Le 7 regole della digestione secondo l'ayurveda

L’Ayurveda è un tipo di medicina tradizionale che viene dall’India, che viene utilizzata da migliaia di anni e che nel paese indiano è integrata nel sistema sanitario nazionale. In Occidente, invece, è considerata una tecnica complementare.

La medicina ayurvedica si basa su prevenzione e cura attraverso pratiche e medicine non convenzionali che hanno lo scopo di prolungare la longevità, e per farlo non viene trattato solo il fisico, ma anche la mente e lo spirito, attraverso preparazioni a base di minerali, metalli purificati ed erbe. Essendo tuttavia una medicina anche preventiva, non si utilizzano solo medicinali e preparati, ma esistono anche buone regole ayurvediche che possiamo sfruttare ogni giorno della nostra vita, abitudini e buone pratiche che possono contribuire al nostro benessere.


Se soffriamo di problemi di digestione o se stomaco e intestino ci danno sempre pensieri, ad esempio, possiamo affidarci ad alcune semplici pratiche che vengono proprio dalla tradizione ayurvedica e che possono risultare davvero benefiche per la nostra digestione.

Le 7 regole della digestione secondo l'ayurveda: le buone abitudini ayurvediche per digerire meglio e migliorare la salute di stomaco e intestino

L’Ayurveda di base è molto individuale. Ciò significa che il benessere sta nelle nostre mani ed è in stretta relazione con le nostre scelte quotidiane. Facendo attenzione a certi comportamenti possiamo quindi portare l’Ayurveda nella nostra vita migliorando la nostra digestione.

Innanzitutto dobbiamo concentrarci sul nostro benessere psichico e fare attenzione a non lasciarci andare allo stress, mangiando per nervosismo, per le arrabbiature o per la tristezza. Le emozioni spesso influiscono, anche inconsciamente, sulle nostre abitudini e la sfera del “mangiare” è la prima ad essere coinvolta. Spesso, infatti, mangiamo solo per stress o per malessere psicologico, ma la prima regola per stare bene a livello digestivo è tenere sotto controllo questo stimolo, mangiando solo quando ne abbiamo effettivamente bisogno.

Praticare il mindful eating (ve ne abbiamo parlato qui) può essere quindi una via verso la digestione ayurvedica: gestire lo stress e coccolarci può essere davvero miracoloso, anche per il nostro stomaco e il nostro intestino.

Masticare molto bene è la seconda regola. Si dice che la bocca sia il primo stomaco, ed effettivamente è vero, perché è proprio qui che avviene la prima digestione, con i denti che aiutano a sminuzzare e a ridurre in poltiglia il nostro cibo, che una volta che arriverà nello stomaco sarà in questo modo più semplice da processare. La regola ayurvedica parla chiaro: ogni boccone deve essere masticato per 32 volte.

La regolarità: anch’essa è importantissima. E nell’Ayurveda segue il sole: al mattino, quando sta nascendo, facciamo un pasto nutriente. A mezzogiorno, quando il sole è alto e il nostro sistema digestivo è ben sveglio, il pasto più abbondante della giornata (ma comunque mai eccessivo). E prima del tramonto, quando il sole sta tramontando, una cena leggera. Gli spuntini, quindi, vanno fatti, ma non troppo ravvicinati.

Camminare dopo mangiato è un’altra regola molto importante, che ci aiuta a digerire più in fretta e che stimola i livelli di zucchero nel sangue a tornare al loro equilibrio. Quindici/venti minuti di camminata leggera sono l’ideale.

Ricordiamoci, poi, di mangiare cibi sempre secondo la loro stagione, scegliendoli sempre locali e il più possibile a chilometro zero. Secondo l’Ayurveda i cibi freschi, cresciuti al sole, contengono molta più forza vitale rispetto a quelli stipati e trasportati per migliaia di chilometri.

Lo yoga, quindi, va in aiuto della digestione ayurvedica: il concentrarsi sul respiro e i delicati movimenti dello yoga aiutano a rilassare tutto il corpo, e la digestione ne esce appagata e rafforzata.

Infine, non sottovalutiamo il sonno, nemmeno per la digestione. Nella medicina ayurvedica i due sono strettamente collegati e dormire 8 ore a notte è fondamentale per ottenere una buona digestione. Questo perché il sistema nervoso influisce molto sul sistema digestivo e quando questo è stressato anche la nostra pancia è sottosopra.

Giulia Mandrino

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