Come pulire il prepuzio dei bambini

Un argomento delicato e importante esattamente come l'organo di cui stiamo parlando: la pulizia quotidiana del pisellino dei maschietti è imprescindibile, importantissima per scongiurare infezioni, bruciori e disturbi legati ad una cattiva igiene.

Se ne sentono di tutti i colori, ognuno ha la propria idea, ma finalmente è stato chiarito: sì, c'è un metodo ideale per pulire il pene, ma, no, non prevede la "ginnastica prepuziale", e cioè l'apertura e lo "srotolamento" della punta del pene.

Ecco come pulire il prepuzio dei bambini: no alla ginnastica prepuziale, sì al normale svolgimento della natura

Il prepuzio altro non è che lo strato di pelle che ricopre il glande del pene dei bambini (e degli adulti, anche se in maniera differente). 

Lo sappiamo: tutti se lo sono sentito dire almeno una volta, tutti conoscono qualcuno che ne è convinto e tutti hanno quel pediatra che è ancora fermo sull'idea che per pulire a fondo il pene dei bambini sia necessario fare scivolare in basso il prepuzio scoprendo il glande, per evitare accumuli di sporco.

Ma facciamo un passo indietro per capire perché questa operazione è assolutamente sbagliata. Per farlo osserviamo l'anatomia: nei neonati il prepuzio è molto lungo e stretto, ricopre praticamente in maniera totale il glande, e presenta solo un buchino molto stretto in grado di far passare la pipì. Il glande insomma non resta scoperto: lo sarà solo in età adulta, quando diventerà più corto e ampio, struttura necessaria per avere sani rapporti sessuali.

Cambierà da solo con la normale crescita, dal momento in cui il pisellino non sarà più così piccino e infantile: già dai sei o sette anni (ma può accadere anche più tardi, in ogni caso prima della maturazione sessuale - se non succede, il pediatra potrà aiutare consigliando l'applicazione di una semplice pomata) il prepuzio si modificherà, permettendo lo "scoperchiamento"; il bambino imparerà da solo a pulirlo anche lì sotto, srotolando la pelle che ormai non farà resistenza.

Già, resistenza: un concetto utile a capire l'inutilità del gesto prima della pubertà. Il prepuzio non si srotola fino in fondo, è ancora molto attaccato alla pelle del glande, e questo dovrebbe essere un campanello per capire che forzare sarebbe sbagliato. Scollare queste zone significa rischiare di creare minuscoli taglietti e minuscole cicatrici che oltre ad essere dolorose potrebbero chiudere ancora di più il pene provocando fimosi che durante lo sviluppo dovrebbero richiedere un'operazione chirurgica per essere rimosse.

Per non parlare delle implicazioni imbarazzanti: non tutte le mamme sono a loro agio (giustamente) nell'eseguire l'operazione, soprattutto se si pensa che in maniera del tutto spontanea, umana e naturale la maggior parte delle volte che il pisellino viene toccato in quel modo può verificarsi un'erezione.

È uno spazio che insomma non esiste, che non dovrebbe essere preso in considerazione: il prepuzio ha questa conformazione chiusa per motivi specifici. Il pisellino non ha ancora funzioni sessuali, quindi non ha bisogno di esporre il glande, che proprio grazie al prepuzio viene così protetto dalle feci e dalle urine sempre a contatto nei pannolini.

In parole povere, non è vero che resta dello sporco in questa zona: non si accumula, ma al massimo crea delle palline giallastre che dannose non sono. Stanno lì, non danno fastidio e pian piano vengono espulse naturalmente.
Ed ecco allora che la pulizia diventa molto, molto semplice: basta limitarsi a pulire la parte esterna del pisellino sotto l'acqua. Niente di più. L'importante è farlo con costanza e delicatezza.

 

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