Stress nei bambini, come riconoscerlo

Come negli adulti, lo stress può presentarsi anche nei bambini. Solo che pensiamo sempre che questo aspetto della vita non li tocchi: “sono ancora piccoli, cosa mai potrebbe stressarli?”. E invece…

E invece la scuola e i voti, le separazioni, le perdite, i litigi, gli incubi, lo sport e chi più ne ha più ne metta provocano spesso stress nei bambini. Che tuttavia non ci comunicano questo loro disagio, in primis perché non sanno riconoscerlo nemmeno loro. Sta a noi genitori, quindi, leggere i segnali e riconoscere i sintomi dello stress infantile, cercando poi di alleviarlo e di cercare aiuto professionale quando la situazione si fa seria.

Stress nei bambini, come riconoscerlo: i segnali dello stress nei bambini, per riconoscerlo immediatamente

Innanzitutto, lo stress vero non è il semplice disagio e il temporaneo senso di agitazione che accompagna tutti nella vita. I bambini stanno crescendo, quindi molte situazioni provocheranno in loro strane emozioni. Questo è normale, è naturale ed è necessario alla crescita. Lo stress, invece, è altro: è una situazione mentale estrema, che fa stare male il bambino a lungo e che potrebbe avere strascichi negativi.

Il primo segno dello stress sono quindi l’irritabilità e i capricci. Non quelli classici, ma quelli espulsivi e ripetuti, quotidiani e lunghi. Quando l’irritabilità è così spiccata, sembra quasi che i bambini abbiano le classiche “giornate no” tutto il giorno e tutti i giorni.

Altro segnale di stress nei bambini sono i frequenti mal di pancia e i frequenti mal di testa, di quelli che fanno saltare la scuola o gli impegni troppe volte al mese. In questo caso non sono malesseri inventati per “saltare qualcosa”, ma è un segno che l’ansia del bambino e il suo stress si stanno riversando fisicamente nella pancia (l’intestino è il secondo cervello!) e nella testa, affollata di pensieri. Quando i bambini ci comunicano spesso che hanno mal di pancia, quindi, ascoltiamoli: è il loro corpo che ci sta comunicando ciò che a parole non riescono ad esprimere.

Ci sono poi bambini che delle ansie parlano. E anche questo è un segnale: se in un determinato periodo ci parlano sempre dei loro incubi o della sensazione di chiusura sulla bocca dello stomaco, allora è probabile che sia lo stress. Anche in questo caso, l’ascolto è importantissimo.

Essendo le routine fondamentali per la vita dei bambini, possiamo poi fare affidamento su di esse per capire se nostro figlio è vittima dello stress. In particolare, la routine del sonno potrà essere un campanello di allarme nel momento in cui il bambino faticherà ad addormentarsi alla solita ora o quando si sveglierà molte volte nel cuore della notte. Allo stesso modo, anche dormire molto di più del solito (in situazioni normali, non in vacanza) è un segnale di stress.

Non sottovalutiamo, inoltre, quando un bambino sviluppa comportamenti “scaramantici”, ripetitivi o irrazionali. Ad esempio, ha paura a fare qualcosa per paura che un’altra cosa accada. Oppure ha dei gesti personali che ripete svariate volte al giorno, anche in maniera ossessiva. Ci sono poi bambini che controllano di aver fatto le cose in maniera impeccabile, guardando e riguardando il rislultato con la paura di trovare errori.

Infine, segnale importante di stress nei bambini sono l’abbassamento dei voti a scuola e la difficoltà a connettere con gli amici della propria età.

Quando questi segnali cominciano ad accumularsi e a mostrarsi insieme, è bene consultare il nostro pediatra: lo stress è deleterio non solo a livello mentale, ma anche fisico, e trovare la soluzione per tornare ad una situazione di serenità è quanto mai auspicabile.

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Sara

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Cecilia

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