Avete presente quei volantini in giro per la città nei quali qualcuno offre un servizio e lascia il numero di telefono in piccole frange staccabili all'occorrenza? Prendiamo in prestito la forma e cambiamo la sostanza, per un gioco-esperimento davvero carino!

Vi proponiamo le Parole all'Occorrenza: la spinta di cui abbiamo bisogno nella nostra complessa vita da mamme

Può essere fatto durante una festa, ma anche tutti i giorni non è male: con poco materiale porterete in casa un giochino carino ma profondo, per grandi e piccini, che diventerà occasione per parlare, cambiare o riflettere su moltissimi aspetti della vita in maniera simpatica e leggera.

Ecco l'occorrente:

- Dei fogli colorati
- Una stampante
- Delle forbici
- Delle calamite per il frigorifero o una bacheca di sughero

Sui fogli colorati stampate una parola bella grande (scegliendola tra le più significative o tra quelle su cui avete voglia di riflettere: gioia, calma, rivalsa, armonia, respira, sii creativo, leggi, accetta, avventura. Insomma, fate voi!), e ripetetela con un carattere più piccolo al di sotto, in verticale, in modo da ottenere quella forma di cui parlavamo, quella dei volantini dai quali si può staccare il numero di telefono (ritagliando quindi le frangette).
Ecco, l'idea è quella: un parola da poter staccare e tenere in tasca, o nell'agenda, da estrarre e rileggere ogni volta che c'è bisogno di una bella spinta.

Basta appiccicare i volantini al frigorifero, o sulla bacheca all'ingresso: ognuno, ogni giorno, potrà staccare la parola di cui ha bisogno per superare una giornata particolarmente faticosa o per decidere di fare quella determinata cosa che continuava a rimandare.

Sarà interessante vedere ciò che sceglie ognuno!

(Mi raccomando, per le scritte scegliete un bel carattere, per renderle davvero invitanti! Su dafont.com ne troverete di meravigliosi gratuitamente).

Sara Polotti

Esteticamente bellissima (agli occhi di un genitore) e motivo d'orgoglio senza confini: i disegni di tuo figlio, dallo scarabocchio più insensato al ritratto di famiglia con gambe lunghissime e casette minuscole, sono giustamente un trofeo da esporre su frigo o pareti.

Fai bene a gonfiare il petto d'orgoglio: ogni creazione che nasce dalle sue mani è importantissima, al di là della tenerezza che suscita! Prova a pensare più in profondità, e chiediti quanto la creatività sia importante non solo a livello estetico e fantasioso, ma anche fisicamente per lo sviluppo e la crescita del tuo bambino.

Vi spieghiamo più in dettaglio l'importanza della domanda Mi fai un disegno? Perchè il disegno nei bambini è uno stimolo fondamentale per una crescita sana e completa.

La fantasia ha un ruolo basilare nella prima infanzia: attraverso gioco e creatività i bambini esplorano il mondo, un luogo per loro oscuro, misterioso e un po' angosciante, provano a viverlo e tentano di trovarne un senso.
Per questo è importante provare a concentrarsi, ogni tanto, più che sul prodotto finito, sul processo creativo che ha portato alla realizzazione di un determinato disegno. Non importa la qualità dell'opera, o l'inclinazione più o meno forte del tuo bambino nei confronti del disegno; tutti i bambini passano attraverso la fase di matite e pennelli, e c'è una ragione.

Attraverso i processi creativi i bambini imparano moltissimo, ed è anche grazie ad essi se riescono a sviluppare autostima, capacità di risolvere i problemi e abilità sociali.

Il bambino si guarda attorno, studia il mondo, lo osserva e lo esplora, e quindi cerca di riportarlo nelle sue opere d'arte per dargli un ordine. La creatività lo aiuta, offrendogli tutti quegli spunti multisensoriali così amati e teorizzati da moltissimi approcci educativi, da Maria Montessori fino a Loris Malaguzzi con le sue scuole di Reggio e i suoi atelier.

L'arte, infatti, dà la possibilità al bambino, soprattutto in età prescolare, di cimentarsi in attività che coinvolgono tutti i sensi (non solo il disegno, ma anche la musica, la danza, la scultura, il teatro) e questo coinvolgimento multisensoriale è fondamentale per un buon sviluppo cognitivo, sociale, emotivo e psichico. E, soprattutto, lo aiuta nella ricerca dell'autostima e nella comunicazione con il mondo esterno e con gli altri, nel problem-solving, nell'interpretazione della realtà (e quindi nella capacità di elaborare opinioni personali), nelle funzionalità motorie fini sempre più stimolate e nell'importantissima coordinazione occhio-mano.

Non solo: allenando la creatività, e quindi lasciando libero il bambino di esprimersi artisticamente ogni volta che ne sente il bisogno, la sua mente capirà pian piano l'importanza della qualità piuttosto che della quantità, e lo renderà in grado di capire che esistono modi per esprimere tutte quelle emozioni che a volte non si riesce ad esprimere a parole.

Non importa se da adulto il bambino non sarà propenso ad intraprendere una carriera artistica o creativa: non tutti sono scrittori, pittori o architetti. E infatti non è questo l'obiettivo quando si decide di stimolare creativamente il proprio bambino: i benefici non sono solo "artistici", anzi. Bambini creativi oggi significano adulti creativi domani in un senso che prescinde dalla professione! La creatività acquisita durante l'infanzia potrà tradursi in capacità disparate in età adulta, e soprattutto si trasformerà in intelligenza, apertura mentale, intraprendenza e indipendenza, skills fondamentali in ogni ambito.

Insomma, creatività come espressione, come comprensione del mondo per vivere più serenamente, come strumento per migliorare le proprie inclinazioni, per crescere individualmente e socialmente. Creatività non intesa come processo meramente rivolto alla creazione di un futuro artista, ma di un futuro creativo nel senso più nobile del termine, un creativo di tutti gli ambiti in grado di osservare il mondo e tradurlo senza problemi in qualcosa di vivibile.

Per questo è di fondamentale importanza non proporre almeno fino ai 4 anni disegni da colorare ma superfici bianche e materiali e colori di vario tipo, così da stimolare il processo creativo. 

Sara Polotti

Credo davvero che la famiglia sia la base della società, il nucleo fondamentale da cui parta tutto. Ma che cos'è una famiglia e sopratutto come spiegare a un bambino la moltitudine di varietà di famiglie della nostra società contemporanea? 

Sono cresciuta con una famiglia mozzata, allargata e pasticciata ma l'ho sempre amata nel suo delirio chiassoso e in qualche modo armonico: è stato però difficile spiegare ai miei coetanei la realtà atipica della mia famiglia, un po' perchè tutti si fermavano al lutto precoce di mia mamma, un po' perchè per molti l'unico tipo di famiglia è quella composta da padre e madre e due figli. Io sarò un po' figlia dei fiori, ma per me davvero la famiglia è semplicemente un insieme di persone unite da legami speciali. 

Credo che sia importante declinare la parola famiglia in tutte le sue sfaccettature fin quando i nostri bambini sono piccoli, così da trasmettere loro il valore della tolleranza e un'apertura mentale che possa porre le basi per una società più consapevole. 

Ci viene in aiuto un libro davvero splendido, quello di Thaïs Vanderheyden intitolato Famiglie Speciali e pubblicato da Clavis: così vengono illustrate famiglie monogenitoriali, allargate da matrimoni precedenti, adottive, con nonni in casa... tutte ugualmente piene d’amore e speciali!

Giulia Mandrino

 

La Street Art è sempre e da sempre discussa. Ai piani alti la diatriba tra pro e contro si fa sempre più accesa, ma qui da noi è ben vista: d'altronde come negare il fascino che esercita e come non apprezzare il colore che dona alle città e alle zone più grigie?

Ok, appurato che l'arte di strada è ormai imprescindibile nelle nostre città, la rivista Giovani Genitori, in collaborazione con Espressione Editore, ha inaugurato la prima collana di fiabe illustrate da giovani street artists, per bambini un po' underground!

Si chiama StreetAland, la prima collana di fiabe illustrata dagli street artists: l'arte di strada si mette a disposizione delle favole per regalare ai bambini narrazioni e illustrazioni uniche!

Nata in clandestinità e sottoforma di protesta e guerrilla art, la Street Art ha ormai preso il suo posto d'onore nel mondo artistico, grazie anche ad artisti che hanno saputo portarla a livelli globali (Banksy e Keith Haring su tutti) colorando sempre più aggressivamente (eppure con grazia) le nostre città.

Ora gli artisti della bomboletta spray miniaturizzeranno le loro opere e i racconti che si celano nelle figure dipinte sui muri: con StreetAland nascono i primi libri di fiabe illustrati da loro, i maestri dello stencil sul mattone e della mascherina calata sul naso!

Primo ad uscire, acquistabile sul sito www.giovanigenitori.it (con le prime 500 copie numerate e firmate dall'artista), è "Il giardino in tasca": favola sull'amicizia scritta da Luca Indemini (giornalista torinese e padre di una bimba di sei anni), "Il giardino in tasca" parla di Giacomino e del suo giardino tascabile da sfoderare nei momenti di noia, tristezza o evasione.

L'illustrazione, finalmente, è affidata quindi a Ale Puro, giovane street artist nato a Vigevano, cresciuto artisticamente all'Accademia di Brera e affermatosi "imbrattando" i muri delle città.

Il suo tratto è riconoscibilissimo: le figure umane (che talvolta ricordano Nara Yoshimoto, mantenendo una loro identità unica) conservano sempre dolcezza, mentre le linee pulite lo allontanano dai writers più puri ed eversivi, pur tenendolo nell'orbita street. Da sempre si dedica al lato sociale dell'arte, mettendo a disposizione il suo talento per insegnare ai ragazzi diversamente abili e decorando muri spogli in luoghi bisognosi di colore, come scuole e infermerie.

Per scelta, Espressione Editore insieme ad autore e artista hanno deciso di rifiutare il Copyright e di utilizzare le licenze Creative Commons, per condividere in maniera più ampia il contenuto della loro opera. La casa editrice è infatti tra le più eco e slow sulla scena, come ama definirsi, e si rivolge in maniera attenta alle famiglie contemporanee, proponendo oltre alla rivista Giovani Genitori le sue guide per locali baby friendly, la Festa della Musica e la rassegna Cinema con Bebè.
Se siete interessati a regalare questo libro (rivolto ai piccoli dai 3 anni, 32 pagine, 14,90 euro) a bimbi curiosi e un po' cosmopoliti, andate su www.giovenigenitori.it e prenotate la vostra copia!

E ora aspettiamo pazientemente anche le prossime uscite, per riempire anche casa nostra del colore e dei tratti degli street artist più fighi.

Sara Polotti

Chi non ama lo stile nordico detto anche Scandi? Diffuso dal colosso ikea è sempre più un must have nelle nostre case per l'armonia che sembra creare. Dal punto di vista educativo lo trovo particolarmente interessante per tre motivi:

- colori tenui: non sovra-eccitano il bambino e sono puù adatti anche durante il momento dell'addormentamento. 

- less is more: i bambini non hanno bisogno di 1000 giochi, lo diciamo sempre. Necessitano invece di pochi giochi e tendenzialmente non strutturati come quelli Montessori. Dall'apparente "vuoto" spiccano nelle stanze Scandi pochi oggetti che possono acquisire un valore particolare per il bambino sia a livello affettivo che funzionale. 

- organizzazione e ordine: i bambini hanno bisogno di vivere in luoghi ben organizzati e strutturati, così da essere facilitati nel mettere in ordine. Mettere in ordine non è solo una questione estetica ma anche logica e organizzativa in quanto consente di "catalogare" e dividere per tipologia, colore e funzione un oggetto.

Ecco 10 idee di camerette in stile Scandi e Montessori: il design nordico incontra la pedagogia 

 

- Riciclo

Insegnare ai bambini il valore degli oggetti e il non sprecare è fondamentale non solo per la salvaguardia del pianeta, ma anche per il loro benessere personale. Niente di meglio che incominciare a farlo dalla loro stanzetta con questa testiera del letto fatta con un pallet. 

http://www.micasarevista.com/dormitorios-infantiles/muebles-y-novedades-deco-ninos

 

- Materiali

Un semplicissimo letto in legno può diventare un elemento in perfetta armonia se unito a materiali e colori delicati. Guardate che bella questa nuvoletta in stoffa. Potete prenotarla da Mami, mamma produttrice e mia amica.  

http://petitandsmall.com/2-kids-rooms-nordic-charm/

 

- Bianco e nero

Se il lettino con le sbarre è un po' discutibile secondo l'approccio Montessori, trovo davvero deliziose queste punte di nero e grigio all'interno della stanzetta bianca. Come mettere un punto, un confine...

http://www.ministyleblog.com/blog/room-tour-blondeandbone7122014

 

- Principesse ma con charm

Chi l'ha detto che le principesse devono essere solo brillantini e colori fluo? Con qualche tocco di rosa, una carta da parati vintage e le classiche decorazioni a bandierina Scandi otterrete una cameretta davvero delicata. 

http://www.decopeques.com/fotos-de-habitaciones-infantiles-10-ideas-de-inspiracion-nordica/

 

- Reciclo chic e Montessori

E con un pallet non si può solo fare una testiera ma anche uno splendido lettino Montessori con un accorgimento in più: le ruote per poterlo spostare (per cui può diventare un treno ma anche essere utille per i periodici cambiamenti che noi mamme amiamo fare!). E che dire poi dei cuscini, del coniglietto e della tenda principesca sopra il letto? Semplicemente stupendi.

http://www.decopeques.com/fotos-de-habitaciones-infantiles-10-ideas-de-inspiracion-nordica/

 

- Storie di tende

Ne abbiamo già parlato delle tane o tende vi ricordate? Ecco 10 idee per realizzare tende casalinghe per bambini!

http://nordicdesign.ca/ferm-living-aw-2014/ferm-living-aw-2014_18/

 

- Multifunzione in poco spazio

Non bisogna avere 50 mq di stanza per creare una cameretta deliziosa: basta sfruttare al meglio i mobili. Guardate questo letto cosa nasconde ai suoi piedi! Un fantastico spazio di lettura. 

http://petitandsmall.com/2-kids-rooms-nordic-charm/

 

- Nordic Montessori

Un lettino Montessori unito al design nordico: eccezionale vero?

http://nordicdesign.ca/simple-serene-swedish-home/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+NordicDesign_feed+(NordicDesign+blog+feed)

 

- Less is more

Deliziosi questi lettini in colori pastello con cuscini in fantasia abbinati!

http://nordicdesign.ca/flexa-play-fresh-scandinavian-design-for-kids/

 

- Montessori e stilosa

Bellissimo il lettino Montessori abbinato a questa carta da parati e alla deliziosa idea di appendiabiti, per non parlare dei cuscini!

http://www.nordichouse.co.uk/nordicway/scandi-kids-rooms/

Giulia Mandrino

Giochiamo con la musica classica

Giovedì, 14 Gennaio 2016 21:41

Moltissimi genitori vorrebbero trasmettere l'amore per la musica classica ai loro bambini, ma non è sempre così semplice. Insegnare l'importanza della musica dovrebbe essere basilare fin da subito: accompagnerà vostro figlio per tutta la vita, e, come per l'arte (ricordate il discorso di Philip Pullman di cui vi abbiamo parlato?), potrebbe essere un'esigenza davvero forte per certi bambini!

Perché quindi non immergerli fin da subito nel mondo delle note musicali? Non c'è limite alla musica che potete far ascoltare loro fin da subito, in base ai vostri gusti, ma noi vi suggeriamo la musica classica: è perfetta per coinvolgere il bambino nella maniera che più lo aggrada. Sulle note dei più grandi compositori, delicate, movimentate o sognanti, il bambino ha infatti la possibilità di costruirvi sopra la storia che più gli piace, diventando protagonista. Un po' come Fantasia di Walt Disney: le grandi musiche racchiudono in sé narrazioni e racconti che emergono ascoltandoli!

Proviamoci, allora, giochiamo con la musica classica con le nostre dieci proposte: i brani di musica classica adatti a bebè e bambini. 

Accendete la radio o l'iPod, fate spazio nella stanza e lasciate che il bambino balli, disegni le sue sensazioni, inventi racconti e si vesta da supereroe o principessa semplicemente lasciandosi ispirare dalle note dei grandi compositori classici!

- Frederick Delius, "Ascoltando il primo cuculo in Primavera": è perfetto per cominciare, perché come per la stagione che segue l'inverno le note si risvegliano!

https://www.youtube.com/watch?v=3xHIhcstxUM


- il Bolero di Ravel: è sempre affascinante, con il suo crescendo (in ben venti minuti!) di intensità grazie all'aggiunta di sempre nuovi strumenti. Si ripete sempre, e il bambino si divertirà moltissimo e si incuriosirà sentendo tutti questi nuovi suoni.

https://www.youtube.com/watch?v=r30D3SW4OVw


- La Danza della Fata Confetto di Tchaikovsky: perfetta per le più romantiche, immergerà in un'atmosfera magica tratta dallo Schiaccianoci. E' tra le più conosciute, e, personalmente, tra le mie preferite.

https://www.youtube.com/watch?v=w_J4CJ504LQ


- Beethoven, Sinfonia n.9: il compositore la ideò come un invito alla fratellanza universale. Gioiosa e complessa piacerà moltissimo ai piccoli!

https://www.youtube.com/watch?v=t3217H8JppI

 

- Le quattro stagioni di Vivaldi: perfette per lasciare correre l'immaginazione, e quindi ideali sia per ballarci e narrarci sopra sia come sottofondo nei momenti creativi come il disegno, la cucina, il cucito o la lettura.

https://www.youtube.com/watch?v=TvqVRzQkqkg


- Pierino e il Lupo di Prokofiev: la conosciamo tutti grazie al bellissimo cartone, e questa composizione è davvero bellissima, soprattutto per i bambini, ai quali si rivolge direttamente. Oltre alla musica è presente la voce del narratore, e quindi diventa perfetta anche come favola della buonanotte.

Qui ve la proponiamo recitata da Angelo Branduardi: https://www.youtube.com/watch?v=9ZE0OUU9lCQ


- Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saens: è composta da 14 bravi dedicati ognuno a un diverso animale, quindi è ideale per narrazioni o danze brevi che non stancano il bambino. Ogni animale è rappresentato da suoni diversi che ne ripropongono il verso, l'andatura o i rumori tipici: bellissimo.

https://www.youtube.com/watch?v=w7KaabQGRnw


- L'overture della Carmen di Bizet: piace a tutte le età, esprime divertimento, gioia, voglia di vivere, e i suoni incalzanti, alti e bassi infondono tantissima vitalità!

https://www.youtube.com/watch?v=pmuFOuh3QHs

 

- Il volo del calabrone: vedrete i vostri bambini trasformarsi in mosche che corrono attorno al tappeto, ne siamo certi!

https://www.youtube.com/watch?v=aYAJopwEYv8

 

- "Nell'antro del re della montagna" dal Peer Gynt: come la musica che da delicatissima si fa altissima e potente, il bambino scoprirà piano piano la melodia e inventerà una bellissima storia aggiungendo sempre più elementi!

https://www.youtube.com/watch?v=4N3CKA8X4OQ

Tutto quello che devi fare è essere gentile

Giovedì, 14 Gennaio 2016 21:20

C'è una nuova espressione che, se bazzicate blog e media per mamme, starete cominciando a sentire con frequenza: è "Gentle Parenting", letteralmente, "genitorialità gentile", un approccio educativo delicato e rispettoso per crescere figli educati e rispettosi.

Vi spieghiamo cos'è l'approccio "Gentle Parenting" e perché ci piace: tutto quello che devi fare è essere gentile

Il tutto si può riassumere in poche parole: rispetto, empatia, ascolto, comprensione e, come suggerisce il nome, gentilezza.
A questi cinque punti fondamentali si aggiungono le limitazioni. Questo perché, nonostante come tutti i metodi all'"avanguardia" sia spesso considerato un metodo permissivo in quanto mette al centro i ritmi e i bisogni del bambino, nel Gentle Parenting la parola "sì" non viene abusata, ma, al contrario, i confini sono considerati molto importanti (in quanto necessari ad educare il bambino e utili per farlo sentire sicuro).

Come riassunto nei pilastri del metodo, i genitori che optano per questo approccio si concentrano sui bisogni del bambino e sul suo sentire. L'empatia e la comprensione sono fondamentali per entrare in sintonia con il proprio figlio, per capire i motivi dei suoi comportamenti e agire di conseguenza; il rispetto è sottinteso: il bambino deve essere trattato con il dovuto rispetto tanto quanto un adulto, con il suo carattere, la sua natura, i suoi interessi e le sue inclinazioni; comprendere il bambino significa poi capire quali sono le sue necessità fisiche e psicologiche in base alla sua età e al suo essere. Ma la comprensione è importantissima anche nei confronti degli altri genitori e delle altre persone: è importante non giudicare gli altri metodi educativi, e cercare di comprenderli pur non condividendoli: ognuno ha la sua idea e come tale essa va rispettata.

Ciò significa che non importa se una madre scegli il cesareo o il parto naturale, l'allattamento o il latte in polvere, un'educazione più libera o una basata su grandi quantità di regole: questo perché nel Gentle Parenting si parte dal presupposto che ogni bambino e ogni famiglia hanno diverse necessità, e non sta a chi è all'esterno giudicare. Tutti gli strumenti "esterni", quelli aggiuntivi, non definiscono la correttezza dell'approccio.
Ecco perché non ci sono regole definite: la genitorialità gentile è più un modo d'essere e pensare.

Tuttavia, alcuni passi potrebbero aiutarvi a raggiungere questo stato di gentilezza che aiuterà il vostro bambino a crescere nella maniera a lui più congeniale e con il giusto rispetto, senza rinunciare ad un'educazione importante.
Iniziate innanzitutto con il passare più tempo insieme: il Gentle Parenting si basa su una connessione tra figlio e genitore molto forte e intima, e spendere del tempo insieme avrà molti benefici sulla capacità di comprendervi e rispettarvi a vicenda. Ci sono molti modi per farlo: organizzare attività insieme, leggere qualcosa ogni sera prima di addormentarsi e in generale dedicare momenti esclusivi, anche solo per parlare ma senza distrazioni. 

Provate poi a sostituire il "no" con il "sì": intendiamoci, non nella maniera priva di limiti di cui parlavamo prima, e che, appunto, non è contemplata dal Gentle Parenting, che ammette l'importanza dei no e dei confini. Sostituire i "no" con i "sì" significa semplicemente mettere questi limiti e paletti ma in maniera costruttiva. Ad esempio, se il piccolo chiede delle caramelle prima di cena, sostituendo il solito "no, non puoi, ti rovini l'appetito" con un "anche a me piacciono molto le caramelle! Ora mangiamo ciò che ho preparato per cena, ma quando abbiamo finito ne mangiamo qualcuna insieme: scegli già quali vuoi" si otterrà il senso del confine ma in maniera più gentile (e spesso con esito più positivo rispetto al mero "no").

Passate anche ad un'alimentazione più sana: il Gentle Parenting non si fonda sul "naturale per forza", ma molti studi hanno provato una correlazione tra problemi psicologici e del sonno nei bambini e una nutrizione scombinata. E' un gesto di amore nei loro confronti: con delicatezza li fate stare meglio.

Rispettarli è alla base, ma ricordatevi che anche loro devono imparare il rispetto: è un circolo virtuoso, e se voi sarete gentili e rispettosi lo diventeranno anche loro. Siatelo tutti i giorni, e magari provate a dare un a spintarella ogni tanto: ricordate il Barattolo della Gratitudine che vi avevamo proposto? Torna molto utile!

Insomma, piccoli atteggiamenti che alla lunga avranno effetti solo positivi sui vostri bambini, che assorbiranno tutto ciò di cui hanno bisogno per diventare degli adulti come si deve. Farete loro un regalo: il rispetto è per sempre.

Per maggiori informazioni ecco il sito ufficiale dell'approccio Gentle Parenting: http://www.gentleparenting.co.uk/

Sara Polotti

Una ricetta che non è un semplice smoothie, ma un vero e proprio elisir di benessere. Io lo preparo con il mio Estraggo Pro per mantenere intatte le proprietà organolettiche degli alimenti: uso due cestelli, il primo quello a maglia stretta per estrarre la curcuma, e quello cieco per la banana. 

Vi avevo già parlato della meravigliosa sinergia di zenzero, curcuma e miele nello sciroppo per la tosse, oggi aggiungiamo il cocco, preziosissimo frutto, e della cannella, spezia con proprietà antibatteriche, antisettiche, digestive e antiossidanti. 

Ecco come preparare uno smoothie alla curcuma: una bevanda ricca di antinfiammatori e sostanze anticancro

Chi mi conosce sa che sono tisana dipendente 365 giorni l'anno. Ogni tanto ho bisogno di provare gusti nuovi così inizio a sperimentare lasciandomi guidare dalla fantasia. 

Ecco la ricetta per preparare un tè rosso alla rosa e cannella: come trasformare la voglia di qualcosa di dolce in una pura e sana delizia

Combattere la violenza fisica con altra violenza fisica non va mai bene. Per intenderci: se il vostro bambino è un piacchiatore o tiratore di capelli, uno sculaccione per farlo smettere probabilmente avrà l'effetto opposto. LA prima cosa da fare è aliminare botte, minacce e in generale la violenza. I bambini imparano attraverso l'imitazione, se voi picchiate e usate la violenza in situazioni di difficoltà per loro sarà normale e giusto adottare lo stesso sistema. 

Due sono i pregiudizi che dobbiamo toglierci dalla testa:

Primo: la convinzione che i bambini più piccoli comprendano il senso delle conseguenze ("se picchio vengo sculacciato, quindi è meglio non colpire per non finire nei guai") è sbagliata. Non è una logica semplice per loro.

Secondo: quando non ancora bravi con la comunicazione verbale, i più piccoli tendono a volersi far sentire con quella non verbale, colpendo, tirando o mordendo, senza sapere ancora che socialmente è inaccettabile. Si rivolgono all'aggressione quindi per esplorare il mondo e per fare sentire la loro voce quando frustrati.

E anche se la punizione attraverso lo sculacciare può risultare efficace nel breve termine (ok, per qualche tempo non picchieranno, è vero), alla lunga non fa che rafforzare l'aggressività. Bisogna quindi tentare un approccio diverso.

Per i bambini che picchiano, 10 consigli per i genitori: l'alternativa alla reazione fisica per combattere la loro tendenza a colpire gli altri bambini.

1. Analizzate la situazione in cui avviene l'aggressione: capire il contesto e la causa che ha scatenato tutto è il primo passo per i genitori che vogliono comprendere i motivi dietro alla rabbia. Capendo contesto e ragioni, potete mettervi nei panni del bambino e agire di conseguenza.

2. Provate poi a farlo sfogare in maniera sana: proponete giochi o attività che gli permettano di esprimere i suoi sentimenti ed espellere il rancore o la frustrazione (anche fisicamente: un buon urlo o una corsa sono un toccasana per tutti!). E, se troppo tardi (quindi se già sulla via dell'esplosione di rabbia) tirate fuori il Barattolo della Calma!

3. Supervisionate sempre: quando sapete che il bambino è nella fase fisico-aggressiva, non lasciatelo giocare da solo con gli altri bambini, ma tenetelo sott'occhio.

4. Intervenite prima che accada qualcosa: certo, è difficile prevedere quando il pugno partirà, ma osservando (come abbiamo detto prima) pian piano capirete quali sono le situazioni che lo fanno scattare, e potrete intervenire prima dell'aggressione. Così facendo, in maniera non violenta, potrete analizzare insieme al bambino la situazione e trovare una soluzione alternativa alle sue mani! E, se ad un certo punto sbotta e non siete intervenuti in tempo, allontanatelo, mettetelo in "castigo" o in camera sua a sbollire: senza arrivare al culmine della sua rabbia pian piano si sgonfierà e ritroverà la calma.

5. Giocate di ruolo: insieme al bambino ricreate le situazioni nelle quali possono esserci il picchiato e il picchiatore, scambiandovi i ruoli ogni tanto, e trovate insieme delle soluzioni alternative all'uso di mani e denti.

6. Parlate dei sentimenti "negativi" facendo capire al bambino che non sono "negativi". Prendete la rabbia per quello che è, un'emozione, analizzatela insieme ed esorcizzatela.

7. Una volta compresa la rabbia come emozione, parlate insieme a lui delle soluzioni che si possono adottare. Per alcuni sarà utile rivolgersi alla mamma o al papà ogni volta che si arrabbiano (in modo da analizzare la situazione di volta in volta), per altri l'unico modo per sbollire sarà essere allontanati dalla stanza (e anche se continuerà ad urlare o piangere in camera sua non stoppatelo: sarà la sua maniera di sfogarsi. Se lo bloccate sarà peggio, interiorizzerà questa rabbia che si trasformerà in rancore e frustrazione). Ad ognuno il suo metodo, insomma.

8. Se ha picchiato un altro bambino, approfittatene per mostrargli un buon comportamento: ditegli che ora è il momento che voi consoliate l'altro bambino, che giustamente sta piangendo perché picchiato da lui, e che avete bisogno di un attimo per calmavi a vostra volta: siete arrabbiati con lui perché si è comportato male, ma vedrà che non state usando la rabbia o la violenza, e capirà che la prossima volta c'è un'alternativa al "picchiare".

9. Usa molto le parole: quando sai che è arrabbiato, ripetilo molto. Ad esempio: "Quel bambino non ti lascia giocare, e lo so che questo ti fa arrabbiare". In questo modo il bambino imparerà ad esprimersi e capirà che attraverso le parole si può trovare una soluzione. Ricordate: nei primi anni il bambino fa fatica ad esprimersi e trovare le parole giuste è un'impresa. Anche per questo ricorre al suo fisico, ma non se noi gli diamo gli strumenti per non farlo!

10. Lodatelo quando adotta strategie differenti dalla violenza fisica: ogni volta che agirà con gentilezza o che riuscirà ad incanalare la sua rabbia evitando i pestaggi ditegli che siete molto contenti, perché alle persone fa sempre piacere essere trattate con garbo e rispetto e che lui in questo sta diventando davvero bravo.

Sara Polotti

 

Sara

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Cecilia

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