Galbani vuol dire fiducia, e ora mi fido ancora di più!

Adoro tutti i formaggi! E anche mio figlio ne va matto. Anche se non li posso mangiare spesso per la mia intolleranza al lattosio, quando mi hanno proposto questo tour non ho potuto che accettare entusiasta. Sabato 30 Marzo io e mio figlio Luca siamo stati invitati a partecipare a una visita dello stabilimento Galbani di Casale Cremasco-Vidolasco (CR): è proprio in questo luogo che nasce la magica Crescenza Certosa di Galbani.

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Lo stabilimento si trova a circa un'ora da Milano, nel parco del fiume Serio. Dopo la nostra trasferta in pullman siamo arrivati in azienda, accolti calorosamente dal direttore dello stabilimento e dal team che si occupa di Certosa Galbani. Dopo un breve ma ricco buffet e qualche spiegazione di rito, abbiamo iniziato a prepararci per il tour nel cuore dello stabilimento. E nella foto ci potete vedere mentre gironzoliamo per la linea produttiva.

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Durante il tour mi sono subito resa conto che il tema della sicurezza è molto sentito in azienda. Sicurezza per i lavoratori che sono l’anima dello stabilimento, ma soprattutto sicurezza per i consumatori. Questo si traduce in circa 3000 controlli analitici al giorno, svolti in ogni fase della produzione, così che ci sia una garanzia di qualità del prodotto.

La qualità non è data solo dalla sicurezza, ma soprattutto dagli ingredienti che compongono la ricetta classica: latte, caglio, fermenti lattici e sale. Il latte è 100% italiano proveniente da allevamenti del Piemonte e della Lombardia: più di 500 stalle collaborano fianco a fianco con Galbani per garantire la qualità della materia prima. Inoltre, la filiera del latte Galbani è una filiera certificata, e ogni singolo passaggio - dalla raccolta del latte fino al prodotto finito - è tracciato da un ente terzo e indipendente.

Un altro ingrediente fondamentale per avere un prodotto di qualità sono i fermenti lattici vivi, i batteri buoni che come ben sappiamo sono fondamentali per la salute del nostro intestino e quindi del nostro organismo. Nello stabilimento della Certosa, è presente anche un’area dedicata alla coltivazione degli stessi. I fermenti presenti nella Certosa sono quindi esclusivi dell’azienda Galbani ed è anche questo elemento a rendere così caratteristico il suo gusto e così di qualità i prodotti Galbani.

Ok, vi ho parlato della qualità dello stabilimento e dei prodotti. Ma non siete curiosi di sapere come viene fatta la Certosa?!

Il processo a parole è abbastanza semplice, ma vi assicuro che girare per lo stabilimento, percepirne la grandezza (qui ogni giorno arrivano 1,2 milioni di litri di latte e ogni anno vengono prodotti 15000 tonnellate di crescenza!) guardando le diverse fasi di lavorazione, fa capire come sia complesso il processo di realizzazione.

Partiamo dall’inizio: il latte che viene ricevuto e pastorizzato quotidianamente è preparato per la fase 2, cioè la coagulazione. Questa fase prevede che il latte venga unito al caglio, che innescherà il processo di coagulazione e quindi di “solidificazione” del prodotto. Il nostro latte coagulato viene quindi tagliato in piccoli cubetti così che il siero (la parte liquida) venga divisa più facilmente dalla parte solida del prodotto.

Contestualmente la cagliata (latte+caglio) viene messa in stampi preformati così che possano riposare e prendere la forma e la consistenza che conosciamo tutti noi (questo grazie anche all’aiuto di alcuni robot gialli che girano gli stampi per dare omogeneità e uniformità di umidità al formaggio).

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Si passa poi alla fase di salatura e di “riposo”. Nella fase di salatura la quasi-Certosa viene immersa in una soluzione salina, così che il gusto del formaggio sia quello che conosciamo tutti noi. Ecco quindi il riposo, una fase che prevede che il formaggio rimanga per 7 giorni al fresco.

Per finire, la parte più scenografica del tour: il confezionamento e l’imballaggio in confezioni che vengono spedite subito in tutta Italia. Pensate che più di 1000 famiglie vengono raggiunte ogni giorno dalla Certosa Galbani.

E, sapete? La Certosa Galbani esiste addirittura in 4 diverse ricette! Certosa Classica, Certosa Antica Ricetta (la preferita di Luca, super cremosa e facile da spalmare!), Certosa Light e - la mia salvezza - Certosa senza Lattosio. Per me è una soluzione davvero pratica e veloce per le giornate in cui non ho voglia di cucinare, oppure in vista delle serate estive.

Ok, il giro per lo stabilimento è finito, ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare. Già, perché da Galbani anche i bambini preparano il formaggio con le loro mani! Nel Laboratorio che Certosa Galbani aveva preparato per noi mamme del blogtour, c’erano infatti ad attendere i nostri bimbi due vere e proprie scienziate del formaggio. Sì, come potete immaginare, i bimbi sono impazziti! Armati di cappellino da cuoco, grembiule e retina per i capelli, hanno preparato il formaggio più fresco del mondo (e ovviamente Luca l’ha anche mangiato!). Qui sotto vedete la gioia dei bimbi con il loro diploma di mastro casaro!

La giornata è stata splendida, Luca si è molto divertito (“da pazzi!”, come dice lui!) e io ho potuto assaporare con gli occhi, con le mani e con le papille gustative un prodotto di qualità incredibile, che da oggi mi dà ancora più fiducia.

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Post realizzato in collaborazione con Galbani Italia.

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Sara

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Cecilia

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