Gli hamburger vegetali sono ormai sdoganati, e non solo tra chi non mangia carne perché segue una dieta vegetariana o vegana. Anche i flexitariani li prediligono e in generale sono molte le persone che amano i burger vegani e vegetariani a base di verdure e legumi.

Ecco quindi una ricetta per hamburger vegetali fatti in casa davvero gustosi e sani. Questi sono a base di lenticchie: sostanziosi, proteici e golosi.

La ricetta dell'hamburger vegetale: come preparare i veggie burger in casa

 

Il momento della nascita di un bambino è uno dei più emozionanti e speciali nella vita di una famiglia, e la scelta del fiocco nascita per annunciare l'arrivo del piccolo è un'occasione per celebrare e condividere la gioia con amici e parenti.

Qui troverete i migliori fiocchi nascita: unici, perfetti per accogliere il nuovo arrivato o la nuova arrivata e soprattutto diversi dal solito, per rendere ancora più speciale questo momento così importante.

Dalle opzioni tradizionali ai design moderni e colorati, qui troverete tante idee per ispirarvi nella creazione del vostro fiocco nascita perfetto!

Verde e morbido

Personalizzabile, questo fiocco nascita non è nei classici (e ormai superati) rosa e azzurro, ma è comunque dolcissimo e bellissimo. Lo trovate qui.

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I palloncini

Su questi palloncini è possibile ricamare o applicare il nome del bimbo o della bimba appena arrivati: davvero graziosissimi.

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La nuvola discreta

Discreta e semplice, senza nome: appendendo questa nuvola alla porta si capirà che qualcosa di speciale è appena accaduto, senza urlarlo sguaiatamente. Una volta trascorsi i primi giorni, si può quindi utilizzare come giostrina sopra il lettino. Un fiocco nascita molto discreto, insomma.

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L'arcobaleno

Stesso discorso vale per questo graziosissimo arcobaleno.

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L'animaletto

Uno scoiattolo accoglierà il nuovo nato: questo fiocco nascita diverso dal solito è davvero tenero e carino.

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L'impronta

Qui troverete un fiocco nascita davvero speciale: si tratta di una coccarda su cui scrivere il nome del nuovo arrivato o della nuova arrivata (o un semplice benvenuto senza nome), imprimendo poi le manine grazie a uno speciale inchiostro.

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Il fiocco nascita beige

Per chi preferisce un colore neutro al posto dei classici fiocchi nascita rosa e blu, ecco un fiocco nascita beige perfetto per ogni nome.

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La maestra è la maestra, non c’è figura che possa eguagliarla o sostituirla: ma cosa regalarle per dirle grazie? Ci sono molti modi per esprimerle la gratitudine che merita, la maestra ci accompagna fin dall’infanzia, dispensa sapere e sorrisi, come dimostrarle affetto con un regalo? Cosa regalarle per farsi ricordare anche da adulti e, soprattutto, come farle capire con un dono che le vogliamo bene? 

Non c’è bisogno di spendere una fortuna, basta un pensierino, non il solito regalo ma qualcosa che non si aspetta e la stupisca, a seconda dell’occasione o della ricorrenza. Vediamo, allora, in questa guida pratica, un ventaglio di idee regalo originali per maestre fra le più alternative e convenienti sul mercato, da personalizzare con un tocco che le renda ancora più uniche e speciali.

Quali sono i regali più originali per le maestre

La maestra ci aiuta a crescere, a stare in mezzo agli altri e a diventare grandi, spesso però non è facile scegliere il regalo giusto per dirle quanto teniamo a lei, o a lui se si tratta di un maestro.

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Nella classifica dei regali più gettonati e originali per le maestre svettano bijoux o portachiavi con ciondoli, pupazzetti o peluche che suscitano tenerezza ad ogni età, ma anche borsette e pochette sbarazzine da sfoggiare con gli outfit più giovani e audaci. Se la maestra non è più giovanissima, o comunque dal temperamento più austero non potrà che sciogliersi alla vista di un pendente a forma di cuore o di un orologio vintage se il destinatario è un maestro. 

Per indovinare il regalo più appropriato ci si può ispirare alle passioni delle maestre, se ad esempio la vostra maestra ama la cucina potreste sorprenderla regalandole un coloratissimo grembiule con frasi personalizzate, un ricettario o una tazza smaltata con scritte ad hoc. 

Per rendere il vostro regalo per le maestre ancora più accattivante e gradito potrete personalizzare anche candele, targhette, borraccine isotermiche oppure dei simpatici organizer da scrivania. Se, poi, la maestra è pure una “buona forchetta” non resisterà all’assaggio delle bontà di una gift gastronomica a base di prodotti tipici, frutta secca ed altre leccornie. 

I regali più apprezzati sono sempre quelli personalizzati, ed ecco che entrano in gioco le foto. Cosa c’è di più bello ed emozionante di una bella foto degli alunni insieme alla maestra? Un ricordo indelebile che, semplicemente guardandolo, potrebbe rievocare moltissimi ricordi. 

Esistono diverse tipologie di materiali sui quali poter stampare la foto ricordo, ma uno di quelli che ci sentiamo di consigliare è il plexiglass, in quanto garantisce durevolezza e conferisce colori brillanti alle immagini. Non è un regalo particolarmente costoso ma sicuramente di cuore, ed è facilmente acquistabile anche online su siti specializzati nella stampa su plexiglass come questo.

Cosa regalare alle maestre a Natale

Il Natale è sicuramente un’occasione importante per un regalo alle maestre, soprattutto quando sia frequentano la scuola materna e la primaria: un momento di festa, solitamente caratterizzato da una recita natalizia o comunque da uno scambio di auguri con i genitori. 

Le idee sono anche qui moltissime: un bracciale o una collana sono un pensiero vincente anche sotto l’albero, in quanto gli articoli e gli accessori di bigiotteria hanno il duplice vantaggio di costare relativamente poco e di piacere a tutti perché belli da indossare in ogni occasione. Il classico bracciale di Pandora, per esempio, è sempre più apprezzato perché personalizzabile e con la possibilità di inserire charm a tema. 

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In alternativa, se si desidera qualcosa di meno impegnativo, alla maestra piacerà di sicuro un segnalibro decorato a mano o un portaritratti per ospitare una foto che vi ritrae insieme. 

Sempre per le festività natalizia, un’altra idea vincente può essere una pianta. Non dev’essere necessariamente natalizia come la classica stella, scelta scontata per le feste di fine anno, ma una pianta da appartamento come un beniamino, una varietà grassa, un bonsai o un agrume, purché infiocchettati a puntino e presentati in un suggestivo ecocube.

Se si desidera qualcosa di originale e non scontato, si possono regalare una o più palle per l’albero di Natale, in vetro o ceramica decorata in modo artigianale e creativo in stile fai da te. Se, infine, la maestra ha l’aria british potrete accontentarla con un kit di the, infusi e tisane in confezione natalizia.

Cosa regalare alle maestre a fine anno

La fine dell’anno scolastico è un momento cruciale che segna il congedo, temporaneo o definitivo, fra la maestra e i suoi allievi. Per sottolineare con una dimostrazione d’affetto questo saluto, serve un regalo che faccia breccia nel cuore della maestra. Senza svuotare il portafogli si può “spulciare” fra gli album ricordo che si prestano a ripercorrere per immagini l’avventura scolastica appena conclusa, magari salvate su una chiavetta usb personalizzata con il nome o con una frase d’effetto. 

Se volete essere ancora più originali nella scelta delle migliori idee regalo per le maestre a fine anno, visto che la scuola finisce alle porte dell’estate, potreste regalarle un dono collettivo, come un divertente e variopinto telo mare con ricamati tutti i nomi dei suoi alunni

In alternativa potete andare sull’utile, che vince sempre, magari ispirandovi ai suoi hobby preferiti. Se la maestra è una sportiva potreste divertirvi a comprarle un contapassi con braccialetto personalizzato con il suo nome, se invece è una lettrice sfegatata niente di meglio di un buon romanzo da leggere sotto l’ombrellone. 

Perché scegliere un regalo personalizzato

Cosa può fare più contenta la maestra di un regalo personalizzato? È un modo per comunicarle che è speciale e per fare in modo che abbia sempre un ricordo dei suoi alunni, anche quando saranno grandi. Il regalo personalizzato è sicuramente il modo migliore per farlo!

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Il vantaggio principale del regalo personalizzato è che si tratta di qualcosa di originale, unico nel suo genere e fatto apposta per quella persona, che nessun’altro avrà uguale. Un qualcosa di pensato e voluto e non il classico regalo preso per dovere. 

Una foto, una frase, un nome possono trasformare un semplice oggetto in qualcosa di unico e speciale che rimarrà per sempre un bellissimo ricordo.

Lo dice anche la WHO, la World Health Organization (o OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità): le adolescenti e gli adolescenti europei abusano dell'alcool più dei loro coetanei americani. La differenza? Culturale, ma anche legale, dal momento che negli States l'età per bere è a 21 anni. In Italia già a 18 un ragazzo o una ragazza possono acquistare alcool legalmente.

C'è poi da puntare i riflettori sul binge drinking, ovvero sulle serate di bevute sfrenate. Anche quelle dilagano maggiormente in Europa (tra i ragazzi di 15-19 anni) molto più che in America.

L'abuso di alcool in adolescenza, insomma, è un problema sempre più diffuso e preoccupante. Il consumo eccessivo di alcool in età adolescenziale può causare danni irreversibili alla salute fisica e mentale, ma anche problemi sociali e personali non indifferenti. Per questo motivo, è importante adottare misure di prevenzione efficaci per ridurre l'abuso di alcool tra i giovani.

I rischi

L'abuso di alcool in adolescenza può causare una serie di danni alla salute fisica e mentale dei giovani. Gli adolescenti sono più vulnerabili ai danni dell'alcool perché il loro organismo non è ancora completamente sviluppato e in grado di metabolizzare l'alcool in modo efficiente.

Di conseguenza, il consumo eccessivo di alcool può causare danni irreversibili, come danni cerebrali, problemi di memoria, problemi di salute mentale come l'ansia e la depressione, problemi di salute fisica come il cancro e la cirrosi epatica. Inoltre, l'abuso di alcool in adolescenza può causare problemi sociali, come la dipendenza, l'isolamento sociale, la violenza e il bullismo.

Come prevenire l'abuso

Per prevenire l'abuso di alcool in adolescenza, è importante adottare una serie di misure efficaci.

  • In primo luogo, è importante educare i propri figli sui rischi dell'abuso di alcool. Gli adolescenti devono essere informati sui danni fisici e mentali dell'abuso di alcool e sulle conseguenze sociali negative che ne possono derivare.
  • Dopodiché, è fondamentale creare un ambiente familiare e sociale che promuova uno stile di vita sano e privo di alcool, partendo quindi dal buon esempio. I genitori e gli adulti di riferimento devono fornire un esempio positivo ai giovani, evitando di bere eccessivamente e promuovendo stili di vita sani e attivi.
  • Un altro consiglio è quello di promuovere attività alternative al consumo di alcool.
  • Evitare il paternalismo è poi essenziale: meglio il dialogo alla pari.
  • Non vanno poi nascoste le brutture. Parlare sin da piccoli delle conseguenze a lungo termine del consumo di alcol e della pesantezza della dipendenza (una vera e propria malattia che sfugge all'autocontrollo) è un modo per dare a ragazzi e adolescenti tutti gli elementi per decidere consapevolmente cosa fare nel momento in cui si trovano di fronte all'alcol.

Alcol e social: rischi condivisi

Infine, sempre senza paternalismi inutili, è bene essere chiari sui rischi, e non solo su quelli che fanno paura agli adulti. I giovani non sono del tutto consapevoli del livello di perdita di controllo che l'abuso di alcool porta con sé. In un'epoca nella quale tutto viene filmato e condiviso, i rischi di gogna sociale sono quindi esponenzialmente più alti.

Non va dimenticata poi la correlazione alcol-incidenti. Si tratta di una delle prime cause di morte tra i giovani e sottolinearlo è doveroso.

La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento che può manifestarsi in diversi modi, ma i principali segni includono difficoltà nella lettura, nella scrittura e nella comprensione del testo. Non si tratta di una malattia, ma semplicemente di un diverso modo di approcciarsi alla lettura e alla scrittura, e di conseguenza all'apprendimento, allo studio e al lavoro.

Oggi, fortunatamente, è più semplice stabilire una diagnosi e le scuole sono preparate ai più disparati dsa.

I segnali della dislessia: a quali segni fare attenzione

Riconoscere per tempo i segni di dislessia è importante, per poter utilizzare immediatamente gli strumenti adatti, per aiutare bambini e bambine con dsa in modo da stimolare l'apprendimento e renderlo più adatto al loro processo mentale.

Ecco i segnali a cui prestare attenzione:

  • Difficoltà nella lettura: la persona può avere difficoltà a decodificare le parole, confondere lettere simili o invertirle, avere difficoltà a leggere ad alta voce o leggere in modo scattoso.

  • Difficoltà nella scrittura: la persona può avere difficoltà a comporre correttamente le parole, confondere lettere simili o invertirle, avere difficoltà a scrivere in modo ordinato o a formare frasi complesse.

  • Difficoltà nella comprensione del testo: la persona può avere difficoltà a comprendere ciò che legge, a ricordare le informazioni lette o a collegare le informazioni tra loro.

Altri segni della dislessia possono includere:

  • Difficoltà nella memorizzazione di sequenze, come l'alfabeto o i numeri.

  • Difficoltà nell'organizzazione del tempo e delle attività.

  • Difficoltà nella lettura delle mappe o nella comprensione di istruzioni complesse.

  • Difficoltà nella pronuncia di parole o nella comprensione del linguaggio parlato.

  • Difficoltà a distinguere la destra dalla sinistra.

Altri sintomi di dislessia possono infine essere una parlata molto lenta, la difficoltà a imparare nuovi vocaboli, confondere le sillabe e i suoni e difficoltà ad imparare filastrocche e poesie.

Anche in età adulta possono manifestarsi alcuni segnali (come spiegano anche dalla Mayo University), come per esempio la difficoltà a risolvere problemi matematici, la fatica durante attività che implicano la lettura e l'incapacità di imparare una nuova lingua.

Il Baby Massage, ovvero il massaggio infantile per neonati, è una pratica sempre più diffusa tra i genitori per far rilassare i propri piccoli e favorire il loro benessere. Si tratta di un massaggio stimolante ed efficace: non è solo un momento di qualità insieme al proprio bebè, ma permette di rafforzare naturalmente il legame grazie al contatto pelle a pelle.

Tuttavia, uno studio condotto dall'Università di Manchester ha evidenziato che l'utilizzo di oli per la pelle durante questa pratica può comportare dei rischi per la salute dei neonati.

Il rischio di eczema

Secondo lo studio, l'utilizzo di oli per la pelle, anche quelli apparentemente innocui come l'olio d'oliva o l'olio di girasole, può aumentare il rischio di eczema e di altri problemi della pelle nei neonati. L'eczema, in particolare, è un problema che sta colpendo sempre più neonati nel Regno Unito: si è passati dal 5% degli anni '40 al 30% di oggi.

Il team di ricerca ha reclutato 115 neonati per testare gli effetti dei due oli sulla pelle. I bambini sono stati divisi in tre gruppi: uno che ha utilizzato l'olio di oliva, uno che ha utilizzato l'olio di girasole e un gruppo di controllo che non ha utilizzato nessun tipo di olio. I neonati sono stati trattati con poche gocce di olio sulla pelle due volte al giorno per un periodo di 28 giorni.

Al termine del periodo di prova, è emerso che lo sviluppo della struttura lipidica della pelle dei neonati che avevano utilizzato gli oli risultava ritardato rispetto al gruppo di controllo. Questa struttura è fondamentale per proteggere la pelle dei neonati e fare da "barriera" contro gli agenti esterni. Il ritardo nello sviluppo di questa struttura potrebbe aumentare il rischio di sviluppare problemi della pelle come l'eczema.

I consigli

In generale, gli esperti consigliano di non utilizzare oli per la pelle dei neonati durante il Baby Massage, a meno che non siano stati prescritti dal medico. In caso contrario, è meglio evitare del tutto l'utilizzo di oli per la pelle dei neonati e limitarsi a massaggiare delicatamente la pelle con le mani.

Inoltre, è importante prestare attenzione alla scelta dei prodotti per la cura della pelle dei neonati, utilizzandone solo di adatti e testati dermatologicamente. Anche se la cura della pelle dei neonati è importante, è meglio evitare di esagerare e limitarsi a pratiche semplici e sicure per il loro benessere.

Conclusioni

In conclusione, il Baby Massage è una pratica che può favorire il benessere dei neonati, ma è importante prestare attenzione ai prodotti utilizzati per la cura della loro pelle. L'utilizzo di oli per la pelle, anche quelli apparentemente innocui, può comportare dei rischi per la salute dei neonati, aumentando il rischio di sviluppare problemi della pelle come l'eczema.

Sì, quindi, a massaggi e giochi di contatto, ma in maniera il più naturale e delicata possibile.

Festa della mamma: storia, origini e curiosità

Mercoledì, 12 Aprile 2023 14:04

Domenica 14 maggio sarà la festa della mamma, un giorno speciale da dedicare a tutte le madri e soprattutto, naturalmente, alla propria; dopo tutto ciò che fanno per noi, celebrarle per un giorno intero sembra davvero il minimo! 

Ma perché è nata questa ricorrenza? Le sue origini sono davvero molto antiche, ma una curiosità è che da sempre si festeggia nel mese di maggio. Vediamo altri fatti curiosi che interessano questa meravigliosa festa, così da andare successivamente alla ricerca di idee regalo originali per la festa della mamma

Origini della festa della mamma

Come dicevamo, la festa della mamma ha origini molto antiche, pensa che si celebrava già durante l’epoca pagana, con i Greci prima e con i Romani poi. A quei tempi, però, era intesa più come una celebrazione delle divinità femminili e della fertilità in generale, e si era scelto maggio come mese di festeggiamento proprio perché sorge in piena primavera, stagione fertile che determina il passaggio tra l’inverno, secco e arido, e l’estate, rigogliosa e colorata.

Nel tempo, dal culto delle divinità si è passati alla celebrazione della donna e in particolare alla sua più grande espressione di femminilità: la maternità

Furono due donne americane a spingere affinché venisse istituita la festa della mamma così come la conosciamo oggi: dapprima Julia Ward Howe nel 1870, e poco dopo anche Anna M. Jarvis. In particolare, Anna era legatissima a sua madre e, quando purtroppo venne a mancare, decise di contattare le alte cariche pubbliche e i vari ministri proponendo loro di istituire una festa celebrativa nei confronti di tutte le madri del mondo. 

Dopo tanta attesa riuscì a ottenere quanto richiesto e il 10 maggio 1908 si festeggiò la prima festa della mamma a Grafton, nella contea di Taylor in Virginia occidentale. 

Dobbiamo però arrivare al 1914 per vedere questa festa ufficializzata dallo Stato: è quello l’anno in cui il presidente Wilson la istituì come celebrazione nazionale, inizialmente in onore delle madri dei soldati e in seguito per tutte le mamme del mondo. 

Per quanto riguarda l’Italia, invece, la festa della mamma è stata celebrata per la prima volta nel 1956, ma in realtà durante il regime fascista vi era già stata una festa simile, chiamata “Giornata della Madre e del Fanciullo”, nel giorno della Vigilia di Natale. In quel frangente, però, i festeggiamenti erano riservati alle madri che avevano avuto più figli. Oggi, per fortuna, la festa è dedicata a ogni mamma: che abbia un figlio o sei non ha importanza, perché l’amore, la dedizione, l’impegno e il sacrificio impiegati da ogni madre meritano sempre di essere celebrati. 

Curiosità sulla festa della mamma che dovresti sapere

Un fatto curioso che interessa la festa della mamma è che questo è il giorno dell’anno in cui, in assoluto, vengono effettuate più telefonate. Un piccolo augurio, un saluto, una chiacchierata con la propria mamma per farla sentire speciale nel suo giorno è praticamente d’obbligo, soprattutto per quei figli che abitano lontano e che non hanno la possibilità di trascorrere con la propria mamma la sua festa. 

Certo, sarebbe ancora più bello poterla guardare negli occhi mentre le si fanno gli auguri e, magari, le si dà il regalo pensato su misura per lei: non è una festa senza un regalo, ed esistono tantissime idee regalo originali per la festa della mamma con cui stupirla e, perché no, farla anche un po’ commuovere. 

Un’altra curiosità interessante su questa festa, poi, riguarda i fiori. Da sempre considerati un regalo perfetto con cui andare sul sicuro, in realtà vi sarebbero delle regole ben precise da seguire per regalare dei fiori alla mamma durante la sua festa! In particolare, bisognerebbe donare fiori arancioni alle mamme più attive ed energiche, quelle instancabili che riescono a fare tutto e anche di più, mentre i fiori gialli sono quelli più indicati per le madri appassionate di natura e di aria aperta, quelle che amano trascorrere i week-end in montagna o fare escursioni in bicicletta. I fiori bianchi, più delicati e fini, sono i fiori perfetti da regalare ad una mamma più riservata e composta, mentre i fiori blu si addicono alle mamme più creative, quelle con cui fare i lavoretti, dipingere per tutta casa o inventare una canzone divertente. Infine troviamo i fiori rosa, adatti alle mamme più dolci e affettuose, e i fiori rossi: questi vanno bene per tutte le mamme del mondo, dal momento in cui rappresentano l’amore incondizionato che noi figli proviamo nei loro confronti. 

Che siano rosa, rossi o blu, comunque sia, vedrai la tua mamma conservarli fino a che non si saranno fatti secchi: diventeranno il suo dettaglio preferito della casa, solo perché glieli hai regalati tu. 

Le luci notturne sono un elemento essenziale per la cameretta di un bambino o di una bambina. Non solo forniscono una fonte di luce dolce e rassicurante durante la notte, ma possono anche aggiungere un tocco di magia e fantasia alla stanza.

In questo articolo, spiegheremo come costruire una lanterna per la cameretta dei bambini in soli due passaggi, utilizzando un barattolo di vetro o una lanterna vintage e una fila di lucine a LED con batteria (molto sicure, economiche ed ecologiche). Il risultato è una lampada da camera davvero graziosa, che dona un'atmosfera magica e coccolosa all'ambiente.

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Cosa serve

Per costruire una lanterna fai da te per bambini e bambine serviranno:

  • Un barattolo di vetro (o una lanterna vintage, la cui parte luminosa non funziona più)
  • Una fila di lucine a LED con funzionamento a batteria
  • Del nastro adesivo

Come costruire la lanterna

La prima cosa da fare è scegliere il barattolo di vetro o la lanterna rotta che si desidera utilizzare come base per la lanterna da cameretta. Se si utilizza un barattolo di vetro, è bene assicurarsi che sia pulito (ben sgrassato con del sapone per piatti) e asciutto. Se si utilizza una lanterna rotta, è necessario invece rimuovere tutte le parti rotte o danneggiate e controllare che non ci siano parti taglienti. Meglio usare semplicemente una lanterna non funzionante, piuttosto che danneggiata.

Prendiamo quindi le luci a LED con batteria e iniziamo a posizionarle all'interno del barattolo di vetro o della lanterna cominciando dal basso e adagiandole in modo uniforme all'interno.

Fissiamo le luci al barattolo o alla lanterna utilizzando del nastro adesivo alla base, in modo che restino in posizione. Continiamo poi a posizionare le luci fino a quando il barattolo o la lanterna saranno completamente pieni, assicurandoci che la batteria sia carica e che le luci funzionino correttamente prima di chiudere il barattolo o la lanterna, e che il comando di accensione stia in alto, in modo da raggiungerlo facilmente.

Una volta che la lanterna è pronta, può essere utilizzata come luce notturna o come elemento decorativo nella cameretta del bambino o della bambina, aprendo la lanterna o il barattolo e accendendo le lucine con il tasto apposito.

Gli antipasti di Pasqua velocissimi

Venerdì, 07 Aprile 2023 08:20

Preparare in casa gli antipasti per il pranzo di Pasqua non deve essere per forza stressante. Abbiamo quindi raccolto le ricette più gustose, semplici e (più o meno) dell'ultimo minuto, per evitare nervosismo inutile facendo comunque un figurone.

Si tratta di piatti semplici, saporiti e nazionalpopolari, che piaceranno un po' a tutti e che non richiederanno eccessivo sforzo nella preparazione.

L'insalata russa veg

Vegana, e quindi adatta un po' a tutti: l'insalata russa veg è buona e goduriosa, il perfetto antipasto tradizionale da distribuire in tante ciotoline sulla tavola pasquale.

La torta salata viola

È anche bella da vedere, oltre che insolita: la torta salata a base di cavolo viola si prepara in men che non si dica. Basta prendere la pasta sfoglia già pronta, comoda e veloce.

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I grissini di sfoglia

Sempre con la pasta sfoglia già pronta (ma è possibile anche farla in casa) si possono cucinare dei grissini di sfoglia al pomodoro fatti in casa che sono la fine del mondo.

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Il pinzimonio di hummus

Il pinzimonio perfetto? Qualche verdura fresca tagliata a strisce ferme e dell'hummus di ceci in cui inzupparle. Un antipasto sano, gustoso e bell'e che pronto.

I datteri ripieni

Tra il dolce e il salato, questi datteri ripieni di crema di formaggio rappresenteranno la quota etnica e bizzarra della tavola di Pasqua.

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Ceci tostati

Si condiscono velocemente e poi si infilano in forno, dove cuociono da soli per una manciata di minuti. E quando li sgranocchi non ti fermeresti più. Anche questi vanno distribuiti in tante ciotole.

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La frittata

Semplice, veloce, buona, antispreco: anche una semplice frittata può diventare un ottimo antipasto di Pasqua. Basterà tagliarla in tante strisce per ottenere dei bocconcini per tutti gli ospiti.

Gattonare: ma quando cominciano?

Giovedì, 06 Aprile 2023 14:18

Il gattonamento è una delle prime fasi di movimento che i bambini sperimentano durante lo sviluppo. È un modo importante per esplorare il mondo che li circonda e acquisire abilità motorie fondamentali. Le ragioni per cui i bambini e le bambine gattonan sono diverse, così come i muscoli che utilizzano.

Ma quando cominciano e quando smettono di farlo?

Perché si dice gattonare?

Il termine "gattonare" deriva esattamente dall'immagine che abbiamo in mente, quella del muoversi a quattro zampe come un gatto.

Questa definizione è stata utilizzata per secoli per descrivere il movimento dei bambini in questa fase di sviluppo.

Quali muscoli utilizzano i bambini quando gattonano?

Durante il gattonamento, i bambini utilizzano molti muscoli diversi per spostarsi. I muscoli delle braccia e delle gambe sono sollecitati in modo significativo, insieme ai muscoli del tronco, del collo e del bacino. Questi muscoli aiutano il bambino e la bambina a coordinare i movimenti delle braccia e delle gambe per avanzare e spostarsi, prima quasi strisciando e poi sollevando gli arti alternativamente.

In particolare, i muscoli della parte superiore del corpo, come i muscoli del petto, delle spalle e del collo, sono sollecitati per sollevare la testa e sostenere il peso del corpo. I muscoli delle gambe sono utilizzati per spingere il bambino avanti e indietro, mentre i muscoli del bacino e del tronco aiutano a mantenere la stabilità durante il movimento.

Quando i bambini cominciano a gattonare?

I bambini iniziano a gattonare generalmente intorno ai 6-10 mesi di età. Prima di questa fase, i bambini si muovono principalmente trascinandosi o rotolando. Una volta che il bambino ha sviluppato una maggiore forza nei muscoli del collo e del tronco, sarà in grado di sollevare la testa e di spostarsi in modo più attivo.

Alcuni bambini iniziano a gattonare prima, mentre altri possono aspettare fino a 12 mesi o più. Tuttavia, non c'è motivo di preoccuparsi se il bambino non gattona entro un certo periodo di tempo, poiché ogni bambino ha il suo ritmo di sviluppo.

Quando smettono di gattonare?

Il periodo di gattonamento varia da bambino a bambino e dipende da molti fattori, come la crescita e lo sviluppo fisico, l'interesse per l'apprendimento dei movimenti e il livello di curiosità per l'esplorazione del mondo circostante.

In genere, i bambini smettono di gattonare quando acquisiscono abbastanza forza e coordinazione per camminare in modo stabile. Questo avviene generalmente intorno ai 12-18 mesi di età, ma può variare considerevolmente.

È importante notare che, anche dopo aver imparato a camminare, alcuni bambini potrebbero tornare a gattonare temporaneamente in alcune situazioni, come quando devono spingersi, alzarsi o strisciare, alternando il gattonamento alla classica camminata più o meno stabile in cui si stanno specializzando piano piano.

 

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Cecilia

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