I benefici della frutta secca per i bambini

Martedì, 19 Gennaio 2016 16:12

Buonissima, nutriente e versatile. E, non è da sottovalutare, piace molto ai bambini! Parliamo della frutta secca in tutte le sue varietà, alimento gustoso da inserire assolutamente nella dieta dei più piccoli.

Ecco qui i benefici della frutta secca per i bambini: perché è importante inserirla nella dieta dei più piccoli e quali sono le sue qualità!

Ma innanzitutto, cos'è la frutta secca? Semplicemente, si tratta di frutti naturalmente o artificialmente privati della maggior parte dell'acqua al loro interno (fichi, datteri, prugne o uva seccati), oppure semi (cioè la "frutta secca" comunemente intesa: mandorle, noci, nocciole, arachidi, eccetera). E' ovviamente fondamentale scegliere frutta essicata in maniera naturale come quella Noberasco

Già dai sette/nove mesi del bambino è possibile inserire questi gustosi frutti nella dieta. Come la frutta "normale", sono sicurissimi e nutrienti. Mangiarli quotidianamente nelle giuste quantità non solo mantiene il peso forma in maniera sana (grazie ai grassi insaturi contenuti, metabolizzati dall'organismo più velocemente), ma danno al corpo il giusto apporto di proteine vegetali, fibre, vitamine e acidi grassi Omega 3 (necessari allo sviluppo neurale del cervello e protettori del cuore, contenuti in grande quantità nelle noci), e sono un ottimo alleato del sistema immunitario. Non solo: gli acidi grassi (soprattutto quelli delle nocciole) sono utilissimi per prevenire le malattie vascolari, l'invecchiamento dei tessuti e l'arteriosclerosi.

Tra gli altri benefici ci sono la prevenzione dell'anemia, l'apporto della giusta energia (con le loro calorie, i frutti essiccati danno il giusto slancio ai bambini, sempre in movimento), evitano problemi di costipazione, sono un ottimo alleato contro il cancro (prevengono infatti i radicali liberi: i pistacchi, con la loro vitamina E, sono efficacissimi antiossidanti) e sono eccellenti per le ossa e la vista (in questo caso le mandorle sono protagoniste grazie alla richezza di calcio).

Nello specifico, potete servire ai vostri bimbi frutta secca specifica per ogni problema. Ad esempio, i datteri sono perfetti per calmare il senso della fame (ottimo spuntino!) ela voglia di dolce, e sono digeribilissimi in caso di mal di colite. L'uvetta è diuretica e lassativa (contro la costipazione di cui parlavamo), idem le prugne. I pinoli sono davvero ricchi di ferro. E in caso di carenza di potassio e magnesio, affidatevi alle albicocche secche, perfette quindi in estate per integrare potassio e d'inverno per il magnesio che aiuta la concentrazione!
Inserire questi alimenti nella dieta del bambino non è difficile. Noci, uvetta, mandorle o pistacchi sono gustosissimi, e sono pochi i bambini che non ne sono ghiotti!

Le merende sono l'occasione perfetta per far mangiare frutta secca ai più piccoli. Torte, biscotti, dolcetti (meglio se fatti in casa) sono perfetti. Ma provate a fare da voi anche le barrette ai cereali e frutta secca: inserite i frutti che piacciono di più ai vostri bambini e create una ricetta ad hoc, gustosa, nutriente e benefica, ottima per ricaricare le batterie! Potete anche creare degli estratti con la frutta secca: basta mettere in ammollo la frutta, per esempio le mandorle e poi inserirle nell'estrattore seguendo le nostre indicazioni così otterrete deliziosi latti vegetali

Ma anche a colazione, pranzo e cena è possibile inserire la frutta secca.

- A colazione potrebbe essere perfetto un mix di latte, cereali e frutta secca (anche frullando il tutto).

- A pranzo e cena provate a inserire nei piatti di carne bianca qualche frutto seccato gustoso, come l'albicocca o la prugna, per ottenere pietanze sfiziose, colorate e deliziose (con quella dolcezza che piace ai bimbi). Ma anche noci e mandorle sono ottime come accompagnamento o direttamente all'interno delle ricette!

Nel mio libro The Family Food trovate tantissime ricette e consigli per utilizzare la frutta secca in famiglia!

Giulia Mandrino e Sara Polotti

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

5 idee per organizzare i disegni dei bambini

Martedì, 19 Gennaio 2016 15:16

La fase artistica, nei bambini, arriva davvero presto, e spesso non se ne va per lunghi anni a venire. Tanto ci riempie d'orgoglio, quanto riempie la nostra casa di fogli, foglietti e lavoretti impiastricciati, bellissimi ma, ad un certo punto, troppi!

No, nessuno ha il coraggio di buttare queste piccole opere d'arte che, chissà, potranno valere milioni una volta che nostro figlio diventerà il nuovo Pablo Picasso. No, nemmeno quando capiremo che non sarà mai il nuovo Pablo Picasso sarà possibile gettarle nella differenziata a cuor leggero. La buona notizia è che non è necessario!

Perché non trasformare il loro caos artistico in vetrina della loro arte?

Le opere d'arte dei nostri bambini, mai più un'invasione disordinata in casa: 5 idee per organizzare i disegni dei bambini, esponendo i disegni o creando originali raccoglitori

1. Innanzitutto, create in casa un angolo dedicato esclusivamente all'esposizione dei disegni dei bimbi: la regola sarà di non tenere da nessuna parte tranne lì le loro opere d'arte, una volta terminate. Quando avranno compreso questa regola e preso l'abitudine di recarsi nell'angolo una volta posati pastelli e pennelli, si creerà in casa un angolino ordinato nel suo disordine, e decisamente suggestivo! Non importa quanti disegni ci saranno: più sono meglio è!

2. Potete fissare al muro qualche bastone per le tende (anche quelle per la doccia, come quelle di Ikea nella foto) e appendere i disegni e i lavoretti con piccole mollette.


(foto 1 http://www.apartmenttherapy.com/hang-kids-art-on-a-curtain-rod-92852)

 

3. Un'altra idea è quella di creare una parete-galleria: con qualche cornice vuota e alcune mollette, i bimbi potranno esporre le loro opere cambiandole ogni volta che vogliono.

(foto 2 http://thediymommy.com/motivational-monday-8-craft-diy-home-decor-link-party/)

 

4. Anche una mega bacheca in sughero fa al caso nostro: immaginate che bello quando sarà tutta piena di colore!

(foto 3 http://www.younghouselove.com/2014/05/more-room-for-grumpy-snowman/)

 

5. Poi, una volta passata la fase dell'acquerello per passare ai colori a olio, o quando effettivamente non ci sta più nulla sulla parete (e non tarderà ad arrivare, questo momento!) sarà ora di creare dei quaderni originalissimi, magici e perfetti per conservare tutte le opere d'arte dei nostri bambini anche negli anni a venire, senza che queste invadano con prepotenza ogni cassetto presente in casa!
Insieme ai vostri bimbi, raccogliete ogni foglio, foglietto e lavoretto sparso per casa. Svuotate tutti i cassetti e mettete tutto insieme sul tavolo. Già questa è un'attività superdivertente: troverete ritratti e disegni dimenticati che vi faranno sciogliere il cuore!
Ora create fisicamente i libri: prendete dei fogli ruvidi A3, da piegare a metà per creare il libro, e la cui copertina potrà essere decorata con acquerelli, pennarelli o collage. Per le pagine interne procuratevi invece dei fogli colorati e spessi (sempre A3, sempre da piegare a metà e da infilare dentro la copertina), e del filo di lana o dello spago per cucirle insieme (basterà semplicemente passare il filo, una volta terminato il libro, nel mezzo delle pagine, fissandolo alla base con un nodo).
Ora è tempo di incollare i disegni e i lavoretti alle pagine! Colla o scotch o washi tape: fate voi. Più i disegni saranno diversi e colorati (e più materiali avranno al loro interno) più il libro diventerà divertente e originale.

(foto 4 http://artfulparent.com/2015/06/diy-art-books-for-kids.html)


Ecco, fatene quanti ne volete, fino a quando i disegni che erano ammucchiati nei cassetti e tra la posta arretrata saranno finiti, e disponete i libri su una mensola, da prendere e guardare ogni volta che si presenterà l'occasione!

Sara Polotti

I parchi gioco più belli del mondo

Martedì, 19 Gennaio 2016 07:18

Siamo abituati a quelli sotto casa, composti al massimo da due altalene, un paio di cavallucci e uno scivolo spesso preso di mira da writers in erba. Beh, lasciatevi alle spalle quest'immagine ed entrate per un attimo nei parchi gioco più belli del mondo, quelli disegnati da architetti strabilianti in cui tutti vorremmo passare qualche ora con i nostri bambini!

Ecco i parchi gioco più belli del mondo: dalla Svezia al Giappone, una carrellata di immagini per scoprire le aree gioco più favolose, artistiche e divertenti!

1. L'artista Toshiko Horiuchi MacAdam, famosa per le sue opere d'arte coloratissime, ha ideato all'interno dell'Hakone Open Air Museum in Giappone un'area interamente sferruzzata sulla quale i bambini possono camminare e giocare!

(foto 1 http://www.archdaily.com/297941/meet-the-artist-behind-those-amazing-hand-knitted-playgrounds/)


2. Sempre in Giappone, date un'occhiata alla bellezza della Foresta dei Boccioli di Ciliegio all'interno del Moerenuma Park: un vero giardino di sculture d'arte contemporanea composto da sette aree interamente arrampicabili!

(foto 2 https://flavorwire.files.wordpress.com/2012/04/scape.jpg)


3. Ad Innsbruck all'interno dello Swarovski Kristallwelten i bambini possono divertirsi nella Torre Giochi (arrampicandosi o facendo un'esperienza diversa della tradizionale altalena, scalando, saltando e via così), fare un giro nel parco all'aperto o perdersi nel labirinto a forma di mano progettato da Andreé Heller.

(foto 3 http://kristallwelten.swarovski.com/Content.Node/wattens/Spielturm_und_Spielplatz.it.html)

 

4. In Svezia, all'interno della struttura rurale Wanas, l'artista Jacob Dahlgren ha realizzato la Primary Structure, aperta al pubblico e amatissima dai bambini.

(foto 4 http://www.handmadecharlotte.com/amazing-playscapes/)

 

5. Quando vi imbatterete in questo, a Copenhagen, sarà impossibile trattenere i vostri bambini dal salirci: è irresistibile! Si tratta di uno dei molti parchi gioco disegnati da Monstrum, studio di design danese che trasforma in realtà i sogni dei bambini.

(foto 5 http://flavorwire.com/284670/15-amazing-playgrounds-from-all-over-the-world/7)


6. Sempre di Monstrum è la stazione per bambini, realizzata al chiuso nel Danish Railway Museum e ispirata alla vera stazione di Odense degli anni Sessanta. Oltre a entrarci e uscirci, arrampicarlo e correre dietro al treno, i bambini possono schiacciare tutti i bottoncini della locomotiva e parlarsi attraverso il telefono di bordo!

(foto 6 http://www.monstrum.dk/en#/en/projects/boernebanegaarden-paa-jernbanemuseet)


7. Al Kew Royal Botanical Garden in Inghilterra i bambini possono immergersi letteralmente nel giardino botanico, arrampicandosi sulle sculture fitomorfe interattive create apposta per loro.

(foto 7 http://www.kew.org/visit-kew-gardens/explore/attractions/climbers-and-creepers)


8. A Doylestown, negli Stati Uniti, è stato ricreato un bellissimo castello interamente in legno. Il bello di questo Kids Castle è che è stato costruito solo grazie agli sforzi fisici ed economici dei volontari della zona!

(foto 8 http://redtri.com/awesome-playgrounds/slide/4/#slide)


9. In Germania c'è un altro parco-scultura: si tratta di quello realizzato dagli architetti Annabau, che lo hanno pensato partendo dall'amore dei bambini per le reti e l'arrampicata.

(foto 9 http://flavorwire.com/284670/15-amazing-playgrounds-from-all-over-the-world/13)


10. Non solo legno: al Teardrop Park di New York i bambini possono camminare tra le rocce come veri esploratori, oltre a giocare con i più tradizionali elementi da parcogiochi come la sabbia o gli scivoli. Ma tutto è a tema, e se vorrete sedervi a leggere un libro, lo farete su panchine di pietra come veri Flinstones!

(foto 10 http://www.popsugar.com/moms/photo-gallery/20444008/image/20446208/Teardrop-Park)

La nascita di un bambino è sempre una gioia, ma, non nascondiamoci dietro ad un dito, porta spesso tanto stress e impegni a non finire. Su tutto, la preparazione di tutto l'occorrente per la nascita e per i primi mesi del piccolo: allestire la nursery, iniziare a prendere i pannolini e i primi vestitini, l'ovetto, la carrozzina, il seggiolino, i biberon, i ciucci. La lista sembra farsi infinita, vero?

Ad aggiungere ansia ad un periodo sempre in bilico tra il gioioso e lo stressante ci pensa un piccolo dettaglio, che da situazione felice spesso si trasforma in dramma: i REGALI. Parenti e amici vogliono giustamente contribuire alla nostra felicità, venendoci incontro e donando accessori spesso utili, ma talvolta doppi, o addirittura futilissimi. Lo fanno con amore, e il pensiero è tutto fuorché non apprezzato, sia chiaro. Ma quando ancor prima della nascita la casa inizia a riempirsi di pannolini (tutti della stessa taglia, che probabilmente avanzeranno - i bambini crescono in fretta!), abitini (idem), biberon di tutte le fogge, set per bagnetto doppi o tripli, giostrine per la nanna doppie o triple, seggioline sdraio doppie o triple, beh, un po' di nervosismo sale, seguito dal senso di colpa per il fatto che queste persone a voi care abbiano in qualche modo sprecato il loro denaro.

Ma sapete di quanta roba ha bisogno un bambino? Sì, e anche noi, e capiamo questa frustrazione.

Ora c'è una bellissima e geniale novità, Splitit, la soluzione per non ricevere regali inutili: una lista-bebè che vi cambierà la vita, evitando pensierini futili, doppi o assolutamente non richiesti!

Con Splitit potrete ora cancellare dal vostro repertorio la frase "Lasciate stare, basta il pensierino" per poi ritrovarvi con regali inutili: non vergognatevi, chi vuole farvi un regalo sa che avete bisogno di un sacco di roba, e se avrà una linea guida più specifica sarà molto più contento, evitando di regalarvi qualcosa di non gradito!

Splitit (letteralmente "dividilo, frammentalo, frazionalo") permette di creare una lista-bebè davvero innovativa: proprio come per le liste nozze, ormai tradizione consolidata per le coppie in procinto di sposarvi, dà la possibilità ad amici e parenti intenzionati a regalarvi qualcosa in occasione della nascita di vostro figlio di comprare qualcosa di utile e voluto personalmente da voi genitori. 

Ma la caratteristica che sicuramente apprezzerete di più è che questa lista-bebè non vincola agli acquisti presso un determinato negozio. Splitit si presenta infatti come una colletta collettiva, un barattolo per i risparmi online che condividerete con chi vorrete!

Registrandosi infatti sul sito (www.splitit.it) potrete creare una pagina dedicata al lieto evento (noi vi proponiamo la nascita, ma potrebbe essere una laurea, il viaggio di nozze, la nuova casa: fate voi!) alla quale parenti e amici che vorranno contribuire alle spese per il nuovo arrivato potranno collegarsi e versare nel vostro "barattolo" la somma che vogliono destinarvi.

La colletta nel barattolo si trasformerà in denaro direttamente sul vostro conto ogni volta che vi servirà per comprare quel passeggino che avevate puntato (senza che quindi vi arrivi da parte di zia Ignazia quello di ultima generazione che invece vi faceva schifo), il fasciatoio nel negozio del centro, i pannolini lavabili o tradizionali (solo quelli di cui avete bisogno, non una montagna!) e il seggiolino per l'automobile.

Tutto ciò che dovrete fare sarà creare la pagina sul sito, e inviare il link con un bel messaggio via mail o (se volete sfoggiare un po' di creatività) scriverlo su un bel biglietto-invito che consegnerete a chi vi esprimerà il desiderio di farvi un regalo o un pensiero.

Chi cliccherà sul link giungerà su una pagina davvero carina (che non fa mai male) e verrà accolto da una fotografia che avrete scelto voi e da qualche riga di benvenuto, con una spiegazione del perché avete deciso di affidarvi ad una lista-bebè (e magari con una breve lista di ciò che pensate di comprare con i soldini accumulati). La donazione che potrà fare (con carta di credito, bonifico o paypal: insomma, ce n'è per tutti) non ha un limite minimo: ecco perché non farete la figura degli avidi! Anzi. Chi deciderà di farvi un pensierino, anche piccolo piccolo, saprà che l'avete fatto per evitare ogni spreco. Ogni regalo, piccolo che sia, è un grande contributo per una famiglia che accoglie un nuovo arrivato, no?

La pagina che avrete creato (sta a voi decidere se pubblica o privata) potrà poi essere continuamente aggiornata con fotografie e testi per tenere al corrente amici e parenti dello stato avanzamento lavori nella nursery, del passeggino che avete scelto, dello scaldabiberon che ora sta sul tavolo in cucina.

Splitit, in sostanza, permette di non sprecare denaro in oggetti inutili, di comprare esattamente i modelli di cui avete bisogno, e rende la partecipazione di amici e parenti anche lontani molto semplice, a portata di clic. 

Sara Polotti

Uno dei motivi che mi ha spinto a creare Mamma pret a porter è stata la consapevolezza che la filosofia di maternage naturale è un'arma a doppio taglio per la mamma: quello che viene chiamato attachment parenting è una filosofia, un approccio al bambino che trovo eccezionale e perfetto per i piccoli perchè segue quelle che sono le esigenze fisiologiche del piccolo. Ormai numerosi studi lo provano, il cosleeping, l'allatmento a richiesta e il babywearing sono strumenti davvero adatti al nostri figli. Ma in tutto ciò noi mamme? Sul web troviamo una quantità infinita di articoli su cosa sia meglio per il nostro piccolo a 360°, ma la mamma, quindi la donna, è solo uno strumento per e del bambino. Poco si parla delle sue esigenze (e non sto parlando di peli superflui) ma di mancanza di sonno, esaurimento nervoso, carenze di minerali e vitamine dovuti allo stress, e situazioni che se non sono definibili come depressioni sono comunque stati di grande malessere. 

Perchè una mamma che viene svegliata 8 volte durante la notte non sta bene, perchè una mamma che ha il suo piccolo nel lettone che la prende a calci tutta la notte sui reni o la spinge sul collo, si sveglia con mal di schiena e più stanca di prima. Perchè una mamma che accudisce due bambini piccoli dopo una notte con 12 risvegli causa raffreddore e il giorno dopo va a lavoro e poi torna a casa cucina, pulisce nasi e cacche a gogò alla fine sbrocca un paio di volte almeno e si sente pure una mamma pessima per averlo fatto. Perchè nonostante i 12 risvegli non propini la merendina o i panzerotti surgelati ma ti metti a cucinare perchè giustamente la salute si crea con ciò che mangi; perchè alcune di noi sclerano e anche di brutto a stare ferme sedute su un divano per ore con una tetta di fuori. Diciamocelo chiaramente, seguire un approccio "naturale" implica un grande impegno, maggiore impegno. Detto questo i miei figli hanno dormito con me per i primi 3 anni di vita, sono stati tenuti in braccio giorni e giorni, ho usato e uso tutt'ora la fascia e non rimpiango nulla di ciò che faccio e di ciò che farò, anzi ne sono orgogliosa. Per favore però, siamo sincere con noi stesse, è dura, a volte è durissima e a volte non ce la fai più. 

Allora credo sia importante fare un po' di ordine, e sopratutto partire dal presupposto che anche una mamma ha dei diritti, primo dei quali di poter esprimere le sue emozioni di rabbia, paura, e tanti, tantissimi dubbi. Una mamma ha bisogno di dire "sono sfinita", "vorrei non aver mai fatto figli", "vorrei scappare" senza sentirsi giudicata. E io mi impegno come mamma blogger a dirle queste cose, e a scrivere articoli che raccontino giornate buie, perchè ce ne sono tante, sopratutto nei primi anni. La nostra generazione ha fatto la rivoluzione a livello di accudimento e di maternità naturale, ora è il momento di fare qualcosa per noi mamme, basta con questa filosofia dell'immolarsi, meglio trovare strategie di equilibrio. In generale sono una strenua sotenitrice del pessimo effetto dei metodi e delle teorie di accudimento, tutte: credo sia meglio leggere e informarsi con spirito critico per poi seguire il proprio istinto che porti a una ricerca di equilibrio (talvolta molto precario lo so) dell'intera famiglia. 

Ma il problema più grande non sono le giornate buie, sono il fatto di sentirsi il pesce fuor d'acqua, l'unica a essere infelice e prima di forze fisiche e mentali per sostenere il tutto. Per questo cerco nel mio portale di raccontarvi non sono i momenti belli, ma anche i momenti no: grazie al Blog del Papavero cerchiamo di far luce sulle grandi difficoltà a cui noi mamme moderne siamo soggette, e nella proposta editoriale sono sempre presenti tematiche di benessere e cura per la mamma. 

Il secondo problema è il lavoro, non so come si possa risolvere ma una donna con due figli piccoli che non dorme la notte non può la mattina alle 8 essere a Milano: bisogna trovare delle soluzioni. In realtà mi domando come mai persone che soffrono di malesseri psicologici possono prendersi periodi di mutua appunto causa "stress", mentre noi mamme che siamo ridotte allo stremo dobbiamo andare a lavoro 8 ore. Non dico di approfittarne, ma è fondamentale anche tutelarsi un minimo. Ho così contattato il mio medico di famiglia e gli ho esposto il mio dubbio. Quindi se una mamma in condizioni di forte stress, come possono essere periodi in cui è impossibilitata a dormire, può usufruire dell'assenza per malattia: il dottore ha risposto in maniera affermativa, quindi una mamma può chiedere al proprio medico di base di valutare la presenza di una depressione reattiva da stress e stare a casa per qualche giorno o settimana se necessario.

Mamme, se vi sentite stremate, non fate le eroine, parlatene con il vostro medico e non sentitevi in colpa. E' un vostro diritto! Certo, non abusiamo di questa possibilità, ma non credo sia neppure giusto per una persona soggetta a 10 rispegli notturno sostenere una giornata lavorativa e poi avanti di nuovo a non dormire. 

Giulia Mandrino

Nel post parto il nostro equilibrio ormonale è messo a dura prova: gli ormoni della gravidanza quindi estrogeni e HCG calano bruscamente mentre entrano in circolo ossitocina e prolattina. Se alcune di noi sembrano essere in uno stato di estasi e pace, in molti, moltissimi casi (70%- 80%) si verifica quello che viene comunemente chiamato baby blues, uno stato di particolare irritabilità, tristezza e in generale malessere psicologico che portano la neomamma a piangere e a sentirsi priva di forze. E' davvero utile per l'allattamento un buon equilibrio psico-fisico in quanto, come sappiamo, lo stress ha un effetto davvero negativo sulla produzione di latte. 

Ecco allora i Fiori di Bach per il post parto e l'allattamento: la sinergia che sostiene la neomamma nel complesso periodo che segue il parto

 

- Olive: per fare il pieno di  energia e ritrovare la luce

- Mustard: per sostenere i cambaimenti ormonali e tollerare gli sbalzi d'umore.

- Star of Bethlehem: per lenire il trauma del parto

- Gorse: per eliminare la tristezza e trovare la gioia della maternità

- Gentian: per sentirsi all'altezza della situazione

 

Potete farvi preparare la miscela in erboristeria, oppure acquistare i Fiori di Bach singoli per poi creare voi stesse la sinergia: occorre un boccettino in vetro con pipetta annessa. Poi riempiamo questo per metà con acqua e per metà con brandy lasciando circa 1 dito di spazio così che non fuoriesca una volta inserita la pipetta. Aggiungiamo poi due gocce per ogni Fiore. 

Assumiamo quattro gocce sublinguali della sinergia 4 volte al giorno. 

Giulia Mandrino

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/unicefua/17063692941

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

"Dipingere a olio": e subito si pensa ad una tecnica iper-complessa, da accademia d'arte, da adulti, da Michelangelo e compagnia. Bene, abbiamo una bella notizia: anche i nostri bambini possono dipingere a olio, con una tecnica semplice e divertente dai risultati strabilianti!

Aggiungi l'olio ai pastelli per un effetto super: dipingere da grandi non è mai stato così facile!

L'idea è molto semplice, ma anche molto efficace: aggiungere l'olio ai pastelli a cera renderà i disegni del vostro bimbo ancora più magici e super resistenti.

Ciò che occorre sono i suoi soliti pastelli a cera (o a olio), una ciotolina con dell'olio d'oliva (o dell'olio per bambini), dei cotton-fioc e dei fogli di carta pesante (quella ruvida è perfetta).

Disegnate come sempre con i pastelli a cera, dopodiché immergete la punta del cotton-fioc nell'olio e ripassate le linee: l'effetto sarà immediato e i colori si trasformeranno magicamente in pittura fluida e corposa!

Foto Credits: http://artfulparent.com/2015/06/oil-pastel-painting-with-kids.html

Si può usare un cotton-fioc per colore, oppure (nessuno vieta la sperimentazione, anzi, è più che incoraggiata!) mischiateli per un effetto ancora più divertente.

Foto Credits: http://www.artwithmre.com/2011/08/experimenting-again-baby-oil-oil.html

Ancor più d'effetto è aggiungere questi colori ad olio ad un disegno precedentemente fatto con una penna o un pennarellino indelebile: disegnate il vostro soggetto con un tratto fine, e successivamente coloratelo utilizzando la tecnica dei pastelli a cera rinforzati con l'olio.

Foto Credits:  http://artfulparent.com/2015/06/oil-pastel-painting-with-kids.html

E ora sbizzarritevi: mischiate con altre tecniche (con l'acquerello viene benissimo!), provate diversi tipi di carta, disegnate soggetti astratti o figure elaborate.

Questa tecnica, dall'effetto davvero, davvero fantastico e dal procedimento divertente e disordinatamente accattivante, è fatta apposta per sperimentare e divertirsi; quindi perché dare troppe regole?

Avete presente quei volantini in giro per la città nei quali qualcuno offre un servizio e lascia il numero di telefono in piccole frange staccabili all'occorrenza? Prendiamo in prestito la forma e cambiamo la sostanza, per un gioco-esperimento davvero carino!

Vi proponiamo le Parole all'Occorrenza: la spinta di cui abbiamo bisogno nella nostra complessa vita da mamme

Può essere fatto durante una festa, ma anche tutti i giorni non è male: con poco materiale porterete in casa un giochino carino ma profondo, per grandi e piccini, che diventerà occasione per parlare, cambiare o riflettere su moltissimi aspetti della vita in maniera simpatica e leggera.

Ecco l'occorrente:

- Dei fogli colorati
- Una stampante
- Delle forbici
- Delle calamite per il frigorifero o una bacheca di sughero

Sui fogli colorati stampate una parola bella grande (scegliendola tra le più significative o tra quelle su cui avete voglia di riflettere: gioia, calma, rivalsa, armonia, respira, sii creativo, leggi, accetta, avventura. Insomma, fate voi!), e ripetetela con un carattere più piccolo al di sotto, in verticale, in modo da ottenere quella forma di cui parlavamo, quella dei volantini dai quali si può staccare il numero di telefono (ritagliando quindi le frangette).
Ecco, l'idea è quella: un parola da poter staccare e tenere in tasca, o nell'agenda, da estrarre e rileggere ogni volta che c'è bisogno di una bella spinta.

Basta appiccicare i volantini al frigorifero, o sulla bacheca all'ingresso: ognuno, ogni giorno, potrà staccare la parola di cui ha bisogno per superare una giornata particolarmente faticosa o per decidere di fare quella determinata cosa che continuava a rimandare.

Sarà interessante vedere ciò che sceglie ognuno!

(Mi raccomando, per le scritte scegliete un bel carattere, per renderle davvero invitanti! Su dafont.com ne troverete di meravigliosi gratuitamente).

Sara Polotti

Esteticamente bellissima (agli occhi di un genitore) e motivo d'orgoglio senza confini: i disegni di tuo figlio, dallo scarabocchio più insensato al ritratto di famiglia con gambe lunghissime e casette minuscole, sono giustamente un trofeo da esporre su frigo o pareti.

Fai bene a gonfiare il petto d'orgoglio: ogni creazione che nasce dalle sue mani è importantissima, al di là della tenerezza che suscita! Prova a pensare più in profondità, e chiediti quanto la creatività sia importante non solo a livello estetico e fantasioso, ma anche fisicamente per lo sviluppo e la crescita del tuo bambino.

Vi spieghiamo più in dettaglio l'importanza della domanda Mi fai un disegno? Perchè il disegno nei bambini è uno stimolo fondamentale per una crescita sana e completa.

La fantasia ha un ruolo basilare nella prima infanzia: attraverso gioco e creatività i bambini esplorano il mondo, un luogo per loro oscuro, misterioso e un po' angosciante, provano a viverlo e tentano di trovarne un senso.
Per questo è importante provare a concentrarsi, ogni tanto, più che sul prodotto finito, sul processo creativo che ha portato alla realizzazione di un determinato disegno. Non importa la qualità dell'opera, o l'inclinazione più o meno forte del tuo bambino nei confronti del disegno; tutti i bambini passano attraverso la fase di matite e pennelli, e c'è una ragione.

Attraverso i processi creativi i bambini imparano moltissimo, ed è anche grazie ad essi se riescono a sviluppare autostima, capacità di risolvere i problemi e abilità sociali.

Il bambino si guarda attorno, studia il mondo, lo osserva e lo esplora, e quindi cerca di riportarlo nelle sue opere d'arte per dargli un ordine. La creatività lo aiuta, offrendogli tutti quegli spunti multisensoriali così amati e teorizzati da moltissimi approcci educativi, da Maria Montessori fino a Loris Malaguzzi con le sue scuole di Reggio e i suoi atelier.

L'arte, infatti, dà la possibilità al bambino, soprattutto in età prescolare, di cimentarsi in attività che coinvolgono tutti i sensi (non solo il disegno, ma anche la musica, la danza, la scultura, il teatro) e questo coinvolgimento multisensoriale è fondamentale per un buon sviluppo cognitivo, sociale, emotivo e psichico. E, soprattutto, lo aiuta nella ricerca dell'autostima e nella comunicazione con il mondo esterno e con gli altri, nel problem-solving, nell'interpretazione della realtà (e quindi nella capacità di elaborare opinioni personali), nelle funzionalità motorie fini sempre più stimolate e nell'importantissima coordinazione occhio-mano.

Non solo: allenando la creatività, e quindi lasciando libero il bambino di esprimersi artisticamente ogni volta che ne sente il bisogno, la sua mente capirà pian piano l'importanza della qualità piuttosto che della quantità, e lo renderà in grado di capire che esistono modi per esprimere tutte quelle emozioni che a volte non si riesce ad esprimere a parole.

Non importa se da adulto il bambino non sarà propenso ad intraprendere una carriera artistica o creativa: non tutti sono scrittori, pittori o architetti. E infatti non è questo l'obiettivo quando si decide di stimolare creativamente il proprio bambino: i benefici non sono solo "artistici", anzi. Bambini creativi oggi significano adulti creativi domani in un senso che prescinde dalla professione! La creatività acquisita durante l'infanzia potrà tradursi in capacità disparate in età adulta, e soprattutto si trasformerà in intelligenza, apertura mentale, intraprendenza e indipendenza, skills fondamentali in ogni ambito.

Insomma, creatività come espressione, come comprensione del mondo per vivere più serenamente, come strumento per migliorare le proprie inclinazioni, per crescere individualmente e socialmente. Creatività non intesa come processo meramente rivolto alla creazione di un futuro artista, ma di un futuro creativo nel senso più nobile del termine, un creativo di tutti gli ambiti in grado di osservare il mondo e tradurlo senza problemi in qualcosa di vivibile.

Per questo è di fondamentale importanza non proporre almeno fino ai 4 anni disegni da colorare ma superfici bianche e materiali e colori di vario tipo, così da stimolare il processo creativo. 

Sara Polotti

Credo davvero che la famiglia sia la base della società, il nucleo fondamentale da cui parta tutto. Ma che cos'è una famiglia e sopratutto come spiegare a un bambino la moltitudine di varietà di famiglie della nostra società contemporanea? 

Sono cresciuta con una famiglia mozzata, allargata e pasticciata ma l'ho sempre amata nel suo delirio chiassoso e in qualche modo armonico: è stato però difficile spiegare ai miei coetanei la realtà atipica della mia famiglia, un po' perchè tutti si fermavano al lutto precoce di mia mamma, un po' perchè per molti l'unico tipo di famiglia è quella composta da padre e madre e due figli. Io sarò un po' figlia dei fiori, ma per me davvero la famiglia è semplicemente un insieme di persone unite da legami speciali. 

Credo che sia importante declinare la parola famiglia in tutte le sue sfaccettature fin quando i nostri bambini sono piccoli, così da trasmettere loro il valore della tolleranza e un'apertura mentale che possa porre le basi per una società più consapevole. 

Ci viene in aiuto un libro davvero splendido, quello di Thaïs Vanderheyden intitolato Famiglie Speciali e pubblicato da Clavis: così vengono illustrate famiglie monogenitoriali, allargate da matrimoni precedenti, adottive, con nonni in casa... tutte ugualmente piene d’amore e speciali!

Giulia Mandrino

 

Sara

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Cecilia

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