Il Bloody Mary è un cocktail classico e amatissimo. Ma cosa succede se sei una mamma che preferisce evitare l'alcol o se sei semplicemente in cerca di un'alternativa rinfrescante e adatta a tutte le età?

Non temere :abbiamo la soluzione perfetta per te. Il Bloody Mary analcolico!

Questa versione senza alcool di uno dei cocktail più iconici ti permette di goderti il gusto e l'esperienza senza gli effetti dell'alcol. È perfetto per le mamme cool che vogliono concedersi un momento di relax senza alcol, gustandolo a colazione, durante un brunch con le amiche o come aperitivo in qualsiasi momento della giornata. È una bevanda fresca e ricca di sapore.

Ora che hai la ricetta del Bloody Mary analcolico, puoi prepararlo facilmente a casa: ecco come.

Bloody Mary analcolico: la ricetta per mamme cool

 

La sudamina, nota anche come miliaria o eruzione da calore, è una condizione comune della pelle che può colpire i bambini e le bambine, in particolare durante i mesi più caldi dell'anno.

Sebbene non sia una condizione grave, può causare fastidio e disagio al piccolo. Conoscer le cause, i sintomi e i trattamenti della sudamina nei bambini e nelle bambine è quindi importante, per limitare il fastidio e correre ai ripari senza perdere troppo tempo.

Cause della sudamina

Un po' lo si intuisce già dal nome: la sudamina si verifica quando i condotti sudoripari della pelle si ostruiscono, impedendo al sudore di essere rilasciato correttamente.

Questo può accadere a causa di vari fattori, tra cui l'eccessivo calore e umidità, l'abbigliamento troppo pesante o sintetico che non permette alla pelle di respirare adeguatamente, l'uso eccessivo di coperte o fasce che possono intrappolare il calore, o l'attività fisica intensa che porta a una produzione eccessiva di sudore.

I sintomi

I sintomi tipici della sudamina includono piccole protuberanze rosse sulla pelle che possono essere accompagnate da prurito o bruciore.

Queste eruzioni cutanee possono comparire su diverse parti del corpo, come il collo, il petto, la schiena, l'addome e le pieghe della pelle. Nei casi più gravi, le protuberanze possono formare vescicole piene di liquido trasparente.

Trattamenti per la sudamina nei bambini

La sudamina di solito scompare da sola nel giro di pochi giorni o settimane, ma ci sono alcuni passi che i genitori possono intraprendere per alleviare il disagio del bambino, così come alcuni rimedi naturali contro la sudamina.

  1. Mantenere il bambino fresco: Evitare l'esposizione al calore eccessivo e cercare di mantenere l'ambiente fresco e ben ventilato. Si consiglia di mantenere una temperatura confortevole nella stanza del bambino e di evitare coperte pesanti o abiti troppo caldi.

  2. Indossare abiti leggeri: Utilizzare abiti leggeri, traspiranti e in tessuti naturali come il cotone, che permettono alla pelle di respirare. Evitare abiti sintetici che possono trattenere il calore e l'umidità.

  3. Mantenere la pelle asciutta: Dopo il bagnetto o quando il bambino suda, asciugare accuratamente la pelle senza strofinare eccessivamente. Lasciare che la pelle si asciughi naturalmente all'aria aperta può anche aiutare a prevenire la sudamina.

  4. Utilizzare creme o lozioni calmanti: Applicare delicatamente creme o lozioni lenitive sulla pelle del bambino per alleviare il prurito e il disagio. Tuttavia, è importante consultare il pediatra prima di utilizzare qualsiasi prodotto sulla pelle del bambino.

  5. Evitare creme grasse o unguenti: Evitare di utilizzare creme grasse o unguenti sulla pelle del bambino, in quanto possono ostruire ulteriormente i pori e peggiorare la condizione.

  6. Consultare il pediatra o la pediatra: Se i sintomi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare il pediatra. Il medico o la medica potrebbe raccomandare trattamenti specifici, come creme a base di cortisone, in casi più gravi.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

È scientificamente provato: il journaling giova alla mente e al corpo. Lo dimostra anche un’indagine interna di Serenis, startup che permette di intraprendere un percorso di psicoterapia online. 

Stando ai risultati raccolti, il 39,4% dei pazienti con sintomi d’ansia più gravi afferma di avvertire meno stress e disagio psichico dopo appena un mese di scrittura espressiva dei pensieri affiancata alla terapia.

Per queste ragioni, Serenis ha deciso di aggiungere una funzione di diario elettronico alla sua applicazione, consentendo così ai suoi utenti di sfruttare appieno i benefici della scrittura riflessiva per migliorare il proprio umore e la propria chiarezza mentale.

"Il journaling permette di lavorare su sé stessi non solo una volta a settimana o ogni due, ma tutti i giorni. Ciascun paziente della nostra community è libero di utilizzarlo, se vuole, e di condividerlo con il proprio terapeuta; questo a riprova del fatto che il potenziale del digitale può andare oltre la facilità con cui viene utilizzato un servizio e arrivare ad aumentare l'efficacia e la portata – spiega Daniele Francescon, co-founder della startup – Attraverso il journaling desideriamo dare alle persone strumenti basati sulle evidenze scientifiche per accompagnarle in un percorso di benessere mentale a 360 gradi”.

I benefici della scrittura espressiva dei pensieri non sono solamente psicologici, ma anche fisici. Lo dimostra la ricerca scientifica, che evidenzia come questa pratica possa migliorare il sistema immunitario, la funzionalità di fegato e reni e la pressione sanguigna, con benefici perfino sulle prestazioni sportive.

Il funzionamento del journaling digitale

Il soggetto in terapia fissa un piccolo traguardo giornaliero scegliendo un'attività salutare tra le varie opzioni disponibili e stabilendo un arco temporale di utilizzo del journaling. Il passo successivo consiste nel compilare il diario, prima selezionando l'umore, i pensieri e le azioni della giornata

In seguito, descrive come si sente, riflettendo sui momenti positivi e ciò per cui è grato. Alla fine, può condividere facilmente il diario con lo psicologo per monitorare i progressi.

In conclusione, grazie all'unione tra journaling e digitale realizzata da Serenis, il paziente ha l'opportunità di migliorare attivamente le proprie condizioni psicofisiche e di costruire un percorso terapeutico completo che va oltre i limiti spaziali.

Il broncospasmo è una condizione respiratoria che può colpire anche i bambini, causando una serie di sintomi che possono essere preoccupanti per i genitori.

Questo articolo vuole rendere le cose più chiare, per sapere come agire in caso di tosse secca preoccupante: esplorerà le cause, i sintomi e i trattamenti del broncospasmo nei bambini, con informazioni utili per riconoscere e gestire questa condizione.

Cos'è il broncospasmo

Il broncospasmo si verifica quando i muscoli delle vie respiratorie si contraggono e si restringono, ostacolando il flusso d'aria ai polmoni.

Nei bambini, questa condizione può essere causata da diversi fattori, tra cui allergie, infezioni delle vie respiratorie, asma e reazioni allergiche a sostanze irritanti come fumo di sigaretta o polvere.

Sintomi del broncospasmo nei bambini

I sintomi del broncospasmo nei bambini possono variare, ma spesso includono:

  1. Respiro sibilante: un suono fischiante durante la respirazione, che può essere udibile anche a distanza.
  2. Difficoltà respiratorie: i bambini possono avere difficoltà a respirare normalmente e possono mostrare segni di affanno.
  3. Tosse: una tosse persistente, spesso accompagnata da respiro sibilante.
  4. Senso di oppressione al petto: i bambini possono avvertire una sensazione di peso o pressione al petto.
  5. Respiro veloce: una frequenza respiratoria aumentata rispetto alla norma.

Il trattamento

Il trattamento del broncospasmo nei bambini dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause sottostanti. Alcuni dei trattamenti comuni includono:

  1. Broncodilatatori: farmaci che aiutano ad allargare le vie respiratorie per migliorare il flusso d'aria. Possono essere somministrati attraverso inalatori o nebulizzatori.
  2. Corticosteroidi: farmaci antinfiammatori che riducono l'infiammazione delle vie respiratorie. Possono essere somministrati per via orale o attraverso inalatori.
  3. Terapia respiratoria: tecniche come la respirazione controllata e gli esercizi di respirazione possono essere utili per alleviare i sintomi del broncospasmo e migliorare la funzione polmonare.
  4. Evitare le sostanze irritanti: se si identificano trigger specifici, come allergeni o fumo di sigaretta, è importante evitare l'esposizione per prevenire il broncospasmo.
  5. Gestione dell'asma: se il broncospasmo è causato da asma, un piano di gestione dell'asma completo potrebbe essere necessario per controllare i sintomi e prevenire le ricadute.

Quando consultare un medico

Se il bambino presenta sintomi di broncospasmo, è sempre consigliabile consultare un medico o una medica. Saranno infatti in grado di effettuare una diagnosi accurata e prescrivere il trattamento appropriato.

Detto questo, in caso di sintomi gravi come difficoltà respiratorie estreme o respiro affannoso, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica di emergenza, soprattutto se il bambino risulta cianotico o inappetente da qualche giorno.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Estate, la stagione delle pesche: succose, zuccherine, dissetanti... Ma come fare per conservarle più a lungo?

Un'idea è quella di preparare in casa la marmellata di pesche senza zucchero, da versare poi in vasetti sterili e a chiusura ermetica per poterla gustare anche nei mesi successivi.

Ecco quindi una ricetta semplice per cucinare con le proprie mani questa confettura a base di pesche, senza zuccheri aggiunti (se non quelli della stessa frutta).

La ricetta della marmellata di pesche senza zucchero

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Conosciuta in tutto il mondo per le sue storie indimenticabili e i suoi personaggi amati da milioni di lettori e lettrici di tutte le età, Astrid Lindgren è stata una delle autrici di libri per ragazzi più famose del XX secolo.

È conosciuta principalmente per il suo personaggio iconico, Pippi Calzelunghe. Tuttavia, il suo talento va ben oltre la creazione di questa giovane e coraggiosa eroina.

Lindgren ha scritto numerosi altri libri che meritano di essere letti e che hanno lasciato un'impronta duratura nella letteratura per l'infanzia.

Ecco alcuni dei suoi titoli più belli da consigliare a giovani lettori e lettrici (e anche agli adulti!).

Chi era Astrid Lindgren

Nata il 14 novembre 1907 in Svezia e scomparsa il 28 gennaio 2002, Astrid Lindgren ha scritto oltre 40 libri per bambini e ragazzi, che sono stati tradotti in più di 100 lingue e hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.

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Lindgren è stata anche un'attivista per i diritti dei bambini e ha lavorato a lungo con l'UNICEF. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo alla letteratura per ragazzi, tra cui il prestigioso premio Hans Christian Andersen nel 1958.

Pippi Calzelunghe

Il lavoro più famoso di Astrid Lingren è senza dubbio la serie di libri su Pippi Calzelunghe, la bambina dai capelli rossi con una forza sovrumana e un'immaginazione straordinaria. Pippi Calzelunghe è diventata un'icona della letteratura per l'infanzia e un personaggio amato da generazioni di lettori, anche grazie alla fortunatissima serie tv.

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Gli altri libri di Lindgren

Oltre a Pippi Calzelunghe, Astrid Lindgren ha creato molti altri personaggi memorabili, come Emil di Lönneberga, Karlsson sul tetto e i fratelli Cuordileone. I suoi libri affrontano temi importanti come l'amicizia, l'avventura, l'importanza della famiglia e il coraggio di essere se stessi.

Ronja, la figlia del brigante

Pubblicato nel 1981, questo romanzo racconta la storia di Ronja, una giovane ragazza che vive in un castello nel bosco con la sua famiglia di briganti. Ronja è audace, intelligente e coraggiosa, e le sue avventure nel mondo selvaggio e misterioso la portano a scoprire l'importanza dell'amicizia e della lealtà. "Ronja la figlia del brigante" è una storia avvincente che affronta temi come l'indipendenza, la libertà e il coraggio di seguire il proprio cuore.

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I fratelli Cuordileone

Pubblicato nel 1973, questo libro racconta la storia di Jonathan e Karl, due fratelli che vivono avventure mozzafiato nel Regno delle Rose. Dopo la morte di Jonathan, Karl si ritrova catapultato in un mondo fantastico e affronta il suo viaggio pericoloso per raggiungere suo fratello. I fratelli Cuordileone esplora temi come l'amore fraterno, il coraggio e la lotta contro l'ingiustizia. È un romanzo emozionante e toccante che affascina lettori di tutte le età.

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Lotta Combinaguai

Lotta Combinaguai è un altro personaggio indimenticabile di Astrid Lindgren. La sua caratteristica? Avere un sacco di idee balzane. E metterle in pratica.

 

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Karlsson sul tetto

Questo libro presenta uno dei personaggi più amati di Astrid Lindgren, Karlsson, un piccolo uomo grassoccio con un elicottero a propulsione a reazione che vive sul tetto di un palazzo. Karlsson diventa l'amico immaginario del protagonista, Lillebror, e insieme vivono divertenti e stravaganti avventure. "Karlsson sul tetto" è una storia divertente che cattura l'immaginazione dei lettori con il suo umorismo e la sua allegria contagiosa.

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Emil di Lönneberga

Racconta le avventure di Emil, un ragazzino vivace e dispettoso che vive nella fattoria di Katthult. Emil si mette costantemente nei guai, ma alla fine riesce sempre a risolvere i problemi che ha creato. Con il suo spirito indomito e il suo cuore d'oro, Emil conquista il cuore dei lettori e offre una preziosa lezione sull'importanza della sincerità e della gentilezza.

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Mio piccolo Mio

Mio piccolo mio (titolo originale "Mio, min Mio") è un romanzo per ragazzi scritto da Astrid Lindgren e pubblicato nel 1954. Il libro racconta la storia di un giovane ragazzo di nome Bosse, che vive una vita difficile e solitaria con la sua famiglia adottiva. Un giorno, Bosse scopre di essere il principe del regno di Faraway, un mondo fantastico pieno di avventure e pericoli. Nel regno di Faraway, Bosse, ora noto come Mio, incontra il suo vero padre, il re, e si immerge in un'avventura straordinaria per sconfiggere il malvagio Cavaliere Kato e salvare il regno dalle sue grinfie. Durante il suo viaggio, Mio fa amicizia con un personaggio chiamato Jum-Jum e si scontra con creature magiche e misteriose.

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I puntini rossi sulla pelle dei bambini possono essere una fonte di preoccupazione per i genitori. Mentre nella maggior parte dei casi non rappresentano una grave minaccia per la salute, è importante comprendere le possibili cause di questi puntini rossi per poterli trattare adeguatamente (quando non si tratta di emangioma infantile).

Ecco dunque alcune delle cause comuni dei puntini rossi sulla pelle dei bambini e le opzioni di trattamento disponibili.

Semplice irritazione

I puntini rossi possono essere semplicemente dovuti a una leggera irritazione della pelle, come conseguenza del calore, della sudorazione eccessiva o del contatto con sostanze irritanti come detergenti o tessuti ruvidi. Questi puntini di solito scompaiono da soli entro poco tempo.

Eruzione cutanea virale

Spesso i puntini rossi sulla pelle dei bambini sono causati da un'infezione virale, come la varicella, il morbillo o la rosolia. Anche la quinta malattia provoca punti rossi, e in effetti è detta eritema virale.

Queste eruzioni cutanee possono manifestarsi come macchie rosse o piccoli puntini rossi che si diffondono sul corpo. Di solito, l'eruzione cutanea scompare da sola nel giro di pochi giorni o settimane, senza necessità di trattamento specifico. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento sintomatico per alleviare il prurito o l'irritazione.

Eruzioni cutanee allergiche

Le reazioni allergiche a sostanze come alimenti, farmaci, prodotti per la cura della pelle o punture di insetti possono causare l'insorgenza di puntini rossi sulla pelle dei bambini. Queste eruzioni possono essere associate ad altri sintomi come prurito, gonfiore o difficoltà respiratorie. In presenza di una reazione allergica, anche lieve, è importante consultare immediatamente un medico per determinare la causa e ricevere le cure necessarie.

Morsi di insetti

Le punture di insetti come zanzare, ragni, api, pulci o pidocchi possono causare piccoli puntini rossi sulla pelle dei bambini. Queste eruzioni possono essere pruriginose e causare fastidio al bambino. È importante evitare che il bambino si gratti per prevenire infezioni secondarie.

Il trattamento prevede solitamente l'applicazione di creme o lozioni antiprurito e, se necessario, l'uso di antistaminici per alleviare il prurito.

Petecchie

Le petecchie sono piccole macchie rosse causate da emorragie minori nella pelle. Possono apparire a causa di traumi, come una caduta o un colpo, o a seguito di infezioni virali, come la mononucleosi. Se il bambino presenta petecchie senza una causa evidente, è consigliabile consultare un medico per valutare la situazione.

Quando consultare un medico o una medic

In tutti i casi è necessario richiedere sempre e comunque un consulto medico. Ma in alcuni casi è bene farlo in fretta. 

Sebbene, infatti, la maggior parte dei puntini rossi sulla pelle dei bambini sia innocua e scompaia da sola, ci sono alcune situazioni in cui è consigliabile consultare un medico. Ovvero quando:

  1. I puntini rossi si estendono rapidamente o diventano più grandi.
  2. I puntini rossi sono accompagnati da altri sintomi, come febbre, malessere generale o eruzioni cutanee diffuse.
  3. Il bambino lamenta prurito intenso o dolore associato ai puntini rossi.
  4. I puntini rossi persistono per un lungo periodo senza mostrare segni di miglioramento.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

La crema al caffè è una sfiziosità corposa, rinfrescante e gustosa, perfetta per le calde giornate estive o per un momento di relax. Ma non tutti possono gustarla: essendo a base di panna e zucchero, è davvero una bomba di calorie, oltre che nemica della glicemia.

Esiste però una versione della crema caffè altrettanto cremosa, ma senza zucchero né panna!

Con il suo sapore intenso e cremoso, questa bevanda è amata da molti appassionati di caffè ed è davvero rinfrescante e goduriosa.

La ricetta per preparare questa crema al caffè light e fredda è davvero semplice: eccola!

Come preparare la crema al caffè (senza zucchero né panna!)

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Durante la gravidanza, molte persone sperimentano grandi cambiamenti fisiologici nel proprio corpo.

Altri cambiamenti non sono tuttavia fisiologici, ovvero "normali" e salutari. Per esempio, i livelli elevati di enzimi chiamati transaminasi.

Le transaminasi, tra cui l'alanina transaminasi (ALT) e l'aspartato transaminasi (AST), sono enzimi essenziali per il metabolismo degli amminoacidi e sono comunemente usate come indicatori di funzionalità epatica. Avere livelli elevati di transaminasi durante la gravidanza può sollevare preoccupazioni, poiché potrebbe indicare la presenza di condizioni che richiedono attenzione medica.

Cause delle transaminasi alte in gravidanza

Le cause alla base delle transaminasi alte in gravidanza sono diverse.

  • Gestosi: La preeclampsia, una condizione caratterizzata da pressione alta e presenza di proteine nelle urine può essere associata all'aumento delle transaminasi. Questa complicanza grave della gravidanza richiede una gestione tempestiva per garantire la salute della madre e del feto.
  • Colestasi gravidica: Questa condizione si manifesta con un rallentamento del flusso della bile, che causa prurito intenso e transaminasi elevate. Anche se può essere scomoda per la madre, il trattamento adeguato può prevenire complicanze significative per il feto.
  • Epatite virale: L'infezione da virus epatitici come l'epatite B o C può causare elevazione delle transaminasi in gravidanza. Questo richiede un monitoraggio attento e la valutazione di opzioni di trattamento per garantire la salute sia della madre che del bambino.
  • Malattie epatiche preesistenti: Donne con condizioni come l'epatite autoimmune o la cirrosi possono avere transaminasi elevate durante la gravidanza. Una gestione multidisciplinare con un team di specialisti è essenziale per garantire una gravidanza sicura.

Cosa implicano le transaminasi alte

"La patologia epatica in gravidanza non è frequente, ma quando si presenta può rappresentare un serio rischio per la salute della donna e per il benessere del feto": così fanno sapere da Aogoi.

L'elevazione delle transaminasi in gravidanza può quindi avere implicazioni sia per la madre che per il feto. Per la madre può rappresentare un segno di stress al fegato o di complicanze nella gestazione. È importante individuare la causa sottostante per fornire il trattamento adeguato e ridurre il rischio di complicazioni.

Per il feto, livelli elevati di transaminasi possono indicare un'alterazione della funzione epatica nel feto stesso o la presenza di una condizione che richiede un monitoraggio attentivo. Alcune malattie possono essere trasmesse verticalmente dalla madre al feto, quindi una diagnosi tempestiva è fondamentale per garantire un'adeguata pianificazione e assistenza medica durante e dopo la gravidanza.

Gestione delle transaminasi alte in gravidanza

La gestione delle transaminasi elevate durante la gravidanza dipenderà dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. È essenziale consultare un medico o una medica specializzati in gravidanza ad alto rischio o un epatologo per determinare il piano di trattamento più appropriato.

  • Diagnostica: Una valutazione accurata della storia medica, degli esami di laboratorio e delle indagini strumentali può essere necessaria per identificare la causa delle transaminasi elevate.
  • Monitoraggio: Il monitoraggio regolare dei livelli di transaminasi, insieme ad altri esami di laboratorio e all'ecografia fetale, può aiutare a valutare la progressione della condizione e a determinare la necessità di interventi terapeutici aggiuntivi.
  • Trattamento: Il trattamento delle transaminasi elevate può variare a seconda della causa sottostante. Ciò potrebbe includere la gestione dei sintomi, farmaci specifici, modifiche nella dieta o l'induzione del parto in caso di complicanze gravi.

 

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Nella frenesia quotidiana delle notizie, spesso ci imbattiamo in storie che colpiscono il nostro cuore e ci lasciano senza parole. Uno di questi eventi è rappresentato dalla recente notizia dei bimbi sopravvissuti e salvati nella giungla a quaranta giorni dal disastro aereo che li ha visti coinvolti.

Questa storia straordinaria ha catturato l'attenzione del mondo intero, toccando corde emotive profonde e ispirando un senso di speranza e meraviglia.

La notizia

I quattro fratellini della comunità indigena colombiana Huitoto si chiamano Lesly Mucutuy, Soleiny Mucutuy, Tien Noriel Ronoque Mucutuy Cristin Neriman Ranoque Mucutuy e hanno 13, 9, 4 e 1 anno. Dopo aver vagato per 40 giorni nella giungla dopo lo schianto del Cessna 206 su cui viaggiavano con la madre, Magdalena Mucutuy Valencia, il pilota Hernando Murcia Morales e il leader indigeno Yarupari Herman Mendoza Hernandez, sono stati ritrovati sani e salvi.

L'innocenza

La storia di questi bimbi sopravvissuti a un disastro aereo e salvati nella giungla ha toccato profondamente le corde del nostro cuore prima di tutto perché coinvlgeva dei piccoli esseri umani innocenti. I bambini rappresentano l'innocenza, la purezza e la vulnerabilità, e vederli in pericolo è un richiamo potente al senso di protezione che sentiamo nei loro confronti. Questo evento ci ha ricordato che ogni bambino ha il diritto di essere al sicuro e di avere la possibilità di vivere una vita felice e sana.

La notizia ci ha però ispirato anche con un messaggio di speranza e ottimismo. Nonostante le avversità e le sfide impossibili, questi bimbi siano stati trovati e portati in salvo, ricordandoci che ci sono sempre ragioni per credere nel potere della resilienza umana. Questo evento ha rafforzato la nostra fiducia nella capacità delle persone di superare situazioni difficili e di trovare la forza interiore per sopravvivere. 

Cosa insegnare ai nostri bambini?

Di certo, tuttavia, alla base di questa storia di sopravvivenza c'è un insegnamento tradizionale molto importante. La nonna di questi bambini, infatti, aveva trasmesso loro in precedenza numerose competenze. E questo fa riflettere davvero moltissimo.

Oggigiorno si fa sempre più affidamento sulla tecnologia. Ma che fare quando la sopravvivenza richiede altro?

È fondamentale ricordare che ci sono abilità essenziali che possono essere di vitale importanza in situazioni di emergenza o di natura selvaggia. Tra le competenze che dovremmo insegnare ai nostri figli per garantire la loro sicurezza e capacità di sopravvivenza ci sono quindi:

Orientamento e navigazione

Insegnare ai nostri figli a orientarsi e navigare è una competenza fondamentale. Dovrebbero imparare a leggere le mappe, a individuare punti di riferimento e a utilizzare la bussola. Queste abilità consentono loro di trovare la strada in caso di smarrimento o di doversi spostare in ambienti sconosciuti.

Acquisizione di cibo e acqua

Istruire i bambini su come trovare cibo commestibile e acqua potabile in ambienti naturali è cruciale per la sopravvivenza. Devono imparare a individuare fonti di acqua, a identificare piante edibili e a riconoscere segni di animali che potrebbero indicare la presenza di cibo.

Costruzione di ripari

Insegnare ai bambini come costruire ripari di fortuna è essenziale per proteggersi dagli elementi e dai pericoli. Devono saper individuare un luogo sicuro per costruire un riparo, utilizzare materiali disponibili nella natura e creare una struttura che li protegga dagli agenti atmosferici.

Primi soccorsi di base

Dare ai nostri figli una conoscenza di base dei primi soccorsi è vitale in situazioni di emergenza. Dovrebbero imparare a gestire ferite, a immobilizzare fratture, a effettuare la RCP (Rianimazione Cardiopolmonare) e a fornire assistenza in caso di avvelenamento o shock.

Consapevolezza dell'ambiente

Inculcare nei bambini un senso di consapevolezza dell'ambiente circostante è fondamentale per prevenire pericoli e reagire prontamente. Devono imparare a riconoscere i segnali di pericolo, a evitare piante velenose o animali pericolosi e a comprendere l'impatto delle loro azioni sull'ambiente.

Sara

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Cecilia

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