Letterina a babbo Natale

Lunedì, 12 Dicembre 2016 09:05

Caro Babbo Natale, sono tante le cose che vorrei chiederti, non solo inteso come regali che vorrei, ma tante le domande alle quale forse tu potresti darmi una risposta.

La mia prima domanda è: che cavolo fai i 364 giorni dell’anno in cui non porti doni? Cioè se Mamma Natale governa la grande casa lappone, cuce calzini di lana, sferruzza copertine, spignatta biscotti allo zenzero e cioccolata, se gli gnomi e gli elfi lavorano come piccoli cinesini instancabili nella tua enorme fabbrica di giocattoli, tu che cazzo fai? Perché capirai che essere così famosi e lavorare un giorno all’anno non è da tutti! Mentre al Polo gli altri passano in sordina lavorando tutto l’anno, tu raccogli gloria ed onore lavorando un solo giorno…

Perché Babbo caro tu sei rubicondo e pacioso, divertente e sorridente mentre la Befana, poveraccia, è una vecchia megera brutta brufolosa e stracciona?

Dalla Fatina dei Dentini, il Coniglietto Pasquale, la Befana o i Re Magi, e chi più ne ha più ne metta tu sei mondialmente riconosciuto ed apprezzato, ma come fai?

Poi alcune domande che mi stanno sul gozzo: se uso la crema giorno di sera cosa succede, cioè che differenza fa, come fa una crema a sapere se è da giorno o da notte? 

Perché certi cibi ti stanno un minuto in bocca ed una vita sui fianchi? 

Perché tutto ciò che rende felici o è illegale o fa ingrassare? Chi ha stabilito che il cioccolato doveva far venire la ciccia e l’insalata scondita no?... potevate decidere il contrario? 

Perché si dice che fare sport fa bene? La tartaruga non muove un dito e campa cent’anni.

Perché i meteorologi non azzeccano quasi mai le previsioni del tempo e i calli di mia nonna erano affidabili al 100%?

Perché un formaggio giovane e fresco si chiama stracchino? In Brianza “stracco” è stanco… stanco de che?

Perché gli americani sostituiscono il contorno di verdura con gli spaghetti? Puoi spiegargli che la pasta non è un contorno, non va nello stesso piatto insieme all’insalata e che il ketchup è sì a base di pomodoro ma non lo si usa al posto del sugo.

Perché gli uomini si grattano cento volte al giorno le parti intime? Non solo quando sono in mutande, dai vi abbiamo beccati mille volte, voi usate le tasche davanti non per tenerci le chiavi ma per grattarvi le balle.

Perché non mi dai un lavoro a tempo pieno e regali alle mamme che vorrebbero avere più tempo per i figli un lavoro part time?

Perché almeno quest’anno non mi levi dai piedi quelle due o tre persone stronze che proprio non tollero, è vero che quello che non ti uccide ti fortifica, ma a furia di essere fortificata non vorrei uccidere io qualcuno.

Nella mia lista dei desideri non ci sono gioielli, brillocchi o smeraldi, sai che non li amo per nulla, però se non vuoi regalarmi le perle, ma non farmi almeno incontrare troppi pirla.

Se non riesci a portare la pace nel mondo portala almeno nella mia testa.

Vorrei tornare bambina per provare quella frenetica gioia di strappare la carta dei regali, quell’ansia e quell’attesa che ti fanno tendere l’orecchio per sentire i tuoi passi, fino a crollare nel sonno senza rendersene conto per poi svegliarsi e correre sotto l’albero e rimanere a bocca aperta davanti ai doni arrivati chissà quando: si, regalami un giorno così, privo di consapevolezza e pieno di magia. Quindi sostituisci l’ansia da parcheggio in centro all’ansia da regalo.

Vorrei tanto un pigiama di pile, uno di quei modelli da bambino che ti incorporano persino i piedi, che te lo metti e ti scalda così tanto che se ne molli una forte rischi di pigliare fuoco. 

Ah ecco, magari un giorno senza parenti, una roba tipo “Mamma ho perso l’aereo”, te ne sarei grata.

Fai in modo che la gente non mi chieda cosa fai a capodanno? Perché a me quel giorno sta proprio sulle palle, se hai passato un anno di merda non hai nulla da festeggiare, se hai passato momenti idilliaci hai già avuto la tua gloria; le aspettative sul nuovo anno ed i progetti non sempre vengono rispettati e francamente farmi un film di quello che sarà il nuovo anno non mi interessa, già si fatica a prendere le inculate così come vengono giorno per giorno, quindi sappi che io a capodanno vado a letto presto come tutte le sere, odio i fuochi ed i botti, lo zampone e il cotechino e la gente che aspetta di baciarsi ad una festa, festeggiando quella vita che sarà la stessa che ha lasciato nell’anno vecchio, rassicurali, tutti i guai li ritroveranno dopo la mezzanotte, l’unica che cambia dalle 24.00 alle 24.01 è la zucca di Cenerentola.

L’anno scorso ti sei sbagliato, ti avevo chiesto un culetto a mandolino e tu mi hai dato un culo a cassapanca, sei bastardo? Volevo essere in forma: la forma che intendevo però non era la sfera!

Se non vuoi far dimagrire me, almeno fai ingrassare tutti quelli che mi stanno intorno.

Se vedi la Befana dille che io me la sento di affrontare il fardello della vincita alla lotteria, tutti parlando della lotteria dell’Epifania, della cifra stratosferica che si vince e dello stress che queste grandi somme possono comportare: sereni io non mi stresso, saprei gestirlo, sentiti libero di farmi vincere.

Se è vero che gli alieni vorrebbero sbarcare sulla terra per cercare nuove forma di vita intelligente, tu dissuadili: perderebbero il loro tempo.

Dona a chi non l’ha un cervello, credimi sarà un cazzo di lavoraccio! (Sto giro una notte non ti basta).

Fai in modo che almeno una volta alla settimana i treni siano in orario, così mia sorella non consuma tutte le ore di permesso che matura da contratto, aspettando sulla banchina della stazione.

Svelami, ti prego, chi ha ucciso l’Uomo Ragno, ormai gli 883 non lo ricordano neppure loro.

Dai dimmi la verità, sta crisi italiana sta passando o ci coglionano per farci spendere i soldi nel periodo natalizio, per poi scoprire al TG il 27 dicembre che siamo nella merda, tale e quale a prima.

Fammi trovare George Clooney sotto l’albero…. Giuro che se scarto i pacchetti e trovo solo la macchinetta della Nespresso mi incazzo!

Se vieni a casa mia non troverai il camino da cui scendere, ma puoi parcheggiare le renne in giardino, c’è spazio, fai in fretta perché mio marito se trova il tuo latte e biscotti fa colazione prima di andare a letto, il risultato è che lui russa e tu rimani a bocca asciutta. 

Sappi che io ti aspetto, sono stata proprio un angioletto quest’anno, almeno buonissima, vabbè buona sì, vabbè dai ho capito fai un altro giro, i regali me li compero da me.

Ciao Elena

Che cosa fare contro la stipsi dei bambini

Lunedì, 12 Dicembre 2016 08:55

Se “L’intestino felice” di Giulia Enders, libro dello scorso anno, è diventato best seller pur trattando un argomento così scientifico, un perché c’è. L’intestino è così complesso e regola a tal punto la nostra vita da essere un argomento davvero, davvero curioso, e conoscerlo a fondo significa capire meglio come poter vivere più tranquillamente semplicemente partendo dal fatto di avere una regolarità intestinale perfetta.

Crampi, stipsi, dissenteria, aerofagia: i problemi sono sempre molteplici poiché basta davvero poco, sia a livello alimentare sia a livello emozionale, per variare il delicato equilibrio intestinale. E a soffrirne non siamo soltanto noi adulti, ma anche i nostri piccoli, che non di rado manifestano, più di tutto, la stipsi, e cioè la difficoltà ad andare in bagno. Che fare, in questo caso? Ma soprattutto: che fare NATURALMENTE per far sì che torni tutto regolare? Ecco i nostri consigli per superare le fasi di stitichezza in maniera delicata e naturale, senza controindicazioni.

Che cosa fare contro la stipsi dei bambini: i rimedi naturali contro la stipsi nei bambini

Come dicevamo, l’intestino reagisce sia all’alimentazione, sia alle emozioni. Nello specifico, alcuni parlano di questo organo come di un secondo cervello,  proprio perché indica molto bene, a seconda del suo benessere, lo stato fisico e mentale. Addirittura, questi due organi sono collegati da un filo diretto, dal momento che alcuni mediatori chimici, i neuropeptidi, si muovono su entrambi. Insomma: capita spessissimo che in base allo stato mentale si alterino le funzioni intestinali, quindi, se non si tratta di situazioni gravi, non c’è da preoccuparsi: basta fare attenzione un po’ all’alimentazione e un po’ allo stress.

Come negli adulti, anche i bambini soffrono quindi di stipsi, una situazione durante la quale faticano ad andare in bagno poiché le feci si induriscono e si inibisce lo stimolo. Questo stimolo, come in un circolo vizioso, continua poi a mancare poiché istintivamente i bimbi tendono a contrarre i muscoli, rendendo il tutto peggiore.

Nei bambini più piccoli le cause possono essere svariate, dall’introduzione di cibi solidi durante lo svezzamento (e quindi una causa alimentare) allo stress di situazioni di disagio (come possono esserlo l’inizio della scuola o un viaggio che li tiene lontani da casa, e quindi dall’ambiente familiare intimo e protetto).

I rimedi naturali contro la stitichezza in questo caso dovranno quindi riguardare sia il livello fisico sia quello emozionale. Ovvero: innanzitutto sarà cosa utile aiutare il bambino a rilassarsi, e allo stesso tempo sarà necessario tentare di ammorbidire le feci, in modo da ritrovare lo stimolo e la naturalezza della “pupù”.

Innanzitutto, il rimedio più naturale ed efficace è l’acqua: fate bere ai bimbi più liquidi possibile, in modo da aumentare il volume della massa delle feci e, soprattutto, renderle più morbide: in questo modo, l’espulsione sarà notevolmente facilitata.

Lo stesso discorso vale per i cibi, che dovranno essere ricchi di acqua (favorendo così ancora di più l’ammorbidimento) ma soprattutto di fibre, elementi che aiutano moltissimo l’intestino a ritrovare il suo equilibrio. Via libera quindi a frutta e verdure fresche in grandi quantità. Per coniugare le due cose, poi, perfetti sono i brodi, le zuppe e le minestre. Chiaramente questo non vale durante lo svezzamento: qui trovate maggiori informazioni in merito. 

Essendo poi che un disequilibrio intestinale porta ad una alterazione della flora batterica, quella “buona” che aiuta nella regolarità, utilissimi sono i fermenti lattici (chiedete al pediatra le quantità, in base al caso specifico del vostro bimbo!) oppure gli yogurt (benissimo anche quelli do soya).

Un altro validissimo aiuto in caso di stitichezza infantile è l’omeopatia, indicata sin dai primi mesi poiché priva di controindicazioni (ma sempre sotto controllo e sotto suggerimento del vostro medico omeopata). 

Se iniziate a vedere che il bimbo fatica ad espellere le feci, partite subito con Alumina 5 CH, abbinata a Calcarea Acetica 1 DH: 3 granuli per due volte al giorno aiuteranno a stimolare l’intestino.

Quando tuttavia la stipsi continua da più tempo (ad esempio se il bambino non si scarica da 3 giorni), il rimedio più indicato è l’estratto di fico in macerato glicerico (30 gocce al giorno): il fico aiuta infatti a stimolare ancora di più la peristalsi.

Mentre per la stitichezza occasionale utile è sicuramente la fitoterapia. In questo caso, i semi di lino sono davvero efficaci, e basta metterne a bagno 2,5 grammi per una notte e farne bere l’acqua al bambino la mattina successiva.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Un antipasto davvero delizioso, leggero ma molto soddisfacente. La cremosità dei ceci si lega alla croccantezza della sfoglia: l'alloro da quel gusto particolare che conquista definitivamente tutti i palati. 

Ecco la ricetta dei vol au vent con crema di ceci e alloro: l'antipasto perfetto per stupire in una cena di amica 

 

 

7 ricette dolci con i legumi

Sabato, 10 Dicembre 2016 05:50

Chi l’ha detto che i legumi si possono gustare solo in ricette salate? Falsissimo! Avete mai provato ad utilizzare fagioli, ceci o lenticchie per torte, muffin o preparazioni dolci? Be’, sono buonissimi, e il risultato sono dolci che piacciono davvero a tutti, dai grandi ai piccoli, e che permettono così di integrare gli importantissimi legumi nella nostra dieta, con sfiziosità e gusto.

7 ricette dolci con i legumi: dalla torta ai fagioli ai ceci alla cannella, le preparazioni zuccherine con i legumi che non vi sareste aspettate

  • La prima ricetta che vi proponiamo è un esperimento della nostra Giulia Mandrino, che è riuscita ad inventare un nuovo metodo per fare mangiare i ceci ai bambini ottenendo un piatto davvero super gustoso, i ceci dolci alla cannella! Bastano ceci, olio di cocco, cannella e sciroppo d’acero, e anche la cottura è semplicissima. 
  • Davvero deliziosi sono i muffin di ceci al cacao. In una ciotola mescolate 75 grammi di farina di ceci, 75 grammi di farina di riso, 70 grammi di zucchero di canna integrale, 12 grammi di cacao amaro e una bustina di lievito per dolci. Aggiungete 150 m di latte di soia e 45 grammi di olio di semi di arachide, quindi versate in stampini per muffin e decorate la superficie con della granella di nocciole o noci. Infornate a 180 gradi per 30 minuti.

(foto 1 http://prontointavola.tgcom24.it/ricetta/muffin-di-ceci-al-cacao_2555.shtml)

  • Sempre con la farina di ceci e cacao potete preparare una buonissima torta per la colazione. In una terrina mescolate bene 80 grammi di farina di ceci con 250 grammi di acqua, quindi aggiungete 20 grammi di zucchero di canna integrale, 25 grammi di cacao amaro, 60 grammi di olio di semi di arachide e una bustina di lievito per dolci. Distribuite in una tortiera imburrata e infornate a 180 gradi per 35 minuti.

(foto 2 http://www.tuttogreen.it/ricette-con-farina-di-ceci/)

  • Sembrerà insolito, ma potete realizzare anche un’ottima torta di lenticchie rosse. Utilizzate 130 grammi di lenticchie già cotte e scolate. Intanto, mescolate 110 grammi di farina con 45 grammi di zucchero di canna integrale, 45 grammi di fecola, mezza bustina di lievito, 50 grammi di olio di semi di arachide, un uovo e due tuorli. Amalgamate bene, unite le lenticchie e aggiungete poi due albumi montati a neve. Versate il composto in una tortiera imburrata, decorate con qualche gheriglio di noce e infornate a 180 gradi, facendo cuocere per circa 50 minuti.

(foto 3 http://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/dolci-e-dessert/torta-allolio-lenticchie-e-noci-2/)

  • Altra ricetta semplice e gustosa è quella della torta di fagioli neri e cacao. Frullate 400 grammi di fagioli neri lessati con un uovo. Amalgamate poi 100 grammi di zucchero di canna integrale, mezza buccia d’arancia grattugiata (opzionale), due uova, due cucchiai di cacao amaro, un cucchiaino di caffè in polvere, un cucchiaino di lievito e uno di sale. Unite i due composti e aggiungete 50 grammi di cioccolato fondente extra tagliato a pezzi. Versate in una tortiera imburrata e cuocete per 30-40 minuti a 180 gradi.

(foto 4 http://www.ilgolosomangiarsano.com/torta-al-cioccolato-light-e-senza-glutine/)

  • Se amate i dolcetti Dorayaki ripieni di marmellata di fagioli Azuki (detta Anko), sappiate che potete realizzare questa confettura proteica a casa, e che potete utilizzarla e consumarla proprio come tutte le altre marmellate (sulle fette, sulle torte, ma anche abbinata ai formaggi e alle carni…). Prendete una tazza di fagioli azuki (che avrete messo a bagno la sera prima in acqua fredda) e una tazza di zucchero grezzo di canna integrale. Mettete in una pentola i fagioli con tre tazze di acqua e portate a bollore, lasciando cuocere per cinque minuti. Scolateli, quindi rimetterli in padella con due o tre tazze di acqua fredda e la tazza di zucchero, riportate a bollore e abbassate il fuoco, lasciando cuocere poi per due ore (aggiungendo acqua se necessario). Alla fine frullate tutto con un minipimer.

(foto 5 http://worldrecipes.expo2015.org/it/ricetta-anko_marmellata_dolce_di_fagioli_azuki_4836.html)

  • Ai bambini piacciono i piselli? Allora adoreranno i muffin di pisellini e mela verde. Prendete 200 grammi di piselli e cuoceteli in 50 grammi di acqua con 50 grammi di zucchero di canna integrale. Frullateli e setacciateli, quindi uniteli a 45 grammi di olio di semi di arachide, 70 grammi di farina, un cucchiaino di lievito, un uovo e 40 grammi di zucchero di canna. Aggiungete nel composto una mela tagliata a cubetti, quindi dividetelo negli stampini da muffin coperti dai pirottini. Infornate a 180 gradi e cuocete per circa 20 minuti.

(foto 6 http://www.alice.tv/ricette/muffin-piselli-mela-verde/)

Sara Polotti

11 usi del limone in cucina e in casa

Venerdì, 09 Dicembre 2016 05:59

Quante volte vi capita di tagliare a metà un limone, riporre l’altra in frigorifero e poi dimenticarvela finché non la ritrovate tutta rinsecchita? Sappiate che state sprecando moltissimo potenziale, perché il limone ha così tante proprietà da essere utilizzato non solo in cucina, ma anche per le pulizie, per il corpo e per molto altro.

Ecco tutti gli usi del limone, in cucina e in casa: come sfruttare al meglio le potenzialità di questo agrume potente e versatile

  • Partiamo dalla funzione non culinaria forse più conosciuta quando si parla di limone: il suo potere sgrassante. Eh già, il limone sgrassa benissimo. Per questo potete utilizzarlo per i vostri piatti e le vostre pirofile più unte: prima di lavarli, passate il limone sulla superficie e lasciatelo agire per qualche minuto, dopodiché lavateli normalmente (ma con molta meno fatica).
  • Oltre che sgrassante, il limone combatte efficacemente anche i cattivi odori. La sua buccia, in particolare, è davvero potente, e quando la cucina si impregna di odori non proprio simpatici o di puzza di bruciato basterà bruciare un pezzetto di scorza di limone in un contenitore di metallo ignifugo (facendo molta attenzione e non perdendo mai d’occhio la situazione!) per eliminare la puzza.
  • Ricordatevi di questa sua caratteristica anche dopo aver sfilettato il pesce o dopo aver eseguito mansioni che lasciano cattivi odori sulle mani: strofinate un limone tagliato a metà sulla pelle, oppure lavatele con un mix di acqua e succo per eliminare ogni odore.
  • Se i taglieri sono macchiati o impregnati dopo l’utilizzo, basterà passare la superficie di mezzo limone sul piano, lasciando poi agire qualche minuto e risciacquando come al solito (ricordate però, prima del primo utilizzo del tagliere, di oliarlo: in questo modo si potrà lavare sotto l’acqua corrente): il limone infatti è un antibatterico naturale, e in questo modo igienizzerà i vostri strumenti da cucina.
  • Non solo per pulire: il limone è utile anche per ammorbidire gli indumenti. Strizzate un limone nella vaschetta dell’ammorbidente e non dovrete più utilizzare i prodotti chimici soliti. E naturalmente anche in questo caso varrà la regola dell’”elimina-odori”!
  • Forse lo sapete già, ma il limone previene l’annerimento della frutta. Quando la tagliate a fette per servirla dopo cena, basterà spremere mezzo limone sopra la vostra frutta per evitare le inestetiche macchie. 
  • Allo stesso modo il limone è utilissimo quando preparate le marmellate fatte in casa: aggiungete il succo di mezzo agrume in pentola per prevenire il cambio di colore della frutta. Avrete anche il vantaggio di fare addensare meglio la vostra confettura!
  • Per capelli super puliti e sgrassati, basterà utilizzare al posto dello shampoo del succo di limone mescolato con dell’acqua: passatelo sui capelli frizionando bene, quindi risciacquate abbondantemente.
  • Frullate tre mandorle, mezza buccia di limone, il succo di mezzo limone e un cucchiaio di miele in un mixer, quindi utilizzate il composto come uno scrub naturale: il limone aiuterà a pulire a fondo e sarà perfetto per le pelli grasse, proprio per la sua funzione sgrassante e astringente.
  • Il limone è anche sbiancante, quindi è perfetto prima della manicure per smacchiare le unghie (ma anche per ammorbidire le cuticole): aggiungete alla bacinella di acqua il succo di mezzo limone e un cucchiaino di miele per ottenere mani morbidissime e pronte per la manicure.
  • Per questo motivo sbiancante il limone è utile anche per i denti, anche se da utilizzare con molta, molta parsimonia (dato che è molto acido). Una volta ogni mese o ogni due mesi spazzolatevi i denti con un mix di acqua, limone e bicarbonato, per eliminare le macchie di fumo e caffè.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale. 

Come spesso accade le idee più sfiziose vengono dagli States: noi ne siamo entusiaste, poiché ci permettono di realizzare con poco tempo e pochi soldini dei bellissimi pensieri natalizi che ogni volta sanno stupire gli ospiti!

Oggi vi parliamo dei cookies in a jar, o biscotti in barattolo. Dal nome parrebbero semplicemente dei dolcetti messi in un contenitore, ma non è così banale, non preoccupatevi! I cookies in a jar sono dei bellissimi barattoli riempiti con tutti gli ingredienti per fare i nostri biscotti preferiti, sulla cui etichetta ci sono le istruzioni e la ricetta per chi riceverà il regalo, che in questo modo potrà realizzare a casa sua i biscotti e riempire di profumo tutta la cucina!

I biscotti nel barattolo, il regalo di Natale economico e originale che sta spopolando: dall’America i cookies in a jar, l’idea natalizia pratica e d'effetto

L’idea, come dicevamo, è molto semplice: il regalo consisterà in un bel barattolo di vetro al cui interno ci sono tutti gli ingredienti per fare dei biscotti, già dosati e pronti all’uso. La regola è solo una: versare gli ingredienti uno alla volta in maniera ordinata, in modo da creare strati che formino una sorta di pattern a strisce.

http://www.mybakingaddiction.com/cranberry-white-chocolate-cookies-in-a-jar/ 

Scegliete quindi un bel barattolo capiente, da circa mezzo litro. Prendete la ricetta dei vostri biscotti preferiti e pesate quindi tutti gli ingredienti solidi. Quelli liquidi non ci saranno, naturalmente, e sarà vostra premura scriverlo sul bigliettino della ricetta.

Proviamo con un esempio, partendo dai nostri biscotti alla frutta secca, perfetti in ogni stagione.

Pesate 150 grammi di farina integrale e 80 grammi di fiocchi d’avena frullati, quindi mescolate un cucchiaino di cannella con uno di vaniglia in polvere, uno di bicarbonato e uno di sale. Frullate poi 170 grammi della frutta secca che preferite.

Ora procedete alla preparazione del barattolo. Sul fondo versate la farina, poi la frutta secca, e poi il mix di polveri. Voilà!

Il passo successivo è fare una bella etichetta sulla quale scriverete prima gli ingredienti, poi gli ingredienti da aggiungere e quindi, sul retro, la ricetta stessa. In questo modo:

BISCOTTI IN BARATTOLO ALLA FRUTTA SECCA

INGREDIENTI

  • 150 grammi di farina integrale
  • 80 grammi di fiocchi di avena
  • cannella
  • vaniglia
  • bicarbonato
  • sale

DA AGGIUNGERE

  • 85 ml di olio di oliva
  • 85 ml di sciroppo d’acero
  • 85 ml di malto di mais

PROCEDIMENTO

Versate il contenuto del barattolo in una ciotola, quindi aggiungete i liquidi. Formate dei biscotti su una teglia coperta da carta forno e infornate a 180° per 10 minuti. Togliete dal forno, lasciate seccare e staccate!

http://addapinch.com/chocolate-chip-cookie-mix/

Il nostro consiglio è quello di scegliere una ricetta semplice, in modo che le istruzioni siano snelle e che, soprattutto, chi riceverà il regalo si troverà con dei biscotti facilissimi da realizzare.

Vi assicuriamo che la resa è davvero bellissima: la semplicità paga sempre!

 

Foto credits: https://www.youtube.com/watch?v=W1rxIYdXkPA

Domenica scorsa siamo state al Westin Palace Hotel di Milano: si è trasformato in un luogo magico per noi mamme e future mamme, grazie al Baby Shower Party, una giornata da passare in compagnia di esperte e aziende per prepararsi al meglio all’arrivo dei bebè e alla crescita dei piccoli!

Il babyshower di Fattore Mamma, una giornata 100% per la mamma: la Baby Shower organizzata in collaborazione con Periodo Fertile e Chicco che ci ha fatto scoprire un sacco di cose nuove

La giornata era davvero fitta e interessante: dalla lezione sui vaccini (sui miti, i falsi miti e le verità spiegate da chi davvero ne sa) a quella sulla Sids (la sindrome della morte in culla); dai consigli di nutrizione in gravidanza a quelli per lo svezzamento; dal confronto sulla gioia della paternità a quello sulla moda “per future mamme” (addirittura con una sfilata di moda presentata dalla Disperatamente mamma Julia Elle!).

Insomma: c’era di che scegliere. Anche a livello concreto: addirittura Fattore Mamma ha organizzato per tutte le mamme delle interessantissime lezioni di ginnastica specifica per la riabilitazione del pavimento pelvico, oltre che momenti di yoga per mamme e bimbi!

Tra i prodotti che abbiamo scoperto ai primi posti sta certamente la linea Fiocchi di Riso: siamo sempre contente quanto troviamo aziende che puntano al rispetto della pelle e alla naturalezza, piuttosto che al profumo e all’estetica!

Fiocchi di Riso, in questo senso, rispetta l’equilibrio fisiologico della pelle dei bambini e delle mamme grazie alla scelta di non utilizzare nella composizione sostanze aggressive e principi attivi che fanno l’effetto barriera, stimolando così la naturale funzione della pelle. Non solo: ciò che ci è davvero piaciuto è il loro superare tranquillamente gli standard di sicurezza regolati dalle normative europee. Insomma, mica lesinano sulla sicurezza!

Le linee di Fiocchi di Riso sono moltissime: si va da quella del cambio pannolino con la pasta, l’olio e il detergente intimo a quella per le coccole quotidiane per prendersi cura della pelle dei bimbi. Passando anche attraverso la cura della mamma: utilissima è la linea per l’allattamento, con la sua crema lenitiva per la zona delicatissima del seno e il cuscino pensato apposta per mamma e bebè.

Passando invece nello specifico degli eventi, non possiamo non segnalare il contributo dei medici dell’Humanitas San Pio X: loro è stato l’intervento, interessante e quanto mai utile, sull’alimentazione sana per la famiglia, un argomento che, come sapete, è sempre al centro del nostro lavoro.

In sostanza, il dottor Valeriano Genovese e la dottoressa Paola Marangione hanno stilato una serie di regole di buona abitudine da adottare sin dalla gravidanza, per creare un nido nel quale l’alimentazione sia intesa come passaggio inevitabile per la buona salute.

Innanzitutto, è da sfatare il mito del “mangiare per due in gravidanza”: no, meglio mangiare bene, piuttosto che troppo! Variate quindi i cibi, amiche gestanti, e questa buona abitudine si riverserà anche sulla vita del bambino, che sentendo i sapori già in pancia si abituerà sin da subito alla varietà e ai gusti più disparati (rendendo così anche meno probabile che diventi un bambino culinariamente schizzinoso!).

Partendo quindi dalla gravidanza si imposta già una routine alimentare variegata e sana, e ciò ha davvero delle conseguenze positive enormi sulla vita dei bambini! Abituare fin da subito a mangiare bene, di tutto e in maniera sana significa impostare sin dall’inizio un metabolismo più efficiente. Insomma: mangiare bene deve essere insegnato ai bambini in maniera imprescindibile e naturale, proprio come il camminare.

Qualche altra regola? In gravidanza attenzione al pesce: sì all’orata, al branzino e al pesce bianco (ottimi per il loro grande apporto di grassi saturi Omega 3); no ai pesci grossi: il loro problema è il mercurio, quindi meglio evitarli!

E poi, infine, i tre divieti dell’allattamento: no all’alcool, no al fumo, attenzione estrema a tutti i farmaci!

Sara Polotti

Cos’è la febbre? Non è altro che un sistema di difesa dell’organismo, che attaccato da agenti patologici esterni o interni alza la temperatura basale, in modo da contrastarli e favorire la guarigione.

Questo stato di alterazione fisica tuttavia preoccupa molto i genitori, che si spaventano (è normale) ogni qualvolta i bimbi si trovano con più di 38 gradi corporei. La prima cosa da sapere per non spaventarsi troppo è semplicemente pensare che questa febbre non è la malattia in sé, ma solo un sintomo. Il nostro corpo, infatti, scatena un meccanismo per il quale alzando la temperatura corporea riesce ad arginare la riproduzione dei batteri e dei virus in corpo. Spesso, infatti, la malattia è causata proprio da questi microrganismi, e di conseguenza la febbre è quasi una medicina. Non bisognerebbe quindi tentare di abbassarla a priori!

Tuttavia, la febbre è effettivamente fastidiosa, soprattutto quando alta e quando accompagnata da altri disturbi, come i brividi, il mal di testa e il malessere fisico generale. Se quindi preferite abbassarla un po’, evitate per un attimo i medicinali e gli antipiretici di sintesi, e provate innanzitutto a contrastarla in maniera più dolce e naturale. Esatto, è possibile!

Come abbassare la febbre in modo naturale: i rimedi più dolci per evitare di ricorrere ai medicinali antipiretici e aiutare i bambini a tenere sotto controllo la temperatura corporea

Innanzitutto, è vero che la febbre è spesso accompagnata da brividi e da sensazioni di freddo. Coprire eccessivamente il corpo (con abiti pesanti e coperte) è però controproducente, poiché in questo modo la temperatura si mantiene elevata (quando non aumenta) e i brividi aumentano (poiché la febbre stringe i vasi sanguigni in modo da non disperdere calore, ed è proprio questo che aumentano i brividi!). Meglio quindi optare (al massimo) per una coperta più leggera (non di lana), e nel momento in cui compare il sudore sarebbe bene scoprire il corpo il più possibile, in modo da disperdere all’esterno il calore (che in questo modo va via da solo). Altrettanto utile è il vecchio rimedio delle nonne, è cioè quello che prevede impacchi di acqua tiepida su fronte, polsi e caviglie: basta che l’acqua non sia troppo fredda (si rischierebbe l’effetto contrario!), e il corpo sarà così aiutato nell’abbassamento della temperatura, poiché l’acqua sulla cute evaporerà con il calore e il corpo si manterrà più fresco.

La seconda regola è quella importantissima della reintegrazione dei liquidi. La febbre e l’innalzamento del calore corporeo comportano infatti una dispersione di questi liquidi (anche attraverso il sudore), ed è importante quindi fare bere molta acqua, succhi o estratti al bambino, anche se non sente sete e anche se in generale fa fatica a bere quando dovrebbe.

Anche le tisane vengono in nostro aiuto quando si tratta di abbassare la febbre: scegliendone di depurative (tarassaco, betulla, carciofo o ortica, anche associate) aiuterete l’organismo del bambino ad eliminare le tossine, e allo stesso tempo otterrete lo stesso effetto dato dalla reintegrazione dei liquidi di cui vi parlavamo.

Se vostro figlio ha più di tre anni (per i neonati questa soluzione è sconsigliata), molto utile ed efficace è la fitoterapia, e cioè la terapia alternativa alla medicina classica che prevede lo sfruttamento dei principi attivi delle piante, da sempre conosciute per le loro capacità di aiutare nella guarigione. In questo caso, anche se solitamente siete abituati ad utilizzare le tinture madri, la loro composizione ricca di alcool le rende controproducenti nel caso della febbre. Scegliete quindi gli estratti secchi: perfetto è quello di Salice Bianco, ricco di salicilati (che stanno anche alla base dell’Aspirina, tra l’altro); ma anche l’Uncaria Tormentosa: questa pianta è ancora più indicata, poiché non abbassa tanto la febbre in sé, ma agisce contro le infezioni che causano questa alterazione (portando quindi di conseguenza all’abbassamento della temperatura).

Perfetta invece per tutti, anche per i neonati, è l’omeopatia: utilissimo è ricorrere a questo rimedio sin dalla comparsa dei sintomi, sciogliendo 3 granuli in acqua (sempre alla 9 CH) ogni tre ore, abbassando via via le dosi man mano che la temperatura si abbassa con il passare dei giorni. In questo caso, ogni febbre è differente, e anche i rimedi sono specifici. Ecco quindi qualche suggerimento in base alla nostra esperienza.

Nel caso dell’otite e del mal di gola, ottimo è il Ferrum Phosphoricum. Quando invece la febbre sale lentamente e il bambino presenta tosse, raffreddore e dolori generici è utile ricorrere all’Eupatorium Perfoliatum. Se invece la tosse è piuttosto secca, seguita da tracheite o bronchite e dolori intercostali, la soluzione è Bryonia Alba. La febbre che invece segue al mal di pancia può essere contrastata con Arsenicum Album, mentre per prevenire le convulsioni (frequenti nei bambini molto piccoli quando la febbre è alta) consigliamo Belladonna, da assumere subito quando la febbre si presenta fin dall’inizio molto elevata con brividi e sudori freddi.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Almeno cinque porzioni di frutta e di verdura fresca sono alla base di una alimentazione corretta, e una alimentazione corretta è fondamentale per godere di un’ottima salute. Se tuttavia la frutta è semplice da fare mangiare ai bambini, che amano spesso il sapore zuccherino di certi frutti, lo stesso non vale per la verdura, che troppo spesso è considerata dai bambini non altrettanto appetitosa.

Dovere di noi mamme è di assicurare loro un’alimentazione sana e ricca di questi elementi, ma un loro diritto, ne siamo convinte, è poter consumare piatti sempre golosi e che non facciano loro schifo. Basta poco, in sostanza, per rendere appetitoso e attraente le verdure, quindi perché non sforzarsi, almeno all’inizio, e abituare i bambini ad assaggiare tutto (in maniera divertente)?

 

Ecco come fare mangiare la verdura ai bambini: le ricette per abituare i piccoli ad assaggiare tutto e come proporre piatti che possano interessare anche a loro

Innanzitutto, se una cosa proprio non gli va giù, evitiamo di farla. Almeno nella forma che non tollerano. In altre parole: trovate nuove ricette (anche se simili) e bypassate il problema. Un esempio: se il passato di verdure proprio non gli piace, optiamo per le vellutate, più colorate e saporite. Quella di carote e barbabietola, ad esempio, oppure quella di zucca e zenzero o quella di piselli al basilico.

Buonissima e bellissima è quella rossa a base di barbabietola e di un sacco di altre verdure che spessissimo piace ai bambini grazie anche al suo colore.

Questo ci porta alla seconda regola, e cioè quella che conta anche la vista, perché come in tutte le cose della vita anche l’occhio vuole la sua parte. Proviamo quindi a proporre ai bambini piatti dall’apparenza giocosa e soprattutto dai colori insoliti (quando mai capita il blu nell’alimentazione? Beh, noi abbiamo provato con la zuppa blu e i bimbi sono impazziti.

La terza regola riguarda sempre la vista, ma anche la consistenza. Ovvero: cercate di capire quali sono i piatti preferiti dei bambini, e declinateli con le verdure. Ad esempio, i bambini spesso amano la cotoletta, che tuttavia non è sanissima. Avete mai provato quindi qualcosa come le cotolette di verdure? Sono buonissime, e basta accompagnarle con un purè di patate (altro piatto amato dai piccini) per una cena davvero gustosa.

Non solo: noi oltre che alle cotolette impanate spesso ci affidiamo alle polpette (, le piccole di palline amate da tutta la famiglia che al loro interno possono contenere davvero qualsiasi ingrediente. Ed ecco quindi che noi le riempiamo con zucchine e pomodoro, spinaci, porri, broccoli

E poi, puntate sulla sfiziosità, provando a cucinare piatti che parrebbero “junk food” ma che in realtà sono iper sani (e anche iper gustosi, credeteci!). Da noi ormai le veggie chips sono un must, amatissime da tutti e differenti di settimana in settimana, dato che possono essere preparate con tantissime verdure differenti. E lo stesso vale con i cavoletti di Bruxelles croccanti , che si seccano in forno diventando tutt’altro rispetto a ciò a cui siamo abituati!

E per completare l’apparenza “junk food-in realtà healthy food” basterà una salsa come l’hummus di ceci o la guacamole, a base di avocado e lime. Il bello è che anche con queste salse, proprio come con le polpette e le chips di verdure, si può sperimentare, alternando di volta in volta nuovi, buonissimi ingredienti vegetali. Qui ve ne proponiamo 8, ma potreste davvero trovarne infine varianti.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Periodo natalizio, primi pensieri sui regali di Natale, che spesso sfociano nell’indecisione e nella paura di non trovare quello che fa al caso dei nostri cari.

Quando ci sono di mezzo nuovi bebè, tuttavia, possiamo andare sul sicuro: i regali utili e sfruttabili sono quelli più apprezzati dai neo genitori. Noi di mammapretaporter amiamo sempre sfogliare il catalogo di Miniland Baby, azienda spagnola leader nel campo degli accessori tecnologici e pratici per i bimbi: troviamo sempre qualcosa che fa al caso nostro in quel momento!

E per queste vacanze di Natale abbiamo giusto giusto trovato il regalo perfetto per le nostre amiche mamme e per i loro bambini: conoscete BeMyBuddy? Siamo certe che anche voi troverete questo accessorio quanto di più utile per una nuova famiglia!

Ecco BeMyBuddy, il baby monitor che rivoluziona la categoria: il regalo di Natale per le mamme e i bebè

BeMyBuddy: letteralmente, “Sii il mio amichetto”. Un nome insolito per un baby monitor, ma quando capirete di cosa si tratta vi renderete conto che non c’è denominazione più adatta! 

Già, perché la rivoluzione di BeMyBuddy sta nel design innanzitutto: i ricercatori di Miniland Baby hanno infatti deciso di incorporare il solito e usuale baby monitor all’interno di una volpe di peluche tutta da coccolare. Insomma: il walkie talkie non è più solo l’aggeggio appoggiato al comodino, ma è l’animale pupazzo che d’ora in poi dormirà accanto al vostro bambino.

In cotone organico pensato apposta per non essere in alcun modo pericoloso per i piccoli, BeMyBuddy si presenta come una volpe in grado di registrare i suoni della cameretta per riportarli ai genitori (è presente però anche l'alternativa a forma di elefantino). E non è finita qui. Eh no: BeMyBuddy è davvero unico al mondo, poiché permette, oltre che di fare ascoltare al piccolo suoni della natura, musiche rilassanti e ninna nanne, di registrare le voci dei genitori, i loro suoni e le loro rassicurazioni, in modo che il bebè li abbia sempre vicino.

Tutto questo grazie agli altoparlanti nascosti all’interno della volpe e all’app eMyBabycollegata a BeMyBuddy: i genitori la potranno scaricare sul loro smartphone e controllare tutto ciò che BeMyBuddy permette di fare, dal “semplice” ascolto della nanna del piccolo alla diffusione nel lettino delle musiche di cui parlavamo, inclusa la voce dei genitori precedentemente registrata. Il tutto attraverso un innocuo sistema bluetooth da remoto. Potete scaricarle nella versione Apple o Android 

L’idea dietro alla tecnologia di BeMyBuddy non è solo quella di rassicurare il bimbo facendolo sentire più vicino a mamma e papà. Altrettanto importanti sono l’apporto positivo allo sviluppo cognitivo che può portare l’utilizzo del device (si possono registrare le favole preferite, oppure fare ascoltare la musica classica, giustamente ritenuta importantissima per lo sviluppo neurologico) e la stimolazione dei sensi, in particolare tatto ed udito (mai sperimentati attraverso un baby monitor).

Oltre che utile quotidianamente grazie alla sua funzione “usuale” di baby monitor, BeMyBuddy è quindi perfetto per quei momenti durante i quali si vorrebbe essere con il proprio piccino ma non è è possibile: la voce dei genitori registrata serve infatti proprio a fare sentire la loro presenza anche in caso di assenza fisica, permettendo al bambino di sentirsi sempre davvero al sicuro e protetto.

Sara

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Cecilia

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