Quando si pensa al gioco all’aria aperta la mente corre inevitabilmente alla stagione calda, all’estate e alla primavera, e invece niente di più sbagliato; non solo i bambini possono tranquillamente giocare all’aperto anche quando fa freddo, con tutte le precauzioni del caso, ovviamente, ma quest’attività è anche benefica, per il corpo e per la mente.

Ecco allora 5 motivi per giocare all’aperto anche in inverno: tutti i benefici che il contatto con la natura regala ai bambini anche quando fuori fa freddo!

“Giocare all’aperto quando fa freddo non va bene, i bambini si prendono l’influenza”. Quante volte avete sentito questa frase detta da chi, con molta convinzione, ha intenzione di rinchiudere i bambini in casa con la scusa del freddo, dell’inverno e delle basse temperature.

E allora sfatiamo subito questo mito: non è vero che giocare all’aperto quando fa freddo fa male, anche se, certo, bisogna coprirsi in modo adeguato, coprire bene gola, testa e avere sempre i piedi al caldo. Anzi, far giocare i bambini all’aperto anche in inverno ha notevoli benefici sul corpo e sulla mente: vediamo perché!

I bambini respirano aria fresca
Si tende sempre a pensare che sia l’aria fredda a provocare influenza, tosse e raffreddore, ma è in realtà l’aria chiusa e viziata che favorisce lo scambio di batteri e gemi. L’aria fresca, quindi, non può che fare bene al bambino.

All’aperto il sistema immunitario si rafforza
Di conseguenza, se stare all’aria aperta fa bene, i bambini che giocano all’aperto hanno più possibilità di rafforzare le proprie difese immunitarie e di difendersi da allergie e malanni di stagione.

Giocare all’aria aperta fa bene al corpo
Correre e giocare all’aria aperta, lontani dagli ambienti chiusi e dalla vita sedentaria, è un buon esercizio motorio per il bambino; fa bene ai muscoli e alla coordinazione del corpo, al contrario del tempo libero passato a casa davanti alla televisione.

Il contatto con la natura stimola l’immaginazione
Stare all’aria aperta, soprattutto se a contatto con la natura, fare una passeggiata nel bosco o dentro a un parco aiuta il bambino a stimolare la sua immaginazione. Approfittate delle stagioni per fare delle attività a tema, come la raccolta delle foglie in autunno o un bel pupazzo di neve in inverno.

All’aria aperta i bambini si divertono
Questo vale per qualsiasi stagione: stare all’aria aperta fa bene ed è anche un ottimo diversivo per aiutare i bambini a rilassarsi dalle fatiche scolastiche e dopo aver fatto i compiti. E non fatevi scoraggiare dalla stagione fredda: uscite, esplorate e portate sempre con voi la macchina fotografica per immortalare i vostri momenti più belli insieme ai bambini.

La redazione di mammapretaporter.it 

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Come aiutare il bambino a esprimere le sue emozioni e a stabilire un contatto empatico dopo un litigio, un pianto o un momento difficile? Le carte delle emozioni sono strumenti molto utili in questo caso e possono aiutare il piccolo a esternare tutti i suoi sentimenti e a stabilire un contatto, prima emotivo e poi verbale, con voi.

Ecco allora come usare le carte delle emozioni con i bambini: degli strumenti molto speciali per aiutare il bambino e i genitori a ricreare l’armonia dopo un momento difficile.

Può capitare che il bambino, dopo un momento difficile, un pianto o un litigio, si chiuda a riccio e appaia nervoso e frustato. In questo caso, quello che conta è aiutarlo a esternare i suoi sentimenti per ristabilire un contatto empatico, indispensabile per ripristinare il dialogo e la tranquillità.

Per farlo in modo semplice e stimolante, si possono usare le carte delle emozioni, delle carte colorate e disegnate che raffigurano i sentimenti; la tristezza, la rabbia, la gioia, la preoccupazione e la paura. Basta porgerle al bambino e lasciare che con calma identifichi quella che più si avvicina al suo stato d’animo in quel momento preciso.

Per avere queste carte sempre pronte all’occorrenza, non è necessario comprarle in negozio, ma potete anche realizzarle voi a casa in diversi modi:

- Creando delle immagini disegnate amano
- Realizzando un collage con le immagini delle riviste
- Utilizzando le clip art

Basta ritagliare le immagini desiderate, incollare ognuna di queste su un cartoncino robusto e il gioco è fatto; l’obiettivo è quello di creare una sorta di mazzo di carte, con ogni carta che corrisponde a un determinato sentimento.

Dopo che avrete completato il vostro mazzo di carte, ecco come proporle al bambino per interagire con lui e ricreare nuovamente empatia e fiducia. Se il piccolo si trova in una situazione che segue un brutto momento, come un pianto, un litigio o uno spavento, lasciategli l’intero mazzo di carte e aspettate che scelga la carta che più lo rappresenta in quel preciso momento; è un buon modo per instaurare il dialogo e lasciare che il bambino esprima pensieri ed emozioni.

In situazioni normali, invece, questo mazzo di carte può essere utilizzato anche come gioco istruttivo e stimolante; basta capovolgere le carte e lasciare che il bambino le scopra spiegando, a parole sue, cosa sono le emozioni che vede raffigurate sulle carte. Questo si può fare anche con i bambini più piccoli, fino a 4 anni, mentre quando il piccolo sarà un po’ più grande potete anche utilizzare le carte diversamente.

Il mazzo di carte, per esempio, può diventare il punto di partenza per stimolare la fantasia del bambino; si chiede al piccolo di scegliere una carta, di osservarla attentamente e di provare a raccontare una storia partendo dall’emozione che è raffigurata, oppure di creare un disegno partendo proprio da quello spunto.

Tutto questo è un esercizio sano e creativo che aiuta a sviluppare l’empatia e a riconoscersi nelle emozioni degli altri, con l’obiettivo di coltivare il dialogo e insegnare al bambino a dialogare a sua volta, in qualsiasi circostanza si trovi.

La redazione di mammapretaporter.it

Foto credits: http://blog.photosi.com/2013/10/29/giochi-educativi-fai-da-te-i-puzzle-delle-emozioni/

Andare a cena fuori con il pargolo al seguito può diventare molto stressante, a patto di saper gestire la situazione con intelligenza e organizzazione. Cosa fare allora per fare in modo che il piccolo non si annoi per tutto il tempo? Il quaderno dei giochi può essere una soluzione pratica, divertente e molto tattica in queste circostanze.

Ecco allora cos’è il quaderno dei giochi per andare fuori a cena: un gioco semplice e creativo per tenere impegnato il bambino durante una serata al ristorante!

Quante volte vi capita di andare a cena e vedere bambini che scorrazzano liberi fra i tavoli o che se ne stanno seduti con alla mano telefoni o tablet che i genitori danno loro pur di vederli stare buoni? Niente di più sbagliato, l’educazione, anche fuori casa, è la regola e nemmeno assuefare i piccoli con oggetti tecnologici va bene: bisogna trovare qualcosa di più stimolante, creativo e soprattutto adatto a un bambino. Detto, fatto!

Il quaderno dei giochi è una soluzione perfetta in questi casi; tiene il bambino impegnato, non lo fa annoiare ma anzi, lo diletta con attività stimolanti e creative. Ma che cos’è questo quaderno dei giochi? È una sorta di kit portatile che all’interno di un quaderno contiene tutto l’occorrente per far giocare il piccolo anche in un luogo come il ristorante.

Potete anche crearne uno voi personalizzato per il vostro bambino, senza spendere grandi cifre in negozio. Quello che conta è che il quaderno sia poliedrico e contenga diversi giochi e strumenti tra cui il bambino possa scegliere in libertà.

In genere il quaderno dei giochi contiene:

- Fogli bianchi e pennarelli per colorare

- Formine colorate di numeri o geometrie

- Macchinine con la pista disegnata e colorata su un foglio

- Dinosauri con paesaggi disegnati sul foglio

-Mini bambole

- Piccoli giochi a incastro

- Dischi colorati

Queste sono solo alcune tipologie di giochi che potete includere nel quaderno perché ognuno può scegliere i contenuti anche in base alle preferenze del bambino. Quello che conta è che tutto sia organizzato al meglio all’interno del quaderno e per farlo è fondamentale la scelta dei pezzi per assemblare il quaderno.

È consigliabile scegliere un quadernone ad anelli robusto in cui inserire degli scomparti, di stoffa o anche di plastica, che possano essere richiudibili con una zip. In questo modo i giochi resteranno sempre al loro posto, saranno facili da tirare fuori e da rimettere a posto all’occorrenza.

La redazione di mammapretaporter.it 

Detox dei metalli pesanti con l'Alga Clorella

Venerdì, 06 Novembre 2015 05:40

L’Alga Corella è un’alga verde dalle proprietà depurative, in grado di rimuovere le sostanze chimiche presenti nel nostro cibo, come i metalli pesanti che si possono trovare nel pesce, o le sostanze presenti nell’aria che respiriamo ogni giorno.

Ecco perchè effettuare un detox dei metalli pesanti con l'Alga Clorella: un vegetale dalle ottime proprietà depurative che aiuta il corpo a eliminare le tossine!

Si stima che nel nostro corpo si accumulano tossine da 10 a 100 volte di più di quelle che dovremmo avere; questo è dovuto all’aria che respiriamo, ad alcuni pesticidi che possono essere contenuti nella frutta e nella verdura che mangiamo e ai metalli pasanti che anche il pesce contiene. E allora cosa fare per depurare il corpo da queste sostanze? Una buona soluzione è quella di imparare a usare l’Alga Clorella, una micro-alga unicellulare, conosciuta come uno strumento potente per liberare il corpo dalle tossine e per depurare l’organismo dalle sostanze tossiche.

Quest’alga, di per sé, è indigesta, ricordatelo sempre, e per utilizzarla al meglio come disintossicante è necessario rompere la sua membrana cellulare durante il processo di produzione. La difesa che quest’alga mette in atto è molto potente: elimina le tossine che sono entrate nel corpo mediante il cibo e le espelle.

In Giappone più di 10 milioni di persone la usano regolarmente per combattere l’inquinamento ambientale e, sempre in terra nipponica, questa alga è molto usata negli integratori che la popolazione consuma regolarmente come difesa per il sistema immunitario.

L’Alga Clorella è molto piccola ma ha una proprietà unica; riesce a legare a sé sostanze chimiche, pesticidi e metalli pesanti mentre evita le sostanze benefiche che vengono introdotte nel corpo, come il calcio, lo zinco e il magnesio. In sostanza, è come se captasse quali sono le sostanze da catturare perché nocive e dannose.

Negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Russia e nello stesso Giappone, l’Alga Clorella è oggetto di ricerca medica ed è studiata come risorsa alimentare grazie al fatto che è costituita per il 50% da proteine nobili.

All’interno di quest’alga è anche presente un gruppo di sostanze chiamate C.G.F, conosciute anche come “fattori della crescita”, che favoriscono la produzione di cellule sane e di alcuni ormoni utili per curare i disturbi femminili della menopausa.

La Clorella è anche impiegata come integratore alimentare per chi fa sport, per combattere l’obesità e per ridurre il colesterolo. Essendo un vegetale, quest’alga è ricca di clorofilla, carotenoidi e di sostanze antiossidanti, oltre ad avere un grande potere nella stimolazione del sistema immunitario.

Potremmo riassumere gli effetti benefici dell’Alga Clorella in un breve elenco:
Ossigena il corpo
Aiuta l’organismo a espellere sostanze nocive e metalli pesanti
Depura i principali organi di smaltimenti: intestino e fegato
Depura il sangue
Regola la pressione sanguigna
Migliora la digestione
Rafforza il sistema immunitario
Contiene vitamina B
Regola gli zuccheri nel sangue

L’unico aspetto negativo di quest’alga è che non tutti la tollerano; per questo motivo è consigliato iniziare ad assumerla gradualmente per vedere come reagisce il corpo. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che l’Alga Clorella ha una concentrazione di ferro piuttosto alta e questo per alcuni potrebbe causare problemi: per questo è sempre meglio consultare il proprio medico.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Le alghe che aiutano a dimagrire

Venerdì, 06 Novembre 2015 05:18

Di alghe ne esistono davvero tante, specie diverse dalle proprietà differenti e, tra quelle che sono commestibili, alcune sono utilizzate come ingrediente per la preparazione di integratori alimentari dimagranti. Le alghe, quindi, hanno ottime proprietà che aiutano a regolare il metabolismo e possono essere utilizzate nel caso si stia affrontando una dieta per rimettersi un po’ in forma.

Ecco allora quali sono le alghe che aiutano a dimagrire: un gruppo di vegetali ricchi di sostanze nutritive preziose per controllare il peso corporeo!

Le alghe commestibili sono ricche di fucus, una particolare sostanza di origine algale che aiuta a controllare il peso corporeo, e per questo motivo sono particolarmente indicato nelle diete e utilizzate negli integratori alimentari dimagranti.

Un’altra sostanza di cui questi vegetali sono ricche è lo iodo, che aiuta la buona funzionalità della tiroide, una ghiandola fondamentale per il funzionamento degli ormoni del corpo. Assumere alghe dimagranti ricche di iodio aiuta quindi l’organismo a stimolare il funzionamento della tiroide, aumentando il metabolismo e bruciando più calorie.

È importante, però, sapere che le alghe vanno sempre assunte nelle giuste dosi e che non bisogna mai abusarne, perché un eccesso di iodio potrebbe invece danneggiare la tiroide e creare degli scompensi al corpo.

Ma quali sono le alghe che contengono lo iodio? Certamente questo minerale abbonda nelle alghe di mare ( kombu, laminaria, nori, wakame, arame), mentre è presente solo in piccole quantità nelle alghe di acque dolci, come l’alga verde e l’alga azzurra, per esempio spirulina e clorella.

Si stima che anche solo un grammo di alghe ad alta percentuale di iodio sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno quotidiano che il corpo necessita; se volete assumere un integratore a base di alghe è bene che leggiate bene sulla confezione il contenuto di iodo, che varia sempre in base al tipo di prodotto.

Se state seguendo una dieta dimagrante ricordate di non passare bruscamente da una dieta povera di questo minerale a dosi eccessive; è meglio aumentare gradualmente le dosi e consultare sempre il medico, soprattutto perché l’assunzione di alghe ricche di iodio è controindicata in caso di ipertiroidismo.

Le alghe sono particolarmente indicate in caso di dieta perché hanno un forte potere saziante; assunte prima di un pasto, circa mezz’ora prima, insieme a un bicchiere d’acqua, formano nello stomaco una massa gelatinosa in grado di dilatare le pareti gastriche e far sentire così un senso di sazietà.

L’effetto saziante deriva anche da altre sostanze nutrienti che si trovano nelle alghe; la fucoxantina, per esempio, è un carotenoide delle alghe bruno che pare aiuti lo smaltimento dell’adipe grazie a una proteina contenuta in essa. Le alghe brune, quindi, come il fucus, la laminaria, l’alga kombu e l’alga kelp sono le più indicate per dimagrire.

 

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Come creare le lanterne steineriane

Giovedì, 05 Novembre 2015 17:54

La tradizione vuole che durante la festa di San Martino, che cade l’11 novembre, si accenda una lanterna, simbolo di calore estivo, calore umano e considerata per questo motivo di buon auspicio. Questa ricorrenza, che apriva le feste natalizie e allo stesso tempo chiudeva il periodo dedicato alla raccolta delle provviste per l’inverno, è molto sentita nelle scuole, soprattutto in quelle di ispirazione steineriana, dove non è raro che venga compiuto anche un vero e proprio rituale delle candele, dove bambini e genitori passeggiano insieme nel bosco illuminando la natura con delle bellissime lanterne.

Ecco allora come creare le lanterne steineriane per la festa di San Martino: come costruire i lumini in maniera semplice ed economica

Vi proponiamo 3 bellissime lanterne che potrete divertirvi a confezionare insieme ai vostri bambini.

Tutto quello che occorre sarà:

Fogli di carta
Cartoncini colorati
Carta velina
Lumini
Forbici e colla vinilica
Palloncini
Un bastone
Fil di ferro
Barattoli di vetro
Foglie autunnali

1.
Prendete un palloncino e gonfiatelo, per poi ricoprirlo con dei piccoli pezzi di acqua bagnata insieme alla colla. Lasciate asciugare per il tempo necessario, anche tutta la notte se serve, e poi bucate il palloncino con un ago. Con un po’ di cera, o di colla, fissate il lumino sul fondo, create due piccoli buchi in cui far passare il fil di ferro e fissate la lanterna a un bastone.

Ecco dove trovate il procedimento passo per passo: http://gardenmama.typepad.com/my_weblog/2010/11/my-entry-1.html

2.

La seconda opzione prevede la creazione di una lanterna partendo da un barattolo di vetro. Per prima cosa dovete andare a caccia di foglie, il più possibile colorate e belle da vedere, asciugarle se sono bagnate e incollarle al vaso di vetro con la colla vinilica mescolata all’acqua. Lasciate asciugare per il tempo necessario, inserite nel vaso il lumino e create un supporto con una corda intorno al collo del barattolo: in questo modo sarà più facile portare in giro la lanterna.

Foto credits: http://gardenmama.typepad.com/my_weblog/2010/11/my-entry-1.html

 

3.

La terza possibilità che avete è quella di realizzare una bellissima lanterna con il cartoncino e la carta velina. Iniziate ritagliando su un cartoncino spesso quattro rettangoli come pareti della lanterna e un quadrato, che sarà invece la base. Scegliete un cartoncino di colore scuro, se possibile, per far in modo che il motivo risalterà con la carta velina, e disegnate il motivo che avete scelto, ad esempio San Martino a cavallo che dona il suo mantello al mendicante e qualche stella con la luna per indicare la notte. Scavate il disegno con un punteruolo e, partendo dall’interno, applicate la carta velina. Assemblate poi le pareti del cartoncino con del nastro adesivo, inserite al centro il lumino e praticate due buchi per inserire il supporto con il fil di ferro.

 

Foto credits: http://waldorfmama.blogspot.it/2008/11/martinmas.html

La festa di San Martino

Giovedì, 05 Novembre 2015 17:44

La festa di San martino, che cade l’11 di novembre ed è conosciuta anche come “estate di San Martino”, è una ricorrenza autunnale molto sentita e festeggiata nelle scuole steineriane,  dove i bambini si divertono a progettare e a realizzare lavoretti a tema, come le lanterne luminose, per ricordare la fredda notte d’inverno in cui San Martino si levò il suo mantello per offrirlo a un mendicante infreddolito.

Ecco allora la festa di San Martino: la storia di un uomo buono che insegna ai bambini i valori della fratellanza e dell’altruismo.

Ormai è autunno inoltrato, inizia a fare freddo e le giornate sono sempre più corte, e quale periodo migliore per divertirsi con i bambini a realizzare lanterne luminose e lavoretti a tema? È quello che in questo periodo d’autunno succede a scuola, dove la ricorrenza di San Martino è molto sentita e diventa un’occasione per stimolare la creatività dei bambini con lavoretti creativi e manuali.

Ma che cos’è la festa di San Martino? E perché si festeggia? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima raccontarvi l’antica leggenda di questo santo, che tutti conoscono come una figura buona ed esempio di altruismo.

Era l’11 novembre di una notte fredda, buia e ventosa e un cavaliere avvolto nel suo mantello di guerriero stava percorrendo la sua strada, quando all’improvviso incontrò un povero mendicante, infreddolito e coperto di soli stracci. Martino, il prode cavaliere, rimase molto colpito dalla sofferenza dell’uomo e per questo decise di tagliare metà del suo mantello con la spada e offrirla al povero mendicante. Martino proseguì per la sua strada, sotto la pioggia battente e il forte vento, ma a un certo punto le nubi, si diradarono, smise di piovere, l’aria diventò mite e il sole fece capolino tra le nubi, come se fosse un giorno d’estate. Durante la notte, Martino fece un sogno; gli angeli lo ringraziavano per la metà del mantello donato, quasi a fargli capire che il mendicante era uno di loro.

Ed ecco spiegato perché la festa di San Martino è anche conosciuta come “estate di San Martino”. Ancora oggi, si pensa a questa festa come a un periodo dell’anno in cui, a seguito dei primi freddi, si può godere di qualche giorno di tepore e di sole.

Durante l’estate di San Martino, che in genere dura circa tre o quattro giorni, si assaggia anche per la prima volta il vino novello e da qui il detto: “A san Martino ogni mosto diventa vino!”.

Scopri come creare le lanterne luminose con il tuo bambino in maniera semplice ed economica!

La redazione di mammapretaporter.it

Cosa sono i conservanti

Giovedì, 05 Novembre 2015 16:19

Quando facciamo la spesa cerchiamo sempre di scegliere “il fresco” rispetto al “conservato” poiché associamo questa parola a sostanze chimiche; ma bisogna fare delle accurate precisazioni in merito e occorre fare molta attenzione, sia al fresco che al conservato!
La principale funzione della conservazione è quella di ritardare il deterioramento degli alimenti (ossidazione, microrganismi...), di impedire le alterazioni del gusto o, in qualche caso, dell’aspetto, in generale di rendere più sicuri gli alimenti eliminando l’influenza dei fattori biologici (batteri, lieviti, muffe e tossine). Di conseguenza, molto spesso è fondamentale scegliere prodotti con conservanti per la nostra salute e sicurezza! Fonte: http://www.eufic.org/

I conservanti sono una particolare categoria di additivi.
Gli additivi alimentari sono sostanze deliberatamente aggiunte agli alimenti per svolgere determinate funzioni tecnologiche, ad es. per colorare, dolcificare o appunto, conservare
Tutti gli additivi alimentari sono identificati da un numero preceduto dalla lettera E, che indica che l’additivo è stato approvato dall’Unione Europea.
In Europa, ogni volta che gli additivi alimentari vengono impiegati negli alimenti, l’etichetta della confezione deve riportarne sia la funzione nel cibo finito (ad es. colorante, conservante, etc.) sia la sostanza specifica usata, utilizzando il riferimento E seguito da un numero (per esempio E415) oppure la denominazione ufficiale.
Gli additivi alimentari sono sostanze studiate e documentate sotto il profilo tossicologico e il loro uso è costantemente sotto il controllo di Organizzazioni Internazionali e Nazionali.

Per essi è fissata una DGA = la quantità di additivo che può essere ingerita giornalmente attraverso la dieta nell’arco di vita senza che compaiano effetti indesiderati nella preparazione e conservazione degli alimenti.È vietato di norma l’impiego di additivi alimentari negli alimenti per lattanti e per la prima infanzia compresi quelli per scopi medici speciali.

 

Tra gli additivi di origine naturale troviamo alcune vitamine e nutrienti importanti per la salute: la vitamina C, o ascorbato (E300) e i derivati (E301, E302,E303) sono utilizzati come antiossidanti; il licopene (E160d), presente nel pomodoro, le antocianine (E163), abbondanti nei frutti di bosco, la vitamina B2, o riboflavina (E101), e la curcumina(E100) sono invece usati come coloranti. Glutammato (E620) e glicina (E640), due amminoacidi presenti normalmente nelle proteine, vengono impiegati come esaltatori di sapidità, mentre l'acido citrico (E330), contenuto nei limoni, è un comune regolatore di acidità. Tra gli addensanti, troviamo la pectina (E440), che viene comunemente utilizzata anche nella cucina domestica. (fonte:eufic)

Tra gli additivi chimici invece abbiamo:
metterli sottoforma di tabella o box piuttosto che come elenco
COLORANTI (E100-E199): sono sostanze che conferiscono colore a un alimento o ne accentuano il colore originario.
CONSERVANTI: (E200-E290) sono sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato dai microrganismi.
ANTIOSSIDANTI: (E296-E322) sono sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato da reazioni chimiche che provocano l’irrancidimento dei grassi e la variazioni di colore
ACIDIFICANTI e CORRETTORI DI ACIDITA’(E325-E385): sono sostanze che modificano l’acidità di un prodotto alimentare
EDULCORANTI (E951-E1202): sono sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce ai prodotti alimentari; possono anche essere commercializzati sotto forma di polvere o pastiglie per la dolcificazione degli alimenti da parte del consumatore.
EMULSIONANTI: sono sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi immiscibili (es. olio e acqua) in un prodotto alimentare.
ADDENSANTI: sono sostanze che aumentano la viscosità dei prodotti alimentari.
GELIFICANTI: sono sostanze che danno consistenza ad un prodotto alimentare tramite la formazione di un gel
STABILIZZANTI: sono sostanze che permettono di mantenere lo stato chimico-fisico di un prodotto alimentare
AMIDI MODIFICATI: sono sostanze ottenute attraverso uno o più trattamenti chimici su amidi alimentari e servono per rendere più densi i prodotti alimentari.
ESALTATORI DI SAPIDITA’(E620-E637): sono sostanze che esaltano il sapore e/o la fragranza dei prodotti alimentari

Come regola generale, laddove siamo sicuri della provenienza e freschezza del prodotto e nel caso in cui questo venga consumato a breve, possiamo tranquillamente affidarci al fresco stando attenti al trasporto e alle temperature che raggiunge.
Quando invece posso aspettare mi conviene affidarmi ai conservanti, ricordandosi che anche qui c’è un limite perché se in eccesso possono essere dannosi per l’organismo.

Secondo me si possono citare questi siti di enti riconosciuti per permettere alle persone di approfondire questi temi che sono troppo vasti per essere trattati in due paginette ma meritano attenzione

Per approfondire:
http://www.airc.it/cancro/disinformazione/additivi-conservanti-alimentari/
http://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/additives.htm
http://www.fda.gov/Food/IngredientsPackagingLabeling/FoodAdditivesIngredients/default.htm

Dottoressa Antonella Alfieri, Biologo nutrizionista e autrice di The Family Food, ricette naturali per famiglie incasinate, Mental Fitness Publishing

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Come costruire una calming jar

Giovedì, 05 Novembre 2015 15:59

L’approccio educativo di Maria Montessori pone l’accento sul bambino, inteso come individuo pensante e dotato di emozioni, e sul suo benessere psico-fisico, e propone diversi materiali da utilizzare in vari modi per aiutare il piccolo a stimolare una particolare sensazione in un dato momento. La calmin jar, conosciuta anche come il barattolo della calma, è una di queste.

Ecco come utilizzare la bottiglia della calma per aiutare il piccolo a rilassarsi: come costruire una calming jar montessori con pochi ed economici strumenti

Tra i materiali che il metodo Montessori propone c’è anche la calming jar, meglio come cosciuta come il barattolo della calma, una sora di contenitore che serve a riportare il bambino in una condizione di calma ed equilibrio dopo un momento burrascoso e difficile.

Questo strumento aiuta i bambini a ritrovare la tranquillità e a predisporli in un atteggiamento positivo all’ascolto nei confronti di un’insegnante o dello stesso genitore: basteranno pochi minuti e il bambino con questo barattolo troverà calma e serenità. Vediamo quindi di cosa si tratta nello specifico.

La calmin jar altro non è che un semplice barattolo che contiene brillantini colorati, proprio di quelli che si usano per le decorazioni e i lavoretti fai da te. Per utilizzarla basta scuoterla e lasciare che il bambino osservi i brillantini che cadono lentamente sul fondo, proprio come succede con le sfere di Natale piene di neve.

L’uso di questo barattolo è importante soprattutto quando il bambino ha vissuto un momento negativo, come un litigio o un brutto pianto, e ha bisogno di ritrovare la calma e la serenità. Quando il piccolo sarà più tranquillo, sarà più facile per lui cercare di spiegare a parole cosa è successo, o che cosa lo ha fatto arrabbiare, e più semplice per il genitore gestire la situazione. In generale è utile proporre la calming jar prima della nanna

Potete realizzare questo strumento a casa, in modo molto economico, e con questi semplici materiali:

1 barattolo di vetro con coperchio

2 cucchiai di colla glitter (non usate la colla vinilica bianca)

9 cucchiai di brillantini colorati

acqua calda

shampoo

Per realizzare la calming jar dovrete per prima cosa versare un po’ di acqua calda nel barattolo e un po' di shampoo nelle stesse proporzioni, a occhio in base alla capienza, insieme alla colla e ai brillantini, che dovrete aggiungere a poco a poco. Ripetete l’operazione, mescolando sempre con cura, e ricordate che il barattolo non dovrà essere riempito fino all’orlo: bisogna lasciare un po’ di spazio nella parte superiore per poterlo agitare e smuovere i brillantini al suo interno.

L’acqua e la colla dovranno essere dosate nel modo corretto: il mix giusto lo otterrete quando la colla non si appiccicherà sul fondo del barattolo incollando i brillantini, ma quando acqua e colla formeranno una soluzione liquida ma non troppo, all’interno della quale i brillantini saranno liberi di muoversi.

La scelta del colore dei brillantini è molto importante, soprattutto se si prendono in considerazione i principi della cromoterapia, secondo la quale una particolare cromia è in grado di influenzare umore e stato d’animo. Secondo i suoi dettami, quindi, il blu, l’azzurro e il verde sono i colori che meglio favoriscono la calma, il relax e la pace interiore e sono quindi perfetti per questo genere di creazione.

La redazione di mammapretaporter.it

Foto credits: http://familysponge.com/parenting/inspired-parenting/calm-down-jar/

http://crabandfish.blogspot.it/2012/08/diy-calming-jar.html

 

Un asilo a misura di bambino nel cuore di Tokyo

Giovedì, 05 Novembre 2015 15:18

Si può costruire un luogo completamente a misura di bambino in cui i piccoli possano giocare felici e in libertà? A quanto pare sì, anzi, è quello che è successo a Tokyo nell’ambito del progetto “L’asilo più bello del mondo”, un’iniziativa volta a creare uno spazio alternativo per far giocare i bambini in un ambiente stimolante e continuamente in contatto con la natura.

Cerchiamo di capire bene i presupposti su cui si basa l'asilo a misura di bambino nel cuore di Tokyo: una scuola sviluppata per far vivere i bambini in armonia con la natura.

E' progetto messo a punto dall’architetto Takaharu Tezuka a Tokyo per soddisfare tutte le esigenze dei bambini e per regalare loro un luogo dove possano sentirsi felici e spensierati anche se in un contesto scolastico.

Bisogna pensare come un bambino”, questa la frase che lo stesso architetto ha pronunciato nel corso della presentazione per spiegare il perché di questo progetto tanto ambizioso quanto incredibilmente innovativo e creativo.

L’asilo si chiama Fuji Kindergarten, sorge poco fuori dalla città e ha una forma ovale. Al suo interno i bambini possono correre all’infinito, in mezzo a tanto verde e a molti alberi che crescono proprio tra una classe e l’altra.

All’interno di questo spazio, insomma, ci si può muovere liberi in una sorta di circolarità che non finisce mai. I bambini giocano e si rincorrono senza mai trovare ostacoli e possono anche scendere e salire dai tetti grazie a un sistema sicuro di scivoli e scale. E a proposito di sicurezza, sono anche previste delle strutture sotto le quali i bambini possono ripararsi in caso di calamità improvvisa eterremoti.

Infine, un’alta chicca molto innovativa di questo asilo, e spazio creativo, è la possibilità data ai bambini, e agli insegnanti, di cambiare mensilmente la disposizione dei mobili. La scuola è piena di scatole di legno multifunzione, costruite con un materiale molto leggero chiamato “kiri”, che hanno la funzione di sedia, ma che, all’occorrenza, possono anche diventare lo spunto creativo per un gioco di assemblaggio.

La redazione di mammapretaporter.it

Sara

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Cecilia

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