L'interazione con il neonato e primi giochi

Lunedì, 23 Febbraio 2015 12:26

Già dal primo mese di vita il bambino ha interesse a scoprire la vita, in primis il proprio corpo e i confini di esso: per questo motivo pratiche come il portare in fascia, il wrapping ossia la fasciatura e ancor più il massaggio sono da considerarsi strumenti davvero importanti di interazione, stimolo e benessere del nostro pupo e dovrebbero essere praticate già nei giorni successivi alla nascita, in ospedale oppure a casa. Iniziare il massaggio infantile ha 3 mesi ha poco senso in quanto le colichette nel 90% dei casi sono passate e il bambino talvolta lo rifiuta in quanto non è abituato a fruirne. Nel nostro libro puoi trovare tutte le indicazioni che ti servono per praticare il massaggio al tuo bimbo mentre qui le informazioni per fasciarlo. Ricordiamoci che ogni bambino è a sè per cui insistere nel fasciare a tutti i costi un bambino che rifiuta non è mai una buona idea. 

Dal punto di vista uditivo cantare filastrocche e leggere libri sono uno stimolo eccellente per il sistema nervoso in formazione (incrementa la sopravvivenza dei neuroni) e sembra prevenire problematiche dello sviluppo e dell'apprendimento negli anni successivi. In una ricerca Giapponese di circa 10 anni fa si è misurata l'influenza della voce materna con una forma di spettroscopia: venivano infatti collocati dei sensori sul capo di neonati dormienti ai quali la propria mamma leggeva una storia ad alta voce e successivamente un estraneo ripeteva la stessa lettura. Durante l'ascolto venivano valutati i flussi cerebralei nell'area frontale. Mentre leggeva la mamma è stato rilevato un aumento del flusso vascolare nella regione orbitofrontale (quella che maggiormente ha bisogno di esperienze socioaffettive per svilupparsi) rispetto a quello emerso durante la lettura di un estraneo. E' quindi importante leggere non solo dopo i sei mesi ma anche prima!

Leggi anche i consigli della psicoterapeuta dell'età evolutiva Rossana Pescarolo

Giulia Mandrino

 

Infertlità: esperienze raccontate vol 2

Lunedì, 23 Febbraio 2015 12:11

Esperienze...raccontate!

Ringrazio le donne...le coppie che mi hanno aperto il loro cuore!

Episodio 2.

" Andrea è nato! Sta bene...pesa 3250 gr...ha tutte le 5 dita di mani e piedi...dicono che mi assomigli molto, ma sinceramente non mi sembra proprio, anzi! Gli altri non sanno!

Ho il cuore pieno di gioia, sono felice...sono stanca...mi si sta sciogliendo tutta la tensione, tutta la fatica di questi anni. Ancora non ci posso credere!

Andrea è arrivato dopo una lunga serie di esami, visite, dottori, di nuovo esami, visite, viaggi all'estero, pianti, tentativi falliti...che solo chi ha intrapreso questa esperienza può capire.

Andrea è frutto di ovodonazione.

Non è stato facile, anzi, la mia forza è stata l'unione, l'amore del mio compagno...non ci siamo mai accusati a vicenda, abbiamo affrontato con serenità ogni difficoltà ed insuccesso...ci siamo preparati fisicamente e psicologicamente a questo commino e ci siamo dati un limite...e proprio nel nostro ultimo tentativo è arrivato LUI!"

Ps. Rimanete connesse...to be continued!

Ostetrica Daniela Pergola

ostetricadanielapergola.blogspot.it

Già dai primi mesi di gravidanza le mamme si danno da fare a preparare i vari mezzi di trasporto che saranno utili al bebè nei primi mesi di vita: carrozzina, passeggino, marsupio, fascia..e seggiolino per l'auto.
Il mercato ne offre svariati modelli, ma sappiamo cosa acquistare?
Facciamo una premessa e raccogliamo un pò di dati.
Secondo fonti WHO (World Health Organisation) si stima che i bambini vittima di incidenti siano ogni anno centinaia di migliaia, e questa rappresenta la prima causa di morte o di danno permanente cerebro-spinale.
In Europa ogni anno sono 164.000 a perdere la vita in incidenti in età compresa tra 0 e 18 anni (anche se la variazione da un paese all'altro è elevata, aumenta anche di 1,6 volte nei paesi con condizioni socio-economiche medio-basse).
Ogni giorno 115 dei "nostri figli" perdono la vita per incidenti, la metà dei quali potrebbero essere evitati se fossero adottate adeguate normative di sicurezza.
La convenzione della Nazioni Unite sui diritti del bambino si è prefissata l'obiettivo di diminuire dei 2/3 le vittime di incidenti entro il 2015. Obiettivo che può essere raggiunto solo con molta determinazione e collaborazione.
Bisognerà attuare tre tipi di prevenzione: primaria (evitare che avvengano gli incidenti), secondaria ( diminuire il rischio di lesioni una volta che l'incidente è accaduto), terzaria ( diminuire le conseguenze dell'infortunio fornendo soccorsi adeguati).
Si è stimato che rispettando le norme di sicurezza diminuirebbero della metà sia i morti che gli invalidi permanenti.
Noi adulti rivestiamo un ruolo fondamentale nella sicurezza dei nostri figli, resi più vulnerabili dalla loro condizione: la loro conformazione fisica li rende infatti più suscettibili a infortuni sia per numero che per gravità in rapporto all'energia meccanica che viene scaricata durante un impatto stradale.
Pionieri della sicurezza stradale in Europa sono la Svezia e la Norvegia che già dai primi anni sessanta stanno investendo in materia di sicurezza stradale sottoforma di infrastrutture (strade ecc) e sviluppo di presidi di sicurezza da utilizzare sui mezzi di trasporto (seggiolini, caschi, cinture).
Quindi siamo chiamati in causa per proteggere i nostri figli ... fin dal concepimento!

Per quanto riguarda l'utilizzo di seggiolini questi sono obbligatori dalla nascita fino al 36 kg di peso: quindi no alle navicelle e si al seggiolino auto fin dall'uscita in ospedale. 

ECE R 44/04 sottolinea il concetto di utilizzo dei seggiolini in senso contrario rispetto al senso di marcia almeno fino ai 15 mesi , ma più si prosegue meglio è (le ditte all'avanguardia in questo campo stanno sviluppando seggiolini e adattatori per bambini anche più grandi). Inoltre vengono introdotti gli agganci Isofix che riducono al minimo la possibilità di agganciare in modo scorretto i presidi.

E' fondamentale questo cambiamento perchè il posizionare il seggiolino in senso opposto a quello di marcia permette di ridurre notevolmente il rischio di danni. Infatti, sempre considerando un impatto frontale , un bambino che procede in senso uguale a quello di marcia subirebbe una sollecitazione meccanica di almeno 200 kg ( sempre che l'auto viaggi a 50 km/h); nel caso opposto, quindi in senso contrario, questa sollecitazione si ridurrebbe a 60 kg....chiunque ne può intuire i vantaggi. Non dimentichiamo infatti la struttura anatomica e funzionale del bambino, che non è un piccolo uomo! La testa in proporzione al corpo occupa un volume maggiore e la colonna vertebrale è ancora elastica e ha una struttura ancora in pieno sviluppo. L'utilizzo dei seggiolini del gruppo 2/3 (i cosiddetti "rialzi") sono consentiti dalla legge, ma bisogna fare alcune valutazioni. L'itegrazione della norma ECE R44/04 con la i-size prevede una attenzione maggiore alla combinazione di altezza e peso del bambino , anziché solo al peso e all'età.

Molto utile e obbligatorio in alcuni paesi europei l'utilizzo di appositi cuscinetti da inserire intorno al collo del bambino così da sostenere la nuca durante l'addormentamento. 

La normativa i-size prevede che tutti i seggiolini vengano prodotti con agganci isofix a eccezione del gruppo 2/3. Si è indicata fino a poco tempo fa l'età di tre anni (quindici kg circa) come passaggio all'utilizzo di rialzi . Con le nuove normative questo non basta. Si può passare all'uso del booster solo quando le spalle del bambino superano di 2 cm le fessure più alte delle cinture di sicurezza, con il poggiatesta nella posizione più alta. Pur essendo i booster adatti dai 3 anni e mezzo circa, fino ai 7 o 8 anni presentano dei limiti non indifferenti. La testa e il corpo del bambino non sono protetti lateralmente e durante i sonnellini dei bambini la testa tende a penzolare in avanti e a rotolare di lato: devo essere io medico di pronto soccorso a dirvi cosa può succedere se si verifica un impatto in queste condizioni di tale vulnerabilità? Inoltre mi preve ricordarvi che la cintura di sicurezza non deve mai arrivare all'altezza del collo. Consiglio quindi vivamente, per avere una maggiore sicurezza, l'utilizzo di un seggiolino per bimbi dai 18 ai 36 kg, dotato quindi di maggiori rinforzi laterali, supporto per la testa e schienale.

Alcune note aziende prodruttrici di supporti da viaggio per bambini stanno immettendo sul mercato seggiolini con sistemi di ritenuta a cinque punti (cioè cinque principali punti di attacco delle cinture); in questo modo viene assicurato il fatto che il bambino venga trattenuto attraverso le parti più rigide del corpo (spalle e anche) trasferendo le forze che si sviluppano durante un impatto proprio a queste zone (oltre che al seggiolino). Di facile intuizione il fatto che rimangono comunque più saldi all'interno del seggiolino permettendo alle parti non in grado di sopportare carichi elevati (collo, addome per esempio) una protezione migliore. Infatti se il bambino fosse trattenuto nella parte inferiore dell'addome, in caso di incidente, complici anche i riflessi non ancora sviluppati, potrebbe piegarsi facilmente sulla cintura che provocherebbe un trauma addominale importante. Sono comunque in corso studi per la valutazione dei carichi di forze realmente sopportabili da addome e torace (studi condotti da esperti della technical university di Berlino). Ovviamente le cinture a cinque punti sono regolabili in altezza in modo da ancorare sempre le spalle seguendo la crescita del bambino.

Non va mai comunque dimenticato che le dinamiche stradali in corso di incidente studiate durante i crash test non riproducono in modo fedele gli incidenti reali, in cui di solito è tutto molto più complesso . A tal proposito si stanno approfondendo gli studi riguardo soprattutto il capottamento (comunque si vede ancora che dopo due capottamenti consecutivi il manichino viene sbalzato fuori dall'auto).

Dott.ssa Laura Scarpa, medico chirurgo esperto in Medicina d'urgenza, medico di pronto soccorso

AGGIORNAMENTO ALL'8 OTTOBRE 2019:

Da ieri sera è passato l'obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. A firmare il decreto attuativo dell'articolo 172 del Nuovo Codice della Strada per prevenire l'abbandono dei bambini nei veicoli è stata la ministra Paola De Micheli.

Questo obbligo prevede che sul seggiolino ci sia un sistema di allarme che, connesso allo smartphone, ricorderà al guidatore tramite un avviso sonoro della presenza del bambino ancora a bordo, ancor prima che il guidatore scenda dal veicolo.

Questo importantissimo decreto sarà operativo non appena legge sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.

Pignoramento degli animali? No grazie!

Lunedì, 23 Febbraio 2015 11:46

Non voglio certo annoiarvi con particolari burocratici, non ho forse abbastanza conoscenza della materia per poter scrivere un trattato sulle leggi che regolano la giustizia italiana sui recuperi forzosi dei crediti, ma è notizia di questi giorni una proposta di legge per rendere impignorabili i nostri animali. Ebbene sì, i nostri pet sono considerati oggetti asportabili dalle autorità giudiziari ed è al momento possibile che vengano messi all'asta per la vendita, il cui ricavato servirà per sanare il debito contratto.
Per chi è interessato (spero molti, anzi tutti!) potete trovare maggiori informazioni tecniche e specifiche sul sito "La coscienza degli animali".
La cosa più importate è che se digitate "petizione giù le zampe" troverete tutte le informazioni necessarie ed utili per poter firmare una petizione importantissima. Dobbiamo rendere i nostri animali impignorabili!!!
Possiamo essere un grande paese e siamo, ne sono convinta una grande generazione, noi stiamo cambiando il momento, lo vediamo da piccole cose anche solo rispetto alle convinzioni dei nostri nonni o dei nostri genitori, noi siamo quelli del biologico, biodegradabile, ecologico, ecosostenibile, ecocompatibile, vegetariano e/o vegano, macrobiotico... Noi siamo quelli che non mettono le pellicce, non comprano piumini e piumette, non usano pellami, cercano il cruelty free e la fatto vedere dura a Green Hill (tanto per citarne una).
Ora senza troppo andare lontano pensate alle rate da pagare, alla finanziaria, al mutuo in banca, alle rate della macchina, alle bollette, le spese condominiali, alla tv a rate, all'ultimo modello di smarphone, agli elettrodomestici, alle vacanze ed a tutto quello che avete o state pagando a rate... immaginate il vostro animali, qualunque esso sia, possa essere pignorato e venduto all'asta...
Non possiamo permettere che la vita, qualunque vita e che l'amore, qualunque amore possa essere considerata un oggetto da vendere, non lo possiamo permettere, no, non noi!
Informatevi e firmate, è importante, davvero importante. Grazie!

Elena Vergani, autrice di Il mondo è bello perchè è variabile

Dott.ssa Laura Scarpa

Giovedì, 12 Febbraio 2015 11:50

Sono Laura, 32 anni, medico chirurgo. Nata e vissuta in brianza, mi sono laureata a pieni voti in medicina e chirurgia nel 2008 e successivamente mi sono trasferita in liguria dove vivo e lavoro attualmente. Ho iniziato dalla medicina di base per poi passare al 118 (centrale operativa e automedica) e al pronto soccorso, dove lavoro da alcuni anni. Proprio questo impiego mi ha permesso di appassionarmi alla medicina d'urgenza e di dedicarmi alla stesura di un progetto di formazione per mamme e bambini in campo di prevenzione e gestione di emergenze e urgenze (progetto che dirigo , insieme a mio marito).

Esperta in medicina d'urgenza, agopuntura, auricoloterapia, fiori di bach, iridologia. Appassionata di alimentazione in particolare vegetariana e vegana (campo in cui spero di arricchire presto le mie conoscenze) e di yoga. Vivo con mio marito e due bimbi pelosi... ma siamo in attesa del nostro primo cucciolo di uomo, Ethan, che sarà tra noi a brevissimo.

Questa gravidanza mi ha permesso di avvicinarmi al mondo delle "happy natural mommy" e di capire che potevo dare il mio contributo con le mie conoscenze...quindi, stay tuned!! la medicina non avrà (quasi ) più segreti!

Come fasciare un neonato?

Martedì, 10 Febbraio 2015 20:31

L'abitudine di fasciare il neonato è molto antica ed è praticata ancora oggi dalle mamme in tutti i Paesi del mondo. Ognuna di loro, almeno una volta, nei primi mesi del bambino, ha fasciato il piccolo con una copertina per placare il pianto e per consolarlo. Il neonato in fascia resta più a lungo nella fase di sonno REM e ha minori possibilità di essere svegliato durante la notte da movimenti riflessi involontari. La fasciatura, inoltre, ricrea una condizione di contenimento fisico simile a quella dell'utero materno: tale sensazione è motivo di profonda rassicurazione per il neonato. L'uso della fasciatura è molto utile da 0 a 12 settimane e i neonati più sensibili o che piangono molto troveranno molto beneficio nella fasciatura. Il bambino può essere fasciato in ogni momento della giornata, anche per molte ore. Ottima è la fasciatura per il pianto delle ore serali.

Ma come fare?

- Porre il neonato al centro della fasciao del lenzuolino.

- Avvicinare prima un braccio e poi l'altro incrociandole sopra la pancia e chiuse come a formare un pacchetto

Angela Dinoia, Il neonato e i suoi segreto, Mental Fitness Publishing

 immagine tratta da www.kidsfashionreview.com

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sicurezza in auto in gravidanza

Martedì, 10 Febbraio 2015 11:33

Siamo chiamati in causa per proteggere i nostri figli ... fin dal concepimento!
Infatti un aspetto piuttosto trascurato è quello della futura mamma al volante.
Purtroppo la raccolta dei dati al riguardo è poco sistematica e omogenea ma possiamo contare su due studi che hanno misurato i danni provocati al feto nella pancia della mamma in caso di collisione, con un utilizzo (o addirittura senza..) scorretto delle cinture di sicurezza.
Il primo è stato pubblicato sul Jama (Journal of American Medical Association) , condotto dall'università di Pittsburgh in sedici stati degli U.S.A. e l'altro dal Maternal and Child Enquiries, un organismo indipendente del Regno Unito. In questi studi si è visto rispettivamente che il numero dei feti deceduti per incidente stradale è maggiore del numero di neonati morti per la stessa causa, e che la mortalità materna raddoppia se non vengono utilizzate le cinture di sicurezza.
Ci viene incontro la legge, che ci spiega come dobbiamo comportarci.

In Italia la sicurezza stradale per gravide e bimbi è regolata dall'articolo 172 del codice della strada e dalla normativa europea.
La mamma in attesa è tenuta all'utilizzo delle cinture di sicurezza sempre e comunque, a meno che un certificato del ginecologo curante non attesti che esistono condizioni di rischio particolari all'utilizzo dei presidi. La responsabilità è totalmente a carico del medico che certifica. Infatti non esistono dati scientifici medico-ginecologici che indichino una qualche ipotesi di controindicazione all'uso dei mezzi di contenzione obbligatori, in caso di normale evoluzione della gravidanza e di corretto utilizzo ergonomico della cintura. Appunto, utilizzo ergonomico. Cosa significa?
Il nastro superiore deve scorrere in mezzo al seno, decorrendo poi lateralmente all'addome sino al punto di fissaggio, mentre il nastro inferiore va fatto passare sopra le gambe ma sotto l'addome gravido, in maniera che in caso di urto le forze dovute al meccanismo di contenzione della cintura si scarichino sulle strutture ossee (sterno, emicostato, bacino) e sia evitata una compressione degli organi interni addominali (ivi compreso l'utero in caso di gravidanza).

Altrettanto importante è la corretta postura mediante regolazione del sedile (anteriore), evitando posture troppo reclinate, che potrebbero, in caso di urto, determinare lo scivolamento del corpo in avanti determinando una azione di compressione sull'addome da parte della fascia addominale della cintura. Sono sconsigliate le 'protezioni fai da te' come l'utilizzo di cuscini o imbottiture mediane asciugamani, che a volte per comodità vengono apposte sotto al tratto orizzontale della cintura: in caso di urti, infatti, questi presidi improvvisati potrebbero anche essere anche dannosi producendo compressioni all'addome (per dislocamento, scivolamento.
Dobbiamo infatti tenere presente che in caso di urto frontale un corpo adulto subisce una sollecitazione che supera anche i 3500kg!

   

 

Alcuni dispositivi di sicurezza a mantenere le cinture sempre nella giusta posizione: cuscini ultrapiatti, con estremità da agganciare al nastro, così da evitare che faccia pressione sulla pancia. Si trovano facilmente in commercio e possono essere utilizzati fin dal secondo mese di gravidanza. Sicuramente il più diffuso in Europa è il sistema introdotto dalla BeSafe (azienda precursore per lo sviluppo di sistemi di sicurezza all'avanguardia), facilmente acquistabile per poche decine di euro. Così potremo viaggiare sicure e comode (provare per credere...non ne potrei fare a meno). E nostro figlio ci ringrazierà.

Dott.ssa Laura Scarpa, medico chirurgo esperto in medicina di urgenza, medico di pronto soccorso.

Luna piena e maternità

Lunedì, 09 Febbraio 2015 11:33

Si è vero...non esiste alcun riscontro scientifico sulla questione ciclo lunare e ciclo femminile...però...prima di un turno in ospedale ho sempre dato un'occhiatina al calendario (soprattutto nelle guardie notturne)..e da mamma in dolce attesa pure!

Il plenilunio rappresenta l'emisfero lunare interamente illuminato dal sole e completamente visibile dalla terra.

Diffuse credenze popolari, tutt'oggi, regolano alcune attività della vita dell'uomo come la semina, il giardinaggio, il taglio dei capelli e imbottigliare i vini.
La luna piena dà energia, forza e..perchè no... magia!

20.000 anni fa le levatrici utilizzavano il ciclo lunare per orientarsi sul ciclo mestruale ( non avendo calendari, orologi e app!!!)...esattamente di 28 giorni!
Rappresentava la Dea Madre...la luna piena corrispondeva all'ovulazione...ossia quando la donna è pronta a diventare madre!
Allora, ragionando così, la gravidanza dura 10 lune!

E' noto che la luna piena abbia un'influenza gravitazionale sulle maree...la stessa potrebbe portare il liquido amniotico a spingere sul sacco amniotico dove è contenuto il feto e romperlo....
perchè no...considerando che l'organismo umano è composto per lo più da acqua ed il feto è contenuto nell'acqua?!?

La natura non sempre ci svela la verità assoluta...ed in fondo...che male c'è a credere in qualcosa che fa sentire noi donne speciali, magiche, misteriose, più connesse alla Terra ed alla Natura????

"E' tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti"
William Shakespeare

Ostetrica Daniela Pergola

ostetricadanielapergola.blogspot.com

immagine tratta da http://www.toonpool.com/cartoons/the%20birds%20nest_140156

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Biciclette più strane per mamme

Lunedì, 09 Febbraio 2015 10:42

Ok, lo ammetto. Non sono sportiva. Ma per niente. Il massimo dell'attività fisica per me si esplica nel fare le pulizie e star dietro ai bambini.lol
Però quando vedo alcune novità adatte alle mamme sportive mi dico "Wow, questo sì che potrebbe darmi lo stimolo che mi manca!". Poi da lì a cominciare a fare qualcosa, beh..il passo è lungo, almeno per me.

Ma veniamo alle novità. La prima è il passeggino con longboard incorporata che Quinny ha progettato con Studio Peter van Riet, E'il frutto di mille studi e prove ed è testato per ora solo per i paesi Europei. E' parecchio che girano video ed immagini, ma ancora non è stato ufficialmente messo in vendita. Il sito del produttore ci informa che sarà finalmente disponibile sul mercato nel giro di qualche mese, speriamo che lo sia per l'estate! Il prezzo è altino, parliamo di 599,00 euro però può essere davvero un modo furbo ed ecologico per affrontare alcuni tragitti medio/lunghi con pargolo al seguito

Un'altra bella novità, è Taga bike. Si tratta di una bici con seduta incorporata per portare uno o più bambini. Ho avuto l'occasione di provarla lo scorso ottobre a Bimbinfiera, dove esponeva il distributore italiano. Che dire.. bella e divertente, mia figlia ed io non ne saremmo più scese! Mi piace tantissimo anche perché può essere trasformata in passeggino. Ci pensate? Lasciate la macchina in garage, prendete la vostra Tagabike, andate a fare i vostri giri di commissioni ed arrivate al negozio, trasformate la vostra Taga bike, entrate come se aveste un normale passeggino, fate acquisti e quando uscite ve ne tornate a casa con la bici. Bello, no?
Per capirla meglio date un'occhiata al video in cui viene mostrato come in soli 20 secondi sia possibile passare dalla modalità bici a quella passeggino. Guarda il video in basso! 
Tagabike è adatta per bimbi dai sei mesi ai sei anni, ma dato che è anche possibile montarvi l'ovetto auto, diventa utilizzabile già dalla nascita fino ad un massimo di 25 kg in modalità bici e di15 kg in modalità stroller.

 Taga consente anche di portare due bimbi insieme, aggiungendo una seconda seduta o utilizzando la cesta in legno. Sì, sembra un po' il carretto dei gelati, ma i bambini ne diventano matti! 

 

Veniamo al prezzo, che ovviamente non può essere dei più economici. Andiamo dai circa 1400 euro per la versione con ovetto ai circa 1700 per quella con la doppia seduta. Esiste anche la possibilità di noleggiarla in un numero sempre maggiore di città italiane. Credo si tratti di un bellissimo progetto, innovativo, pratico ed ecologico. Negli Stati Uniti ha fatto strage tra i vip, piace moltissimo. E se la volete anche voi, sappiate che per tutto il mese di febbraio sul sito ufficiale italiano, TagaBike è scontata e si può acquistare a rate a tasso zero.

 

 Un'altra alternativa è Zigo Pod abbinato a Zigo bike. Unendo i due pezzi si ottiene un triciclo classico, ma con la parte per trasportare i bambini davanti alla bici anziché dietro, privilegiando così la sicurezza dei bambini. Dividendo le due parti invece otteniamo una sorta di passeggino indipendente, con delle belle ruote stabili ed adatte ad ogni terreno, adatto per il trasporto di uno o due bambini ed una bici a sé stante completamente funzionante. Vi segnalo anche che il Pod è adatto per gli appassionati di jogging.
Direi che non ci sono più scuse: buone corse con i vostri piccoli!
Annalisa
SoMummy.com

Esperienze raccontate: episodio 1

Domenica, 08 Febbraio 2015 15:23

Ringrazio le donne...le coppie che mi hanno aperto il loro cuore!

"Io e mio marito ci conosciamo dagli anni delle medie. Quando ci siamo sposati abbiamo deciso di aspettare a cercare un figlio...eravamo giovani ed il nostro unico obiettivo era divertirci, viaggiare e fare carriera lavorativa...cosa che così è stata.

Quando ci siamo accorti di avere superato i famosi 35 anni, è scattato, soprattutto dentro la mia testa, un pensiero costante...avere un bambino...e dato che ho sempre ottenuto ciò che volevo nella mia vita ho fatto veramente fatica ad accettare che questo tanto desiderato figlio non arrivasse.

Ho vissuto con angoscia diverso tempo...mi sentivo sbagliata...ogni ciclo era un fallimento...un dolore che portava ad allontanarmi da tutto e da tutti, soprattutto da mio marito.. il nostro rapporto era diventato puramente un atto meccanico e mirato solo in quei giorni fertili.

Mi sono allontanata da molte amiche che avevano bambini o pancioni, dalla mia stessa famiglia piena di nipoti ed evitavo luoghi o spazi dedicati alla maternità. Mio marito non ha mai preso decisioni a riguardo, lasciava che fossi io a decidere se consultare medici specializzati od altro...non so se questo è stato un bene od un male. So solo che una mattina, all'ennesima vista del ciclo, ho capito che dovevo fare qualcosa, che il tempo stava passando velocemente, ho chiamato una mia cara amica e ho versato tutte quelle lacrime che fino a quel momento non ho avuto neanche il tempo di versare visto il mio lavoro impegnativo e di responsabilità.

Avevo finalmente accettato la situazione...avevo capito che non era una colpa...e così ho iniziato una nuova vita...ho fatto pulizia di tutto quello che mi opprimeva...ho iniziato ad ascoltare e rispettare il mio corpo...a parlare liberamente con mio marito ricercando il piacere di stare con lui...e una volta "depurata" ho preso contatto con una ginecologa esperta in materia (consigliata dalla mia amica!) ed ho iniziato il percorso di PMA.

Non so ancora dove mi porterà questa strada...ma so che io ho fatto tutto quello che potevo fare...mi piace quello che sono diventata...attenta all'alimentazione, all' attività fisica, più donna che manager e, soprattutto, innamorata di mio marito e della vita!"

Ps. Rimanete connesse...to be continued!

Ostetrica Daniela Pergola 

 

Sara

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Cecilia

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