I migliori animali per bambini di 10 anni

Martedì, 12 Settembre 2023 07:44

Accompagnare la vita di vostro figlio con un animale domestico di cui si dovrà prendere cura e col quale poter giocare? Può essere una buona idea.

La presenza domestica di un cucciolo accresce infatti lo sviluppo emotivo del bimbo. ponendolo anche in una condizione di responsabilità nei confronti di un essere vivente. Tale responsabilità lo aiuterà sicuramente nella vita scolastica e, in futuro, anche in quella lavorativa. Un primo approccio per sentirsi grandi e poter compiere in autonomia delle scelte importanti.

Il gatto è un piacevole compagno di giochi

Amare un gatto è davvero molto facile, ma conoscere tutti i suoi bisogni potrebbe essere un po’ più complicato e sarebbe il caso di documentarsi, in quanto genitore, prima di affidare un cucciolo peloso ad un bambino piccolo.

Il gatto ha dei comportamenti che vanno capiti e spiegati ad un bambino, in modo che non ne risulti traumatizzato o affinché non vada incontro ad un pericolo, come essere morso o graffiato. Pur non intenzionalmente, il gatto può sentirsi minacciato da un piccolo essere umano e la sua reazione potrebbe risultare anche violenta.

Per il primo periodo, assicuratevi di essere sempre presenti quando vostro figlio tenta i primi approcci con il micio. In caso di vostra assenza da casa, cercate di isolare momentaneamente il gatto in un’altra stanza. Dopo poche settimane, sarete sicuramente in grado di lasciar giocare il bambino e il gatto in totale armonia e senza più la necessità di sorvegliarli.

Il cane è sempre il miglior amico del bambino

Un cane prevede sicuramente un impegno maggiore, dato che bisognerà portarlo a fare una passeggiata almeno tre volte al giorno, curarlo in ogni possibile aspetto e ovviamente giocarci!

L’affetto che un cane può dare a vostro figlio è sicuramente tra i punti di forza per consigliare questo tipo di animale al vostro pargoletto di casa, ma dovrete istruirlo nel migliore dei modi, affinché il loro rapporto sia di fiducia.

Le cure del cane prevedono anche una certa pulizia, soprattutto se vive diverse ore del giorno all’aperto. E sarebbe anche il caso di consultare la classifica collari antiparassitari per cani per capire quale scegliere, in modo da proteggere lui e la vostra famiglia.

Un cane è un amico che accompagnerà la crescita di vostro figlio per molti anni felici!

I conigli sono una valida alternativa

Se volete valutare un’alternativa, sappiate che i conigli possono essere animali da compagnia meravigliosi per i bambini di 10 anni per diverse ragioni. In primis, esprimono una dolcezza infinita e poi hanno un carattere decisamente mite. Non è affatto difficile che stabiliscano un legame affettivo molto forte con un bambino di quell’età, aiutandolo anche con precetti fondamentali come la cura di un animale e la responsabilità che ne deriva.

Sono la soluzione perfetta per chi non ha spazio a sufficienza in casa e magari non può permettersi di prendere un cane. Non ci sono i contro delle lunghe passeggiate anche durante le fredde giornate invernali e anche i costi legati al mangime sono decisamente contenuti.

Una supervisione, almeno iniziale, da parte dei genitori è comunque raccomandata anche in questo caso.

Pesci e tartarughe per bambini osservatori

Perché non valutare l’ipotesi di un pesce rosso o di una tartaruga per iniziare l’approccio “soft” con un animale domestico? Avere un animale di compagnia di questo tipo, stimolerà l’attenzione e le capacità di osservazione per vostro figlio.

Infatti, osservando i pesci nuotare nell'acquario o le tartarughe che si muovono con grazia, i bambini possono sviluppare una comprensione più profonda dell'ecosistema marino e imparare a rispettare la vita acquatica.

L’impegno da parte del bambino è sicuramente molto limitato e bisognerà più che altro fare in modo che dia da mangiare in modo regolare all’animale, sviluppando così il senso di responsabilità e la consapevolezza di non dover interferire in modo eccessivo con l’eco-sistema dell’animale.

L’allestimento stesso dell’acquario può essere un’attività stimolante che unisce bambino e genitore in modo particolarmente positivo.

Il criceto può essere il primo cucciolo

Una possibile scelta, per chi è orientato verso un animale da compagnia di piccole dimensioni e facile da gestire è sicuramente quella del criceto. Una caratteristica importante del criceto è che possiede una personalità vivace e giocosa e sarà sicuramente un ottimo compagno di giochi per i vostri bambini.

Le responsabilità nei confronti del criceto si limitano alla pulizia della gabbia, all’acqua fresca e ad una alimentazione adeguata al suo stile di vita. Non dovrà mancare ovviamente l’affetto e la componente ludica, che molto probabilmente, trattandosi di un bimbo di quell’età, non mancherà di certo.

Tuttavia, è essenziale che i genitori supervisionino la cura del criceto e insegnino ai bambini come trattare l'animale con rispetto. Sarà anche compito del genitore attrezzare la gabbia in maniera adeguata.

Uccellini e pappagalli come alternativa

Scoprire il meraviglioso mondo degli uccelli e dei pappagalli può essere a dir poco entusiasmante per un bimbo di 10 anni. I suoni riprodotti dal canto di un canarino e i vivaci colori dei pappagallini non possono che mettere di buon umore vostro figlio, che avrà un po’ di sana compagnia anche quando fa i compiti a casa.

Per quanto riguarda l’impegno, si parla più che altro di mantenere pulita la gabbia e di fornire cibo e acqua a seconda del bisogno. Anche in questo caso, una piccola ma sana responsabilità per far crescere bene vostro figlio.

Inoltre, l'interazione con gli uccelli può avere un effetto calmante e terapeutico, aiutando i bambini a rilassarsi e a gestire lo stress. Soprattutto nei casi di bimbi iperattivi e con problemi relativi all’eccessivo stress, può essere la soluzione ideale.

Bambini: quale strumento musicale scegliere?

Lunedì, 11 Settembre 2023 13:39

Studiare la musica fin da bambini è un'ottima idea, e non è solo un cliché o un luogo comune. Tanto che c'è chi ha ideato un metodo per imparare la musica come una lingua madre (ricordate il Metodo Suzuki?).

Bene, detto questo: stabilito che fare e studiare musica è benefico, quale strumento musicale scegliere per bambini e bambine? Prima di tutto, è utile seguire il gusto e l'attitudine che hanno. Dopodiché, si possono studiare i vari strumenti musicali, cercando di capire quali siano più adatti a seconda dello specifico caso.

Pianoforte

Il pianoforte è spesso considerato uno degli strumenti migliori per i bambini. Studi scientifici hanno dimostrato che suonare il pianoforte può migliorare le abilità matematiche e cognitive nei bambini. È uno strumento versatile che può essere suonato da giovani principianti, che richiede molto studio e costanza e che è sempre affascinante.

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Violino

Il violino è un altro strumento molto popolare per i bambini e le bambine. Imparare a suonare il violino richiede disciplina e concentrazione, il che può essere benefico per lo sviluppo dell'autocontrollo.

Chitarra

La chitarra è un ottimo strumento consigliato per i bambini e le bambine interessati alla musica pop e rock. Suonare la chitarra può migliorare le abilità motorie fini e incoraggiare la creatività.

Flauto

Il flauto dolce è uno strumento ideale per i bambini più piccoli, poiché è leggero e facile da maneggiare, e anche per questo alcune scuole lo propongono durante le ore di musica. Suonare il flauto può migliorare la coordinazione occhio-mano e l'ascolto attento.

Canto

Anche il canto è un'opzione ideale per i bambini che amano la musica, anche se non si tratta propriamente di uno strumento musicale.

Gli altri strumenti

Oltre a questi più classici e conosciuti, non vanno dimenticati tutti gli altri strumenti musicali, essenziali nell'orchestra e sempre curiosi e interessanti. Ci sono l'oboe, il violoncello, i tamburi, il corno, il clarinetto, l'arpa...

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Bimbi e bimbe possono iniziare a studiarli e suonarli fin da piccoli: le associazioni musicali di zona sapranno certamente indirizzare le famiglie per capire come, dove e quando cominciare.

A chiazze rosa, marmorizzata, venata di rosso: ogni tanto prima del bagnetto o quando è svestito, la pelle del bebè si presenta così.

Normale preoccuparsi, ma altrettanto normale è il fenomeno che causa questo aspetto.

Ma facciamo un passo indietro. La pelle del neonato marmorizzata è una condizione in cui la pelle del neonato assume un aspetto a chiazze o macchie irregolari, spesso con una rete di linee sottili rosa o violacee che somigliano appunto alle venature del marmo. Questo fenomeno è più evidente sulle gambe, ma può verificarsi anche su braccia, schiena e addome. La pelle marmorizzata può apparire e scomparire durante i primi giorni di vita del neonato.

Le cause della pelle venata a chiazze

La pelle marmorizzata nei neonati è il risultato di una risposta fisiologica alle variazioni della temperatura corporea. Durante i primi giorni di vita, il sistema di regolazione della temperatura del neonato può essere immaturo, il che può portare a una dilatazione e contrazione dei vasi sanguigni superficiali (o vasocostruzione). Questo può causare la comparsa della pelle marmorizzata, soprattutto quando il bambino sente freddo.

Inoltre, il sistema circolatorio dei neonati può essere ancora in fase di adattamento, e questo può contribuire all'aspetto della pelle marmorizzata. È importante notare che questa condizione di solito scompare da sola entro nel momento in cui il neonato cresce, ovvero quando il sistema circolatorio si stabilizza, e quando il bebè viene rivestito.

Quando è motivo di preoccupazione?

In generale, la pelle del neonato marmorizzata è una condizione fisiologica e temporanea che di solito non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, è importante osservare attentamente il neonato per qualsiasi segno di disagio o cambiamento nel colore della pelle che potrebbero indicare un problema medico più serio.

Se la pelle del neonato marmorizzata è associata a sintomi come freddo eccessivo, intorpidimento degli arti, sonnolenza costante, difficoltà nella suzione o cambiamenti nel comportamento, è consigliabile valutare se non lo si stia esponendo a temperature troppo basse (rischiando l'ipotermia), provvedendo a rimetterlo al caldo. Se però i sintomi persistono, è bene consultare una pediatra o una pediatra. Questi segnali potrebbero indicare una condizione sottostante che richiede attenzione medica.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Proprio come quello da cucina che tutti conoscono e molti posseggono, un imbuto da laboratorio, così come quello industriale, è uno strumento che viene comunemente usato per vuotare una sostanza liquida all’interno di un contenitore senza che questa fuoriesca.

In realtà, come ci accorgeremo nel corso dell’articolo, esistono tanti tipi diversi di imbuto che, a seconda della conformazione e delle caratteristiche, permettono di svolgere molti altri compiti che vanno ben oltre il semplice travasare liquidi. Vediamoli insieme!

Cos’è un imbuto

Con il termine “imbuto” ci si riferisce a un dispositivo composto da due parti: quella superiore presenta la forma di un cono aperto che è collegato alla seconda parte, quella inferiore, caratterizzata da un sottile cilindro cavo che prende il nome di “gambo”.

A seconda del modello e della destinazione d’uso, l’imbuto può essere fatto di materiali diversi. Quelli da cucina sono comunemente realizzati in plastica o silicone, mentre quelli da laboratorio tendono a essere di vetro trattato per resistere alle alte e basse temperature e all’erosione da parte di acidi. Gli imbuti industriali, invece, vengono solitamente prodotti con materiali plastici molto resistenti, anch’essi in grado di resistere all’erosione, ma anche agli urti e alle cadute.

Sebbene possa sembrare un attrezzo molto semplice, viene usato nei settori più disparati:

  • Durante la preparazione di sostanze e miscele industriali;
  • Nei laboratori delle imprese manifatturiere;
  • Nelle strutture sanitarie e nei laboratori farmaceutici;
  • In cucina;
  • Nelle aziende di biologia e nei centri di diagnostica.

Imbuti diversi per compiti diversi

Come anticipato nell’introduzione, un imbuto può avere caratteristiche e forme diverse a seconda del compito che deve svolgere.

Prendiamo, ad esempio, l’imbuto separatore, detto anche “imbuto a pera”. Come dice il nome stesso, questo strumento è stato ideato non solo per travasare i liquidi da un recipiente all’altro senza perdite, ma anche e soprattutto per separare diverse sostanze liquide immiscibili di diversi gradi di densità. Oltre alla caratteristica forma arrotondata, questo imbuto presenta un rubinetto di vetro per drenare la miscela liquida.

Altri tipi di imbuto, come quello di Schott e quello di Buchner, sono stati progettati per filtrare le sostanze. Il primo è fatto di vetro e ha al suo interno un filtro fisso che rende possibile filtrare i liquidi senza utilizzare filtri di carta aggiuntivi. Il secondo è un dispositivo progettato per filtrare sostanze liquide sottovuoto grazie a una speciale membrana porosa o perforata. Solitamente è realizzato in porcellana di alta qualità, ma può anche essere fatto di metallo o plastica. 

A questi possiamo aggiungere l’imbuto di Gwigner con il caratteristico angolo di 60°, progettato per un processo di filtrazione dei liquidi accelerato e quello di Allen, usato per filtrare liquidi volatili e quindi adatto per essere usato esclusivamente in uno spazio chiuso.

Un imbuto che si trova sia in laboratorio, sia a livello industriale è quello di Hirsch. Questo tipo di strumento viene utilizzato per il processo di raccolta, lavaggio e rimozione dei sedimenti e può essere fatto di diversi materiali, con dimensioni che variano anche di molto.

Le caratteristiche di un imbuto professionale

Ogni imbuto industriale o da laboratorio deve presentare alcune proprietà. Prima di tutto, deve poter resistere a temperature da -10°C a +135°C e la sua superficie non può essere in grado di assorbire sostanze liquide a contatto durante il funzionamento del dispositivo.

Inoltre, prima dell’uso, ogni imbuto deve passare attraverso un processo di sterilizzazione a vapore, simile a quello a cui sottoponiamo i biberon e i barattoli per la marmellata, senza perdere le sue caratteristiche fisico-chimiche.

Quando si lavora con un imbuto, si sconsiglia di riempirlo fino all’orlo ed è necessario assicurarsi sempre che vi sia uno spazio tra il collo del contenitore e il tubo dell'imbuto per la libera circolazione dell'aria, soprattutto quando si lavora con miscele pesanti e materie semiliquide che possono facilmente intasare lo strumento.

L'apprendimento del pianoforte fin dalla tenera età è un argomento di interesse per molti genitori. Ma è davvero una buona idea far iniziare i propri figli a suonare il pianoforte sin dalla prima infanzia?

La risposta breve è "sì" (sembra banale dirlo), ma le ragioni sono diverse, interessanti e sfaccetate. Eccole tutte.

Sviluppo delle abilità cognitive

Studi scientifici condotti da esperti ed esperte in psicologia e educazione (come per esempio The Impact of Music Education on Neurological Development, pubblicato sulla rivista Frontiers in Neuroscience) hanno dimostrato che l'apprendimento precoce della musica, inclusa la pratica del pianoforte, può avere un impatto positivo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. La musica coinvolge diverse abilità cognitive come l'attenzione, la memoria e la coordinazione, contribuendo così a potenziarle sin dalla giovane età.

Lo sa bene anche chi conosce il metodo Suzuki, che addirittura promuove lo studio della musica madrelingua, ovvero fin da neonati proprio come se fosse una lingua.

Le abilità motorie

Imparare a suonare il pianoforte richiede una buona coordinazione tra mani e occhi. Questo allenamento delle abilità motorie può essere particolarmente utile per i bambini e le bambine più piccoli, contribuendo al loro sviluppo fisico. Studi citati in Psychomusicology: Music, Mind, and Brain hanno evidenziato come la pratica del pianoforte possa migliorare la coordinazione motoria e la destrezza manuale.

Altri benefici

La musica è spesso un'esperienza emotiva e sociale. Alcuni studi condotti presso la Rowan University hanno rilevato che i bambini coinvolti nell'apprendimento musicale, compreso il pianoforte, tendono ad avere un maggiore senso di realizzazione e autostima. Inoltre, suonare uno strumento offre opportunità sociali attraverso le esibizioni e le lezioni di gruppo

È importante notare che l'apprendimento del pianoforte richiede anche tempo e impegno costante. I genitori dovrebbero essere consapevoli del fatto che incoraggiare i propri figli a suonare lo strumento richiederà una pianificazione adeguata delle lezioni e delle pratiche quotidiane. Bisogna anche considerare le preferenze individuali dei bambini; non tutti potrebbero essere entusiasti del pianoforte. Ma se lo sono, è bene incoraggiare questa passione. D'altra parte, è sempre consigliato assecondare le tendenze naturali e gli interessi di bimbi e bimbe, per una crescita serena, armoniosa e piena.

 

Creare un angolo lettura per il tuo bambino fin dalla più tenera età è una scelta intelligente e benefica. Questo spazio dedicato alla lettura può avere un impatto significativo sullo sviluppo del tuo piccolo, stimolandolo a leggere e apprezzare il mondo dei libri sin dai primi anni di vita e acquisendo così un bagaglio inestimabile.

Gli angoli lettura stimolano a leggere

Tra gli stimoli più potenti che portano i bambini e le bambine alla lettura, vi è certamente l'esempio. Avere genitori che leggono aumenta le possibilità di diventare a propria volta lettori o lettrici e l'aveva rilevato anche l'Istat. Uno studio dichiarava come a leggere libri regolarmente sia il 66,8% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori. Al contrario, solo il 30,9% di quelli con genitori che non leggono libri legge libri come passatempo.

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Detto questo, anche l'ambiente ha un ruolo estremamente stimolante e gli angoli lettura hanno numerosi benefici:

  • Un angolo lettura ben progettato può suscitare l'interesse e l'amore per la lettura fin dai primi mesi di vita del tuo bambino. La presenza costante dei libri e la possibilità di sfogliarli stimolano la curiosità e la familiarità con le parole scritte.
  • La lettura è un'attività che coinvolge molte capacità cognitive, come la memoria, la concentrazione e la comprensione. Un angolo lettura offre un ambiente tranquillo e confortevole in cui il tuo bambino può sviluppare queste competenze in modo naturale.
  • Leggere insieme al tuo bambino in un angolo lettura favorisce lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione. Ascoltare storie e discutere dei libri aiuta il bambino a espandere il suo vocabolario e a migliorare la comprensione verbale.

Come creare il perfetto angolo lettura per bambini

Ma quindi, come allestire questo angolo lettura per bimbe e bimbi? Creare un angolo lettura accogliente e invitante è facile e non serve strafare o spendere capitali. Basta cercare mobili e complementi, ma anche gli stessi libri, ai mercatini e sui siti di scambio.

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Dopodiché:

1. Scegli la posizione giusta

Trova uno spazio tranquillo e ben illuminato nella cameretta del tuo bambino, diverso (nel caso dei bimbi e delle bimbe grandi) rispetto a quello dedicato ai compiti (per evitare sovrapposizioni e associazioni mentali). Assicurati che sia un luogo tranquillo, lontano da distrazioni come la televisione o i giochi elettronici.

2. Acquista mobili e accessori adatti

Cerca una piccola libreria o degli scaffali da installare in basso, dove potrai sistemare i libri in modo che siano facilmente accessibili al tuo bambino. Aggiungi anche un tappeto soffice e comodi cuscini o sedie per rendere il luogo confortevole.

3. Riempi l'angolo lettura di libri appropriati

Scegli una varietà di libri adatti all'età del tuo bambino, variandoli spesso. Includi anche libri con immagini vivaci e storie coinvolgenti. Assicurati che ci siano libri adatti a diversi livelli di sviluppo, ma anche in linea con i veri interessi del bambino, senza imporre nulla (sarebbe controproducente)

4. Trascorri del tempo leggendo insieme

Il passo più importante è trascorrere del tempo leggendo con il tuo bambino. Siediti insieme nell'angolo lettura e leggi storie ad alta voce. Questo momento speciale rafforzerà il legame tra voi e stimolerà l'amore per la lettura, soprattutto nei primi anni di vita.

Allo stesso tempo, lascia che si goda l'angolo in tranquillità e intimità: il suo book nook diventerà nel tempo un luogo speciale dove immergersi, nascondersi e rilassarsi. Proprio come una tana, che sappiamo essere fondamentale durante la crescita.

Iniziare i bambini alla fotografia è un modo eccellente per stimolare la loro creatività e sviluppare le loro abilità visive (e non solo). Fotografare è un'arte che può essere appresa sin dalla più tenera età e che ha diversi benefici. E no, non è superata, nemmeno quella analogica.

I benefici della fotografia fin da piccoli

I benefici della fotografia per bimbi e bimbe? Sono davvero tantissimi. Qualche esempio?

  1. La fotografia stimola la creatività dei bambini. Li incoraggia a trovare nuovi modi di vedere il mondo e a esprimere le proprie idee attraverso le immagini.

  2. L'utilizzo di una fotocamera o di uno smartphone per scattare foto migliora le abilità motorie dei bambini. Imparano a tenere salda la fotocamera, a premere i pulsanti e a stabilizzare l'immagine.

  3. Fotografare richiede una maggiore osservazione e consapevolezza dell'ambiente circostante. I bambini imparano a notare i dettagli e a apprezzare la bellezza delle piccole cose.

  4. La fotografia offre ai bambini un modo per esprimere le proprie emozioni e pensieri. Possono catturare momenti felici, tristi o emozionanti attraverso le immagini.

  5. Fotografare aiuta i bambini a sviluppare competenze narrative visive. Imparano a raccontare storie attraverso le loro foto, comprendendo l'importanza della sequenza e della composizione.

  6. La fotografia permette ai bambini di esprimere la propria individualità. Possono scegliere cosa fotografare e come farlo, sviluppando un senso di identità personale.

  7. L'uso di fotocamere digitali o smartphone introduce i bambini alla tecnologia e alla manipolazione digitale delle immagini, competenze importanti nell'era digitale.

  8. Quando i bambini vedono le proprie foto stampate o condivise online, possono provare un senso di orgoglio e realizzazione, aumentando la loro autostima.

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Come iniziare

La fotografia come un gioco

Per i bambini, la fotografia deve essere divertente. Inizia con fotocamere giocattolo oppure con un semplice smartphone, spiegando loro come funzionano i pulsanti e i comandi di base. Invitali a catturare immagini di ciò che interessa loro, come i loro giocattoli o gli animali domestici. Dopodiché si può passare a quelle istantanee, alle digitali e al rullino della fotografia analogica (magari con una punta e scatta).

Un'idea? Dargli il compito di fotografare qualcosa che amano durante una giornata tipo. I risultati saranno sorprendenti!

I concetti base

Spiega loro concetti fondamentali come la messa a fuoco, la composizione e l'illuminazione in modo semplice. Usa esempi visivi e mostra loro le differenze tra una buona e una cattiva foto.

Esplora

Porta i bambini all'aperto per esplorare la natura. I paesaggi naturali offrono molte opportunità per catturare immagini interessanti. Parla loro dei dettagli da notare, come fiori colorati o animali nel loro ambiente.

I ritratti di famiglia

Chiedi loro di scattare ritratti dei membri della famiglia. Questo non solo li aiuterà a migliorare le loro capacità tecniche, ma anche a creare ricordi speciali.

Stimola la creatività 

Invitali a pensare in modo creativo. Potrebbero cercare prospettive insolite o sperimentare con l'uso dei colori. L'arte della fotografia è aperta all'interpretazione personale.

Guarda immagini d'ispirazione

Mostra loro fotografie famose e ispiranti e leggi libri di fotografia. Parla di come questi fotografi e fotografe hanno catturato momenti unici o raccontato storie attraverso le loro immagini.

Le corna da cerbiatto: come realizzarle

Martedì, 05 Settembre 2023 13:48

Se ami l'atmosfera dei boschi incantati e la bellezza dei cerbiatti, leggi qua: questo lavoretto ti permetterà di realizzare delle bellissime corna da cerbiatto da sfoggiare durante le feste in maschera oppure per Halloween o Carnevale, dando la possibilità a bimbi e bimbe di interpretare uno degli animali più affascinanti, dolci e graziosi di tutto il bosco.

Le corna da cerbiatto: come realizzarle partendo da ciò che hai in casa

Prima di tutto, recupera un vecchio cerchietto da riciclare. Sarà la base da cui partire per realizzare la struttura delle corna.

Prendi poi degli scovolini con anima metallica, di quelli che si piegano con le dita mantenendo poi la forma. Ti serviranno anche della colla a caldo, del cartone da riciclare e un po' di manualità.

Incolla due pezzi di scovolino in corrispondenza delle due corna, quindi taglia altri pezzetti e ramifica la struttura, aiutandoti anche con le piegature.

Taglia poi tante strisce di cartoncino.

Incollalo grossolanamente alla struttura delle corna, avvolgendo gli scovolini e facendo aderire bene il cartone.

Lascia asciugare, quindi se vuoi dipingi con delle tempere di colore grigio o marrone, per rendere ancora più verosimili le corna da cerbiatto fai da te per le feste in maschera.

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Foto Pinterest

L'autunno è una stagione meravigliosa per vestire i bambini con stile e comfort. Le temperature più fresche e i colori autunnali offrono molte opportunità per creare look eleganti, cozy e un po' nordici. 

Frivolezze? No: godere appieno di una stagione significa puntare anche sull'estetica degli indumenti che portiamo. E puntare su comfort, morbidezza e calore porta sempre tanta serenità, dall'esterno all'interno.

Ecco dunque un po' di ispirazioni fashion autunnali per bambini e bambine. Non serve acquistare tanti capi nuovi: basta combinare quelli che già si hanno (e magari comprare il resto tramite second hand: i bimbi crescono sempre troppo in fretta!).

Maglioni, maglioni, maglioni

È questa la stagione in cui si cominciano a sfoderare i caldi maglioni, da scegliere rigorosamente in tinte naturali e con motivi classici e tradizionali.

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I tessuti

I colori su cui puntare in autunno sono il verde, il marrone, il beige... Tutti naturali, un po' come i tessuti: cotone, lana, lino spesso...

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Le righe

Anche le righe sono un motivo classico e sbarazzino che si presta bene alla stagione autunnale. Meglio optare per colori caldi, e non "marittimi" (come azzurro e blue navy).

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Il color mattone

A proposito di colori caldi: il colore più autunnale di tutti è probabilmente il color mattone. Un'idea? I pois mattone, ma soprattutto i collant color mattone per bambina, che rendono quasiasi outfit un'esplosione di confortevolezza autunnale.

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Il baschetto parigino

Francese e raffinato, il basco è da sempre e per sempre il berretto dell'autunno. Anche bimbi e bimbe lo ameranno: sta bene davvero a tutti.

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L'abbigliamento outdoor

Sono questi i mesi in cui si deve cominciare a vestirsi a cipolla, per far fronte alle giornate che cominciano freddissime, si riscaldano in fretta e poi tornano a farci sentire il freddo nelle ossa. E soprattutto è ora di tirare fuori l'abbigliamento outdoor, perché ricordiamolo: non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo abbigliamento!

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I tessuti trapuntati

Per i capispalla, una lavorazione tra le più graziose e cool (molto minimal ma nordica) è il maxi trapuntato.

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I nomi per bambini e bambine ispirati all'autunno

Venerdì, 01 Settembre 2023 08:06

Scegliere un nome per il tuo bambino o la tua bambina è un momento speciale e significativo. Se stai cercando ispirazione dall'atmosfera calda e accogliente dell'autunno, sei nel posto giusto.

Ecco una lista di nomi italiani per maschio e femmina ispirati a questa stagione magica.

Nomi per bambini ispirati all'autunno

  • Giacinto: il giacinto è un fiore autunnale e dare a un bebè questo nome così classico è perfetto se si ama questa stagione.
  • Silvestro: etimologicamente deriva dal latino e significa "che vive nella selva"
  • Silvano: simile, anch'esso di origine latina, ricorda una divinità delle foreste e significa "abitante dei boschi"
  • Jacopo: un nome che richiama la letteratura e i libri, per genitori che amano leggere in questa stagione di passaggio
  • Pino: dolce e curioso, Pino (diminutivo di Giuseppe, spesso) ha un'origine ebraica e significa "Dio accresca"
  • Modesto: l'autunno è la stagione forse più sottovalutata, eppure è amatissima da tante persone. Modesta lei, modesto il bebè nato in questo periodo.
  • Fulvio: essendo una chioma fulva "tendente al rosso", questo nome richiama il colore caldo delle foglie che cadono.

Nomi per bambine ispirati all'autunno

  • Silvia: il significato latino è "abitante dei boschi" e richiama così un'atmosfera estremamente autunnale.
  • Ambra: ricorda il colore ocra delle foglie che cadono.
  • Olivia: anche questo è un nome che per associazione riporta ai colori autunnali, ovvero il verde oliva.
  • Isotta: un nome medievale che richiama le zone nordiche e le leggende davanti al camino.
  • Livia: non c'entra con l'autunno, è vero, ma chi parla inglese noterà l'assonanza con "leaf", foglia, uno degli elementi più autunnali di tutti.
  • Diana: Diana, nella mitologia, è la dea del bosco, signora delle selve, protettrice degli animali selvatici, custode delle fonti e dei torrenti.
  • Dalia: un fiore autunnale tra i più amati.

Sara

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Cecilia

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