"Forse il sunto di tutta la questione "educazione" è che dobbiamo toglierci dalla testa che i nostri figli devono rispettarci perché siamo i loro genitori e gli abbiamo dato la vita. Così è semplice, ma inutile, poco veritiero. Ci devono rispetto perché gli insegniamo il rispetto e li trattiamo con rispetto: questo è il punto". Questa la frase pubblicata oggi da Giulia sulla pagina Facebook di Mamma pret a porter. 

Facile a dirsi, più che condivisibile certo. Ma poi ad applicarlo? Non so voi ma io sclero che metà basta, con i sensi di colpa annessi chiaramente. Ma cosa mi impedisce di essere serena? L'ho riassunto in 4 punti:

1. La stanchezza causata dalle tantissime cose da fare e la frustrazione di riuscire a farle male e per altro neanche tutte

3. La mancanza di sonno

4. Le preoccupazioni economiche

5. "Copioni" se utilizziamo i parametri della psicoterapia transazionale ereditati dal nostro passato e in generale malesseri personali come paure e ansie.

Ho deciso quindi di intraprendere un percorso che spero porti grande cambiamento nella mia vita di donna e di mamma: ho infatti il sentore che la questione economica sia un nodo che influenzi un po' tutta la mia vita, anche a livello relazionale. Sicuramente se non dovessimo lavorare e avremmo più aiuti in casa saremmo più rilassate. Ma è proprio così? 

Penso che potrei chiedere un aiuto in casa a una signora delle pulizie per più ore ma economicamente non sarebbe sostenibile: in generale sembra che i soldi non bastino mai. Vorremmo fare più cose con i bimbi ma alla fine appena usciamo di casa spendiamo soldi. 

Sono sempre stata una persona dalle mille passioni e per questo adoro comprare: non ho bisogno sicuramente della borsa di Prada per sentirmi felice, ma piuttosto sono portata ad acquistare alimenti strani, oggetti, collane, abbigliamento... Insomma, per me gli oggetti sono un modo per dar sfogo alla mia creatività. Il problema è che anche il portafoglio si svuota. Poi da quando sono diventata mamma sembra che ogni giorno ci sia una spesa da affrontare, e non riesco mai a trovare il tempo per sedermi e appuntarmi le spese (in realtà non l'ho mai fatto ma ho sempre desiderato riuscire ad avere un'agenda delle entrate e delle uscite) e sopratutto non ho più soldi da spendere per me. 

Mia madre invece è la regina degli appunti, lei segna tutto, lei SA tutto, il pomodoro che costa 10 centesimi in meno all'Esselunga e il detersivo in offerta alla Bennet. Io non so neppure in che giorno vivo generalmente. Lei mi guarda con quella sorta di compassione, del tipo "meno male che ci sono io che ogni tanto ti faccio la spesa altrimenti moriresti di fame". Mi ritiene la classica figlia con le mani bucate, fuori controllo. Io non credo di esserlo, ma sicuramente non riesco a mettere un centesimo da parte e questa cosa un po' di ansia me la mette. Ma perchè i nostri genitori con stipendi nettamente minori si mettevano da parte milioni di vecchie lire e io neanche 100 euro?

Per cambiare bisogna rimboccarsi le maniche e sopratutto da qualche parte bisogna partire: ho quindi deciso di prendere in mano il libro che mi ha regalato la mia amica Giulia "Soldi, una storia d'amore" e di impegnarmi a scrivere un articolo a settimana nel mio blog raccontandovi cosa sto mettendo in pratica e i risultati ottenuti. Alla fine se è riuscita a farlo Becky di I love shopping riuscirà a farlo anche una mamma incasinata come me giusto?

Aspetto i vostri commenti e... il vostro aiuto!!! 

Papavero3 

E' forse la cosa che più si avvicina ad una polverina magica delle fiabe: parliamo del bicarbonato di sodio, i cui usi sono infiniti e infinitamente utili!

Ecco qui 15 usi del bicarbonato di sodio che vi cambieranno la vita: dall'igiene, alla pulizia fino alla bellezza, i miracoli che può fare questa magica polvere!

1. Togliere gli odori

Il tessuto del divano o dei tappeti a volte raccoglie tutti gli odori che si aggirano per casa. E, ahinoi, talvolta puzza un po'. Niente paura: cospargetelo per una decina di minuti di bicarbonato e procedete aspirando con la scopa elettrica. Idem per le scarpe: cospargine l'interno per togliere quella puzza terribile.

2. Deodorante naturale anche per la pelle

Basta mischiare un cucchiaio di bicarbonato di sodio con dell'acqua in modo da formare una crema lattiginosa e spalmarlo come fosse un deodorante in crema. Naturale ed efficace, questa ricetta è anche un ottimo rimedio contro i pruriti e un buonissimo scrub per la pelle del viso.

3. Per la pulizia degli scarichi

Versate 4 cucchiai si sale nel tubo del lavandino, 4 cucchiai di bicarbonato e dell'acqua bollente. Già questo dovrebbe risolvere la situazione, ma per scarichi più ostinati aumentate le dosi: un bicchiere di sale, poi uno di bicarbonato, poi uno di aceto bianco e infine, dopo aver lasciato agire per qualche minuto, dell'acqua bollente.

4. Pasta modellabile per celiachi!

Per i bimbi intolleranti al glutine potete provare questa ricetta, tratta da frugalfarmwife.com, per una pasta modellabile senza farina: 2 tazze di bicarbonato, 1 tazza di amido di mais, 1 tazza e mezza d'acqua e 1 cucchiaio d'olio. Aggiungendo poi dei coloranti colorati otterrete una pasta perfetta per tutti i bambini, anche quelli allergici!

Foto Credits: http://frugalfarmwife.com/article/baking-soda-play-dough/

5. Sbiancante naturale

Per un sorriso bianchissimo, una volta a settimana, spazzolati i denti con una soluzione di bicarbonato (un cucchiaino) e acqua (aggiungendo magari qualche goccia di limone). Lascia agire un paio di minuti e sciacqua. Idem per le unghie macchiate dallo smalto: immergile in una soluzione di acqua e bicarbonato, e toglierai tutti i residui.

6. Per il bucato

Il bicarbonato è perfetto per igienizzare e allo stesso tempo rendere più morbidi i tessuti, soprattutto quelli dei bambini: aggiungine una tazza nella lavatrice!

7. Per la pulizia del forno

Niente prodotti chimici per forno e microonde: aggiungi semplicemente un cucchiaino di bicarbonato ad uno straccio umido e passalo sulle pareti di forno e forno a microonde.

8. Antincendio

Se capita un piccolo disastro in cucina, e, magari, una pentola o un cucchiaio di legno stanno prendendo fuoco, cospargili con il bicarbonato di sodio (che avrai certamente a portata di mano dopo questo articolo!) e le fiamme verranno soffocate immediatamente.

9. Deodorante per la casa

Sono facilissimi da fare e super carini, quindi presumiamo già che ne vorrete creare uno per stanza: sono i barattoli profuma-ambiente. Una volta fatti non comprerete più quelle schifezze di profumatori chimici del supermercato! Bastano dei piccoli barattoli da riempire per 1/4 di bicarbonato di sodio, ai quali si aggiungeranno circa 8 gocce dell'olio essenziale che preferite. Potete poi chiuderli con un tappo bucherellato o con della stagnola (anch'essa bucherellata), oppure con dei ritagli di iuta fissati con dei nastri.

Foto Credits: http://www.theburlapbag.com/2011/12/diy-room-air-freshener/

10. Contro i capelli grassi, ma non solo

Basta cospargere radici e cute di bicarbonato prima del normale lavaggio (mi raccomando, risciacquare con cura!) per renderli non solo più puliti (il bicarbonato assorbe il grasso) ma anche più morbidi, sani e senza forfora.

11. Per i palloncini al posto dell'elio!

Alla prossima festa procuratevi una bottiglia da riempire per 1/3 con dell'aceto. Riempite poi il palloncino per metà di bicarbonato di sodio (con un imbuto asciutto) e fissate l'apertura alla bottiglia. Quando ben fissata, alzate il palloncino lasciando cadere nella bottiglia la polvere: si scatenerà una reazione che produrrà un gas in grado di gonfiare il palloncino!

12. Maschere efficaci

Con pochi ingredienti in più, il bicarbonato di sodio si presta a diventare maschere per il viso naturali ed efficaci. Mischiando un cucchiaino di succo d'arancia con un cucchiaio di bicarbonato si otterrà una maschera ottima per esfoliare, combattere i brufoli e chiudere i pori.

13. Soluzione contro le occhiaie e le borse sotto gli occhi

Aggiungi ad un bicchiere di acqua calda un cucchiaino di bicarbonato e mescola bene. Immergi due dischetti di cotone e appoggiali sotto gli occhi per circa 10/15 minuti, quindi risciacqua il viso e applica della crema idratante. Fallo tutti i giorni, e dopo qualche tempo i risultati saranno strabilianti!

14. Un detergente senza chimici per i giocattoli!

Meglio non usare prodotti chimici per la pulizia dei giocattoli dei nostri bambini: meglio qualcosa di più naturale come un detergente fatto in casa con pochi ingredienti. In uno spruzzino mescola dell'acqua, dell'aceto, del bicarbonato di sodio e aromatizza infilando del limone e del rosmarino. Sarà perfetto per pulire i giocattoli dei bambini senza rischiare che ingeriscano prodotti chimici pericolosi!

Foto Credits: http://www.mommytesters.com/2012/09/chemical-free-toy-cleaning-yes-please.html#comment-form

15. Uno shampoo secco

Per chi non volesse lavarsi i capelli tutti i giorni ma non riuscisse perché troppo grassi, e per chi volesse evitare l'utilizzo di prodotti troppo aggressivi, con il bicarbonato di sodio è possibile creare uno shampp secco davvero semplice: basta mischiare 1/4 di tazza di amido di mais, 1/4 di tazza di bicarbonato e aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale. Mettete in un barattolo e spolverate sui capelli con un pennello all'occorrenza, eliminando l'eccesso con un asciugamano.

Foto Credits: http://www.ecosnippets.com/diy/how-to-make-dry-shampoo-for-less-than-2/

Sara Polotti

Studiare all'aperto: l'esperienza della Svezia

Giovedì, 14 Gennaio 2016 09:50

Chi ha frequentato le scuole in Svezia lo assicura: studiare all'aperto è una benedizione. Ad esempio, Linda del blog "Rain or Shine Mamma", americana oggi ma scandinava di nascita, ricorda con positività l'atteggiamento degli svedesi nei confronti della natura: pur non avendo frequentato una delle specifiche scuole nelle foreste (che nel paese nordico sono nate negli anni Cinquanta, prendendo subito piede), lei e i suoi amichetti sono cresciuti con la stessa cultura di amore verso l'ambiente esterno che caratterizza queste scuole all'avanguardia.

Vediamo quindi insieme di cosa si tratta quando si parla di studiare all'aperto: l'esperienza della Svezia per un diverso tipo di insegnamento che coniuga lezioni all'esterno e lezioni all'interno.

Il fatto che le scuole all'aperto siano così affermate in Svezia deriva dalla convinzione nordica che il contatto con la natura sia necessario per la crescita di bambini sani, e che questo contatto non abbia risvolti positivi solo a livello fisico sulla salute (concretamente migliore rispetto ai bambini che imparano solo nel chiuso delle scuole), ma anche per quanto riguarda l'apprendimento. E' provato: i bambini che passano più tempo fuori, nel giardino e nel bosco della scuola, sviluppano un sistema immunitario migliore (provato dal fatto che i giorni di malattia sono ridoti drasticamente) oltre a delle capacità motorie fini nettamente superiori (utili per la scrittura, come vi abbiamo già detto).

Fin dai primi anni di vita ai bambini che giocano all'aperto è consentito in maniera più elastica il gioco libero, rispetto ai giochi in casa o in classe: viaggiando con la fantasia in maniera più aperta questi bambini avranno il beneficio di sviluppare un senso di organizzazione che servirà loro a livello fisico, sociale e psicologico.

L'insegnamento all'aria aperta si basa quindi sull'esperienza diretta, sul gioco e sulla curiosità dei bambini, fondamentali per imparare in maniera differente rispetto a quanto si fa solitamente rinchiusi tra le mura dell'istituto scolastico (e a questo proposito in Svezia i giardini e i cortili hanno posto di rilievo nella progettazione!). Non solo: per sua natura quello all'aperto è un apprendimento multidisciplinare. Ad esempio, se i bambini impareranno a contare mettendo in fila degli elementi naturali, allo stesso tempo apprenderanno le diverse specie o classificazioni di quell'elemento (sassi, foglie, alberi, ghiande).

Da non sottovalutare è poi il principio che i bambini a contatto con la natura diventeranno adulti consapevoli dell'ambiente che li circonda.
Non importa il clima: la Svezia, pensiamoci, è molto a Nord, alla stessa latitudine dell'Alaska. Fa freddo, ok! Ma non esiste un cattivo tempo, "solo cattivi vestiti" (come ricorda Linda): l'abbiamo sempre sostenuto e lo ribadiamo, i bambini hanno bisogno di stare all'aperto e né freddo, né caldo, né sporco fanno male!

Partendo da questo presupposto, negli asili scandinavi il tempo passato all'aperto è di gran lunga maggiore di quello passato all'interno delle scuole. L'apprendimento può passare attraverso moltissime attività, dal sollevare i sassi per trovarci i piccoli vermi nel loro habitat alla classificazione delle foglie. Anche in Italia da qualche anno è arrivato il meraviglioso Asilo nel bosco!

Purtroppo con gli anni, e con la crescita dei ragazzi, il tempo passato all'esterno si riduce, ma gli studi che confermano i benefici dell'alternanza tra lezioni all'interno e all'esterno sono molti, e in Svezia si cerca quindi di posticipare questo "rientro nelle classi" sempre più in là. Presupposto necessario è però un maestro in grado di provvedere ad un apprendimento ottimale, non casuale! Il rischio c'è sempre: più si sale di classe, meno gli insegnanti conoscono metodi per impartire lezioni significative. E' normale: gli argomenti si fanno sempre più seri e complicati. Ecco perché allora stanno nascendo corsi specifici (anche universitari, come quello della Linkoping University) per gli insegnanti che vogliono continuare ad educare all'aperto indipendentemente dalla classe.

L'idea di fondo è quella dell'esperienza, importantissima per l'apprendimento. Gli insegnanti devono essere in grado di insegnare ai ragazzi come trasformare l'esperienza diretta all'aperto in conoscenza.

Sara Polotti

Vietato non toccare: Munari al MuBa di Milano

Mercoledì, 13 Gennaio 2016 14:51

Non l'abbiamo mai nascosto: noi di Mamma Pret a Porter adoriamo Bruno Munari! Ricordate? Vi abbiamo parlato del suo metodo educativo orientato allo spirito artistico del bambino. Ora abbiamo una bellissima notizia: il Museo dei Bambini della Rotonda di Via Besana 12 dedicherà a questo meraviglioso artista e pedagogo una mostra tutta da vedere (e toccare!).

Vi parliamo dell'iniziativa Vietato non toccare: Munari al Muba di Milano dal 22 gennaio al 15 settembre

In collaborazione con l'Associazione Bruno Munari e la casa editrice Corraini (che da sempre pubblica i suoi titoli in bellissime edizioni), la mostra gioco (già portata al Museo dei Bambini nel 2008 e ora riproposta) sarà rivolta ai bambini dai 2 ai 6 anni, ai bambini più grandicelli e agli adulti.

Come prevede il metodo Munari, e come prevede la corrente dell'arte programmata e cinetica da lui sempre sponsorizzata (votata all'inserimento del movimento nelle opere d'arte e soprattutto al coinvolgimento del pubblico, finalmente protagonista e fruitore attivo), all'interno del bellissimo museo sarà possibile intraprendere un percorso di gioco volto a stimolare il tatto e gli occhi attraverso la scoperta, la sperimentazione e la meraviglia.

Tutto questo ha le sue radici nel pensiero di Bruno Munari stesso, il cui metodo educativo, molto vicino a quello di Maria Montessori, si fonda sul concetto dell'esperienza come passaggio fondamentale per il bambino nella scoperta del mondo. Munari concretizzò questo suo metodo nei Laboratori, fondati a Brera nel 1977, creati perché i bambini scoprissero le opere d'arte non solo attraverso i racconti, ma soprattutto giocando e facendone esperienza diretta.
Non immaginatevi quindi la solita esperienza museale silenziosa e con regole imprescindibili: qui le regole non ci sono (o, perlomeno, ce ne sono pochissime), e i bambini insieme alle loro famiglie potranno fare esperienza delle installazioni munariane con tutto il corpo, con tutta la curiosità possibile, con l'esuberanza che li contraddistingue, grazie alla multisensorialità insita nella mostra.

Il percorso si snoderà attorno a quattro attrazioni-installazioni principali:

- le Scatole della Meraviglia (tutte apparentemente uguali ma contenenti libri o oggetti ispirati alle opere di Munari),

- Toccare con gli occhi e vedere con le mani,

- il Gioco Più e Meno e il Prato dei Pre-Libri.

- Non solo: collateralmente, l'Associazione Bruno Munari organizzerà workshop dedicati alla scoperta del mondo dell'artista.

Il percorso della mostra dura circa 75 minuti. Per i bambini il biglietto costerà 6 euro, mentre per gli adulti 8, con speciali carnet famiglia a 25 euro (più 6 euro per ogni persona aggiuntiva). L'entrata è prevista a gruppi: dal martedì al venerdì l'ingresso sarà alle 17, mentre nel weekend sono previste più visite (alle ore 10, 11.30, 14, 15.45 e 17.30). Meglio comunque prenotare prima, acquistando i biglietti su ticketing.muba.it

Insomma, si prospetta una mostra gioco coinvolgente, emozionante e stupefacente. Lasciate che i vostri bambini vengano risucchiati dal mondo artistico di questo gigante dell'arte italiana, e immergetevi con loro senza riserve: sarà un'esperienza unica, un po' primordiale e certamente meravigliosa, come sempre quando si tratta di MuBa e Bruno Munari.

Sara Polotti

 

L'abbiamo detto: i pannolini lavabili oltre che ecologici, economici e (sì!) comodi, sono bellissimi. Niente plastica e imballaggi orribili in giro per casa: sì, è una bellezza anche per gli occhi!

Ecco, decidere di passare ai pannolini lavabili può trasformarsi anche in un'occasione per fare dell'organizzazione del fasciatoio qualcosa di esteticamente accattivante: sono troppo carini per nasconderli sempre in un cassetto. Guardate qua!

Come sistemare i pannolini lavabili per una nursery bellissima: lasciatevi ispirare dalla nostra gallery per ordinare il necessario in maniera davvero fantastica

Come vi abbiamo spiegato, calcolate innanzitutto quanti pannolini vi serviranno (in base all'età e al peso del vostro bambino): per il primo anno avrete bisogno di circa 18/20 pannolini e per il secondo 15/16, più gli strati assorbenti (il cui numero varierà anche in relazione al tipo di pannolino che avete adottato). Per tutto ciò che avete bisogno di sapere, vi rimandiamo al nostro articolo (LINK).

Siete pronte per il restyling? Vi aiutiamo noi!

- Fatevi aiutare dalle braccia robuste di vostro marito e inchiodate alla parete delle vecchie scatole di legno: semplicissimo e super carino, con tutto diviso per sezioni e a portata di mano.

Foto Credits: https://it.pinterest.com/pin/296674694175947690/

- Scovate in un mercatino una vecchia credenza: sarà perfetta per organizzare i pannolini (magari cromaticamente!) e se avrà delle ante vetrate ancora meglio!

Foto Credits: https://it.pinterest.com/pin/391179917613145369/

- Invece delle scatole di legno, potete optare per delle cassette per la frutta, da dipingere nei colori che volete (le bombolette spray saranno comodissime per farlo) e da appendere accanto al fasciatoio.

Foto Credits: http://dirtydiaperlaundry.com/13-inspired-cloth-diaper-storage-ideas/)

- L'Ikea si rivela sempre una buona idea. E in questo caso il carrellino Raskog (lo potete trovare in negozio o sul sito, http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/30216536/) è davvero comodo e bello, disponibile in più colorazioni. Non sottovalutate le rotelle: sono davvero utili!

Foto Credits: http://dirtydiaperlaundry.com/13-inspired-cloth-diaper-storage-ideas/)

- Di nuovo l'Ikea viene in nostro soccorso: la libreria per CD e DVD trova quindi un nuovo utilizzo. Verticale e stretta, è davvero comoda per i piccoli spazi (così come lo sono le mensoline per spezie utilizzate per tenere cremine, borotalco e salviettine bene ordinate in pochissimo spazio).

Foto Credits: http://cherryblossomlove.com/2014/08/making-this-home-ours-shared-changing-station.html/

- E perché non utilizzare dei cestini in metallo? Attraverso la rete l'arcobaleno di pannolini risalterà moltissimo, ed è un ottimo modo per riciclare un oggetto che magari avete in casa e non utilizzate più (chissà, magari era il cestino della vecchia bicicletta che avete tanto a cuore: una nuova vita per qualcosa di vecchio!)

Foto Credits: http://domesticprincessintraining.blogspot.it/2015/01/cloth-diaper-storage-and-q-bloguary-day.html

- Altro utilizzo della colonna per CD: appendetela in orizzontale per creare un effetto ordinato e chic. Ordinate poi i pannolini per colore, come fossero l'arcobaleno; l'effetto sarà davvero ipnotico e favoloso!

Foto Credits: http://dirtydiaperlaundry.com/the-6-kinds-of-cloth-diaper-stash-shots/)

- Basta una vecchia scala da appoggiare alla parete (come quelle spesso utilizzate per gli asciugamani accanto al lavandino): appendete i pannolini ai pioli per tenerli ordinati, fuori dai piedi (vi liberano un sacco di cassetti!) ma in bella vista come meritano!

Foto Credits: http://www.littlehouseinthebigd.com/2014/01/nursery-finale.html

- Una rastrelliera morbida porta-scarpe è l'ideale per appendere i pannolini, che potranno quindi restare esposti in bella vista oppure, se preferite nasconderli, basterà chiudere la porta del ripostiglio.

Foto Credits: http://dirtydiaperlaundry.com/13-inspired-cloth-diaper-storage-ideas/

Mamme, armatevi di passeggino e infilateci il vostro bimbo; ora uscite di casa e di buona lena dirigetevi verso il Mudec di Milano!

Con Passeggini in Mostra, al Mudec le mamme e i bambini sono protagonisti: l'iniziativa del Museo delle Culture per le mamme che vogliono godersi Gauguin e Barbie the Icon!

Dall'11 gennaio fino al 15 febbraio, per tutti i lunedì, il Mudec di Milano di via Tortona 56 ha deciso di coinvolgere in prima persona le mamme in libera uscita: sono dedicate infatti a loro le giornate Passeggini in Mostra, speciali visite guidate alle due mostre in corso, "Gauguin, racconti dal paradiso" e "Barbie. The icon", a cui possono partecipare tutte le mamme con i loro piccoli nel passeggino.

La prima, dedicata all'artista post impressionista, sarà ospitata dal museo fino al 21 febbraio. Attraverso una settantina di opere, la mostra vuole ripercorrere la vita artistica e biografica del maestro del Cristo Giallo (opera per la prima volta in mostra in Italia), affiancandole ad artefatti polinesiani e immagini dei luoghi a lui cari

Con "Barbie. The icon", invece, il Mudec porta al pubblico una panoramica super pop attorno all'iconica bambola che riesce ad analizzare la storia dei costumi e della cultura grazie alle trasformazioni della bambola stessa, che in cinquantasei anni di vita ha saputo farsi eco di una società in continuo cambiamento. Non solo abiti, quindi: le diverse etnie che ha saputo portare nelle case di tutto il mondo e le migliaia di identità impersonate sono davvero un'occasione unica per capire non solo l'infanzia, ma il mondo nella sua globalità.

La prima giornata è andata subito sold-out, e non stentiamo a crederlo: al costo di 19 euro per l'ingresso e la visita di un'ora alla mostra scelta, le mamme possono svagarsi per un pomeriggio senza rinunciare né alla cultura né alla compagnia del proprio bambino.

Per i prossimi cinque lunedì, quindi, il museo ha organizzato altrettante visite in passeggino, dividendole per tema così che le mamme che vogliono partecipare ad entrambe le esposizioni possono scegliere due date dilazionandole sul mese. Tutte le visite iniziano alle 14.30: le mamme si ritroveranno verso quell'ora nella hall del museo, dove la guida le accoglierà prima della visita.

L'1 e l'8 febbraio sarà quindi il turno di Gauguin e del suo Paradiso, mentre per tuffarsi nel passato delle nostre bambole con "Barbie. The icon" le mamme potranno prenotare le visite del 18 o 25 gennaio oppure del 15 febbraio.
I passeggini ammessi alla visita sono solo 15 alla volta: è bene quindi prenotare, visitando il sito http://www.ticket24ore.it/prodotti.php?categoria=66 oppure telefonando al numero 02/54917.

Il Mudec di Milano da sempre rivolge le sue iniziative, oltre che agli adulti, a bambini e famiglie, organizzando visite ad hoc, giochi e laboratori e mettendo a disposizione audio guide super coinvolgenti per i più piccoli.

Non solo: le mamme troveranno uno spazio a loro davvero favorevole, con bagni dotati di fasciatoio e porta pannolini e uno spazio dedicato esclusivamente all'allattamento (l'Happy Popping, con morbidissimi cuscini e muri coloratissimi), oltre a menu adatti ai bambini nel ristorante del museo (il Mudec Bistrot), seggiolini e spazi appositamente pensati per riporre i passeggini.

Per tutte le informazioni visitate il sito (www.mudec.it) o direttamente la pagina dedicata all'iniziativa (www.mudec.it/ita/passeggini-in-mostra/).

 

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/42219708@N02/3902343984/sizes/o/ 

Adipe addominale: come smaltirlo

Martedì, 12 Gennaio 2016 13:38

Negli ultimi anni, la nostra alimentazione sta assumendo dei risvolti non molto confortanti: zuccheri, grassi, dolci, cibi spazzatura (junk food) sono sempre più presenti sulle nostre tavole, rendendoci suscettibili a svariate problematiche (sovrappeso, obesità, intolleranze, diabete, problemi cardiovascolari).

Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'adipe addominale: come smaltirlo con semplici pratiche quotidiane

Oramai è smisurato l’utilizzo di zuccheri e grassi all’interno dei prodotti: questi alimenti creano una sorta di “dipendenza”, che non fa mai percepire il senso di sazietà ed anzi al contrario invogliano a consumarne di altri. Diventa quindi essenziale prestare attenzione al contenuto di zuccheri all’interno degli alimenti e quindi stare all’erta ai carboidrati.

Nel nostro organismo chi si occupa del metabolismo degli zuccheri è in particolare l’insulina, ormone prodotto dal pancreas che facilita tra l’altro la trasformazione dei carboidrati in grassi e l'accumulo di questi ultimi nei tessuti (in particolare nel tessuto adiposo addominale); pertanto è da considerare l'ormone dell'ingrassamento. Fino a che il livello dell'insulina è alto, il glucagone, l'ormone contrapposto all’insulina (detto anche l'ormone del digiuno, quello che fa bruciare i grassi accumulati) non può agire e quindi è difficoltoso perdere peso. Lo stesso avviene se l'insulina in circolo è alta per motivi fisiologici o patologici (es. insulino-resistenza, o nel caso del diabete).

Il trattamento più efficace per interrompere questo circolo vizioso è dato dalla pratica di attività fisica regolare, associata al dimagrimento e all'adozione di una dieta basata sul consumo di alimenti poveri di zuccheri. È fondamentale intervenire prima di tutto sulla dieta e sul livello di attività fisica.

E' quindi necessario:

- moderare gli zuccheri semplici e i dolcificanti

- mangiare frutta con buccia evitando banane, cachi e fichi

- utilizzare farine integrali ed evitare quelle raffinate quindi pasta bianca, riso bianco, pane, creackers e grissini

- mangiare non più di 80 g di cereali a pasto

- abbinare proteine e/o fibre a tutti i pasti a base di carboidrati, quindi mai mangiare un piatto di pasta in bianco, meglio una pasta integrale con broccoli oppure con pesce

- prima colazione abbondante e proteica: quindi non mangiare mai solo biscotti e caffè, ma per esempio una frittata, due fette biscottate integrali e un frutto dove chiaramente la frittata è l'elemento proteico

- fare attività fisica con costanza: applicare uno sforzo di breve di durata ma molto intenso.

- assolutamente utile è anche il follow-up, ovvero il controllo di alcuni parametrici ematici legati al metabolismo degli zuccheri, per tenere monitorata la situazione nel tempo.

 

Dott. Alessio Tosatto

Biologo Nutrizionista Imbio

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

L'angolino dei loro libri in casa è meraviglioso: un cuscino per stare comodi, tanti libri di tutti gli argomenti a portata di mano, una luce perfetta per non stancare gli occhietti. Le mamme lettrici che vogliono trasmettere ai loro bambini lo stesso amore per la carta stampata sanno di cosa parliamo! Beh, non solo le piccole biblioteche private: anche quelle pubbliche in giro per il mondo, se costruite ad arte, sanno essere posti favolosi per immergersi nella lettura d'infanzia!

Vediamo le biblioteche per bambini più magiche del mondo: dagli Stati Uniti alla Corea i posti perfetti per la lettura d'infanzia che ci piacerebbe fossero all'angolo sotto casa

1. La biblioteca pubblica di Brentwood

In Tennessee, nella cittadina di Brentwood, la biblioteca pubblica ha dedicato ai bambini il loro Kids Korner, un angolo solo per loro e per le loro letture. Oltre ad una bellissima sala lettura per adulti, quindi, i bambini possono partecipare a tutte le attività proposte (come le "storie prima della scuola" di prima mattina, per un buongiorno perfetto!) entrando nel mondo magico attraverso una porta altrettanto magica.

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/52558282@N06/5351554227/in/photostream/

2. Lied Scottsbluff Public Library

E' bellissima anche per gli adulti, ma per i bambini è il top. E' belissima e organizza eventi favolosi: vi diciamo solo il Club dei Lego, ospitato ogni mese, e l'iniziativa "100 best books reading wall", un premio per ogni bambino che legge i 100 libri più belli per bambini proposti dalla biblioteca (per incoraggiare alla buona lettura).

3. ImaginOn di Charlotte

L'idea di ImaginOn, luogo dedicato a Joe e Joan Martin (cittadini che hanno portato cultura e istruzione nella cittadina della biblioteca), è stata quella di unire il teatro alla biblioteca, per un risultato bomba! Sul loro sito si legge che la loro missione è "portare in vita le storie attraverso esperienze straordinarie che sfidano, ispirano e eccitano le giovani menti". Bello, no?

Foto Credits: http://www.charlottemagazine.com/Charlotte-Magazine/May-2013/The-2013-BOB-AWARDS/Family-Kids/

4. Kid's Republic Bookstore

Ideato dagli architetti Sako, questo ambiente è sì una libreria e non una biblioteca, ma le attività che ospita per i bambini (dalle letture agli spettacoli teatrali ispirati ai libri proposti) sono bellissime e lo spazio è così favoloso da meritare un posto qui. Andiamo a Pechino?

   

Foto Credits: http://www.sako.co.jp/main/en/pj-pop1.html)

5. La biblioteca della scuola Cordwalles nel Surrey

Questa biblioteca interna alla scuola è stata trasformata essenzialmente in un bosco: funghi, alberi, fiori ed erba sotto i piedi trasportano i bambini in un luogo incantato dove potersi perdere nella loro fantasia.

Foto Credits: http://www.theguardian.com/teacher-network/gallery/2015/jan/08/school-libraries-world-books-gallery

6. Il Bus-Libreria

La scuola elementare Rosendale di Londra aveva bisogno di una biblioteca, ma non ne aveva lo spazio. Gli architetti Forge hanno pensato allora di piazzarne una nel giardino, allestendo ad arte un vecchio autobus a due piani: un'idea semplice ed economica che ha fruttato loro il premio SLA Library Design Award nel 2011, e che rende la lettura divertente per i bambini!

 

Foto Credits:  http://www.rosendale.cc/school-life/library-bus/

7. La Biblioteca centrale di Singapore

All'interno della Biblioteca centrale di Singapore dal 2013 si trova la prima biblioteca verde del mondo per bambini: al pianterreno i più piccoli possono entrare nella "My Tree House" (così è chiamata la sezione), costruita interamente sostenibile e riempita con oltre 45000 volumi a loro dedicati. Ed è bellissima!

Foto Credits:  https://www.flickr.com/photos/publiclibrariesnsw/9677482196/

8. La Ying Yang Public Library

Si trova in Corea del Sud ed è stata progettata da Evgeny Markachev e Julia Kozlova pensando alla tipica compenetrazione dei due simboli della filosofia cinese. In questo modo si sono creati anche per i bambini degli spazi comodissimi dove fermarsi a rilassarsi leggendo un buon libro.

Foto Credits: http://www.designboom.com/architecture/public-library-in-south-korea/

9. La stanza blu della biblioteca di Hercules

In California c'è una cittadina chiamata Hercules. Hercules ha una bellissima biblioteca, e questa biblioteca ha una meravigliosa stanza solo per i bambini. Date un'occhiata!

Foto credits: http://www.archdaily.com/138251/hercules-public-library-will-bruderpartners/

10. Le reti in Burundi

Per avvicinare i bambini alla lettura piacevolmente, in Burundi è stata costruita questa favolosa biblioteca in legno e pietra, al cui interno i fruitori possono accoccolarsi su divertentissime (ma comodissime) reti, come fossero amache collettive!

Foto Credits: qui.

 

 

 

 

Non solo pupazzi di neve e giochi in scatola al calore del caminetto: l'inverno è fatto anche per le camminate all'aperto! Uscire e scoprire posti nuovi è una bellissima attività che può unire la famiglia ancor di più, ed è anche un'occasione per inventare giochi e passatempi divertenti ed educativi.
Perché allora non indossiamo piumini, sciarpe e guanti e andiamo a percorrere quel bellissimo sentiero a due passi da casa o proviamo ad addentrarci nella pineta che costeggia il mare, che è certamente favolosa (e misteriosa!) anche nei mesi invernali?

Ecco 10 proposte di gioco all'aperto da fare in inverno con i bambini: giochini e svaghi per rendere la passeggiata divertente e apprezzata da tutta la famiglia!

1. Ascolto il bosco: Una prima, semplicissima e bellissima attività, se pensata e proposta con il giusto spirito, è quella dell'ascolto del bosco: tutti insieme concentratevi in silenzio ed elencate tutti i rumori, i profumi e i colori attorno a voi. Vince chi ne scova di più!

2. Il libro della Natura: create dei Diari della Natura prima di uscire di casa! Una bella copertina e delle pagine intonse su cui poi incollerete una volta tornati le foglie, i rametti, gli aghi di pino e tutto ciò che il bambino troverà interessante lungo la strada, che avrà raccolto e appoggiato temporaneamente tra le sue pagine.

3. Calchi: sfruttate la paste modellabile fatta in casa e portatela con voi. Fate delle piccole palline che potrete poi utilizzare spiaccicandole sugli elementi della natura (la corteccia di un albero, le foglie, i sassi di forma strana, una manciata di aghi di pino) creando così dei coloratissimi calchi!

Foto Credits: http://www.howweelearn.com/a-playdough-nature-walk/

4. Esperienze d'arte: fate della camminata un'occasione artistica. L'inverno è ricco di rami secchi caduti dagli alberi, perfetti per diventare una volta tornati a casa elementi decorativi o progetti d'arte. Durante la passeggiata raccoglietene di diversi, piccoli e grandi, e una volta a casa dipingeteli con dei gessetti per esterno (quelli grossi, uguali a quelli per le lavagne ma più divertenti). Iniziate colorando direttamente con i gessetti, e in un secondo tempo immergete i gessetti in un po' d'acqua e continuate (si creerà una nuova texture che durerà anche più a lungo). Un'attività bella e divertente che per i più piccoli è anche occasione per affinare la loro capacità di presa e di movimenti fini.

Foto Credits: http://www.mericherry.com/2015/08/02/chalk-nature-painting/

5. Giochi di rami: un altro modo per trasformare la passeggiata in arte è raccogliere più rami d'abete possibile, da unire poi a casa con un filo per creare delle piccole "scopine" da utilizzare come insoliti pennelli!

Foto Credits: http://learncreatelove.com/natural-paintbrushes/)

6. La caccia al tesoro: una caccia al tesoro è sempre una buona idea. Di volta in volta potete dire ai bambini cosa cercare, oppure potete partire da casa già preparati, con un foglio sul quale dovranno segnare tutto ciò che vedono tra gli elementi disegnati, un po' come questo

Foto Credits: http://www.themeasuredmom.com/free-nature-scavenger-hunt/)

7. Journey Stick:  create un Journey Stick, letteralmente un Bastoncino del Viaggio. I bimbi più piccoli potranno farlo utilizzando un pezzo di legno piatto sul quale è stato apposta una striscia di nastro biadesivo; quelli più grandi lo realizzeranno più tradizionale, utilizzando un bastone trovato per strada e appendendogli sopra, con uno spago o un filo di lana, ciò che trovano durante la passeggiata!

Foto Credits: http://growingfamily.co.uk/out-and-about/making-a-journey-stick-on-a-nature-walk/)

8. Barattolo della passeggiata: nello stesso spirito potete realizzare un Barattolo della Passeggiata, o della Natura per cui i bambini porteranno durante la camminata un barattolo  come un piccolo scrigno da riempire con ogni tesoro che trovano.

9. Giocare agli investigatori ecologici: incoraggiate i bambini a fare tutte le domande che vogliono sulla natura, ma provate anche a scovare posticini strani o a vedere cosa si nasconde sotto i sassi più grossi: le sorprese saranno infinite!

10. Canzoncine e giochi di movimento: inventate giochi divertenti da fare durante la camminata per renderla più piacevole: cantate le canzoni dei cartoni animati tutti insieme, giocate alle statuine (quel giochino in cui quando un componente della famiglia urla ""Stop!" tutti devono fermarsi come statue: guai a chi si muove!), trasformatevi una volta per uno nel "navigatore" della compagnia utilizzando la mappa.

Sara Polotti

Iniziamo il 2016 con il piede giusto e prendiamo in mano le redini dell'ecologia (almeno nel nostro piccolo!). Bastano pochi gesti, e vedrete che potrete rendere quest'anno un pochino più verde rispetto ai precedenti, in un momento storico in cui la natura sta urlando a pieni polmoni per un po' di tregua (non lasciamo che tutti quei blocchi del traffico durante le passate vacanze natalizie cadano nel vuoto, su!).

Vi proponiamo 15 buone abitudini delle mamme che possono salvare il pianeta: alcuni consigli da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni che contribuiranno a ridurre gli sprechi e a far respirare meglio la nostra Terra

- Al supermercato portati sempre le tue borsine di tela, evitando di comprare sempre il sacchetto in carta o plastica (comunque riutilizzabile, mi raccomando!).

- Sempre al supermercato, occupa il primo parcheggio disponibile: prova a pensare ai minuti persi a cercare sempre quello più vicino all'ingresso, e moltiplicali per tutte le volte che fai la spesa. Ora pensa alla benzina sprecata: meglio fermarsi al primo, no?

- In ogni caso, meglio del supermercato c'è il mercato (fantastico se è di produttori locali): compra frutta e verdura a km zero, o vai direttamente dal produttore (che probabilmente avrà anche carne e uova davvero genuine).

- Usa tovaglie, tovaglioli e fazzoletti di tela (lavandoli con tutto il resto del bucato), e per la carta igienica scegli il tipo ecologico in carta riciclata.

- Spreca meno acqua: installa rubinetti per ridurre il getto in maniera intelligente (o integra quelli vecchi con i piccoli dispositivi da infilare sull'apertura) e chiudili mentre lavi i denti, mentre tuo marito si rade la barba o mentre vi insaponate sotto la doccia.

- Cambia tutte le lampadine in casa (magari un po' alla volta, se la spesa è eccessiva): passa a quelle a LED! Ora in commercio ce ne sono tantissime, di tutti i tipi (vale la pena fare un salto all'Ikea!): sono ecologiche, pratiche, consumano pochissimo rispetto a quelle tradizionali e durano tantissimi anni.

- Fai lavatrici piene, non solo per pochi indumenti alla volta, e imposta la temperatura di lavaggio a 30° (bastano, per lavaggi normali!). E, quando usi il forno, organizzati per portare in tavola cibi che possono sfruttare la stessa cottura: su vari ripiani sistema più pietanze, senza accendere altri forni a microonde o fornelli.

- Quando stai in casa di giorno sfrutta la luce solare, quando possibile. Meno accendi la lice, più risparmi, meglio si sente il pianeta.

- Preferisci sempre il bambù tra tutti i tipi di legno, anche quando si tratta di arredamento o addirittura pavimenti: è la pianta che cresce più in fretta, e coltivarla è semplicissimo. Così si rischia meno il pericolosissimo disboscamento!

- Invita gli amici in inverno! Ogni persona produce calore, e più amici ci saranno meno dovrai accendere il riscaldamento. Ma, anche quando siete da soli in casa, ricorda di tenere il termostato ad una temperatura accettabile (18° sono ottimali). Non hai idea di quanto si risparmi in denaro ed energia abbassando anche solo di un grado la solita temperatura!

- Se hai giardino, fatti un orticello (e sfrutta i resti del cibo della tua cucina per fertilizzarlo): avrai prodotti freschi e buoni senza dover sempre andare al mercato.

- Usa la coppetta mestruale: igienica, sana, comoda e assolutamente antispreco (tutti gli assorbenti e i tamponi sono eliminati!).

- Passa alle bollette e alle comunicazioni elettroniche: chiedi alla banca e a tutti i fornitori di mandarti tutto via mail, e farai felici loro, te stessa e un sacco di alberelli indifesi.

- Fai tutto ciò che puoi in casa: detergenti, detersivi, deodoranti, dentifrici, ma anche merendine, miscele di te o tisane, eccetera. Online si trovano un sacco di ricette, per tutto: è sano ed ecologico, e ti darà davvero molta soddisfazione.

- Ne abbiamo appena parlato, quindi, mamma, per concludere: per il tuo bambino, passa ai pannolini lavabili, e con qualche piccolo accorgimento di lavaggio renderai la vostra vita ad impatto ambientale ridottissimo. Leggi i nostri consigli per utilizzare questa soluzione al posto degli usa e getta, e non tornerai indietro!

 Sara Polotti

Sara

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Cecilia

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