La polenta concia è una ricetta tradizionale soprattutto nel nord Italia. Torna qua e là in diverse versioni. Quella che vi proponiamo noi è una variazione un po' più leggera, con i formaggi di capra e di pecora (più leggeri di quelli vaccini), dal sapore delizioso! Per realizzarla noi utilizziamo il nostro sistema di cottura in ceramica Zisha di SiqurSalute, per una cottura lenta e uniforme che mantiene nutrienti e sapori al meglio!

Polenta concia con formaggi di capra: la ricetta più leggera della polenta con i formaggi, con i caprini e i pecorini

 

La libreria frontale Montessori

Mercoledì, 07 Marzo 2018 09:20

La libreria in cameretta è per noi qualcosa di imprescindibile, irrinunciabile, insostituibile. Soprattutto perché è il modo migliore (e anche il più semplice e diretto) per far sì che i bambini prendano confidenza in maniera naturale con l’oggetto-libro, considerando poi, crescendo, la lettura come un’attività piacevole e divertente.

Avere attorno libri, insomma, porta i bambini ad essere molto più inclini alla lettura rispetto a non averne proprio intorno.

Se la vostra filosofia pedagogica è rivolta verso il mondo montessoriano, quindi, sappiate che esiste una libreria fatta apposta per coniugare questa voglia di avere libri attorno con il tentativo di fare raggiungere al bambino la sua indipendenza, proprio come teorizzato da Maria Montessori.

Si tratta della libreria frontale montessoriana, e ora vi spieghiamo di cosa si tratta (e dove trovarla!).

La libreria frontale Montessori: di cosa si tratta e dove comprare la libreria a misura di bambino per il raggiungimento dell’indipendenza e la costruzione del piacere per la lettura

La libreria frontale di Maria Montessori ha una caratteristica particolare che la contraddistingue rispetto a tutte le altre librerie per bambini: è molto bassa, ma soprattutto è costruita in modo che i libri stiano con le copertine frontali, e non con i dorsi a vista.

Questa è di Moblì, si chiama dotty ed è disponibile nelle versioni Orsacchiotto, Nuvoletta o Casetta. È pensata e prodotta interamente in Toscana, è in legno chiaro e stile minimal (e quindi adatta a tutte le camerette!) e ha uno spessore di soli 13 centimetri, che permette di posizionarla dappertutto, anche negli spazi più piccoli (come dietro alla porta della stanza). L'altezza è pensata apposta per i bambini, che possono raggiungerne la cima a tutte le età!

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Solitamente (come tutti gli strumenti montessoriani) è realizzata in materiali naturali, che non sono solo una scelta estetica o ecologica ma anche educativa, poiché rendono l’ambiente più calmo e rilassato.

Perché i libri vanno frontalmente? Semplicemente perché in questo modo il bambino può vedere più apertamente le copertine, vedendo in maniera più intuitiva e veloce i suoi libri, in modo da sceglierli con più facilità. Avendoli di fronte è più invogliato ad aprirli. E l’essere bassa lo aiuta nel raggiungimento dello scopo, poiché essendo a misura di bambino il bimbo potrà prendere il libro per sfogliarlo ogni volta che vuole, senza attendere l’aiuto di un adulto o di un bambino più grande. E potrà naturalmente anche rimetterlo a posto.

È possibile acquistare la libreria frontale Montessori in vari negozi per la casa ma soprattutto su Amazon, dove sono presenti alcune proposte abbastanza interessanti. Ad esempio? Questa, prima di tutto, in legno e tessuto.

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Ma anche questa completamente in legno.

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Altrimenti, in alternativa possiamo realizzarla noi con delle semplicissime mensole Ikea. Se scegliamo quelle per le spezie (che troviamo nell’area cucine da Ikea) possiamo ottenere una libreria a muro di questo tipo.

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(http://www.homerelooking.it/2013/11/frontal-bookshelf-la-libreria-misura-di.html)

Idem con le mensole per quadri da corridoio, comodissime perché hanno un rialzamento finale che non lascia scivolare i libri.

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(https://it.pinterest.com/pin/427630927101151707/)

Tradizionale, calda, confortante, energetica: la pasta e fagioli è un must della stagione autunno-inverno e noi amiamo proporla nei giorni più freddi, per scaldarci cuore e mani (e fare incetta di proteine vegetali!). E da quando abbiamo scoperto la bontà e il benessere che otteniamo cucinando questa ricetta con la ceramica Zisha di SiqurSalute non ne facciamo più a meno.

Pasta e fagioli: la nostra ricetta della tradizionale pasta calda e confortevole cucinata con il sistema di cottura in ceramica Zisha

 

Tra i nostri piatti indiani preferiti sta certamente il super colorato pollo tikka masala. Spezie, yogurt e una salsa cremosa rendono questo piatto a base di carne bianca delizioso. E facendolo in casa possiamo deciderela quantità di spezie da utiizzare, rendendo la ricetta piacevole per tutti!

Per realizzarla noi utilizziamo il nostro sistema di cottura automatico in ceramica Zisha di SiqurSalute, che cuoce a temperature basse e costanti per mantenere benessere e sapore!

Pollo Tikka Masala: la ricetta etnica del pollo alle spezie indiano preparata da noi

 

Zucca e curry abbinata vincente: ora lo sappiamo e il risotto con questi due ingredienti è diventato un must della nostra cucina. Per farlo noi utilizziamo il sistema di cottura automatico in ceramica Zisha che cuoce lentamente e a bassa temperatura per mantenere al meglio i nutrienti degli ingredienti. Ecco la nostra ricetta!

Risotto di zucca e curry: come preparare il risotto a base di zucca e spezie per tutta la famiglia

 

Non solo quelli che facevamo noi negli anni Ottanta e Novanta, ma anche quelli ancora più antichi: i giochi da cortile sembra che stiano scomparendo, lasciando un vuoto che a noi piacerebbe colmare riprendendoli e riproponendoli ai bambini, in modo che facciano loro questi giochi antichi rendendoli sempre attuali e passandoli a loro volta ai loro figli!

Non solo campana e nascondino (l’unico che - evviva! - sembra sempre e indelebilmente sopravvivere): di giochi antichi da cortile ce ne sono svariati. Noi ne abbiamo selezionati alcuni. E voi ne vengono in mente altri?

I giochi antichi da cortile che stanno scomparendo: da campana a moscacieca, le attività da giardino e cortile da proporre ai nostri figli per riscoprire la bellezza dei giochi tradizionali

CAMPANA

Un gessetto, un cortile, dei sassolini e tanta voglia di giocare: basta questo per giocare a Campana, un gioco che compare nei secoli e nelle varie aree geografiche con vari nomi ma che riconoscerete subito non appena capite di cosa stiamo parlando.

Consiste nel disegnare a terra una grande griglia con novi spazi (con i numeri in fila per due e il 9 finale sopra tutti, racchiuso in una lunetta). Il primo giocatore lancia un sassolino in uno degli spazi e inizia a saltellare su un piede solo entrando negli altri spazi, evitando quello del sasso e raccogliendolo mentre torna indietro. Se cade, perde l’equilibrio o calpesta una riga, ha perso. Vince chi completa tutto il percorso!

CORDA

Semplice semplice, il gioco del salto della corda era un must delle giornate in cortile all’aperto. Il bello è soprattutto quando si è in tre: due bimbi reggono la corda (abbastanza lunga) e la fanno girare in modo che chi è rimasto all’interno possa saltare. Ovviamente una volta presa dimestichezza con una corda se ne può aggiungere un’altra (i due bimbi esterni ne tengono una per mano) rendendo la routine più entusiasmante!

BIGLIE

Non ci si giocava solo in spiaggia, con le biglie, ma anche in cortile, quando presente un pezzo di terra. Perché basta scavare nella terra la pista, completandola con ponti e ostacoli (da fare con sassi e bastoncini) e poi tirare fuori le biglie e iniziare la corsa a chi ha le dita più forti: le biglie vanno lanciate da terra con lo schiocco di pollice e indice (un tiro alla volta, alternativamente tra i giocatori). Vince chi per primo arriva al traguardo senza mai uscire dai bordi.

STREGA COMANDA COLORE

Una strega al centro, gli altri giocatori davanti a lei, a distanza. Ad un certo punto urla: “Strega comanda coloooor….”. E sceglie un colore. I giocatori davanti a lei dovranno correre alla ricerca di un oggetto di quel colore da toccare (sarà quella la “tana”), pena l’essere acciuffati dalla strega che li trasformerà a sua volta in streghe comanda colore. In questo gioco i turni di streghe/giocatori variano spesso (un punto a suo favore, dato che alcuni bambini odiano fare il lupo/strega della situazione). E poi ad un certo punto vedrete la fantasia dei bambini, che terminati i soliti giallo, rosso e verde cominceranno a tirare fuori dal cappello termini come “magenta, fucsia, turchese, antracite“ (ovviamente suggeriti da noi genitori! Ma è benefico: una volta imparati li faranno loro).

IL LUPO MANGIA FRUTTA

Simile alla strega comanda colore, il lupo mangia frutta prevede un giocatore-lupo al centro e gli altri giocatori di fronte a lui. In un primo momento, i giocatori si sussurrano tra di loro la frutta che sono (“Io sono la banana”, “Mora”, “Fragola”). Una volta pronti, il lupo dice “Toc toc”. “Chi è?”, rispondono gli altri. “Sono il lupo mangia frutta”. “E che frutta vuoi?”. È il momento per il lupo di cominciare ad elencare i frutti: quando ne beccherà uno di quelli scelti dagli altri giocatori, i due cominceranno a rincorrersi finché: il lupo prenderà l’altro, che diventerà il nuovo lupo. Oppure il giocatore raggiungerà la “tana” (scelta prima), lasciando che l’altro rimanga ancora per un turno il lupo mangia frutta.

MOSCACIECA

Una benda abbastanza lunga e almeno tre o quattro giocatori: la prima “mosca” viene bendata e fatta girare per due volte su se stessa. Quindi comincia ad andare intorno “alla cieca”, cercando di prendere gli altri. Chi viene toccato, diventa la nuova mosca.

RUBABANDIERA

Rubabandiera è bello se a giocare sono in tanti. Si formano due squadre, mentre un bambino o un adulto farà l’arbitro. Le due squadre si posizionano una di fronte all’altra ad una distanza abbastanza ampia, tenendosi dietro due “righe” immaginarie. L’arbitro sta al centro, in fondo, reggendo un fazzoletto.

Essendo in riga, ogni giocatore da una parte e dall’altra degli schieramenti avrà un numero dall’uno in su. Ogni giocatore avrà quindi un avversario, di fronte a lui, con il suo stesso numero. L’arbitro chiamerà i numeri uno alla volta (mescolandoli). Quando chiamati, i due giocatori avversari si avvicinano al fazzoletto e si sfidano: chi lo prende dovrà tornare indietro correndo e scappare oltre alla sua linea. Se toccato dall’inseguitore, perde il fazzoletto, se arriva invece nella “tana” ha fatto punto.

 Giulia Mandrino

Potete fare in casa la base oppure comprarli confezionati: in ogni caso, il buono dei vol au vent non è solo la sfoglia! Il cuore è sempre importantissimo, e oggi vi proponiamo una ricetta per riempire i vostri vol au vent con della crema di ceci e tartufo davvero irresistibile.

Vol au vent alla crema di ceci e tartufo: la ricetta dei vol au vent naturali, veloci e deliziosi da proporre come antipasto o secondo piatto

 

I mercatini solidali sono sempre tra le nostre mete preferite. Uniscono due nostre passioni: lo shopping sostenibile e la solidarietà.

Per questo sulla nostra agenda sabato 10 marzo è già occupato: segnatelo anche voi! Sarà infatti una giornata dedicata a questi due aspetti grazie al mercatino solidale organizzato da La Soffitta di Gi e OBM Onlus Buzzi, ospitato presso l’Ospedale Vittore Buzzi di Milano.

Il mercatino solidale di La Soffitta di Gi e OBM Onlus Buzzi: sabato 10 marzo sarà una giornata dedicata ai bambini e alla solidarietà

Sabato 10 marzo 2018 dalle 10.30 alle 17.30 recatevi all’Ospedale Vittore Buzzi di Milano (che si trova in via Castelvetro 32): nell’Atrio Centrale troverete il mercatino solidale organizzato da La Soffitta di Gi e OBM Onlus Buzzi, associazione che dal 2004 si occupa di migliorare, grazie al lavoro di un gruppo di professionisti affiancati al personale dell’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, la qualità delle cure ai pazienti e quella dell’esperienza in ospedale (le donne, i genitori e i bambini).

Il Mercatino allestito durante tutta la giornata sarà accessibile a tutti e darà la possibilità di acquistare attrezzature usate per bambini. Tutto di seconda mano, quindi, ma assolutamente sicuro e di qualità. Già, perché La Soffitta di Gi ha selezionato personalmente tutti i prodotti che si potranno trovare.

Ma quali prodotti? Ci saranno passeggini, sacchi nanna, sistemi trio, tappeti gioco, giocattoli, accessori di vario tipo (potete già dare un’occhiata a ciò che ci sarà su questa pagina)… Ma non mancheranno nemmeno i bellissimi prodotti di Mustela, che per l’occasione ha donato al mercatino solidale alcune bellissime borse per viaggi, i suoi Cofanetti Dolce Momento e le Valigette Primi Giochi.

Per quanto riguarda le attività (perché non mancano nemmeno quelle!) durante la mattinata ci sarà un momento dedicato ai bambini: Kikolle Lab ha infatti organizzato due laboratori (dalle 10.30 alle 12.30) nei quali i bambini giocheranno con del didò naturale e sperimenteranno il collage creativo con tavolette di frottage.

Anche nel pomeriggio non mancheranno le attività ludiche e creative: dalle 15 alle 17 ecco il laboratorio di coroncine fiorite, ghirlande di rami, fiori e foglie con Gemma Love and Flowers.

Per merenda ci saranno poi le Torte di Simona, insieme ai biscotti e alle caramelle per tutti i bambini.

Tutto questo naturalmente ha uno scopo benefico che appoggiamo con entusiasmo. Il ricavato di tutte le vendite, infatti, sarà donato interamente al progetto di OBM Onlus Buzzi “Una culla per la vita”, che si impegna a sostenere le cure nei confronti dei bambini nati prematuri e ricoverati presso il reparto Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale dei Bambini Buzzi.

 Giulia Mandrino

Ormai non bastano più le materie tradizionali. E non parliamo solo di metodi didattici necessari che comprendano sempre più esercizi mirati all’intelligenza emotiva o sociale. Anche gli argomenti, ormai, sono sempre più vari e guardano ai nuovi lavori, alle nuove professioni meccaniche e digitali.

Il coding, ad esempio, è sempre più studiato, e non solo all’università. Programmare è una delle competenze più ricercate sul lavoro, e chi presto comincia è già a metà dell’opera. Per questo alcune scuole (già dalle elementari) si stanno adeguando e per questo nascono molti corsi per bambini che vogliono imparare a programmare robot e software.

In questo senso esiste un piccolo robot pensato proprio con questo obiettivo in testa: si chiama CoderBot, è realizzato dall’Università degli Studi di Milano Bicocca e ora vuole migliorare, grazie ad una raccolta fondi online alla quale vi invitiamo a partecipare.

CoderBot, il robot per studiare il futuro fin da piccoli: perché è importante approcciarsi a questa materia fin da piccoli e come aiutare l’Università Bicocca a creare un robot perfetto per la didattica interattiva

CoderBot è un robot carinissimo. Ma non è solo carino, ma anche iper utile. Questo piccolo robot è infatti pensato per la didattica: i ragazzi dai 6 ai 14 anni possono utilizzarlo per imparare a programmare. CoderBot ha infatti una telecamera, dei sensori di distanza, un microfono e un altoparlante e può muoversi parlando ed emettendo suoni.

Sembra qualcosa di fantascientifico o troppo all’avanguardia, troppo tecnologico. Ma non lo è. È molto importante, perché attraverso il suo utilizzo i ragazzi non impareranno solo a programmare e ad usare il piccolo robot, ma utilizzandolo e ragionando attorno ad esso acquisiranno competenze di ragionamento e metodi utilissimi per l’apprendimento quotidiano in ambito scientifico (ma non solo). Strumenti che poi potranno utilizzare a scuola e nella vita in mille modi.

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A realizzarlo sono stati Edoardo Datteri (del RobotiCSS Lab dell’Universitа di Milano-Bicocca), Leonardo Mariani (docente Bicocca di Ingegneria del software) e Roberto Previtera (Project Manager, intelligenza artificiale e robotica).

CoderBot (che nella sua versione base è già operativo) ha però (per ora!) un limite: il range d’età dei possibili fruitori va dai 6 ai 14 anni. Una fascia d’età molto ampia: con esso, dunque, ora possono imparare l’ingegneria i bambini e le bambine di prima elementare e i ragazzi ai primi anni delle superiori allo stesso modo, senza distinzione.

L’obiettivo dei ricercatori è dunque quello di realizzare un nuovo robot molto più efficiente, più semplice e performante, che possa essere personalizzabile in base all’età dei ragazzi, così che gli insegnanti possano modificare i programmi a seconda della classe di insegnamento e degli obiettivi.

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Naturalmente il progetto è abbastanza costoso. Per questo gli ideatori hanno lanciato, il 19 febbraio 2018, una campagna di crowdunding, e cioè una raccolta fondi popolare online. Vogliono raggiungere l’obiettivo di 5.000 euro da investire nel nuovo software di CoderBot, e per farlo chiedono il contributo di tutti. Ognuno può versare quanto vuole, e a seconda della somma riceverà una ricompensa di ringraziamento (come una T-shirt o la possibilità di partecipare ad un workshop formativo proprio su CoderBot; addirittura, con somme più alte si riceverà in dono un CoderBot - un utile investimento!).

Per aiutare i ricercatori, basta andare sulla piattaforma di crowdfunding DeRev e seguire le istruzioni! Ad oggi hanno raccolto circa il 30% del necessario. Mancano 54 giorni al termine!

Giulia Mandrino

I progetti che vogliono trasformare la moda in qualcosa di sostenibile ci piacciono sempre moltissimo, perché contribuiscono a trasformare pian piano un mondo in cui ancora troppo spesso sono coinvolti processi industriali invasivi e fruizioni poco etiche in qualcosa di eticamente accettabile ed ecologicamente virtuoso.

Ancor di più ci piacciono se partono dal basso, dall’idea di giovani che vogliono cambiare il mondo. Proprio come Po.Etica Organic Couture, un’idea di due ragazze italiane, Cecilia e Valentina, che hanno fondato il brand con un sogno: andare alla Venice Fashion Week a settembre 2018. Noi vogliamo aiutarle!

Po.Etica, per una moda sostenibile ed attenta all’ecologia: la campagna su Kickstarter per sostenere Cecilia e Valentina ad andare alla Venice Fashion Week

Cos’è Po.Etica Organic Couture? Si tratta di un nuovo marchio italiano etico e sostenibile, eco-friendly, nato dall’idea di due ragazze che sognano di produrre abiti bellissimi a partire da materiali sostenibili ed eticamente impeccabili, come canapa, lino, cotone, bambù, ortica, seta biologica e filati riciclati.

Sulla loro pagina Instagram è possibile dare un’occhiata alle loro creazioni: colori caldi e organici, linee semplici ma ricercate… Soprattutto, dietro ai loro abiti c’è sempre uno studio meticoloso tanto dei disegni quanto della produzione.

Il sogno di Cecilia e Valentina è quello di portare la loro linea di abbigliamento sostenibile ed eco-friendly alla Venice Fashion Week, la settimana della moda ospitata a Venezia il prossimo settembre 2018. In questo modo, potranno presentare in una cornice istituzionale e tradizionale un nuovo modo di intendere l’industria della moda (che ad oggi è il secondo settore più inquinante al mondo a causa della produzione industriale, e che è eticamente inaccettabile per colpa dello sfruttamento minorile), sensibilizzando il pubblico e gli addetti del settore mostrando concretamente i bellissimi frutti di un lavoro etico, sostenibile e impeccabile.

Si può insomma dimostrare che è possibile indossare abiti sostenibili che sono allo stesso tempo bellissimi, e che soprattutto proteggono il nostro pianeta e i nostri animali.

I costi sono tuttavia molto alti e sono abbastanza fuori budget per una realtà nuova e giovane come quella di Po.Etica Organic Couture. Ecco perché le ragazze hanno deciso di sfruttare uno dei metodi più innovativi del momento per raccogliere fondi che permettano loro di presentarsi con il loro progetto alla Venice Fashion Week.

Su Kickstarter hanno dunque lanciato la loro campagna di crowfunding: chi crede nel loro progetto può ora aiutarle a proseguire, dando il proprio contributo. Il contributo è volontario, e si può donare da 1 euro in su. Con 50 euro o più si riceverà una cartolina originale di ringraziamento, con 100 euro o più sarà possibile ricevere uno sconto del 10% sulla collezione Primavera-Estate 2019, mentre donando 500 euro o più lo sconto salirà al 50%.

Al di là dei “premi” in base al contributo, ciò che ci deve spingere ad aiutare queste ragazze è la convinzione che, anche con poco, riusciremo ad aiutarle a cambiare con un piccolo passo il mondo della moda, andando in una direzione importantissima e urgente, quella della sostenibilità nel mondo del fast-fashion.

Per donare e per conoscere il progetto Po.Etica Organic Couture basta visitare la pagina dedicata su Kickstarter!

Giulia Mandrino

Sara

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Cecilia

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