Trovare un’agenzia immobiliare a Lugano può sembrare solo il primo passo, ma spesso è quello che ti fa capire quanto sia diverso comprare casa in Svizzera rispetto ad altri Paesi. Regole che cambiano da cantone a cantone, permessi da conoscere bene, prezzi che non sempre seguono la logica… e poi ci sono le banche, le tasse, le aspettative da ridimensionare.

Non è complicato, ma è diverso. E chi parte senza qualche dritta rischia di perdere tempo, soldi e pazienza. In questo articolo trovi tutto quello che serve per orientarti: niente promesse, niente paroloni. Solo informazioni utili, spiegate in modo chiaro. Così puoi decidere con la testa — e, magari, anche con un po’ di entusiasmo.

Cosa serve davvero per comprare casa in Svizzera

Non basta trovare l’immobile giusto. In Svizzera, comprare casa significa prima di tutto conoscere le regole — perché non sono uguali per tutti, e nemmeno ovvie.

1. Sei svizzero o straniero? Cambia tutto.
Se sei residente, puoi comprare liberamente. Ma se vivi all’estero, le limitazioni sono molte. In alcune zone turistiche è possibile acquistare una casa vacanza, ma ci sono limiti sulla metratura e sull’uso. E no, non puoi affittarla tutto l’anno a terzi, nemmeno se è vuota.

2. Permesso di soggiorno: qual è il tuo?
Con un permesso B (residenza temporanea), puoi acquistare solo se ci vivi. Con un permesso C (residenza permanente), hai molta più libertà. E se hai appena iniziato a lavorare in Svizzera? Meglio informarsi bene prima di firmare qualcosa.

3. Mutuo? Non è come altrove.
Le banche svizzere chiedono che tu metta almeno il 20% del valore dell’immobile di tasca tua. Almeno metà deve essere “vera” — niente prestiti da amici o altri trucchi. E poi serve il reddito giusto, documentato, stabile.

4. Dove? Anche il cantone fa la differenza.
Ogni cantone ha regole sue. A Ginevra, per esempio, il mercato è blindato. A Lugano, più aperto. In campagna ci sono più occasioni, ma anche meno servizi. Quindi sì, vale la pena guardare bene mappa alla mano.

Dove conviene comprare casa in Svizzera?

Dipende da cosa cerchi. Non esiste “la zona migliore” per tutti. Ma ci sono differenze grosse tra città, periferie e paesi più piccoli. E no, non sempre il centro è la scelta più furba.

Città grandi – prezzi alti, ma tutto a portata
Ginevra, Zurigo, Basilea: belle, ma care. Anche un bilocale può costare quanto una villa in altre zone. Però hai scuole, trasporti, ospedali, e mille servizi sotto casa. Comodo, sì, ma non economico.

Zone periferiche – più spazio, meno spesa
Appena fuori dalle città, i prezzi scendono. Hai più verde, case più grandi, e spesso comunità tranquille. Se lavori in città ma puoi permetterti 30-40 minuti di treno, qui trovi soluzioni più accessibili.

Ticino – clima mite e lingua italiana
Lugano, Locarno, Bellinzona… sono tra le mete preferite per chi cerca casa senza dover imparare subito il tedesco. Il mercato è meno chiuso rispetto a quello di Ginevra o Zurigo. E sì, il sole c’è più spesso.

Zone rurali – affari possibili, ma serve flessibilità
In campagna si trovano ancora prezzi umani. Ma ci sono meno scuole, negozi, ospedali. E se nevica, si sente. Valgono se cerchi tranquillità, magari per la pensione o lo smart working.

Quanto costa davvero una casa in Svizzera?

La Svizzera ha la fama di essere cara. E sì, certe zone lo sono davvero. Ma dire “è tutto troppo costoso” non aiuta. I prezzi cambiano molto da una regione all’altra, e anche dentro la stessa città puoi trovare differenze enormi.

Esempi concreti? Eccoli.

  • A Zurigo, un appartamento di 3,5 locali può superare il milione di franchi.
  • A Lugano, con la stessa cifra, puoi trovare una casa indipendente con giardino.
  • In campagna, bastano anche 450–600 mila franchi per una villetta.

Non si tratta solo del numero di stanze. Conta anche l’anno di costruzione, la vista, i servizi vicini, e se l’immobile è già pronto o va ristrutturato.

E poi ci sono i costi nascosti. Chi compra casa spesso pensa solo al prezzo scritto sull’annuncio. Ma bisogna considerare anche:

  • Imposta di registro e notarile (1%–3% circa del valore)
  • Assicurazioni obbligatorie
  • Tassa annuale sulla proprietà
  • Condominio e manutenzione, se si tratta di un appartamento
  • Spese di ristrutturazione, se la casa non è nuova

In sintesi: serve un buon margine, non solo per l’acquisto ma per tutto il resto. E no, non conviene “tirare la corda” sul budget. In Svizzera, gli imprevisti si pagano — puntualmente.

Documenti, tempi e burocrazia: cosa aspettarsi

Comprare casa in Svizzera è meno stressante di quanto si pensi, ma solo se sai cosa serve fin dall’inizio. Le pratiche ci sono, e si muovono solo se tu lo fai per primo.

Documenti base — servono subito:

  • Documento d’identità valido
  • Permesso di soggiorno, se non sei cittadino svizzero
  • Prova del reddito (buste paga, dichiarazioni, contratto di lavoro)
  • Estratto del registro debitori (serve a dimostrare che non hai insolvenze)

Se chiedi un mutuo, le banche vogliono vedere anche:

  • Capitale proprio disponibile
  • Estratto del secondo pilastro (LPP), se usato per l’acquisto
  • Stima ufficiale dell’immobile
  • Piano di finanziamento dettagliato

Tempistiche — niente da improvvisare:

  • Dalla proposta all’atto notarile passano in media 2–4 mesi.
  • I tempi si allungano se l’immobile ha vincoli particolari, o se mancano documenti.

Nota importante: ogni cantone ha il suo modo di fare. Alcuni richiedono autorizzazioni speciali per gli acquirenti stranieri. In Ticino, per esempio, c’è meno burocrazia rispetto a Ginevra, ma comunque serve seguire le regole.

Conclusione

Comprare casa in Svizzera non è impossibile, ma non è qualcosa da improvvisare. Serve conoscere le regole, capire dove ha senso cercare, e prepararsi con i documenti giusti. Ogni passo ha le sue scadenze, i suoi costi, i suoi dettagli da non sottovalutare.

Il punto non è solo trovare “la casa giusta”, ma sapere come arrivarci senza inciampare. E sì, con un po’ di preparazione, diventa tutto più semplice. Basta sapere da dove partire — e a chi rivolgersi.

Cetrioli, 5 ricette facili e piene di gusto

Mercoledì, 09 Luglio 2025 12:34

Croccanti, leggeri e ricchi d’acqua, i cetrioli sono protagonisti dell’estate perché si prestano a tantissime ricette, dalle insalate alle zuppe fredde, fino a piatti originali e gourmet. Hanno anche importanti proprietà e benefici: il cetriolo è un ortaggio ricchissimo di acqua (oltre il 95%), molto povero di calorie (circa 12-16 kcal per 100 grammi) e contiene fibre, vitamine (soprattutto C e K) e minerali come potassio e magnesio. Favorisce l’idratazione, la sazietà e il buon funzionamento dell’intestino, aiuta a controllare colesterolo e glicemia e ha un lieve effetto diuretico. È inoltre una fonte di antiossidanti utili per la salute cardiovascolare e delle ossa.

Ecco cinque idee facili e gustose per portarli in tavola: sono fresche, semplici e veloci, da proporre anche agli ospiti durante le cene estive,.

1. Insalata greca

Un grande classico estivo che mette insieme sapori mediterranei è l'insalata greca. Basta tagliare a cubetti cetrioli, pomodori, cipolla rossa, peperoni verdi e aggiungere olive nere e feta. Condite con olio extravergine d’oliva, sale e origano. Un piatto unico fresco e colorato, perfetto per i pranzi veloci o come contorno.

2. Tzatziki

La celebre salsa greca si prepara grattugiando i cetrioli e mescolandoli con yogurt greco, aglio tritato, olio extravergine, sale e aneto o menta. Ottima come antipasto, per accompagnare pane pita, carne alla griglia o verdure. Ecco la ricetta.

3. Gazpacho di cetrioli

Una variante della zuppa fredda spagnola: frullate cetrioli con avocado, un po’ di cipolla, succo di limone, sale, pepe e olio extravergine. Servite ben freddo, magari con crostini di pane e qualche foglia di basilico. Ideale come primo piatto leggero nelle giornate più calde.

4. Involtini di cetriolo

Affettate i cetrioli per il lungo con una mandolina, spalmate sulle fette un velo di formaggio fresco (come robiola o caprino), aggiungete erbe aromatiche e arrotolate. Gli involtini sono perfetti come finger food per aperitivi estivi o buffet.

5. Sunomono

Cetrioli, alghe wakame e sesamo: questi i tre ingredienti principali della ricetta del sunomonol'insalata fresca giapponese da abbinare al riso bianco oppure da proporre come contorno sfizioso. Si prepara molto velocemente, è sano e fresco ed è davvero delizioso: un piatto della cucina orientale da scoprire e da riproporre a casa per gustare in maniera diversa i cetrioli. La ricetta è qui.

Quando arriva l’estate e il caldo si fa sentire, una delle cose più belle che possiamo fare con i nostri bambini è portarli al mare. E se c’è una regione che sa come accogliere le famiglie, quella è sicuramente le Marche! Meno battuta della Toscana ma altrettanto affascinante e comoda, ha spiagge attrezzate, acque pulite e fondali bassi: tutto quello che serve per una vacanza serena e divertente con i più piccoli. Ecco allora la nostra selezione delle 10 migliori spiagge per famiglie nelle Marche, perfette per costruire castelli di sabbia, fare il bagno in sicurezza e rilassarsi tutti insieme.

1. Senigallia – La Spiaggia di Velluto

Un vero classico per chi viaggia con i bambini! La sabbia fine e dorata, i fondali che degradano dolcemente e tantissimi stabilimenti balneari attrezzati con giochi e animazione. Senigallia è anche Bandiera Blu, sinonimo di mare pulito e servizi di qualità.

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2. Numana Bassa

Qui i piccoli possono giocare tranquillamente sulla riva, mentre i genitori si rilassano sotto l’ombrellone. La spiaggia è ampia, ben organizzata e offre anche aree ombreggiate, perfette per le ore più calde.

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3. Grottammare

Un lungomare bellissimo, piste ciclabili e tanti parchi giochi: Grottammare è la meta ideale per le famiglie dinamiche. La spiaggia è di sabbia fine e il mare è calmo, perfetto per le prime nuotate dei bambini.

4. Porto Recanati

Qui troverete stabilimenti con tutti i comfort, aree gioco dedicate e una passeggiata sul lungomare che al tramonto diventa magica. Da non perdere i gelati artigianali delle gelaterie locali!

5. Sirolo – Spiaggia di San Michele

Per chi ama la natura e vuole far scoprire ai bambini la bellezza delle spiagge più selvagge, San Michele è perfetta: acqua cristallina, ciottoli e tanto verde intorno. Consigliata per famiglie con bimbi un po’ più grandi, che amano esplorare.

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6. Marcelli di Numana

Questa località è super attrezzata per i piccoli ospiti: giochi sulla spiaggia, mini club e tanti servizi pensati proprio per le famiglie. Il mare è calmo e la sabbia perfetta per giocare.

7. Civitanova Marche

Ampia, comoda e con tante aree verdi nelle vicinanze. Qui i bambini possono divertirsi in sicurezza e i genitori trovare relax e buona cucina nei ristorantini sul mare.

8. Porto San Giorgio

Una spiaggia lunga e spaziosa, ideale per lunghe passeggiate e giochi in riva al mare. Gli stabilimenti offrono animazione e attività per tutte le età.

9. Cupra Marittima

Perfetta per chi cerca tranquillità: spiaggia di sabbia fine, mare limpido e fondali bassi. Ideale per i più piccoli che vogliono giocare in acqua senza pensieri.

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10. Pedaso

Una perla meno conosciuta, ma davvero accogliente. Qui troverete spiagge di ghiaia e sabbia, mare pulito e un’atmosfera familiare che conquista subito grandi e piccini.

Natura, comfort, divertimento, italianità...  La Toscana è una delle regioni italiane più amate dalle famiglie per le vacanze estive: il suo litorale offre spiagge attrezzate, mare pulito, fondali bassi e tanti servizi pensati per i più piccoli. Ecco una selezione delle 10 migliori spiagge per famiglie in Toscana, ideali per trascorrere giornate serene tra giochi sulla sabbia, bagni sicuri e relax sotto la pineta.

1. Forte dei Marmi (Versilia)

Una delle località più iconiche della Versilia, famosa per le sue spiagge dorate, i numerosi stabilimenti attrezzati, aree gioco, animazione e servizi family-friendly. Perfetta per chi cerca comfort e divertimento per tutte le età.

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2. Viareggio (Versilia)

Da anni insignita della Bandiera Verde dei pediatri, Viareggio offre stabilimenti con piscine, mini club, giochi sulla spiaggia e un lungomare ricco di gelaterie e locali per famiglie.

3. Marina di Pietrasanta (Versilia)

Spiaggia ampia, sabbia fine, stabilimenti ben attrezzati e tante attività per bambini. La presenza di pinete e parchi giochi nelle vicinanze la rende una delle mete più amate dalle famiglie.

4. San Vincenzo (Costa degli Etruschi)

Ampie spiagge di sabbia dorata, mare trasparente e fondali bassi. La vicinanza con il Parco di Rimigliano permette di alternare mare e passeggiate nella natura. Ottima l’offerta di stabilimenti e servizi per famiglie.

5. Cecina (Costa degli Etruschi)

Cecina è una meta amatissima dalle famiglie grazie alle sue spiagge ampie, sabbiose e ben attrezzate. La zona di Marina di Cecina offre stabilimenti con aree gioco, animazione, bar e ristoranti, oltre a tratti di spiaggia libera. La presenza della grande pineta costiera permette di trovare ombra e frescura durante le ore più calde, ideale per picnic e giochi all’aperto. Il mare è limpido, i fondali sono bassi e sicuri per i bambini.

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6. Follonica (Maremma)

Spiaggia ampia, sabbia fine e fondali che digradano dolcemente: Follonica è ideale per i bambini piccoli. Numerosi stabilimenti offrono giochi, animazione e servizi dedicati alle famiglie.

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7. Punta Ala

Lunga spiaggia di sabbia fine, mare calmo e pineta alle spalle. Gli stabilimenti offrono aree gioco, noleggio pedalò e ristorazione adatta anche ai più piccoli.

8. Spiaggia della Sterpaia (Piombino)

Situata all’interno del Parco Naturale della Sterpaia, offre mare trasparente, fondali bassi e una pineta attrezzata con tavoli e aree picnic. Ideale per chi cerca natura e tranquillità senza rinunciare ai servizi.

9. Marina di Grosseto e Principina a Mare (Maremma)

Entrambe le località sono note per le spiagge ampie, la sabbia fine, il mare pulito e i numerosi stabilimenti con servizi per famiglie. La presenza di pinete e piste ciclabili aggiunge valore alla vacanza.

10. Tirrenia (Litorale Pisano)

Spiagge larghe, sabbia fine e stabilimenti che propongono animazione, giochi e aree attrezzate. Facilmente raggiungibile da Pisa, è una meta molto apprezzata dalle famiglie anche per la varietà di servizi e la vicinanza alla città.

Quando pensiamo all’estate, la prima preoccupazione è sempre la protezione della pelle dal sole, ma anche i capelli meritano la stessa attenzione. Sole, salsedine, vento e cloro sono nemici silenziosi che possono rendere la chioma secca, opaca e fragile. I raggi UV, infatti, non risparmiano la fibra capillare: la danneggiano, ne indeboliscono la struttura e fanno perdere idratazione e brillantezza. Il temuto “effetto paglia” è spesso il risultato di questa esposizione incontrollata.

Perché serve la protezione solare per capelli

La protezione solare per capelli non è un mito, ma una realtà fondamentale. A differenza della pelle, i capelli non si “scottano”, ma i filtri solari specifici creano una barriera contro i raggi UVA e UVB, la salsedine e il vento, contrastando la perdita di cheratina e la secchezza. Questi prodotti, spesso in formato spray o olio leggero, contengono ingredienti nutrienti come oli di cocco, mango o papaya, che proteggono la fibra capillare e mantengono la chioma morbida e luminosa.

Come proteggere i capelli al mare

Prima di ogni immersione, è utile bagnare i capelli con acqua dolce per ridurre l’assorbimento di sale e cloro. L’applicazione di uno spray solare con SPF specifico per capelli va rinnovata frequentemente durante la giornata, proprio come la crema solare per la pelle. Un accessorio come un cappello o un foulard è un alleato prezioso per schermare i raggi più intensi e preservare l’idratazione naturale della chioma.

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La cura dopo il sole

Al rientro dalla spiaggia, la chiave è detergere delicatamente i capelli con shampoo lenitivi che eliminano residui di salsedine e prodotti solari. Balsami e maschere nutrienti aiutano a riparare la fibra capillare, restituendo morbidezza e lucentezza. I sieri leave-in, ricchi di antiossidanti, completano il trattamento, mantenendo i capelli elastici e protetti anche dopo l’esposizione solare.

Un gesto d’amore per la chioma

Prendersi cura dei capelli al mare non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio gesto di prevenzione. L’uso di prodotti con SPF specifico per capelli aiuta a mantenere la chioma sana, luminosa e resistente, evitando danni che si accumulano nel tempo. Come per la pelle, anche per i capelli il sole può essere un alleato prezioso, se affrontato con la giusta protezione.

Ogni anno in Italia migliaia di bambini e adolescenti vengono colpiti da tumori del sangue, una categoria di malattie complesse che richiedono diagnosi precise e trattamenti mirati. Per comprendere meglio queste patologie, è importante conoscere le caratteristiche principali delle malattie più comuni in età pediatrica, come la leucemia linfoblastica acuta, la leucemia mieloide acuta, le sindromi mielodisplastiche e i linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin.

In questo articolo, spieghiamo in modo chiaro e sintetico cosa sono queste malattie, quali sono i sintomi più frequenti e come si sviluppano, per chi desidera approfondire l’argomento. Una conoscenza di base sulle malattie ematologiche pediatriche fondamentale per riconoscere precocemente i segnali di allarme e garantire ai piccoli pazienti un percorso di cura tempestivo e adeguato.

Leucemia linfoblastica acuta (LLA)

La leucemia linfoblastica acuta è il tumore del sangue più comune nei bambini, rappresentando circa il 75% di tutte le leucemie pediatriche. Questa malattia è causata dalla proliferazione incontrollata di cellule immature dei linfociti, un tipo di globuli bianchi fondamentali per il sistema immunitario. Le cellule leucemiche si accumulano nel midollo osseo e nel sangue, ostacolando la produzione normale di cellule sane.

I sintomi più frequenti includono anemia (pallore, stanchezza, debolezza), febbre persistente dovuta a infezioni ricorrenti, sanguinamenti e formazione di lividi per la carenza di piastrine, oltre a dolori ossei e articolari causati dall’infiltrazione delle cellule leucemiche nelle ossa. Spesso si osserva anche un ingrossamento indolore dei linfonodi, del fegato e della milza, che può causare senso di pienezza addominale e perdita di appetito.

Poiché molti di questi sintomi sono comuni anche ad altre malattie meno gravi, è fondamentale una diagnosi tempestiva per iniziare rapidamente la terapia e migliorare la prognosi. La leucemia linfoblastica acuta può manifestarsi in modo acuto o subacuto, con sintomi che possono insorgere in pochi giorni o svilupparsi lentamente nel tempo.

Leucemia mieloide acuta (LMA)

La leucemia mieloide acuta è una forma di leucemia che colpisce le cellule mieloidi, precursori di globuli rossi, piastrine e alcuni globuli bianchi. Anche in questo caso si verifica una crescita rapida e incontrollata di cellule immature nel midollo osseo, che impedisce la produzione di cellule ematiche normali.

I sintomi della LMA sono simili a quelli della LLA e includono anemia, infezioni frequenti, sanguinamenti, affaticamento e dolori ossei. La malattia può progredire rapidamente e richiede un intervento medico urgente. Sebbene meno comune della LLA in età pediatrica, la LMA è una sfida importante perché la cura e i protocolli terapeutici sono estremamente specifici.

Sindromi mielodisplastiche

Le sindromi mielodisplastiche sono un gruppo di malattie caratterizzate da una produzione inefficace delle cellule del sangue da parte del midollo osseo. Queste malattie possono causare anemia, infezioni e tendenza al sanguinamento a causa della riduzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. In alcuni casi, le sindromi mielodisplastiche possono evolvere in leucemia mieloide acuta.

Linfoma di Hodgkin

Il linfoma di Hodgkin è un tumore che colpisce i linfociti, in particolare quelli presenti nei linfonodi. È caratterizzato dalla presenza di cellule specifiche chiamate cellule di Reed-Sternberg. I sintomi principali sono l’ingrossamento indolore dei linfonodi, spesso nel collo, accompagnato da febbre, sudorazioni notturne, prurito e perdita di peso.

Questa forma di linfoma è più frequente durante l’adolescenza e ha generalmente una buona prognosi grazie a terapie efficaci e mirate.

Linfoma non-Hodgkin

Il linfoma non-Hodgkin comprende un gruppo eterogeneo di tumori che interessano i linfociti B o T. Si manifesta con l’ingrossamento dei linfonodi e può coinvolgere anche organi come milza, fegato e midollo osseo. I sintomi possono includere gonfiore, febbre, perdita di peso e affaticamento.

Anche in questo caso, le terapie sono sempre più personalizzate e permettono spesso una buona risposta ai trattamenti.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 2.200 nuovi casi di tumori pediatrici, oltre la metà dei quali riguarda tumori del sangue.

La leucemia linfoblastica acuta è la forma più frequente di tumore del sangue in età pediatrica, con circa 500 nuove diagnosi ogni anno. Seguono la leucemia mieloide acuta, con 70 casi annuali, e le sindromi mielodisplastiche, che registrano circa 25 nuovi casi. Per quanto riguarda i linfomi, più comuni durante l’adolescenza, si stimano circa 300 casi di linfoma di Hodgkin e circa 200 di linfoma non-Hodgkin ogni anno. A illustrarlo, come spiega Ansa, è Angela Mastronuzzi, presidente dell’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica (Aieop).

Guarigione e protocolli

Le percentuali di guarigione dei tumori pediatrici del sangue sono elevate: in media, si attestano intorno all’80% nei bambini e al 70% negli adolescenti, con punte che raggiungono il 90% per alcune forme. Questi risultati sono possibili grazie a protocolli clinici che permettono di trattare ogni paziente con terapie personalizzate e standardizzate, assicurando qualità e uniformità delle cure nei 50 Centri Aieop presenti sul territorio nazionale.

Fondamentale è il contributo dell’Associazione Italiana Leucemie (Ail), che finanzia l’assunzione di Data manager per garantire la corretta gestione dei dati e la continuità degli studi clinici. Attualmente sono attivi 37 studi clinici, nazionali e internazionali, e oltre 75.000 bambini sono coinvolti in studi osservazionali. Questo sistema consente ai piccoli pazienti italiani di essere curati secondo gli stessi standard degli altri Paesi europei aderenti al consorzio Bfm. Centrale nell’assistenza è anche la collaborazione tra Ail e Aieop, iniziata oltre 50 anni fa e oggi estesa al supporto sociale, come l’accoglienza nelle Case Ail, l’istruzione in ospedale e il trasporto verso i centri di cura.

 

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Il pesto di rucola è una salsa fresca e profumata, perfetta per chi cerca un’alternativa originale al classico pesto genovese. Il sapore è leggermente amarognolo e piccante e grazie alla cremosità dei formaggi e alla croccantezza della frutta secca lo si può usare per condire pasta sia calda che fredda, lunga o corta, ma anche per arricchire crostini, pizze o insalate, e persino per accompagnare un pinzimonio di verdure.

Pesto di rucola, la ricetta velocissima

 

Scegliere un nome per una bambina o un bambino è una decisione importante. Alcuni genitori cercano un significato profondo, altri si affidano alla tradizione di famiglia, altri ancora si lasciano ispirare dalle passioni personali. Lo sport, con i suoi valori di forza, determinazione, coraggio e impegno, può diventare una fonte originale e significativa. Atlete e atleti del passato o del presente possono offrire spunti interessanti, così come alcune discipline sportive o i concetti che le rappresentano.

Nomi maschili e femminili ispirati a grandi campioni e campionesse italiane

Molti nomi possono rendere omaggio a figure iconiche dello sport italiano, che hanno lasciato un segno non solo nei risultati, ma anche nell’immaginario collettivo.

Federica è un nome che negli ultimi anni è stato spesso associato a Federica Pellegrini, la nuotatrice più medagliata della storia italiana. È un nome di origine latina che significa "colei che porta la pace", ma grazie alla sua portavoce sportiva trasmette anche un’idea di determinazione e tenacia.

Gianmarco, invece, rimanda immediatamente a Gianmarco Tamberi, oro olimpico nel salto in alto a Tokyo 2020. Il nome, composto da Giovanni e Marco, è un classico italiano, ma la sua associazione con Tamberi lo carica di energia positiva, resilienza e spirito di squadra.

Valentina è un altro nome femminile che richiama più di una sportiva: Valentina Vezzali (scherma) e Valentina Marchei (pattinaggio artistico). Il significato originario del nome è “forte, in salute” e la sua diffusione è stata amplificata proprio grazie a figure come queste.

Lorenzo, oltre a essere tra i nomi più amati in Italia, può richiamare il tennista Lorenzo Musetti o il pilota motociclistico Jorge Lorenzo (di origine spagnola, ma con una forte base di tifosi anche in Italia). È un nome che unisce eleganza e sportività.

Martina, oggi molto diffuso, richiama Martina Navratilova, leggenda del tennis, anche se non italiana. Ma nel nostro paese è diventato popolare anche grazie alla ginnasta Martina Maggio, tra le azzurre protagoniste alle Olimpiadi. Il nome deriva da Marte, dio della guerra: forza, strategia e azione.

Filippo, oltre a essere un classico della tradizione italiana, è portato con orgoglio da Filippo Tortu, primo italiano a correre i 100 metri sotto i 10 secondi. Un nome che unisce velocità e grazia.

Sofia è associato a Sofia Goggia, campionessa di sci alpino. Il nome è già tra i più amati dai genitori italiani, ma l’associazione con un’atleta coraggiosa e determinata lo rafforza ulteriormente.

Alessandro è il nome di molti calciatori famosi, tra cui Alessandro Del Piero. Ma anche di pallavolisti, come Alessandro Michieletto, punta di diamante della nazionale italiana. È un nome solido, carico di storia e molto amato.

Paola, invece, è diventato sinonimo di potenza e carisma grazie a Paola Egonu, stella del volley mondiale. Un nome che unisce semplicità e forza d’impatto.

Francesca richiama la pallanuotista Francesca Pomeri o la schermitrice Francesca Boscarelli. Un nome classico, ricco di personalità, legato a diverse discipline.

Andrea, per esempio, è stato portato da Andrea Pirlo, calciatore amatissimo, e da Andrea Dovizioso, pilota MotoGP. È un nome trasversale, sportivo e affidabile.

Elisa, legato a Elisa Di Francisca, schermitrice e campionessa olimpica. Ha un suono dolce ma deciso, ed è adatto a chi cerca un equilibrio tra delicatezza e carattere.

E infine Sara, che ricorda la campionessa di salto in alto Sara Simeoni; Mario, per il ribelle Balotelli; e Carolina, per la grazia della pattinatrice Kostner.

In Italia, circa un bambino su tre presenta un problema di peso: nel 2023 il 19% dei bambini risultava in sovrappeso e quasi il 10% obeso, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il nostro Paese si conferma così tra quelli con i tassi più alti di eccesso ponderale in età infantile in Europa, un quadro che rende urgente l’adozione di misure concrete per la prevenzione e la promozione della salute tra i più giovani.

La proposta di legge popolare Longaevitas

In risposta a questa emergenza, l’associazione Longaevitas APS ha presentato una proposta di legge popolare che punta a introdurre l’insegnamento obbligatorio dell’educazione alimentare, degli stili di vita sani e della sostenibilità ambientale nelle scuole, a partire dalla scuola dell’infanzia. L’iniziativa è stata lanciata a Roma il 25 giugno 2025, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali e professionisti del settore.

Il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista e direttore del Comitato scientifico Longaevitas, ha sottolineato come sia fondamentale che le istituzioni si facciano carico di trasmettere regole e conoscenze corrette su alimentazione e salute, non solo agli adulti ma soprattutto a bambini e adolescenti. L’obiettivo, ha dichiarato, è “non aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni”, attraverso una formazione che permetta di mantenere un buono stato di salute fin dalla giovane età.

Obiettivi e contenuti della proposta

La proposta di legge mira innanzitutto a introdurre l’educazione alimentare come materia curricolare in tutte le scuole, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. L'obiettivo è promuovere stili di vita sani e la sostenibilità ambientale, collegando la salute individuale al rispetto dell’ambiente, ma anche formare personale qualificato per insegnare ai ragazzi come nutrirsi correttamente. Infine, si vuole lanciare una campagna di sensibilizzazione nazionale, #firmaperlasalute, per raccogliere le firme necessarie e coinvolgere l’opinione pubblica.

Il contesto normativo e le altre iniziative

Attualmente, in Italia non esiste l’obbligo di insegnamento dell’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado. Alcune iniziative legislative sono state presentate negli ultimi anni, ma nessuna è ancora diventata legge. Le proposte in discussione prevedono, tra l’altro, l’integrazione dell’educazione alimentare nell’insegnamento dell’educazione civica e la promozione di manifestazioni pubbliche per diffondere la cultura alimentare anche vegetariana e vegana.

L’introduzione dell’educazione alimentare a scuola rappresenta un investimento culturale e sanitario di lungo periodo. In che senso? Oltre a prevenire patologie legate a cattive abitudini alimentari, la proposta mira a sostenere il consumo di cibo sano e di qualità a lungo termine, partendo dalle sane abitudini durante l'infanzia. Ma in questo modo si ridurrebbero anche i costi sanitari legati a malattie croniche prevenibili e, inoltre, si promuoverebbe l’occupazione nel settore primario e nelle filiere agroalimentari locali.

I benefici sono dunque sfaccettati e ampi: la speranza è che la proposta non cada nel vuoto!

Sara

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Cecilia

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