEA), una sostanza con effetti benefici sull’umore. Acquista il cacao grezzo in polvere, con un gusto più delicato rispetto al cacao in polvere commerciale, e la granella di cacao, leggermente più amara e con un sapore di cioccolato più intenso. 

 

ACQUA DI COCCO

L’acqua di cocco ha un gusto dolce e, se aggiunta a succhi e smoothie, dona freschezza e apporta tutti gli elettroliti benefici. Disponibile in confezioni nei negozi del biologico

 

RADICI ED ERBE

La carruba è un legume naturalmente dolce e dalla forma simile a un baccello. È ricca di fibre, vitamine B, vitamina E e antiossidanti. Questo legume dolce viene essiccato e fatto in polvere. La carruba è un toccasana per l’apparato digerente, oltre a essere un valido sostituto del cioccolato. Disponibile in polvere.

Il ginkgo biloba ha foglie ricche di flavonoidi e terpenoidi che aiutano a proteggere i nervi, il cuore, i vasi sanguigni e la retina, oltre a stimolare la circolazione dilatando le vene. Viene comunemente utilizzato per migliorare la funzione cognitiva, la vista e la circolazione. Disponibile come tè, tintura o in polvere.

Il caffè verde viene estratto dai chicchi di caffè non ancora maturi, di colore verde. È ricco di acido clorogenico, un antiossidante che aiuta a regolare la glicemia e perdere peso. Disponibile in polvere.

Il tè verde proviene dalla stessa pianta del tè nero, ma è meno lavorato e pertanto è più ricco di polifenoli antiossidanti, in particolare una catechina nota come epigallocatechina-3-gallato (EGCG), dalla quale si ritiene che derivino gran parte dei suoi benefici per la salute.

Il tè matcha è ricavato dalle foglie di tè verde finemente macerate. Si tratta di una forma di tè concentrata che contiene 137 volte più antiossidanti del normale tè verde. Se assunto regolarmente, aiuta a proteggere la cute grazie all’alto contenuto di polifenoli. Il tè verde favorisce inoltre la termogenesi, un processo che stimola il consumo energetico quotidiano, aumentando l’uso, da parte delle cellule di fegato e muscoli, di acidi grassi come fonte di energia. Per questo motivo, alcuni studi hanno suggerito che sia utile per perdere peso. L’assunzione di tè verde sembra inoltre ridurre il rischio di numerose malattie, dalle infezioni batteriche o virali alle condizioni degenerative croniche, tra cui cancro e osteoporosi. Il tè verde contiene l’amminoacido L-teanina, che stimola la produzione di onde cerebrali alfa per creare uno stato di calma e lucidità mentale. Disponibile in polvere.

La maca, nota anche come ginseng peruviano, in America Latina è considerata un tonico energizzante. In medicina, è utilizzata da secoli come adattogeno, in quanto ha la capacità di alleviare lo stress, aumentare la resistenza alle malattie e rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, è un alimento indicato per gli atleti e per contrastare la sensazione di stanchezza. La maca ha un contenuto elevato di antiossidanti, vitamine e minerali, tra cui calcio, magnesio, ferro, vitamina C e vitamine B energizzanti (B1, B2, B6 e B12). Contiene circa il 60% di carboidrati, il 10% di proteine, l’8,5% di fibre e il 2,2% di grassi, tra cui acidi grassi sani. Tuttavia, sembra che i maggiori benefici della maca ricadano principalmentesu ghiandole surrenali e apparato endocrino. La maca agisce direttamente sull’ipotalamo e sulle ghiandole pituitarie, le “ghiandole di controllo“ dell’organismo, il cui ruolo è quello di regolare le altre ghiandole. Inoltre, si ritiene che la maca contribuisca a regolare i livelli degli ormoni sessuali sia negli uomini che nelle donne. Potrebbe recare sollievo in caso di sindrome premestruale e migliorare la libido e la funzione sessuale. Inoltre, si ritiene utile per alleviare i sintomi della menopausa, quali vampate di calore e sudorazione notturna. La maca ha un gusto leggero, simile a quello delle noci, con note di fondo dolci. Disponibile in polvere.

La foglia di moringa viene da un albero che cresce rapidamente (noto anche come albero del ravanello o albero miracoloso). È possibile utilizzare varie parti della pianta: il nettare del fiore, da cui si ricava il miele, l’olio, per cucinare e per fini cosmetici, i semi, che possono essere mangiati quando sono verdi, arrostiti, fatti in polvere e immersi per fare il tè o utilizzati per preparare il curry, nonché le foglie. Queste sono tradizionalmente utilizzate per alleviare
le infiammazioni, disintossicare l’organismo e come antibiotico. Presentano inoltre una potente azione anticancerogena. Sono un’ottima fonte di proteine, poiché contengono grandi quantità di amminoacidi, tra cui tutti quelli essenziali. Sono altresì rinomate per l’elevato contenuto di clorofilla, il pigmento verde delle piante, alcalinizzante, depurativa ed energizzante; si ritiene anche che contribuisca a rafforzare le difese immunitarie. La moringa è ricca di antiossidanti, tra cui carotenoidi e polifenoli, nonché vitamine, in particolare B, A, C, E e K. Presenta inoltre un elevato contenuto di calcio: 100mg in 5g (1 cucchiaino) di polvere. Infine apporta magnesio, potassio, ferro e zolfo. L’olio è ricco di acido oleico (omega-9). Le foglie sono spesso immerse in acqua calda per preparare del tè. Disponibile in polvere o come olio estratto dai semi della pianta. 

Il mais viola è ricco di antiossidanti, tra cui gli antociani. Disponibile in polvere.

I germogli di erbe e semi, come erba di grano, erba d’orzo, germogli di girasoli, erba medica, piselli e broccoli sono rinomati per le loro proprietà depurative ed energizzanti. 

La popolarità dell’erba di grano potrebbe dipendere dal contenuto eccezionalmente alto di clorofilla. I germogli di erbe e semi sono alcalinizzanti e ricchi di enzimi che favoriscono la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. L’elevato contenuto di clorofilla aiuta a ossigenare e depurare il sangue, stimolando al contempo la digestione. Inoltre, contengono abbondanti quantità di antiossidanti e contribuiscono a proteggere l’organismo dai danni causati da radicali liberi e tossine. L’erba di grano ha un gusto delicato e pulito. Presenta grandi quantità di vitamine e minerali, tra cui le vitamine B, A ed E, nonché calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco. Inoltre, contiene amminoacidi in una forma facilmente assimilabile dall’organismo, si ritiene che rafforzi il sistema immunitario e abbia proprietà antimicrobiche.

Anche i germogli di semi presentano un gran numero di benefici. Durante la germogliazione, i minerali come calcio e magnesio si legano alle proteine, rendendoli più biodisponibili. Inoltre, la qualità delle proteine migliora dopo che i semi sono germogliati e, durante questo processo, il contenuto di vitamine e acidi grassi essenziali aumenta notevolmente. Questi super alimenti favoriscono la rigenerazione cellulare e sono pertanto un prezioso alleato per mantenersi giovani.

 

I FUNGHI MEDICINALI

Ogni fungo medicinale possiede delle proprietà terapeutiche uniche e dei polisaccaridi dalle incredibili qualità benefiche. I funghi sono tutti rinomati per rafforzare le difese immunitarie, incrementare l’energia, la resistenza e la vitalità. Quando si assumono più specie contemporaneamente, è possibile ottenere i seguenti benefici. Innanzitutto, contengono numerosi composti, come il mannosio, che presenta un’azione antimicrobica e antivirale, particolarmente adatto contro le infezioni del tratto urinario. Sono inoltre ricchi di fitonutrienti che aiutano a rallentare il processo di invecchiamento. I funghi medicinali sono disponibili in polvere sfusa o all’interno di capsule. In questo caso, apri le capsule e versa il contenuto nelle bevande. A volte sono disponibili delle miscele.

Il chaga è utilizzato come tonico multiuso. Rafforza infatti il sistema immunitario, presenta eccellenti proprietà antivirali e contiene grandi quantità di antiossidanti. Viene spesso considerato un elisir di longevità ed è tradizionalmente utilizzato per curare le condizioni infiammatorie quali ulcere e coliti. Il chaga contiene numerosi ingredienti attivi: steroli, triterpeni, saponine e polisaccaridi. È ottimo in caso di difese immunitarie basse.

Il cordyceps è ideale per preparare un tonico vegetale con effetti benefici su reni, polmoni e apparato cardiovascolare.

La grifola frondosa è particolarmente rinomata per la sua capacità di eliminare gli agenti cancerogeni, grazie ai polisaccaridi beta- glucani. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che queste sostanze stimolano la crescita naturale delle cellule, favorendo la funzione immunitaria. Protegge il fegato e aiuta la digestione, nonché contrasta le infezioni batteriche e virali.

Il reishi è considerato un tonico vegetale, in grado di regolare la funzione immunitaria e favorire longevità e salute. Presenta proprietà adattogeniche che aiutano l’organismo a mantenersi in equilibrio.

 

PIANTE DALL'ELEVATO POTERE NUTRIZIONALE

Oltre alle piante descritte in questo volume, ne esistono molte altre con proprietà adattogeniche, ideali per sostenere la funzione delle ghiandole surrenali o come tonici energetici. Disponibili in polvere, tè, tinture, estratti o sciroppi.

L’aloe vera ha numerose proprietà curative: allevia le infiammazioni, rafforza le difese immunitarie e possiede un’azione protettiva contro il cancro. È utile per favorire la digestione, calmare l’intestino e incrementare l’assorbimento di nutrienti. Inoltre, stimola la proliferazione di batteri benefici nell’intestino, creando un ambiente nel quale possono prosperare, riduce l’acidità e favorisce la funzione degli enzimi digerenti. È un tonico depurativo utile per mantenere la pelle luminosa, rafforzare il sistema immunitario e contrastare le infezioni microbiche e virali, oltre a essere d’aiuto per i disturbi mestruali. Disponibile in succhi e gel, ricavati dall’estratto delle foglie e senza effetti lassativi, da aggiungere a succhi e smoothie.

Il cisso quadrangolare è un prezioso alleato per la salute delle ossa, la digestione, i disturbi mestruali, la respirazione e per ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Disponibile in polvere o tintura.

L’echinacea rafforza le difese immunitarie e viene comunemente utilizzata per curare e prevenire le infezioni delle vie respiratorie superiori, come raffreddore e influenza. Disponibile in tintura, polvere o tè.

I prodotti a base di ginseng sono solitamente utilizzati come tonico generico e adattogeno per aiutare l’organismo a gestire lo stress quotidiano. Sono spesso usati per migliorare le prestazioni fisiche e mentali, aumentare la vitalità e ridurre il senso di stanchezza. Le sue proprietà sembrano derivare dai molteplici composti in esso contenuti, come ginsenosidi, saponine, fitosteroli, peptidi, polisaccaridi, acidi grassi e poliacetileni, nonché vitamine e minerali. Esistono numerose specie di ginseng e la loro azione dipende dal tipo e dalla quantità di ginsenosidi. Queste sostanze contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, alleviano le infiammazioni, migliorano la sensibilità all’insulina e proteggono l’organismo contro le lesioni dei nervi. Inoltre, potrebbero presentare proprietà anticancerogene.

Il panax ginseng è rinomato per le sue qualità anti-stress. Il ginseng americano può essere utilizzato per regolare la glicemia o come tonico ad azione umidificante, utile per calmare la tosse secca. L’eleuterococco, noto anche come ginseng siberiano, è un ottimo tonico per gli atleti, in quanto conferisce energia, allevia lo stress e ha effetti benefici sulla circolazione. Disponibile in polvere, tintura o tè.

La schisandra è una pianta tradizionalmente utilizzata per favorire le funzioni epatica e renale,nonché per stimolare la memoria e la funzionalità sessuale. Disponibile in polvere, tè e tintura.

Lo he shou wu (Fallopia multiflora) è ampiamente utilizzato nell’erboristeria cinese per prevenire l’invecchiamento precoce, in quanto favorisce le funzioni epatica e renale, stimola la circolazione e rafforza muscoli, tendini e ossa. Inoltre, è utile per aumentare il desiderio sessuale, accrescere la concentrazione di spermatozoi e rafforzare sperma e ovuli. È ricco di zinco e ferro. Disponibile in polvere e tè.

Il cardo mariano è indicato per mantenersi in salute e favorire una buona funzione epatica. Può contribuire ad aumentare il flusso di bile (che emulsiona i grassi ed espelle gli scarti dall’organismo). Alcune ricerche hanno dimostrato che il cardo mariano è in grado di proteggere il fegato dagli effetti dannosi di molteplici tossine, grazie in parte ai potenti antiossidanti. È inoltre adatto per disintossicare l’organismo. Disponibile in tintura o tè.

Lo shatavari è una specie di asparago selvatico, che le donne utilizzano da secoli per mantenersi in salute. È spesso considerato un rimedio miracoloso e consumato per aumentare la fertilità, alleviare i sintomi della menopausa e produrre estrogeni nell’organismo femminile. Disponibile in polvere, tintura o tè.

La curcuma è una spezia da cucina i cui benefici per la salute sono attribuiti alla curcumina, il suo ingrediente attivo, rinomata per le eccellenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. La curcumina contrasta infatti le condizioni autoimmuni e infiammatorie, come i disturbi dell’intestino e l’artrite reumatoide, previene il cancro e diminuisce il rischio di forme di declino cognitivo, quali l’Alzheimer. Favorisce inoltre la funzione epatica e riduce il rischio di disturbi cardiovascolari. Questo ingrediente attivo viene assorbito meglio dall’organismo se combinato con un pizzico di pepe nero e grassi. Disponibile come radice fresca o triturata.

 

NUTRIENTI AGGIUNTIVI

Il collagene, la proteina più abbondante nell’organismo, è presente nella cute, nelle ossa, nei legamenti, nella cartilagine, nei denti e nei muscoli. È essenziale per la salute delle ossa e per costruire la matrice ossea. Gli integratori a base di collagene in polvere sono indicati per la salute di intestino e articolazioni, per avere una carnagione più chiara, alleviare le infiammazioni, rafforzare le unghie deboli, ispessire i capelli fini, riparare i tessuti connettivi per una maggiore elasticità, stimolare la circolazione e favorire la guarigione delle ferite. Il collagene idrolizzato è una variante pre-digerita e più facile da assorbire. Disponibile in forma liquida.

Il colostro è la fonte più ricca in natura di ingredienti biologicamente attivi: contiene oltre l’80% di componenti bioattivi prodotti nel midollo osseo e nell’apparato circolatorio. È ampiamente utilizzato per rafforzare le difese immunitarie e favorire la digestione, nonché per stimolare la guarigione e il recupero dopo malattie, interventi chirurgici ed esercizio fisico. Disponibile in polvere.

La glutammina è un amminoacido (il componente essenziale delle proteine) presente nei muscoli. Per quanto, in normali condizioni, l’organismo sia in grado di produrre una quantità di amminoacidi sufficiente per il fabbisogno quotidiano, a volte è necessario assumere integratori a base di glutammina per contrastare lo stress fisico, ad esempio dopo esercizio fisico, interventi chirurgici e durante la convalescenza a seguito di ferite, cancro o ustioni. La glutammina favorisce la salute del tratto digerente, rafforzale difese immunitarie e combatte le infezioni. Disponibile in polvere.

L’MSM (metilsulfonilmetano) è un composto di zolfo naturale normalmente presente in piccole quantità negli esseri umani e in molti alimenti. Tuttavia perde energia o addirittura scompare rapidamente durante la lavorazione dei cibi. L’MSM è utilizzato per migliorare la salute di capelli, cute, unghie e articolazioni, nonché per alleviare le infiammazioni in caso di condizioni artritiche. Disponibile in polvere.

I probiotici sono batteri benefici naturalmente presenti nell’intestino; svolgono un ruolo essenziale nella digestione e nell’assorbimento degli alimenti, rivelandosi pertanto indispensabili per mantenersi in buona salute. I probiotici sintetizzano attivamente le vitamine essenziali K2 e le vitamine B. Aiutano inoltre a prevenire la proliferazione di microbi dannosi, come batteri e fermenti, e contribuiscono a regolare le difese immunitarie e alleviare le infiammazioni. Stress, farmaci e cattiva alimentazione possono facilmente ridurre i livelli di batteri benefici. La polvere probiotica è particolarmente indicata per aumentarne i livelli. Disponibili in polvere.

Le proteine in polvere possono rivelarsi utili per aumentare il contenuto proteico di succhi e smoothie e aiutano a stabilizzare la glicemia, rafforzare il sistema immunitario, facilitare la crescita e la riparazione dei tessuti e mantenere una composizione corporea salutare. Uno smoothie a elevato contenuto proteico può sostituire un pasto. Sono inoltre utili per chi fa esercizio fisico e per il recupero, la convalescenza post-ospedaliera e durante i periodi di scarso appetito, ad esempio dopo malattie o durante la chemioterapia. Acquista polveri di elevata qualità, prive di agenti di riempimento, additivi ed edulcoranti. Se hai problemi a digerire i prodotti caseari, opta per forme alternative e facilmente reperibili, come le proteine di piselli, riso, canapa e miscele di superfood. Se sono aromatizzate, scegli quelle con aromatizzanti naturali e preferisci i prodotti biologici.

Lo shilajit è un potente integratore di minerali utilizzato nella medicina ayurvedica; si tratta di un essudato color marrone che fuoriesce dalle spaccature delle rocce di montagna. Lo shilajit contiene tutti i sali minerali organici e ionici, nonché minerali traccia e ultratraccia. Sono inoltre presenti acido umico e acido fulvico: per quanto riguarda il primo, alcune ricerche hanno dimostrato le sue proprietà antivirali, mentre il secondo è ottimo per disintossicare l’organismo. Disponibile in polvere.

I tocotrienoli, ricavati tradizionalmente dalla crusca di riso, sono ricchi di vitamina E biodisponibile, altri nutrienti e grassi di origine vegetale. Presentano un elevato contenuto di antiossidanti, vitamine B e minerali, tra cui calcio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, zinco, rame e iodio. Disponibili in polvere.

Tratto dal libro RICETTE DI SUCCHI E SMOOTHIE A BASE DI SUPERALIMENTI, edito da Mental Fitness Publishing

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

I tipi di cacca del neonato

Martedì, 21 Giugno 2016 05:24

Sembra buffo pensare alla pupù dei nostri bambini, ma una neomamma osserva tutto, dalla punta dei piedi ai capelli del piccolo: è un essere nuovo, sconosciuto, che ha bisogno del nostro aiuto per tutto. E conoscere a fondo ciò che lo riguarda è assolutamente naturale, oltre che fondamentale per offrirgli tutte le migliori cure di cui siamo in grado.

Signori e signore, i tipi di cacca del neonato: quando è normale, quando è strana e tutto ciò che riguarda la pupù dei bambini

Come tutto, anche la pupù dei bambini varia a seconda dell'età e del tipo di alimentazione. Ma nel caso dei bambini appena nati la distinzione è ancora più sottile, e si parla di variazioni addirittura a seconda dei giorni di vita.

E' proprio in questo momento, infatti, che i neogenitori si trovano ad avere a che fare con il primo tipo di cacca, e cioè il meconio. Il meconio in realtà non è cacca, ma una sostanza nera-marrone-verde contenente bile, secrezioni intestinali, liquido amniotico e cellule, che viene comunque espulsa dal corpo come fosse pupù. 

Non fatevi quindi spaventare dal colore nero, mamme: è una buonissima cosa, se il vostro piccolo lo espelle! Anzi: se dovessero invece esserci feci di colore bianco, quello è il campanello d'allarme per un problema alle vie biliari.

La seconda tipologia di secrezione fecale è quella della fase di transizione. Dopo l'inizio dell'allattamento o dell'alimentazione con il latte in polvere, il bebè inizia a produrre feci di colore giallo tendente al verde.

Si passa quindi alla settimana successiva, quando finalmente compaiono le feci da latte. La loro caratteristica è quella di contenere grumi di caseina condensata, e possono essere di due tipi in base al tipo di nutrimento. Se allattate al seno il vostro bambino probabilmente espellerà feci molto liquide (che scivolano, purtroppo, sul corpo sdraiato e arrivano fino al collo!) di colore giallo-oro con piccoli pallini bianchi (la caseina condensata, appunto); se il bebè viene invece nutrito con latte in polvere il colore della pupù sarà marrone e la consistenza più dura. Ecco perché i bambini allattati artificialmente spesso soffrono di stipsi, diversamente da quelli allattati al seno.

E proprio per questo motivo, fate attenzione: se i bambini allattati artificialmente espellono feci striate di sangue, può essere un problema di eccessiva durezza che causa ragadi o escoriazioni nella delicata zona dell'ano.

In tutto questo, la frequenza è molto soggettiva da bambino a bambino; ma un'indicazione generica potrebbe essere questa: nei primi giorni i bimbi allattati al seno vanno spesso di corpo sporcando il pannolino, per poi di giorno in giorno diradare la frequenza, arrivando ad evacuare anche una volta ogni 2/3/4 giorni, grazie al fatto che l'intestino si sta stabilizzando. I bimbi allattati artificialmente - al contrario - espelleranno le feci più frequentemente, anche una volta al giorno, per il fatto che il latte artificiale viene assimilato solo in parte, rendendo necessario lo smaltimento dei residui attraverso l'intestino.

Fin qui tutto bene: se frequenza e colore sono regolari, nulla di cui preoccuparsi. I segnali d'allarme possono invece essere altri: se il neonato ha ad esempio diarrea e feci verdi potrebbe essere gastrointerite, oppure, sia prima – attraverso l'alimentazione materna – sia dopo lo svezzamento, un problema di alimentazione o intolleranza (come ad esempio agli spinaci o al troppo ferro, che può tradursi anche in feci nere o molto scure).

Ma in generale non c'è molto da angosciarsi, nemmeno quando troviamo pezzetti di cibo dopo lo svezzamento (semplicemente l'intestino agisce molto velocemente e la flora batterica non ha tempo di “digerire” tutto il cibo), nemmeno quando la cacca pare schiumosa (il muco è presentissimo nel colon dei piccoli, soprattutto dopo lavaggi nasali che provocano l'ingestione), nemmeno quando la stitichezza assale il bambino che passa dal latte materno a quello artificiale (che, oltre alla stitichezza provocherà un cattivo odore: non allarmatevi se la cacca di vostro figlio puzzerà in maniera incredibilmente adulta: è normale!).

La redazione di mammapretaporter.it

 

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La pulizia di occhi e nasino nei neonati

Martedì, 21 Giugno 2016 04:58

Pieghe della pelle, unghie, sedere, genitali, testa; ma non solo: le neomamme si chiedono giustamente qual è l'iter giusto da seguire anche nella pulizia di occhietti e nasino dei loro figlioletti!

Vi spieghiamo la pulizia di occhi e nasino nei neonati: la semplice cura di occhietti e narici che non deve diventare troppo ossessiva

No, non deve diventare troppo ossessiva, anzi. Gli occhi dei bimbi, ad esempio, non hanno bisogno di una pulizia costante e quotidiana, ma solo sporadica e solo in caso di secrezioni importanti. Idem il nasino, che non necessita di soluzione fisiologica in quantità eccessive!

Partiamo quindi dagli occhi: come dicevamo, meglio pulirli sono in caso di effettiva necessità; e quando lo facciamo accertiamoci di usare la delicatezza necessaria, per non arrecare danni inutili! Semplicemente tenete a mente di eseguire movimenti sempre dall'interno verso l'esterno: è importante non lasciare che la sporcizia rientri, invece di uscire!

Per farlo, quindi, utilizzate una piccola garzetta imbevuta di soluzione fisiologica (mai i dischetti o i batuffoli di cotone! I residui di lanugine sono pericolosi e difficili da eliminare) e passatela con delicatezza lungo la palpebra del neonato, sempre dall'interno verso l'esterno, facendo attenzione a eliminare tutti i residui delle secrezioni. 

Meglio, come sempre quando si tratta della pulizia dei neonati, non strofinare con forza, ma ammorbidire le crosticine con movimenti delicati fino a che non riusciamo a togliere tutto.

Questo procedimento è necessario anche quando il bambino presenta un pochino di congiuntivite, che si differenzia dalle normali secrezioni (frequenti nei primi mesi di vita a causa dei condotti a volte ancora non del tutto aperti e liberi) per il fatto di presentarsi con produzioni giallastre e importanti e occhi gonfi e arrossati. 

Capita, ma non serve allarmarsi: si tratta semplicemente di una congestione nasale o di una piccola ostruzione del dotto lacrimale che provoca infiammazione e secrezioni. Pulite come vi abbiamo spiegato sopra, e per alleviare il fastidio e stimolare la guarigione procedete con un lieve massaggio della zona con le dita, passando dalla palpebra inferiore alla base del naso (avendo cura di non toccare l'interno dell'occhio, ma restando solo sulla zona cutanea esterna).

Per quanto riguarda il naso, è bene sfatare il mito dell'esigenza costante di acqua fisiologica: ne basta una goccina per narice (iniettandola con le pipette usa e getta apposite), e solo in caso di appunto di presenza di muco, alfine di evitare il rischio di infiammazioni delle basse e alte vie respiratorie: nei primi mesi di vita il bambino respira solo ed esclusivamente attraverso il naso, e non dalla bocca, quindi è importante assicurarsi che durante il sonno o l'allattamento esso sia libero. 

La soluzione salina, dicevamo, è perfetta per sciogliere il muco che si è seccato e per aiutare il naso a liberarsi da solo quando seguita da un piccolo massaggino circolare sulle narici, per espellere il muco. Solo così il bambino potrà respirare di nuovo liberamente e senza sforzo.

Detto questo, la soluzione fisiologica, soprattutto in grandi quantità e seguita dall'utilizzo dell'aspiratore nasale, serve solo in caso di effettivo bisogno, e cioè quando ci sono intasamenti effettivi, non come prassi. Nel caso contrario, e cioè ricorrendo a questi metodi quando non serve veramente, l'effetto sarà il contrario, e cioè si irriterà la mucosa del bambino causando così le fastidiose secrezioni e la conseguente ostruzione.

Un trucchetto che funziona davvero ed è molto più naturale? Se allattate, utilizzate per ogni narice un goccino del latte del vostro seno. E' ricchissimo di importanti sostanze antinfiammatorie ed è quindi un perfetto strumento che aiuta a liberare il naso guarendolo allo stesso tempo.

Ricordiamoci che il muco giallo non è sintomo di infezione che necessità terapia farmacologica: è un semplice segnale (nel 90% dei casi) di muco stagnante, che appunto prende il colore giallo.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Foto credits: 

elena k photography di Elena Kloppenburg

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Come sarà diventare mamma e crescere un bambino nella terra delle spezie, degli elefanti, del caldo e dei tessuti coloratissimi? Sicuramente è un mondo totalmente differente rispetto a ciò che siamo abituati in Occidente. Ed è per questo che è davvero interessante curiosare tra le abitudini e le caratteristiche del diventare mamma in India!

La maternità nel mondo: essere mamma in India, dove il co-sleeping è una pratica naturale e assolutamente normale

La prima curiosità riguarda un fatto pre-natale. Un fatto strano, un'abitudine che in realtà è legge, una strana, stranissima legge: in India è contro le regole (non solo “umane” ma anche burocratiche) sapere il sesso del bambino prima della nascita. Il motivo? Parecchio pauroso e inquietante: qui la società preferisce di gran lunga i bambini maschi, e il governo vuole mettere ai ripari le bimbe femmine: si ha paura che, scoprendo il sesso femminile, molti genitori decidano di interrompete volontariamente la gravidanza.

E l'allattamento? Qui, come in molte culture orientali, è normalissimo e accettato, e allattare in pubblico è incredibilmente normale; tuttavia da molti anni le donne passano per un motivo “sociale” al latte artificiale: è un po' uno status symbol. Utilizzare il latte in polvere significa mostrare agli altri di poterselo permettere, e di potersi permettere una tata.

Ma se l'allattamento è un fatto normale e naturale, il popolo indiano ha ancora difficoltà ad esprimersi sul sesso, sull'anatomia e sui fatti più naturali del corpo umano femminile e della maternità. Ci sono corsi preparto, ma da pochissimo, e soprattutto è solo un fatto recente la presenza dei mariti a questi corsi.

Il fatto che questi corsi siano un qualcosa di assolutamente innovativo per un paese come l'India lo conferma il fatto che, nonostante la loro presenza ai corsi, i maschi si ritrovino ancora molto imbarazzati di fronte ai termini medici anatomici. Il sesso è ancora un tabù, non si studia nemmeno educazione sessuale nelle scuole, e negli ospedali “normali” (quelli non “di classe”) la presenza degli uomini in sala parto non è permessa (non solo per un fatto di regole, ma soprattutto per la tendenza a sentirsi ancora a disagio).

Una volta a casa, il bello dell'India è che il bambino dorme con i genitori regolarmente, a prescindere dalla classe sociale (nel senso: avere una casa grande non significa obbligatoriamente fare dormire il bambino nella sua stanza, nonostante la possibilità). Questo co-sleeping (con i genitori o con la tata di famiglia) dura fino ai sei o ai sette anni! Già: o con i genitori o con la tata. Perché in India è normale, quando si hanno le possibilità economiche, assumere una tata a tempo pieno.

I genitori, infatti, che abbiano entrambi o meno un lavoro, affidano i figli alle tate a tempo pieno; queste tate vivono insieme a loro (con la loro famiglia in una parte dedicata della casa dei datori di lavoro, per essere sempre raggiungibili ma non sempre occupate quando non ce n'è bisogno) e si occupano di tutto ciò che riguarda i bambini. Addirittura, è raro uscire e vedere bambini (che non siano molto poveri) con i loro genitori: solitamente l'uscita è solo con la tata, o, com'è chiamata qui, la ayah.

E, se non ci si può permettere la tata, saranno i nonni, i parenti e i vicini ad occuparsi dei bambini quando i genitori vogliono o devono uscire (non solo per piacere e tempo libero, ma anche per le commissioni).

In tutto questo, la parte più difficile dell'essere mamma e accudire un figlio in India è la paura delle infezioni. Se nei paesi Occidentali (ma anche in molte zone Orientali) cadere, sbucciarsi e prendere qualche botta è solo parte del processo di crescita e di formazione del sistema immunitario, in India sbucciarsi un ginocchio o graffiarsi (o, addirittura, bere una goccia d'acqua del rubinetto o quando si fa il bagnetto) significa venire a contatto con moltissimi germi e batteri pericolosi che possono causare importanti infezioni, infezioni che gli ospedali faticano a curare per il loro stesso stato di sporcizia. Ecco perché le mamme sono iper apprensive: devono esserlo per forza!

Diciamo subito che osservare le urine e le feci del vostro neonato è davvero una buona abitudine: come per gli adulti, queste secrezioni corporee sono un ottimo strumento di diagnosi per problemi fisici o, normalmente, per confermare lo stato di buona salute. Anche quelle dei bambini possono quindi espletare questo compito, e osservando attentamente alcune caratteristiche potrete essere certi se il vostro bambino soffre o meno di qualche problema.

Nello specifico, sono molti i genitori che si chiedono quale sia la quantità “giusta” della pipì del loro neonato. Insomma, quando è poca e quando è troppa?

La pipì del neonato: tutto quello che c'è da sapere sulla frequenza e sulla quantità di pipì che deve fare un neonato

Innanzitutto, l'urina del bambino appena nato è di colore giallo chiaro ed è praticamente inodore; tuttavia nei primissimi giorni successivi alla nascita si potrebbero trovare delle piccole tracce rossastre, come dei sedimenti. In quel caso non fatevi prendere dalla paura: non si tratta di sangue; è semplicemente una reazione dovuta alla presenza di cristalli di urati e per l'eccesso di sali.

I genitori devono sempre tenere in conto che i reni dei bambini appena nati si stanno rodando. Dopo la prima minzione successiva alla nascita la pipì diminuisce molto, per stabilizzarsi quando il bambino inizia a nutrirsi regolarmente. Ed è sempre per il discorso del “rodaggio” che non appena mangiano o bevono spesso evacuano subito; è proprio per questo che per i primi sei mesi il cibo deve essere solo liquido: bisogna lasciare che i reni prendano il ritmo e le funzioni fisiologiche corrette.

Nei primi mesi, allora, il pannolino si bagna solitamente tra le sei e le otto volte al giorno, arrivando tranquillamente a dodici.

Diciamo pure che fino ai sei mesi un bambino dovrebbe urinare almeno sei volte: questo numero non è casuale, ma serve a confermare la corretta crescita e la giusta quantità di nutrimento (sempre confrontando i dati con l'effettiva crescita del bambino, senza allarmarsi: se fa poca – non pochissima – pipì ma cresce non c'è alcun bisogno di preoccuparsi). 

Questi pannolini, poi, devono avere un peso particolare, per capire se effettivamente la pipì è abbastanza: il peso ideale del pannolino è lo stesso di quando ci versate dentro almeno tre cucchiai di acqua (ma lo capirete subito: un pannolino pieno della giusta quantità di pipì è nettamente più pesante di uno vuoto; confrontatelo con uno nuovo e non ancora usato).

Parlando in maniera più specifica, si parla di normalità quando un bambino fino ai sei mesi produce circa 200/300 millilitri giornalieri di urina, e intorno 400/500 intorno all'anno di età. Ma il peso approssimativo sarà per voi già un perfetto strumento.

Insomma: il numero di pannolini bagnati è un indicatore perfetto per capire se il bambino assume latte a sufficienza, molto più delle feci, che invece non sono un indicatore altrettanto preciso. 

Per quanto riguarda la frequenza, fino al momento in cui il bambino impara a trattenere la pipì nella sua vescica (fino ai ventiquattro mesi almeno) la minzione è chiaramente molto frequente; per questo motivo l'assenza o la diminuzione della frequenza può essere un dato indicatore di qualche problema, e il bambino avrebbe bisogno di una visita dal pediatra.

La minzione assente o eccessivamente rara si chiama anauria o oliguria ed è causata da vari fattori: scarso apporto di liquidi, sudore eccessivo, disfunzioni della vescica, disfunzioni neurologiche oppure infezioni generali o concentrate nelle vie urinarie.

Se, al contrario, il bambino sembra fare troppa pipì, superando i dodici pannolini al giorno, si parla di poliuria. In questo caso il motivo potrebbe essere semplicemente un eccesso di liquidi assunti; sono rari infatti i casi in cui si tratta di problemi metabolici o diabetici: nei lattanti è davvero molto infrequente.

Una chiamata al pediatra è infine consigliata nel caso in cui vi accorgiate che le urine hanno un odore sgradevole (campanello d'allarme per qualche infezione), quando si verifica contrazione della diuresi (un altro sintomo del fatto che il bimbo forse sta mangiando poco) e quando i genitali delle bambine perdono del sangue (potrebbe trattarsi di una crisi genitale strettamente correlata agli ormoni della gravidanza).

 

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Gli effetti degli oli essenziali sul nostro benessere sono davvero tanti: ma il primo, forse il più sottovalutato, è l'impatto benefico sul nostro umore, anzi sul nostro buon-umore!

Ecco gli oli essenziali per creare un delizioso profumo di casa: 10 miscele di oli essenziali per profumare di buonumore la casa

 

Abbiamo due soluzioni per profumare il nostro ambiente: 

A. Aromadiffusione: per effettuare dell'aromadiffusione basta inserire le seguenti miscele in un diffusore di oli essenziali (io uso questo) con acqua. 

B. Spray per l'ambiente: la ricetta è davvero semplicissima! Procuriamoci un botticino spray vuoto, riempiamolo per 4/5 di acqua, aggiungiamo poi della wodka liscia, e inseriamo gli oli essenziali scelti. Ricordiamoci sempre di scuotere bene il boccettino

 

1. Sole e buonumore

- 6 gocce di bergamotto

- 3 gocce di arancio dolce

- 3 gocce di lime

 

2. Respiri d'Oriente

- 5 gocce di sandalo

- 2 gocce di bergamotto

- 2 gocce di ylang-ylang

- 4 gocce di patchouli

 

3. Rinfrescami le idee

- 5 gocce di lavanda

- 3 gocce di menta peperita

- 2 gocce di eucalipto

 

4. Non ce la posso fare oggi

- 5 gocce di bergamotto

- 4 gocce di mandarino

- 2 gocce di menta peperita

 

5. Sogni d'oro

- 6 gocce di lavanda

- 1 goccia di bergamotto

- 2 gocce di ylang ylang

 

6. Fresca estate

- 2 gocce di menta peperita

- 2 gocce di lavanda

- 4 gocce di lime

 

7. Calduccio davanti al camino

- 5 gocce di bergamotto

- 2 gocce di cannella

- 2 gocce di arancio dolce

 

8. Autostima di donna

- 2 gocce di pompelmo

- 4 gocce di palmarosa

- 3 gocce di legno di rosa

 

9. Femme fatal

- 3 gocce di ylang ylang

- 4 gocce di legno di rosa

- 2 gocce di palmarosa

 

10. Concetrazione vieni a me

- 2 gocce di rosmarino

- 2 gocce di menta

- 3 gocce di lavanda 

 

Giulia Mandrino

 

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Sara

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Cecilia

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