Igiene intima del bebè, 5 cose da non fare

Sviste, consigli sbagliati, convinzioni alla vecchia o abitudini che non ci accorgiamo nemmeno di avere: sono molti gli sbagli che possiamo fare con i nostri bambini quando parliamo di igiene intima. Perché l’igiene intima del neonato è qualcosa di molto delicato (e lo sanno le mamme e i papà che hanno a che fare con arrossamenti o problemi!) ed è per questo che dobbiamo fermarci un attimo e pensare ai nostri gesti, cambiando quelli errati per ottenere il meglio dal cambio pannolino e dal bagnetto.

Igiene intima del bebè, 5 cose da non fare: le abitudini sbagliate quando parliamo di igiene intima del neonato

Lavare dal dietro in avanti

Lavando le parti intime del bambino c’è una direzione che dobbiamo seguire, e non solo nel caso delle femminucce (i cui genitali esterni sono più a rischio di infezioni) ma anche nel caso dei bambini maschi. Procediamo quindi lavando sempre da davanti verso il dietro, in modo che lo sporco non si accumuli (involontariamente, perché parliamo anche di quello invisibile) sui genitali. Sulla zona anale, infatti, sono presenti moltissimi germi di origine intestinale che potrebbero restare in quella genitale. Detergiamo prima (sempre con un detergente intimo delicato e naturale) la zona dei genitali dei nostri bambini per passare poi a quella anale. E facciamo moltissima attenzione anche alle pieghe nella zona dell’inguine, altro punto critico nel quale i batteri potrebbero accumularsi, utilizzando sempre prodotti pensati apposta per la cura della pelle del bambino, biologici, naturali e delicati, come quelli di Lillydoo, che usiamo da tempo e possiamo consigliarvi vivamente.

Fare scivolare la pelle del pisellino verso il basso

Una volta erano in molti a consigliarlo, ma negli ultimi anni sono sempre più i pediatri che sconsigliano la pratica di cercare di abbassare il prepuzio per pulire meglio il pene dei bambini piccoli. È normale che nei primi anni di vita il prepuzio sia chiuso e che quindi il glande sia coperto dalla pelle. Sforzando, però, il rischio è quello di provocare piccoli taglietti anche invisibili che porterebbero a delle infezioni più gravi o addirittura ad una situazione di fimosi, nel caso in cui questi tagli si rimargino lasciando cicatrici. E una fimosi necessiterebbe un intervento chirurgico per essere risolta. Lasciamo quindi stare la pelle del pisellino dei nostri bimbi, lavando semplicemente molto bene il pene e la zona sotto lo scroto, così come tutte le pieghe (come nel caso dell’inguine) dove i batteri potrebbero accumularsi.

Applicare subito la crema anti arrossamenti

La crema anti arrossamento ed emolliente innanzitutto va applicata solo in caso di effettiva necessità, e non come prevenzione. Detto questo, dobbiamo sempre assicurarci che la pelle sia molto, molto ben asciutta e quindi è necessario lasciare passare qualche minuto prima di applicarla (lasciando asciugare la pelle all’aria in estate: è il meglio per evitare gli arrossamenti; oppure tamponando delicatamente con delle salviette in cotone morbido), con la sicurezza che anche tutte le pieghe della pelle siano asciutte e non ci sia alcuna umidità (terreno perfetto per la proliferazione dei batteri). Naturalmente facciamo anche attenzione alla crema utilizzata, che deve essere sempre pensata per i bambini e che è meglio sia naturale e delicata.

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Utilizzare pannolini con profumi e lozioni

Spesso non ci facciamo caso, perché diamo per scontato che i pannolini che scegliamo per i nostri bambini siano il più possibile ipoallergenici, naturali e semplici, ma la maggior parte delle volte nei pannolini troviamo profumi e lozioni. I profumi e le lozioni, però, sono sempre un po’ aggressivi e, soprattutto, non naturali. Scegliamo quindi pannolini senza profumi e senza lozioni per evitare arrossamenti e problemi (come i pannolini Lillydoo, privi di ogni sostanza e davvero comodi perché arrivano a casa con un convenientissimo abbonamento).

Non pensare alla nostra igiene

Esatto, la nostra. Perché ciò che facciamo si riflette sui nostri bambini che vengono a contatto con il nostro corpo. Evitiamo quindi sempre di cambiare e lavare i bambini frettolosamente, ma soprattutto ricordiamoci di lavarci sempre le mani prima di farlo, con un sapone neutro. I germi che si annidano sulle nostre mani, infatti, si trasferirebbero ai genitali dei bambini. Laviamole quindi molto bene e asciughiamole con un asciugamano pulito. E laviamole anche dopo il cambio, per evitare, di nuovo, che tutti i germi genitali e i batteri intestinali rimangano tra le nostre dita e che vengano così ripassati ai bambini quando li tocchiamo. Un’eccessiva attenzione la sconsigliamo sempre, poiché sappiamo che sono anche i batteri e i germi a costruire il sistema immunitario dei nostri bambini, ma il momento del cambio è davvero delicato e quindi è quello a cui dobbiamo fare più attenzione durante le nostre giornate.

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Sara

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Cecilia

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