La febbre è un semplice meccanismo di difesa da parte dell’organismo, il quale, per contrastare infezioni o per combattere agenti esterni, alza la temperatura del corpo. Niente di allarmante, quindi, nei casi di influenza “semplice”, e quando la febbre non è eccessivamente alta solitamente non c’è bisogno di preoccuparsi troppo.
Tuttavia, la febbre è uno di quegli argomenti attorno ai quali aleggia sempre un senso di paura, e i miti non tardano ad arrivare. Soprattutto nei primi anni di vita del bambino, quando tutti sembrano avere consigli e convinzioni da condividere con i neo-genitori, che si trovano così ad annegare in un mare di leggende metropolitane che sarebbe meglio smontare.
Ecco 5 risposte a 5 miti sulla febbre dei bambini: capiamo insieme una volta per tutte quali sono le verità e le falsità sullo stato febbrile nei più piccoli
In effetti, può essere vero, ma ciò che dobbiamo sfatare è la convinzione per la quale questo fatto sia un pericolo. Non lo è. Semplicemente, i bambini che cominciano ad andare al nido (quindi prima di quelli che vanno direttamente alla scuola materna) hanno più possibilità di venire a contatto con microbi che prima non avevano conosciuto, essendo stati a contatto perlopiù solo con i familiari. I virus vivono infatti negli organismi delle persone, e non nell’aria, e venire a contatto con altri esseri umani significa avere la possibilità di entrare in contatto con nuovi microbi. Questo, però, significa sì prendere la febbre (a volte), ma vuol dire anche sviluppare, da quel momento in poi, un sistema immunitario più preparato.
Uscire con il freddo fa ammalare e fa venire la febbre.
Falsissimo! Noi da sempre raccomandiamo la regola “non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo abbigliamento”, poiché siamo certe dei benefici che il passare le giornate all’aperto porta ai bambini, anche in caso di freddo. Nello specifico del mito da sfatare, diciamo subito che portare al parco o a passeggiare i bambini quando fa freddo non è un pericolo per la salute. Anzi. E’ molto più probabile che i bambini prendano virus e batteri in ambienti chiusi e poco areati.
La febbre fa crescere in altezza.
Sembra strano, ma - fino ad un certo punto - è vero. La spiegazione è semplice, e non è dovuta tanto alla febbre (che non fa crescere di per sé), quanto alla posizione assunta durante la malattia, e cioè lo stare sdraiati in orizzontale. In più, negli anni dell’infanzia il bambino cresce costantemente, quindi, dopo qualche giorno a letto, misurandolo sarà davvero un po’ più alto: un po’ è dovuto allo stare sdraiato (che “allunga” le ossa e la muscolatura), un po’ alla crescita fisiologica, che in questo periodo corre veloce.
Per abbassare la febbre bastano gli antipiretici.
Non è così, poiché non sempre le soluzioni antifebbrili abbassano la temperatura. Ogni bambino è diverso e ogni febbre è diversa, di conseguenza potrebbe darsi che la febbre non scenda (o che si mantenga solo allo stesso livello, almeno senza innalzarsi). Se quindi, come dicevamo, la febbre non è così alta (dai 38.5 in su) non c’è bisogno di preoccuparsi, poiché essendo uno stato fisiologico è anche opportuno che faccia il suo corso.
Se non c’è il pediatra, bisogna correre subito al PS.
Dal punto di cui prima passiamo a questo, poiché spesso i genitori, non vedendo abbassarsi la febbre, corrono dal medico, o ancora peggio al pronto soccorso. Certo, quando la febbre è alta e non si abbassa è doveroso andare in una struttura preparata, ma se la febbre non è troppo alta e non si innalza bruscamente potete stare tranquilli, senza correre e senza preoccuparvi.
Detto questo, l’importante è monitorare sempre la temperatura: solo in questo modo potrete capire se l’innalzamento è brusco, se la febbre è alta o se è fisiologica e non c’è bisogno quindi di allarmarsi. Per farlo, non risparmiate su termometri e kit per la misurazione, ma scegliete la qualità di prodotti che possano essere sempre affidabili (ci sono moltissimi termometri che sbagliano, e da un momento all’altro, se ci fate caso, danno risultati di temperatura differenti, anche a pochi secondi di distanza).
Noi ci affidiamo da tempo al Thermokit di Miniland, il set completo di tre termometri per la misurazione veloce e soprattutto precisa della temperatura, sia corporea che dell’acqua del bagnetto.
Questo Thermokit (che è disponibile sia rosa che blu) è davvero completo poiché dispone di termometro classico corporeo con punta flessibile (comodo per la misurazione ascellare), di quello a succhiotto (comodissimo con i bambini, poiché si presenta come un ciuccio - lavabile sotto l’acqua - sul cui dorso compare la temperatura) e di quello, utile tutti i giorni e non solo durante le malattie, per l’acqua del bagnetto, a forma di pinguino in modo da trasformarsi in giocattolo per i bimbi.
E non sottovalutiamo la praticità: i tre termometri Thermokit sono venduti nel loro pratico astuccio, rosa o blu, capiente ma non scomodo e completamente in PVC e quindi impermeabile.
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