La scorsa settimana ho voluto provare un frutto che non avevo mai assaggiato, il cedro, ma che sapevo avere numerosissime proprietà: il cedro infatti è un ottimo regolatore della pressione artesiosa, nonchè alimento benefico nel contenimento della fermentazione intestinale. 

Ho deciso quindi di creare delle barrette a base di mandorle e cedro. Ecco la ricetta:

Per la base:

- 80 g di olio di oliva

- 3 cucchiai di sciroppo d'acero

- un cucchiaio di malto di mais

- 250 g di farina di mandorle

- 50 g di farina di cocco

- 2 bianchi d'uovo o 3 cucchiai di egg replaicer

- mezzo cucchiaino di sale

 

Per il ripieno:

- 2 rossi d'uovo o due cucchiai di egg replaicer

- 4 cucchiai di farina di ceci

- 5 cucchiai di sciroppo d'acero

- 2 cucchiai di malto di mais

- scorza grattuggiata finemente di 1 cedro bio (o di 2 limoni o di 1 arancia e mezza)

- succo di 1 cedro (io ho usato l'estrattore) o altro agrume (succo di 1 cedro = succo di 1 limone circa)

- succo di 2 mandarini o altro agrume

- 40 g di farina di mandorle


Iniziamo riscaldando il forno a 170°, poi uniamo gli ingredienti solidi della base, poi a parte quelli liquidi e poi uniamoli insieme. Prendiamo una teglia di circa 20x30 cm e stendiamo della carta da forno: versiamo quindi il composto appiattendolo bene e cuociamolo in forno per circa 15 minuti. Nel mentre seguiamo lo stesso procedimento per il ripieno e versiamolo sulla base sfornata dopo aver atteso circa 3 minuti fuori dal forno così che si raffreddi. Inforniamo per 15-18 minuti circa e attendiamo almeno 4 ore prima di tagliare le barrette. Spolverizziamo le nostre "bars" con farina di cocco o zucchero a velo.

barrette cedro mandorle e cocco

Giulia Mandrino

Allattamento. Un sapere in via di estinzione?

Lunedì, 12 Gennaio 2015 09:03

Diciamocelo: allattare al seno è naturale (la natura ci ha dotate di una ghiandola mammaria in grado di produrre latte!), il che non è sinonimo di "allattare è facile". O almeno, non per tutte. Generalmente, ad oggi in Italia la maggior parte degli allattamenti inizia con difficoltà più o meno ardue, talvolta così grandi e difficili da gestire che possono portare alla fine dell'allattamento al seno.
Ci siamo mai chiesti come mai la nostra società così avanzata ed evoluta, incline al progresso, si sia ad un certo punto ritrovata ad aver perso un sapere antico quanto il mondo, ovvero"io donna so allattare al seno"? La quasi totalità delle donne occidentali, oggi, si approccia al ruolo di madre in divenire con paure, dubbi e dilemmi circa la possibile riuscita dell'allattamento. "Allatterò...se avrò latte...", "Chissà se il mio latte è abbastanza nutriente...", "Chissà se ha mangiato abbastanza...", "Mi sa che è diventato acqua, chiede di attaccarsi ogni ora!"...e via dicendo.
In pochi anni (meno di un secolo!) il progresso economico e scientifico, la medicalizzazione della gravidanza e del parto,ed il boom del formulato artificiale hanno gettato ombra sulle potenzialità e sulle capacità delle donne di diventare ed essere madri, spazzando via millenni di un sapere tutto al femminile. Su qualsiasi argomento, lo specialista di turno la sa più lunga di te: del resto, il professionista ha studiato anni per dire quel che dice, tu magari sei anche al tuo primo figlio, che diavolo vorrai mai saperne a riguardo? Il formulato artificiale, proprio perché artificiale, è stato per anni ritenuto qualitativamente migliore del latte materno: composto con una formula allora ritenuta perfetta, fatta in laboratorio, perfettamente controllabile in ogni dose somministrata al bambino...tutto matematicamente e scientificamente calcolato e calcolabile! Ad un certo punto, dall'alto del proprio camice bianco, qualcuno ha persino deciso di chiedere alle madri di effettuare un'analisi qualitativa in laboratorio sul proprio latte per validarne il presunto potere nutrizionale.
Nel contempo, l'assetto della società si trasformava: la comunità viveva sempre più in case ospitanti lo stretto nucleo familiare (mamma, papà e figli), le donne non si riunivano più attorno al focolare o condividendo le faccende domestiche e partecipando all'accudimento dei bambini come potremmo immaginare avveniva in una cascina, ma anzi la donna finalmente si faceva sempre più largo tra diritti e parità di genere investendo tempo e possibilità sulla propria carriera professionale. Si aveva sempre meno occasione di entrare in contatto con neonati e puerpere, e dunque non si vedevano più frequentemente bambini allattati al seno.

Per riassumere il tutto in un solo concetto, forse esagerato e forse forte, ma nella mia mente molto limpido, ci hanno divise, allontanate. Ci hanno scisse da noi stesse, dalla nostra capacità di guardarci, ascoltarci e fidarci del nostro corpo. Ed insieme ci hanno separate le une dalle altre: se perdo me stessa, perdo la mia relazione con l'altro, con i miei simili, con la comunità. Siamo diventate madri sole, con tante, tantissime attenzioni nei mesi dell'attesa grazie al nostro pancione, attenzioni dai toni troppo spesso paternalistici, terroristici e proibitivi ("Stai attenta, non fare questo, non mangiare quell'altro, guarda che a me è successo questo, e alla vicina il parto è stato di un tremendo che non puoi immaginare...ma auguri eh, congratulazioni!"). Siamo diventate madri sole che tremano all'idea di dover riferire al datore di lavoro l'esito del test di gravidanza. Siamo diventate madri sole che piangono anche davanti allo specchio non sapendo più cosa indossare per uscire la sera con gli amici, immaginando "...i soliti commenti di quella lì, che io proprio non la sopporto, e se dirà una delle sue solite cattiverie sul fatto che sembro una mongolfiera io giuro che......". Siamo diventate madri sole, perché fumiamo sigarette e questo non sta bene per gli altri, a vedersi. Siamo diventate madri sole, da sole, in sala parto, attaccate al cardiotocografo anche se godiamo di ottima salute, senza il nostro compagno che è stato fatto uscire, né un'ostetrica che possa starci accanto perché sono sotto con il numero del personale e oggi c'è il pienone. Siamo diventate madri sole quando nasce nostro figlio, e dopo averlo atteso e sognato per mesi, a volte per una vita intera, lo vediamo passare di sfuggita, uno sguardo e via, a fare bagnetto, lavaggio, vestizione, profumazione... Siamo diventate madri sole che hanno il Mondo e la Vita dapprima nel ventre e poi tra le braccia passando sempre per il cuore, e non sanno più quale santo invocare in quelle lunghe notti insonni. E piangiamo, noi insieme ai nostri cuccioli. Siamo diventate madri sole che passano più tempo sui gruppi di facebook per mamme, piuttosto che uscire di casa ed incontrare mamme vere (che se questi gruppi sono così folti, ci saranno donne in carne ed ossa da incontrare realmente nell'arco di 10km, no?). Siamo diventate madri sole che non sanno come dire al pediatra che la sua tabella per lo svezzamento non ce la fanno proprio a seguirla, ma se poi si arrabbia? Siamo diventate madri sole che ricevono mille regali e regalini, ma mai nessuno che si proponga di cucinare qualcosa o fare al posto tuo le faccende domestiche, sistemandoti casa. Siamo diventate madri sole, con accanto un compagno che ce la mette davvero tutta per aiutarci, ma è solo anche lui, impaurito e spiazzato più di noi, a volte.

Chi ci aiuta a preparare il terreno per l'arrivo di chi ci stravolgerà la vita? Chi ce la ridà la fiducia in noi stesse? Come faccio a fidarmi di mio figlio e capirlo, se a malapena mi riconosco dopo il parto? Dov'è lo spazio, il clima, il nido buono per potersi dedicare 24 ore su 24 interamente al nostro bambino, per poter allattare senza intoppi? Sì signori, di questo ha bisogno l'allattamento almeno nel primo mese, per potersi avviare bene: una mamma a completa disposizione del proprio bambino. Sostegno. Fiducia. Serenità. Confort. Benessere. Anche con tutti gli alti e i bassi, gli sbalzi d'umore, i dubbi e la voglia di piangere... Per allattare occorre stare bene. Ma come posso stare bene, se mi sento sola? Se il mondo stesso che mi chiede di sorridere ed essere felice guardando solo alla fortuna di avere un figlio sano, è lo stesso mondo che appena mostro un minimo di cedimento mi volta le spalle e sguscia fuori dalla porta, facendo finta di non vedere? Come possono, per metterla su un piano meramente inerente la fisiologia umana, prolattina ed ossitocina lavorare bene insieme per produrre e far uscire il latte, in tutto questo caos?

Le madri di oggi scontano gli errori della società del passato, che ha prodotto effetti devastanti e si propagano a onda sulle generazioni successive. Ma oggi sappiamo (o forse lo abbiamo sempre saputo, e abbiamo solo fatto allucinanti voli pindarici per capitare infine a riscoprirlo?) che la mamma e il bambino devono stare insieme per far partire le cose, sappiamo che il latte della mamma è perfetto così com'è, sappiamo che c'è bisogno di sostegno per allattare. E non mi riferisco tanto al sostegno degli operatori del "percorso nascita" (i quali, purtroppo le madri lo sanno, non sono sempre realmente adeguatamente preparati in tema di allattamento!), ma soprattutto al sostegno della società, del nucleo familiare stretto e della famiglia in senso allargato. Le madri di oggi vivono la frustrazione delle madri di ieri che non hanno allattato, e ne subiscono le angherie. Guai a parlare dell'importanza dell'allattamento al seno, chi non ha allattato potrebbe offendersi. E quelle che hanno allattato sono solo fortunate. Certo, un bambino che nasce prematuro è difficilissimo da allattare, un bambino che chiede il seno ogni 3 ore è più vicino alle nostre idee di ritmo della giornata rispetto al neonato che lo chiede ogni ora. Ma...ma, ma, ma. Proviamo a pensare come donne. Come comunità. Proviamo a vedere dapprima dentro noi stesse, facciamo pace con tutto quello che abbiamo vissuto e subito. Non è stata colpa nostra, era la nostra storia.
Le madri di oggi pagano tante cose, anche la difficoltà ed insieme la bellezza di poter invertire la rotta. Io credo fermamente che siamo in un momento storico di possibile cambiamento. Diventiamo madri e diventiamo sole, da subito. O forse lo siamo sempre state, come donne.
Allora usciamo di casa, parliamo di allattamento, informiamoci ed informiamo, anche se non ci siamo riuscite in prima persona. E scopriremo che non siamo sole! Allattare è un bene comune, e se non è successo a noi, potremo essere d'aiuto per un'amica...o per nostra figlia o nuora un domani. Che cosa grande, aiutare davvero invece di criticare o giudicare! Non commettiamo su altre donne gli stessi errori che abbiamo subito. E se ne abbiamo subiti, sappiamo cosa fa male. Se non abbiamo allattato, sappiamo ancora di più cosa è mancato. Aiutiamo chi possiamo. Non abbiamo paura di essere importanti anche se non abbiamo allattato, perché lo siamo! Non serve necessariamente allattare per fare cultura. L'allattamento è a rischio estinzione? Nell'Africa sub sahariana, ed in generale nei Paesi in via di sviluppo, sta accadendo tutto quello che il progresso ha causato da noi dopo la ripresa economica del secondo dopoguerra. Non possiamo permettere che continui. Siamo chiamate a fare di più. "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo", disse Gandhi. Siamo donne, e come tali possiamo essere il cambiamento di cui la società ha violentemente bisogno.

Ostetrica Eleonora Bernardini

http://www.acasaconte.com

Immagine tratta da www.thefussybabysite.com/

Giorgia Donati

Venerdì, 09 Gennaio 2015 21:49

PSICOLOGA DELL’ETA’ EVOLUTIVA

PSICOTERAPEUTA SISTEMICO FAMILIARE E

MEDIATRICE FAMILIARE

RICEVE A :

PADOVA E SEREGNO

EMAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CELL: 3928658731

Cosa hanno in comune l'ittero neonatale, la dermatite atopica, la cefalea, gli ossiuri e la sclerosi multipla? Per un Omeopata Hahnemanniano queste patologie rappresentano cinque livelli di gravità di una stessa patologia: la parassitosi intestinale.
Cosa hanno in comune l'ittero neonatale, la dermatite atopica, la cefalea, gli ossiuri e la sclerosi multipla? Apparentemente nulla! Se ragioniamo in termini analitici/allopatici sono patologie molto diverse tra loro, sia come gravità che come manifestazioni sintomatologiche ed approccio terapeutico, riguardanti diverse specialità mediche tra loro lontanissime. Per un Medico Omeopata Hahnemanniano invece queste patologie rappresentano cinque livelli di gravità di una stessa manifestazione patologica: la parassitosi intestinale!
Per riuscire a capire come è possibile che malattie così distanti tra loro siano in realtà manifestazioni diverse di un'unica patologia bisogna necessariamente abbandonare, almeno momentaneamente, il ragionamento analitico a favore di quello analogico; bisogna cioè guardare l'imbuto dalla parte stretta e non dalla parte larga, divergere e non convergere. La medicina allopatica considera l'Uomo poco più di una macchina, l'Uomo invece, in quanto individuo (dal lat. Individuus=non divisibile), funziona come un sistema integrato, quindi ragionare in termini analitici (come ragiona un computer,per intenderci!) può essere molto pericoloso. Osservando senza pregiudizi e ragionando in termini analogici, è molto più semplice decifrare il linguaggio della Natura, e capire in modo chiaro e immediato cosa siano veramente
le malattie!
Quindi cosa è la parassitosi intestinale?
La parassitosi intestinale corrisponde ad uno stato di intossicazione cronica dell'intestino. A seguito di questo stato di tossicità cronica, la Forza Guaritrice della Natura, sempre orientata alla conservazione della vita, mette subito in atto dei processi riparatori, volti a ridurre il più
possibile l'intossicazione dell'intestino. Per poter realizzare questa azione di bonifica, vengono attivati dei microrganismi normalmente presenti nell'intestino (flora microbica intestinale) i quali, in condizioni di salute, vivono in uno stato di latenza, senza dare alcun segno di sé.
La grandezza e il numero dei parassiti intestinali che vengono di volta in volta attivati, è direttamente proporzionale alla quantità di tossine da smaltire. Per poter smaltire le tossine intestinali, i parassiti operano incessantemente per trasportarle in diverse parti e organi del nostro corpo che, a seconda delle necessità, fungono da "depositi di stoccaggio", caricandosi il peso di questi rifiuti.
E' opportuno ricordare che in Natura esiste una Legge di Guarigione (sempre verificata e nota fin dall'antico Egitto!), la quale recita: "la Forza Vitale di ogni organismo vivente agisce sempre dall'interno all'esterno, dal centro alla periferia, dall'alto verso il basso e dalla mente al corpo". Quindi, in riferimento alla parassitosi:

Poca quantità di tossine intestinali

Basso numero di parassiti intestinali

Processo rapido e semplice

Deposito in organi esterni

Sintomi lievi

 

Grande quantità di tossine intestinali

Alto numero di parassiti intestinali

Processo lungo e complesso

Deposito in organi più interni

Sintomi via via più gravi

Gli effetti di questo processo di smaltimento delle tossine intestinali da parte dei parassiti di volta in volta attivati, si riconoscono dai sintomi e dalle patologie corrispondenti agli organi e agli apparati del corpo in cui le tossine vengono depositate. Ma quali sono le cause della Parassitosi Intestinale? Perchè è colpito proprio l'intestino da questa intossicazione?
La prima causa della Parassitosi Intestinale è la presenza in ogni persona, già alla nascita, del Miasma Psorico, ereditato nella catena famigliare fin dalla settima generazione.
La PSORA è costitutiva della nostra natura umana, è ciò che ci rende "malati" fin dalla nascita (in analogia con la religione, è il "peccato originale"), impedendoci di arrivare al primo gradino della scala della salute (il "Giardino dell'Eden").
La prima manifestazione della presenza della Psora ereditata è l'indebolimento dell'intestino nella sua funzione di smaltimento delle tossine che si ritrova al suo interno.
Il livello di questa debolezza della funzione dell'intestino dipende dalla forza del miasma psorico ereditato dalla catena famigliare, sia paterna che materna.

Nessuna patologia di parassitosi nella catena famigliare

Miasma Psorico ereditario debole

Gradini superiori della scala della salute

Sintomi di liberazione psorica lievi e brevi

 

Presenza di patologie di parassitosi nella catena famigliare

Miasma psorico ereditario forte

Gradini inferiori della scala della salute

Sintomi di liberazione più gravi e duraturi

In presenza di patologie di parassitosi nella catena famigliare (quindi grande forza del miasma psorico alla nascita!), la funzione dell'intestino sarà più debole, per cui la "Vis Medicatrix Naturae" si trova costretta ad attivare i parassiti intestinali, per potersi liberare subito delletossine accumulate.
I primi sintomi di liberazione miasmatica psorica, espressione di parassitosi intestinale
(indicata di livello 1) sono:
• Ittero neonatale
• lingua patinata
• coliche addominali
• occhi cerchiati
• stitichezza,
• convulsioni febbrili
• reflusso gastroesofageo
• prurito in gola con tosse secca
• alitosi
• agitazione, insonnia

Da notare che questi sintomi si riscontrano più spesso nei bambini.
Se questi sintomi non riescono ad esaurire la liberazione delle tossine intestinali, il processo si interrompe e la Psora prende sempre più forza, provocando la discesa inesorabile verso i gradini inferiori della scala della salute.
Ciò può avvenire per due motivi: la Forza Vitale è debole e soccombe di fronte alla forza della Psora; i sintomi vengono soppressi da trattamenti medici-farmacologici
Ogni volta che i sintomi di liberazione miasmatica psorica della Parassitosi Intestinale vengono soppressi, inevitabilmente si determina la sovrapposizione degli altri due Miasmi, la Sicosi e la Lue.
Il secondo livello di parassitosi quindi sarà determinato dalla sovrapposizione del miasma sicotico a quello psorico,determinando le seguenti manifestazioni patologiche:
• Dermatite atopica
• Acetone
• Catarro delle mucose respiratorie
• Accessi di tosse abbaiante, laringospasmo
• Bruxismo
• Prurito anale
• Micosi cutanee, Candida genitale
• Allergie di ogni tipo
• Orticaria

Il terzo livello sarà determinato dalla sovrapposizione del miasma luesinico a quello psorico,determinando le seguenti manifestazioni patologiche:
• Cefalea
• Celiachia
• Emorroidi
• Afte

Il quarto livello sarà determinato dalla sovrapposizione del miasma luesinico a quello psorico ed a quello sicotico (3-1-2),determinando le seguenti manifestazioni patologiche:
• Ossiuri
• Colon irritabile
• Ulcera gastroduodenale
• Diabete giovanile
• Rettocolite ulcerosa

• Psoriasi, alopecia
• Artrite reumatoide

Il quinto livello (il più grave) sarà determinato dalla sovrapposizione del miasma luesinico a quello sicotico ed a quello psorico (3-2-1), determinando le seguenti manifestazioni patologiche:
• Sclerosi multipla
• Morbo di Crohn
• Lupus eritematoso sistemico (LES)
• Tumore del colon

La diagnosi di parassitosi intestinale quindi verrà fatta da un Medico Omeopata semplicemente attraverso l'anamnesi e la visita con esame obiettivo completo, non sarà necessario usare il Vegatest per scoprire le eventuali intolleranze o le allergie, perché i sintomi parlano da soli. La terapia verrà attuata agendo su due fronti: una corretta alimentazione ed un trattamento miasmatico-costituzionale di "bonifica del terreno". Per corretta alimentazione si intende l'eliminazione temporanea di cibi e bevande che l'intestino non riesce a smaltire in modo completo (soprattutto latte e derivati e carni rosse); per terapia miasmatico-costituzionale si intende invece la scelta di rimedi omeopatici specifici per la persona,scelti in base alla sua propria costituzione,alla sua eredità miasmatica,alla sua storia clinica ed al suo quadro miasmatico attuale.
Il trattamento del terreno miasmatico costituzionale deve sempre iniziare dal miasma fissato più in basso nella scala della salute, attraverso cicli successivi di cura con rimedi specifici per ogni miasma dominante, somministrati a dosaggi via via più elevati.
Dopo ogni ciclo di cura la Forza Vitale, alleggerita del carico del miasma trattato, progredisce via via verso i gradini più alti della scala, assicurando alla persona un livello di salute sempre più elevato... solo in questo modo è possibile arrivare alla VERA GUARIGIONE.
E' interessante notare che quando la Parassitosi Intestinale viene riconosciuta e trattata correttamente attraverso la terapia del "Terreno miasmatico- costituzionale", è possibile interrompere la catena ereditaria, assicurando alle generazioni future un più alto livello di
benessere.
Lo scrivente si augura che sempre più medici si rendano conto di quanto è importante conoscere le vere cause delle malattie per poter intervenire in maniera adeguata ed efficace, in modo da prevenire l'insorgenza di patologie sempre più gravi dove è poi molto difficile
intervenire.
La parassitosi intestinale è una patologia molto diffusa (basti pensare a quanti soffrono anche solo di allergie!), che se riconosciuta tempestivamente e curata adeguatamente porta a guarigione certa.
Importante poi è intervenire riconoscendo tempestivamente le manifestazioni dei primi due livelli, in modo da interrompere il prima possibile la "discesa" verso i gradini più bassi della "scala della salute", i quali sono sempre più alti e quindi sempre più difficili da risalire.

di Diego Tomassone – Ex-alievo scuola ASDOH sito tratto dal sito www.sisdoh.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Il pianto del neonato

Venerdì, 09 Gennaio 2015 21:01

Come scrive l'ostetrica Angela Dinoia nel suo libro " Il neonato e i suoi segreti" di Mental Fitness Publishing, il pianto del neonato è un sistema di comunicazione efficace e antico: "il pianto è tra i sistemi di comunicazione più efficaci e antichi che l’essere umano possiede. È un richiamo importante, che serve al cucciolo dell’uomo per attrarre l’attenzione dell’adulto. I neonati di 0-3 mesi piangono. Qualcuno piange poco. Qualcuno piange molto! Qualcuno piange moltissimo! È risaputo quanto sia faticoso per l’adulto sostenere il pianto di un neonato, perché spesso il piccolo piange più volte al giorno, maga- ri per alcune ore, frequentemente durante la notte. Che cosa fare allora? Sarebbe utile per il genitore distinguere tra il significato che diamo noi adulti al pianto e il senso che ha per il neonato. In genere:

se l’ADULTO PIANGE → cerchiamo di trovare un senso al pianto e di calmarlo;

se il NEONATO PIANGE → cerchiamo di dare un senso al suo pianto, ma a volte non troviamo una risposta e il nostro piccolo non può aiutarci.

Ricordiamoci allora che per il neonato il pianto è un mezzo di comunicazione e ci saranno momenti in cui i genitori, pur mettendo in atto tutti gli strumenti che conoscono, non saranno in grado di calmarlo. Bisogna imparare ad accettare questi piccoli limiti del nostro vivere con il bambino e ricordarsi che per lui il pianto è l’unico modo che possiede per esprimere ogni suo bisogno."

Partendo da questi presupposti abbiamo pensato di fornirvi alcune indicazioni di massima su come interpretare il pianto del neonato nel nostro libro, Mamme pret a porter edito da Mental Fitness Publishing: 

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

I riflessi del neonato

Venerdì, 09 Gennaio 2015 20:37

Cosa sono i riflessi del neonato e come si manifestano? Ecco le risposte dell'ostetrica Angela Dinoia, autrice del libro Il neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing.

"I riflessi sono attività automatiche che il bambino possiede sin dal momento della nascita e che gli consentono di sopravvivere. Queste abilità innate, tuttavia, scompaiono gradualmente dopo i primi mesi di vita. Facciamo un esempio: se la suzione dipendesse da un apprendimento, il bambino potrebbe anche morire di fame! Non avrebbe il tempo fisico di imparare un'operazione così complessa per una creatura, mentre invece possiede questa capacità appena nato. Esaminiamo ora alcuni fra i più importanti riflessi, utili per capire meglio il nostro bambino.

Riflesso di suzione: – movimento di suzione automatico e spontaneo, prodotto dai neonati quando qualcosa sfiora le loro labbra.

Riflesso di ricerca del seno materno: – allo sfioramento della guancia, il piccolo ruota la testa in dire- zione dello stimolo e inizia a compiere movimenti di suzione.

Riflesso di Moro: – abbassando improvvisamente il bambino, che giace supino sulla schiena, le braccia si estendono 

Riflesso di Prensione: – allo sfioramento del palmo della mano, il neonato piega le dita e le chiude energicamente a pugno."

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

L'acqua in e della gravidanza

Giovedì, 08 Gennaio 2015 13:56

L'acqua è l'elemento del nostro bambino, vi è immerso, ci sguazza, conosce attraverso di essa.
Sapevate che il liquido amniotico veicola anche sapori e odori? Forse sì ma è importante sapere che il feto riceve tutti questi stimoli perché le abilità sensoriali si sviluppano quasi da subito e si perfezionano nei 9 mesi per poter essere completamente ricettivi rispetto agli stimoli alla nascita.
Anche la memoria delle esperienze ovvero di gusti, sapori, odori e delle esperienze tattili (il famoso pollice succhiato in eco o il tener tra le mani il cordone) caratterizza tanto il periodo fetale quanto quello neonatale.
Vi sarete infatti sentite dire che anche i cibi più pesanti o particolari se assunti in gravidanza poi possono essere tranquillamente assunti in allattamento perché le caratteristiche di diversità che conferiscono al latte sono nella memoria del nostro bambino e quindi già conosciute.
Il liquido amniotico veicola anche particelle del feto (capelli, cellule dell'epidermide) permettendoci così di fare, ove necessario, indagini genetiche e mediche sulla salute del feto (amniocentesi).
È anche la cassa acustica del bambino... avete mai ascoltato musica in acqua? Mentre siete immersi? È bellissimo... il suono giunge trasmesso dall'acqua sia come onde sonore che arrivano all'orecchio sia come movimenti dell'acqua che arrivano al corpo... che magia! Per questo in gravidanza suggerisco di ascoltare tutti i tipi di musica, non solo la classica (che forse a scopi commerciali e di arricchimento culturale ci hanno fatto credere essere la migliore per il feto!)... bellissimo Mozart in acqua ma pensate ai Blink o ai Queen... come bassi, percussioni e voce possono muovere l'acqua e come possono essere stimolanti tale onde sonore per il corpo del cucciolo.
Acqua, acqua, acqua... un elemento formidabile, di una forza e una dolcezza totali che permette tutte le esperienze sensoriali del feto, che ne permette il movimento, che lo culla e coccola quando noi ci muoviamo, che permette indagini mediche, che indica lo stato di benessere di quella gravidanza.
Io da quando ho avuto i miei figli non mi sono più approcciata all'acqua nello stesso modo e ho compreso come in quasi tutte le culture e religioni sia l'elemento che porta alla Divinità.
L'importanza dell'idratazione in gravidanza sta anche nella possibilità per il fto di avere sufficiente liquido amniotico (anche se non tutto è da ricondurre alla produzione attraverso l'idratazione materna), qualche anno numerosi studi hanno confermato come aumentando l'idratazione materna in 24 ore anche la quantità di liquido amniotico aumentasse di conseguenza.
Bere 2 litri e oltre di liquidi al giorno in gravidanza dovrebbe essere la normale prassi per garantire il benessere materno fetale.

Ostetrica Silvia Bianchi

www.acasaconte.com

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Come naturopata e appassionata di cosmesi naturale ricerco da sempre prodotti che soddisfino i miei standard di naturalità uniti alla alta performance: ho provato e provo tuttora moltissimi prodotti sia a livello di cosmesi che ovviamente di integratori. 

E poi ho scoperto i prodotti Ringana che appena li avvicini al viso percepisci subito come differenti: il profumo intenso ma delicato e poi la freschezza, un sensazione di freschezza che per altro permane durante le ore successive all'applicazione della crema viso. Ma chi è Ringana? Ringana è un'azienda austriaca che è partita dalla convinzione di portare sul mercato dei prodotti cosmetici assolutamente nuovi. Con a un'équipe di esperti qualificati, spinti dallo stesso entusiasmo per quest'idea rivoluzionaria, hanno dato vita a RINGANA nel 1993. In un piccolo laboratorio e armati di un robot da cucina hanno sperimentato e analizzato diverse formule: ci sono voluti tre anni per ottenere ciò che volevano e portare i primi prodotti sul mercato. Studiando le formulazioni di medicina ayurvedica (una branca della medicina ayurvedica si chiama Rasayana, che significa ringiovanimento) e di medicina cinese, unendole con la più evoluta tecnologia contemporanea sia a livello di ricerca sia tecnologica, è nato il successo di una cosmesi e poi di integratori nuovi e rivoluzionari perchè freschi. 

Ma cosa vuol dire fresco? Fresco vuol dire l'utilizzo di prodotti naturali freschissimi, vuol dire estrazione dei principi attivi che li mantenga integri e intatti, vuol dire assenza di conservanti di sintesi e quindi di una catena distributiva che effettui magazzino. Per questo la catena distrubutiva di Ringana non potevamo che essere noi donne che abbiamo così la possibilità di avere una seconda (o per qualcuna un prima) entrata monetaria. 

Così ho scelto di diventare io stessa partner Ringana, quindi di vendere i suoi prodotti e veicolare i valori di benessere naturale e innovazione tecnologica. Non solo, tramite me è possibile diventare per tutte voi in Italia partner Ringana: in questo caso con piacere io sarò la vostra coordinatrice.

Cosa voglio e posso affrire alle mie clienti Ringana?

Voglio offrire alle mie clienti sono il meglio e quello che ho personalmente testato come naturopata e come mamma.
Bellezza e benessere sono per me la stessa cosa: la pelle è l'apparato più esteso che abbiamo ed è in estrema sinergia con il resto del nostro corpo. Ringana mi consente di fornire a voi clienti un lavoro profondo, eccellente e duraturo a 360°, ottenendo risultati davvero importanti in termini di benessere psicofisico e quindi di bellezza. Una pelle radiosa è l'effetto di un corpo che sta bene.
Noi donne aimè siamo spesso portate a darci al mondo preservandoci poco: voglio insegnare alle mie donne ad amarsi e rispettarsi con piccoli gesti quotidiani di amore: fermarsi e ascoltare cosa ci comunica il nostro corpo è il primo step da fare.
Vorrei essere per le mie donne quel punto di riferimento che le aiuta a tirare fuori la loro bellezza e farle risplendere di benessere.

Potete acquistare nel mio e-commerce oppure potete avvalermi della mia consulenza gratuita via skype per ricevere i miei consigli personalizzati sia a livello alimentare e di integratori che di cosmesi anti-age. 

Grazie a tutte voi come sempre!

Giulia Mandrino

Cos'è e come funziona il detox

Mercoledì, 07 Gennaio 2015 11:28

Il nostro corpo per sopravvivere si nutre di alimenti, di aria, di vita in un ambiente fisico e di vita in un ambiente sociale con le sue integrazioni ed emozioni che scatuiscono, stimoli visivi, pensieri. Ma solo una piccola parte di questi devono rimanere dentro di noi, gli altri devono essere eliminati; ecco allora che entrano in giocano i nostri organi deputati allo smaltimento dei rifiuti "fisici" (anche se in realtà solo fisici non sono ma comunque in questa sede vi parlerò solo di questo tipo) che, se "intasati" o troppo deboli di energia, rischiano di sovraccaricare l'intero organismo a livello fisico ed emotivo.

Ecco allora che vi spieghiamo cos'è e come funziona il detox: in cosa consistono i processi di depurazione e come detossificare il proprio corpo in maniera naturale.

Tornare in forma, sia di peso che mentale, può essere per alcuni soggetti impossibile senza un intervento di drenaggio profondo dei nostri organi emuntori, quindi smaltendo le tossine che ristagnano nei tessuti: se si inizia poi un'alimentazione altamente proteica, come putroppo spesso accade, a base di carne e altre proteine animali dove gli scarti sono altissimi e il lavoro di fegato e reni triplica, perderemo sì peso ma ci imbatteremo in un corpo carico di tossine che prima o poi creeranno disagi di vario tipo. Meglio quindi seguire alimentazione principalmente a base vegetale con pochissimi zuccheri raffinati e grassi animali e unire una pulizia degli organi emuntori affinchè il nostro tornare in forma non sia un mero processo di perdita di kg ma un percorso di riequilibrio profondo e duraturo che si esplica a livello del peso corporeo, dell'energia vitale, della qualità del sonno e del benessere mentale. 

Il cambio di stagione è il momento ideale per iniziare una pulizia profonda del nostro corpo, al fine di prepararlo al rigore dell'inverno o al cado dell'estate. Se vogliamo però procedere con un percorso di pulizia quindi di eliminazione delle tossine ogni momento è quello giusto: non occorre aspettare di certo il cambio di stagione (diciamo che consiglio comunque ad ogni cambio di stagione di fare un periodo di drenaggio). 

Prima di correre in farmacia o al supermercato e fare man bassa ecco alcune informazioni che è importante avere.
 
Nel nostro corpo abbiamo degli organi-filtro, che servono per ripulirci dagli scarti:
  1. RENE
  2. FEGATO-CISTIFELLEA
  3. INTESTINO
  4. PELLE-POLMONI
  5. UTERO E VAGINA per le donne
Se gli organi fanno il lavoro di filtro, il sangue e la linfa trasportano gli scarti verso i canali di eliminazione. La linfa è la sostanza contenuta del sistema linfatico, una rete di piccoli canali a contatto con i vasi sanguigni che raccolgono le sostanze di scarto e le portano verso lo smaltimento. Un paio di volte l'anno, proprio al cambio di stagione, è consigliabile effettuare un drenaggio linfatico per facilitare l'eliminazione delle tossine presenti in questo strato. In abbinamento si possono poi effettuare dei drenaggi anche degli organi emuntori.

Ottimi prodotti per il drenaggio linfatico sono:

1. Linfa di betulla Weleda: la forza purificante delle giovani foglie di betulla, provenienti da raccolta spontanea ecologica, attiva i processi fisiologici di depurazione. Il concentrato puro delle giovani foglie di betulla attiva il metabolismo dei liquidi, libera il corpo dalle tossine purificando l’organismo. Il Decotto di Betulla è particolarmente indicato in primavera per ritrovare benessere, leggerezza, e vitalità. 
Come si usa: si consiglia l’uso regolare di 1-2 cucchiaini da caffé, 3 volte al giorno diluiti in acqua, tisana o succo di frutta per un periodo di 4-6 settimane.

 2. Kancha Virya: drenaggio dei liquidi corporei e funzionalità delle vie urinarie. Funzioni depurative dell'organismo. Il preparato c

ontribuisce a disostruire i canali della circolazione linfatica, facilita il drenaggio del "muco" e delle "tossine" che appesantiscono i tessuti, agevolando un'azione tonificante e rassodante. L'azione di riassorbimento dei liquidi riattiva gli scambi nutrizionali fra sangue, liquidi extracellulari e cellule; tonifica i tessuti, rendendoli più sodi e apportando un beneficio sul piano estetico, oltre che funzionale, nella riduzione di cellulite ed inestetismi cutanei. Possono trarne giovamento anche le delicate ed importanti strutture del torace, del collo e della testa, che riacquistano energia e vitalità. 

Come si usa: 2 cpr, 2 volte al giorno dopo i pasti.
 
3. Shota Samya Virya: ottima tisana calda da usare in sinergia con il Kancha Virya: crea vasodilatazione viscerale richiamando liquido dalla periferia verso il centro del corpo rinforzando l'azione drenante dei reni e contribuendo all'eliminazione delle sostanze intossicanti in soluzione nel sangue. Rinfresca l'apparato genito-urinario e facilita la circolazione periferica.
Come si usa: 1/2 cucchiaio di miscela per tazza. Bollire l'acqua, versarla sulla miscela di piante poste in una teiera, lasciare in infusione coperta per 10 min.; filtrare e bere calda. Bere almeno 3 tazze al giorno di questa tisana.
 
4. Lymdiaral: ottimo drenante linfatico e attivatore del microcircolo.
Come si usa: 60 gocce in un litro d'acqua da bere durante la giornata per un mese circa.

 

Ad esso è possibile abbinare una pulizia del fegato: attenzione però, se soffrite di dermatite atopica, manifestazioni allergiche cutanee e di eruzioni cutanee importanti meglio non utilizzare questo processo in quanto il fegato sollecitato a lavorare maggiormente rischierà di aggravare questi fenomeni. In questo caso è assolutamente imprescindibile farsi seguire da un buon naturopata per trovare la via di detox più adatta a voi.

Ecco i prodotti che mi sento di consigliare per il drenaggio epatico: 

1. Blustagnax: ottimo drenante epatico.

Modo d'uso: diluito in 1 litro d'acqua (60 gocce di blustagnax in 1 litro d'acqua) da bere durante la giornata. da utilizzare per circa 2 mesi. 

2. Jathara: per l'Ayurveda, un corretto funzionamento della digestione è un fattore basilare per il mantenimento di una buona salute. Anche il cibo della migliore qualità, se non digerito adeguatamente, può risultare dannoso e intossicante. Equilibratore degli enzimi della digestione, il preparato coadiuva la funzione epatico-pancreatica, alleviando le conseguenze di una cattiva digestione quali sonnolenza e pesantezza postprandiale. Aiuta le secrezioni pancreatiche migliorando lo stato di nutrizione e favorendo la rigenerazione del sangue. La purificazione dei fluidi corporei ritempra l'organismo affaticato.

Modo d'uso:2 cpr 2 volte al giorno, prima dei pasti principali

3. Hepatodoron Weleda: Secondo le conoscenze antroposofiche dell'uomo e della natura, WELEDA HEPATODORON (nome italiano FRAGARIA VITIS) può essere impiegato per stimolare l'attività del fegato e dell'intestino. Le componenti efficaci di Hepatodoron sono le foglie di vite e di fragola, essiccate e polverizzate. La sua efficacia é basata sulle capacità metaboliche del fegato. Le disfunzioni leggere del fegato si manifestano attraverso disturbi vari quali affaticamento precoce, inappetenza, stato generale di malumore, costipazione, flatulenza e disturbi del sonno.

Modo d'uso: prendere 3 volte al giorno 1–2 compresse prima dei pasti per qualche settimana.

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 

Un aiuto per tornare in forma dopo la gravidanza

Mercoledì, 07 Gennaio 2015 10:33

Nella nostra società, e ce lo confermano anche istituzioni come FederSalus,siamo sempre più coscienti che gli integratori alimentarise opportunamente e razionalmente utilizzati svolgono un ruolo attivo nel favorire il benessere individuale e la prevenzione di numerose patologie.
Purtroppo oggi non è più possibile fare pieno affidamento sulla convinzione che un'alimentazione variata sia in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti indispensabili per la piena efficienza metabolica. Il cambiamento nelle abitudini alimentari e nello stile di vita avvenuti nell'ultimo secolo hanno aumentato il nostro fabbisogno di nutrienti ma in contemporanea l'inquinamento, le culture intensive, lo sfruttamento ambientale e il cambiare stesso della nostra alimentazione quotidiana hanno diminuito drasticamente l'apporto di micro e macronutrienti che garantiamo al nostro corpo. La qualità delle sostanze che integriamo è quindi fondamentale, sia a livello di concentrazione sia a livello di lavorazione: questi fattori ne influenzano infatti molto le caratteristiche.
Per noi donne ad esempio una corretta integrazione di tipo naturale è molto efficace ad esempio durante la gravidanza oppure in caso di sindrome premestruale, cistiti recidivanti e menopausa.

Chi sono? Sono Giulia, una Wellness Coach ma soprattutto sono una donna, una mamma che si divide tra la gestione di un bimbo di 14 mesi, la gestione della casa, la famiglia, il lavoro... un po' come tutte voi! Sono da sempre appassionata di cucina naturale, benessere e nutrizione con una sempre più forte connotazione vegetariana/vegan. Per questo ho scelto di utilizzare i prodotti Juice PLUS+ che mi hanno permesso di ritrovare il mio corpo e il mio peso forma perdendo 12 kg in tre mesi in modo sano e con prodotti naturali, vegan ,senza glutine e supportati da moltissime ricerche indipendenti in campo medico scientifico.

Ho deciso di specializzarmi come Wellness Coach proprio per le mamme e la famiglia con programmi ad hoc che abbinano i prodotti Juice Plus + ad un supporto motivazionale, linee guida alimentari, ricette e consigli che ti permettano di conciliare la tua alimentazione con quella del resto della famiglia... per non dover cucinare sempre doppio e raggiungere l'obiettivo del peso forma e del benessere generale!
Cliniche e università di tutto il mondo hanno svolto studi sull'efficacia di Juice PLUS+®. Tra i principali effetti di queste capsule c'è l'apporto di vitamine e folati, che aiutano il sistema immunitario e la salute del Dna, contribuiscono alla formazione del collagene e al funzionamento dei vasi sanguigni, riducono le infiammazioni, combattono lo stress ossidativo.
Nella vita di tutti i giorni, soprattutto quando stiamo cercando di perdere peso, è importante la scelta giusta dei cibi.Ma nella quotidianità frenetica e stressante, non si riesce sempre a fare la spesa come si vorrebbe e a cucinare a casa.

Di conseguenza hai bisogno di qualcosa che si adegui alle tue esigenze, che sia flessibile come tutte noi donne, mamme e lavoratrici sempre di corsa tra i mille impegni tra cui ci dividiamo. Un'alternativa pratica, sana e completa per un pasto veloce?

La soluzione può essere Juice PLUS+ Complete, un pasto completo, vegan e senza glutine: ecco un vero aiuto per tornare in forma dopo il parto. 

I nostri prodotti sono ideali anche quando sei in fuori casa, durante l'attività sportiva e in viaggio. Ti forniscono importanti vitamine e sali minerali. Inoltre sono semplici e rapidi da preparare. In questo modo puoi utilizzarli dove e quando vuoi avendo la certezza di concederti un pasto sano, completo e ipocalorico!

Giulia Rovere
 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg