Tisane e decotti per i bambini

Mercoledì, 17 Giugno 2015 13:43

I tè, gli infusi e i decotti possono essere somministrati ai bambini indicativamente a partire dei sei mesi di vita. E' importante non utilizzare prodotti contenenti zucchero all'interno ed è sempre consigliabile usare erbe sfuse, che si acquistano in erboristeria. Lasciamole al massimo 3 minuti in infusione se le assumeranno i bambini sotto ai 3 anni. Vi consiglio di evitare tè neri e tè verdi perchè contengono teina, una sostanza non adatta al delicato sistema nervoso dei bambini almeno fino ai 10 anni; se poi in estate preparate per voi un tè verde alla menta e loro ne vogliono bere un po' non negateglielo, ma li eviterei come bibita quotidiana. Ma qual'è la differenza tra infuso, decotto e tisana? Tisana è un termine generico diciamo, mentre "nel decotto si utilizzano semi e radici che rilasciano le loro proprietà SOLO bollendo in acqua per circa una decina di minuti. L'infuso invece si prepara con fiori e piante più tenere che NON vanno bollite, altrimenti perderebbero le loro proprietà benefiche, ma semplicemente lasciate in infusione (come il tè) nell'acqua bollente per un tempo variabile che va dai 10 ai 15 minuti."

Ecco le erbe che possiamo somministrare ai più piccoli e le situazioni più adatte per ciascuna:

- Biancospino: utile in caso di diarrea in quanto regolarizza la peristalsi intestinale.

- Camomilla: utile per gonfiori e spasmi intestinali, attenzione perchè può essere un eccitante. E' quindi importante non assumerla dopo le 16.

- Finocchio: facilita la digestione ed elimina i gonfiori. 

- Malva: lenitivo delle mucose delle alte vie (raffreddori e catarro) ma anche della mucosa intestinale, per cui la possiamo utilizzare in caso di dolori addominali o come semplice bevanda (massimo 250 ml al giorno)

- Melissa: è un ottimo rilassante, da abbinare magari al tiglio. 

- Rosa canina: ricchissima di vitamina C

- Tiglio: è il rilassante per eccellenza. Potete risparmiare molto raccogliendo questa tisana con i vostri piccoli durante la fioritura tra giugno-luglio. 

- Karkadè: "il karkadè deriva dal fiore dell'ibisco: dalla sua infusione otteniamo una bibita dal colore rosso intenso e leggermente aspra. Ricco di vitamina C, ha anche proprietà diuretiche e drenanti per il fegato. Inoltre protegge le pareti venose grazie ai suoi antociani, coloranti naturali appartenenti alla famiglia dei flavonoidi. Viene coltivato nell'Africa sub-sahariana, in particolare in Senegal. È naturalmente privo di sostanze eccitanti e molto dissetante" (tratto dal mio libro The Family Food)

- Te rosso roibos: "si tratta di un tè naturalmente dolce, ricco di calcio, ferro e antiossidanti naturali, proveniente dal Sud Africa. Essendo privo di teina è assolutamente indicato anche per i più piccini. Ha un gusto morbido e delicato che sisposa bene con altri aromi, specialmente spezie e frutta" come spiego nel mio libro The Family Food, edito da Mental Fitness Publishing. 

- Kuchika: "questo tè giapponese è privo di teina, ma contiene numerose sostante minerali, come fl uoro e calcio, e diverse vitamine. Si trova facilmente nelle erboristerie e può essere somministrato la mattina come bevanda in alternativa all'estratto. Essendo comunque una bevanda tonificante, è meglio evitare di darla dopo le 16." (tratto dal mio libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing.)

- Infusi alla frutta: sono delle vere e proprie bombe di benessere; durante l'infusione la frutta sprigiona minerali e vitamine benefiche. Possiamo acquistarli già preparati in bustina o sfusi, ma avremo bisogno di filtrarli prima di consumarli. In alternativa creiamo le nostre miscele personalizzate con la frutta che più ci piace passata all'essiccatore. È anche possibile lasciare in infusione per circa un'ora la frutta fresca nell'acqua bollita: calcolate un frutto per ciascuna tazza. Non dimenticate gli infusi "mangia e bevi" che hanno all'interno i pezzettini di frutta da bere e mangiare." (tratto dal mio libro The Family Food).

Per quest'estate noi posso che consigliare a voi e i vostri piccoli (dai tre anni in su) la mia bevanda fresca alla menta, ecco il link con la ricetta. 

Potete poi creare voi un infuso unendo le erbe che vi ho indicato sopra: "i bambini adorano inzuppare le bustine nella bevanda calda! Che soddisfazione vi darà poter offrire loro un infuso buono e sano, che tra l'altro avete creato voi!" come spiego nel mio libro The Family Food.

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 

 

 

Lo so, vi state chiedendo cosa possa azzeccare lo scrub con l'autostima, sarà forse un errore? Ebbene no, non è un errore, è il mio scrub con olio essenziale di palmarosa: quest'olio è davvero speciale, è un grande anti-infiammatorio e agisce positivamente sullo stress (e noi mamme ne accumuliamo da vendere). E' inoltre un prezioso antirughe, per cui possiamo aggiungere 5 gocce circa di olio di palmarosa nella nostra crema idratante per migliorare e prevenire le rughe. Ma il potere principale di questo olio è quello di metterci in contatto con il nostro istinto femminile, e di incrementare la nostra austima di donne e madri: possiamo semplicemente portarlo in borsetta e inalarlo all'occorrenza, oppure possiamo come detto prima aggiungere 5 gocce di questo alla nostra crema viso o ancora preparare questo portentoso scrub che non solo è drenante grazie al sale rosa e all'olio essenziale di cipresso, ma lavora sopratutto sull'autostima; io lo utilizzo 3-4 volte alla settimana sotto la doccia. Saranno 10 anni che non copro più uno scrub: costano tantissimo e credo siano nettamente migliori quelli fatti in casa. Ecco allora la mia ricetta per questo scrub rosa:

 

 

Oggi vi racconto la mia ricetta per un doposole che lenisce e rigenera la pelle dopo l'esposizione al sole. E' adatta a grandi e bambini ed è davvero velocissima da fare.

Come realizzare una crema doposole homemade: aloe vera e olio di cocco per una pelle profondamente idratata

All'interno della nostra crema troviamo:

Burro di cocco: burro ricchissimo di acidi grassi che aumentano l'elasticità e l'idratazione della pelle

Olio di cocco: è una delle mie passioni come sapete, contiene acidi grassi a catena media che donano energia alla pelle e profondo nutrimento

Olio di oliva: penetra profondamente nella pelle senza danneggiare i pori, contiene antiossidanti e neutralizza radicali liberi che possono danneggiare la pelle

Aloe vera: gel anti-infiammatorio naturale, contiene antiossidanti e sostanze lenitive. 

Burro di karitè: ricco di vitamina E è un burro estremamente nutriente e un perfetto doposole

Olio di iperico: è il perfetto doposole, lenisce gli stati infiammatori e rigenera il tessuto cellulare

 

 

 

 

La nostra Baby Lamp quarantasettimane

Mercoledì, 17 Giugno 2015 05:55

Appena è arrivata Baby Lamp a casa Tommy mi ha detto: questa è mia! Ed è da una settimana, da quando gentilmente 40settimane mi ha inviato il prodotto da testare, che lui si addormenta con la sua stellina coccolosa e morbida. Per lui è diventata uno strumento per rilassarsi e avvicinarsi delicatamente al momento della nanna: la gira e la rigira, la osserva mentre cambia colore, poi a un certo punto si mette sul fianco e si addormenta.

La Baby Lamp è molto utile per lui che ha difficoltà a fermarsi e a rilassarsi: muovendo la lampada riesce ad addormentarsi perchè non si sente costretto a stare fermo; può manipolarla, metterla in bocca osservarla, stringerla. Nel mentre però rallenta la frenesia dei suoi movimenti e riesce a lasciarsi andare più agevolmente.

 

Quali sono le caratteristiche di questa stellina?

- è morbida al tatto
- ha luci multicolore
- è senza fili 
- ha 8h di autonomia
- è sicura ed ergonomica
- non si surriscarla



Giulia Mandrino

Bagno e co-bagno del neonato

Lunedì, 15 Giugno 2015 11:46

Il bagnetto del neonato non è tanto finalizzato a pulire il neonato, è piuttosto un rito, uno strumento ber favorire il suo benessere e per dare ritualità alla giornata.
Non cè una vera e propria frequenza con cui fare il bagno, ma è consigliabile effettuarlo non più di 3-4 volte la settimana.

Ecco i consigli di mammapretaporter.it per il bagno e il co-bagno del bebè: come fare il bagnetto insieme, quali saponi e oli essenziali usare e perchè è importante il contatto pelle a pelle in acqua

All'interno del bagnetto non è necessario utilizzare nessun bagnoschiuma in quanto:

1. Il neonato non è sporco

2. La sua pelle è molto delicata quindi tutti i prodotti che fanno schiuma, contenenti quindi tensioattivi ossia quelle sostanze che servono per creare quelle fantastiche e divertenti bolle, aimè sono fortemente sconsigliati, perché possono alterare il delicato equilibri dell'epidermide.

Possiamo utilizzare però:

1. Amido di mais: le sue proprietà lenitive sono conosciute fin dall'antichità

2. Miscela di oli essenziali chiaramente diluiti in precedenza in un olio vettore (vedi aromaterapia per bebè)

3. Fiori di Bach (Rescue Remedy, Star of Bethlehem e Red Chestnut)

4. Olio di mandolre dolci

5. Olio di cocco

Un dono meraviglioso che potete fare a voi e al vostro bimbo è il bagno insieme (se non avete la possibilità di sfruttare una vasca va bene anche la doccia); riempite la vasca con acqua calda a 37° circa e se avete piacere potete utilizzare la nostra ricetta per il bagnetto del bebè che trovate qui. Sedetevi nude nella vasca e appoggiate il bimbo sul vostro petto con la testolina appoggiata sotto il collo che abbiamo visto essere uno strumento di estasi sensoriale di non poco conto: per la maggior parte dei neonati il benessere percepito sarà davvero molto consistente, in quanto beneficeranno della dimensione dell'acqua che riprende la condizione uterina percepita da loro per la maggior parte della loro vita e avranno il contatto estatico con la pelle nuda della della mamma che sappiamo essere lo strumento di eccellenza per far secernere endorfine che abbassano gli ormoni dello stress e che migliorano il generale adattamento del bambino alla vita extra-uterina e in generale al suo processo di crescita. Anche la mamma beneficerà del contatto estatico pelle a pelle e la lavanda avrà per entrambi una funzione non solo "rilassante" ma anche decontratturante e con influenza sulla memoria del dolore e del trauma trauma (uno degli effetti positivi dell'olio essenziale di lavanda è proprio quello di lavorare sulla memoria del dolore).

Articolo tratto e adattato dal mio libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing

Foto credits

Dopo l'articolo dedicato alla spesa del sabato mattina mi avete scritto in tantissime per sapere dove andavo a fare questa benedetta spesa: ho due o tre posti, ma uno in particolare è nel mio cuore. E' Ortosano, un orto appunto che si trova nelle colline di Cantù dove il sabato mattina ci rechiamo spesso per comprare la nostra verdura e qualche frutto.

Giovanni vi accoglierà con un sorriso e con una cassetta pronta da riempire: così inizia il tour dell'orto. Vi illustrerà quali prodotti sono attualmente pronti, voi gli sceglierete e andrete insieme a raccoglierli dalla terra. Ieri io ho acquistato: 2 barbabietole per i miei estratti, 5 cipolle bianche con il gambo (il gambo è ottimo non solo per i passati di verdura ma anche per fare noodles e soba e in generale piatti asiatici), 2 teste di insalata, borraggine con i suoi meravigliosi fiori blu (nei prossimi giorni vi preparo una super ricettina), piselli che noi mangiamo spesso crudi, taccole, zucchine, coste e una vaschetta di more di gelso, un vero e proprio alicamento. La prossima settimana dovrebbero essere mature anche le prugne! 

I bimbi come sempre cercano di imitarlo per cui si mettono a strappare l'erba e le spighe che ci sono vicino alla stradina che conduce all'orto. Tommy ha chiesto informazioni sulle zucche, e Giovanni gli ha ricordato che ogni cosa ha il suo tempo e che quindi le zucche saranno pronte in autunno: non solo, essendo agricoltura biologica ci ha raccontato che quest'anno hanno lavorato duro per salvaguardare le zucche perchè sono state attaccate da parassiti e roditori; non utilizzando pesticidi ma solo lavoro manuale ci ha spiegato che è stata una battaglia complessa e che non sono sicuri al 100% che cresceranno. I piccoli ascoltavano incuriositi, e ne sono felice perchè in questo modo imparano il valore di ciò che si trovano nel piatto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Giulia Mandrino

 

 

 

Sono tanti i pro dell'estate: bimbi liberi, noi mamme dimezziamo i tempi di uscita da casa la mattina togliendo cappotti e piumoni... Il caldo però porta con sè l'esigenza di idratazione, per cui è necessario aumentare la quantità di liquidi introdotti nel nostro corpo. Spesso far bere i bambini non è cosa molto semplice e la stragrande maggioranza di succhi di frutta in commercio contengono zucchero; purtroppo lo zucchero è molto dannoso per i bimbi sotto molti punti di vista, dall'apparato digestivo ai denti. Inoltre la correlazione tra ipereccitabilità e disturbi dell'attenzione del bambino e ampia presenza di zucchero raffinato nella dieta è ormai stata provata da numerosi studi: per i bambini, ancor più che per noi, lo zucchero bianco da dipendenza! Ovviamente rendendo molto gradevoli gli alimenti in cui è presente aumenta le vendite (inoltre costa poco) per cui viene inserito ovunque. Ultimo ma non ultimo sapete con cosa è sbiancato lo zucchero che al suo stato naturale è marrone? Prima con la calce, poi con l'anidride carbonica e infine con l'acido solforoso. Non credo siano necessari commenti. Ormai però sempre più persone sono interessate a introdurre dentro di sè alimenti idonei per cui è facile trovare anche nei supermercati succhi di frutta che non contengano zuccheri. Attenzione: quando c'è scritto dolcificato anche con fruttosio vuol dire che lo zucchero è sempre presente, in aggiunta c'è il fruttosio, derivato si dalla frutta ma trattato sempre come lo zucchero bianco. Ok invece quando troviamo come dolcificanti succo di mela, succo d'agave, sciroppo d'acero o malto.

Oggi vi propongo una ricettina golosa che contiene all'interno acqua di cocco (reperibile nei negozi bio nella sezione dei latti vegetali normalmente): quest'acqua infatti è molto salutare, ha le stesse calorie o poco meno di un succo di frutta ma contiene molto più sodio e potassio, magnesio e calcio. L'acqua di cocco non è da confondere con il latte di cocco: mentre quest'ultimo è composto dall'acqua di cocco e da scaglie di cocco grattugiate, l'acqua di cocco è solamente il liquido presente all'interno della noce di cocco.

Il secondo ingrediente è l'ananas, potente antifiammatorio e drenante dei liquidi in eccesso. Infine ho inserito i mirtilli, ottimi per il microcircolo sia a livello del sistema digerente sia a livello di arti inferiori. Trovo la sinergia ananas e mirtilli davvero interessante per chi come me in estate 

Ecco la ricetta di un frullato con cocco mirtilli e ananas che delizietà il vostro palato: gli ingredienti per preparare una vera bomba di benessere. 

 

 

 

 

Creare una tisana con i bambini

Venerdì, 12 Giugno 2015 10:11

In questi giorni siamo molto impegnati: stiamo infatti andando "a caccia di tigli" come dice la mia piccola. Infatti proprio in queste settimane i tigli sono in fiore (la fioritura dura solo 10 giorni!) e per la prima volta abbiamo deciso di raccogliere i loro fiori per autoprodurci delle stupende tisane al tiglio, e allo stesso tempo divertirci un po' insieme al parco dopo la scuola. Credo che sia molto utile per i bambini comprendere che gli alimenti non provengono dal supermercato ma dalla Terra: che per ottenere qualcosa è necessario il lavoro, la pazienza e l'amore. Per questo motivo cerco il più possibile di "inventarmi" queste attività piuttosto che grandi parchi tema (non li disdegno ma di sicuro prediligo altre mete).

I principi attivi contenuti nella tisana al tiglio sono numerosi: questa bevanda contiene flavonoidi, tannini, polifenoli, polisaccaridi saponine e mucillagini ma anche vitamina C utile per l'assorbimento del ferro dalle verdure e numerosi sali minerali.

Il beneficio immediato di questa tisana è l'azione calmante nei confronti di ansia e stress, quindi è utile per favorire il rilassamento e l'addormento. E' anche utile per chi soffre di colite causata da stati ansiosi. 

Ma la tisana al tiglio è anche benefica contro tosse e febbre: infatti non solo calma gli stati infiammatori dell'apparato respiratorio, ma è utile anche come antipiretico naturale. 

E' adatta in dosi non smodate anche in gravidanza e per i bambini piccoli a partire dai sei mesi di vita (come del resto tutte le altre tisane) ed è molto utile in allattamento per alleviare lo stress (due tazze al giorno indicativamente). 

Ma come preparare la nostra tisana di tiglio homemade?

Basta raccogliere i fiori di tiglio e lasciarli essicare al sole o anche in casa in luogo asciutto e poi riporli in un barattolo di vetro: i fiori di tiglio sono piccoli e gialli ed emanano un profumo molto dolce e unico.

Per preparare l'infuso portiamo a ebollizione una tazza d'acqua, poi spegniamo la fiamma e inseriamo un cucchiaio di fiori di tiglio, poi copriamo e lasciamo riposare per 10 minuti circa (nel caso sia per bambini al di sotto dei 3 anni bastano 3-5 minuti massimo). Eliminiamo poi i fiori con un colino e il nostro infuso è pronto.

Se non siamo interessate ad andare "a caccia di tigli" trovate le bustine per la tisana comodamente al supermercato!

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 

La smoothie bowl è un modo fantastico per incremetare la quantità di frutta e verdura nella nostra dieta quotidiana: io le sto preparando molto spesso come pranzo in questi giorni di caldo dove sento l'esigenza di fare il pieno di alimenti dissentati e rinfrescanti. Ma cosa sono le smothie bowl? Letteralmente ciotole di smoothie, sono appunto delle ciotole di frutta e verdura fatta congelare e poi frullata con del latte vegetale; vengono poi guarnite con ulteriore frutta, semi, alicamenti, frutta disidratata a scelta. 

Per fare la smootie bowl potete utilizzare un semplice frullatore.

Ecco come preparare una smoothie blowl in maniera semplice e veloce: un concentrato di benessere allo stato puro con frutta, verdura e alicamenti

 

 

 

Nella pancia della mamma un bambino se la passa decisamente bene: amore, contenimento, calore, movimento e nutrimento. Che cosa si può volere di più dalla vita?  Una volta usciti nel "grande freddo", l'amore rimane; ma tutto il resto? Come possiamo sostenere attivamente questo cambiamento? Ce lo spiega Licia Negri, autrice del libro Lasciati Abbracciare, edito da Mental Fitness Publishing. 

"Normalmente, il primo mezzo di trasporto utilizzato, da un secolo e mezzo a questa parte, appena usciti dall'ospedale è la carrozzina. Tutti si sono dimenticati che ne esiste uno migliore: la mamma. Come possono solo una carrozzina e un lettino, anche se con i più teneri pupazzetti del mondo, far rivivere al neonato quelle condizioni che conosceva nel ventre materno e che così tanto lo rassicurano?
È inevitabile che quel tenero frugoletto inizi giustamente a imprecare, alla sua maniera.
Non ricordiamo chiaramente quei momenti, ma osservando la disperazione dei bebè in certe situazioni dovremmo forse farci delle domande.
Quando mi veniva suggerito di far piangere il mio bambino ("così si allar- gano i polmoni"), di dargli delle regole per mangiare ("avrà tempo per questo se vorrà fare il militare, no?") e di lasciarlo solo nella sua stanza a disperarsi ("altrimenti lo vizi!"), mi sono sempre chiesta: MA PERCHÉ?
Ai tempi, pur avendo studiato molto sulla maternità, avevo un'intima insicurezza e non sapevo che cosa fosse "giusto" o "sbagliato".
A un certo punto mi sono data una risposta: PERCHÉ NO! E ho iniziato ad ascoltare semplicemente il mio istinto. Consapevole che avrei commesso molti errori (chi non ne fa), ma almeno avrei sperimentato quello che il mio cuore mi portava a fare. Lo ammetto, fa molto Susanna Tamaro, ma rende l'idea.
Ho cercato, quindi, di non soffocare ciò che sentivo e di dare retta alle mie intime sensazioni: attraverso di me e il più possibile a contatto con il mio corpo — anziché solo —, il mio bambino avrebbe potuto scoprire il mondo sereno e sicuro.
E così ho iniziato a portare mio figlio pochi giorni dopo la sua nascita. Mi sembrava il modo più naturale per accompagnarlo dolcemente dalla pancia al mondo.

"È di fondamentale importanza per i genitori della specie uma- na comprendere appieno ciò che l'immaturità dei propri neonati significa: che il bambino continua il suo periodo gestazionale anche una volta nato. [...]
Attraverso il contatto corporeo con la madre, il bambino stabilisce i primi contatti con il mondo, e questi lo coinvolgono in una dimensione nuova di esperienza, l'esperienza del mondo degli altri. Questo contatto corporeo è fonte prima di benessere, sicurezza, calore e predispone sempre più a esperienze nuove" Ashley Montagu, antropologo.
Anche Maria Blois, autrice del libro Babywearing5 lo dice a chiare lettere: "Il babywearing permette di prolungare il periodo gestazionale, fornendo al bambino la possibilità di un ottimale sviluppo del cervello e del sistema nervoso".

Molti altri ricercatori definiscono il portare i bambini e altre abitudini atte a "richiamare" condizioni prenatali con un'espressione: "utero di transizione", cioè un luogo dove continuare quello sviluppo che alla nascita ci presenta al mondo tutti "prematuri".
Grazia De Fiore, autrice del libro Portare i bambini6, ci ricorda che l'essere umano "come specie è molto immaturo alla nascita. Il volume del suo cervello rappresenta il 25% del volume che raggiungerà nell'età adulta, contro, ad esempio, il 45% negli scimpanzé e la percentuale è maggiore negli altri mammiferi".
Insomma, alla nascita l'homo non è poi così "sapiens" come si pensa! E se è vero, come riportano autorevoli neuroscienziati, che il cervello di un neonato accresce di circa tre volte la sua dimensione nel primo anno, non possiamo negare che gli stimoli e le esperienze vissute proprio in questo primo periodo di vita siano di fondamentale importanza per lui."

Licia Negri, Il neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing

Sara

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Cecilia

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