Il Moscow Mule è un cocktail classico: combina la freschezza dello zenzero con l'acidità della limetta, o lime, il tutto arricchito dal sapore unico della vodka.

Tuttavia, se preferisci evitare l'alcol, puoi comunque goderti questa bevanda rinfrescante con la versione analcolica del Moscow Mule. Con ingredienti semplici e facilmente reperibili, puoi creare un'alternativa deliziosa e senza alcol che soddisferà il tuo palato.

Ecco la ricetta per preparare un Moscow Mule analcolico che ti farà venire voglia di berne ancora.

Moscow Mule analcolico: la ricetta per una bevanda rinfrescante e senza alcol

 

Durante la gravidanza, il corpo attraversa numerose trasformazioni per sostenere la crescita e lo sviluppo del bambino.

L'anemia in gravidanza è una condizione comune, che avviene quando il corpo presenta un numero insufficiente di globuli rossi o un basso livello di emoglobina. Questo può causare affaticamento, debolezza e altri sintomi sgradevoli.

Ecco quali sono le cause dell'anemia in gravidanza, i sintomi correlati e le strategie di gestione per promuovere la salute della madre e del bambino.

Cause dell'anemia in gravidanza

Durante la gravidanza, l'organismo materno richiede un aumento della produzione di globuli rossi per sostenere la crescita fetale e i cambiamenti fisiologici. Tuttavia, in alcune situazioni, la produzione di globuli rossi può essere insufficiente o le riserve di ferro possono essere esaurite, portando all'anemia.

Le cause più comuni di anemia in gravidanza includono:

  1. Carenza di ferro: è la causa più frequente di anemia in gravidanza. Durante la gestazione, l'organismo richiede una maggiore quantità di ferro per la formazione di globuli rossi e per soddisfare le esigenze del feto. Se l'apporto di ferro attraverso la dieta è insufficiente, può verificarsi una carenza di ferro e di conseguenza l'anemia.

  2. Carenza di acido folico: l'acido folico è essenziale per la produzione di globuli rossi e per il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto (ecco perché è essenziale assumere un'integrazione durante i primi mesi: previene i problemi del tubo neurale e quindi la spina bifida). La carenza di acido folico può contribuire all'anemia in gravidanza.

  3. Carenza di vitamina B12: la vitamina B12 è coinvolta nella formazione dei globuli rossi. Una carenza di questa vitamina può causare anemia durante la gravidanza.

Sintomi

I sintomi dell'anemia in gravidanza possono variare da lievi a moderati e includono:

  • Affaticamento e debolezza costante
  • Pallore della pelle e delle mucose
  • Vertigini e sensazione di testa leggera
  • Dispnea (difficoltà respiratoria) durante l'attività fisica
  • Palpitazioni o aumento della frequenza cardiaca
  • Mal di testa
  • Difficoltà di concentrazione
  • Crampi muscolari

Che fare

La gestione dell'anemia in gravidanza dipende dalla sua causa e dalla gravità dei sintomi. Di seguito sono riportate alcune strategie comuni:

  1. Integrazione di ferro: il medico può prescrivere integratori di ferro per aumentare i livelli di emoglobina. È importante seguire attentamente le indicazioni mediche per evitare dosi eccessive.

  2. Dieta ricca di ferro: è consigliabile consumare cibi ricchi di ferro come legumi, spinaci e alimenti arricchiti con ferro. Il consumo di vitamina C può migliorare l'assorbimento del ferro, quindi è utile combinare fonti di ferro con alimenti ricchi di vitamina C.

  3. Integratori di acido folico e vitamina B12: se la carenza di acido folico o vitamina B12 è la causa dell'anemia, il medico può raccomandare integratori specifici.

  4. Monitoraggio regolare: durante la gravidanza, il medico controllerà regolarmente i livelli di emoglobina per valutare l'efficacia delle misure adottate e apportare eventuali modifiche.

  5. Alimentazione equilibrata: seguire una dieta sana ed equilibrata durante la gravidanza è fondamentale per garantire un adeguato apporto di nutrienti.

  6. Riposo adeguato: è importante permettersi regolari periodi di riposo e ridurre lo stress fisico.

  7. Trasfusioni di sangue: in casi gravi di anemia, quando gli altri trattamenti non sono sufficienti, può essere necessaria una trasfusione di sangue.

L'anemia in gravidanza può quindi essere gestita efficacemente con un'adeguata diagnosi e una combinazione di strategie di trattamento. È importante consultare un medico o una medica per una corretta valutazione e seguire le indicazioni fornite. Con una dieta bilanciata, integrazione di nutrienti essenziali e monitoraggio regolare, è possibile prevenire e gestire l'anemia in gravidanza, promuovendo così la salute della madre e del bambino.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Il 2 giugno spiegato a bambini e bambine

Lunedì, 29 Maggio 2023 10:05

Il 2 giugno è una data molto importante per l'Italia, perché celebra la Festa della Repubblica.

È un giorno in cui il nostro Paese ricorda il momento in cui è diventato una repubblica, un sistema di governo in cui il popolo ha la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica.

Ecco dunque come spiegare ai bambini e alle bambine cosa significa il 2 giugno e perché è così significativo per l'Italia.

Che cos'è la Festa della Repubblica?

La Festa della Repubblica cade ogni anno il 2 giugno, durante una festa pensata per celebrare la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta proprio il 2 giugno del 1946.

Prima di quella data, l'Italia era una monarchia, con un re come capo dello Stato. Ma dopo la Seconda Guerra Mondiale, il popolo italiano chiamato alle urne (finalmente con il suffragio universale) dovette esprimere la propria opinione su quale forma di governo preferisse. La maggioranza del popolo scelse la repubblica, e da quel momento l'Italia divenne una repubblica democratica. Questo significava che il potere non era più nelle mani di un solo individuo, come il re, ma era distribuito tra le istituzioni democratiche che rappresentavano il popolo.

Fu dunque il 2 giugno del 1946 che l'Italia decise di diventare una repubblica, scegliendo di essere governato da un presidente o da una presidente e da un Parlamento, che rappresenta il popolo stesso.

Perché si festeggia

Il 2 giugno è diventato quindi una festa nazionale per celebrare la nascita della Repubblica Italiana e per ricordare l'importanza dei valori democratici.

La parola "democrazia" deriva dal greco antico e significa "governo del popolo". Questo significa che ogni cittadino italiano e ogni cittadina italiana ha il diritto di partecipare alla vita politica del Paese, esprimere le proprie idee e votare per i propri rappresentanti.

La Festa della Repubblica è un momento in cui si riflette su questi diritti e si celebrano la libertà e l'uguaglianza che caratterizzano la nostra società.

Come si celebra?

Il 2 giugno è una giornata di festa in tutta Italia. Molte città organizzano sfilate, concerti e spettacoli per celebrare la Festa della Repubblica. Le strade si riempiono di bandiere italiane, e le persone si riuniscono per partecipare alle varie attività.

È anche un'occasione per le famiglie di trascorrere del tempo insieme e godersi una giornata di relax, dal momento che le scuole e la maggior parte degli uffici sono chiusi proprio in occasione della Festa della Repubblica.

Avocado in gravidanza: sì o no?

Venerdì, 26 Maggio 2023 08:39

Fatta una doverosa premessa (ovvero: quando si è in stato di gravidanza è sempre, sempre opportuno chiedere prima al proprio medico o medica e seguire le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità), è ora di affrontare una questione: ma l'avocado in gravidanza si può mangiare?

Ecco ciò che c'è da sapere riguardo all'avocado in gravidanza, per capire se questo alimento rientra tra i cibi consentiti durante la gestazione.

La paura

La paura che aleggia attorno all'avocado in gravidanza è - come per tutti gli alimenti consumati crudi - la toxoplasmosi. Questa malattia è infatti pericolosissima durante la gestazione (se non si hanno gli anticorpi) ed è quindi importante fare attenzione a ciò che si consuma.

La toxoplasmosi, però, riguarda per lo più insalata a foglia e alimenti che hanno toccato terra (così come la carne e il pesce crudo). Arriva infatti prevalentemente dalle feci di alcuni animali, e se il terreno è contaminato, lo sono anche i cibi che sono entrati in contatto con esso. L'avocado è invece un frutto con buccia che cresce in alto, sugli alberi: il pericolo di contaminazione è quindi bassissimo.

Mangiare avocado non è quindi solo sicuro, ma in molti casi consigliato (sempre consultando il proprio ginecologo o la propria ginecologa). Basta prendere le giuste precauzioni, ovvero lavarsi sempre le mani prima di maneggiare gli alimenti e togliere completamente la buccia.

I benefici dell'avocado in gravidanza

L'avocado è un frutto ricco di nutrienti essenziali. È una fonte eccellente di grassi sani, fibre, vitamine e minerali. Contiene anche acido folico, che è particolarmente importante durante le prime fasi della gravidanza per la corretta formazione del tubo neurale del feto (prevenendo così la spina bifida).

Gli acidi grassi presenti nell'avocado, come l'acido oleico, possono inoltre favorire lo sviluppo cerebrale del feto.

Meglio italiano

Esatto, meglio acquistarlo italiano, e quindi calabrese o siciliano (regioni il cui clima permette la coltivazione non in serra). Non per autarchia o suprematismo, ma per ambientalismo. Negli ultimi anni, infatti, la richiesta di avocado è esplosa, ma nei paesi a clima tropicale questo ha creato notevoli problemi tanto di sostenibilità ambientale, quanto di sostenibilità sociale. 

In Italia, invece, la deforestazione non avviene e la coltivazione è sempre sottoposta a importanti controlli.

I maestri e le maestre svolgono un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli, dedicando tempo e impegno per nutrire le loro menti e i loro cuori. Quando arriva il momento di ringraziarli per il loro prezioso lavoro, un semplice biglietto di ringraziamento per maestre può fare la differenza, soprattutto alla fine dell'anno scolastico. Magari abbinato al classico regalo di fine anno per le maestre.

Ecco alcune delle frasi più belle e significative che si possono scrivere su un biglietto per esprimere gratitudine e apprezzamento nei confronti di questi educatori ed educatrici straordinari.

Frasi per ringraziare gli insegnanti

Grazie per essere la luce che guida i nostri figli e le nostre figlie verso la conoscenza. Il vostro impegno e la vostra passione sono inestimabili.

Grazie per insegnare non solo con le parole, ma con il vostro esempio. Il vostro impegno nel formare menti e cuori è davvero ammirevole.

Il nostro cuore è pieno di gratitudine per tutto ciò che avete fatto per i nostri figli e le nostre figlie. Il vostro amore, dedizione e pazienza avranno un impatto duraturo sulla loro vita.

Grazie per essere la bussola che orienta i nostri figli e le nostre figlie in un viaggio di scoperta. La vostra guida è preziosa e li aiuta a trovare il loro cammino nel mondo.

Aforismi sulle maestre

Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.
Malala

 

Il primo e più importante passo verso la conoscenza è l'amore reciproco tra l'alunno e l'insegnante.

Erasmo da Rotterdam

 

L'insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l'insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani.

Piero Angela

 

Istruiscimi e io dimentico. Mostrami e io ricordo. Coinvolgimi e io imparo.
Benjamin Franklin

 

Un maestro non è chi insegna qualcosa, ma chi ispira la studentessa a dare il meglio di sé per scoprire una conoscenza che ella già possiede nella propria anima.

Paulo Coelho

 

Un maestro davvero saggio non ti offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma ti conduce sulla soglia della tua mente.
Khalil Gibran

Parlare di salute mentale significa parlare di salute. Di benessere. Fisico, e non solo psicologico.

Anche (e soprattutto) nei bambini e nelle bambine: i disturbi psichici e psicologici non sono infatti riservati all'età adulta. Riconoscerli fin da piccoli è fondamentale.

Per esempio: conosci il disturbo oppositivo provocatorio?

Quella difficoltà a gestire le emozioni e a gestire gli scatti di rabbia e irritabilità potrebbe fare capo proprio ad esso.

Cos'è il DOP

Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è una condizione psicologica che può manifestarsi durante l'infanzia e l'adolescenza. Caratterizzato da comportamenti ripetitivi e provocatori, il DOP può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana dei bambini e delle bambine che ne sono affetti, così come sulla dinamica familiare e scolastica.

Come si manifesta?

Il DOP si manifesta attraverso l'esecuzione di azioni o la pronuncia di parole intenzionalmente provocatorie e irritanti nei confronti degli altri. I bambini con DOP possono essere soliti deridere, insultare, irritare o provocare i loro coetanei o gli adulti intorno a loro, in modo persistente e senza una reale motivazione.

Questi comportamenti possono essere fonte di conflitti nelle relazioni interpersonali, sia a casa che a scuola, e possono portare a problemi di adattamento sociale.

I sintomi sono quindi così riassumibili:

  • Comportamenti provocatori
  • Ansia
  • Frustrazione persistente
  • Umore collerico
  • Tendenza vendicativa
  • Difficoltà a gestire l'ira
  • Rituali eccessivi o comportamenti compulsivi, utilizzati come strategie per alleviare l'ansia associata al disturbo.

Le cause

Le cause precise del DOP non sono ancora completamente comprese.

Tuttavia, gli esperti e le esperte ritengono che fattori biologici, genetici e ambientali possano contribuire alla sua comparsa.

In alcuni casi, il DOP può essere associato a condizioni come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), che comporta difficoltà nel controllo degli impulsi e nella gestione della concentrazione.

Come comportarsi?

Se i genitori identificano alcuni di questi comportamenti nel proprio bambino o nella propria bambina, è bene rivolgersi a uno specialista o a una specialista. 

Una valutazione accurata da parte di uno psicologo, di una psicologa, di un medico o di una medica specializzati può aiutare a determinare se i comportamenti osservati rientrino nel quadro del DOP o se possano essere attribuiti ad altre condizioni psicologiche. Una volta diagnosticato il disturbo, possono essere adottate diverse strategie di trattamento, che possono includere terapia comportamentale, consulenza familiare e, in alcuni casi, l'uso di farmaci.

È fondamentale fornire un sostegno adeguato ai bambini con DOP, sia a livello familiare che scolastico. Gli adulti possono aiutare a creare un ambiente strutturato e prevedibile, in cui vengono stabilite chiare regole e limiti. Inoltre, è importante incoraggiare l'espressione delle emozioni in modo sano e insegnare strategie di gestione dell'ansia e dell'ira. La terapia cognitivo-comportamentale può essere un'opzione efficace per aiutare i bambini a comprendere e gestire i loro pensieri, emozioni e comportamenti.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Tagliare i capelli a un bambino può sembrare un'impresa difficile per molti genitori. Tuttavia, con un po' di pazienza, preparazione e alcuni consigli pratici, è possibile ottenere un risultato soddisfacente senza dover necessariamente rivolgersi a un parrucchiere o a una parrucchiera.

Ecco alcuni consigli utili per aiutarti a tagliare i capelli del tuo bambino in modo efficace e sicuro, con alcune immagini da cui prendere spunto per tagli capelli per bambini semplici ma bellissimi.

Preparazione

Assicurati di avere tutti gli strumenti necessari prima di iniziare. Avrai bisogno di un paio di forbici per capelli di buona qualità, un pettine a denti stretti, un asciugamano o un grembiule per proteggere i vestiti del bambino e un piccolo specchio per mostrargli il risultato finale. In commercio si trovano anche dei kit completi, davvero molto comodi.

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Il momento giusto

Scegli un momento in cui il tuo bambino è calmo e tranquillo. Evita di tagliare i capelli quando è stanco o irritabile, poiché potrebbe essere difficile mantenerlo fermo durante il processo.

Un consiglio poco ortodosso ma davvero efficace? Se il bimbo o la bimba sono particolarmente agitati, accendere la tv su un cartone animato non è una cattiva idea.

L'ambiente

Trova un posto ben illuminato e comodo per tagliare i capelli del tuo bambino. Assicurati che sia un ambiente sicuro e libero da oggetti che potrebbero cadere o causare incidenti.

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Meglio in due

Se possibile, chiedi a un altro adulto di aiutarti durante il taglio dei capelli. Uno può tenere il bambino fermo mentre l'altro esegue il taglio, rendendo l'esperienza più agevole e sicura.

Capelli asciutti

È consigliabile tagliare i capelli del bambino quando sono asciutti, in quanto risulterà più facile valutare la lunghezza e la forma dei capelli. Puoi bagnare leggermente i capelli con uno spruzzino per facilitare la pettinatura.

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Lunghezza

Se non hai esperienza nel taglio dei capelli, è meglio iniziare con una lunghezza più lunga e poi accorciare gradualmente. Puoi sempre tagliare di più. 

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Le forbici

Assicurati di utilizzare forbici apposite per capelli, che siano affilate e pulite. Le forbici non adatte potrebbero risultare difficili da maneggiare e causare tagli o effetti indesiderati. In alternativa, per un taglio rasato (chiamato buzz cut) puoi optare per una macchinetta per capelli.

Pazienza

Tagliare i capelli di un bambino richiede pazienza. Vai piano e taglia piccole sezioni alla volta. Se il bambino si stanca o diventa irrequieto, è meglio prendere una pausa e riprendere in un momento successivo.

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A cosa fare attenzione

Quando tagli i capelli intorno alle orecchie e alla fronte, fai attenzione a non avvicinarti troppo alla pelle per evitare di tagliare o ferire il bambino.

Una fase magica (la maggior parte delle volte), ma in cui occorre fare attenzione a diverse abitudini e comportamenti: parliamo della gravidanza, durante la quale sono diversi i dubbi che insorgono, anche riguardo a tante azioni quotidiane prima date per scontate.

Una delle domande comuni è se sia sicuro prendere il sole durante la gravidanza. I benefici che l'esposizione al sole può offrire durante la gestazione sono diversi, ma altrettante sono le precauzioni da prendere per garantire la sicurezza della madre e del bambino.

Abbronzatura in gravidanza: i benefici

L'esposizione moderata al sole può offrire diversi benefici per le donne in gravidanza.

Ecco alcuni dei principali vantaggi:

  1. Vitamina D: Il sole è una delle fonti principali di vitamina D (se non la principale), vitamina che svolge un ruolo cruciale nella salute delle ossa e nel sistema immunitario. Una quantità adeguata di vitamina D è essenziale per la madre e per lo sviluppo del bambino ed è quindi opportuno esporsi al sole adeguatamente anche durante la gestazione.

  2. Migliora l'umore: L'esposizione al sole stimola la produzione di endorfine, noti anche come "ormoni della felicità". Questo può contribuire a migliorare l'umore e ridurre lo stress e l'ansia, che non sono di certo augurabili durante la gravidanza.

  3. Riduce il rischio di depressione postpartum: Alcuni studi (come questo condotto in Iran) hanno suggerito che l'esposizione al sole possa aiutare a ridurre il rischio di depressione postpartum. La luce solare può influenzare positivamente il ritmo circadiano e migliorare la qualità del sonno, fattori che possono contribuire al benessere mentale dopo il parto.

Le precauzioni

Mentre l'esposizione al sole può essere benefica, è fondamentale prendere alcune precauzioni per garantire la sicurezza durante la gravidanza. I raggi UV restano infatti raggi UV nonostante i benefici a livello di vitamina D ed è quindi estremamente importante proteggere la pelle, per prevenire i tumori della cute (e le scotatture). Soprattutto in gravidanza.

Tra le regole da seguire:

  • Orari appropriati: Evitare l'esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata, solitamente tra le 10:00 e le 16:00, quando i raggi solari sono più intensi. Scegliere invece le prime ore del mattino o le ultime del pomeriggio per prendere il sole.

  • Protezione solare: Indossare sempre una protezione solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (SPF) di almeno 50. Applicare la crema solare generosamente su tutto il corpo, specialmente sul viso, sulle braccia e sulle gambe, ma anche sulla pancia (se scoperta).

  • Abbigliamento adeguato: Indossare indumenti leggeri, ma che coprano adeguatamente la pelle per evitare scottature. Cappelli a tesa larga e occhiali da sole possono essere utili per proteggere il viso dagli effetti dannosi del sole.

  • Idratazione: Bere molta acqua per mantenere il corpo idratato durante l'esposizione al sole. La disidratazione può essere particolarmente pericolosa durante la gravidanza e il caldo può accelerare il processo.

  • Ascoltare il proprio corpo: Ogni persona in gravidanza è diversa, quindi è importante ascoltare il proprio corpo. Stanchezza, sete, pelle che tira o malessere generale sono indicatori da tenere in considerazione.

Macchie scure in gravidanza: colpa della melanina

Altro fattore da tenere in considerazione quando ci si abbronza in gravidanza è la melanina. Durante la gestazione, infatti, il corpo umano ne produce in quantità maggiori, ed è per questo che spesso compaiono macchie più scure.

Prendere il sole può aumentare queste macchie: se, quindi, non le si apprezza e si vuole evitarle, è opportuno tenere la protezione solare applicata con la corretta frequenza (ogni paio d'ore, in abbondante quantità) su tutto il viso e su tutto il corpo.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

L’allattamento al seno è un momento prezioso e irripetibile nella vita di una madre e del suo bambino o bambina (nella maggior parte dei casi), oltre che essere una pratica sempre più raccomandata da diversi organi internazionali, come l’OMS e l’UNICEF, per ragioni mediche, economiche e sociali. Durante questa fase, tuttavia, molte mamme possono trovarsi ad affrontare sfide legate alla produzione di latte materno

Addirittura, ci si può trovare nella situazione di dover stimolarne la produzione per garantire un adeguato apporto nutrizionale al bebè. Gli esperti e le esperte di allattamento consigliano prima di tutto di puntare sulla frequenza delle poppate, ma ci sono anche alcune bevande, alimenti e integratori che possono aiutare nel processo.

Cosa stimola la produzione del latte

A livello fisico, a produrre il latte nel corpo della partoriente sono due ormoni: ossitocina e prolattina, che vengono rilasciati dall’ipofisi a partire dagli ultimi giorni di gravidanza. A stimolare realmente la produzione è però il cervello, che ricevendo i segnali corretti (il pianto e la suzione del bebè) produce via via più latte, in base alle esigenze.

La produzione di latte materno, quindi, è un processo dinamico che si basa sulla domanda e l’offerta. In altre parole, più il bambino si attacca al seno e succhia, più il corpo della madre risponde producendo latte. Lo stesso vale per l’estrazione manuale tramite spremitura o per l’estrazione meccanica del latte materno da conservare. 

La frequenza delle poppate è quindi fondamentale per stimolare la produzione. Gli esperti raccomandano di allattare il bambino a richiesta, senza restrizioni di tempo o durata. L’allattamento frequente aiuta infatti a sviluppare una buona produzione di latte e a mantenere il flusso costante.

Se questo non bastasse, esistono alcune strategie del tutto naturali che si possono mettere in campo.

Alimenti e bevande che stimolano il latte

Oltre alla frequenza delle poppate, alcuni alimenti e bevande possono aiutare a stimolare la produzione di latte materno. È importante sottolineare che non esistono alimenti «magici» che aumentano automaticamente la produzione di latte; tuttavia, alcuni possono fornire nutrienti essenziali che supportano la salute generale della madre e, di conseguenza, la produzione di latte. 

Le mamme che allattano al seno dovrebbero cercare di seguire una dieta equilibrata, che includa proteine, carboidrati, grassi vegetali sani e mantenere una buona idratazione. Bere molta acqua è fondamentale, poiché la disidratazione può influire negativamente sulla produzione di latte. Inoltre, il consumo di tisane a base di erbe come l’ortica, il finocchio o l’anice sembrerebbe particolarmente stimolante dal punto di vista della produzione del latte.

Gli integratori

Per quanto riguarda gli integratori, ne esistono diversi a base di fieno greco, galega o cardo mariano, ma anche contenenti altri principi ed erbe. Chiedendo sempre consiglio al proprio medico, alla propria medica, all’esperto di allattamento che segue il caso o al personale sanitario della farmacia, è quindi possibile affidarsi ad alcune integrazioni che potrebbero risultare efficaci per aumentare il latte materno.

I farmacisti e le farmaciste di Farmacia Gaudiana consigliano i seguenti:

  • Massigen DailyVit+ Gravidanza e Allattamento 30 Compresse - Integratore Alimentare
  • Emefer 30 Compresse - Integratore di Gravidanza e Allattamento
  • PediaMilk 16 Bustine - Integratore Alimentare
  • Humana Piulatte Plus 14 Buste - Integratore Alimentare
  • Multicentrum Neo Mamma DHA 30 Compresse + 30 Capsule Molli - Integratore di Vitamine e Minerali

Tutti gli integratori allattamento li trovate qui.

I migliori seggioloni per bambini

Venerdì, 19 Maggio 2023 08:51

Quando si tratta di scegliere il seggiolone per bambini perfetto, la sicurezza e il comfort sono le priorità principali.

Il seggiolone è infatti un elemento essenziale per una casa in cui vive un bebè, in quanto offre uno spazio sicuro e confortevole in cui il bambino o la bambina possono sedersi durante i pasti e le attività quotidiane (a partire dallo svezzamento). Lo si utilizzerà davvero molto, e quindi bisogna essere certi della propria scelta d'acquisto (anche second hand).

Con così tante opzioni disponibili sul mercato, scegliere il migliore può sembrare una sfida. Ecco dunque quali sono secondo noi i migliori seggioloni per bambini, prendendo in considerazione la sicurezza, la praticità e le caratteristiche che li rendono ideali per soddisfare le esigenze dei genitori e dei loro piccoli.

Foppapedretti Bonito

È perfetto dai 3 ai 36 mesi, ovvero fino ai 15kg del bambino o della bambina, e si ha la sicurezza della qualità Foppapedretti, oltre a un design davvero carinissimo. Imbattibile. Il costo? Dai 160 ai 175 euro.

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Seggiolone Ikea

Pratico, pragmatico, economico: anche il classico seggiolone Ikea bianco è perfetto, nella sua semplicità. Basta aggiungere alla struttura base (che si trova qui) il vassoio (eccolo) per rendere lo svezzamento più pratico. Il costo totale è 70 euro.

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Seggiolone Stokke

È vero: è molto carino, comodo e intelligente (diventerà anche sedia durante la crescita). Ma è anche il più costoso: il seggiolone Tripp Trapp di Stokke ha un design nordico accattivante e una seduta intuitiva. Bisogna però ricordarsi di acquistare tutti i pezzi: non solo la struttura principale, ma anche l'imbracatura e il vassoio anteriore fondamentale durante lo svezzamento.

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Esistono tuttavia anche delle versioni simili, molto carine e altrettanto sicure, ma decisamente più economiche.

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Il seggiolone da viaggio

Per chi usa il seggiolone tanto a casa quanto fuori, un'ottima soluzione (alternativa o aggiuntiva) è il seggiolone portatile, da fissare a ogni sedia di altezza standard. Costa anche leggermente meno rispetto a un seggiolone più classico e fisso.

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In legno

Per i genitori più romantici e nostalgici, ci sono anche i classici seggioloni in legno. Sono davvero molto belli (manca solo il vassoio anteriore). Questo, per esempio, è davvero grazioso ed evergreen.

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Sara

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Cecilia

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