Paese che vai nanna che trovi

Il sonno del bambino è uno di quei delicati argomenti che spaccano le comunità. Il cosleeping, gli orari, i ritmi... Ogni mamma ha la sua idea, ma molto lo fa la cultura in cui uno nasce. Non ce ne accorgiamo, ma la nostra mente è intrisa delle credenze della nostra area geografica, com'è giusto che sia!

 Se quindi abbiamo divergenze con altri genitori, in realtà a grandi linee seguiamo tutti le stesse macro regole, che cambiano tuttavia con la longitudine e la latitudine.

Paese che vai, nanna che trovi: i luoghi e le modalità del sonno infantile per i bambini in Africa, in Asia, in America e in Europa

Forse allargando i nostri orizzonti potremo capire quali sono le reali e naturali esigenze del bambino, staccandoci dalle sovrastrutture culturali e dalli stereotipi che ogni civiltà ha inevitabilmente costruito e tramandato!

Anche perché è innegabile: l'Occidente, con l'industrializzazione e la modernizzazione della società, si sta allontanando sempre di più dalle basi, dai bisogni fisiologici ed emotivi del bambino. E uno dei sintomi più forti è la nanna insieme ai genitori: qui da noi sono poche le famiglie che adottano questa filosofia, ma guardando alla maggior parte del mondo - non solo nelle zone più rurali o sottosviluppate, ma anche nei paesi civilizzati - i figli dormono con mamma e papà. Non potrebbe diventare un campanello d'allarme per noi?

Beh, proviamo allora a guardare quali sono le regole principali della nanna nel mondo.

Il continente asiatico, dalla Corea al Giappone, dal Vietnam alla Cina, è caratterizzato dal co-sleeping, e cioèdal dormire tutti insieme, genitori con bambini. In particolare è il Giappone ad essere interessante: qui utilizzano il futon, il materasso disposto sul pavimento (molto montessoriano!) della stanza da letto; ed è proprio su questo futon che tutti i componenti dormono insieme!

Lo stesso discorso del co-sleeping vale per l'Africa; qui l'educazione passa per il contatto costante tra madre e bambino almeno fino ai tre anni di età. Questo contatto non prevede soluzione di continuità tra il giorno (vengono subito in mente le bellissime donne che portano quei bambini così carini sulla schiena, allattandoli a richiesta per tempi molto prolungati rispetto all'Occidente) e la notte, momento durante il quale i bambini dormono con mamma e papà, spesso adagiandosi direttamente sul corpo della madre. E pensate che in alcune popolazioni egiziane questa tradizione del dormire tutti insieme si prolunga almeno fino all'adolescenza!

In America, e in particolare nelle zone del Sud America, durante il giorno i figli sono spesso portati sulla schiena, e durante la notte i genitori condividono con i loro bambini il momento del sonno. Salendo invece il continente americano fino all'estremo nord, quando incontriamo la popolazione Eschimese, troviamo un popolo ad altissimo contatto  mamma-figlio. I bambini fino ai tre anni di età vengono infatti portati sulle spalle con l'aiuto dell'amauti, un contenitore di pelle davvero comodo.

Ma non pensate che in Occidente non esistano situazioni di co-sleeping o di nanna diversa da quella tipicamente europea e statunitense. Gli inglesi, ad esempio, hanno questa bellissima abitudine di dormire con i propri figli qualche giorno a settimana; e gli svedesi mantengono da sempre l'usanza comune di dormire con i bambini fino a che non iniziano la scuola elementare.

Ti potrebbe interessare anche

Dormire a pancia in giù o a pancia in su in gravidanza? Meglio di fianco
Rumori bianchi per addormentarsi, la funzione segreta dell'iPhone
Non solo Kourtney Kardashian: ecco le star che praticano il cosleeping
Power Nap, il riposino che ricarica (anche quando in casa c'è un neonato)
La scelta del materasso per bambini è davvero importante: ecco cosa valutare
Il rumore del phon calma DAVVERO il neonato: ecco perché
Più i neonati dormono, più si abbassa il rischio di sovrappeso
Come rendere il co-sleeping più sicuro
Bambini e routine della nanna: se non c’è, aumenta il rischio di sovrappeso
Se non dorme tutta la notte, non è perché sei “una cattiva madre”
Tv e tablet prima di dormire disturbano il sonno di alcuni bambini
I benefici (scientifici) del “quiet time” pomeridiano

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg