Pentola a pressione, lo strumento ideale in famiglia

La priorità di una famiglia? Certamente l’incastro. L’incastro di impegni, l’incastro del tempo di qualità tutti insieme, l’incastro dei compiti, delle lavatrici, della cucina… Già, della cucina: perché spesso pensiamo alla cucina come a qualcosa che toglie tempo agli impegni e ai momenti passati insieme. In realtà, cucinare è un momento importantissimo, un po’ per la cura che ci mettiamo (segno del nostro amore), un po’ perché diventa un’occasione per stare insieme a casa.

Spesso, però, intendiamo il cucinare come qualcosa di dispendioso a livello di tempo. Quando in realtà dovremmo concentrarci sui metodi che ci permettono di incastrare tutto, cucinare in maniera sana e non perdere attimi preziosi. Uno di questi metodi è certamente la cottura a pressione: versatili, comode e sicure, le pentole a pressione ci permettono di cuocere in meno tempo e con meno strumenti (e quindi meno stoviglie da lavare!), senza rinunciare al benessere della sana cucina.

Sapete, ad esempio, che con la pentola a pressione si può preparare un risotto in sette minuti? Proprio così! E non solo risotti, ma moltissime altre ricette che solitamente richiederebbero molto più tempo.

La nostra pentola a pressione preferita? Quella di Lagostina, storica, tradizionale, sicura e perfetta!

Pentola a pressione, lo strumento ideale in famiglia: perché cuocere con la pentola a pressione è consigliato per risparmiare tempo con i bambini

Risotti, pappe, minestroni, sughi, cotture lente che diventano veloci senza perdere sapore e nutrienti: scegliere di utilizzare la pentola a pressione è davvero un’ottima idea. Soprattutto nelle famiglie moderne, quelle che non si fermano mai e che cercano di incastrare tutto senza rinunciare alle cose vere e belle della vita.

Risparmiare tempo in cucina significa infatti guadagnarlo per altre cose importanti e piacevoli: come diciamo sempre, non è importante la quantità, ma la qualità, ma quando si cominciano a risparmiare trenta minuti in cucina, beh, le occasioni per stare insieme con i bambini iniziano a fioccare, e la qualità di vita familiare ne risente in maniera super positiva!

Lo dico per esperienza: da quando utilizzo la pentola a pressione Lagostina la mia vita è davvero cambiata. Se prima per un risotto impiegavo quaranta minuti, ora ne impiego una decina. Le pappe per i bimbi? Ci metto la metà del tempo. E anche quando preparo i miei sughi da congelare per averli pronti per i giorni più incasinati, non perdo tutta la mattinata del sabato come mi accadeva prima.

Cosa faccio con il tempo risparmiato? Carico lavatrice e asciugatrice (togliendomi l’impaccio di farle dopo cena), preparo insieme ai bambini un pinzimonio e facciamo un aperitivo insieme, organizzo i weekend in maniera più smart (appunto perché non mi ritrovo più a spadellare tutta mattina!), ne approfitto e gioco con i bambini una buona mezz’ora in più…

E le mie ricette preferite sono di certo quelle sane e gustose, come sempre. Perché utilizzare la pentola a pressione non significa rinunciare a qualcosa, ma solo guadagnare. Ad esempio, in famiglia adoriamo la vellutata di piselli arricchita con uova di quaglia, che è deliziosa anche in estate, lasciata raffreddare come un gazpacho verde!

Per prepararla bastano la pentola a pressione Lagostina, 400 grammi di piselli, 1 cipolla rossa, 1 patata, 200 grammi di pecorino grattugiato, sale, pepe, olio evo e acqua. E poi qualche ovetto di quaglia!

Tagliamo la cipolla finemente, quindi mettiamola a rosolare nella pentola a pressione con un filo d’olio, a fuoco basso. Aggiungiamo anche la patata sbucciata e tagliata a dadini, e dopo un minuto i piselli ben lavati. Saliamo e copriamo con l’acqua (la quantità varia in base alla consistenza che si vuole ottenere: se copriamo completamente i piselli uscirà più liquida, se li copriamo a filo un po’ più densa).

Dopodiché, chiudiamo la pentola a pressione, mettiamo la valvola aprendola a pressione 1 (che preserva le vitamine, fino al 35% in più rispetto alla cottura in pentola normale!) e cuociamo per dieci minuti.

Nel frattempo, cuociamo le uova di quaglia in modo che rimangano un po’ rosse (non troppo sode, quindi): basteranno 3 minuti in un pentolino con acqua bollente.

Togliamo dal fuoco e frulliamo tutto con un frullatore ad immersione, aggiungendo anche il pecorino e aggiustando con sale e pepe. Serviamo in un piatto completandolo con le piccole uova di quaglia sbucciate.

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Sara

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Cecilia

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