Dici “Nord”, e senti “benessere”. Pensare ai paesi nordici porta subito il pensiero all'organizzazione impeccabile, al design pulito, alle abitudini sane, al benessere sociale. E in effetti anche vivere la maternità e crescere in queste terre lontane (ma non troppo) non deve essere male!

La Svezia è uno di questi paesi. Sole perenne in estate, buio profondo in inverno, terre verdi e città ordinate e colorate: ce la immaginiamo così. Ma come vivono le mamme?

La maternità nel mondo: essere mamma in Svezia, tra pisolini all'aperto e giorni che durano 20 ore.

Sì, avete letto bene: pisolini all'aperto. Anche in inverno. E' una di quelle curiosità a cui si fa fatica a credere, ma che sono verissime. I genitori svedesi (ma quelli scandinavi e islandesi idem), in estate con il tepore e in inverno con il termometro che scende sotto zero, lasciano, belli imbacuccati in abiti pesanti e coperte, i bambini all'aperto, a fare il pisolino nel loro passeggino e nella loro carrozzina (fuori casa ma soprattutto fuori dai locali). 

E' un'abitudine radicata e ritenuta un vero toccasana (e in effetti i bambini stanno benissimo): basta essere vestiti adeguatamente per lasciare che l'aria fredda lasci solo il buono di sé. Si respira meglio, il sistema immunitario ne esce rafforzato. E in effetti i medici svedesi in caso di malanni stagionali hanno un solo consiglio: lasciare le finestre aperte la notte. Aria pulita!

Crescendo i bambini mantengono l'indole: tutti amano giocare all'aperto, incuranti del freddo o del buio (già, in inverno è il buio a dominare le giornate, che hanno pochissime ore di sole). Ci sono moltissimi parchi gioco, la maggior parte dei quali tematici e incentrati sulla natura. E nelle scuole e negli asili, non serve nemmeno dirlo, passare il tempo all'aperto (molto di più rispetto a noi!) è normale e necessario. Basta avere l'attrezzatura e l'abbigliamento adatto!

Ciò che affascina di più pensando alla Svezia è certamente il sistema sociale. Come si delinea allora la maternità a livello burocratico, sanitario e statale? Bimbi e mamme sono tutelatissimi per tutto l'anno successivo al parto. Le ostetriche visitano a casa nei giorni dopo il parto, e l'attenzione è rivolta tanto al bambino quanto alla mamma. Lo stesso vale durante le visite pediatriche dei primi anni: anche la mamma deve stare bene! Per non parlare dei corsi per parlare con i genitori di allattamento, alimentazione, sonno e genitorialità in genere: sono moltissimi, e anche grazie ad essi si crea un sistema di supporto tra i genitori (che si conoscono durante questi corsi) davvero solido.

I genitori hanno parecchi giorni di congedo dopo la nascita dei bambini: 480. Circa 16 mesi. E anche i papà sono incoraggiati a prendersi tutti i 90 giorni che spettano anche a loro! E conoscete il “gender equality bonus”? Se i genitori si dividono in uguale parte la maternità/paternità, il loro stipendio aumenta di qualcosina.

Il ruolo attivo dei padri non è solo una regola scritta: il prendersi i giorni di paternità è solo un piccolo segnale di una società nella quale gli uomini ricoprono finalmente un ruolo molto più attivo nell'educazione dei figli, con i quali passano davvero molto più tempo. E le distinzioni tradizionali non esistono più: sono moltissimi i papà casalinghi.

In ogni caso, già dall'anno di età i bambini vanno all'asilo. Solitamente sono asili pubblici che non costano più di 150 euro al mese (comprensivi di due pasti al giorno), e ce ne sono di ogni genere: bilingue, ecologici, gender-free...

In generale, le famiglie, le mamme e i bambini (insomma, tutti gli svedesi) seguono una filosofia carinissima. Che è quella del “cozyness”, della comodità, del confort, dell'essere a proprio agio. Gli inverni lunghi, freddi e bui portano ad avere un atteggiamento solare per contrastarli: si trova del buono in tutto. Riempiono gli ambienti di candele (comprate naturalmente all'Ikea nei giorni di pioggia! Un must), si piazzano sotto ad una coperta, mangiano caramelle (gli svedesi ne mangiano in quantità enormi!) e guardano un film.

Cosa c'è di meglio?

Sara Polotti

C'è chi usa gli usa e getta, chi i lavabili; c'è chi fa il bagnetto tutti i giorni, chi aspetta; chi usa sempre la pasta protettiva, chi la evita. Ma quali sono le abitudini migliori per assicurare al nostro bambino igiene, salute e delicatezza?

Ecco le regole d'oro per un cambio pannolino naturale e perfetto: perché la delicatezza e la naturalezza sono importantissime

Esatto, delicatezza: non serve sfregare, lavare, spalmare come se non ci fosse un domani. La pelle dei nostri bambini è già forte di suo, sa proteggere dagli attacchi esterni, quindi è sempre meglio puntare sul "meno", rispetto al "più". In sostanza: meno detergenti, meno creme, meno salviette, meno paste. Ma vediamo più in dettaglio in che modo applicare questa filosofia del "meno".

Innanzitutto, cercate di utilizzare il meno possibile le salviette. La maggior parte ha infatti contiene sostanze che possono risultare irritanti. Le maglie del tessuto, se sfregate troppo sulla pelle, possono essere la prima causa di irritazioni e arrossamenti, quando non di screpolature e microtagli; quindi è sempre meglio evitarle, lavando il piccolo sotto acqua e asciugando delicatamente il sederino del bambino con un agiugamano delicato e all'aria.

In ogni caso, siate sempre attenti che la pelle, dopo la detersione, sia sempre molto, molto, molto asciutta prima di rimettere il pannolino! I residui d'umido, se chiusi poi nei pannolini infatti, alimentano la proliferazione dei batteri che possono causare fastidiose irritazioni.

Ma vediamo nello specifico la detersione: preferite sempre l'acqua corrente, piuttosto che le salviettine detergenti, e ricordate che nella maggior parte dei casi l'acqua già da sola fa la maggior parte del lavoro (anzi, ricordate che detergere troppo significa uccidere la flora batterica buona, quella responsabile del nostro sistema immunitario!). 

Restringete a questo punto l'utilizzo dei detergenti solo in caso di effettiva necessità, come ad esempio dopo la pupù, stando sempre attenti a non eccedere nell'applicazione: il nostro preferito è il Bagno cremoso Weleda alla calendula. 

Quando tuttavia, nonostante gli accorgimenti, la pelle del bambino risulta arrossata e irritata (capita spessissimo, purtroppo), allora a quel punto cercate l'aiuto delle paste protettive (ma solo in quel caso! Non ricorretevi prima, in assenza di rossore o irritazioni: sarebbe controproducente).

Le paste protettive da scegliere, ricordate, sono sempre quelle più delicate e naturali, non troppo aggressive, in modo da aiutare l'epidermide dei piccoli senza attaccarla. La nostra preferita è la Crema Protettiva Weleda. Ma potete anche realizzare in casa una pasta protettiva all'ossido di zinco oppure un burro delicato

E i pannolini? Sì, anche quelli sono responsabili della salute o delle irritazioni della cute dei nostri bambini. Non lo neghiamo: a volte gli usa e getta, sono causa di irritazioni.

Decidere di passare ai pannolini lavabili anche solo parzialmente in sinergia con i tradizionali è quindi una scelta che può influenzera positivamente la vita del vostro bambino (e se avete bisogno di consigli, ecco la nostra introduzione). In tessuto naturale (solitamente cotone o bambù), essi sono più traspiranti, e non essendo trattati con sostanze chimiche o profumate riducono drasticamente arrossamenti e allergie.

La redazione di mammapretaporter.it

I succhi perfetti per disintossicarsi

Sabato, 28 Maggio 2016 05:19

Una dieta sana non può prescindere dall'assunzione di frutta e verdura fresche: combinate ad un'alimentazione corretta nel suo insieme, i frutti e le verdure fresche (meglio sempre di stagione) aiutano infatti l'organismo a depurarsi dalle tossine e dalle scorie, mantenendo così salute ed energia.

Per assumere in maniera ancora più mirata questi alimenti disintossicanti da qualche anno si ricorre sempre di più ai centrifugati e agli estratti, che mantengono, rispetto ai tradizionali frullati, le sostanze nutritive più preziose. Lo svantaggio rispetto ai frullati sono chiaramente le fibre, che con l'utilizzo delle centrifughe e degli estrattori vengono escluse dal succo finale; tuttavia questo non è un problema: gli scarti sono buonissimi e si rivelano perfetti per essere utilizzati poi in altre ricette quotidiane, sia nei piatti salati che nelle pietanze dolci.

Quali sono allora i mix di frutta e verdura utili alla disintossicazione e alla depurazione dell'organismo? Ve ne proponiamo 9, perfetti da realizzare con il vostro Estraggo Pro

Ecco i succhi perfetti per disintossicarsi: con l'estrattore potete realizzare bevande fresce, gustose e nutrienti che aiutano l'organismo a depurarsi in profondità.

1. Tra gli ingredienti freschi più depuranti stanno sicuramente il cetriolo e il sedano. Utilizzate 4 gambi di sedano, un cetriolo e mezzo, una mela e alcune foglie di basilico per un'azione davvero mirata ed un gusto avvolgente e molto mediterraneo.

2. Per un'altra bevanda verdissima scegliete di nuovo il cetriolo, ma stravolgete gli altri ingredienti: mezzo cetriolo, una tazza di acini d'uva verde, mezza tazza di foglie di spinaci e due kiwi: un succo ricchissimo anche di ferro e vitamina C.

(foto 1 http://stylecaster.com/beauty/green-juice-recipes-to-make-at-home/)

3. Lo zenzero è un altro ingrediente davvero utile per aiutare a depurarsi: utilizzatene una piccola porzione (grattugiatene un cucchiaio) ed estraete il succo di una barbabietola piccola, cinque gambi di sedano, tre carote e una mela. Un succo rosso davvero efficace!

(foto 2 http://www.trinityskitchen.com/ginger-power-detox-juice/)

4. Lo zenzero, dicevamo, è un ottimo disintossicante, e aiuta moltissimo il metabolismo: se associato al limone, diuretico e disinfettante naturale, e alle arance (ricche di vitamine A e C) è una bomba. Due arance, due spicchi di limone, quattro carote e tre pezzetti di zenzero: un succo arancione davvero buono.

(foto 3 http://www.likecoffeeanddoughnuts.com/recipe/orange-carrot-ginger-juice/)

5. Il limone, quindi, è davvero uno tra gli ingredienti più depurativi: il suo gusto aspro lo rende difficile da assumere da solo, ed è per questo che i centrifugati, gli estratti e frullati fanno al caso nostro. Frullare un limone con due mele e due pere (o con altri frutti dal sapore più morbido) renderà la sua asprezza molto più sopportabile.

6. Le carote danno un ottimo sapore a quasi tutte le ricette, e estrarne il succo significa mantenerne le proprietà nutritive, le molte vitamine e i sali minerali inalterati. Frullate quindi una carota, una barbabietola, una mela e una arancia, e a succo pronto spruzzate mezzo lime.

(foto 4 http://tomatoblues.com/2016/03/abc-juice-or-apple-beetroot-carrot-juice.html)

7. Anche la pelle ha bisogno di depurarsi dalle impurità? Bene. Un succo  in particolare farà al vostro caso: utilizzate una tazzina di mirtilli, 4 foglie di menta, mezzo finocchio, 2 foglie di cavolo, dieci cime di broccoli e un cetriolo.

8. Un altro frutto conosciuto per le sue proprietà disintossicanti, per il saper dare una spinta al metabolismo e per il suo sapore dolce e davvero delizioso? L'ananas. Associatelo all'altro frutto amatissimo da tutti, la fragola: sembra uno strano connubio, ma il gusto è unico. Estraete il succo di 15 fragole, mezza tazza di foglie di cavolo, una banana e mezzo ananas.

(foto 5 http://damndelicious.net/2015/05/25/strawberry-pineapple-kale-smoothie/)

9. E per una disinfezione ancora più profonda associatelo a ingredienti verdi: mezzo ananas starà benissimo frullato insieme a due mele verdi, un limone e 100 grammi di spinaci.

(foto 6 http://simpleveganblog.com/detox-green-juice/)

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Se state pensando di spostarvi un po' più a Nord per le vostre vacanze, abbandonando la solita idea del mare, sappiate che è una buonissima idea: l'aria di montagna è un toccasana, ma soprattutto le attività per la famiglia sono naturalmente infinite.

A San Sigismondo, in Trentino Alto Adige, l'aria è fresca e pulita, c'è l'imbarazzo della scelta in fatto di passeggiate e nemmeno le visite culturali scarseggiano. E, in più, c'è un bellissimo albergo fatto apposta per chi vuole sì rilassarsi in vacanza, ma senza rinunciare al benessere e alla salute!

Ecco l'Hotel Tauber's Bio Vital, per una vacanza sana e rilassante a misura di famiglia: l'alloggio ideale per dormire e mangiare a due passi dalle meraviglie delle montagne circostanti

In estate e in inverno questo albergo di San Sigismondo (o Chienes) è magico: il profumo del paesaggio lo inonda sempre, l'aria è pulita e respirare sembra ancora più magico, ma, soprattutto, la filosofia biologica e la pratica vitale si fondano con l'edificio!

Oltre alle escursioni e alle attività proposte (di cui parleremo tra poco!) il Tauber's Bio Vital Hotel gestito dalla famiglia Gertd e Margit Tauber offre ai suoi ospiti un'alimentazione buonissima e al tempo stesso sana, l'ideale per i periodi di vacanza: naturale, delicata e completa sono le parole d'ordine.

Ma i prodotti seguono anche regole più etiche, e ciò che arriverà sulle tavole sarà sempre ecocompatibile, coltivato nel segno del consapevole risparmio delle risorse e preso da coltivazioni ecologiche e biologiche al 100% dei dintorni e della regione. I piatti, ricchissimi di frutta e verdura di stagione, sono fatti apposta per tutta la famiglia e vogliono rinforzare il sistema immunitario senza appesantire. Ricercati metodi di preparazione e cucina verde permettono così risultati dal gusto delizioso e dai risvolti sempre e comunque salutari.

La saggezza salutare è tenuta in gran conto dal Tauber's: ecco perché in tavola troverete solo prodotti di stagione dal gusto molto più deciso rispetto ai soliti. Il motivo? L'altitudine, 800 metri, fa crescere in maniera più vitale frutta e verdura, nutrendole fin nel profondo.

Non solo: a colazione gli ospiti possono sentirsi liberi di uscire e cogliere i loro ciuffi di melissa, camomilla, verbena... Per tè davvero unici, fatti al momento con erbe che mantengono tutto il loro sapore a km (anzi, metro!) zero.

E se l'inverno è fatto apposta per sciate e ciaspolate, i dintorni dell'hotel offrono anche in estate attività meravigliose. L'Hotel è certificato per escursionisti, quindi i consigli del personale saranno ad hoc, pensati apposta in base ai bisogni degli ospiti.

Potete scegliere di intraprendere passeggiate più o meno impegnative, adatte agli adulti o anche ai bambini, oppure sessioni di nordic walking guidato alle altitudini più disparate, e ancora passeggiate dedicate all'energia del sole; ciò che il personale dell'hotel vi dirà è in ogni caso di pensare all'escursione come ad una esperienza personale, nella quale le percezioni fisiche e psichiche si rivelano più intense.

Con i bambini, poi, l'hotel organizza escursioni specifiche, come ad esempio quelli ai vecchi masi contadini, alle aziende agricole, al mercato contadino o ai caseifici locali, oppure le giornate di preparazione del pane e quelle dedicate al rafting e al canyoning.

E quando lo sforzo fisico vuole trovare riposo ma la mente è ancora attiva, gli innumerevoli centri culturali, i musei (siete mai stati in un museo della montagna o in uno dedicato agli usi e costumi alpini? I bambini ne rimarranno affascinati) e i centri cittadini (come ad esempio Brunico) saranno perfetti per passare giornate rilassanti con tutta la famiglia. 

Quello che le mamme blogger non dicono

Venerdì, 27 Maggio 2016 08:06

Quelle che mamme non dicono è stato meravigliosamente raccontato nel libro di Cecilia Santamaria, Blogger di Ma che Davvero? che non posso che consigliare a tutte voi. Quello che le donne non dicono ce lo ha spiegato l'intramontabile Fiorella Mannoia. 

E le mamme blogger? Vivono una vita spensierata, fortunate loro che lavorano da casa e fanno un lavoro creativo? Cii sono tante cose che le mamme blogger non dicono, e io ve le voglio raccontare tutte, perchè dietro questa schermata video ci sono mamme e donne che spesso non sono particolarmente comprese:  parenti ed alcuni amici vedono il nostro lavoro come un hobby, come un pretesto per stare a casa e passare le ore su Facebook, alternando questa attività a impegni mondani di feste e aperitivi travestiti da impegni di lavoro.

 

Quello che vorrei dire a mia mamma e a mia suocera, anzi vorrei che se lo tatuassero così da non dimenticarsi mai questi concetti:

 

1. Non sto giocando al Pc, sto lavorando

2. Non sto chiacchierando con amiche su Facebook, sto lavorando

3. Non accetto inviti segreti da sconosciuti sul web, sto rispondendo ai commenti 

4. Non sto andando a una festa con le mie amiche, sto andando a una presentazione 

5. Scrivo mail non per organizzare imperdibili te con amiche, ma per lavoro

6. Sono a casa per lavorare, ma è come se fossi in ufficio: quindi non puoi telefonarmi a qualsiasi ora "tanto sei a casa"

7. Non sono una casalinga senza figli con la passione per il pavimento lucidato con la cera il giorno 18 di ogni mese: inutile quindi avere l'aspettativa che la casa sia perfetta "tanto sei casa", perchè ho sempre e solo due mani, per cui o lavoro o faccio lavatrici, pavimenti e bagno. 

 

Alle mie amiche senza figli in carriera, che mi chiamano alle 10 di mattina, "tanto sei a casa":

Se pensi che il tuo lavoro sia stressante e che io sia quasi in vacanza per il fatto che lavoro da casa immagina di:

1. alzarti alle 5,30 per riuscire a lavorare in pace almeno un'oretta

2. essere a casa tutto il giorno da sola. E poi i pomeriggi a casa con i bambini quando piove, per non parlare di quando sono malati, in inverno... Insomma, ci sono settimane intere dove non metti quasi la testa fuori da casa e vedi solo il pc, tuo marito (generalmente incazzato per il lavoro) e i tuoi figli. Vedi un po' tu.

3. avere spesso i bimbi malati a casa causa vacanze, malattie, ponti e altri ed eventiali e dover lavorare con loro a fianco

4. non finire mai tutto quello che dovresti fare, perchè hai sempre un intoppo

5. avere gente che ti chiama a ogni ora, "tanto tu sei a casa"

6. mettiti davanti al pc con 4 risvegli notturni sul groppone!

7. non esistono le parole vacanze, mutua o ferie

8. il baratto: le aziende cercano sempre di inviarti prodotti e mai di pagarti. E se ti pagano, 9 volte su 10 sei sottopagata. Punto. 

9. la gente ti critica: qualsiasi cosa fai, nel bene o nel male, le persone ti criticano. E talvolta le frasi sono davvero brutte.

10. nel week end devi sempre buttare un occhio, perchè spesso i commenti più pesanti e le litigate furiose tra mamme commentando un post avvengono nel week end. Non smetti mai.

 

Per il resto, è il lavoro più bello del mondo!

 

 

Papavero3

L'arte, in generale, è una delle attività più stimolanti ed educative che i bambini possano svolgere. Grazie ad essa i piccoli possono esplorare il mondo con i loro sensi, possono prendere confidenza con le mani e allenare la coordinazione occhio mano e soprattutto ricevono continuamente stimoli ad esercitare l'immaginazione, la logica, il pensiero e la creatività, risorse fondamentali per la crescita mentale.

Certe attività, tuttavia, sono molto più stimolanti di altre. Ecco perché non ci piacciono i libri da colorare, limitanti e frustranti, e preferiamo sempre, piuttosto di sterili e monotoni esercizi di bravura, la sperimentazione continua.

Uno dei lavori creativamente ed educativamente più interessanti è di certo l'arte con i buchi. Sì, i buchi! Bastano dei fogli bucati per stimolare i bambini a pensare un pochino di più fuori dagli schemi, inventando creazioni che integrino il buco nel lavoro, rendendo questo buco (che non è solo quindi un impedimento) soggetto secondario o protagonista del disegno.

Vi presentiamo l'arte con i buchi per stimolare la creatività e l'immaginazione: l'”intoppo” che si rivela strategia per inventare nuovi soggetti, nuove storie e nuova arte

Potete semplicemente dare ai bimbi un foglio di carta bello grande, dal quale avete ritagliato al centro un bel cerchio. Ecco il buco, ed ecco che i bambini, con tutti i materiali che hanno a disposizione (pastelli, pennelli, brillantini,...), inizieranno a disegnarci attorno dando forma al soggetto che hanno in mente. Può essere il sole, un fiore, un buco nero nello spazio, oppure qualcosa di ancor più complicato a cui non non abbiamo pensato. Pian piano capiranno da sé a cosa li porta quel buco, e osservarli sarà davvero interessante.

Vedete voi se ritagliare uno o più buchi: gradualmente potete rendere la sfida sempre più stimolante.

(foto 1 http://artfulparent.com/2010/07/painting-around-the-hole.html)

La forma, poi, può essere variata; mandate il cerchio in pensione e insieme ai bambini pensate a forme sempre più strambe. Il disegno che fiorirà attorno sarà ispirato da ciò che la forma ricorda, che, essendo un pochino più elaborata rispetto al cerchio, darà spazio a interpretazioni sempre più dettagliate.

(foto 2 http://artfulparent.com/2010/07/hole-inspiration.html)

Non solo: la parte ritagliata potrà diventare un altro esercizio ancora, magari colorandola e incollandola in altri lavori, utilizzando la colla o il tanto amato nastro adesivo.

(foto 3 http://artfulparent.com/2010/07/hole-inspiration.html)

Oltre al nastro adesivo, uno dei materiali più amati dai bambini (davvero versatile) sono gli adesivi, di tutti i tipi e di tutte le forme. Per stimolarli bastano però quelli salvabuchi, tondi, bianchi e bucati. Sono piccoli, quindi permettono di sistemarli in milioni di maniere per creare disegni creativi. In questo caso, su un foglio scuro o comunque colorato (i salvabuchi devono spiccare!), ritagliate il solito buco, dalla forma casuale, e lasciate vagare la fantasia dei bambini.

(foto 4 http://artfulparent.com/2012/03/hole-challenge-art-with-stickers-an-easy-kids-art-project.html)

Cosa gli ricorda questo buco? Con i piccoli adesivi possono quindi completare la figura, appiccicandoglieli attorno.

(foto 5 http://artfulparent.com/2012/03/hole-challenge-art-with-stickers-an-easy-kids-art-project.html)

Successivamente potete provare a non ritagliare il buco, ma semplicemente a tracciarlo, come fosse un portale: cosa ci vedono dentro i bambini?

(foto 6 https://it.pinterest.com/pin/393502086165465438/)

Il filtro chiuso del vostro estrattore ha grandi potenzialità: esso, chiamato anche filtro cieco (è fatto senza buchi e quindi gli alimenti passano attraverso il beccuccio delle fibre, e non attraverso quello dei succhi), è fatto apposta per produrre smoothie, gelati, semifreddi e marmellate. 

E noi siamo pronte a darvi le nostre ricette per deliziosi manicaretti che riempiranno le pance di grandi e piccini, con il vantaggio che, come sempre con il nostro estrattore Estraggo Pro, la qualità nutrizionale sarà davvero altissima.

Ecco 7 ricette con il cestello chiuso dell'estrattore: con il filtro cieco le granite, la guacamole, il gelato e altre sfiziosità saranno ancora più gustose e sane

Il gelato: per gelati sani, fatti interamente in casa e davvero gustosi l'estrattore è uno strumento davvero comodo. Prima di tutto, tagliate a pezzi e congelate la sera prima la frutta che preferite, aggiungendo il succo di un limone e sei cucchiai di malto (o, in alternativa, del miele) per ottenere la cremosità tipica. Una volta congelata estraetela dal freezer e lasciatela sciogliere per cinque minuti. Dopodiché inserite la frutta così trattata nel vostro estrattore, e il gioco è fatto.

Le granite: vale lo stesso procedimento del gelato, ma alla frutta non andrà aggiunto né malto né miele. L'acqua naturalmente contenuta nei frutti si trasformerà in granatina una volta uscita dall'estrattore!

La guacamole: la solita ricetta della guacamole, la salsa messicana a base di avocado, se eseguita con l'estrattore acquista ancora più cremosità, con il vantaggio che la bassa velocità delle lame mantiene ancora di più le proprietà nutritive di un frutto importantissimo come l'avocado. Inserite nell'estrattore 2 avocado a pezzetti, mezza cipolla rossa, il succo di mezzo lime, mezzo cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di coriandolo in polvere e tre cucchiai di olio evo o di girasole.

La banana schiacciata: una merenda tipica della nostra infanzia, e anche in quella dei nostri bambini.Questo frutto dolce e materico può essere frullato nell'estrattore con il succo di mezzo limone e un cucchiaino di zucchero di canna integrale. Grazie al filtro cieco manterrà tutte le sue fibre!

Il purè: o meglio, una purea di patate fatta comodamente con l'estrattore. Lessate un chilo di patate, quindi, a pezzetti, inseritele nell'estrattore insieme a 200 ml di latte di soia, un cucchiaino di sale e 40 grammi di formaggio grattugiato.

Smoothie di banana e fragola: gli smoothie sono perfetti tutto l'anno, ma soprattutto in estate, quando rinfrescano e nutrono senza appesantire. Potete scegliere la frutta che volete, ma il classico banana e fragola è sempre una buona idea. Le fragole (150 grammi) e le banane (150 grammi) a pezzetti vanno ghiacciate. Una volta estratte dal freezer e lasciate scongelare per dieci minuti inseritele nell'estrattore e, terminata la frutta, aggiungete 180 millilitri di latte di mandorla (magari quello preparato con il vostro Estraggo!). Amalgamate il tutto e gustatene la cremosità!

Sorbetto di banana e yogurt: per un'altra botta di freschezza e leggerezza, ecco il sorbetto perfetto. Congelate una banana a fette, lasciatela scongelare per cinque minuti e introducetela nel macchinario. Versate in un bicchiere il frullato ottenuto e ricoprite quindi con 120 grammi di yogurt bianco: un doppio colore, una doppia consistenza, una doppia bontà.

Sara Polotti

In questo articolo, scritto con la collaborazione della dott.ssa Claudia Polloni, direttrice della scuola primaria San Giuseppe di Meda, vi illustriamo le attività che dovrebbero essere proposte per sviluppare le competenze del bambino e sostenere uno sviluppo armonico. 

Perché se alcune scuole dell'infanzia hanno un approccio educativo avanzato, basato sul rispetto della natura del bambino, ancora troppe si basato sulla pedagogia della comodità. Per queste, l'obiettivo è che i bambini:

1. non si facciano male

2. non si sporchino troppo

3. non sporchino pavimenti e aule

4. portino a casa lavoretti belli che gratifichino i genitori

Ma esistono tantissime attività decisamente più stimolanti.

Le attività che tutti i bambini dovrebbero fare tra i 3 e i 6 anni: le proposte che le scuole dell'infanzia dovrebbero offrire ai bambini

Gioco simbolico

Role playing, drammatizzazione, lettura di storie

Benefici: sviluppo immaginazione, pensiero e dunque del linguaggio; capacità di risolvere problemi; scoperta di fenomeni; scoperta, esposizione e rielaborazione delle emozioni, costruzione di concetti

Routine quotidiane

Ingresso, riordino, lavaggio mani, nanna, pranzo, saluti...

Benefici: avere una buona padronanza dei concetti spazio-tempo aiuta nella letto scrittura (i bambini dislessici mostrano grandi fatiche in questo ambito)

Il calendario

Calendario delle presenze, agenda giornaliera e settimanale, calendario meteo...

Problematizzazione della realtà (quanti siamo presenti? Più o meno di ieri? Quanti giorni di pioggia? Più grandi, più piccoli, più mezzani?... Siamo presenti in 25 luca ci ha portato 28 caramelle ci bastano?...)

Benefici: sviluppo dei concetti di tempo che passa; problematizzazione della realtà; operare con numeri quantità, confronto; rispetto dei turni e dei tempi delle relazioni sociali

Filastrocche e canti

Filastrocche, canti, giochi di parole ("Inizia con", "Finisce con", "Un bastimento carico carico di..."), rime, ritrmo...

Benefici: sviluppo delle competenze metafonologiche (imparare a sentire, riconoscere e segmentare i suoni prerequisito fondamentale per letto-scrittura)

Attività manuali

Infilare perline o similari, ago e filo, impastare/modellare (pane, pasta di sale..), acquerelli su fogli grandi; disegno libero, ripetizione di ritmi con disegni o meteriale es. tappi (dare sequenza di tappi o oggetti e il bambino la ripete), accoppiamento colori (es.tasselli colorati con molletta colorata); allacciare e slacciare nastri, corde, bottoni, zip; usare lucchetti, chiavi; accoppiare tappo a bottiglia giusta; infilare oggetti in barattoli; ballare; imitare gli animali;
puzzle, costruzioni. Tagliare, strappare seguendo linee già tracciate

Benefici: ALLENARE PINZE SUPERIORI e ALLENARE CORDINAZIONE OCULO MANULA fino e GROSSO-MOTORIA, ANALISI VISIVA, quindi sviluppare i prerequisiti per usare tutto il materiale utile alla scrittura e alle discipline scolastiche (forbici, colla, penna, matita....), per organizzare il pensiero e stimolare la creatività che sta alla base della capacità di risolvere situazioni problematiche; inoltre queste attività. Allena costanza, la forza di volontà e l'impegno, fondamentali per portare a termine qualsiasi compito. Allenano capacità di analisi e pianificazione.

Classificazione

Cercare nel prato o in classe oggetti con determinate caratteristiche, classificarle e conservarle

Benefici: Abilità di classificazione e riordino (basi per logico-matematica e capacità di attenzione e concentrazione, ma anche di esposizione).

Giochi fisici

Fare percorsi, giochi motori, giochi di regole semplici. Importante soffiare e gattonare. Evitare assolutamente la competizione ponendo l’accento sul bello dell’attività, sul suo scopo.

Le competenze motorie

Sviluppo di tutte le competenze motorie: destra e sinistra, percezione e proprietà del proprio corpo. Importantissimi perché solo un bambino libero nel corpo può concentrarsi ed indirizzare le proprie capacità al momento opportuni nella direzione opportuna. Un buono sviluppo motorio è il primo requisito per un buon inserimento scolastico.

Materiali destrutturati

Utilizzare materiale destrutturato per costruire qualcosa sia individualmente che in gruppo.

Travasi, misurazioni

 

Ecco altre idee e spunti di gioco utili per una crescita completa e armonica del bambino:  

- Far costruire libri o cataloghi tattili, sensoriali.

- Tombola dell’udito, del tatto, dell’odore.

- Puzzle, riordino di sequenze

- Giochi con travasi, per organizzare, ordinare, travestirsi, infilare, aprire, chiudere, slacciare, allacciare…

- Accoppiare colori, forme, ombre

- Contare oggetti

- Avere in classe scatole piene di oggetti tra loro uguali, ripetuti e classificati: tappi, sassi, legumi o stoffe, fogli;

- Chiedere di contare o dividere i colori e le caratteristiche

- Usare vaschette con farine, sabbia per copiare segni grafici dati

- Dare segni grafici (simboli, disegni, numeri e lettere) e farli percorrere con il dito e poi ricoprire con piccoli elementi (fagioli) incollati.

- Tagliare cannucce e infilare creando ritmi

- Usare rotoli di carta igienica, colorarli e infilarli

- Creare dei mini stendi-panni e mini abiti e far appendere con mollette finti abiti, magari con criteri dati (colore, categoria…)

- Incollare e appiccicare adesivi

- Dare una bacinelle con forbici e far tagliare tasselli colorata da poter riusare per altri scopi

- Usare cucchiai, pinze e contagocce per i travasi 

- Vaschetta con farina o sabbia o terra e farli cercare, recuperare, lavare e classificare

- Dare cartoncini con forme e catalogarle nelle scatole corrispondenti

- Giocare con le ombre, osservarle, misurarle, accoppiarle

- Stare all’aria aperta più che si può

- Usare biglie

- Fare giochi in cui si gattona molto

- Fare giochi i cui si deve soffiare (es.bastoncino che tiene in alto la pallina, bolle con le cannucce…)

- Giochi di mira

- Timbrare centrando spazi dati

- Giocare con i colori a tempera: macchiare, soffiare, spruzzare

- Nascondere oggetti, simboli, lettere in una vaschetta di sabbia

 

Evitare le schede se non l'ultimo anno di asilo: possono essere utili in preparazione della scuola, ma solo dopo l’attività esperienziale presentata in questo articolo. 

Essere mamma in Italia non è uguale ad essere mamma in Cina, in Brasile, in Svizzera o in Canada. Ogni paese ha le sue leggi, certo, ma soprattutto le sue abitudini, radicate nell'immaginario della gente, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti.

Ma com'è essere mamma in Cile? Il Sud America è molto lontano da noi, fisicamente e mentalmente. Chissà come si vive la maternità!

La maternità nel mondo: cosa vuol dire essere mamma in Cile, dove allattare è normale e fare festa ancor di più

Abbiamo letto blog, articoli e testimonianze. E questo è ciò che emerge di questo paese colorato, analizzando le piccole e le grandi abitudini!

Partiamo dalla gravidanza: se a Milano, sul tram, faticate a trovare posto a sedere e il pancione vi pesa più della spesa, beh, non siete le uniche; ma le mamma cilene non soffrono questo problema: sembra che la gente, educata e di buon senso, non esiti un secondo a lasciare il posto e a sincerarsi che la futura mamma sia a suo agio, comoda e rilassata!

E una volta che nasce il bambino? A sentire una mamma cilena trasferitasi in America là i medici sono molto vicini ai genitori, non solo con i fatti: spiegano tutto ciò che li aspetta nel dettaglio, fornendo informazioni mediche importantissime. E ciò non accade in tutto il mondo: è proprio questa mamma a spiegare che la sua seconda figlia è nata in un ospedale americano, e che l'ha stupita non poco il fatto che i dottori non le spiegassero granché di ciò che stava succedendo durante il parto.

Un argomento sensibile come l'allattamento al seno in Cile è naturalissimo. Lì è il paradiso del latte materno: è incredibilmente normale vedere in pubblico donne che allattano e ormai nessuno si stupisce. E altrettanto comune è l'informazione su questo lato della maternità: le ostetriche offrono sempre servizi di aiuto alle mamme che vogliono allattare!

Le famiglie, in Cile, sono molto, molto legate. I membri della famiglia, dagli zii ai nonni fino ai cugini, si vedono ripetutamente durante la settimana, ed è un'abitudine consolidata e normale. Chi vive nelle grandi città e, non abituato a questo tipo di rapporto, pensa che ciò possa essere un pochino soffocante deve ricredersi: la famiglia unita, qui, è solo sinonimo di grande aiuto da parte di tutti!

Oltre ad andare spesso dalla nonna, però, i bambini possono divertirsi grazie all'enorme quantità di parchi gioco sparsi per le città. I parchi sono dappertutto, così come i venditori di palloncini, giochi e bolle di sapone. Ok, forse gli scivoli e le altalene sono più classici e quindi meno attenti alle rigide misure di sicurezza che potremmo trovare qui, ma sono amatissimi dalle mamme e dai bambini, che lo ritengono un passatempo imprescindibile.

Il tempo passato all'aria aperta, in ogni caso, è importantissimo per i cileni. Praticano solitamente molto sport, dall'arrampicata allo sci (sulle Ande!), e negli ultimi tempi andare in bicicletta sembra essere diventato il mezzo di trasporto preferito da tutti (tanto che sono nate alcune associazioni che aiutano le donne a imparare a guidarle!). E così anche i bambini ora girano con le loro piccole biciclette!

In generale, se pensiamo al Cile pensiamo ad un paese festoso e colorato. In effetti è così, e i bambini possono contare su feste di compleanno pazzesche! Dal primo compleanno fino all'adolescenza i bambini festeggiano o all'aperto o in edifici pensati apposta per l'evento, con musiche, cibo, amici e parenti che si scatenano.

Tuttavia, nelle giornate “normali” ciò che emerge è in realtà la tranquillità della gente, che si traduce nella tranquillità dei bambini. Sì, il Cile è festoso, ma ha un volume molto più basso rispetto agli altri paesi del mondo! Gli adulti, nei luoghi pubblici, non parlano a voce alta, e di conseguenza non lo fanno nemmeno i bambini. 

Per questo sarà raro sentire urla o schiamazzi infantili: i bimbi non hanno bisogno di essere rimproverati; sanno da soli quando è il momento di scatenarsi!

Sara Polotti

Di ambientazioni particolari per i servizi fotografici a mamme e bambini ce ne sono a bizzeffe. L'originalità rischia di scomparire, la bellezza di standardizzarsi. Ma per creare un set fotografico favoloso, semplice eppure sofisticato basta poco: un bagno caldo dal sapore fiorito.

Ecco il bagno botanico, un'idea bellissima per fotografie meravigliose: tra acqua e fiori le immagini più dolci della maternità

L'idea (che è venuta alla fotografa Jenna, di hobbsphotography.ca) è quella di fotografare il bellissimo momento del bagnetto di mamma e figlio appena nato rendendolo ancora più esteticamente speciale.

Ciò che rende perfetto lo scatto sono di certo i protagonisti, mamma e bimbo, ma l'ambientazione, non c'è nemmeno da dirlo, è spettacolare nella sua semplicità: un bagno arricchito da latte e fiori freschi.

Ricrearlo è semplice, basta avere una macchina fotografica abbastanza precisa e potente, con la quale fotografare poi dall'alto la situazione. Riempite la vasca da bagno con acqua mista a latte, e dopo che mamma e bebè si sono adagiati all'interno completate il quadro con le corolle di fiori freschi disparati: rose, ortensie, peonie, ranuncoli dei più diversi colori, ma anche rametti d'eucalipto che danno un tocco di verde decisamente suggestivo.

La luce è sempre meglio che sia naturale: scegliete quindi una vasca vicino ad una finestra e decidete poi il momento in cui scattare in base all'atmosfera che preferite (la mattina per scatti più tenui, il primo pomeriggio per una luminosità super).

(foto 1 http://hobbsphotography.ca/botanical-milk-soak/)

Il bagno floreale, in ogni caso, è sempre molto, molto rilassante, non solo nel caso decidiate di immortalare la bellezza della maternità, ma anche per un momento intimo rinfrescante e accoccolante.

Per un bagno speciale potete quindi creare dei sali da bagno già completi di fiori, fragranze e petali da utilizzare ogni volta che ne sentite il bisogno. La ricetta è semplice, ma l'effetto grandioso.

Assicuratevi di avere 200 grammi di Sali da bagno del Mar Morto di grana grossa, 150 di grana fine e 150 di Sali di Epsom extrafini, in modo da ottenere una consistenza perfetta. Indossando dei guanti in lattice, mescolate il sale con qualche cucchiaino dei vostri oli essenziali preferiti (arancia e lavanda sono ottimi), con tre cucchiai colmi di petali di rosa, tre di grani di lavanda, tre di calendula essiccata e tre dei petali del fiore che preferite.

(foto 2 http://www.soapqueen.com/bath-and-body-tutorials/soothing-floral-bath-salt-tutorial/)

Versate poi il tutto in barattoli ermetici e teneteli vicini alla vasca da bagno per utilizzarli ogni volta che volete, versandone nell'acqua tre cucchiai. Se avete paura di otturare lo scarico meglio proteggerlo con i dispositivi per raccogliere i capelli, oppure inserire i sali in bustine di lino immergendole poi direttamente nell'acqua.

Sara Polotti

Sara

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Cecilia

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