Prendete una bella scatolina o una pochette da tenere sempre in borsa. Preparate tutto l'occorrente per le emergenze mediche, e tenetela a portata di mano. Ma no, non parliamo di cerotti e disinfettanti: stavolta vi proponiamo un kit assolutamente necessario, molto più piacevole di quelli zeppi di medicinali.
Gli oli essenziali, oltre che perfetti per l'aromaterapia, sono un toccasana per moltissimi disturbi. Applicati diluiti o concentrati, essi aiutano nell'osteggiare moltissime condizioni avverse di salute, dalla nausea allo stress, dalle ferite infette alla febbre.
Vi sveliamo quali sono gli oli essenziali fondamentali, quelli che devi tenere a portata di mano e sfoderare immediatamente quando compaiono i primi sintomi di malessere (e quando in casa capitano piccoli incidenti domestici).
- Il Tea Tree: l'olio di malaleuca, conosciuto meglio come Tea Tree, è noto per le sue proprietà cicatrizzanti, antibatteriche, antiodore e antimicotiche. Per queste sua qualità, tenerlo nel vostro kit (già diluito con dell'olio vegetale, per evitare irritazioni: è davvero molto potente, e ne basta qualche goccia) è utilissimo per disinfettare le piccole ferite: spalmatelo direttamente sulla cute con un dischetto di cotone dopo aver lavato accuramente la ferita e averla disinfettata con acqua ossigenata. E potete usufruirne anche in casi meno "d'emergenza", come la comparsa di antipatici brufoletti.
- La menta peperita: se i vostri bimbi soffrono di mal d'auto, mal di mare o nausee occasionali, inalare l'olio essenziale di menta allevierà moltissimo questo fastidioso disturbo. Mettetene qualche goccia su un fazzoletto quando partite per un viaggio, oppure diffondetelo in casa attraverso un diffusore di oli essenziali.
- L'eucalipto: alla comparsa dei primi raffreddori stagionali, della tosse o di generiche infiammazioni dell'apparato respiratorio potete estrarre dal vostro kit miracoloso l'olio essenziale di eucalipto. Se inalato (di nuovo attraverso la diffusione con umidificatore o bruciatore, oppure inumidendo una pezzetta da tenere in tasca) questo olio è in grado di aiutare ad espellere il muco, di purificare l'aria, di contrastare l'influenza con la sua azione antibatterica (velocizzando anche la guarigione) e di aiutare a lenire la tosse.
- La lavanda: il suo profumo è riconoscibile e apprezzato da tutti grazie alla sua delicatezza, e il suo olio è impiegato soprattutto in relazione alla sua proprietà antistress. Odorare l'olio estratto dai fiori di lavanda è rilassante, abbassa drasticamente lo stress e aiuta a stabilizzarci quando subiamo traumi emozionali. Tenetene anche qualche goccia diluita in olio base da poter utilizzare contro i dolori muscolari e addominali, applicandola dopo averla diluita in olio base sulle zone interessate. Perfetto da tenere sempre in borsa per tranquillizzare i piccoli in caso di piccoli traumi come cadute o anche semplici litigi ai giordinetti. Per maggiori informazioni sulla lavanda puoi leggere questo articolo.
- La camomilla: di nuovo, i dolori addominali possono essere combattuti con un olio essenziale. Stavolta parliamo di quello di camomilla, che, anch'esso diluito in olio vegetale, se applicato direttamente sulle parti colpite da dolori può alleviare le brutte sensazioni. Ma esso è efficace anche contro la febbre e le infiammazioni: spalmatene qualche goccia su fronte e polsi per trarne beneficio. Per maggiori informazioni sull'olio essenziale di camomilla puoi leggere questo articolo.
- L'arnica: conosciutissima e già largamente utilizzata dagli sportivi, l'arnica è il rimedio per eccellenza contro le contusioni. Non preoccupatevi quindi quando i bimbi sono coinvolti in capitomboli accidentali o se le ginocchia sono piene di botte: potete aiutarli applicando qualche goccia di oleolito di arnica (diverso dall'olio essenziale: è un macerato oleoso derivato dalla pianta fresca o essicata) direttamente sulla zona di cute interessata, dopo essere caduti o nei casi di lividi che causano piccoli dolori.
La redazione di mammapretaporter.it
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Per un bambino concentrarsi profondamente è una conquista, soprattutto quando qualcosa non gli piace. Ma imparare ad avere pazienza e a prestare la giusta attenzione è un'abilità fondamentale per il suo futuro di scolaro e di adulto. Beh, non disperate genitori: bastano piccoli stratagemmi e attività divertenti per allenare questa skill dei vostri bambini. E noi siamo qui per aiutarvi!
- Innanzitutto, pensare all'aspetto visivo di ogni attività è un passo necessario per aiutare i bambini a concentrarsi. Lo sapeva Maria Montessori, il cui insegnamento principe riguarda infatti la disposizione degli oggetti durante i momenti di gioco e le attività, che devono essere sistemati in maniera ordinata e circoscritta. Il bambino è attratto dall'ordine, e più si mantiene questo ordine più la sua attenzione non rischia di scemare. Così si propone un'attività per volta e verrà proposta in un vassoio.
- Ordine: per un bambino piccolo è fondamentale quando gioca avere ordine intorno a sè. Così fin da piccino aiutamolo a utilizzare un gioco per volta e quando terminato è importante mettere in ordine. Chiaramente fino ai 6 anni per un bambino è molto difficile mettere in ordine da solo, ma possiamo mettere ogni caso al suo posto noi con il suo aiuto. I bambini imparano per imitazione, se noi mettiamo in ordine anche sarà poi in grado di farlo.
- Anche la musica ha un ruolo particolare per la concentrazione dei bimbi. Pensateci: nei primi anni di vita tendiamo a insegnargli molte filastrocche. Questo è un buonissimo esercizio, sia per allenare la loro memoria sia per insegnargli attività di routine. Se per esempio canteremo sempre con loro una canzoncina dedicata al lavarsi il viso, i denti e a vestirsi il bimbo ogni volta ricorderà meglio i passaggi delle azioni mattutine e farà molta più attenzione (e meno proteste!)
- E oltre al suo ruolo attivo per la memoria, la musica è un buonissimo rilassante, perfetto per le pause durante le attività più impegnative. Ascoltare una musica dolce, come quella del carillon, o cantare motivetti insieme è un ottimo modo per fare un break senza rischiare di allontanare del tutto l'attenzione da ciò che stavamo facendo.
- Il livello successivo è imparare attraverso la musicalità. Non solo le azioni quotidiane: tutto ciò che il bimbo ha bisogno di conoscere sarà più recettibile attraverso rime e musiche. E imparando a memoria (con piacere) le parole delle canzoncine si sforzerà molto meno rispetto a quando studia "normalmente", concentrandosi così più volentieri.
- Oltre alla vista e all'udito, stimolare il tatto è fondamentale per aiutare l'attenzione, ciò significa apprendere mediante l'esperienza. Imparare attraverso materiali diversi dalla penna e dal foglio (ad esempio, la matematica con i lego o i fagioli, la scienza attraverso gli esperimenti, la scrittura aiutandosi con tavole e disegni) è molto più divertente e quindi coinvolgente. Spesso viene richiesto ai bambini di apprendere mediante l'astrazione ma fino agli otto anni il loro canale privilegiato (e spesso unico) è proprio quello corporeo e sensoriale: inutile quindi insistere sul primo per poi dire "non riesce a stare fermo e aconcentarsi", forse non è il bambino, ma è il metodo di insegnamento il problema!
- Molte volte il disturbo dell'attenzione, anche se leggero, è dovuto al fatto di non sfogare il bisogno di movimento che è insito nella natura del bambino. Lasciate quindi giocare i vostri figli molto di più in spazi aperti e ampi, in particolare nella natura, a beneficio, poi, dei momenti di concentrazione.
- Per lo stesso discorso, quando impegnato nelle sue attività (siano esse ludiche o didattiche) spesso il bambino si sente costretto se fermo in uno stesso luogo per troppo tempo. Incoraggiare i cambi di posizione e lasciare che scelgano la postazione prediletta è quindi consigliatissimo!
- Perché non sfruttare il potere dell'aromaterapia anche per aiutare i bimbi a stare più attenti e concentrati? A seconda del bisogno, potreste quindi effettuare dell'aromadifussione dell'olio essenziale di menta per aumentare l'energia e alleviare il senso di fatica, oppure fargli odorare della lavanda per un effetto super calmante. (nei prossimi giorni un articolo dedicato a questo tema!)
- Difficile concentrarsi se si ha intorno un uragano: evitiamo quindi di passare aspirapolveri e fare mestieri che proponiamo al nostro piccolo attività di concentrazione. Le pulizie di casa sono anch'esse un esercizio di concentrazione come ci insegna Maria Montessori: coinvolgiamoli quindi, senza forzarli, nelle attività domestiche fin da quando hanno appena un anno e chiaramente, in maniera indisciminata maschi e femmine.
La redazione di mammapretaporter.it
Foto Credits: Di Kristina Walter da de.wikipedia.org, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3081996
Domenica è vicinissima: sta arrivando inesorabile il momento dello scarto delle tanto amate uova di Pasqua da parte dei bambini! Che adorino o meno il cioccolato, alle sorpresine non resistono, ma i più piccoli sono attratti anche da qualcosa di diverso: gli incarti!
Sono grandi, colorati, hanno consistenze bizzarre che crocchiano se le si accartoccia: sono quindi uno stimolo perfetto per i piccoli esploratori del mondo. Aspettate dunque a gettarle via: con un po' di fantasia la carta che avvolge le uova di cioccolato può diventare un tesoro ludico e didattico!
- Con i figli più piccoli, fino ai due anni, non serve molto: basta lasciarli liberi di sperimentare attraverso i sensi questi imballaggi lucidi e accartocciabili. Li esploreranno con le mani, con la bocca, con l'udito (fanno un sacco di bei rumori, queste cartacce!), ci cammineranno sopra, li utilizzeranno come un lenzuolo per diventare fantasmini colorati. Non c'è limite a questi giochi, che li manterranno concentrati per un sacco di tempo.
- Per sfruttare ancora di più rumori e scricchiolii ipnotizzanti, le mamme possono cucire insieme (faccia a faccia) due panni di feltro o spugna, piazzandoci all'interno uno o due fogli di questa carta: diventerà la copertina preferita dai bambini.
- Di nuovo, un giochino semplice semplice senza troppe pretese, ma che ai bambini di due, tre e quattro anni piace moltissimo: con gli imballi di tutte le uova scartate durante le vacanze, create un tappetone colorato; sarà il loro spazio magico!
- E se in casa sono presenti più bambini, o se state organizzando una festa, un giochino simpatico è la pioggia di incarti. Fate cadere dall'alto i grandi fogli colorati e lasciate che i bimbi li prendano al volo. La confusione sarà variopinta e rumorosa, ma super spassosa.
- Quando arriva l'età dei travestimenti, approfittatene: questo materiale diventa immediatamente un mantello da supereroe, da re o da cavaliere.

foto 1 http://coolmompicks.com/blog/2014/09/08/handmade-custom-superhero-capes/
- Un piccolo aquilone è il lavoretto perfetto: lo si può realizzare tutti insieme e lo si sfrutta nelle giornate all'aperto. La carta delle uova di cioccolato viene così in aiuto: essendo leggera e colorata è ottima per volare. Bastano, oltre ad essa, delle cannucce e del filo bello robusto, come lo spago da cucina:

foto 2 http://onecreativemommy.com/bust-boredom-with-these-adorable-mini-paper-kites/
- Con la loro lucentezza, questi incarti si possono trasformare in corone da re e da principesse: incollatele sopra fogli di carta più spessa, ritagliate la forma della corona e chiudetela a formare un cilindro. Più glitterata è la carta più maestoso è il risultato (e non si sporcherà la casa a causa di tutti i brillantini che altrimenti si dovrebbero incollare - bellissimi ma a volte un po' scomodi!).

foto 3 https://www.bloglovin.com/blogs/a-subtle-revelry-2321906/glitter-twist-birthday-crowns-4345686202
- Dopo averci giocato, non buttate gli scarti rimasti: sono ancora sfruttabili per creare divertenti e colorati festoni per i party di compleanno dei bimbi, evitando così di comprare materiali nuovi di cui non abbiamo bisogno. Ritagliate e annodate sul filo, quindi appendete per rendere la casa ancora più briosa.

foto 4 http://www.blueistyleblog.com/2014/08/TissuePaperTasselGarland.html
- Se i vostri bimbi adorano esprimersi attraverso la creatività, ritagliate a pezzettini di varie forme la carta colorata (cerchi, cuori, esagoni, triangoli...), mettetela in una ciotola e lasciategliela a disposizione per creare collage variopinti, luccicanti e interessantissimi al tatto.

foto 5 http://www.artbarblog.com/create/easy-shapes-collage/
Sara Polotti
Panini imbottiti, patatine fritte, donuts, bagels, polletti, yogurt gelato: ormai per tutto c'è un franchising, anche se non sempre ciò significa genuinità. C'è però un prodotto che nessuno (fino ad ora!) aveva mai pensato di rendere commercialmente virale: i popcorn! E non popcorn qualunque; popcorn rigorosamente artigianali! Ecco una nuova idea superlativa per fare merenda con i nostri bambini.
Già, perché a chi non piacciono i popcorn? Nella loro semplicità (alla fine niente altro sono che chicchi di mais esplosi attraverso il calore) e grazie al loro gusto sono uno snack buonissimo che, se mangiato con moderazione (limitando sale e burro), si rivela molto più sano delle patatine fritte o nei sacchetti
L'idea di Bamama è carinissima: portare in tutte le città italiane un nuovo modo di gustare popcorn, puntando sulla qualità dei prodotti e sull'artigianalità dei processi.
I negozi nei centri delle cittadine vogliono diventare un punto fisso per gli amanti di queste delizie: si può scegliere di gustare i popcorn e le caramelle passeggiando per le vie, oppure passare nello shop per comprare una scorta di questi snack da portare poi a casa in vista di serate sul divano con la famiglia o gli amici. In questo modo si avranno sempre prodotti freschi, genuini e gustosi, da sostituire alle buste preconfezionate o ai sacchetti per il microonde (non proprio artigianali, no?).
Ma non solo in negozio: al passo con i tempi, Bamama offre un servizio a domicilio, da poter usufruire tramite smatrphone e internet oppure telefonicamente.
La particolarità dei popcorn Bamama sta tutta nella naturalezza e nell'autenticità: le materie prime sono selezionate con rigore e sono assolutamente no OGM; e il mais viene scoppiato in macchinari professionali che utilizzano per la cottura solo olio di cocco.
Ma non solo la genuinità: la bellezza di Bamama sono anche i gusti che propone, che si possono trovare solo qui. Si potranno così assaporare popcorn tradizionali, popcorn salati al gusto di rosmarino, di pizza, formaggio, tartufo, bacon, gusto "fiera (tra il dolce e il salato), e anche popcorn dolci (al cioccolato, al cocco, al caramello, allo zucchero e cannella e alla fragola).
"Ci piace giocare con le ricette" spiegano sul loro sito www.bamama.it/ "e proporre sempre qualcosa di nuovo. Ecco l’attuale lista dei gusti che puoi trovare da noi:
– Salato Tradizionale
– Pizza
– Rosmarino
– Formaggio
– Tartufo
– Bacon (Nuovo)
– “Gusto Fiera” – dolce e salato
– Cioccolato
– Cioccolato e Cocco
– Caramello
– Fragola
– Zucchero e Cannella"
Ci sono ad esempio il secchiello "PopFilm", perfetto per le serate-cinema in famiglia e con gli amici: contiene una miscellanea di popcorn di tutti i gusti! C'è poi l'opzione "PopBimby", per arricchire le festicciole con popcorn tuttigusti e caramelle deliziose. Ma non sono solo i bimbi a volersi divertire alle feste, e quindi Bamama propone anche "PopParty", per feste di ogni tipo. E per il giorno più speciale della vita, quello del matrimonio, con "PopWedding" trasformerete un anonimo banchetto in un angolo dove abbuffarsi delle specialità Bamama. Divertentissimo, no?
Per ora Bamama ha aperto i suoi negozi a Bologna e Torino, ma un'idea così speriamo non si fermerà qua!
Sara Polotti
Fortunatamente non sono solo le carni ad assicurarne il giusto apporto di ferro. Moltissimi alimenti vegetali ne hanno in abbondanza, e per questo è bene cercare di consumarne in quantità adeguate.
Tenete presente però che alcuni fattori relativi alla propria dieta possono favorirne l'assorbimento (come l'assunzione di molta vitamina C - quindi via libera a broccoli e arance!) oppure, al contrario, frenarlo, diventando nemici del ferro. Meglio quindi limitare la caffeina, i tannini, i fitati di spinaci e il calcio derivato da latticini (ci sono altri modi per assumerlo!).
- Buona notizia per i golosi: il cacao è una fortissima fonte di ferro. Ne contiene 15 mg ogni 100 grammi. Quello amaro è quindi consigliatissimo per insaporire i vostri dolci fatti in casa o il latte di mandorla del mattino a colazione. Provate le nostre ricette per la colazione sul nostro libro The Family Food, ricette naturali per famiglie icasinate, edito da Mental Fitness Publishing
- Anche i semi di sesamo svolgono la stessa funzione, contenendone 10 mg ogni 100 grammi. Utilizzateli per impanare polpette o cubetti di tofu o per condire pastasciutte (e, insieme a tutti gli altri semi, come quelli di zucca - anch'essi ricchi di ferro -, sono buonissimi sulle vellutate o nelle insalate).
- Per lo stesso motivo la salsa tahina, che nient'altro è che la crema di semi di sesamo, è perfetta per le ricette vegan e vegetariane: la si usa nell'hummus di ceci (altra fonte di ferro!), oppure al posto della maionese.
- Le germe di grano contengono circa 10 mg di ferro per 100 grammi di prodotto: le si trova nei negozi di alimentazione biologica sottoforma di scaglie, un po' come il lievito alimentare, e le si può gustare nelle insalate, nello yogurt o sulla pasta, sempre a crudo.
- Molti non lo conoscono, ma esiste un dolcificante naturale molto più salutare e che contiene ferro in abbondanza: si tratta della melassa di canna da zucchero (non quella di barbabietola). Si ottiene estraendo lo zucchero dalla canna (la si trova nei negozi bio) e la si può utilizzare allo stesso modo del dolcificante raffinato, per rendere più dolci le bevande del mattino in maniera molto più sana.
- La spirulina è un'alga che a livello nutrizionale fa tantissimo, con la sua proprietà energizzante e la capacità di prevenire le malattie cardiovascolari. Ma è anche ricchissima del minerale in questione (con 28 mg ogni 100 grammi - un cucchiaino assicura quindi circa 5 mg di ferro), e se utilizzata a crudo in estratti di verdura e insalate insaporisce con delicatezza.
- I legumi, in particolare i fagioli cannellini, danno un importante apporto di proteine vegetali all'organismo, e il ferro contenuto (circa 10 mg ogni 100 grammi) fa sì che possano sostituire benissimo la carne nella ricerca del ferro.
- Ma tra i legumi più ricchi di questo minerale ci sono naturalmente le lenticchie (rosse o verdi non ha importanza), che vengono subito in mente quando si parla di ricerca del ferro in alimenti non animali. Ed è proprio vero: ne contengono quasi quanto i fagioli cannellini.
- La frutta secca per moltissimi motivi è un alleata dell'organismo e quando si tratta di merenda è tra gli snack da preferire. Aiuta nella ricerca del calcio, ma anche in quella del ferro, e per questo mandorle, noci di macadamia e pistacchi sono perfetti per fare un break salutare e nutriente. SCopri le proposte del nostro partner Noberasco!
La redazione di mammapretaporter.it
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Spingere i bimbi verso le prozie per fargli dare i bacini, obbligarli a farsi abbracciare da tutti i parenti, abituarli contro la loro volontà a dare baci e a esprimere fisicamente il loro affetto: niente di più deleterio.
Soprattutto durante le feste arriva il periodo dei baci e degli abbracci. I parenti pretendono espansione da parte dei piccoli, che tuttavia non sempre si sentono a loro agio. Ma spesso si sentono in obbligo: i genitori, per non deludere zii e amici che si aspettano il classico bacino, li avvicinano forzatamente a tutti. Sia mai che il parentado pensi che non gli si voglia bene! No?
Ma fermi tutti, aspettate un attimo: siamo sicuri che spingendoli a questi comportamenti non si crei in loro una distorsione della realtà? Siamo certi che la paura di deludere nonne e bisnonne non vada a scapito loro, dei più piccoli? Perché in questo modo, pensateci, i bimbi potrebbero non capire i confini delle relazioni sociali!
Forzare i bimbi a sbaciucchiare e stringere i parenti significa metterli a disagio: spesso infatti i piccoli non si sentono perfettamente in sintonia con tutte le persone che conoscono, siano esse della famiglia o meno. Soprattutto, i baci e gli abbracci sono molto fisici, e obbligarli al contatto corporeo significa violare la loro zona di sicurezza.
Ci sono bimbi più affettuosi, bimbi meno espansivi, bimbi più fisici e bimbi che non sopportano assolutamente il contatto. In ogni caso, è sempre, sempre, sempre obbligatorio rispettare il loro sentire, non credete? A volte baceranno e abbracceranno spontaneamente, altre non se la sentiranno proprio. Perché allora forzarli?
Il loro non è un "capriccio". Non consideratelo tale: significherebbe una totale mancanza di rispetto nei loro confronti. E questo rispetto lo si ottiene solo trattandoli da persone, da individui unici quali sono. Quindi mettetevi nei loro panni: come vi sentireste se foste obbligati forzatamente a esprimere il vostro affetto fisicamente e indistintamente con tutti? Sarebbe strano, vero?
Ecco, anche per i bambini è strano. Spesso li mette a disagio, e questo disagio alla lunga può diventare logorante a livello sociale. Gli si distorce la percezione delle relazioni umane, così facendo.
Semplicemente, i genitori devono imparare a lasciare che i propri figli esprimano il loro affetto con educazione (quella sempre) ma, a livello fisico, solo se se lo sentono, e solo secondo i loro tempi: pian piano impareranno di chi si fidano, chi preferiscono abbracciare, con chi si sentono a loro agio. E questo agio sicuramente nascerà dal non obbligo: se una persona continua a domandare questo affetto fisico, certamente non ne riceverà! Sentimento e confidenza possono nascere e crescere solo se non vengono forzati!
Ma allora che fare per non urtare i sentimenti della zia Ignazia, già chinata per ricevere il suo annuale schiocco sulla guancia? Beh, non preoccupatevi. Non dare i bacini o non abbracciare non significa maleducazione! L'educazione la si esprime attraverso le buone maniere, che prescindono da queste manifestazioni di affetto.
I bimbi sanno essere gentili ed educati anche mantenendo i confini fisici che non vogliono superare. Se poi i parenti continuano a pretendere i bacetti, spiegate senza vergogna la vostra scelta di rispettare le decisioni dei bambini. Magari storceranno il naso, inizialmente, ma quando i bimbi si avvicineranno a loro e (eventualmente, ma solo per loro decisione!) gli daranno quel famoso bacio, beh, si sentiranno molto più soddisfatti e capiranno la forzatura che avrebbe significato obbligarli all'affetto.
La redazione di mammapretaporter.it
"Bevi il latte che ti fa bene alle ossa!". Frase tipica di zie e nonne. Non è vero? Siamo cresciuti tutti con la convinzione che sia solo il latte a fornire il giusto apporto di calcio all'organismo, che solo grazie ad esso possano sparire le macchioline bianche sulle unghie e che solo bevendone a litri le ossa dei nostri bambini riescano a crescere sane e forti.
Ora però lo sappiamo: assumere latticini, sopratutto con frequenza, non è una buona scelta. Il latte vaccino non è esattamente adatto all'uomo (pensiamo solo al fatto che si tratta dell'alimento che le mucche danno ai loro vitellini, che hanno bisogno di crescere a dismisura nei primi mesi di vita; mica come i nostri figli, la cui crescita necessita di molto più tempo!) e gli effetti negativi potrebbero superare quelli positivi, nel caso in cui decidiamo di consumarlo quotidianamente.
Se pensate quindi che bere latte sia l'unico modo di assicurarsi le quantità di calcio necessarie all'organismo (sia per i nostri bambini che per noi adulti, o per le donne a rischio di osteoporosi), beh, vi sbagliate.
- Gli edamame, cioè i fagiolini di soia, sono buonissimi e sono perfetti come contorno o come snack (se ne mangiano uno dietro l'altro senza riuscire a smettere!). Oltre alle proteine che la soia come sempre assicura, 100 grammi di questo prodotto danno circa 65 mg di calcio all'organismo. Quindi, con una buona tazza di fagiolini ne assumeremo circa 100 mg.
- Le proprietà antiossidanti, le vitamine e il basso apporto calorico; ma anche il gusto: le arance per mille motivi dovrebbero essere frequenti nelle diete, e una ragione in più è il calcio che esse contengono. Dipende dalla loro grandezza, ma con un solo frutto possiamo assicurarne al nostro corpo circa 60.
- Il pesce AZZURRO, e in particolare le sardine (anche quelle inscatolate!), oltre ad essere ricchissimo di grassi buoni Omega 3 e di vitamina B12 (ottima per il sistema nervoso e per il cervello) contiene circa 330 mg di calcio ogni 100 grammi. Le sardine sostituiscono quindi alla perfezione il latte nella ricerca di questo minerale! Idem il salmone NON DI ALLEVAMENTO.
- Le erbe aromatiche, ogni 100 grammi, contengono elevatissime quantità di calcio (soprattutto la salvia e il rosmarino, primi in classifica). Certo, ad ogni pasto non se ne consumano così tante, ma aggiungerne sempre per insaporire i piatti non può fare che bene.
- Maturano intorno a settembre e poi ci mancano tutto l'anno: parliamo dei fichi, così dolci e succulenti. Oltre alle fibre e al potassio, i fichi aiutano moltissimo l'organismo ad assumere calcio, e dobbiamo quindi approfittarne: a settembre possiamo esagerare con le scorpacciate!
- Anche i legumi si prestano benissimo a sostituire i latticini: via quindi a ceci, fagioli bianchi, borlotti e cannellini, che contengono ogni 100 grammi tra i 100 e i 140 mg di calcio.
- Le cime di rapa, con il loro retrogusto amarognolo, sono davvero buonissime e salutari. Con 100 grammi di queste verdure possiamo assicurarci circa 100 mg del minerale in questione. E sono veramente ottime per condire le orecchiette pugliesi!
- Se l'amaro delle cimette non vi convince e preferite sapori più dolci, esse possono essere tranquillamente sostituite dai broccoli (anch'essi ottimi sulla pasta, non solo cotti a vapore o nei timballi!). Contengono un po' meno calcio (circa 50 mg ogni 100 grammi, che è comunque un'adeguata quantità) ma al contempo danno un apporto di vitamina C all'organismo che supera le arance del doppio.
- Tra le star in fatto di calcio sta sicuramente il tofu, che già si presta a sostituire carne e latticini nelle diete vegan e vegetariane grazie alle sue proteine e al suo gusto. Pensate: ne contiene 350 mg ogni 100 grammi. Abbondate pure!
- E per gli spuntini, oltre agli edamame, potete puntare sulla frutta secca. Mandorle, nocciole, noci pecan: fonte di proteine e grassi vegetali, mangiandone una manciata al giorno (circa 10) rinforzerete le ossa in men che non si dica. Scopri le proposte di qualità del nostro partner Noberasco e richiedi la nostra newsletter: riceverai offerte imperdibili!
La redazione di mammapretaporter.it
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Notizia fresca fresca che viene direttamente dall'Ansa, la quale riporta gli interessantissimi dati emersi da uno studio della Oxford University: "se tutto il mondo adottasse una dieta strettamente vegana si risparmierebbero 8,1 milioni di morti premature da qui al 2050, ma anche un cambiamento minore che limiti il consumo di carni rosse a circa 300 grammi alla settimana ne eviterebbe più di 5 milioni".
Che l'eccessivo consumo di carne fosse deleterio per l'organismo non era una novità. Tuttavia vedere questi numeri nero su bianco fa un certo effetto, non credete?
Lo studio condotto dalla Oxford University è il risultato di una simulazione: ipotizzando un consumo di carne "normale" e paragonandolo ad uno ridotto a 300 grammi a settimana (con un aumento di frutta e verdura), ad una dieta vegetariana e ad una vegana, si è evidenziato che il maggior numero di vite risparmiate nel tempo lo si avrebbe, in ordine, grazie alla dieta vegana, poi a quella vegetariana e, per ultima, a quella con un consumo limitato di carne.
Tutto questo grazie alla diminuzione di malattie cardiovascolari, di tumori e di obesità. E anche le emissioni verrebbero drasticamente abbassate, con vantaggi per la natura e per l'organismo.
Nonostante ciò, si capisce che moltissime persone non si sentono pronte o non credono di essere in grado di rinunciare alla carne al 100%. Tuttavia, sta salendo esponenzialmente il numero di individui che scelgono consapevolmente di ridurre il consumo della stessa, pensando tanto alla salute quanto all'ambiente e agli animali.
Per queste persone ora è nato un termine: si parla di reducetariani, o riduciani. Lo hanno pensato Brian Kateman e Tyler Alterman, ricercatori della Columbia University (e Brian Kateman ha addirittura aperto un diario online, il Reducetarian Blog, lanciando anche l'hashtag #lessmeat).
I reducetariani, semplicemente, decidono di ridurre il consumo di carne, mangiando con più equilibrio e, eventualmente, scegliendo prodotti animali di qualità superiore e provenienza certa.
Si piazzano quindi tra gli onnivori e i vegetariani, sono consapevoli dei rischi del consumo di carne e fautori di una sensibilizzazione sui temi dell'alimentazione più sana e del mondo migliore che deriva dalle diete più ricche di frutta e verdura.
Brian Kateman, in sostanza, vuole fare capire (prima alle persone non vegetariane che tuttavia non impazziscono per la carne, e in secondo luogo a tutto il mondo) che scegliere di mangiare meno carne ogni settimana può iniziare come sfida e diventare un'abitudine ottima e insostituibile, con benefici per l'organismo e per la Terra.
Non importa, in pratica, se decidete di non rinunciare a pollo, manzo, maiale e compagnia bella; basta che iniziate a pensare consapevolmente che anche solo una piccola deviazione dalla dieta "carnivora" può essere davvero un toccasana.
Si può cominciare decidendo di levare la carne per un giorno a settimana, per poi salire a due giorni; ma anche la riduzione delle porzioni abituali è un buonissimo tentativo. L'obiettivo è arrivare a una porzione di carne rossa a settimana e una di carne bianca e all'eliminazione degli insaccati, definiti ormai cangerogeni al pari del fumo di sigaretta dalla comunità scientifica internazionale.
Allo stesso modo l'assunzione di latticini e derivati animali può venire limitata (in particolare sappiamo che il latte è l'alimento per il vitellino, non per gli umani!) a qualche giorno a settimana; e, soprattutto, è bene iniziare a fare più attenzione alla provenienza delle materie, così da essere certi della genuinità ed evitare allevamenti troppo pesanti e sfruttamenti disumani degli animali.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
L’invecchiamento è un fenomeno complesso nel quale fattori genetici interagiscono con fattori ambientali per provocare un processo degenerativo caratterizzato da modificazioni biologiche che intervengono su tutto l’organismo.
Negli ultimi anni abbiamo osservato un allungamento significativo dell’aspettativa di vita, senza che siano intervenute modifiche rilevanti nei fattori genetici, ma fondamentalmente influenzando l’ambiente in cui si sviluppa e cresce l’essere umano.
La componente genetica gioca un ruolo importante sui processi all’invecchiamento. La genetica ci permette di conoscere la predisposizione ad alcune patologie croniche e degenerative. Il ruolo della medicina preventiva è proprio quello di permettere di aggiungere anni alla vita e una migliore qualità della vita stessa. La possibilità di sottoporsi ad un semplice test salivare di medicina genetica e preventiva, è utile se si vuole porre in atto un percorso di prevenzione primaria. Non bisogna pensare che l’esito del test genetico possa essere una diagnosi o una condanna.
Il medico esperto, segnalerà il percorso preventivo adatto al tipo di risultato. Fondamentale in questo percorso di prevenzione è l’alimentazione. La carenza di alcune classi di vitamine, predispone l’organismo ad un processo di invecchiamento generalizzato, in quanto vengono a mancare i fattori di protezione. Per esempio alcuni antiossidanti (Vitamine A, C, E) intervengono in maniera benefica nei processi di infiammazione che caratterizzano l’invecchiamento, rallentando i processi che portano alla degenerazione e morte dei neuroni.
Anche i Polifenoli, contenuti nei cibi di stagione estiva, frutta e verdura, hanno un ruolo protettivo ed antiaging. Recentissimi studi hanno dimostrato che un cospicuo consumo di verdura e frutta svolge un’azione chiave nella riduzione del rischio di cancro, legato all’invecchiamento. Ma solo alcuni alimenti possiedono infatti la capacità di influenzare e bloccare lo sviluppo di cellule alterate e potenzialmente pericolose. Broccoli, frutti di bosco, aglio e cipolla, solo per citarne alcuni, contengono sostanze antiossidanti con capacità di influenzare in maniera positiva l’attività degli enzimi prodotti dai geni, in modo da attivare le difese specifiche per allontanare gli eventuali cancerogeni dal nostro corpo e rallentare il processo di invecchiamento. Un’attenzione particolare, merita la curcuma longa o curcumina, base del curry. La curcuma, zafferano delle indie, è una spezia e come la maggior parte di esse, deriva dall’oriente. Gli effetti antitumorali e antiaging della curcuma sono dovuti ai curcuminoidi, molecole presenti nella curcumina. Queste molecole, sono responsabili della colorazione gialla. Le proprietà attribuite alla curcuma, sono di tipo antitrombotico, ipocolesterolemizzante e antiossidante, anche superiore alla vitamina E, come riportato in certi studi, oltre ad un grande potenziale antitumorale ed antinvecchiamento. La curcuma è solo uno degli esempi di come si può dare benefici all’organismo attraverso l’alimentazione; è evidente quindi che il cibo, se ben utilizzato e selezionato, può essere una medicina che permette di contrastare gli effetti dell’invecchiamento e prevenire l’insorgenza di numerose patologie.
Prof. Giuseppe Di Fede
Direttore Sanitario IMBIO
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Glitter, glitter, glitter! Se piacciono alle mamme, pensate come impazziscono i bimbi!
Sbrilluccicano, colorano, sfaccettano: ogni oggetto ricoperto di brillantini acquista una nuova vita, più divertente e arcobaleno. Utilizzarli nei lavoretti è quindi bellissimo: rendono anche il più bruttino qualcosa di davvero speciale.
- Con dei barattoli di vetro, dei glitter di vari colori, della colla vinilica e una candelina elettrica i vostri bambini possono realizzare una bellissima lampada (che somiglia moltissimo a quelle della calma). Spennellate l'interno del barattolo di colla, versate i glitter, lasciate cadere l'eccesso e, dopo aver incollato all'interno del coperchio del barattolo una lampadina elettrica (di quelle che si accendono con un interruttore e sono alimentate a batteria), avvitatelo. Una perfetta abatjour colorata e ipnotica!

foto 1 http://modpodgerocksblog.com/2015/08/diy-mason-jar-night-light-craft.html
- Cosa fa più festa dei brillantini? Praticamente niente. Prima della festicciola di compleanno, riempite dei palloncini bianchi (da sgonfi) con i brillantini o le pailettes, gonfiateli e godetevi l'atmosfera super magica che donano alla casa.

- Ma non solo all'interno: i brillantini, con un pochino più di lavoro, possono essere incollati all'esterno dei palloncini. Basta cospargerli, una volta gonfiati, di colla vinilica con un pennello (facendo attenzione di dipingere solo la metà inferiore) e immergerli in una ciotola di brillantini.

foto 3 http://eslamoda.com/tips-para-decorar-tu-fiesta-con-globos
- Siamo sotto Pasqua, quindi possiamo coniugare l'amore per i brillantini con gli ovetti tipici del periodo. Svuotando le uova del loro contenuto (facendo un buchino sul fondo con uno stuzzicadenti) i bimbi potranno dipingerle come vogliono. Con i brillantini tutto sarà più buffo: come per i palloncini, dipingete le uova di colla vinilica e immergetele poi in ciotoline piene di glitter, mischiando anche i colori. Un lavoro minuzioso, che aiuterà i bambini a imparare la concentrazione (per non rompere le uova ci vuole delicatezza!) e che donerà alla casa bellissimi soprammobili a tema pasquale.

foto 4 http://www.marthastewart.com/917089/glittered-eggs
- Con i brillantini i bimbi possono anche sfogare la loro creatività sul disegno: aggiungendo i glitter alle tempere l'effetto è spettacolare, perfetto per realizzare piccoli fuochi d'artificio (da spennellare con dei rotoli di carta igienica tagliati, così!):

foto 5 http://www.happinessishomemade.net/2015/07/01/4th-of-july-kids-craft-painting-fireworks/
- E avete mai provato ad aggiungere la polverina magica di cui stiamo parlando agli acquerelli?

foto 6 http://thepastiche.squarespace.com/blog/diy-watercolor-cards
- La pasta modellabile fatta in casa può passare al livello successivo grazie ai brillantini. Aggiungeteli alla ricetta base (http://www.mammapretaporter.it/educazione/gioco-stimoli-mb/la-ricetta-della-migliore-pasta-modellabile-per-bambini) per un risultato incredibile.

foto 7 https://it.pinterest.com/pin/253186810273813517/
- E basta unire alla stessa ricetta del nero di seppia (o del colorante alimentare naturale scurissimo) per ottenere una galassia in miniatura, bellissima per giocare agli astronauti e per iniziare a studiare lo spazio.

foto 8 http://www.growingajeweledrose.com/2015/01/galaxy-dough-play-recipe.html
- Un barattolo, un coperchio con la cannuccia, colla e glitter: gli ingredienti sono quasi gli stessi della prima lampada che vi abbiamo proposto, ma il risultato è assolutamente differente! Cospargete di colla vinilica il fondo del barattolo (esternamente) e ricopritelo di brillantini. Decorate poi il resto del barattolo a vostro piacimento, applicando magari il nome dei bimbi; versate le bibite, avvitate il coperchio et voilà: il bicchiere perfetto!

foto 9 https://it.pinterest.com/pin/323344448227235126/
- Delle gemme che luccicano, preziose e bellissime: bastano dei fogli di carta spessa e colorata, delle forbici e della colla e i brillantini. Qui troverete i template da stampare per ritagliare la forma delle pietre, da ripiegare e incollare. Dopodiché sbizzarritevi con i glitter, per rendere ancora più fantastiche le vostre gemme!

foto 10 http://www.minieco.co.uk/paper-gems/