Una manina speciale

Domenica, 27 Aprile 2014 07:29

 

Questa foto meravigliosa denominata "Fetal Hand Grasp" , letteralmente " la mano del feto che si aggrappa" è stata scattata dal fotografo Michael Clancy e pubblicata dall' U.S. paper il 9 agosto 1999; è l'immagine di un bimbo di nome Samuel Alexander Armas, al quale fu diagnosticata la spina bifida. Non sarebbe sopravvissuto se fosse stato rimosso dal ventre materno per cui è stato necessario intervenire chirurgicamente sul bambino mentre era ancora nel ventre della mamma a sole 21 settimane.

Quando il dottore terminò l'operazione chirurgica il bambino si aggrappò al dito del dottore, che riportò di aver provato in quel momento un'emozionale tale da rimanere immobile, paralizzato per alcuni minuti. L'oprazione ha avuto un esito positivo al 100% e Samuel è nato il 2 dicembre 1999, ovviamente già famoso! Ora ha 9 anni e sta bene.

Questa foto ci insegna come la gravidanza non sia una malattia o uno stato fisico in sè: si tratta di una vita, di un essere umano al 100%. 

 

Giulia Mandrino

 

Fonte: http://www.foxnews.com/

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Svezzamento naturale: principi

Sabato, 26 Aprile 2014 06:49

Quali sono le caratteristiche dello svezzamento naturale?

 Articolo tratto dal libro: Mamme pret a porter, Il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing

  1. Il latte materno o il latte artificiale a base vegetale è la base dell’alimentazione del bambino almeno fino ai due anni per cui se in caso di malattia per qualche giorno vuole solo latte va benissimo, sarà nutrito e allo stesso tempo si starà depurando per reagire meglio allo stato di dis-equilibrio; l’allattamento al seno o artificiale deve essere esclusivo (quindi senza l’introduzione di altri alimenti come tisanine e fruttini) almeno fino ai sei mesi. Assolutamente dannosa è l’assunzione di latte vaccino in sostituzione al latte materno anche dopo l’anno di vita. Tisanine e fruttini nei primi sei mesi fanno bene alle ansie di mamme papà e nonni, non al bambino in quanto interferiscono nella creazione del corredo enzimatico del neonato (i mattoncini che consentiranno al bambino di iniziare lo slattamento).  
  2. Le proteine animali vanno assunte almeno dopo l’anno di vita. Nel primo anno di vita almeno l’alimentazione del bambino sarà vegana. La carne sarà introdotta (anche se non è assolutamente obbligatorio introdurla) quando il bambino avrà inserito i canini, ossi i denti deputati al masticamento della carne, l’uovo intorno ai due anni, i latticini almeno dopo l’anno di età e preferibilmente di capra e di pecora (anche in questo caso se  introduciamo i latticini lo facciamo per una questione culturale, di piacere personale non per necessità fisiologica).
  3. Lo svezzamento inizierà con almeno uno dei seguenti segnali: il bambino manifesta interesse per il cibo, è spuntato un dentino, è in grado di stare seduto da solo.
  4. Verdura e frutta verranno inserite secondo stagionalità (per cui a novembre non è il caso di inserire l’albicocca anche se il bimbo ha compiuto il mese giusto secondo la lista fornitaci dal pediatra di base), e alcune verdure come per esempio la patata verranno utilizzate dopo l’anno di età.
  5. Nel primo anno il bambino non ha bisogno di fibra, per cui si dovranno prediligere centrifugati e brodi vegetali, anziché puree di frutta e vellutate.
  6. Evitiamo accuratamente zucchero raffinato e sale almeno fino al primo anno di età.

Scopri il nostro calendario dello slattamento qui. 

Perchè utilizziamo il termine 'slattamento' invece che 'svezzamento'?  Perchè quest’ultimo termine “letteralmente significa “togliere il vezzo o vizio”, cioè sostituire la suzione lattea al seno o al poppatoio, con del cibo solido. Poiché questo termine, comparso intorno alla metà del diciannovesimo secolo, comporta di per sé una valenza negativa data dalla suzione al seno (un vizio da togliere), intesa come impedimento al distacco dalla madre e come raggiungimento di un’autonomia, in realtà fittizia e non fisiologica, utilizzerò d’ora  in poi il termine più confacente, anche se inusuale, di slattamento[1]”.

[1] L.Proietti, Figli Vegetariani, Sonda Edizioni, pag 101.

 

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I veri bisogni del bebè

Giovedì, 24 Aprile 2014 16:26

Quali sono i veri bisogni di una neomamma? La pubblicità ci dice che sono necessari 1000 oggetti e supporti. La famosa Zia Ignazia poi non può che dirci (appena le abbiamo comunicato il lieto evento): "Vedrai quanti soldi! Devi organizzarti bene!". E poi l'amica ci dirà: "Ma come, non hai ancora preso la vaschetta da bagno con riduttore, poggiatesta, poggiapiedi, postazione manicure e idromassaggio nel caso il bambino avesse bisogno di idromassaggiare il piede?".
Ora, viviamo in una società che offre molto, forse troppo: per chi ha voglia e piacere di fare shopping sfrenato o anche solo di togliersi qualche sfizio ben vengano i supporti di design o gli strumenti che agevolano la vita di una mamma. Il punto però da tenere bene in considerazione è che non sono necessari!
Come abbiamo scritto nel nostro libro Mamme pret a porter, gravidanza, edito dalla casa editrice Trevisini, il neonato ha bisogno di una sola cosa: la sua mamma. Basta. Ecco allora uno schema riassuntivo per comparare quelli che sono i bisogni reali di un bambino con quelli che la società ci propone come tali ma che in verità non lo sono!

                                             

Come possiamo leggere nel nostro libro "Se 50 anni fa per fare un bambino servivano una mamma e un papà, un seno e un letto in condivisione con tutta la famiglia, adesso molti di noi aspettano ad avere un bambino perché attendono di disporre di un budget adeguato all’acquisto di una casa con una stanza per il bebè, sennò, poverino, come fa a crescere indipendente? Fortunatamente passeggini e culle e lettini ce li regalano, altrimenti dovremmo ricorrere a un mutuo bancario. Ci sentiamo in dovere di lavorare di più e guadagnare di più per potergli offrire ciò di cui secondo noi ha bisogno: che senso di inadeguatezza non potersi permettere una carrozzina multifunzione con giostrina incorporata per permettergli di essere stimolato con colori, luci e suoni, tirare, girare, specchiarsi e riprodurre il suono del caimano del Venezuela (esiste davvero???). E ovviamente non si può non avere il gioco degli animali in inglese, perché chi non vuole stimolare il bambino con la lingua inglese fin dalla primissima infanzia (sei tagliato fuori dal mondo sennò)? Purtroppo per noi il neonato e il bambino hanno bisogno di ben altro, e dico purtroppo in maniera ironica, perché talvolta è sicuramente più semplice comprare un nuovo giochino milleluci e sentirsi a posto con la coscienza come genitori che mettersi a cavalcioni o stare seduti e concentrati per decine di minuti su attività per noi adulti prive di logica proposte dai nostri bimbi (che in realtà di logica ne hanno da vendere!). Mettiamoci quindi in testa che per accudire ottimamente e con amore il proprio bambino non serve proprio nulla, nemmeno i pannolini, eh sì, nemmeno i pannolini se uno vuole!"

Giulia Mandrino

 

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Integratori in gravidanza

Giovedì, 24 Aprile 2014 14:36

C'é molta confusione su quali integratori debba e possa prendere la donna in gravidanza. Sempre più gravide tendono ad assumere a priori multivitaminici, con l'idea che "meglio una vitamina in più che una in meno, nel dubbio". Allo stesso tempo molte di noi tendono a non assumere nulla perchè si ritiene che in gravidanza sia meglio non utilizzare prodotti per tali disturbi (per esempio in caso di dolori crampi muscolari). Facciamo allora un po' di chiarezza con il dott. Gabriele Urban, medico chirurgo specializzato in ginecologia e ostetricia; lavora presso l' Ospedale Fatebenefratelli San Pietro a Roma. 

Buongiorno dott Urban, grazie per la sua preziosa collaborazione. 

Vorremmo domandarle quando é consigliabile assumere l'acido folico e per quanto tempo (solo nei primi 3 mesi o per tutta la durata della gravidanza?

"L’acido folico è consigliabile assumerlo quando si incomincia a pensare a una gravidanza ed è utile il suo uso per tutta la gravidanza in quanto aiuta la produzione della molecola dell'emoglobina, fondamentale per lo sviluppo del feto e del bambino."

 

Se e quando é necessario assumere un integratore di magnesio? 

"Quando l'utero è un po’ reattivo, quindi quando si verificano delle contrazioni precoci. Molto utile anche in caso di rialzo pressorio e per eliminare crampi muscolari, che in gravidanza sono molto frequenti."

 

Alcuni ginecologi consigliano invece il potassio per i crampi. Lei cosa ne pensa?

"Si, va anche bene, io lo consiglio in combinazione con il magnesio."

 

Cosa ne pensa dell’assunzione dei multivitaminici in gravidanza?

"Io credo che siano fondamentalmente inutili se l'alimentazione della mamma è corretta, per cui non sono favorevole all’assunzione in massa di questi. Si valuta caso per caso."

 

Consiglia di assumere qualcosa in caso di insonnia? 

"Si, 20gocce di tintura madre melissa officinalis in un bicchiere d'acqua due volte al giorno. Si trova in farmacia o in erboristeria."

 

Consiglia di assumere qualche integratore per preparare il collo dell'utero o durante il travaglio?

"No, non utilizzo con le mie pazienti integratori: preferisco consigliare a partire da 27 settimane di bere il succo d’ananas fresco appena tagliato.L’ananas infatti contiene la bromelina, enzimi che favoriscono l’ammorbidimento del collo dell’utero."

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale. 

I love centrifuga!

Giovedì, 24 Aprile 2014 14:27

Ecco un po' di spunti per fare centrifugati fatti in casa. I centrifugati si fanno con la centrifuga, una specie di frullatore che si acquista in tutti i negozi di elettronica e casalinghi; il prezzo varia dai 35 ai 100 euro. Sono una merenda eccezionale non solo per i nostri bimbi fin dai 6 mesi ma anche per noi. Infatti i centrifugati sono eccezionali perché :
1. separano la fibra dal succo della frutta e della verdura quindi rendono immediatamente e facilmente assimilabili le vitamine e i nutrienti
2. sono una validissima alternativa al succo di frutta che contiene normalmente zucchero e un po' di succo di frutta
3. é eccezionale anche durante lo svezzamento perché elimina la fibra, non benefica per il bambino fino all'anno in quanto inadatta al suo delicato intestino
4. sono fantastici anti-age anche per noi!

Tre raccomandazioni:
- essendo frutta e verdura a crudo devono essere bevuti 15 minuti prima dei pasti o 3 ore dopo. Non aggiungiamo nè zucchero, nè acqua in quanto sono perfettamente bilanciati. Non sogniamoci neppure di aggiungere latte: oltre ad essere il latte di mucca fatto per i cuccioli di mucca e non per gli esseri umani (immaginatevi un vitello che beve latte del vostro seno!!!!) unire frutta e latte è un vero shock per il vostro intestino; non solo non assimilerete i nutrienti del centrifugato ma probabilmente avrete gonfiori addominali importanti. 
- utilizziamo non solo frutta ma anche verdura per diminuire la quantitá di zuccheri
- solo frutta e verdura di stagione, possibilmente biologici cosi da non introdurre in canali preferenziali vitamine e... pesticidi!!! 


Sempre più locali propongono anche centrifugati. io adoro la catena juice bar. Voi, ne avete di preferiti?

buona merenda!!

Giulia Mandrino

 

immagine tratta da http://www.laimyours.com/

 

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Ecco un po' di spunti per fare centrifugati fatti in casa. I centrifugati si fanno con la centrifuga, una specie di frullatore che si acquista in tutti i negozi di elettronica e casalinghi; il prezzo varia dai 35 ai 100 euro. Sono una merenda eccezionale non solo per i nostri bimbi fin dai 6 mesi ma anche per noi. Infatti i centrifugati sono eccezionali perché :
1. separano la fibra dal succo della frutta e della verdura quindi rendono immediatamente e facilmente assimilabili le vitamine e i nutrienti
2. sono una validissima alternativa al succo di frutta che contiene normalmente zucchero e un po' di succo di frutta
3. é eccezionale anche durante lo svezzamento perché elimina la fibra, non benefica per il bambino fino all'anno in quanto inadatta al suo delicato intestino
4. sono fantastici anti-age anche per noi!

Tre raccomandazioni:
- essendo frutta e verdura a crudo devono essere bevuti 15 minuti prima dei pasti o 3 ore dopo. Non aggiungiamo nè zucchero, nè acqua in quanto sono perfettamente bilanciati. Non sogniamoci neppure di aggiungere latte: oltre ad essere il latte di mucca fatto per i cuccioli di mucca e non per gli esseri umani (immaginatevi un vitello che beve latte del vostro seno!!!!) unire frutta e latte è un vero shock per il vostro intestino; non solo non assimilerete i nutrienti del centrifugato ma probabilmente avrete gonfiori addominali importanti. 
- utilizziamo non solo frutta ma anche verdura per diminuire la quantitá di zuccheri
- solo frutta e verdura di stagione, possibilmente biologici cosi da non introdurre in canali preferenziali vitamine e... pesticidi!!! 


Sempre più locali propongono anche centrifugati. io adoro la catena juice bar. Voi, ne avete di preferiti?

buona merenda!!

Giulia Mandrino

 

immagine tratta da http://www.laimyours.com/

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Queste sono le storie di molte mamme in Italia, di donne intraprendenti e con una forza d'animo incredibile, che per volontà o per necessità si sono trovate senza un lavoro. C'è chi decide di lasciare il proprio impiego full time come Silvia per il desiderio di trovare qualcosa che potesse conciliare di più l'essere mamma con l'essere donna autonoma e lavoratrice; c'è chi come Marianna, dopo anni di contratti a tempo determinato, progetto, occasionale e chi più ne ha più ne metta dopo la maternità viene lasciata a casa. Ma andiamo con ordine, partiamo con il racconto di Marianna.

"Sono Marianna, ho 35 anni e vivo a Roma. Dopo una laurea in comunicazione ho lavorato per 10 anni in agenzie pubblicitarie dove ho sempre collaborato prima con contratti a progetto o a tempo determinato e poi con partita iva, unico modo per me per continuare ad avere uno stipendio in quanto non era neanche pensabile essere assunta. Dopo anni di tentativi (lo stress del mio lavoro e forse la paura inconscia di perdere il contratto di collaborazione una volta diventata mamma) è arrivata Sofia, il mio amore, una luce immensa che ha reso profumata la mia vita. Ho lavorato fino alla fine della gravidanza, stile martire, sempre di corsa; Sofia è nata a 30 settimane ed è stata ricoverata per 8 settimane perchè essendo prematura si sono verificate delle problematiche a livello respiratorio importanti: in quel momento ho spento il telefonino e mi sono dedicata a lei come credo ogni donna avrebbe fatto (ovviamente facendo un passaggio di consegne alle colleghe e rimanendo reperibile via mail). Una volta tornate a casa è iniziata la nostra avventura ma non avendo praticamente una maternità retribuita dallo Stato dopo solo due mesi ho cercato di ritornare al mio lavoro, sperando di riuscire a conciliare tutto. Nello studio in cui collaboravo per me non c'era più posto e nonostante i numerosi cv inviati sembrava che nessuno avesse bisogno. Passavano i giorni e gli aiuti dei miei genitori erano diventati necessari per arrivare a fine mese: mi sentivo uno straccio. Possibile che nel mondo non ci fosse un posticino per me? Mi sentivo anche tremendamente in colpa perchè invece di essere felice di fare la mamma full time mi sentivo come in prigione, come con un freno a mano tirato. Intanto la partita iva costava e dopo un anno di tentativi e piccoli lavori ho deciso di chiuderla. Dopo i primi tempi di grande depressione grazie a un'amica ho ripreso in mano una grande passione che avevo fin da piccola: i bijoux. Io e mia mamma ci dilettavamo a creare orecchini, collane e braccialetti e così ho incominciato a ricrearli per Natale e compleanni e pian piano le mie amiche hanno iniziato a comprarli, e poi le loro amiche ed amiche di amiche. Insomma, il passaparola è partito! Ora sono passati 5 anni dalla nascita di Sofia, è in arrivo per lei e per noi un fratellino e devo dire che il mio lavoretto me lo sono creato: circa una volta a settimana massimo due sono ospitata a casa di amiche per presentare le mie creazioni, fortunatamente le donne vanno matte per i bijoux e riesco ad effettuare delle buone vendite. Mi ha contattata un negozio che era interessato ad acquistare le mie creazioni, così mi sono informata per capire come mettermi in regola. Disastro, ho dovuto rinunciare, i costi sono altissimi, insostenibili. Il mio introito netto è circa di 900 euro al mese, se ne devo lasciare 500 tra tasse e spese varie come posso fare? Questa è la triste realtà dello Stato Italiano, anche chi dopo essere stata rifiutata dal mercato del lavoro, ha trovato la forza (chi fa la mamma a tempo pieno sa che di giorno è impossibile riuscire a ritagliarsi del tempo, per cui io lavoravo di sera e di notte finchè Sofia non è andata all'asilo) di reinventarsi, ricominciare da capo per altro nel momento più faticoso in assoluto per la vita di una donna, non solo non è supportata, ma non ha neppure la possibilità di mettersi in regola. Purtroppo è così, pian piano metterò via dei soldini per farmi una sorta di pensione integrativa. "

Sostegno a tutte le mamme! Nel nostro piccolo cerchiamo di fare i nostri acquisti da mamme come Marianna, sosteniamo il loro lavoro e in generale la maternità! Se non lo facciamo noi che siamo mamme chi lo farà?

Nel prossimo articolo vi parleremo di Silvia, e in quello dopo di Giulia e poi pian piano di tante altre splendide e forti mamme.

Giulia Mandrino

 

Immagine tratta da flickrhivemind.net (perchè ovviamente e giustamente Marianna non si sente sicura a pubblicare una foto delle sue creazioni)

L'ozio come valore pedagogico

Mercoledì, 23 Aprile 2014 13:53

Ricordo i miei interminabili pomeriggi da bambina..

Interminabili dopo aver finito i compiti e letto quella famosa pagina 10 volte (i miei compagni delle elementari capiranno ;)). Interminabili perchè avevo un sacco di tempo, avevo l'infinito, lo stesso giardino di azzurro, di verde e marrone da esplorare ancora venti volte e, ogni volta, trovare nuove cose da scoprire...

Ricordo polpette di fango, foglie fischiate, soffioni nel vento, montagne di terra, piscine gonfiate, bucate, tappate, rigonfiate e ri-riempite di nuovo.. Ricordo case improvvisate o costruite, corse in bicicletta e nascondino in luoghi in costruzione..

Serate in strada da maggio a settembre e le voci dei grandi solo dopo l'imbrunire..

Ricordo cieli guardati cambiare, nuvole che assumevano forme diverse in continuazione, ricordo lo stare seduti su un marciapiede a lanciare sassi così, tanto per fare e ricordo che potevo dire "arrivo" per dieci volte ed arrivare dopo un'ora..

Ero una bimba libera, di quelle che si lavavano a sera e tingevano l'acqua di marrone..

La mia infanzia è stato il tempo dell'ozio.. Con questo non voglio assolutamente dire che non facevo, anzi eravamo una banda con i fiocchi ed i controfiocchi.. Dico che avevamo davvero tanto tempo.. Così tanto da poter far galoppare la fantasia velocissima, inventarci un sacco di avventure e scoprire "cose da bambini" che nessuno può spiegare ai bambini.. E' giusto che l'infanzia scopra quello che solo l'infanzia è capace di capire..

Il tempo, perso, non organizzato,

il tempo dove l'ozio diviene fantasia,

il tempo non guidato ed organizzato da un adulto,

è prezioso, preziosissimo..

E' necessario tornare a dare fiducia ai nostri cuccioli, lasciargli tempo di perdersi, trovarsi e scoprirsi.. Dar la possibilità alla fantasia di scorrere e agli interessi di essere scoperti.

Per far ciò è necessario lasciare tempo libero da attività organizzate e dar la possibilità di correre, in quel verde, azzurro e marrone...

Un abbraccio a chi c'era in quei colori e quei pomeriggio d'ozio.


Cora Erba

Pedagogista e Doula
3391206776

Il lotus birth

Mercoledì, 23 Aprile 2014 13:53

Il Lotus Birth è definito, da molti esperti della nascita naturale e rispettata, il modo più dolce per entrare nella Vita.

Dopo la venuta al mondo del bebè il cordone ombelicale non viene reciso in modo che la placenta ed il neonato rimangano “in collegamento” fin quando essi stessi non decidono di separarsi, di solito questo avviene nell'arco di 2-10 giorni.

Durante questi momenti in cui nessuno mette mano ad un magico rapporto durato nove mesi, il neonato riesce quindi a ricevere benefici sia a livello materiale che a livello eterico.

Aldilà dei vantaggi fisici che concede il clampaggio ritardato del cordone ombelicale, al bimbo viene lasciato tempo.

Con questa modalità di nascita infatti il neonato non viene troppo “maneggiato” e non diventa un piccolo trofeo da essere da mostrato a parenti ed amici: viene tutelato l'arrivo di un'anima sulla terra e le si permette di concludere il suo “atterraggio” in modo indisturbato.

In questi giorni, ricchi di magia, la placenta viene trattata con semplici metodologie dalla mamma e dal papà oppure dalle doule o dalle ostetriche che hanno accompagnato questo viaggio.

Alcuni ospedali, se richiesto, permettono il Lotus Birth.

Nella nostra società il legame fra il bimbo e la sua placenta viene quasi sempre ignorato, se non sottovalutato: eppure entrambi abitano l'utero per nove mesi, condividono identico patrimonio genetico, stanno in "scambio" continuo ed entrambi nascono a poca distanza l'uno dall'altro, dopo che una ha nutrito e fatto da filtro per l'altro...

In altre parti del mondo (ma anche qui in Italia), ed in epoche non distanti dalla nostra, la placenta veniva invece onorata e glorificata: le veniva data sepoltura o era utilizzata per essere alimento per la mamma o per farne rimedi curativi.

Ho la fortuna di essere mamma di una bimba lotus birth e proprio pochi giorni fa ho affiancato nel parto lotus una mamma con due meravigliose colleghe osteriche e traghettatrici di anime.

Questo tipo di venuta sulla terra non si può spiegare troppo, poche parole sono insufficienti, il resto è magia, magia che si respira e che rende l'aria attorno alla mamma ed al bebè più colorata.

Ricordo l'odore che ha accompagnato la venuta di mia figlia e, ogni volta, rimango sempre più convinta che le nascite e gli atterraggi indisturbati benedicano le case a cui è concesso accogliere queste creature.

L'altro ricordo vivissimo sono gli occhi attenti e curiosi di bimbi nati con questa modalità: perle che penetrano nel profondo nel cuore chi li accoglie e che si stanno dando il tempo per conoscere a fondo la realtà.

 Non è mio campo spiegare i benefici medico sanitari della nascita lotus e ci sono ancora pochi studi che osservino lo sviluppo psico-affettivo di questi bimbi.. Non vorrei mai che mia figlia vi entrasse a far parte, comunque..

 Da mamma di bimba lotus credo e sento fortissima una cosa..

A mia figlia, nata in una società complessa, piena di stimoli e contraddizioni, ho regalato tempo, tempo per atterrare nella vita senza corse o "maneggiamenti", tempo che ha consentito alla sua anima di arrivare a noi in maggiore consapevolezza e bellezza..

 Ecco, "solo" questo credo sia un preziosissimo dono.

Non so se grazie a questa nascita, molto rispettata, la mia piccola potrà godere di una vita più facile, più comprensibile o benevola.. so che era il momento giusto per offrirle questo regalo che "sento" immensamente prezioso.

per informazioni: http://www.lotusbirth.it/contatti.html.


Cora Erba

Pedagogista e Doula
3391206776
immagine tratta da http://www.lotusbirth.it/
 
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Il lotus birth

Mercoledì, 23 Aprile 2014 13:49

Tratto dalla rubrica ero una brava mamma prima di avere figli della doula e pedagogista Cora Erba 

Il Lotus Birth è definito, da molti esperti della nascita naturale e rispettata, il modo più dolce per entrare nella Vita.

Dopo la venuta al mondo del bebè il cordone ombelicale non viene reciso in modo che la placenta ed il neonato rimangano “in collegamento” fin quando essi stessi non decidono di separarsi, di solito questo avviene nell'arco di 2-10 giorni.

Durante questi momenti in cui nessuno mette mano ad un magico rapporto durato nove mesi, il neonato riesce quindi a ricevere benefici sia a livello materiale che a livello eterico.

Aldilà dei vantaggi fisici che concede il clampaggio ritardato del cordone ombelicale, al bimbo viene lasciato tempo.

Con questa modalità di nascita infatti il neonato non viene troppo “maneggiato” e non diventa un piccolo trofeo da essere da mostrato a parenti ed amici: viene tutelato l'arrivo di un'anima sulla terra e le si permette di concludere il suo “atterraggio” in modo indisturbato.

In questi giorni, ricchi di magia, la placenta viene trattata con semplici metodologie dalla mamma e dal papà oppure dalle doule o dalle ostetriche che hanno accompagnato questo viaggio.

Alcuni ospedali, se richiesto, permettono il Lotus Birth.

Nella nostra società il legame fra il bimbo e la sua placenta viene quasi sempre ignorato, se non sottovalutato: eppure entrambi abitano l'utero per nove mesi, condividono identico patrimonio genetico, stanno in "scambio" continuo ed entrambi nascono a poca distanza l'uno dall'altro, dopo che una ha nutrito e fatto da filtro per l'altro...

In altre parti del mondo (ma anche qui in Italia), ed in epoche non distanti dalla nostra, la placenta veniva invece onorata e glorificata: le veniva data sepoltura o era utilizzata per essere alimento per la mamma o per farne rimedi curativi.

Ho la fortuna di essere mamma di una bimba lotus birth e proprio pochi giorni fa ho affiancato nel parto lotus una mamma con due meravigliose colleghe osteriche e traghettatrici di anime.

Questo tipo di venuta sulla terra non si può spiegare troppo, poche parole sono insufficienti, il resto è magia, magia che si respira e che rende l'aria attorno alla mamma ed al bebè più colorata.

Ricordo l'odore che ha accompagnato la venuta di mia figlia e, ogni volta, rimango sempre più convinta che le nascite e gli atterraggi indisturbati benedicano le case a cui è concesso accogliere queste creature.

L'altro ricordo vivissimo sono gli occhi attenti e curiosi di bimbi nati con questa modalità: perle che penetrano nel profondo nel cuore chi li accoglie e che si stanno dando il tempo per conoscere a fondo la realtà.

 Non è mio campo spiegare i benefici medico sanitari della nascita lotus e ci sono ancora pochi studi che osservino lo sviluppo psico-affettivo di questi bimbi.. Non vorrei mai che mia figlia vi entrasse a far parte, comunque..

 Da mamma di bimba lotus credo e sento fortissima una cosa..

A mia figlia, nata in una società complessa, piena di stimoli e contraddizioni, ho regalato tempo, tempo per atterrare nella vita senza corse o "maneggiamenti", tempo che ha consentito alla sua anima di arrivare a noi in maggiore consapevolezza e bellezza..

 Ecco, "solo" questo credo sia un preziosissimo dono.

Non so se grazie a questa nascita, molto rispettata, la mia piccola potrà godere di una vita più facile, più comprensibile o benevola.. so che era il momento giusto per offrirle questo regalo che "sento" immensamente prezioso.

per informazioni: http://www.lotusbirth.it/contatti.html.


Cora Erba

 
Pedagogista e Doula
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immagine tratta da http://www.lotusbirth.it/

Sara

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Cecilia

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