Per la nostra rubrica dedicata alla maternità nelle più disparate parti nel mondo oggi ci spostiamo e torniamo un pochino più vicino a noi, geograficamente e spiritualmente, per soffermarci su un paese che conosciamo molto bene, per vicinanza, per somiglianza di lingua e per simpatia: la Spagna!

Già, moltissime mamme probabilmente hanno passato almeno una volta una vacanza in Spagna, e l'indole degli spagnoli pur essendo differente dalla nostra è molto più simile a quella italiana rispetto a quella di paesi lontani di cui abbiamo parlato, come ad esempio gli Stati Uniti o Cuba. Ma com'è essere mamma in Spagna, e come sono abituati a passare la loro infanzia i bambini?

La maternità nel mondo: essere mamma in Spagna tra scorpacciate di crostacei durante il travaglio e l'amore per l'acqua di colonia

Sicuramente varia molto di città in città, di regione in regione (Madrid non è proprio come Barcellona, e non lo prova solo il cuore dei tifosi di calcio che si ostinano a litigare!), ma proviamo a capire com'è, da costa a costa, da confine a confine, vivere la maternità nel paese della paella, delle corride, della siesta e della esse squillante!

Innanzitutto, avere bambini in "tarda" età è molto comune tra gli spagnoli: dai 36 anni ai 40, solitamente. Il motivo? Un po' è "colpa" della tendenza degli spagnoli a studiare per molto tempo (prima dell'unificazione europea i corsi di laurea duravano 8 o 9 anni!), fatto che certamente allunga i periodi di stabilizzazione economica delle coppie. E, un po' come in Italia, chi studia tende a rimanere per tutto il tempo che serve dai genitori, solitamente fino ai 30 anni. Tuttavia le nascite sono sempre abbastanza basse, e questo per la Spagna è un problema.

Le mamme straniere che arrivano qui, poi, fanno caso ad una tendenza che è tipica anche italiana: e cioè la paura della toxoplasmosi in gravidanza. A quanto pare è una questione tipicamente spagnola e italiana, quindi le gestanti vivono momenti di prevenzione molto molto simili a quelli delle future mamme del bel paese. Cosa cambia? La tradizione di portare in ospedale alla neo mamma tanto prosciutto crudo quanto pesa il neonato, per recuperate quello che non si è mangiato in gravidanza!

Non solo: per quanto riguarda il parto (che avviene in ospedali pubblici gratuiti - il sistema sanitario è simile al nostro - o in cliniche private come qui), c'è un'altra stranezza. Quando la donna inizia a dilatarsi, le ostetriche e il ginecologo suggeriscono alla mamma di farsi una scorpacciata di prostaglandine, uscendo a mangiarsi un sacco di crostacei!

Il periodo di maternità dopo il lavoro, poi, dura quattro mesi. Poi, però, fino all'anno del bambino o la mamma o il papà possono scegliere di usufruire dell'"ora della pappa" (La hora de lactancia), prendendosi un'ora dal lavoro ogni giorno oppure facendo due settimane extra di ferie. E gli spagnoli sono abituati ad allungare il più possibile il periodo: si prendono i quattro mesi di maternità, ci attaccano le cinque settimane di ferie annuali pagate e quindi le due settimane della hora de lactancia. Insomma, sei mesi.

Solitamente entrambi i genitori, anche per necessità, lavorano; per questo i nonni aiutano moltissimo, sempre volentieri! E' tipico. Anche perché le giornate di lavoro solitamente sono molto lunghe, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, con una pausa molto lunga nel mezzo (necessaria d'estate, quando le ore centrali sono troppo calde e il sole non tramonta fino alle dieci!).

E per finire tre curiosità. La prima? Tutti i bambini indossano l'acqua di colonia, e perciò sono profumatissimi! E alle bambine fin da subito vengono fatti i buchi alle orecchie, tanto che se una non indossa orecchini viene scambiata immediatamente per un maschietto. Ma la cosa più interessante è la ricrescita dei capelli e delle ciglia: sì, anche noi in Italia crediamo che tagliare cortissimi i capelli ai bambini poi li faccia crescere ancora più sani e forti, ma in Spagna è una tradizione crederlo anche per le ciglia. Insomma, non sono poche le mamme che tagliano con una forbicina le ciglia ai propri bambini per vederle ricrescere folte e lunghe!

“Qui è parecchio comune avere l'assicurazione sanitaria privata. Questo comporta che le pratiche invasive durante il parto sono molto frequenti visto che vengono rimborsate: un parto normale non vale niente, un cesareo sui 4000€. Per questo per es, ho deciso di partorire nel pubblico anche se ho l'assicurazione pagata dall’azienda.” mamma Nicoletta, Barcellona

La redazione di mammapretaporter.it

Il nostro progetto merende, nato per raccontarvi merende golose ma semplici da realizzare per i vostri bimbi, continua, grazie al supporto nei nostri partner Noberasco ed Estraggo

Oggi vi spieghiamo la semplicissima ricetta dei panini dolci di mela: ricchi delle vitamine di questo frutto ma anche dell'energia della frutta secca, i sandwich di mela sono una merenda perfetta e generalmente assai apprezzata dai bambini (ma anche dai grandi!)

La ricetta dei panini di frutta: come preparare dei deliziosi sandwich di mela in pochi minuti

Giulia Mandrino

La vacanza a New York City solitamente la si organizza per tempo. La si attende, la si sogna, si preparano le giornate nel dettaglio per cercare di non perdersi nulla della città che non dorme mai! Ah.. La Grande Mela!

Con i bambini questa vacanza diventa ancora più bella, se la si organizza per bene. Ma che fare se la sfortuna vi segue e beccate qualche giorno di pioggia? Beh, non disperate, i newyorkesi sanno come spassarsela anche quando l'acqua bagna i loro passi. E insieme ai bambini, ombrelli e impermeabili a portata di mano, potete approfittarne per scoprire luoghi e attività che con il sole forse non avreste nemmeno preso in considerazione.

Ecco 9 cose da fare a NY con i bambini quando piove: le offerte, le attività e i luoghi della Grande Mela da scoprire in caso di pioggia!

1. New York Public Library: probabilmente è una delle mete che avete già fissato in agenda, quindi se beccate un giorno di pioggia approfittatene! Gli adulti rimarranno affascinati, ma i bambini rimarranno con una bocca altrettanto aperta. Ma non vale la pena solo la normale visita. Controllate il sito internet prima di uscire di casa: probabilmente saranno in programma workshop o letture per tutta la famiglia.

(foto 1 http://www.nycgo.com/venues/new-york-public-library)

2. Brooklyn's Children Museum: una collezione di 30000 oggetti legati all'infanzia, alla musica, alla scienza e alla storia; strumenti musicali, bambole, giocattoli, maschere, fossili... Ci passerete l'intera giornata!

(foto 2 https://en.wikipedia.org/wiki/Brooklyn_Children%27s_Museum)

3. The Craft Studio/Make Meaning: per bambini creativi e manine che non stanno mai ferme, i luoghi della Grande Mela pensati per esprimere la creatività sono moltissimi! In particolare, sono imperdibili The Craft Studio (un negozio di arts and craft nel quale troverete un'infinità di materiali artistici e dove potrete partecipare a laboratori creativi) e Make Meaning (ogni giorno per i bambini sono in programma progetti d'arte come la creazione di sapone, la pittura su ceramica, la creazione del vetro, la decorazione delle torte...). E anche il Children's Museum of the Art offre quotidianamente ai bambini la sperimentazione delle più svariate tecniche artistiche!

(foto 3 https://www.google.it/search?q=make+meaning&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjX2K2F5ZjNAhXCaxQKHUCJBpkQ_AUICSgC&biw=1366&bih=651#imgrc=GsmtawpDXnLikM%3A)

4. Alice's Tea Cup: un ristorante dell'Upper East Side nel quale i bambini si ritroveranno letteralmente a prendere il tè con il cappellaio matto. E fino ai 10 anni potranno provare lo speciale "wee tea di Alice", con buon tè, scones, un piatto principale e la mousse di cioccolato del Bianconiglio.

(foto 4 http://www.ohhowcivilized.com/review-alices-tea-cup-upper-west-side/)

5. Disney Store: anche se non siamo fan sfegatate delle fiabe Disney, c'è da ammettere che per i bambini è un paradiso della fantasia. Il Disney Store di New York, che si trova in Times Square, è il più grande del mondo. Siamo sicuri che appena ne uscirete la pioggia sarà cessata.

6. Yoga: i newyorkesi amano da impazzire lo yoga, quindi anche per i bambini è un paradiso. Qui trovate i migliori centri per lo yoga per bambini (http://www.timeout.com/new-york-kids/things-to-do/yoga-for-kids-in-nyc); un ottimo esercizio per sgranchirsi le gambe in attesa che torni il sole.

7. Trampoline Park: sono una figata, e NY ne è piena. Parliamo dei Trampoline Park come l'Air Trampoline Sports, nel quale i bambini possono giocare per due ore saltando sulle reti o nuotando nelle vasche di gommapiuma.

(foto 6 https://dealfly.tv/deals/air-trampoline-sports-cliffwood-coupons-94697/)

8. New York Hall of Science: un parco giochi scientifico con mostre interattive, giochi ed esperimenti che coinvolgono la scienza, la tecnologia e la matematica in maniera ludica e divertentissima!

(foto 7 http://www.timeout.com/new-york-kids/museums/new-york-hall-of-science)

9. Brooklyn Boulders: per finire, un'altra attività fisica per tenersi in forma e in movimento anche in caso di pioggia. Nell'omonima palestra di Brooklyn potrete provare con tutta la famiglia ad arrampicare sui 18000 piedi di superficie disponibile; e se la mamma ha le vertigini, beh, lei potrà partecipare alle lezioni di yoga e pilates.

(foto 8 http://archive.boston.com/yourtown/news/somerville/2014/02/brooklyn_boulders_somerville_hosting_youth_climbing_team_try.html)

Il profumino di bebè è sempre qualcosa di magico: inonda di armonia la casa creando ricordi indelebili nella nostra mente. 

Questa aroma meravigliosa spesso e volentieri è un ricordo dopo i generosi ricordini che troviamo nel pannolino... Ho realizzato quindi uno spray semplicissimo che possiamo usare per profumare gli ambienti, in particolare la cameretta dei nostri bimbi fino a 2-3 volte al giorno, in particolare dopo il cambio del pannolino. Quando i bambini sono piccoli (0-6 mesi) meglio sempre cambiare per qualche minuto aria nella stanza dopo aver spruzzato lo spray, sopratutto se l'ambiente è piccolo. 

Ecco la ricetta dello spray per profumare la stanza del bebè: come realizzare un profumo naturale per ambienti per la cameretta dei bambini

Giulia Mandrino

Lo sappiamo, il neonato ha bisogno di rituali e di tempi sempre costanti per allenarsi alla nanna serale. Sappiamo anche che il sonno del bambino nei primi anni di vita non è come quello degli adulti ma è fisiologicamente caratterizzato da risvegli notturni

All'interno però dei rituali della nanna possiamo inserirne uno che coinvolge l'olfatto ed è un olietto spray molto delicato e perfetto per il bebè a partire dal compimento del primo mese. 

Ecco la ricetta della lozione spray rilassante per bambini: come realizzare un olio spray perfetto come rituale della nanna 

Giulia Mandrino

 

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Il magico mondo di Escher per i bambini

Mercoledì, 08 Giugno 2016 14:15

Tra poco i bambini milanesi potranno recarsi a Palazzo Reale per ammirarne le opere dal vivo. Dal 29 luglio arriva infatti in terra milanese l'artista olandese delle prospettive ribaltate, delle illusioni ottiche e delle costruzioni impossibili. E tutti i bambini dovrebbero conoscerlo!

Il magico mondo di Escher per i bambini: giochi e scoperte attraverso le opere decorative dell'artista olandese

Prima di tutto: conoscete Maurits Cornelis Escher? Nacque in Olanda e dopo gli studi in architettura viaggiò a lungo in Italia, dove sviluppò il suo amore per i paesaggi e le architetture nostrane, dalle quali trasse ispirazione per le sue future opere.

Viaggiò quindi tra la Svizzera, il Mediterraneo, il Belgio e l'Olanda, per poi trasferirsi in quest'ultimo paese e iniziare a realizzare le sue opere, partendo da una concezione più liberty per arrivare a definire il suo stile fatto di forme geometriche, pattern matematici (ispirati anche dai mosaici e dalle vetrate di Granada), oggetti impossibili e, più in generale, di una concezione della realtà non strettamente veritiera.

Escher gioca con le prospettive, con gli specchi, con i motivi e i pattern, e le sue incisioni alla fine affascinano per la loro ambiguità, per l'aspetto ludico e per i significati nascosti. Tutto grazie all'indole dell'artista: egli guardava alla realtà in maniera diversa  da quella più tradizionale e solita, non esitava a prendere la natura e a renderla qualcosa tra il matematico e il magico. Facendo spesso diventare tutto un grande e interessantissimo gioco.

Ecco perché anche ai bambini Escher piace moltissimo, ed ecco perché dovremmo proporlo molto più spesso ai piccoli. Come? Attraverso attività che facciano conoscere l'artista, le sue opere e la sua vita, ma soprattutto attraverso giochi creativi e riflessivi per indagare più in profondità i disegni e quindi i ragionamenti dietro ad essi.

Un gioco davvero molto carino e stimolante per tutti i bambini può essere quello di trovare la dissonanza e la somiglianza delle opere di Escher rispetto alla realtà: prendete, ad esempio, il suo più famoso Castello. Come possono le scale essere percorse dal basso verso l'alto? Può esistere qualcosa del genere nella realtà? E lo stesso vale per il Mulino, ancora più estraniante: come fa l'acqua a girare dal basso verso l'alto? Esiste una forza del genere o è solo un'illusione ottica?

 

(foto 1http://www.milanopost.info/2016/06/06/il-meraviglioso-mondo-di-escher-in-mostra-a-palazzo-reale/)

(foto 2 http://web.sbu.edu/theology/bychkov/escher_mill.html

In generale, prendendo un qualsiasi quadro di Escher potete intavolare con i bambini delle interessantissime riflessioni e discussioni.

I coccodrilli che escono dai quaderni, ad esempio, si trasformano in pretesto per parlare del realismo del disegno, e di come la mano umana possa riprodurre la natura.

(foto 3 http://www.instructables.com/id/Make-an-MC-Escher-Reptile-puzzle-on-your-CNC-rou/)

I pattern che riproducono le transizioni dinamiche da un motivo all'altro, come quello che passa da un paesaggio pieno di casette ad un omino, sono bellissimi ed è interessante analizzare ogni passaggio compiuto da Escher per trasformare ogni elemento in qualcosa d'altro, in maniera armoniosa e naturale.

(foto 4 http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Maggio_05/Escher.htm)

Lo stesso discorso lo si può fare con il disegno degli uccelli in volo: sono uccelli? Sono campi coltivati? Sono bianchi o sono neri? Dove iniziano i primi e finiscono i secondi? 

(foto 5 http://www.geocities.ws/rojo-rulez/escher/es-galle.htm)

Uno dei disegni più intriganti è poi sicuramente quello della sfera, attraverso la quale Escher esegue il proprio autoritratto. Cosa comunica ai bambini? Come mai non è un ritratto "piatto"?

(foto 6 https://en.wikipedia.org/wiki/Hand_with_Reflecting_Sphere)

 E per giocare un pochino più liberamente dopo aver riflettuto ed essersi scervellati attorno a tutti i rompicapi prospettici e concettuali di Maurits Cornelis, dedicatevi insieme ai bambini a passatempi più ludici nel senso più stretto.

Ad esempio, stampate un qualsiasi suo quadro, ritagliatelo in tanti pezzetti e create il vostro complicato puzzle da risolvere tutti insieme!

Oppure, ancora più rilassante, fate riprodurre ai bambini le sue opere come se fossero dei mandala: stampate in più copie il pattern base (lo trovate qui: http://artprojectsforkids.org/wp-content/uploads/2014/12/Escher-Lizard.pdf), quindi fatelo colorare come preferiscono, e quando ne avrete raccolti a sufficienza create un quadro molto più grande nel quale le tessere combaciano perfettamente e riproducono un pattern meraviglioso.

(foto 7 http://artprojectsforkids.org/escher-mural-free-page-download/)

Lo zucchero fa male, e qui non ci piove. Calorico, responsabile degli innalzamenti della glicemia nel sangue e chi più ne ha più ne metta. Non solo quello raffinato (da eliminare completamente dalla dieta), ma anche quello grezzo e di canna (certo, meno velenosi; ma di zucchero comunque si tratta). La buona notizia è che un'alternativa c'è, e non sono il miele e la melassa (altrettanto calorici anche se meno pericolosi); sono i dolcificanti naturali come lo sciroppo d'agave, la stevia o lo sciroppo d'acero.

In particolare è quest'ultimo ad essere davvero preferibile, anche per i nostri bambini fin dallo svezzamento per dolcificare tutto ciò che vogliamo, proprio come lo zucchero o il miele. Si presenta come un liquido zuccherino ed è ottenuto direttamente dalla linfa dell'acero.

Perché lo sciroppo d'acero è il miglior dolcificante per bambini: l'alternativa allo zucchero è il succo buonissimo della coloratissima pianta

1. Innanzitutto, lo sciroppo d'acero è molto meno calorico dello zucchero tradizionale. Pur fornendo l'energia necessaria ai bambini, le sue 250 calorie ogni 100 grammi (12 per ogni cucchiaino, contro le 20 dello zucchero) lo rendono il secondo dolcificante meno calorico (dopo la stevia e insieme allo sciroppo d'agave).

2. Il suo contenuto di saccarosio è molto più discreto rispetto allo zucchero, e come per gli sportivi anche per i bambini è un bene: viene assorbito dal'organismo più in fretta, fornendo subito l'energia necessaria alle attività quotidiane. E anche dopo le varie attività fisiche, quando i bambini sono particolarmente stanchi lo sciroppo d'acero aiuta immediatamente a reintegrare zuccheri e sali minerali.

3. Lo sciroppo d'acero è ricchissimo di sostanze nutritive fondamentali per l'organismo: potassio, calcio e ferro, le importantissime vitamine del gruppo B (e quindi questo sciroppo, vegan, è perfetto nelle diete povere di derivati animali), sostanze antiossidanti e componenti fenoliche contro l'invecchiamento cellulare. Non solo: grazie al consumo di questo dolcificante il sistema immunitario ne esce rafforzato.

4. Lo sciroppo d'acero è noto in tutto il mondo per le sue proprietà depurative. Sembra strano, ma è davvero così. Ma anche il sistema digerente ne trae beneficio: nei bambini affetti da stipsi o coliti esso può essere un validissimo aiuto!

5. Non è mai troppo presto per prevenire i tumori: grazie allo sciroppo d'acero, ricchissimo di sostanze anticancerogene, i nostri bambini possono iniziare fin da subito a costruirsi il loro personale scudo contro le malattie tumorali.

Molti benefici, meno rischi, e soprattutto un gusto unico che ai bambini piace davvero moltissimo.

E ora chi torna più allo zucchero?

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Bevanda deliziosa per l'estate sia per gusto che per proprietà nutrizionali se preparata correttamente: sul mercato troviamo pseudo tè aromatizzati con pseudo frutta e tantissimo zucchero bianco. 

Ecco come preparare la ricetta del tè alla pesca per bambini: vitamine e tantissimi minerali per il benessere della famiglia

L'abitudine alla lettura fin da piccoli è qualcosa che da sempre sosteniamo: non solo per i risvolti intellettivi, ma anche e soprattutto per l'apertura di orizzonti che dà ai bambini e ai ragazzi, per il fatto di essere un sano passatempo che si porteranno dietro per tutta la vita e per la bellezza della lettura in sé.

Tuttavia, è innegabile: i risvolti intellettivi che abbiamo accennato sono importanti e assolutamente concreti. La lettura stimola il cervello, e i contenuti aprono la mente in maniera davvero utile.

Ed ora è proprio una ricerca italiana a confermare che bambini che leggono diventano adulti molto più intelligenti e, conseguentemente, di successo: vediamo come!

Leggere ai bambini: una ricerca italiana dimostra come influenzi positivamente la posizione lavorativa

Tre economisti dell'Università degli Studi di Padova, Giorgio Brunello, Guglielmo Weber e Christoph T. Weiss, hanno dimostrato infatti che leggere fin da piccoli porta i bambini a diventare adulti con una carriera professionale più solida.

Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica The Economic Journal (potete leggerne un estratto qui), e ha preso in considerazione circa 6000 adulti di nove diversi paesi europei cresciuti tra il 1920 e il 1956, e cioè negli anni in cui la scuola è diventata d'obbligo. La ricerca ha voluto indagare la correlazione tra i libri letti e l'ambiente famigliare (se stimolante o meno in relazione alla lettura) all'età di 10 anni e i guadagni ottenuti una volta cresciuti.

Dallo studio è emerso che se le famiglie d'origine, durante l'infanzia dei soggetti, avevano in casa meno di uno scaffale di libri, i bambini una volta cresciuti hanno effettivamente guadagnato meno rispetto a chi ha avuto accesso a molti libri (così come un solo anno di scuola in più ha aumentato questi guadagni del 5% nel caso di bambini che hanno letto pochi libri, del 21% chi ne ha letti molti). 

Ma non solo a livello di (mero) guadagno questo dato si è rivelato: soprattutto in merito alla posizione lavorativa in sé, che per i bambini cresciuti in mezzo a tanti libri è effettivamente superiore (a partire dal lavoro di ufficio in su).

Gli aspetti da tenere in considerazione ovviamente sono molti, a partire dal fatto che una casa con molti libri spesso è indice di una condizione socio-economica più elevata, e quindi si presume che anche i genitori abbiano avuto in qualche modo accesso ad un'istruzione completa; tuttavia lo studio ha provato anche a registrare gli effetti nonostante l'educazione e gli stimoli dei genitori, e il risultato non è variato di molto: è proprio il numero dei libri ai quali i bambini avevano accesso, e quindi il numero (poi) di libri letti, a determinare il conseguente successo nella vita lavorativa

E anche il fatto di aver condotto la ricerca su gruppi sostanzialmente omogenei e di simile estrazione ha dimostrato la stessa scuola: nella maggior parte dei casi il fatto di vivere in case con molti libri e di averne letti altrettanti è sinonimo di un futuro migliore rispetto a chi, alle stesse condizioni socio-economiche, i libri non li ha poco o per niente presi in mano.

 In conclusione, anche se lo studio ha voluto solo empiricamente dimostrare attraverso i numeri come la lettura influenza la vita lavorativa, a livello concettuale  è innegabile il fatto che essa abbia effetti positivi sia sul rendimento scolastico sia sull'apertura mentale, e una casa nella quale i libri sono a disposizione incoraggia sicuramente questa tendenza. 

Mamme, riempite la casa e la cameretta di libri, leggeteli insieme ai bambini, fatevi vedere mentre leggete; solo così i vostri figli si appassioneranno davvero al passatempo più bello e stimolante del mondo!

La stevia, il dolcificante naturale ipocalorico

Mercoledì, 08 Giugno 2016 08:16

Ormai la conosciamo: la stevia è comparsa da qualche tempo nell'elenco dei dolcificanti naturali e sta già spopolando. Ma quali sono i suoi veri benefici? E' davvero sana come sembra? E quali sono le precauzioni che è meglio tenere in considerazione?

La stevia, il dolcificante naturale ipocalorico: le sue proprietà, i benefici e le controindicazioni

Le sue foglie strette, non molto lunghe e di un verde acceso la fanno assomigliare alla menta: la stevia viene dalla zona del Paraguay e del Brasile e da sempre è conosciuta per il suo possibile utilizzo come dolcificante naturale povero di calorie.

Rispetto allo zucchero normale, questa pianta ha una concentrazione di potere dolcificante davvero elevata, di circa 200 volte superiore. Ed è proprio questa concentrazione elevata a far sì che la stevia sia priva di calorie: se ne usa molta meno, e quindi le calorie vengono abbattute.

Ma da dove viene questo potere dolcificante? Da due principi attivi particolari contenuti nella stevia: stevioside e rebaudioside A, composti chimici dello steviolo.

Calorie inesistenti e impatto glicemico pari a zero la rendono così un ottimo sostituto dei saccaridi tradizionali come lo zucchero, sia nel caso di diete sia, soprattutto, quando si tratta di soggetti diabetici che debbano tenere sotto controllo la glicemia, in maniera molto più naturale rispetto ai dolcificanti artificiali, che altro non sono che composti chimici creati in laboratorio.

Essa è inoltre ricca di minerali come manganese e ferro, di carboidrati, di vitamine e di proteine vegetali, oltre che di flavonoidi (ottimi per la pelle e per contrastare radicali liberi e invecchiamento) e il fatto di non essere per niente come lo zucchero è utile in quanto non provoca carie dentali.

Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica, e come ogni cosa è bene tenere a bada l'utilizzo di questo dolcificante che ha trovato ormai diffusione in tutto il mondo.

Non ci sono pareri concordi: c'è chi dice faccia solo bene, chi ipotizza che sia cancerogena.  In effetti, come ogni cibo, è bene non abusarne (la dose giornaliera raccomandata è 2 milligrammi per ogni chilo del consumatore): effetti lassativi ed ipotensione sono strettamente legati ad un consumo eccessivo di steviolo.

E per i bambini? Alcuni studiosi sostengono che, sì, in effetti non fa male, ma ai piccoli serve energia, un'energia che questa pianta non è in grado di fornire loro. Meglio affidarsi quindi a qualcos'altro, che non sia né la stevia né il troppo zucchero: perfetto lo sciroppo d’acero per tutti i bambini fin dallo svezzamento grazie alla quantità di vitamine e minerali presenti e grande fonte di energia che lo rendono il dolcificante perfetto per i bambini.

In conclusione, la stevia, se consumata nei limiti consigliati e se intesa come sostituta dello zucchero (che in effetti fa molto male!) e dell'aspartame (ormai è risaputo che sia pessimo per l'organismo), può essere una buona idea.

Ma dove trovarla? Beh, ormai non è più un problema. Le erboristerie ne sono fornitissime, ma anche i supermercati.

La stevia si trova in commercio sotto varie forme. Le foglie fresche, reperibili dalle piantine, vengono spesso usate per placare il senso della fame masticandole; le foglie tritate e la polvere derivata, così come l'estratto in polvere, la stevia liquida e le compresse, trovano un utilizzo molto simile a quello dello zucchero, e cioè per insaporire bevande fredde e calde e per preparare i cibi in cucina.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sara

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Cecilia

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