Devo dire che mi sto proprio sbizzarrendo con i miei succhi vivi creati con Estraggo Pro: in estate il tripudio di frutta che ci offre la Natura stimola all'inverosimile la mia creatività e rende la formulazione dei miei estratti particolarmente vivace!

Ecco 15 ricette estive di estratti con frutta e verdura fresca: da estratti detox a estratti per fare il pieno di vitamine, tutto quello che vi serve per vivere la vostra estate all'insegna del benessere e del gusto

 

1. Succo verde detox

- succo mezzo limone bio

- una tazza grande di spinacini

- un cm di radice di zenzero

- una mela

- gambo di 1/2 sedano

- 4 foglie di menta 

 

2. Super succo antiox

- mezza barbabietola (rapa rossa)

- 2 carote grandi

- 1 mela

- 1 cm di zenzero

- succo di mezzo limone

 

3. Potassio e magnesio

- 1 zucchina

- 1 tazza di spinacini

- 1 albicocca

- 1 pesca

 

4. Pranzo nel bicchiere

- 1/2 barbabietola

- 2 carote

- 1 mela

- 1/2 cetriolo o 1 zucchina

 

5. Brezza Caraibica

- 1/2 mango

- 1/4 di ananas (togliere la parte centrale)

- 1 cm di zenzero

 

6. Think pink

- 1/2 barbabietola

- 1 mela rossa

- 10 fragole

- 1 fetta di anguria

 

7. Barbados

- 1/4 ananas

- 1 fetta melone

- 2 kiwi

 

8. Esplosione estiva

- 4 prugne

- 3 pesche

- 3 albicocche

 

9. Tramonto

- 2 pesche

- 1/4 ananas

- 5 fragole

- 1/5 melone

 

10. Antistress

- 1 carota

- 1/2 peperone rosso

- 1 pomodoro

- 1 cm di zenzero

- 1 gambo di sedano

- 1/2 barbabietola

 

11. Sonno sereno

- 2 gambi di sedano

- 1/2 lattuga

- 1 cetriolo

- 6 foglie di melissa

 

12: Drena and slim

- 1 cetriolo

- 1/3 ananas

- 1 gambo di sedano

- 1 zucchina

 

13. Rivitalizzante

- 150 g di lamponi

- 1/4 melone

- 1 mela

- 1 pesca

 

14. Tintarella

- 5 albicocche

- 1/2 mango

- 3 carote

- 1 cm di zenzero

 

15. Verde estate

- 1 zucchina

- 5 foglie di basilico

- 1 pesca

- 1 tazza di spinacini

- 1 mela

 

La redazione di Mammapretaporter 

 

La vita da mamma è faticosa, in particolare se hai pochi o nessun aiuto da parte della rete famigliare e lavori: conciliare tutto sembra impossibile, ma spesso un salto mortale di qui, una coincidenza fortuita e un po' di pazienza e alla fine tiriamo sera riuscendo a fare tutto. 

Ci sono però alcune abitudini di noi mamme moderne che peggiorano considerevolmente la qualità della nostra vita e aumentano i nostri livelli di stress già fortemente compromessi: 

Ecco allora che vi elenco le 16 cattive abitudini che aumentano lo stress delle mamme moderne e che dovremmo impegnarci a eliminare, o almeno contenere: 

- Controllare la mail tutte le volte che compare l'avviso sul cellulare: non raccontiamoci balle, è solo curiosità quella che ci fa aprire e leggere. Non avremo una promozione per la celerità con cui le apriamo, leggiamo l'inizio e poi anche volendo siamo impossibilitate a rispondere a causa dei bimbi. Se quella mail sbirciata conteneva qualcosa di importante trascorreremo le ore successive con ansia e senso di colpa per non poter rispondere, in caso contrario avremo sprecato tempo e interrotto le nostre attività extra lavorative.

- Pretendere di avere sempre la casa a posto: basta, non siete più una coppia ma una famiglia con figli. La priorità dei nostri figli, giustamente non è e non deve essere la pulizia sopratutto nei primi anni di vita. Manteniamo un buon livello di igiene per il resto facciamo tante belle passeggiate e ricaviamo gioia e piacere dalle relazioni e meno dal water che brilla e profuma. Avremo tempo tutta la vita per avere una casa perfetta, ma i nostri figli sono piccoli adesso. 

- Preoccuparsi e pensare a eventi fuori dal nostro controllo: preoccuparsi delle uscite adolescenziali di nostro figlio in motorino a 16 anni quando ne ha 6, la possibile maestra stronza alle elementari nell'ultimo anno di materna, del viaggio in aereo per il matrimonio dei cugini nel vicino 2019 e del ritorno a lavoro e del distacco dopo 6 settimane dal parto, non è cosa molto furba e benefica per il nostro benessere. Il nostro mantra deve essere: una cosa per volta, affrontiamo una cosa alla volta e con fiducia nella vita. Qualcuno diceva "chiedi e ti sarà dato" giusto? Viviamo con positività!

- Leggere continuamente Facebook e le sue notifiche: i social sono uno strumento eccezionale di condivisione, di socializzazione, scambio e supporto ma... danno dipendenza. Usiamoli quindi con cautela: consultiamoli quando possiamo effettivamente dedicare 5 minuti almeno, in primis perchè per i bimbi è assolutamente frustrante avere la mamma attaccata a uno smartphone, e per il nostro sistema nervoso lo è altrettanto perchè aumentiamo le già numerose interruzioni a cui siamo sottoposte con i bambini durante la giornata. Infine perdiamo tantissimo tempo: meglio concentrare tutto ciò che dobbiamo fare in una volta e poi ritagliarci dei momenti da sole senza subire richieste continue.

- Scattare continuamente foto: durante un viaggio inAlgeria un compagno mi disse. "I veri viaggiatori non scattano foto, perchè queste non ti consentono di vivere pienamente e consapevolmente il viaggio". E' bello avere delle foto dei propri bimbi e catturare i momenti felici trascorsi insieme ma è frustrante per i più piccoli e controproducente per il nostro benessere scattare e poi condividere ogni tre per due le foto. Prima di ricordare i momenti dobbiamo viverli, e se li viviamo al 100% li ricorderemo in maniera efficace senza subire eccessivo stress.

- Andare a dormire tardi: la nostra ipofisi ha bisogno di andare a dormire alle 10,30, massimo alle 11. Lo so, spesso finiamo di sistemare la cucina a quell'ora e l'idea di non avere un momento di tregua e di relax a fine giornata ci da un senso di grande tristezza, come se avessimo solo doveri e non ci fosse concesso mai neanche un momento per noi. Due cose possiamo fare: coinvolgere il nostro partner nelle faccende da sbrigare e nel mettere i bimbi a nanna (spieghiamoli come ci sentiamo senza accusarlo, chiediamoli aiuto).

- Fare più cose contemporaneamente: oltre al dono della maternità noi esseri femminili abbiamo la capacità di fare più cose contemporaneamente. Ma attenzione, non abusiamone! Cerchiamo invece di limitare al massimo i momenti della giornata in cui dobbiamo fare più cose contemporaneamente. Il nostro mantra: "una cosa per volta". Imponiamoci di stare mezz'ora sedute senza cellulare a giocare con i nostri figli, così nei minuti successivi loro saranno più propensi a lasciarci fare le nostre cose. Se invece il bimbo è particolarmente piccolo e desideroso di contatto fisico la fascia è ciò che fa per noi per consentirci di avere le mani libere per occuparci di altro. Dopo alcuni anni di vita da mamma mi sono resa conto che spesso per l'ansia di "fare in fretta" facevo almeno tre cose insieme tutte male ma con la consapevolezza che "tanto in qualche modo riuscivo a sbrigarmela: no, non è così. O meglio si, in determinati momenti devi fare più cose nello stesso momento,  sopratutto se hai più di un figlio: ma è importante poi capire che non può essere la normalità perchè alla lunga il nostro corpo arriva a livelli di stress troppo alti. Ho capito che l'organizzazione, unita a un po' di elasticità mentale fa davvero tanto: e quello che non riusciamo a fare oggi lo faremo domani, nessuno può e deve giudicarci se non riusciamo a sbrigare tutto (ma sappiamo che siamo noi le maggiori arpie di noi stesse); in realtà ho scoperto che occupandomi di una cosa per volta, quindi quando gioco con i bambini non attacco la lavatrice, non guardo Facebook, non rispondo al telefono, quando voglio vedere una mia amica se posso lo faccio la sera senza bimbi, ho molto più tempo per fare tutto e i piccoli ne hanno ottenuto un grande beneficio: eh si, perchè anche il loro sistema nervoso è frastornato quando siamo delle mine vaganti per casa!

- Programmare troppe attività e impegni: noi donne e mamme di oggi siamo dei meravigliosi vulcani di idee e iniziative. Abbiamo tantissime passioni e interessi e relazioni significative da portare avanti. Vogliamo offrire ai nostri figli le più variegate esperienze ma abbiamo un problema: vogliamo fare troppo e sottoponiamo i nostri bambini a una miriade di impegni, sia come attività extra scolastiche sia come appuntamenti nel week end. Il nostro fine è sicuramente lodevole, ma in primis i bambini devono imparare ad annoiarsi e chi più chi meno devono essere sottoposti a momenti di ozio: si, i nostri figli hanno bisogno di vedere e affrontare quel vuoto per non averne paura, per sviluppare creatività e numerose capacità che saranno loro utili quando saranno adulti. Ma quest'ansia di fare troppe cose è riferita anche a noi mamme: come detto prima siamo dei vulcani di energia e di iniziative, ma dobbiamo necessariamente effettuare delle scelte: selezioniamo accuratamente le persone, ritagliamoci dei momenti senza bambini, rivendichiamo a testa alta i nostri spazi senza sensi di colpa e ricordiamoci che la felicità non corre...

- Non chiedere aiuto: vai a capire cosa ci passa per la testa ma quando diventiamo mamme vogliamo fare le eroine. Ma... una brava mamma è colei che fa tutto da sola o che è consapevole del proprio bene e di quello dei propri bambini e si organizza chiedendo ove possibile aiuto al fine di tutelare il benessere suo e loro?

- Alzarsi al mattino e controllare il cellulare: è davvero un'azione che destabilizza il nostro sistema nervoso e di conseguenza il delicato equilibrio ormonale al nostro risveglio. Prima di mezz'ora dalla sveglia mattutina divieto assoluto di guardare il cellulare mamme!

- Addormentarsi con il cellulare: idem come il precedente. Un bel libro, un bel film e divieto assoluto di guardare il cellulare almeno mezz'ora prima di andare a dormire. E' importante a un certo punto della giornata "abbandonare" il mondo esterno e concentrarci sul nostro sè, sopratutto quando siamo mamme e il tempo per noi è davvero poco. Nei primi anni quando i bimbi erno piccoli piccoli mi addormentavo sempre con loro, o meglio svenivo appena ci coricavamo sul lettone (in realtà erano loro che mettevano a dormire me!); ora dopo il loro addormentamento amo accendere un incensino e una candela e in inverno non può macare una calda tisana

- Posticipare le commissioni: un conto è immolarsi per fare tutto quello che dobbiamo fare, un altro è non organizzarsi e ritrovarsi a dover fare tutto all'ultimo. Io sono una maestra in questo ma sto imparando che tutto ciò ha un impatto pazzesco nella mia vita: con i bambini l'imprevisto è dietro l'angolo e pensare di pagare quel bollettino in posta proprio l'ultimo giorno significa assicurarci una febbre del piccolo esattamente un'ora prima di uscire di casa. Anche in questo caso organizzazione è la parola d'ordine!

- Non appuntarsi le cose da fare e poi dimenticarsele: correndo sempre come pazze con l'ansia dentro di non riuscire a espletare i compiti della giornata spesso non riusciamo neanche a fermarci per appuntarci sul telefono o sull'agenda ciò che dobbiamo fare e alla fine perdiamo pezzi qua e là e la nostra autostima va sottoterra. A volte mi sento un po' ridicola ad aprire l'agenda quando una mia amica chiede di vedersi un pomeriggio con i bimbi, neanche fossi una top manager di una multinazionale. Ma ragazze sono pronta a scommettere che una mamma contemporanea ha molti, ma molti più impegni di una super manager! Per cui bando alle ciance, tiriamo fuori l'agenda e scriviamo tutto, e dico tutto quello che dobbiamo fare e prima di rispondere "assolutamente si" a qualcuno consultiamola! Avere un'agenda ci faciliterà il processo di organizzazione anche a lunga durata in quanto visivamente saremo in grado di comprendere gli impegni presi. 

- Non prendesi momenti di relax senza figli: questo retaggio di mamma martire deve assolutamente essere messo da parte. Noi insegnamo ai nostri figli prima di tutto attraverso l'imitazione: quindi un bambino che vede una mamma serena, appagata, che si prende cura di sè interiorizzerà il concetto che è giusto prendersi cura di sè e delle relazioni che ci circondano. Inoltre come dico sempre, puntiamo sul tempo di qualità piuttosto che interminabili settimane di agonia senza tregua solo per senso del dovere!

- Dire si a tutti: basta e dico basta dire si a tutti. Si a nostro figlio che desidera vedere tanto l'amico proprio quel giorno dove noi abbiamo altre 10 commissioni da fare dopo una notte insonne con il piccolo e il seno dolorante. Si a nostro marito per andare a portare quel documento dal commercialista tanto siamo a casa o di strada. Si all'amica che se non andiamo al suo compleanno si offende e non importa se la scorsa notte abbiamo dormito 3 ore con 12 interruzioni causa raffreddore del piccolo. Salvaguardiamo le nostre risorse già mese a dura prova dalla maternità.

- Guardare le modelle e sentirsi brutte e grasse: le modelle fanno quello per lavoro. Come noi facciamo la spesa loro si occupano del loro fisico. Tutto qui. E' importante prendersi cura di sè e non eccedere nel peso per tutelare la nostra salute, ma ogni donna fa quello che può e sopratutto ha delle priorità e caratteristiche: c'è chi riesce e ha piacere di andare in palestra alle 6 del mattino 3 giorni a settimana e chi invece non vuole/può inserire questa routine nella sua vita. Il metaboismo, il sistema ormonale, i tessuti cambiano dopo le gravidanze: alcune di noi  sono più fortunate di altre e sembrano non aver mai avuto il pancione; ma in tutte le altre invece, la stragrande maggioranza, possiamo leggere le dolci curve del cambiamento. Sulle nostre pance troviamo i segni degli innumerevoli pomeriggi invernali trascorsi in casa con i bimbi a mangiucchiare biscotti per sentirci meno sole, quache gelato serale dopo l'ennesima litigata con nostro marito che ha nuovamente disatteso le nostre aspettative di mamme e donne, il dolcetto perchè in quel momento è l'unico modo che abbiamo per sentirci coccolate. Allora vi dico amiamo e accogliamo i nostri corpi rotondi, sono impronte d'amore donato incondizionatamente con la maternità senza chiedere nulla in cambio, sono le prove del duro lavoro di mamma non segni evidenti di incapacità di controllo di noi stesse. 

Giulia Mandrino

 



Cara mamma, stai facendo abbastanza

Martedì, 28 Luglio 2015 12:13

Cara mamma,

tu che fin da quando hai scoperto che ero dentro al tuo pancino hai cercato da subito di darmi il meglio, di informarti leggendo e chiedendo consigli ed esperienze per non nuocermi in alcun modo ma selezionando accuratamente cosa fare e cosa non fare; cercavi di conciliare lo stress della quotidianità con il tempo da dedicare a me, accarezzandomi. Tu che ti sei commossa alla prima ecografia e che passavi le ore a leggere su internet le tappe della mia crescita e che non vedevi l'ora che passassero 7 giorni per scoprire se ero passato da lampone a prugna come dimensione. Tu che non dormivi la sera prima dell'ecografia, un po' per timore, un po' perchè aspettavi quel momento come una ragazzina aspetta il suo primo fidanzatino vicino al campanello di casa. 

Tu che ti sei informata e hai scelto dove partorire per seguire la fisiologia e rispettarmi nei miei tempi regalandomi ove possibile un parto naturale. Tu che hai pensato di non farcela ha che hai lottato come una tigre per farmi nascere. Tu che hai sentito che nulla sarebbe stato come prima quando mi hanno appoggiato sul tuo petto, tu che mi hai giurato amore eterno perchè altro non può essere, io sono te e tu sei me.

Tu che hai letto mille libri per accudirmi al meglio e mi hai donato le tue notti, il tuo seno e tutta te stessa, prendendoti cura di me con amore e dedizione nonostante la stanchezza, le notti insonni e talvolta le evidenti difficoltà dell'allattamento. Tu che ti sei fatta forza quando tutti ti dicevano che sbagliavi, che mi davi vizi e che io ti prendevo per il naso come e quando volevo. Tu che mi hai tenuto stretto vicino a te quando mi setivo solo e avevi male al pancino. 

Tu che ti senti in colpa quando esci con la tua amica e ti sembra di abbandonarmi.

Tu che ti senti persa al pensiero di tornare a lavoro. Che ti senti inadeguata perchè non riesci a gestire più come prima casa, matrimonio, lavoro e sopratutto me. 

Mamma, sei forte. Sei un portento della natura: nessun essere umano ad eccezione di te e di tante altre mamme riesce ad avere la forza e la tenacia di fare tutto quello che fai tu: a volte ti vedo, la stanchezza è così grande che non sai come fai a reggerti in piedi. Eppureappena  hai un minuto di tempo corri a informarti su come puoi migliorare il rapporto con me e come fare per risolvere in maniera naturale i miei piccoli disturbi. 

Mamma fai abbastanza, fai tutto quello che puoi e anche di più: smettila di guardare le tue debolezze ma guarda quanta forza, costanza e amore mi trasmetti. Vorrei poterti dire che sono tanto orgoglioso di te e che per me sei la migliore mamma del mondo: eh si perchè per me sei perfetta. La vita è fatta di infinite strade da percorrere e ognuna di queste contiene degli insegnamenti. E' inevitabile sceglierne una e quella che stai scegliendo è comunque quella più giusta per me in quel momento. A me basta poco: se tu sei serena e passi un po' di tempo con me, se tu rispetti i miei tempi e crei un rapporto di empatia cercando di fermarti e guardarmi negli occhi e mi rispetti come essere umano andrà tutto bene. Non sei sbagliata e non permettere a nessuno, esperti compresi, di mettere in discussione la tua competenza e il tuo istinto. 

Tu non lo sai ma io ti ho scelto come mamma per effettuare questo viaggio sulla Terra: credi e abbi fiducia nella Vita e nel tuo istinto un po' di più. Fermati e guarda quello che fai, quanta dedizione, amore e impegno ci metti. Io ti amo tanto, ma ricordati che per amare in maniera sana è importante amare prima di tutto se stessi e riconoscere i propri talenti. Io li vedo, e tu?

Papavero3

Sono Laura Scarpa, medico, autrice di libri, editor di mammapretaporter.it e mamma di Ethan:da alcuni anni come medico mi occupo di emergenza sanitaria. Ho lavorato nel sistema 118 e nel pronto soccorso di ospedali.
L'idea di creare questo progetto, la Global Health Emergency, è nata tempo fa insieme a mio marito, dopo un corso di primo soccorso tenuto a ragazzi delle scuole medie che ha avuto molto successo e sorprendenti risultati.
Abbiamo deciso di creare un sistema di apprendimento delle tecniche di primo soccorso che potesse essere “teens-friendly” ovvero adeguato a ragazzi tra 3 e 18 anni.
Un sistema del tutto innovativo. Il materiale che verrà fornito sarà a misura di bambino: video, cartoni anmati, fumetti, piccoli manuali, storie con personaggi.

Il metodo di insegnamento vuole fornire le conoscenze adeguate in modo che i ragazzi se dovessero trovarsi in una situazione di emergenza, possano affrontare il da farsi con consapevolezza.
Un diritto e un dovere sociale che vogliamo diffondere il più possibile tra i bambini e i ragazzi.
Verrà inoltre riservata una parte all'informazione sull'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, per apprenderne i meccanismi e gli effetti.

Il metodo sviluppato tiene contro della creazione di una piattaforma online dove tutto il materiale introdotto sarà facilmente scaricabile e verrà tradotto in varie lingue in modo da permettere la maggiore diffusione possibile nel mondo.

Ognuno può entrare a far parte del mondo “Global Health Emergency”, come discente ma anche e soprattutto come istruttore.
Questa figura infatti seguirà un corso approfondito in cui apprendere le nozioni di base dell'anatomia e della fisiologia del corpo umano, il primo soccorso e quindi tutte le manovre rianimatorie per laici. Una volta certificato l'istruttore potrà intraprendere una attività indipendente creando classi di studio e formando così tanti piccoli “first-responder”, tutto sotto la nostra supervisione.
Insomma , una grande opportunità lavorativa per mamme, insegnanti, personale ludoteche ed educatori, guide scout, allenatori sportivi in ambito giovanile, animatori turistici ecc...
Una libera professione all'insegna del divertimento destinata ai bambini e ragazzi, un metodo alternativo per insegnare a prestare il primo soccorso in qualsiasi ambito (sport, ricreazione, montagna, mare, in famiglia, al lavoro, in strada...), gestire le chiamate al numero di emergenza e prestare le prime cure neccessarie per salvare una vita in attesa del soccorso avanzato.
Ogni fascia d'età avrà un programma dedicato, studiato appositamente a cui ogni istruttore avrà accesso.
Il tutto al passo con i protocolli redatti dagli enti internazionali che regolamentano le attività di soccorso (quelle utilizzate dai soccorritori professionisti).

Inoltre abbiamo pensato a una campagna di “solidarietà”.Abbiamo deciso di destinare una parte dei proventi ad interventi di formazione, sensibilizzazione e prevenzione in quei paesi che non hanno le possibilità economico/sociali.
Verrà realizzato un libretto, studiato appositamente per arrivare direttamente al cuore dei bambini, permettendogli di apprendere la materia dell'emergenza medica sotto forma di fumetti, giochi e quiz...perfettamente in linea con le disposizioni vigenti e disponibilità del luogo in oggetto.
Il libretto verrà tradotto nelle lingue madre dei paesi, spedito presso gli enti con i quali la nostra organizzazione prenderà accordi, formando a distanza gli insegnanti che provvederanno a distribuire ed utilizzare questo nuovo sistema.

Ogni corso prevede il consiguimento del diploma di piccolo “first-responder”.

Noi crediamo fortemente in questo progetto innovativo, rivoluzionario, a misura di bambino. Un'opportunità lavorativa che vogliamo regalare a chiunque voglia intraprendere questo percorso con noi.

Perchè abbiamo scelto il crowdfounding?
Per la realizzazione del progetto “Global health emergency” servono anche risorse economiche che ci permettano la realizzazione di tutto il materiale. Come trovare i soldi che ci necessitano? Attraverso il crowdfounding. E'un sistema nato nei paesi anglosassoni alcuni anni fa e che ha avuto molto successo. In sostanza ogni persona può sostenere la campagna di promozione di un progetto attaverso una donazione. La donazione non è fine a sè stessa, ma prevede “in cambio” un qualcosa appositamente studiato dagli autori del progetto. A noi è piaciuto questo sistema: chiunque vorrà contribuire con una donazione alla realizzazione del progetto della Global Health Emergency avrà corrisposto un riconoscimento stabilito a priori in base alla quota offerta e quindi potrà da subito entrare a far parte del progetto e permettere che questo si realizzi.

Abbiamo scelto di basare la nostra campagna sul sit www.indiegogo.com, una delle maggiori piattaforme mondiali di crowdfounding.

Questo è l'URL link della nostra campagna di promozione: https://www.indiegogo.com/projects/international-emergency-medical-training-for-teens/x/11481555#/story

Vi aspettiamo!

Dot.ssa Laura Scarpa

8 ricette di puree di frutta

Giovedì, 23 Luglio 2015 14:23

Le puree di frutta sostituiscono egregiamente i fruttini che troviamo in commercio e non contengono zuccheri, conservanti, amidi e aromi (poco) naturali. E fin qui lo sappiamo bene tutte. Ma il problema vero è che ci mettiamo tantissimo tempo a farle, spesso avanzano e noi non abbiamo granchè voglia di propinare al nostro palato una sbobbetta insapore. 

Il mio consiglio è questo: ai vostri bimbi potrete preparare delle puree di frutta a crudo (oppure se preferite potrete farle cuocere qualche minuto), e per voi delle fantastiche smoothie bowls.

Ecco allora 8 ricette di puree estive di frutta per i vostri bambini che potete convertire in deliziose e benefiche smoothie bowl per voi:

 

1. Sinfonia di Banana e Ciliegia

Le banane sono ricche di potassio e le ciliegie stimolano il sistema immunitario, aiutano a prevenire le infezioni e aiutano contro la stitichezza.

- 2 banane

- 20 ciliegie

- 3 cucchiai di latte di mandorle o 2 cucchiai di acqua

Io utilizzo il filtro cieco del mio Estraggo Pro. Se non ne siete provviste potete usare un frullatore. 

Scegli il topping per la tua smoothie bowl qui. 

 

2. Sinfonia di mirtilli, banana e mela

- 1 banana

- 1 vaschetta di mirtilli

- 1 mela

Procedimento idem come la precedente ricetta.

 

3. Sinfonia di fragola, pesca e pera

- 14 fragole

- 2 psche

- 2 pere

Procedimento idem come la prima ricetta.

 

4. Sinfonia tropicale al mango

Il mango è un frutto ricchissimo di vitamina A, fondamentale per il benessere della pelle, della vista e per il corretto funzionamento del sistema immunitario. E' inoltre fonte di vitamina C, che rafforza le difese immunitarie e contribuisce all'assorbimento del ferro. Contine inoltre calcio e magnesio, è un grande alcalinizzante e aiuta in caso di costipazione. I benefici del cocco sono davvero tantissimi: qui trovate qualche indicazione in merito.

- 1 banana

- 1/2 mango

- 3 cucchiai di latte di cocco

Procedimento idem come la prima ricetta.

 

5. Sinfonia alla vaniglia

Le albicocche secche sono davvero un superfood: il processo di essicazione, se effettuato in maniera naturale, fa si che si concentrino grandi quantità di minerali. Sono infatti ricchissime di potassio ma anche vitamine A e C. Come riconoscere le albicocche trattate chimicamente? Hanno un colore spiccatamente arancio quando dopo la disidratazione sono naturalmente marroni. 

- 3 albicocche fresche o secche

- 1 mela

- 1 pera

- 1/4 cucchiaino di pura vaniglia in polvere bio

Procedimento idem come la prima ricetta.

 

6. Sinfonia di banana, avocado e mela 

L'avocado è un frutto da considerare alleato prezioso per la nostra salute: ricco di proteine buone, antiossidanti e grassi benefici per il nostro cuore e il colesterolo è anche unottima fonte di acido folico (per questo è l'alimento ideale per la gravidanza. 

- 2 banane

- 1 avocado maturo

- 1 mela

Procedimento idem come la prima ricetta.

 

7. Sinfonia alla lavanda

- 2 pesche

- 5 albicocce bresche

- 1/5 di cucchiaino di fiori di lavanda bio polverizzati 

Procedimento idem come la prima ricetta.

 

8. Sinfonia ai frutti di bosco

Come scritto nel mio libro "The Family Food" i frutti di bosco sono dei veri portenti per la salute di grandi e piccini grazie alla quantità di vitamine, minerali e antiossidanti. 

- 1 banana

- 1/2 vaschetta di mirtilli

- 10 fragole

- 1/2 vaschetta di lamponi 

Procedimento idem come la prima ricetta.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Evviva l'estate, il caldo, le vacanze e... poter usare scarpe aperte, infradito e splendidi sandali. Molte di noi però, me compresa, lamentano una grande secchezza della cute nella pianta di piedi, e talvolta nonostante l'uso della pietra pomice i nostri talloni si screpolano. Allora si va alla ricerca della crema perfetta ma vi svelo un segreto: non la troverete mai perchè quando la pelle è così disidrata non è in grado di assorbire nè creme nè tanto meno oli e burri. Cosa fare allora?

Ecco i miei rimedi naturali e facili rituali di bellezza per rigenerare la pelle dei vostri piedi in estate quando notate secchezza della cute e talloni screpolati.

 

1. Pediluvio: effettuate almeno un pediluvio a settimana, meglio due, con:

- acqua tiepida

- 3 cucchiai di sale grosso meglio se rosa

- 6 cucchiai di olio di oliva

- 4 gocce di olio essenziale di menta

- 6 gocce di olio essenziale di lavanda

Tenete i piedi in acqua per circa 30 minuti poi effettuate uno scrub (trovate qui la ricetta), infine asciugateli.

 

2. Eliminare la pelle in eccesso: passate sui talloni la pietra pomice per eliminare la pelle in eccesso. Senza aver effettuato il pediluvio in precedenza è assolutamente inutile usare la pietra pomice.

3. Impacco: se avete un po' di tempo da dedicare alle vostre coccole, vi consiglio di effettuare un impacco, quindi di applicare sui piedi il burro dei piedi felici e poi inserirli in due sacchetti di plastica che farete in modo di chiudere bene alla caviglia con un laccio per almeno 20-30 minuti. Ricordatevi, non ha senso effettuare l'impacco senza aver prima fatto il pediluvio.

4. Burro dei piedi felici: spalmate la seguente ricetta sui vostri piedi (oppure la vostra crema) e poi mettete dei calzini che terrete tutta la notte. E' infatti questo lo step più importante, tenere i calzini la notte dopo aver messo un'abbondante quantità di crema. Questa è la mia ricetta preferita, ne vado pazza!

 

 

La scorsa settimana ho pubblicato un articolo in cui spiego i rimedi che come mamma e naturopata tengo sempre a portata di mano per me e per i miei figli. L'articolo riscuote un buon successo ma una mamma mi scrive commentando l'articolo " dopo questo posso anche smettere di seguire questo blog". Ci rimango un pochino male perchè cerco di dare sempre il 100% delle mie possibilità mettendoci il cuore. Così decido di scrivere un messaggio privato all'autrice del commento per comprendere in che modo il mio articolo l'avesse infastidita e la sua risposta è stata questa: "Hai ragione e scusami per il mio commento mi rendo conto che avrei dovuto dare una spiegazione piu completa. Penso che il tuo sito sia molto importante e un ottimo punto di riferimento per le giovani madri che hanno bisogno di consigli (che voi date) e a volte un pochino di sostegno oltre che di conforto nel mestiere difficile di fare la madre. Ci sono però alcuni punti che non condivido affatto uno di questi è affidarsi troppo al parere di un "esperto" anziché affidarsi più che mai al proprio istinto di madre. In particolare sull' uso degli integratori non ne condivido l'uso anziché affidarsi alla alimentazione naturale. Il discorso è molto lungo e forse personalmente non appartengo alla categoria delle madri abbastanza giovani da accettare la diffusione di questo tipo di consigli teorici. Il mio punto di vista è che le madri dovrebbero meno ascoltare i consigli degli esperti e piu affidarsi alla propria forza di madre. Ti ripeto che si tratta unicamente del mio punto di vista, che non impongo a nessuno perché non mi interessa avere ragione ma ho comunque trovato inutile trattare alcuni argomenti nella tua pagina. Comunque rispetto e ammiro il tuo lavoro e ti auguro un buon proseguimento nell'approfondimento degli stessi argomenti. Buon lavoro come blogger e soprattutto come madre".

E' stato per me molto importante questo commento perchè come sappiamo, le critiche e il confronto fanno crescere molto più che i complimenti. La questione istinto materno e "il parere dell'esperto" è molto accesa dentro di me, come blogger ma anche come mamma. Come faccio infatti a "predicare" di seguire il propri istinto e allo stesso tempo scrivere un articolo su quali integratori dare quando fa caldo? Che senso ha affermare che vostro figlio non ha bisogno di una pedagogista ma di una mamma e poi pubblicare un post in cui diamo consigli su come gestire i capricci di un bambino di due anni?

Da una parte infatti credo che il nostro istinto di donne e madri sia per il 90% affossato: siamo una generazione di madri insicure, con il terrore di sbagliare e di fare del male al nostro bimbo. I media sembrano comunicare che il pericolo è dietro l'angolo, basta non sterillizare bene e può partire un'infezione. Abbiamo bisogno di video-tutorial per sentirci capaci di pulire il naso al nostro bambino, del consiglio dello psicologo e del libro per togliere il pannolino, dell'articolo della mamma blogger di turno per saper cosa fare quando fa molto caldo in estate. L'ingresso alla scuola dell'infanzia è un trauma maggiore per noi piuttosto che per i nostri figli e abbiamo enormi sensi di colpa perchè dobbiamo e vogliamo lavorare. 

Ma siamo anche quelle donne che si tirano su le maniche per mettersi in discussione, che invece di chiudere i bambini nella loro stanza "perchè devono capire fin dall'inizio che la notte si dorme, così, belli impostati fin da subito" si passano notti, mesi e a volte anni dormendo poche ore e subendo 20 risvegli, che invece di lasciar piangere un neonato lo prendono in braccio perchè sanno che non è un vizio ma un bisogno fisiologico. Siamo quelle che invece di dare una sberla nonostante siano stremate provano a cercare il dialogo per evitare la violenza e il "no perchè no". Siamo mamme che invece di propinare un'antibiotico senza farci tante domande ogni 10 minuti diamo granulini omeopatici, magari due tipi diversi, magari quattro boccettini in tutto se abbiamo due figli. Siamo quelle mamme che sanno che con una terapia antibiotica, nonostante il pediatra dica che "sono tutte cazzate", invece di andare dal parrucchiere spendiamo 20 euro per una cura di probiotici per mettere a posto il sistema immunitario del nostro bambino. 

E' tutto rosa e fiori? No, assolutamente, ma è importante secondo me fare chiarezza. 

Prima di tutto, le donne di 50 anni fa erano mamme più sicure? La risposta è assolutamente si. E' opportuno chiedersi però perchè. Secondo il mio parere due sono gli aspetti che dobbiamo tenere in considerazione. Il primo è che le donne del dopoguerra avevano sorelle, mamme, nonne, zie amiche vicino a loro, che le supportavano emotivamente, le consigliavano, davano loro una gran mano a livello pratico: prima di chiamare il pediatra la nostra nonna chiedeva a sua mamma, e poi alla zia, e magari alla sorella che di figli ne aveva avuti 5. Ora noi prima di chiamare il pediatra andiamo su internet. Ma è sbagliato internet o è sbagliato il fatto che non ascoltiamo il nostro cuore quando ci dice cosa scegliere?

Il secondo punto è che non esistevano libri se non nei ceti sociali elevati e non erano di sicuro prerogativa delle madri comuni, non c'erano trasmissioni tv, il canale di comunicazione erano unico e univoco: il sapere delle donne. La regola numero 1 della comunicazione è: più si comunica meno si comunica, meno si comunica più si comunica. La neomamma non aveva tante informazioni, aveva poche fonti di sapere, ed erano quelle punto e basta. Inoltre non era allenata a mettere in campo uno spirito critico nel senso lato della parola, ossia di analizzare pro e contro di una situazione o di una scelta, tutto era bianco o nero, non esistevano grandi sfumature a livello proprio di capacità interpretativa, almeno nella stragrande maggioranza delle persone. 

L'enorme flusso di informazioni che abbiamo noi donne e madri di oggi genera inequivocabilmente incertezza: troppe informazioni, o meglio dobbiamo essere molto forti e sicure di noi stesse per saperle gestire al meglio. E' qui che sta il punto della questione: il problema non è l'informazione ma è la capacità della mamma di scegliere e di sentirsi sicura del suo istinto di scelta. Eh si perchè l'istinto di mamma si riversa sulla scelta dell'asilo nido, sulla scelta del pediatra, sulla scelta di seguire il consiglio dell'amica, di andare o non andare dallo specialista.

Nel marasma dell'informazione e della vita frenetica spesso non riusciamo a fermarci e ascoltare il nostro istinto e sopratutto capire che a un certo punto dobbiamo dire stop: stop al continuo tour degli specialisti pediatrici, per l'otite, per il mal di pancia, per la crescita etc... Stop agli 80 euro di prodotti per evitare l'antibiotico nei mesi invernali su consiglio del farmacista. Ma come coniugare tutto ciò con la voglia di fornire al proprio figlio un percorso di costruzione della salute? 

Ogni mamma ha il suo istinto che la guida, il mio è stato quello di affidarmi a uno e un solo medico che si occupa della salute dei miei figli: è un omeopata che fin dalla loro nascita li segue con un percorso di omeopatia unicista. Seguiamo una terapia detta "di terreno" per migliorare i loro miasmi e interveniamo con i rimedi omeopatici specifici indicati da lui in fase di acuto, ossia in caso di malattia. State pensando "si, ma i costi?". Una visita da un'omeopata ha un costo di circa 100 euro, e durante l'anno si fatto 2 visite. Siamo in procinto di scrivere un libro che, dati alla mano, illustrerà come una cura omeopatica ben sviluppata abbia un impatto di spesa minore nel medio e nel lungo periodo rispetto alle cure tradizionali. Questa ripeto, è stata la MIA scelta, il MIO ISTINTO DI MAMMA mi ha portato a scegliere di affidarmi a lui. 

Per quanto concerne i miei articoli sul tema della salute, il fine principale della naturopatia è quello di ottimizzare le risorse di salute dell'organismo, di sostenere lo sforzo del corpo umano nello "stare in salute". In tutti i miei articoli spiego sempre che l'alimentazione è il punto di partenza: se immettiamo nel nostro corpo una benzina non adatta, non stiamo sostenendo il nostro organismo ma lo stiamo debilitando. Per esempio nell'articolo di ieri sulla sudamina, ho elencato i vari rimedi utili che ho testato personalmente con i miie figli e che ho trovato efficaci ma tra le voci c'era l'importanza di un'alimentazione povera di cibi acidificanti e ricca di vegetali. Ricordo spesso com'è inutile se non dannoso imbottirsi di integratori sull'onda della paura e della fantomatica "prevenzione" ancorpiù trascurando l'alimentazione, strumento fondamentale per rimanere in salute: sempre più spesso sento mamme che mi dicono "mio figlio non mangia frutta e verdura ma tanto io gli do gli integratori vitaminici così siamo a posto". Ma no, non ha senso!!! Allo stesso tempo non sempre l'alimentazione basta, e qui viene fuori la formazione in naturopatia: l'agricoltura intensiva che rende i terreni poveri crea materie prime scarse di vitamine e minerali, così come i ritmi di vita frenetici e lo stress che da esso ne deriva creano numerosi scompensi: per questo a mio parere sono utili talvolta gli integratori, non come stile di vita ma come strumento idoneo in alcune occasioni.

Ritengo giusto e doveroso condividerle le informazioni che ho testato su me stessa e i miei bimbi, perchè una mamma che si ritrova suo figlio ricoperto da puntini rossi causati dal sudore può chiedere al suo istinto cosa fare senza leggere nulla, ma magari proprio non ha idea di che cosa poter mettere sulla pelle del proprio bimbo. Io come mamma ho imparato molto dai libri e da mamme blogger, specialmente anglofone, e i loro suggerimenti sono stati per me molto utili. Questo non esclude che la base sia fidarsi del proprio istinto e introdurre benzina idonea nel nostro corpo attraverso l'alimentazione. 

E' importante secondo me distinguere la questione dell'insicurezza di noi mamme di oggi perchè non ci rendiamo conto che abbiamo un istinto materno che ci consente di fare le scelte più giuste per i nostri bambini, e l'informazione e la condivisione del sapere. E' stato per me molto interessante leggere libri di stampo montessoriano e steineriano, ma educo i miei figli secondo le mie idee e il mio istinto, non seguendo il decalogo della brava mamma montessoriana appiccicato al frigo.

L'istintualità secondo me sta nel fidarsi delle proprie scelte, non nella non-informazione. 

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale. 

I rimedi naturali contro la sudamina

Martedì, 21 Luglio 2015 13:21

La sudamina è un alterazione dello stato naturale dell’epidermide causato dalla stasi dei sali e degli acidi organici del sudore: lo strato epidermico del bambino nei primi anni di vita ha uno spessore di circa ¼ rispetto a noi adulti: è infatti ancora molto delicato e immaturo.

In estate capita spesso che il bambino manifesti arrossamenti di lieve o di media intensità causati proprio dal sudore. Non dobbiamo allarmarci ma possiamo seguire alcuni consigli per diminuire o eliminare del tutto questa problematica e sopratutto prevenirla: spesso infatti alcune abitudini errate e sopratutto creme, burri e oli non fanno che peggiorare la situazione. 

Ecco i rimedi naturali e i miei consigli utili per prevenire e lenire i disturbi causati dalla sudamina nei neonati e nei bambini.

I rimedi naturali contro la sudamina

  • Non lavare troppo il bambino: bagnando continuamente l’area contribuiremo a indebolire ulteriormente l’equilibrio epidermico;
  • Lasciare il più possibile nudo il bambino e vestirlo solo ed sclusivamente con indumenti di cotone o lino;
  • Far sì che il bambino beva moltissima acqua e che assuma il più possibile cibi alcalinizzanti come frutta e verdura basica (pesche, prugne, mele, pere, zucchine, carote, patate, broccoli, spinacini crudi etc). Ottimi gli estratti con frutta e verdura basica.

La crema

Per combattere la sudamina è bene utilizzare una crema protettiva (del sederino per intenderci) sulle aree interessate: io ho scelto per noi la crema protettiva alla Calendula Weleda.

La pasta protettiva mantiene “asciutta” l’area mentre la calendula lenisce gli arrossamenti. La crema protettiva non permette un perfetto meccanismo di sudorazione ma da almeno tregua alla pelle e le consente di rigenerarsi: non può quindi essere considerata un prodotto da utilizzare quotidianamente sul corpo del bambino a scopo preventivo (ad eccezione dell'area del pannoino) ma è davvero l'unico sistema efficace che ho trovato per eliminare gli arrossamenti da sudamina. C'è chi consiglia l'aloe o creme a base di vitamina D: personalmente non le ho provate sui mei figli, per cui non sono in grado di darvi un mio parere personale. Sconsiglio invece vivamente oli e burri: surriscaldano e umidificano ulteriormente una zona che necessita al contrario di essere tenuta asciutta e fresca.

Il bagno

Aggiungere al bagno la seguente ricetta:

  • 2 cucchiai di amido di riso,
  • 5 gocce di olio essenziale di lavanda,
  • 1 cucchiaio di farina di avena (facoltativo),
  • 1 cucchiaio di maizena (facoltativo; nel caso aggiungessimo sia la maizena che la farina di avena portiamo il numero di gocce di lavanda da 5 a 8),
  • 5 gocce di oleolito di calendula (facoltativo).

Mescolare bene gli ingredienti insieme e solo dopo aggiungerli all’acqua del bagnetto.

I consigli qui riportati si basano sulla mia esperienza personale di mamma. Consultate il vostro medico o la vostra medica per avere informazioni specifiche.

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Con il supporto giusto puoi iniziare a portare fin dalla nascita. Subito dopo il parto vi consiglio di godervi il vostro bebè pelle a pelle, pensando solo a voi. Dopo un po’ (e il “po’” sarete voi a definirlo, non esiste certamente una regola), inizierete a prendere confidenza senza forzare o forzarvi. Aiuterete il vostro bambino a passare più dolcemente dalla pancia al mondo (vedi capitolo 1 del mio libro Lasciati Abbracciare, edito da Mental Fitness Publishing). Fate attenzione alle precauzioni presenti nel capitolo 9 del mio libro e in questo articolo, se avete subìto un intervento cesareo, e condividete la scelta con un medico se il vostro bimbo è prematuro.

Il supporto, se volete provarlo poco dopo la nascita, deve essere morbido per non sfregare sulla pelle delicata del neonato, posto ben aderente al vostro petto e capace di sostenere adeguatamente il suo peso (regola valida per tutti i portabebè, sempre). Per sicurezza, ponete il neonato in posizione verticale (pancia a pancia). Quando il bambino cresce, il consiglio è scegliere portabebè e legature che seguano il suo sviluppo e le sue esigenze; più passa il tempo, inoltre, più vorrà esplorare il mondo: tenerlo come un bozzolo potrebbe farlo sentire costretto e infastidirlo.

Licia Negri, Lasciati Abbracciare, Mental Fitness Publishing

JumpingClay è una plastilina modellabile solubile in acqua, leggerissima e provvista di numerose certificazioni internazionali per la sicurezza dei bambini che ci ha davvero conquistato: ha una consistenza completamente differente dalle altre paste modellabili provare fin'ora e ciò consente di sperimentare maggiormente sia a livello di forme che di usi. Infatti possiamo far rimbalzare gli oggetti ottenuti e utilizzarli per effettuare giochi di gruppo. Ha un delizioso profumo di gelsomino ed è innocua per il corpo umano, per cui se un bambino accidentalmente la ingerisce non ci sono danni per la sua salute (questo è importante quando ci sono bambini piccoli in casa)  Circa 20 paesi hanno approvato JumpingClay come prodotto eco-friendly grazie anche alle certificazioni ottenute come Q-mark, SGS (Test ufficiale internazionale per sostanze non tossiche), CE (Certificazione di qualità Europea), TRA,etc.

Ma JumpingClay non è solo una fantastica plastilina: è un format innovativo e unico sul mercato che permette agli STORE e alle ACCADEMIE affiliate, l'utilizzo e la vendita della plastilina JUmping Clay e programmi di modellazione creativi per bambini, ragazzi e adulti che migliora la sensibilità artistica e la capacità di apprendimento. Con oltre 550 centri attivi nel mondo e 6000 istruttori certificati, JumpingClay garantisce  una formazione costante grazie a una ricerca costante della casa madre per sviluppare programmi e attività di gioco dei bambini e adulti, terapia attraverso l'arte della modellazione.

Il primo centro Jumping Clay in Italia lo trovate a Torino in Corso Orbassano:  creato in sinergia con la catena Yungo, è il posto giusto per provare per la prima volta questa strepitosa pasta modellabile e scoprire i corsi proposti per i più piccini. Ma potete acquistare la pastilina nell'online store di JumpingClay www.jumpingclayitalia.com/ e nella catena Yungo

Giulia Mandrino

http://www.jumpingclayitalia.com/

Sara

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Cecilia

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