La salsa tahina, cos’è e come si cucina

Mercoledì, 16 Novembre 2016 11:55

Quando vi proponiamo i nostri hummus (quello di ceci) quello di zucca oppure quelli creativi, nella ricetta non manca mai la salsa tahina. Ma cos’è? Quali sono le sue proprietà? E come si prepara in casa?

La salsa tahina, cos’è e come si cucina: la guida definitiva alla pasta di sesamo, ingrediente base per moltissime ricette deliziose

La potrete trovare sotto al nome di tahina, oppure tahine, tahini o tachini, ma fondamentalmente si tratta sempre del medesimo ingrediente, che altro non è se non una pasta di semi si sesamo bianco tostati.

La sua consistenza è peculiare, molto densa ma fluida, e il suo profumo ricorda un po’ quello della frutta secca (anche se di sottofondo l’odore inconfondibile del sesamo rimane). La si ottiene semplicemente tostando i semi di sesamo e unendoli poi a dell’olio vegetale frullando o pestando molto velocemente.

Questa pasta, o salsa, o burro, è tra le più diffuse in Medio Oriente, ed oltre ad essere alla base delle salsine come l’hummus o delle polpette (i buonissimi falafel di ceci) può essere utilizzata come salsa già di per sé, per accompagnare tutti i piatti di carne e di verdure e soprattutto per essere spalmata sulle fette di pane senza lievito.

Il bello della tahina è che è ricchissima di vitamina E, ma anche di vitamina V e di sali minerali (su tutti ferro, fosforo, zinco, magnesio e silicio). Essendo poi molto calorica (lo è già in quanto derivato di un seme, ma anche per il fatto di essere mescolata con dell’olio) va usata con moderazione, ma è indicatissima nei casi di convalescenza o di esaurimento, per reintegrare le forze.

A livello benefico la tahina è un ottimo alleato dell’organismo, non solo per le caratteristiche nutrizionali che vi abbiamo elencato ma per il fatto di avere un ruolo fondamentale nella lotta al colesterolo per l’essere ricca di sesamina, elemento che protegge il fegato dall’ossidazione.

La tahina fortunatamente la si trova ormai in quasi tutti i supermercati più forniti, oltre che nei negozi bio e naturali e (soprattutto!) dal vostro venditore mediorientale di fiducia. Se tuttavia faticate a trovarla, oppure volete semplicemente provare a prepararla in casa, il procedimento è molto semplice, e quindi ve lo proponiamo.

Prendete 200 grammi di sesamo bianco e preparate dell’olio di semi di sesamo (oppure quello di girasole o d’oliva, a seconda del gusto che preferite - naturalmente quello di sesamo è più indicato poiché mantiene il sapore specifico del sesamo) e del sale.

Scaldate quindi un padellino antiaderente e mettete a tostare i vostri semi di sesamo per qualche minuto, avendo cura che non diventino scuri. Questo passaggio è fondamentale per fare acquisire al sesamo il tipico sapore amarognolo della salsa. Spegnete quindi il fuoco e trasferite in un mixer il sesamo, frullandolo alla massima potenza con l’olio a filo. La quantità varierà: basterà osservare la crema e stoppare di versare l’olio al raggiungimento della consistenza desiderata. Se volete, aggiungete un pizzico di sale, ma come sempre è facoltativo.

Una volta ottenuta la vostra salsa è tempo quindi di sbizzarrirvi: utilizzatela per i vostri hummus di verdure (perfetti per sostituire la maionese in tavola!) oppure per spennellare le tartine. O, ancora, per preparare la deliziosa crema di melanzane Babaganoush, la nostra preferita tra le pietanze orientali a base di melanzane.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Che siano per pranzo o per lo spuntino, gli alimenti che i nostri bambini portano a scuola hanno un’importanza vitale: devono assicurare ai bimbi la giusta energia per affrontare la giornata di studio, ma al contempo devono anche assolutamente essere sani, variegati e sicuri. Lo sappiamo che spesso non si ha voglia di pensare a cose troppo elaborate, ma è proprio questo il punto: non si tratta di preparare “cose elaborate”, poiché per dare ai bimbi alimenti sani bastano spesso la semplicità di ingredienti e la facilità di preparazione.

L’importante è bilanciare sempre gli ingredienti, variegando e scegliendo abbinamenti che completino il fabbisogno di carboidrati, proteine e grassi, ma soprattutto che bilancino gli zuccheri in modo da evitare quei picchi glicemici che non fanno bene al fisico e nemmeno alla mente. La regola principale sarà dunque quella di associare sempre proteine e carboidrati integrali ricchi di fibra.

Ecco quindi 10 panini da portare a scuola: i sandwich facili da preparare e sani per i nostri bambini a scuola

  • Al Naturasì e nei vostri negozi bio di fiducia sarà facile trovare sempre il pane in cassetta già pronto. Scegliete, per tutte le ricette, questo tipo di pane, preferendo quello bio e variando tra integrale o di cereali (di farro, di soia, di cereali misti…). Il primo panino che vi proponiamo è quindi quello di miele e noci, dolce e apprezzato dai bambini. Il dolce non è però dato dallo zucchero ma dal miele, che dà energia a lento rilascio. Allo stesso tempo le noci, molto proteiche, aiutano l’organismo a bilanciare i nutrienti e, alla stregua del miele, forniscono la giusta energia.
  • Sempre nei negozi bio comprate la marmellata preferita dai bambini: basta che sia senza zuccheri aggiunti se non quelli della stessa frutta (che deve essere al 100%). Farcite quindi il panino con questa marmellata e guarnite con delle mandorle (a lamelle o in granella a seconda delle preferenze). La marmellata fornisce i giusti zuccheri non raffinati (quelli della frutta) mentre le mandorle sono ricchissime di proteine e di calcio.
  • Completa di tutto è la nostra crema spalmabile di tofu alle olive. Il tofu è a base di soia ed è quindi altamente proteico, mentre le olive, che danno quel sapore così tipicamente italiano, sono ricchissime di trigliceridi (e quindi sono super energetiche) e di grassi buoni, quelli che aiutano nella lotta al colesterolo.
  • Alla maionese vegana (salsa che piace tantissimo ai piccoli) abbinate nel panino integrale dell’affettato di pollo bio o del tacchino (sempre bio), assicurandovi però che siano senza nitrati e nitriti. Li trovate nei negozi bio, e sono l’alternativa giusta e più sana alla carne rossa e conservata e ai salumi, davvero dannosi per la salute.
  • L’alternativa agli insaccati e agli affettati è però il Mopur, un alimento derivato dal grano e dai ceci che, lavorato, permette di ottenere alimenti dal sapore e dalla consistenza assolutamente simili a quelli della carne. Di carne però non ce n’è, è tutto vegetale, e il vostro panino alla bresaola Mopur condito con salse fatte in casa (come quella al tofu di prima) sarà super rvegan e super salutare.
  • Frullate un barattolo di ceci scolati con due cucchiai di salsa tahina, il succo di mezzo limone e un pizzico di sale: otterrete un perfetto hummus di ceci da spalmare tra le due fette di pane al farro. I ceci sono altamente proteici ed energetici, e saranno di validissimo aiuto al vostro bimbo a scuola, oltre che squisiti.
  • Al posto dei ceci potete però utilizzare anche la zucca, per un hummus dal sapore diverso. Basterà frullare 400 grammi di zucca tagliata a tocchetti e fatta stufare in padella con un filo d’olio e dell’acqua fino a quando tenera. Dopodiché frullate come al solito con i due cucchiai di salsa tahina, un filo d’olio, sale e pepe. Condite il panino con questa salsa che sorprende il palato per il suo gusto dolce e salato. Qui trovi tante ricette alternative di hummus. 
  • Cuocete delle fettine di tofu in padella con del sugo di pomodoro, della mozzarella e delle olive: in questo modo otterrete del tofu alla pizzaiola perfetto per farcire i panini. Di nuovo, proteine dal tofu e grassi buoni dalle olive, ma con in più il gusto del pomodoro.
  • Avocado e pomodorini: abbinata perfetta. Potete scegliere di farcire il panino tagliando a fette l’avocado e appoggiandoci i pomodorini a fettine. Oppure preparate della guacamole: frullate la polpa di un avocado con mezza cipolla rossa, il succo di un lime e un pizzico di sale, quindi spalmatela nel panino e aggiungeteci, di nuovo, i pomodorini a fettine (oppure frullateli addirittura insieme all’avocado, per un salsa comoda comoda).
  • La frutta è sempre un'ottima scelta: in particolare frutti di bosco, ricchissimi di antiossidanti e nutrienti benefici per l'organismo. La frutta è incredibilmente perfetta con le creme di formaggio: perfetti i nostri veg formaggio cremoso o il formaggio spalmabile dolce
  • E non possono mancare le spalmabili come la nostra versione sana della nutella, o del burro di arachidi, miele, magari abbinati a delle gocce di cioccolato o della frutta secca. 

La redazione di mammapretaporter.it

 

Il lavoretto dello stagno con la sabbia

Lunedì, 14 Novembre 2016 09:46

A volte foglio bianco e pastelli non bastano: i bambini amano disegnare, ma vogliono anche realizzare qualcosa di più creativo, di più pasticcioso, di più completo.

Quella che vi proponiamo oggi è un’attività che non ha età, che possono svolgere i bambini più grandicelli ma anche quelli che iniziano a prendere in mano pennelli e gessetti per sperimentare la loro fantasia, la loro manualità e la loro creatività.

Ecco il lavoretto dello stagno con la sabbia: come disegnare una piccola piscina o un piccolo laghetto e come renderlo ancora più realistico

Come dicevamo, questa attività va benissimo per tutti i bambini, e a seconda delle diverse età il risultato sarà sempre differente. Lasciate che i bambini disegnino come credono!

Innanzitutto, vi serviranno dei fogli bianchi, dei pastelli a olio o a cera, degli acquerelli, pennelli (e un bicchiere d’acqua), delle forbici (se i bimbi sono troppo piccoli taglierete voi), della colla liquida e della sabbia (la si trova nei negozi di cancelleria più forniti).

Iniziate quindi con il ritagliare il foglio a forma di stagno o piscina (in maniera tonda, insomma). Se i bimbi sono troppo piccoli eseguite voi questo passaggio, ma se hanno già qualche confidenza con la propria manualità provate a lasciarli tagliare da soli in modo da stimolare ancora di più la coordinazione ma soprattutto per far capire loro il senso del “pericolo” e dell’”attenzione” nello svolgere compiti pericolosi.

Lasciate poi i bimbi a disegnare il loro stagno, che potrà essere pieno di tutti gli elementi che preferiscono, come le alghe, i pesci, le stelle di mare, le onde… Non preoccupatevi della scientificità dell’habitat: questo gioco è più per l’arte e la creatività che per la didattica o l’insegnamento di scienza e geografia!

I bimbi potranno disegnare i contorni con i loro pastelli a olio o a cera (oppure provare a creare in casa i vostri pastelli a olio!) e poi riempire le campire spennellando con gli acquerelli, che daranno allo stagno un effetto più “acquoso” e realistico.

(foto 1 http://buggyandbuddy.com/tide-pool-art-for-kids/)

Il passaggio successivo sarà dipingere con gli acquerelli marrone il bordo dello stagno, di circa quattro centimetri. Servirà per lasciare visivamente completo il bordo una volta che lo copriremo con la sabbia.

Ed è ora il momento di questa sabbia, che è anche il passaggio più divertente. Versate la colla liquida (o quella vinilica) in un piattino, quindi lasciate che i bambini spennellino il bordo colorato di marrone con la colla. Velocemente, quindi versate sulla parte incollata la sabbia, spandendola in maniera uniforme. 

(foto 2 http://buggyandbuddy.com/tide-pool-art-for-kids/)

Scuotete quindi il foglio per rimuovere la sabbia in eccesso, lasciate asciugare per qualche ora e la vostra opera d’arte è terminata!

(foto 3 http://buggyandbuddy.com/tide-pool-art-for-kids/)

Con la stessa tecnica di colla+sabbia potrete poi realizzare moltissimi lavori, spaziando con la fantasia e stimolando sia la creatività sia la manualità fine e precisa. Ad esempio, fate scrivere ai bambini delle lettere con la colla su dei fogli colorati, spargete la sabbia e scoprite le parole!

(foto 4 http://tinkerlab.com/creative-table-glue-sand/)

Sara Polotti

In palestra per il pipilates

Lunedì, 14 Novembre 2016 09:31

Tutte almeno una volta nella vita ci siamo iscritte in palestra “da domani si cambia, vita sana in corpo sano”, cazzata! Da quel giorno partiranno nell’ordine: le voglie più assurde di tutte quelle cose che se prima non mangiavi o comunque mangiavi sporadicamente, ora saranno per te la peggio tentazione, cibi che ti drogano l’anima, unti, sudici, malsani, ipercalorici, strafritti o mega zuccherati, cioccolatosi, pannosi, cremosi, salati in superficie, salati dentro fuori e intorno e vivadio quanto ne hai bisogno; inizieranno gli inviti a cena di tutte quelle persone che per mesi ti hanno detto “dai poi ci becchiamo per un caffè?”… e ora ti diranno “Domani ci becchiamo per una pizza o un aperitivo?”; inizieranno una serie di imprevisti ed impegni che mai avresti pensato di dover mettere in agenda e che sfalseranno tutti i tuoi piani.

Perché all’inizio non cedi “no cavoli ho detto che devo andare in palestra e ci vado”, e per un po’ è così, ci vai, ti spremi come un limone per incastrare anche solo un’oretta pelata che comprende la strada per arrivarci, il cambio outfit, gli esercizi, una breve doccia e il ritorno a casa, ma non molli, proprio no “ecchecavolo un attimo per me”…

Poi inizia a scemare l’entusiasmo e nemmeno l’aver pagato ti sprona abbastanza da farti uscire di casa, e trovi le peggio scuse, che a volte tanto scuse non sono: fuori fa quaranta gradi all’ombra e in palestra c’è l’aria condizionata va a finire che mi becco una polmonite, fuori fa quaranta gradi sotto zero e in palestra c’è il riscaldamento a bomba va a finire che mi piglio una polmonite, quando torno devo disfare la borsa della roba puzzolente e prevedere di lavarla nell’immediatezza prima che i vicini chiamino il Ministero della Difesa per potenziale arma chimica, la doccia magari me la faccio a casa così non prendo i funghi e le verruche, magari la doccia me la faccio veloce veloce in palestra così non lascio che mi si asciughi il sudore addosso e via così…

La realtà è che dopo un po’ non è solo questione di organizzarsi e che magari ti rompi pure la palle a camminare al chiuso su un rullo e per lo più senza arrivare da nessuna parte… ma che cammino a fa’? E i risultati? Quelle a fianco a te sembrano scolpite nel marmo, tu nella pannacotta e più ti alleni e più hai fame, e più ti alleni e più mangi e giustifichi le calorie che ingurgiti con “vabbè ma oggi sono stata in palestra”… vero o no?!

Allora un’illuminazione improvvisa: mi iscrivo ad un corso, sarò più spronata dall’insegnante che verifica i tuoi progressi, da un sano senso di competizione, dalle amicizie che fai e che se non ci sei ti chiamano, una roba che non fai da sola ma che coinvolge qualcuno con cui riderci un po’ su…

Dalla zumba ai balli di gruppo, da yoga alla ginnastica dolce, da acquagym a spinning fino al pilates.

Come va va, alcune mollano, altre restano… c’est la vie. 

A me viene da proporre un corso il PIPILATES che contiene la parola pilates e la pipì, rispondiamo tutte in corso al grido “ALLENIAMO LA GIMBARDA”.

Pensateci, non è forse la parte di noi che ha più bisogno di allenarsi e rimanere tonica e sul pezzo, rispetto a tutto il resto del corpo?

Cosa vuoi che succeda, a parte un fastidioso senso estetico, se hai un po’ di cellulite, se il tuo culo assomiglia ad un avocado troppo maturo, se quando saluti qualcuno ti dondola la pelle delle braccia come le ali di Batman, se la pelle della faccia ha le zampe di gallina e pure quelle del gallo, se la tua tartaruga sembra si sia rivoltata dal lato del guscio, se ti conviene girare con la tuta di pile invece di una tuta in lattice tipo Catwoman? Niente, non succede nulla, zero, nada.

Aspetta che i muscoli della gimbarda cedano, che il prolasso abbia la meglio o che la zona sia talmente irrigidita da non far passare nemmeno una goccia di pipì, che la secchezza o il prurito si facciano sentire, che tutto lo stress accumulato vada a riversarsi nella zona sforna/inforna…

Noi donne siamo vaginocentriche, lo avevo già raccontato, quella parte nostra deve stare in pace col mondo e risente e rispecchia ogni nostro stato d’animo più del colore del nostro ombretto o del maglione che indossiamo: quindi? Diamo il via alla PIPILATES.

Un corso magari da vedersi con dvd comodamente a casa, oppure di sole donne, in un ambiente rilassante, magari con una personal trainer che ti spiega come tonificare la muscolatura della patata, come sfruttare al meglio queste potenzialità, come scongiurare che un momento di risate fragorose tra amiche possa tragicamente trasformarsi in “un momento ops”. Un mondo dove nessuno deve più spalmarsela, lubrificarsela, grattarsela, pannolinarsela, dove hai il pieno controllo del tuo piccolo oscuro intimo mondo femminile. Perché alla fine della fiera, a parte il cervello, quella è l’unica zona che vale davvero la pena di allenare, per noi stesse …… e per gli altri (non so se mi spiego…), che forse a pensarci bene magari manco ci serve allenare tanto il cervello, se abbiamo ben allenato l’altra zona…

Natale si avvicina, e cosa più dell’albero di Natale avvisa che i giorni sono contati? Tra poco quasi tutte le famiglie italiane e del mondo si accingeranno a decorare il loro albero di Natale, tradizione ormai imprescindibile delle feste. Ma stavolta abbiamo per voi una proposta: perché non realizzare da zero, con le vostre mani e insieme a tutta la famiglia le decorazioni che abbelliranno l’albero invece di utilizzare le solite comprate?

Non serve molto: solo un po’ di buona volontà e tanta manualità. Ma soprattutto serve la voglia di stare insieme, e siamo certi che quella non manca: ecco che allora il momento di decorazione dell’albero può trasformarsi in una giornata da passare tutti insieme, sporcandosi, creando e divertendosi.

Vi proponiamo 10 decorazioni natalizie DIY da realizzare in famiglia: le palline dell’albero di Natale fatte in casa per divertirsi con i bambini

  • Scovolini per pulire i tubi e perline bianche e rosse: infilatele negli scovolini piegati e otterrete dei bastoncini zuccherosi tipicamente natalizi. Naturalmente è un esercizio di crafting perfetto per i bimbi più piccoli, che infilando le perline stimoleranno la loro manualità e acquisiranno precisione divertendosi.       

(foto 1 https://it.pinterest.com/pin/523613894160053877/)

  • Sempre utile alla manualità è il cucito, che in questo caso si fa semplice semplice: con cartoncini di carta colorata e del filo di lana multicolor potrete intrecciare insieme ai bambini l’ornamento su ogni elemento decorativo, e oltre che divertente renderà la casa molto scandi, grazie alle geometrie che si creano! Al link dell’immagine trovate anche le forme stampabili e qualche consiglio in più riguardante l’intreccio.

(foto 2 https://mrprintables.com/easy-sewing-patterns.html)

  • I piccoli vasi per le piantine grasse con un po’ di tempere, fantasia e nastri si trasformano facilmente in piccole campane che completano i tradizionali simboli del Natale da appendere sull’albero.

(foto 3 http://www.joann.com/christmas-bell-ornaments/482608P25.html)

  • Se vi avanzano vecchie tessere dello Scarabeo non buttatele: incollandole su vecchi nastri da regalo potrete formare i nomi di tutti i componenti della famiglia, sbizzarrendovi sulla decorazione.

(foto 4 http://kitchenfunwithmy3sons.com/2016/08/homemade-christmas-ornaments.html/)

  • Sempre di recupero sono le decorazioni realizzate con le vecchie cartelle-colore dei pittori: basta ritagliarle a forma di pino o di pigna, incollare qua e là e infilare un nastro per appenderle ai rami.

(foto 5 http://mylifeandkids.com/35-diy-ornaments-make-kids/)

  • Vecchi stecchini dei gelati che vi girano per casa? Riciclateli e dipingendoli create dei piccoli personaggi da appendere all’albero, senza frenare la fantasia: potranno essere figure tipicamente natalizie, oppure dei ritratti stilizzati dei membri della famiglia!

(foto 6 https://vickybarone.wordpress.com/2012/12/06/popsicle-stick-christmas-ornaments/)

  • E sempre con i bastoncini dei ghiaccioli l’alternativa è creare semplici stelle Natalizie dei più svariati colori, dipingendoli con della tempera e incollandoli con della colla liquida.

(foto 7 http://www.lovethatparty.com.au/2013/11/diy-kids-christmas-ornaments-decorations.html)

  • Non riponete la colla a caldo o quella vinilica: prendete delle pigne in giardino e tra le falde incollate dei piccoli pompon. L’effetto è davvero magico e colorato!

(foto 8 http://onelittleproject.com/pom-poms-and-pinecones-christmas-ornaments/)

  • E mentre siete in giardino non recuperate solo le pigne: prendete anche qualche legnetto, con il quale potrete creare dei piccoli pini da mettere sul vostro pino vero.

(foto 9 https://it.pinterest.com/pin/300122762652909283/)

  • E se nei vostri pensieri ci sono sempre anche gli animali, perché non creare degli ornamenti per gli alberi all’esterno fatti a base di semi per gli uccellini in modo che questi ultimi possano trovare qualcosina da sgranocchiare? Mischiate in una ciotola dell’acqua, della farina, dello sciroppo di mais e della gelatina, quindi aggiungete la stessa quantità di mangime per uccelli e mescolate bene. Mettete il composto all’interno di stampini per biscotti appoggiati su carta forno, infilate nella parte superiore dei semi una cannuccia (in modo che si formi il buco per il nastro) e lasciate asciugare per tre quattro ore. Sfilateli dagli stampini, infilate una cordicella nel buchino e appendeteli sui rami spogli fuori casa!

(foto 10 http://www.ehow.com/how_4629058_make-birdseed-christmas-ornaments.html?utm_source=pinterest.com&utm_medium=referral&utm_content=blog&utm_campaign=fanpage&crlt.pid=camp.RUTICjpSxZT9)

 

I broccoli sono delle crucifere davvero preziosissime, che non possiamo non inserire nella nostra alimentazione: non sempre però i bambini sembrano gradirli, ne abbiamo già parlato e vi abbiamo dato alcuni consigli

Ma oggi vi spiaghiamo un evergreen semplicissimo e pratico che ci può salvare la cena senza fatica è la classica pasta con i broccoli: le ricetta veg, sana e veloce della pasta con i broccoli per la famiglia. 

 

 

 

 

Conoscete le crucifere? Forse questo nome vi suona strano, ma in realtà si tratta di verdure che sulle nostre tavole non mancano mai: parliamo dei cavoli, dei broccoli, delle verza, delle cime di rapa e dei ravanelli, poverissimi in calorie ma ricchissimi in salute.

Già, perché le crucifere sono ricchissime di vitamina C, A e K, di sali minerali e di nutrimenti per tutto l’organismo. Addirittura si ritiene che queste verdure siano potentissimi anticancro, grazie al fatto di contenere in abbondanza isotiocinati, fitoestrogeni e antiossidanti, elementi che proteggono il DNA dalla degenerazione e ostacolano la formazione di neoplasie sui polmoni, nella mammella, nella prostata e nell’apparato digerente. Non solo: proteggono anche dall’iperglicemia (e quindi sono indicatissime contro il diabete) e dai danni vascolari provocati dal colesterolo.

Ecco quindi le ricette con le crucifere, verdure super benefiche: come portare in tavola questi ottimi alimenti per migliorare la salute

1. Partiamo con una vellutata che le contenga tutte, in modo da ottenere un alimento super, super benefico: soffriggete in olio evo del sedano, della carota e della cipolla tritati, e aggiungete, quando dorati, una patata a tocchetti e le foglie e le cime sbollentate di mezzo cavolo romano, un broccolo, un cavolfiore e una rapa. Aggiungete acqua o brodo vegetale fino a coprire il tutto e lasciate bollire per mezz’ora. Alla fine frullate tutto e servite con crostini integrali fatti in casa e un filo d’olio a crudo.

(foto 1 http://www.veganblog.it/2013/02/04/vellutata-di-crucifere/)

2. Prendete un chilo di crucifere a vostra scelta: è l’ora dello sformato di crucifere! Lavatele e mettetele a bollire, quindi quando saranno al dente mettetele in una padella antiaderente con un filo d’olio. Unite un goccio di latte di soia, schiacciate le verdure e lasciate assorbire il liquido. Aggiungete sale e pepe e lasciate cuocere per dieci minuti. Aggiungete quindi cinquanta grammi di pane integrale grattugiato e due uova, mescolate e finite di cuocere ancora un attimo. SU una teglia da forno imburrata aggiungete dell’altro pane grattugiato e versate il composto di verdura. Cuocete quindi in forno a 200° per venti minuti, e metà cottura spolverate con del parmigiano grattugiato.

(foto 2 http://www.soluzionidicasa.com/ricette/antipasti/ricetta-sformatino-di-crucifere/)

3. La pasta con i broccoli è un must: se non l’avete mai assaggiata, sappiate che è deliziosa. Basta mettere a bollire una pentola di acqua salata e lasciare sbollentare dei broccoli. Quando bolle, trasferite i broccoli in una padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio e lasciateli ammorbidire per circa 10-15 minuti. Nel frattempo cuocete la vostra pasta (meglio se integrale o di farro) e alla fine condite con i vostri broccoletti. Se volete, spolverate con una manciata di pane integrale grattugiato e tostato.

4. Per i bambini è sempre bello trovare nuove forme per le verdure, in modo da trarli in “inganno” e convincerli finalmente che anche le verdure sono buonissime. Avete provato le nostre chips di cavolo viola?

5. Sempre con il cavolo viola potete provare questo buonissimo estratto: sarà come bere un succo di frutta ma molto, molto più benefico

6. Ma potete provare anche un nuovo estratto, quello alla verza. Trovate qui la ricetta. 

7. Più estiva ma sempre apprezzata è la zuppa fredda di ravanelli, un altro elemento appartenente alla famiglia delle crucifere: lavate e tagliate a fette un mazzo di ravanelli, quindi tritateli in un mixer. Aggiungete un vasetto di yogurt greco, un cucchiaio d’olio, sale e pepe e frullate nuovamente. Lasciate quindi riposare la zuppa in frigorifero per mezz’oretta quindi servite decorando con qualche ravanello intero.

(foto 5 http://cucina.buttalapasta.it/foto/zuppa-fredda-di-ravanelli_2423.html)

8. Se amate i minestroni e le zuppe questa minestra di verza e riso vi piacerà moltissimo. Mettete a rosolare con dell’olio evo una cipolla, un gambo di sedano e una carota tritati, quindi aggiungete del brodo vegetale e appena bolle aggiungete dei pugni di riso (uno per ogni commensale). Nel frattempo tagliate 200 grammi di verza a listarelle e aggiungetele al brodo. Cuocete in base al tempo di cottura del riso e servite ben calda (ma non scottante!).

(foto 6 http://www.buttalapasta.it/articolo/ricetta-minestra-di-verza-e-riso/26037/)

9. Altra ricetta che piacerà ai bimbi: le polpette di verza! Affettate una verza e stufatela con una cipolla, quindi frullatela. Lessate poi due patate e togliete la buccia. Schiacciate quindi e patate e mescolatele con le verza frullate, assemblando poi il tutto con del pangrattato. Mettete altro pangrattato sul piano di lavoro, passate le polpette in un filo d’olio quindi rotolatele nuovamente nel pane. Infornatele quindi per dieci minuti a temperatura medio alta, giratele e lasciate cuocere per altri dieci minuti (o fino a che non dorano).

(foto 7 http://www.chiarachiaramonte.it/chiaracucina/index.php/secondi-piatti/679-polpette-di-verza-e-patate-vegan)

10. Per rimanere in tema di verza non potete perdervi i nostri involtini di verza a pagina 71 del nostro libro The Family food!

 

11. E sempre nel nostro libro la ricetta dell'insalata di cavolo nero, avocado e pomodorini secchi.

12. E quella di pesto di broccoli

 

13. Le torte salate sono perfette per mascherare la verdura, sopratutto quella non molto apprezzata dai bambini come le crucifere: ecco allora la nostra torta salata di cavolo viola

14. I brodi sono un strumento di benessere davvero incredibile: durante la cotture infatti le verdure rilasciano i loro nutrienti nell'acqua. Ecco quindi un'idea strepitosa per i più piccini: il brodo Blu di Mago Merlino

15. E sempre con il cavolo viola non potete perdervi la nostra ricetta di insalata invernale con pinoli e avocado

 

 Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 

Una ricetta dalla semplicità incredibile ma super buona e che fa apprezzare questa verdura adavvero a tutti, anche ai più piccoli. 

Ecco la ricetta dei cavolini di Bruxelles croccanti: come preparare i cavolini e renderli croccanti e gustosissimi.

Una crema perfetta per merenda sia a scuola che a casa grazie al suo contenuto proteico che lo rende perfetto come merenda di metà mattina per dare si energia ma anche evitare picchi glicemici che come sappiamo hanno effetti negativi non solo sulla salute ma anche sul rendimento scolastico.

Ecco la ricetta spalmabile della crema di tofu e olive: come preparare una crema spalmabile veg e proteica

 

Siamo sempre pronte a darvi tutti i consigli migliori sullo svezzamento naturale, una modalità più dolce, più efficace e più sana per portare i bimbi dal seno materno ai cibi solidi.

Ecco dunque che stavolta siamo a consigliarvi due letture davvero utili se state pensando di avvicinarvi allo svezzamento naturale: leggere le parole di esperti che hanno messo le loro conoscenze al servizio di noi mamme è utile e consigliato, in modo che ognuna di noi possa avere le basi e le conoscenze necessarie per decidere poi come muoversi a seconda della propria situazione.

Vi consigliamo 2 libri sullo svezzamento naturale da avere a casa: cosa leggere per avvicinarsi allo svezzamento naturale e per capire i benefici di questa scelta benefica per i nostri bambini

Il primo libro che sentiamo caldamente di raccomandarvi è Alimentazione energetica” di Simona Mezzera, medico chirurgo che esercita da molto tempo la medicina omeopatica e che si concentra sugli aspetti nutrizionali e sull’alimentazione infantile, oltre che sulla cura dei bimbi in età pediatrica. 

Questo libro si sviluppa molto bene, e a nostro parere è il migliore quando si parla di svezzamento naturale: non solo infatti spiega questo famoso svezzamento, ma fornisce consigli per aiutare in maniera concreta le mamme e i papà ad entrare completamente in quel meccanismo corretto di interpretazione che è necessario per capire a fondo la sana alimentazione e le sue positive implicazioni.

Il sottotitolo chiarisce bene cosa tratta questo libro: “Per crescere il bambino in modo sano e naturale” non richiama infatti il solo svezzamento, ma un più ampio spettro d’azione che vuole aiutare i genitori a mantenere questo stile di alimentazione e di vita nel corso degli anni, in modo che diventi una buona abitudine.

Questo è possibile anche grazie al fatto che all’interno del libro sono contenute davvero molte ricette, suddivise per sezioni, e che la dottoressa spiega nel dettaglio tutte e proprietà energetiche dei cibi, nonché le proprietà di ognuno dividendo per stagione e per temperamento del bambino, per conoscere fino in fondo cosa significa offrire ai propri figli una dieta sana e corretta e un nutrimento a 360 gradi.

Intanto, vi rimandiamo ad un articolo della stessa dottoressa Simona Mezzera, nel quale spiega in maniera completa cosa significa per lei lo svezzamento naturale.

 

Il secondo volume che consigliamo in tutta sicurezza e fiducia è Figli vegetariani” di Luciano Proietti: sì, è chiaro che si tratta di un volume perfetto per chi ha già compiuto una scelta in senso veg, ma in realtà questo libro utilissimo si rivolge a tutti. Il suo autore, un medico chirurgo anch’egli, specializzato in pediatria e nutrizione, spiega infatti come la dieta vegetariana sia la più naturale per l’essere umano, e che quindi prenderne i pilastri principali non può che far bene.

Il libro, insomma, parte inquadrando a tutto tondo l’alimentazione sana (che più verde è meglio è) per poi focalizzarsi sullo svezzamento naturale, intendendolo il più fisiologico per il bambino, il quale, nel momento in cui smette di nutrirsi esclusivamente con il latte della mamma, dovrebbe assumere solo alimenti vegetali, assecondando la sua fisiologia.

Dopodiché analizza anche l’assunzione dei derivati animali, sottolineando come non sia naturale per l’uomo (l’unico “animale” che ad un certo punto della storia ha cominciato a nutrirsi con il latte di altre specie) ma che in ogni caso anche una dieta ferrea vegana dovrebbe essere tenuta sottocontrollo, soprattutto nei bambini e soprattutto nelle mamme che allattano (per non rischiare gravi carenze), ma che, allo stesso tempo, chi non opta per una dieta veg dovrebbe comunque limitare l’assunzione di derivati animali (sia carne che uova che latticini) a una porzione al giorno.

Tutto questo fa capire come questo libro sia una miniera d’oro, poiché non condanna nulla ma aiuta a districarsi nel mondo delle informazioni nutrizionali consigliando semplicemente come rendere la propria alimentazione più sicura. Niente fondamentalismi, solo buoni consigli.

La redazione di mammapretaporter.it

 

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Sara

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Cecilia

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