Halloween è una festa divertente, in cui i bambini si deliziano tra dolcetti e caramelle e possono andarsene in giro mascherati a suon di ‘dolcetto o scherzetto?’,. Non sempre, però, i risultati sono quelli sperati, nel senso che, come tutti sappiano, quella di Halloween è una festa prettamente anglosassone, che qui da noi non è molto sentita.
Non stupitevi, quindi, se dalle vostre parti ‘dolcetto o scherzetto?’ non lo fa proprio nessuno, anche se spiegarlo ai bambini così impazienti di festeggiare questo giorno potrebbe essere un problema.

Non fatevi trovare impreparati, quindi, e studiate un piano b: ecco allora delle alternative divertenti al classico ‘dolcetto o scherzetto?’.

1. Dolcetto o scherzetto in versione casalinga
Invece che mandare i bambini in giro per il palazzo, o per il quartiere, potete organizzare voi a casa un piccolo party a tema Halloween in cui invitare amichetti e compagni di scuola e organizzare dei giochi di gruppo mettendo in palio dei buonissimi dolcetti per i vincitori. E perchè no, il gioco del pomeriggio può essere creare dolcetti con i vostri bimbi e i loro amichetti!

2. Pic-nic in salotto 
Per compensare il mancato tour di ‘dolcetto o scherzetto?’, potete organizzare un bellissimo party di Halloween dentro casa e coinvolgere il bambino in qualsiasi fase della preparazione, dalle decorazioni fai da te alla realizzazione di dolcetti e torte a base di zucca.

3. Decorare e intagliare le zucche
Un’altra simpatica alternativa è quella di coinvolgere i bambini nella creazione e nella lavorazione di zucche creative. L’arte dell’intaglio è molto divertente e, se avete la pazienza di lavorare la zucca con precisione, molto gratificante. Una volta intagliate, potete anche dipingere le zucche, trasformarle in lanterne e metterle fuori dalla finestra per la notte di Halloween.

4. Lavoretti a tema
Oltre alle zucche, potete proporre ai bambini di realizzare insieme dei bellissimi lavoretti per Halloween, come i fantasmini fatti di carta, le lanterne con il cartoncino e la carta velina e i palloncini arancioni da colorare per trasformarle in personaggi mostruosi e simpatici.

5. La pignatta di Halloween
Invece di ‘dolcetto o scherzetto?’, potete proporre ai bambini un gioco molto divertente da fare la sera di Halloween: il gioco della pignatta. Realizzatene una con alcuni materiali di recupero e al suo interno nascondete dolcetti e caramelle, armatevi di bastoni e che il gioco inizi! Qui sotto un video tutorial per prepararlo. 

6. La serata al cinema
Cosa c’è di meglio che andare al cinema la notte di Halloween? È anche un ottimo modo, questo, per passare una bella serata in famiglia insieme, guardando un cartone animato o un film a tema, che non sia troppo spaventoso però.

La redazione di mammapretaporter.it 

Le mamme di oggi sono davvero sole?

Mercoledì, 28 Ottobre 2015 08:36

Un pensiero forse scomodo, un articolo che starà antipatico a molte, forse. Ma è un’idea che mi sono fatta in questi anni, ascoltando le mamme (future e neo) e leggendole sui social e nei forum: è così vero che le mamme di oggi sono sole?
E’ vero, rispetto ai tempi delle nostre nonne (o bisnonne) la società è cambiata: la famiglia è sempre più ristretta e meno numerosa, ci si chiude generalmente intorno al piccolo nucleo composto dalla coppia e dal/i figlio/i, i contatti tra donne sono sempre più sporadici, e se ogni volta che vengono a trovarti la zia, la suocera, la cugina, la sorella e persino tua madre, l’occasione diventa la gara del consiglio non richiesto più stupido e fastidioso del mondo, allora meglio chiudersi dentro le mura di casa e non vedere nessuno.

Tuttavia, in internet è sempre più alto il numero di forum o di gruppi di mamme sui vari social in cui è possibile scambiarsi consigli, condividere esperienze, sentirsi meno sole specie nelle difficoltà ma anche – molto spesso, purtroppo – insultarsi (ma di questo parleremo in un altro articolo...).
Dicevo, se i gruppi di mamme in internet, molto spesso suddivisi per regione geografica o addirittura per città, sono così folti e pieni di future e neo mamme attivissime con la tastiera, perché non uscire di casa e incontrarsi veramente, una volta per tutte?

Occorre per forza iscriversi a 300 corsi per confrontarsi con donne alla pari? E lo dico teoricamente contro i miei stessi interessi, dato che insieme alle mie colleghe ogni giorno in studio abbiamo diversi corsi ed appuntamenti dedicati alle future e neomamme (questo perché ci piace fare informazione e creare possibili luoghi di incontro e di scambio). Conosco tante donne che grazie all’esperienza della maternità organizzano gruppi, incontri e a volte si costituiscono addirittura in associazioni, per il piacere di creare insieme qualcosa, trovarsi, fare rete. Ma a volte fanno fatica, i progetti non decollano, le adesioni sono scarse. Come se fosse indispensabile proporre il corso sull’ultima fricchettonata o il super incontro del secolo per attirare l’attenzione.

Proponi semplicemente una festa, una merenda, un aperitivo, e le adesioni saranno scarse. Sembra non basti più la voglia di stare insieme, di chiacchierare, di guardarsi negli occhi e scambiarsi due parole.
Certo, forse alcune diranno “Ma che me ne frega di conoscere altre persone, ho già le mie amiche, i gruppi facebook li uso perché mi vengono comodi...”. E se abbiamo un problema e scriviamo chiedendo aiuto su uno di questi gruppi e non riceviamo risposta entro 5 minuti, apriti cielo. Avessimo messo il naso fuori di casa magari avremmo avuto un numero di telefono da fare, un’amica che ci sarebbe venuta a trovare, una carezza per essere consolate.

Disconnettiamoci dal web. Cerchiamo donne e mamme che organizzano incontri, intorno a noi. Facciamoci promotrici di occasioni di scambio. Basta essere in due. Non è una gara e non occorre fare le cose in grande.
Oppure, smettiamo di lamentarci della solitudine.

Ostetrica Eleonora Bernardini

www.acasaconte.com

La carne rossa fa male? Il dibattito è aperto da anni e si arricchisce di volta in volta con nuovi studi, nuove ricerche e nuovi documenti. A riportare l’argomento in auge in questi giorni è stato uno studio della IARC, che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sul consumo di carne rossa e di carni lavorate, pubblicato su Lancet Oncology.

La domanda è : la carne rossa fa male? Ecco tutto quello che una mamma deve sapere per il proprio bambino

Ma andiamo con ordine. Da sempre medici e nutrizionisti consigliano di consumare poca carne rossa, almeno rispetto all’assunzione delle carni bianche, considerate più magre, ed è da qualche tempo che si discute su una potenziale pericolosità della carne rossa, che sarebbe da correlare a diverse patologie, dall’aumento del colesterolo alla comparsa di alcune forme tumorali, come quella al colon retto, al pancreas e alla prostata.

Da qualche giorno l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha pubblicato un nuovo studio in cui si parla del legame tra il consumo di carne rossa, specie se lavorata, e la comparsa di queste patologie. L’articolo sta facendo il giro del mondo, ma per evitare facili fraintendimenti e fomentare disinformazione su un argomento tanto delicato, l’Oms ha anche pubblicato sul suo sito un ulteriore documento, per fare maggiore chiarezza e per spiegare ai più la questione della carne rossa.

Lo studio suddivide la carne rossa in due gruppi; il gruppo 2A comprende la carne rossa ricavata dal muscolo di mammifero, come il manzo, il maiale e il vitello, mentre il gruppo 1A racchiude le carni lavorate, come wurstel, bacon, prosciutto, insaccati e tutte quelle carni in cui sono stati aggiunti elementi chimici per alternarne il gusto, per renderle più salate o appetitose, oppure sono state addizionate con i conservanti.

Secondo lo studio effettuato, la carne rossa del gruppo 2 A è considerata potenzialmente cancerogena, nel senso che la classificazione si basa su prove per ora limitate che potrebbero dimostrare correlazioni positive tra l’assunzione di carne rossa e lo sviluppo del cancro.

Nel caso delle carni lavorate, quindi del gruppo 1 A, la situazione è molto diversa; in questo caso ci sono prove sufficienti per dimostrare la cancerogenicità di questi alimenti basate su studi epidemologici che mostrano lo sviluppo della patologia in relazione a esseri umani esposti ad agenti potenzialmente cangerogeni.

Tuttavia, è bene specificare che le ricerche scientifiche hanno evidenziato, ribadendo questo aspetto anche nel documento che l’IARC ha pubblicato sul suo sito a scanso di equivoci, come sia un elevato consumo di questo tipo di carni, che contiene sostanze cancerogene, ad aumentare iil rischio di gravi patologie, in particolare il tumore del colon.

Nel documento si legge, infatti: “Gli esperti concludono che una porzione di 50 grammi di carne lavorata al giorno aumenta il rischio di sviluppare il cancro al colon del 18%. Per un individuo il rischio di sviluppare il cancro al colon a causa dell’assunzione di carne lavorata rimane basso, ma aumenta esponenzialmente con l’aumentare della quantità di carne assunta giornalmente all’interno della dieta."

Quindi, riassumendo: la carne è cancerogena a tutti gli effetti?

Per quel che riguarda le carni lavorate, salsicce, bacon, wurstel, pancetta e insaccati, inserite nel gruppo 1 A, l’Oms fa sapere che esistono evidenze scientifiche che legano il consumo costante di queste carni a patologie, come il tumore alla prostata, al colon e al pancreas.

Diversa è la situazione delle carni rosse ricavate dal muscolo di mammifero, come manzo, vitello, maiale, agnello e montone, raggruppate nel gruppo 2 A. In questo caso, secondo l’Oms, non si può affermare che esista lo stesso legame che lega le patologie alle carni raffinate perché gli studi presi in esame non sono concordi su questo argomento: possiamo affermare che è probabile che il consumo massiccio sia un agente che predispone in maniera importante allo sviluppo di tumori.

Intanto, gli esperti si limitano a parlare della quantità di carne rossa assunta nella propria dieta, che deve essere sporadica massimo una due volte la settimana, e consigliano di limitare a occasioni salutuarie se non eliminare insaccati e in generale carni conservate. La carne meno inquinata sembra essere quella di tacchino.

Il consiglio è quello di assumere più proteine vegetali e di associarle nello stesso pasto a cereali integrali per creare una catena di aminoacidi completa. Nel nostro sito trovate una sezione interamente dedicata ai legumi e tutte le nostre ricette di secondi non prevedono la carne rossa ma legumi, seitan e verdure particolarmente proteiche. 

E' importante quindi per noi mamme cercare di eliminare dalla nostra dieta quotidiana e in quella dei nostri bambini gli insaccati e assumere carne rossa una, massimo due volte a settimana (generalmente i bambini la mangiano a scuola quindi non è necessario riproporla a casa). Per questo nel nostro libro The Family Food, Ricette naturali per famiglie incasinate, abbiamo deciso di proporvi al 90% ricette a base vegetale. 

Leggi anche il nostro articolo per imparare come sostituire le proteine animali con quelle vegetali. 

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Dopo la notizia degli scorsi giorni dell'Oms dove vengono illustrati i risultati di studi scientifici che indicano chiaramente che le carni conservate e lavorate sono altamente cancerogene al pari del fumo e dell'alcool e che anche un alto consumo di carni rosse possa essere correlato allo sviluppo di alcuni tumori, molti di noi si stanno chiedendo quali altri alimenti lo siano e cosa possiamo fare per evitare di assumere cibi pericolosi per il nostro organismo.

Ecco le sostanze tossiche che nuocciono fortemente alla nostra salute: quattro gruppi di sostanze cancerogene da eliminare dalla nostra cucina

grazie alla dottoressa Antonella Alfieri, biologa nutrizionista e co-autrice di The Family Food, ricette naturali per famiglie incasinate, Mental Fitness Publishing

 

COMPOSTO TOSSICO

RISCHI

ACCORGIMENTI

Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)

composti che si formano durante la combustione incompleta di materiale organico come legno, carbone, petrolio, grasso e tabaccosi trovano soprattutto in prodotti affumicati ed essiccati, carne alla griglia o arrosto, fritture, e fumo di sigarettaquando si surriscalda l'olio vengono rilasciati nell'aria fumi contenenti IPA.IL benzo[a]pirene, è un IPA che si genera nella carne alla brace troppo cotta sono altamente tossici e cancerogeni.  utilizzare oli da cucina che possiedono un elevato punto di fumo per le grigliate: scegliere tagli magri di carne per ridurre il grasso che gocciola sulle fiamme e produce fumi tossici che vengono assorbiti dall’alimento.Non permettere alle fiamme di entrare a diretto contatto con il cibo

Ammine eterocicliche (HCA)

si formano quando, a temperature elevate, la creatina (un elemento presente nel tessuto muscolare) e altri aminoacidi reagiscono con gli zuccheri. Quindi, metodi di cottura come per esempio la griglia, la frittura o l'arrosto danno vita senza dubbio a quantità di HCA maggiori dato che, solitamente, la loro formazione avviene a oltre 200°C. Le concentrazioni più alte di HCA si trovano nella carne cotta di manzo, pollo, pecora e maiale, ma anche nel pesce. Frutta e verdura, così come altre fonti di proteine ​​tra cui uova, latte, tofu e frattaglie, contengono bassissimi livelli di HCA (o per niente) sia se cucinati sia se crudi. Per diminuire la formazione di ammine eterocicliche bisogna cuocere la carne al di sotto di 100°C, ricorrendo quindi alla stufatura o alla bollitura. Evitare inoltre tempi di cottura prolungati, e non lasciare la carne su una fonte di calore troppo elevata dopo che questa raggiunge la cottura. Un metodo davvero efficace per ridurre di molto i livelli di HCA è quello della marinatura, usando ingredienti quali spezie, erbe, succo di limone, aglio, e vino. Si consiglia altresì di eliminare sempre le parti bruciate, in particolare nei cibi fritti o grigliati.

Prodotti finali di glicazione avanzata (AGE)

sono sostanze chimiche che si formano dalla reazione tra zuccheri e amminoacidi; si formano quando il cibo viene cotto ad alte temperature, per esempio quando si frigge, si griglia o si arrostisce, ma anche a livello industriale con tecniche quali la pastorizzazione. Gli AGE sono presenti anche in alimenti crudi, soprattutto di origine animale, e la loro quantità aumenta rapidamente con l'esposizione al calore. Dato che gli AGE sono presenti già nei cibi e vengono prodotti anche dal nostro organismo, è meglio ridurre il loro apporto. Anche in questo caso, consumare cibi crudi (quando possibile) o cotti a basse temperature (per esempio con il vapore o una lenta bollitura) è consigliato rispetto a cotture ottenute tramite un calore secco e intenso oppure con la frittura. Accorciare i tempi di cottura e aggiungere ingredienti quali succo di limone e aceto possono aiutare a ridurre la formazione di nuovi AGE alimentari.

Acrilammide

L'acrilammide è una sostanza inodore idrosolubile che si forma quando  L'acrilammide si forma soprattutto quando alimenti amidacei (riso, pasta, pane, dolci, patate ecc.) vengono cotti alla griglia, fritti o arrostiti. L'acrilammide potrebbe causare lo sviluppo di cellule cancerose e portare a disordini riproduttivi. A dosi elevate, tale sostanza può inoltre causare neurotossicità.Alcune tra le fonti alimentari più soggette all'acrilammide sono: patatine fritte, caffè, cracker, toast, biscotti, e cereali per la colazione. L'acrilammide non si forma nella cottura a vapore o nella bollitura a fuoco lento, mentre viene prodotta dalle temperature elevate e secche come accade nella tostatura, nella frittura e simili. Si può ridurre il tempo di cottura, evitare di cuocere troppo gli alimenti, fare tostature leggere, e mettere in ammollo le patate per 30 minuti prima di friggerle.

 

Dottoressa Antonella Alfieri, biologa nutrizionista, autrice di The Family Food, Mental Fitness Publishing

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Perchè è importante cucinare con i bambini

Lunedì, 26 Ottobre 2015 21:32

L’arte della cucina può aiutare i bambini a mettere in pratica alcuni concetti matematici e di base per sviluppare competenze linguistiche, lo sapevi?

La semplice preparazione di un pasto insieme ai genitori, inoltre, li aiuterebbe a costruire una solida fiducia in se stessi e a gettare le basi per sviluppare abitudini alimentari sane.

Ecco allora perchè è importante cucinare con i bambini: come cucinare può aiutare i bambini in età prescolare 

Cucinare insieme

Farsi aiutare dai propri bambini in cucina è un’attività divertente, che favorisce lo stare insieme e che aiuta il bambino a sviluppare diverse capacità manuali.

Ma non solo, perché stare in mezzo ai fornelli e aiutare i genitori nella preparazione è anche un ottimo modo per sviluppare, e migliorare, capacità cognitive, matematiche e di linguaggio, attraverso un’attività leggera e per nulla impegnativa.

I benefici

Lasciare che i bambini frequentino la cucina e siano attivi, nel loro piccolo, nella preparazione delle pietanze può avere diversi benefici sulla loro persona e sulle abitudini che svilupperanno crescendo. L’attività in cucina aiuta, infatti, il bambino:

- ad affinare le competenze matematiche, come contare le uova, per esempio, o versare l’acqua in base alla misura richiesta. La preparazione delle pietanze lo aiuta inoltre a migliorare la comunicazione, leggendo le ricette, e la sua proprietà di linguaggio.

- a sviluppare il senso del gusto, affinare il palato e a fargli scoprire nuovi gusti, assaggiando cibi nuovi di volta in volta. Aspro, dolce e salato, in fondo, si imparano a conoscere solo provandoli.

- esplorare gli altri sensi, come l’olfatto, annusando il cibo, l’udito e il tatto, attraverso gli impasti, la mescolazione degli ingredienti e i suoni della cucina.

- rafforzare la fiducia in se stessi e sviluppare senso dell’autonomia, soprattutto se al piccolo si affidano compiti da svolgere da solo, come mescolare o aggiungere l’acqua.

- sentirsi più autonomi. Se al bambino viene affidato un preciso compito in cucina, come curare un impasto, spolverare il formaggio o aggiungere l’olio, si sentirà investito di una piccola ma importante missione che vorrà portare a termine nel migliore dei modi.

- a migliorare il loro bagaglio lessicale: leggendo un libro di ricette i bambini hanno la possibilità di sperimentare nuove parole e ampliare il bagaglio dei termini che conosce.

- sviluppare coordinazione mente braccio

- migliorare la manualità fine utile poi per la scrittura attraverso i movimenti delicati necessari per cucinare

 

La redazione di mammapretaporter.it

La carta è un materiale semplice e facile da lavorare e, soprattutto ora che Halloween si avvicina, offre molti spunti creativi per realizzare piccole creazioni per decorare la casa facendo divertire i piccoli.

Ecco allora 8 idee creative per Halloween da realizzare con la carta: come creare semplici lavoretti di Halloween con materiale economico e in poco tempo

La carta colorata, il cartoncino o la carta velina più sottile sono un ottimo materiale di partenza per realizzare insieme ai vostri bambini piccole e originali creazioni per Halloween. Basta un po’ di fantasia, una buona dose di manualità, avere alla portata di mano gli strumenti giusti e il gioco è fatto.

Oltre alle varie tipologie di carta, procuratevi forbici, colla, un pennarello nero e del nastro adesivo. E adesso, siete pronti per cominciare: guardate quante creazioni divertenti potete realizzare in poco tempo e a un costo davvero contenuto.

Addobbi per la festa di Halloween

Se siete in procinto di organizzare una festicciola per bambini e volete creare delle piccole decorazioni per la casa, prendete del cartoncino colorato, realizzate dei triangoli e personalizzateli con un pennarello nero per creare delle facce buffe.

 

Lanterne di cartoncino

Con un cartoncino nero e della carta velina bianca potete realizzare delle bellissime lanterne, per decorare la tavola o la zona dei giochi.

Pipistrelli di cartone

Sempre con il cartoncino nero potete invece realizzare dei pipistrelli per decorare le pareti. Basta disegnare un modello sulla carta e utilizzarlo per riprodurre tutti gli altri.

Mini zucche di carta per le caramelle

Con della carta velina arancione e verde potete realizzare invece dei bellissimi fagotti porta caramelle a forma di zucca.

Zucche di carta

Se siete abili nel decorare la carta, potreste realizzare delle piccole zucche colorate da decorazione per imbandire la tavola della festa.

Cappello da strega

Con due parti di cartoncino nero, una sferica e l’altra circolare, potete assemblare un bellissimo cappello per completare il costume da strega: facile ed economico!

Lanterne sospese

Ancora una volta è il cartoncino nero il materiale di partenza per realizzare una bellissima creazione a tema: le lanterne sospese al soffitto!

Mummie con i rotoli di carta igienica

Prendete un rotolo di carta igienica, avvolgetelo con della carta e completate la decorazione disegnando con il pennarello occhi, naso e bocca della mummia.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Ecco una ricetta meravigliosa per creare uno sciroppo anti-influenzale e mucolitico adatto a bambini dai 2 anni circa (a patto che il miele sia stato pastorizzato): è a base di zenzero, cucuma e miele.

La curcuma e lo zenzero freschi sono ingredienti che non mancano mai in casa nostra: sono davvero dei superfoods che usiamo sia negli estratti sia in cucina. 

La ricetta per preparare lo sciroppo per la tosse: gli ingredienti per il rimedio naturale contro tosse, raffreddore e sindromi influenzali delle alte vie respiratorie

Ingredienti: 

- 100 g di miele (per i vegani va bene il malto di riso)

- 1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato

- 1 cucchiaio di curcuma fresca (comprato da Naturasì) o in polvere

- 1/3 cucchiaini di pepe nero (solo per gli adulti)

- scorza di mezzo limone (facoltativo)


Questa sera mi sono preparata una tisana di tiglio, l'ho fatta raffreddare poi ho aggiunto un cucchiaio del mio super sciroppo

 

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Halloween si avvicina e quale occasione migliore di questa per coinvolgere i bambini in attività manuali, divertenti e creative da realizzare a casa? Per farlo basta poco, anche solo i materiali di recupero, e il divertimento è garantito. Ecco allora 7 lavoretti per Halloween da fare con i bambini.

La festa di Halloween piace molto ai bambini, non solo per il tradizionale ‘dolcetto o scherzetto?’, ma anche perché è una bella occasione per sperimentare creatività, fantasia e manualità. E allora siete pronti a mettervi all’opera con i vostri bambini?

Vi servirà di tutto un po’, dalla classica zucca da intagliare a diversi materiali di recupero, da riciclare all’occorrenza e da trasformare in bellissimi oggetti e decorazioni a tema. Guardate come!

La zucca di Halloween

È un classico di questa festa: una bella zucca da intagliare e trasformare in una lanterna simpatica, paurosa o sdentata. Basta solo avere una buona manualità e tanta fantasia!

Qui potete trovare tante idee carinissime!

Mini pipistrelli con i rotoli di carta igienica
Questo è un progetto davvero a costo zero, che potete realizzare partendo dai vecchi rotoli di carta igienica, da usare come corpo del pipistrello, e da un pezzo di cartoncino nero, da ritagliare per creare le ali.

Qui il portale che ci insegna a farli!

Casa stregata con il cartone del latte


Anche questo è un progetto divertente, semplice e a prova di riciclo, oltre a essere a costo zero, ovviamente!

Nel blog little lovely viene illustato il semplicissimo procedimento!

Lanterne di Halloween

Queste bellissime lanterne si possono realizzare con dei semplici barattoli, della carta velina e un cartoncino di colore nero.

I materiali e il procedimento spiegati in questo sito. 

Fantasmini volanti


Geniali questi fantasmini realizzati con della garza!

Ecco il blog che vi spiega come realizzarli

Palloncini di Halloween


Se avete in programma una festicciola in casa, comprate dei palloncini arancioni e bianchi e divertitevi con i vostri bambini a trasformarli in facce buffe e spaventose.

Ecco come crearli

Lampada stregata

Bastano semplici forbici e del cartoncino nero per trasformare una lampada in un covo di pipistrelli!

Qui il tutorial

La redazione di Mammapretaporter.it

Il momento dello svezzamento è una tappa fondamentale per la crescita del piccolo. Di conseguenza, la preparazione delle pappe è molto importante, per offrire ai bambini alimenti preparati al meglio e con cura. Per farlo ci vuole tempo, ma questo non vuol dire che non si possa di andare alla ricerca di accessori elettrici, pratici da usare e funzionali, in grado di rendere l’operazione di preparazione più semplice e veloce.

Ecco allora un nuovo innovativo robot da cucina per lo svezzamento, Link: un nuovo sistema di preparazione, conservazione e alimentazione firmato Suavinex 

L’azienda Suavinex, marchio spagnolo leader nel mercato dedicato alla puericoltura leggera e al mondo dell’infanzia ha presentato Link, un set completo di accessori elettrici per la preparazione delle pappe, che può essere uno strumento davvero utile per ottimizzare i tempi di lavoro anche per i genitori più impegnati in assoluto.

La linea Link comprende il robot da cucina, uno strumento molto pratico e utile che permette di cucinare a vapore, congelare, riscaldare e a omogeneizzare gli alimenti, uno sterilizzatore elettrico e un pratico scalda biberon.

Una delle funzioni più pratiche e innovative è il sistema di conservazione sottovuoto, che permette di confezionare fino a 300 gr di cibo. Il design è moderno e curato e gli strumenti sono di alta qualità, grazie al rivoluzionario food processor, con sei funzioni diverse, che permette di preparare le pappe e conservarle nelle diverse fasi dello svezzamento.

In questo modo possono risparmiare tempo soprattutto i genitori che, alle prese con casa e lavoro, hanno sempre meno tempo a disposizione, ma non vogliono rinunciare a una buona qualità per quel che riguarda la pappa dei bambini.

Un’altra funzione davvero innovativa del robot da cucina Link è la cottura a vapore, che permette di avere a disposizione alimenti sani e leggeri in pochissimi minuti. Attivando poi la funzione per la triturazione del cibo, potrete preparare con molta facilità una o due porzioni di omogeneizzati fatti in casa fino a 600 gr di peso.

A rendere ulteriormente pratico e funzionale questo strumento è la funzione “cuoci riso”, che permette di preparare in modo rapido due o tre porzioni di pasta, riso e verdure. È anche possibile riscaldare in tempi molto rapidi fino a tre biberon, o contenitori e grazie allo sterilizzatore elettrico, che completa la gamma degli accessori, è possibile sterilizzare fino a sei biberon, tettarelle e accessori vari.

A completare il set di strumenti della linea Link ci sono anche uno scalda biberon elettrico portatile, che si può richiudere a fisarmonica ed è particolarmente comodo anche per i viaggi o quando si è fuori casa.

Prezzo robot da cucina: 149 euro
Sterilizzatore elettrico: 55 euro
Scalda biberon elettrico: 45 euro

Le scuole steineriane

Lunedì, 26 Ottobre 2015 14:01

Le scuole Waldorf nascono come libera aggregazione di persone che si riconoscono nei principi della pedagogia steineriana. Le scuole sono gestite da associazioni culturali e i costi di gestione si finanziano mediante le rette scolastiche, donazioni di privati e sponsorizzazioni, non essendoci finanziamento pubblico. Sono quindi scuole private, e sono dislocate in tutta Italia: potete trovare quella più vicino a voi nel sito della Federazione delle scuole Steiner Waldorf.

Ecco allora come funziona la scuola steineriana: come è strutturata e come si svuluppa la didattica. 

I genitori donano denaro alla scuola, affinché l’istituto possa disporre di tutto il necessario per procedere con le attività e gli insegnamenti. Per questo motivo, le scuole Waldorf promuovono la solidarietà economica all’interno della comunità scolastica, nella concezione di poter permettere anche alle famiglie meno abbienti di poter pagare una scuola del genere.

La collaborazione tra gli insegnanti e i genitori è fondamentale, dal momento che si cerca di costruire una comunità all’interno della quale i bambini possano cresce nel migliore dei modi, sereni e in un ambiente sicuro e stimolante.

Gli insegnanti della scuola Waldorf, per essere abilitati, partecipano a un corso di formazione della durata di due anni e conoscono a fondo tutti gli aspetti filosofici e antropologici del pensiero e della pedagogia di Steiner.

Ogni settimana, un collegio si riunisce per fare il punto della situazione su esperienze, interrogativi ed esigenze delle classi e dei bambini. Con cadenze regolari si svolgono anche riunioni supplementari, in gruppi diversi a seconda delle classi. A far parte del collegio docenti c’è anche un medico scolastico, che ha il compito di affiancare, supportare e consigliare bambini, genitori e insegnanti.

A occuparsi di tutte le questioni legali ed economiche è il consiglio di amministrazione, che cura i contratti di lavoro e la manutenzione della scuola. Ogni scuola steineriana è diversa e ha forma giuridica differente, come l’associazione o la società per azioni.

L’autonomia della scuola per le comunità Waldorf è d’obbligo. Significa responsabilità degli insegnanti nei confronti di se stessi e libertà nelle decisioni economiche e pedagogiche esterne alla scuola.

La scuola Il Giardino di Luce

Gli insegnanti sono autonomi anche per quanto riguarda il lavoro pedagogico, gli insegnamenti, le impostazioni delle lezioni e l’autonomia nel consiglio di classe. Il lavoro dell’insegnante parte dalla suddivisione dell’orario e prosegue nella pratica attuazione delle attività di tutti i giorni, fino all’aggiornamento del piano di studi a quelli che sono i fondamenti della pedagogia Steiner.

In Italia troviamo scuole materne, elementari e medie waldorf, tutte caratterizzate da una pedagogia di matrice steineriana. L’approccio educativo di Rudolf Steiner copre il ciclo educativo che va dal nido ai 18 anni. Questo metodo prevede di stimolare il bambino in modo armonico e aiutarlo a sviluppare le facoltà cognitivo-intellettuali, quelle creative e artistiche, attraverso la coltivazione dei personali sentimenti, e anche quelle artigianali, attraverso attività pratiche quali il giardinaggio, la falegnameria e il cucito.

La vita in asilo è caratterizzata dal coinvolgimento attivo dei bambini nelle attività quotidiane della scuola e da attività come la pittura, il disegno, l’euritmia, l’impasto del pane, preparazione di marmellate, e la creazione dei giochi quindi attività di falegnameria, cucito... 
Viene data molta importanza al gioco libero svolto all'interno della precisa struttura della scuola: a differenza dei tradizionali asili spesso carichi di stimoli visivi, la scuola steineriana può sembrare al primo sguardo molto "spoglia", in realtà è una scelta vera e propria dettata dalla pedagogia waldorf. La scelta dei colori tenui e delicati, i materiali in legno sono finalizzati a fornire armonia al bambino e allo stesso tempo stimolare la creatività. 

Nelle scuole elementari e medie di stampo steineriano le materie artistiche, intellettuali e manuali hanno la stessa importanza. Questo perché, secondo i principi della pedagogia di Steiner, è necessario sin da subito sviluppare nel bambino le facoltà cognitive, morali e pratiche in egual misura. 

Oltre alle materie tradizionali, alla scuola steineriana si studiano generalmente due lingue straniere e si alternano le altre lezioni ad attività pratiche come pittura, scultura, disegno, euritmia, ginnastica, falegnameria e giardinaggio. Queste attività non sono considerate un passatempo, ma sono fondamentali per educare alla libertà del corpo e per sviluppare agilità di pensiero e di movimento. Lo stesso principio vale anche per le materie più tecniche e intellettuali, come la grammatica, o la matematica: l’obiettivo è quello di sviluppare processi pratici ed esperienziali affinchè l'apprendimento non sia mnemonico ma "entri dentro" e diventi parte della persona.

Durante il processo di apprendimento si fa spesso ricorso all’uso del corpo e ai sensi percettivi. Per esempio, le tabelline si imparano con movimenti ritmici del corpo e lo studio della chimica si basa molto sulla sperimentazione pratica.

La giornata è scandita in questo modo; le prime due ore della mattina sono dedicate alla stessa materia e nelle settimane successive si passa a un altro insegnamento, in base a un criterio ciclico e tradizionale. Il resto della giornata è invece dedicato alle attività artistiche e manuali.

Uno degli obiettivi principali della scuola Waldorf è che ogni alunno riesca a manifestare con soddisfazione le proprie abilità e di stabilire dei rapporti sociali dinamici, interattivi, attraverso il rispetto reciproco e la tolleranza verso gli altri.

Ecco il sito della Federazione nazionale delle Scuola Waldorf: http://www.educazionewaldorf.it/home/

La redazione di mammapretaporter.it

Sara

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Cecilia

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