Barbara Barbantini e Paola Noè seguono il pensiero pedagogico del non dire cosa fare, ma come. I loro progetti, rispettivamente "Après la nuit" e "Unduetrestella" da sempre vogliono avvicinare i bambini all'arte contemporanea attraverso progetti multidisciplinari e divertenti, per tentare un diverso approccio pedagogico orientato tanto alla quotidianità quanto alla creatività.

Le due donne curano all'interno dei bellissimi spazi del Museo di Arte Contemporanea di Genova a Villa Croce (un meraviglioso edificio neoclassico tra il verde e il mare della città - via Ruffini 3) la rassegna "Play With Design": un progetto d'arte e design apposta per i bimbi, per incontrarsi, studiare le forme e l'arte e fare esperienza diretta in maniera divertente!
Play With Design, a Genova i bambini incontrano l'arte contemporanea: con Alicucio, una giornata alla scoperta degli oggetti ludici di design per riscoprire la creatività e conoscere il mondo artistico più divertente

Nello specifico, gli incontri presentano di volta in volta il lavoro di un determinato designer e un suo oggetto ludico, che sarà il protagonista della giornata.

Il 28 febbraio alle ore 16 nell'ambito di questo progetto farà tappa il laboratorio "Ri-Gioco", appuntamento con il designer Alicucio e i suoi lavori recuperati dal legno industriale scartato e recuperato con amore.

Alicucio, al secolo Arcangelo Favata, segue una filosofia che noi condividiamo appieno: in natura non esiste il rifiuto, ogni cosa ha una vita nuova! Ed è proprio da questa linea di pensiero che nascono i suoi oggetti di design.

Sedie che un tempo erano pedane da imballaggio dei supermercati, oggetti d'arredo che nascono da semplici truciolati o compensati, sedute che ricordano la loro vita precedente di cassettiera. Bellissimo, no?

Riciclo e assemblaggio sono le sue tecniche. E saranno proprio queste tecniche che verranno donate ai bambini! Il suo laboratorio si concentrerà infatti sulla creazione di oggetti a partire dagli scarti del cartone che gli stessi bambini si porteranno da casa.

Si lavorerà con le manine, quindi, ma si vedranno come in una mostra anche gli oggetti di design e i giocattoli disegnati e creati proprio da Alicucio: i suoi cavallucci dal sapore antico, le macchine fotografiche da appendere al collo per scattare fotografie immaginarie, i piccoli robot che di metallico non hanno proprio nulla, ma sono tenerissimi lo stesso, e le camionette per giocare al muratore o da utilizzare come portamatite. Non importa il soggetto, sono tutti fantastici!

I bambini avranno davanti a loro questi bellissimi oggetti creati partendo da materiali scartati, ignorati e trattati male, e con i loro cartoncini potranno interpretarli liberamente, riportandoli su fogli in maniera bidimensionale come in collage elaboratissimi. Cartoni di differente misura, spessore, colore e fattura creeranno pattern magnifici!

E ricordate i ferma campioni che usavamo alle elementari? Grazie a queste piccole capocchie i bimbi potranno realizzare disegni sì bidimensionali, ma che si muovono come avessero delle vere gambe, braccia e teste. Oppure, come una vera macchina fotografica, l'obiettivo riproposto dai bambini potrà girare per scoprire così un mondo di colori al suo interno.
L'ingresso sarà gratuito, ma è necessaria la prenotazione, mi raccomando! (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 0105574748).

Spulciate nei bidoni della raccolta differenziata, dunque, prendete tutto il cartone che potete e fiondatevi a Villa Croce - Museo d'Arte Contemporanea di Genova alle quattro in punto: al ritorno il vostro bimbo avrà sicuramente tra le mani un'opera d'arte unica!

Sara Polotti

Il piccolo Lorenzo nacque con una cardiopatia congenita molto grave. I suoi genitori lo hanno accompagnato con amore in tutti gli ospedali, l'hanno aiutato con le medicine, gli sono stati accanto durante gli interventi. Lorenzo è volato via con un sorriso.

Un'esperienza terribile che porta un immenso dolore, ma che una mamma e un papà speciali hanno convertito in forza per aiutare altri bambini che soffrono. Per questo Viviana e Lalle hanno deciso di sostenere i bimbi nella stessa condizione di Lorenzo sostenendo le associazioni del territorio lombardo, per dare speranza e sorrisi ai bimbi affetti da patologie cardiache congenite

Ha sede a Meda, in provincia di Milano, e vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono migliorare l'assistenza e la cura di bimbi, adolescenti e (anche) adulti affetti da cardiopatie congenite.

Attraverso incontri, conferenze, dibattiti, convegni, eventi culturali, scientifici e sanitari, Ama.LO vuole creare una rete umana di professionisti e operatori che promuovano lo scambio di conoscenze, e sensibilizzare e coinvolgere tutti coloro che hanno voglia di sostenere i progetti per gli ospedali della Lombardia.

La cardiopatia congenita è una tra le malformazioni più frequenti alla nascita. Si parla di circa 8 bambini su 1000 che nascono con difetti del cuore o dell'apparato cardiovascolare risolvibili o naturalmente o attraverso interventi chirurgici.

Ogni singolo caso si presenta a se stante, e va trattato di conseguenza. Non si conosce ancora la causa definitiva delle malformazioni; alcune, tuttavia, sono imputabili a leggere alterazioni dei cromosomi. Si chiamano congenite perché, appunto, si sviluppano già durante la vita intrauterina, quando accade un'alterazione nello sviluppo del cuore (tra la seconda e la nona settimana di gravidanza).

Sul loro sito web (www.amalo.net), i membri dell'associazione Ama.LO cercano di stare vicini anche a tutti quei genitori che si trovano di fronte alla diagnosi del loro piccolo.

"Quando diagnosticano al tuo bimbo una cardiopatia congenita ascolti, ascolti e ascolti congelato un susseguirsi di termini incomprensibili, perché in quel momento, non riesci a sentire, il dolore e la paura hanno bloccato in quell'istante ogni funzione, un silenzioso freddo". Queste sono le parole di Viviana e Lalle, che in prima persona hanno vissuto la tremenda notizia.

"E allora torni a casa e ti precipiti su internet. Cerchi, cerchi, qualsiasi cosa ti spieghi che cosa succede al tuo bimbo. Incappi, allora, in una miriade di informazioni sbagliate,che alimentano ancor di più la paura". Accade spesso navigando su internet, e loro lo sanno bene. Ecco perché hanno creato una pagina dedicata proprio a questo argomento, e cioè la documentazione utile.
Perché potrebbe sembrare un mero aspetto pratico, ma quando si tratta del proprio bambino non lo è. Facilitare la raccolta di informazioni è preziosissimo! Così i genitori colpiti dalla notizia che non sanno dove girarsi trovano qui un punto di riferimento, un piccolo angolo ordinato dove trovare documenti che spiegano semplicemente e senza troppi fronzoli la malattia, le diverse tipologie di cardiopatie, i decorsi e le leggi a tutela di bimbi e genitori (come quella preziosissima sull'invalidità, la legge 104).
Ed oltre a tutti questi materiali il comitato si mette a disposizione di chiunque abbia domande, dubbi, pensieri o bisogno di una mano.

L'intento è anche quello di diffondere la conoscenza di questa malattia, le prospettive di vita, sensibilizzare l'opinione pubblica, permettendo così maggiore consapevolezza e "serenità" nell'affrontare la malattia sia da parte dei genitori che da parte dei bambini.

La redazione di mammapretaporter.it

Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio e ha suscitato molte polemiche: tante di voi si sono sentite ferite e per questo mi sembra giusto chiedere scusa se il titolo dell'articolo è risultato "accusatorio". La prima cosa che voglio specificare è che la domanda si riferisce a uno svezzamento effettuato al 100% con prodotti conservati. 

Io ho dato un po' di "fruttini" ai miei figli ma quello che a me lascia basita è vedere nutrire bambini per sei mesi interamente con prodotti conservati. Devo dire che nello svezzamento dei miei figli sono stata facilitata dalla scelta di non dare proteine animali fino all'anno seguendo lo svezzamento naturale dei pediatri Mezzera e Proietti, in questo modo non avevo il problema della "provenienza sicura" della carne e del pesce.

E' un tema su cui sto riflettendo molto, nel senso che mi sto ponendo diverse domande: ma penso che (in generale) la nostra società stia un attimo travisando quelle che sono le "radici!" dell'uomo, quei pilastri senza il quali l'essere umano (che ricordiamocelo è un mammifero) possa stare bene a 360° gradi. Ben venga il progresso scientifico, tecnologico etc... ma alcune cose come il cibo e il movimento dovremmo secondo me (e ripeto secondo me) mantenerle più "autentiche". Forse ripeto, è un mio limite e una mia sovrastruttura, ma a istinto penso che non abbia senso nutrire in toto un bambino con prodotti conservati e secondo me se facessimo la prova noi, quindi di mangiare per un mese al 100% con prodotti conservati e poi un mese per l'80% con cibo fresco noteremo subito la differenza in termini di energia.

Il cibo è la nostra benzina, come per una macchina. Se diamo quotidianamente a colazione latte formulato vaccino e biscotti con zucchero uova e burro, a pranzo un omogeneizzato e farine arricchite con dolcificanti, a merenda lo yogurt o il fruttino e a cena idem come il pranzo. E' chiaro che i bambini arrivano a due anni che non mangiano nulla se non il Fruttolo, non hanno mai provato il gusto vero del cibo, non sanno che le zucchine non hanno il gusto dell'omogeneizzato confezionato di zucchine.

E non è solo questione di gusto, secondo me (e secondo i pediatri che seguo) un bambino nutrito al 100% con cibo conservato difficilmente non avrà muco perenne e manifesterà probabilmente più difficoltà di una guarigione veloce in caso di virus e batteri.

Poi ci sono situazioni famigliari davvero difficili, in cui capisco che sia difficile anche solo pensare cosa preparare per il proprio figlio (e per se stessi): nel mondo purtroppo ci sono tante, tantissime variabili e talvolta è meglio fare un passo indietro per riuscire a farne dieci avanti, è giusto ed è logico. 

Per il resto sono convinta che un'alimentazione al 100% basata su cibi confezionati non possa essere che deleteria e ci dovrebbe essere più informazione in merito.

Grazie come sempre 

Giulia

 

La prima domanda che sorge spontanea è: “Perché dovrei preparare io le pappe invece che comprarle?”

Comodi sono comodi (ma sarà vero?). Vai al super, li infili nel carrello e via. Tutto è pronto per la pappa! Tuttavia sono sempre di più le mamme che decidono di abbandonare gli omogeneizzati confezionati. Si tende sempre di più a preferire uno svezzamento più naturale, meno chimico, e noi di mammapretaporter condividiamo questa filosofia. Anche perché, suvvia, basta un passaverdure o un piccolo frullatore per dire per sempre addio ai vasetti confezionati. Un brodo si congela, per cui volendo si cucina una volta a settimana e in tutti gli altri pasti lo si scongela. 

La domanda che sorge spontanea è: ma ci sono ancora genitori che danno omogeneizzati ai pasti? Com'è possibile che ritieniamo un vasetto con cibo preparato più sano di quello fatto in casa?

I pediatri sostenitori degli omogeneizzati (il dubbio sul fatto di aver come regalo una vacanza alle Maldive sorge spontanea), consigliano gli omogeneizzati perchè i prodotti per l'infanzia sono infinitamente più controllati di quelli che troviamo al supermercato o anche dal macellaio di fiducia: questo è assolutamente vero. Infatti tutti i prodotti per bambini sono sottoposti a severi controlli e le aziende produttrici sono obbligare a sottostare a standard di qualità molto più elevati. 

Ma la soluzione c'è ed è semplice: basta acquistare anche solo per i piccoli, prodotti di agricoltura biologica. Costano di più ma sicuramente pragonando la spesa omogeneizzati e spesa nel negozio bio risparmierete e non solo, preparerete un prodotto fresco. 

Perchè diciamocelo, com'è possibile che riteniate idoneo al vostro piccolo della carne cucinata, messa in un vasetto e conservata fuori dal frigo? Qui non serve una scienza, basta davvero guardare in faccia la realtà e avere un po' di fiducia nella propria capacità di raziocinio. 

Perchè non abbiamo più fiducia nelle nostre capacità di crescere e quindi di nutrire i nostri figli: dalla nascita all'allattamento, tutti sanno più di noi cosa è meglio per nostro figlio. Così non sappiamo se avremo latte, non possiamo fare a meno di chiamare il pediatra dopo 2 ore di febbre di nostro figlio e abbiamo bisogno di comprare per lui cibo fatto da altri, perchè noi non sappiamo prepararlo? Ma sinceramente, vi pare normale? Ma mamme, dov'è finita la nostra fiducia? Modernità non vuol dire perdita di fiducia in noi stesse! Abbiamo sotterrato il nostro istinto materno che sappiamo esistere, la scienza lo conferma. Così bambini vitali, sani e dalla grande volontà e spirito di iniziativa devono essere etichettati come iperattivi dallo specialista, così per andare al ristorante abbiamo bisogno del tablet, perchè non sia mai che nostro figlio ci faccia fare brutta figura. Ma perchè abbiamo questa esigenza di controllo totale, questo bisogno di etichette e di delegare a terzi la crescita dei nostri figli. Siamo capaci, siamo competenti, abbiamo grandi risorse, basta un po' di voglia di mettersi in gioco e fiducia in noi stessi. 

Ma torniamo agli omogeneizzati: anche noi diciamo no agli omogeneizzati. E questi sono i motivi alla base della nostra decisione. 

- Innanzitutto, com'è possibile come detto prima che un cibo conservato a temperatura ambiente sia più sano di uno cucinato fresco di provenienza biologica? 

- Pensiamo a noi stessi prima che ai bambini: non preferiamo di gran lunga un piatto fresco, cucinato al momento, e un ingrediente appena colto piuttosto che quei cibi precotti o confezionati che spesso o non sanno di nulla o hanno sapori eccessivamente enfatizzati? Lo stesso vale per i bambini! Se fanno brutte facce quando messi di fronte al cucchiaino di pappetta verdognola un motivo ci sarà. Provate con una purea fatta in casa e vedrete la reazione.

- Le mamme che scelgono di svezzare con cibi preparati con le loro mani i loro bambini sono attente alla provenienza degli ingredienti. Allevamenti e coltivazioni biologici sono sempre da preferire, per non incorrere in dannosissimi pesticidi (o, nel caso della carne, a tutti quegli antibiotici con cui vengono nutriti gli animali e no, non basta il macellaio di fiducia). 

- Nei vasetti si trovano sì i cibi già pronti, apparentemente "sani e nutrienti". Ma c'è da dire che durante il processo di omogeneizzazione gli ingredienti perdono gran parte dei loro valori nutrizionali e delle loro proprietà. Optare per cibi preparati in casa con ingredienti scelti significa assicurare al proprio bambino il cibo più sano e nutriente al mondo - non date retta a tutti i reclame!

- La freschezza degli ingredienti, inesistente nei prodotti confezionati, non è da sottovalutare: oltre appunto a mantenere i nutrienti e le proprietà, i prodotti freschi sono molto più digeribili. Soprattutto per i piccoli stomaci!

- Gli omogeneizzati sono la scelta più "comoda", e i pasti del bambino sono meno stressanti (siamo sicuri?), ma c'è da dire che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità i bimbi già dopo i 6 mesi sono pronti a digerire i cibi veri, solidi, e non solo le pappette. Perché intralciare questo loro sviluppo? Sicuramente il vostro pediatra saprà consigliarvi la dieta e i cibi più salutari. Scopri la nostra sezione dedicata all'autosvezzamento. 

- Rinunciare agli omogeneizzati confezionati spaventa le mamme, che pensano di rinunciare così alla comodità. Ma non è assolutamente vero. "Perdere" qualche minuto in più in cucina significa guadagnarlo eliminando il tempo passato al supermercato di fronte ai barattoli da scegliere, insieme a quello passato davanti alla raccolta differenziata per dividere al meglio le confezioni (carta, plastica, alluminio, vetro: quanta roba!), così inquinanti (oltretutto!).

- Motivo frivolo (ma non troppo): l'economia. Sapete quanto costano al chilo gli omogeneizzati da supermercato? Un occhio della testa! Parliamo di circa 30/40 euro per quelli di carne e di circa 10 per quelli di frutta. I prodotti freschi che invece si utilizzano per preparare la pappa fatta in casa sono spesso gli stessi che stanno anche sulla tavola degli adulti, e al di là di tutte le considerazioni il costo alla fine sarà drasticamente ridotto.

- Ultimo ma non ultimo, i cibi hanno un'energia: la medicina cinese lo sostiene da millenni, ma ormai la moderna fisica quantistica lo conferma. Un alimento crudo non ha la stessa energia di uno cotto, che non ha la stessa energia di uno confezionato. Facciamo si che i nostri piccoli, ma anche noi (e i figli sanno insegnarci tantissimo sul vivere secondo natura) possano beneficiare di una pappa appena fatta, fresca e piena di energia. 

- Noi riteniamo, seguendo l'approccio di pediatri come Luciano Proietti, Simona Mezzera e Leonardo Pinelli, che sia fondamentale per la salute del bambino che la sua alimentazione almeno fino all'anno sia basata su latte di mamma o latte formulato a base vegetale (questo fino ai due anni) e alimenti principalmente vegetali, quindi lo svezzamento dovrebbe essere quasi privo di proteine animali. Non utilizzando carne, pesce, latticini, uova e omogeneizzati potremo risparmiare davvero tanto e acquistare prodotti bio almeno per il nostro bambino. Qui spieghiamo i 5 errori dell'alimentazione infantile

Qui trovi in allegato il nostro calendario dello svezzamento e sul nostro libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme edito da Mental Fitness Publishing, trovi l'approccio naturale allo svezzamento sviluppato con il pediatra omeopata Luca Roasio

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Ci sono sere in cui hai piacere di mangiare qualcosa di gustoso e particolare ma la voglia e il tempo sono ai minimi storici. Per questo nel mio "repertorio" di ricette c'è questa che vi sto per raccontare. E' sana e semplicissima da fare ma sopratutto è un pasto completo perchè sono presenti carboidrati con il cus cus, proteine con le lenticchie e vegetali con le verdure. Le verdure in questo caso sono surgelate (non mancano mai in casa nostra!!!) Contorno Fantasia della Orogel, le lenticchie sono quelle in scatola dell'Esselunga (anche in questo caso piuttosto che una fetta di prosciutto meglio delle lenticchie in scatola no???) e il cus cus è chiaramente quello precotto ma integrale di Alcenero. Come sappiamo dall'unione di cereali integrali e leguminose otteniamo una catena di aminoacidi completa indispensabile per il nostro benessere.

Il segreto del piatto è il meraviglioso mix di spezie che ho utilizzato: si chiama Baharat (mio figlio dice che questa spezia sa di salciccia), in realtà non saprei dirvi di preciso cosa mi ricordi, ma posso assicurare che rende tutto buonissimo. Il mio "spacciatore" ufficiale di spezie è La Fenice Occitana, dalla quale acquisto sempre online con grande soddisfazione. 

Ecco allora come realizzare una cena medio-orientale in 5 minuti: cus cus con lenticchie e verdure in 5 minuti

 

 

Giardinaggio in inverno con i bambini

Mercoledì, 24 Febbraio 2016 09:23

Anche i vostri giardini in inverno diventano un po' tristi? E le piantine aromatiche tendono a perdere quel bel verde acceso che in estate rende la casa un po' più allegra? Non disperatevi, ma soprattutto armatevi di un po' di buona volontà e divertitevi a fare i giardinaggio con i vostri piccoli che troveranno l'attività estremamente rilassante e interessante.

I nostri consigli per il giardinaggio in inverno con i bambini: ecco alcuni progetti per darsi alla cura delle piante e del giardino anche nei mesi meno caldi!

1. Appoggiati al davanzale o a decorare come centrotavola: i terrari sono carinissimi, e possono essere realizzati durante tutto l'anno! Bastano dei contenitori di vetro o in plastica, dei sassolini, della terra e delle piantine che non soffrano il freddo, come le succulente o la tillandsia. Riempite per 1/4 il barattolo di terriccio, fate uno strato di sassolini e incastrate tra essi la tillandsia (o le succulente, fate voi). E scatenate la fantasia: qui hanno usato degli omini Lego, e il risultato è bellissimo!

foto 1 http://www.brit.co/lego-terrariums/


2. Spesso ci si dimentica di innaffiare le erbe aromatiche, ed è proprio questa la causa della loro morte prematura che spesso ci affligge, vero? Con questa soluzione non rischierete più di doverle gettare! Appoggiare una bottiglia tagliata con il collo dentro un barattolo di vetro e una stringa: non serve altro! La bottiglia fungerà da vaso (riempita di terra e semi, o addirittura con la piantina già cresciuta, da cui parte una stringa che si appoggia sul fondo dell'acqua, come una radice artificiale!), mentre il barattolo riempito d'acqua agirà da serbatoio.
Unico accorgimento: i primi giorni è meglio comunque annaffiare dall'alto (noterete infatti che la terrà rimarrà secca), ma nel momento in cui le radici delle piantine iniziano ad attaccarsi alla stringa il gioco è fatto!

foto 2 http://www.littleprojectiles.com/2010/05/self-watering-glass-planters.html


3. Siete amanti dello zenzero? Buona notizia: è semplicissimo da fare crescere in casa, anche d'inverno. Basta tenerlo a in una zona calda della casa, non necessariamente esposto alla luce diretta (anzi, nei primi tempi meglio proprio evitarlo). Tenete da parte un pezzetto del vostro zenzero, meglio se ricco di germogli (spuntano velocemente, vero?). Prendete un barattolo o un vasetto, riempitelo di terriccio per 3/4 e appoggiatevi sopra lo zenzero, premendolo, con la parte più ricca di germogli verso l'alto. Annaffiatelo bene e assicuratevi che rimanga umido (anche se è molto forte e resiste alla siccità). In men che non si dica vedrete spuntare i germogli!

foto 3 http://dreamstateinspiration.blogspot.it/2012/03/grow-your-own-ginger-at-home.html


4. Proprio non ce la fate, a non far morire le vostre piantine aromatiche? Beh, per non sprecarle una soluzione c'è. Prima che secchino, tagliate bene le foglioline e i rametti e preparatevi a congelarle. Ma non nei soliti sacchettini: in freezer spesso le erbette diventano marroncine, oppure si strinano. Prendete un blocco per i cubetti di ghiaccio e riempite gli spazi con dell'olio d'oliva nel quale immergerete le vostre erbe.
In questo modo otterrete dei cubetti di olio aromatizzato ghiacciato, da poter utilizzare ogni volta che vorrete per i soffritti o come base per i vostri piatti. Geniale, no?

foto 4 http://www.thekitchn.com/freeze-herbs-in-olive-oil-173648


5. Se invece preferite essiccare le vostre erbe e i fiori del vostro giardino, basta un po' di manualità e un po' di amore per il fai da te: con qualche vecchia cornice e delle zanzariere potete creare il vostro personalissimo essiccatoio!

foto 5 http://fresheggsdaily.com/2013/05/diy-tiered-herb-drying-rack-using.html


6. Se vi manca l'aria tropicale in inverno non disperate. Sapete che l'ananas è un'ottima pianta da far crescere in appartamento? Basta piantare il ciuffo!
Prendete il ciuffo con le mani e torcetelo, in modo da restare con le foglie e una piccola parte del midollo dell'ananas. Staccate i primi due livelli di foglie (in modo che nell'acqua non si bagnino) e immergete il tutto in un bicchiere d'acqua (lasciando che le foglie si appoggino sul bordo, per far sì che si bagni solo il cuore). Lasciate per qualche giorno alla luce per fare sviluppare le radici. Dopodiché, preparate dei vasetti con dei sassolini per drenare e del terriccio e piantate il ciuffo. Mantenete ben umido e voilà!

foto 6 http://www.17apart.com/2013/02/how-to-plant-grow-pineapple-top.html)

 

7. Anche i tulipani sono semplicissimi da coltivare in casa. Bastano un vaso di vetro, dei sassolini e il bulbo. Riempite la base del vaso di sassi, appoggiate il bulbo, copritelo con altri sassi e aggiungete acqua fino alla base del bulbo. Lasciate il vaso in luogo buio (per simulare il loro "letargo") per circa 4/6 settimane e spostatelo poi alla luce! Bellissimi.

foto 7 http://www.thesassylife.com/forcing-bulbs-growing-tulips-in-a-vase/


8. Uscite all'aria aperta, stavolta, e costruite insieme ai bambini questo divertentissimo hotel per insetti! Non tutti gli insetti vivono solo d'estate, no? Anche quelli invernali hanno bisogno di una casa! Con del bambù (perfetto perché cavo!), delle pigne, dei legnetti, del muschio e dei licheni incastrati in una scatola di legno si creerà l'ambiente perfetto per il riposo delle api, dei ragnetti, delle coccinelle e di tutti coloro che vorranno farsi spazio. Appendetelo in giardino, e vedrete quanto studio e divertimento per i bimbi!

foto 8 http://gardentherapy.ca/build-a-bug-hotel/

Prevenire è meglio che curare. Meglio ancora: prevenire con la medicina naturale è meglio che curare chimicamente. Vero? Noi lo sappiamo bene, e lo sosteniamo da sempre. Non solo in caso di malattie e malanni, ma anche quando il nostro organismo è sotto attacco di qualcosa che sembra leggero o innocuo ma non lo è: le allergie.

Come vi abbiamo detto, già un paio di mesi prima che compaiano i sintomi e gli attacchi delle allergie causate dai pollini è possibile iniziare a prevenire questi fastidiosi disturbi. Ma anche nel momento in cui questi compaiono, è preferibile ricorrere a terapie naturali, senza effetti collaterali e molto più dolci delle solite pasticche. Come? Con qualche accorgimento nella vita quotidiana. Ma anche con l'aiuto di qualche olio essenziale!

Diffondetene in casa nei due mesi precedenti la primavera, oppure fate frequenti bagni disciogliendone le gocce in acqua: preparerete al meglio l'organismo di grandi e piccini agli attacchi primaverili così antipatici (e, non guasta, per avere sempre un buonissimo profumo in tutte le stanze!).

Ecco come prevenire e combattere le allergie con gli oli essenziali: dalla citronella alla lavanda, le essenze delle piante vengono in aiuto per limitare gli attacchi allergici primaverili, attraverso l'aromaterapia

- Un ottimo rimedio naturale contro le allergie è la Lavanda. Il suo olio, attraverso l'assunzione per via aromaterapica, oltre ad essere antibatterico, antimicotico, analgesico, antinfiammatorio, antisettico, calmante, sedativo e cicatrizzante è un potente antistaminico: non appena lo applicherete il sollievo sarà immediato!
Potete scegliere di diffonderla nell'ambiente (attraverso un diffusore, una quindicina di minuti ogni paio d'ore), oppure frizionarla sui polsi (un paio di gocce), inalarla (spalmandone qualche goccia sulle mani e respirando con le mani a coppa, oppure su di un fazzoletto) oppure addirittura assumerla per via orale (due o tre gocce in olio di cumino o nel miele, un paio di volte al giorno).

- Una combinazione vincente è il trio Lavanda, Limone e Menta Piperita: le loro azioni antistaminiche, antinfiammatorie, analgesiche e decongestionanti se mischiate sono ottime contro gli attacchi.
Di nuovo, si può decidere di diffonderle nell'ambiente, oppure respirarle emulsionate su polsi o nuca. Perché non creare un piccolo roll-on combinando i tre oli (25 gocce per tipo), mischiati a dell'olio di mandorla o avocado, da tenere sempre con sé per fruirne in caso di attacco?

- Ricca di azulene, sostanza che contrasta l'istamina rilasciata dal corpo sotto attacco dei pollini, è la Camomilla Blu. Oltre ad agire sull'organismo, è ottima in caso di eruzioni cutanee, irritazioni, sfoghi e gonfiori!
L'assunzione, anche qui, può avvenire in attraverso inalazioni oppure miscelata con un'olio base come quello di girasole e spalmata su tutto il corpo (15 gocce per 100 ml di prodotto).

- Diffondere in casa l'olio essenziale di Citronella o di Limone prepara benissimo il corpo alla primavera: tra le sue proprietà (oltre ad allontanare le zanzare, si sa, e ad essere perfetto antisettico) si trova la capacità di stimolare il sistema nervoso e di dare all'organismo calma e tranquillità.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

I prodotti No-Muh

Martedì, 23 Febbraio 2016 12:10

Conoscete Vegusto? Si tratta di un'azienda alimentare attentissima alla salute, che da sempre propone alternative vegetali a chi la carne e i derivati proprio non li sopporta.

Per gli amanti del formaggio Vegusto ha una bellissima novità: un'alternativa al formaggio priva di latte, glutine e soia, assolutamente vegan e adatta agli intolleranti e decisamente deliziosa. Si tratta del loro No-Muh, un prodotto 100% vegetale che gli amanti dei prodotti caseari potranno finalmente gustarsi senza rimori di coscienza!

Con Vegusto l'alternativa al formaggio è vegetale: tutti i prodotti No-Muh per non rinunciare al gusto dei latticini mantenendo una dieta sana e vegan!

Non preoccupatevi più del colesterolo: No-Muh ne è privo! Così come lo è di lattosio, ingredienti di origine animale, olio di palma e caseina. Non solo: è molto più dietetico del formaggio tradizionale, contenendo meno grassi e (decisamente) meno calorie.

Oltre ai benefici per l'organismo e all'attenzione per l'ambiente e il mondo animale, con i formaggi No-Muh di Vegusto è possibile non rinunciare a nulla a tavola. La varietà dei prodotti, che va dai formaggi al coltello a quelli spalmabili fino a quelli da fondere, è davvero ampia! Quindi dite addio al senso di rinuncia.

Il classico No-Muh si presenta come un panetto da tagliare ogni volta che si vuole. Da quello al gusto di gorgonzola arricchito con aroma di funghi  a quello per gli amanti del parmigiano, da quello che ricorda lo svizzero formaggio con i buchi fino a quello arricchito con le noci o con le erbette più deliziose. E per chi fosse allergico a mandorle e carragenine, Vegusto ne propone ora uno adatto anche per loro!
Da tagliare a fette per insaporire sandwich o spuntini al volo o da fare a cubetti per arricchite le insalatone, il No-Muh classico è davvero versatile.
Ma per non farsi mancare nulla, sullo shop di Vegusto possiamo trovare anche la versione per i piatti caldi, alternativa vegana alla raclette.
E per piatti super filanti il No-Muh Melty è la soluzione perfetta: dolce e cremoso, è ottimo sulla pizza, nei panini caldi e nei toast, sul pane come fosse burro e in tutte le ricette che prevedrebbero i formaggio filante (Provatelo nella pasta al forno!).

Oltre al classico No-Muh Melty c'è poi la versione rivista: la nuova crema vegana è stata pensata apposta per il forno, per creare con il grill quella fantastica e irresistibile crosticina a cui i vegani pensavano di rinunciare.

Ma non manca nemmeno il classico piatto invernale che scalda pance e cuori: la fonduta! Diluendo il formaggio No-Muh per fonduta con latte di soia o acqua, scaldando il tutto in un pentolino o nei classici padellini per fonduta, si ricreerà la stessa consistenza del formaggio e il tipico sapore dei dolci filamenti nei quali immergere crostini e patate!

Tutti i prodotti No-Muh di Vegusto si conservano fuori dal frigorifero per 48 ore.

E fidatevi del marchio: è certificato V-Label dall'unione europea vegetariana!

Sara Polotti

Non abbiamo mai nascosto il nostro amore per gli oli essenziali. Spesso vi parliamo delle loro proprietà, dell'utilizzo in aromaterapia, dei loro buonissimi profumi. Ma anche ad un semplice livello cosmetico gli oli essenziali diventano un ottimo strumento!

Solo un paio di gocce del vostro olio essenziale preferito, o di quello che in quel particolare momento vi risulta più efficace, perché stanche, spossate o raffreddate, può dare la giusta carica alla giornata. 

Ma sapete che esiste un modo ancor più carino (e che potenzia anche la durata del profumo) per portare gli oli sempre con voi in modo da potere beneficiare della scia del loro profumo lungo tutta la giornata?

Ecco come fare un ciondolo per diffondere gli oli essenziali: con materiali che ne trattengono il profumo, DIY per realizzare un bellissimo oggetto che d'ora in poi vorrete indossare sempre

Innanzitutto procuratevi dell'argilla o della terra cotta, una formina per biscotti tonda o a vostra scelta, una cannuccia e una corda (o una collanina sottile).

Stendete bene l'argilla in maniera uniforme, come fosse della pasta fatta in casa, lasciandola di uno spessore di circa 3 millimetri.
Prima di tagliare le forme dei vostri ciondoli, passate sull'argilla un pattern a vostra scelta a rilievo (come i timbrini con le lettere, delle foglie che lascino le venature, una moneta: sbizzarritevi!), e procedete quindi a premere la formina circolare sull'argilla, ritagliandone dei ciondolini.

foto 1 http://www.mommypotamus.com/make-diffuser-necklace-essential-oils/


Con la cannuccia o con la punta di una penna create un buchino sulla parte superiore del ciondolo, e mettete da parte in attesa dell'asciugatura, lasciando i ciondoli appoggiati su della carta forno per far sì che non si appiccichino.
Pazientate un paio di giorni, e quando l'argilla sarà completamente asciutta potrete procedere a infilare il ciondolo nella collanina. Voilà! Aggiungete un paio di gocce di olio essenziale a vostra scelta e potrete portarvi il profumo appeso al collo o al polso per tutta la giornata.

foto 2 http://www.mommypotamus.com/make-diffuser-necklace-essential-oils/


Non limitatevi a ciondoli circolari. Ad esempio, arrotolando un quadratino d'argilla attorno ad un lungo stuzzicadenti, potrete ottenere una barretta davvero bellissima, da infilare in una collanina sottile per un effetto super glamour.

foto 3 http://thelovelydrawer.com/diy-neck-candy/


Ma guardate quante forme semplicissime eppure dall'effetto meraviglioso ci sono. Non frenate la fantasia, e magari mettetevi a farne a bizzeffe con i bimbi, per realizzare dei regali homemade che saranno apprezzatissimi ad ogni occasione.

foto 4 http://brika.pressly.com/latest/359-an-indigo-beads-diy

foto 5 http://www.delightedmomma.com/2012/01/diy-geometric-necklace-pendant.html

foto 6 http://www.delightedmomma.com/2012/05/diy-half-circle-polymer-clay-necklace.html

foto 7 http://weekdaycarnival.blogspot.it/2011_09_01_archive.html

foto 8 http://www.treehugger.com/style/artist-maria-moyer-creates-plankton-inspired-porcelain-jewelry-for-loomstate-photos.html

 

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No, io non porto i miei figli al circo

Lunedì, 22 Febbraio 2016 21:45

E' arrivato il circo. Tendoni colorati, aria di festa, animali esotici mai visti da sbirciare al di fuori di questo, lunghe code, giullari che distribuiscono i biglietti ai semafori. Che gioia. Che gioia per noi. Eh si perchè tutti gli amici dei miei figli vanno a vedere il circo, vanno a vedere i cammelli e gli elefanti nei loro recinti, e i loro genitori mi chiedono "Voi quando andate al circo?".

No, noi non andiamo al circo. E il motivo è uno solo: non vado ad alimentare un mercato di violenza inaudita. Perchè non ha alcun senso che un animale che deve vivere in un ambiente come la savana a 40 gradi sia in provincia di Milano a Febbraio a 2 gradi centigradi. Perchè per un'ora di pseudo divertimento quelle creature vivono prigioniere da anni, perchè sono picchiate, maltrattate e vivono in prigione per far piacere a noi. Tanto vale prenderle a pedate e lanciargli le pietre no? Magari i bambini si divertono di più! 

Siamo qui, tutti scandalizzati nel vedere una persona che lancia un gattino al di fuori della recinzione, condividiamo sui social cani maltrattati e poi... andiamo a vedere lo spettacolo dove viene messa in mostra la violenza, anzi peggio, la violenza mascherata e sopratutto prolungata a di cui è capace l'uomo. Il peggio.

Se, diciamo, non ci andrei con mio marito o con le mie amiche, ancor di più non ci porto i miei figli: la mia grande subito mi ha chiesto di andare a vedere il circo e quando le ho detto "no" chiaramente si è indisposta. Le ho così spiegato che i leoni, gli elefanti, le giraffe e tutti gli altri animali hanno il diritto di vivere con la loro mamma e il loro papà, con i loro piccoli e sopratutto nel loro ambiente; ho raccontato loro del freddo che patiscono qui, e della violenza che quotidianamente subiscono. E vengono sottoposti a tutto questo perchè noi paghiamo per andarli a vedere, quindi i proprietari dei circhi continuano a fare questo lavoro terribile. Sia lei sia il piccolo sono rimasti molto colpiti dal mio racconto, e subito hanno chiesto se potevamo chiamare la polizia per far si che gli animali non venissero più picchiati. I bambini capiscono subito, la loro mente pulita e autentica comprende immediatamente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. 

Il giorno successivo fuori da scuola tutti parlavano del circo: la mia grande ha sentito il desiderio di spegare a grandi e bambini la violenza che sta dietro a questa macchina da soldi e che pagando il biglietto ci rendevamo anche noi complici di tutto ciò. Gli altri bambini sono rimasti colpiti e guardavano le mamme con curiosità, come per chiedere spiegazioni: queste ovviamente hanno negato tutto.

Siamo allora tornati a casa e i miei figli erano parecchio scocciati, io ero la mamma rompipalle che non da la Coca e non li porta al circo. Ho così fatto vedere loro questo video, e invito anche voi a farlo: è giusto che i bambini a partire dai 5-6 anni siano consapevoli e comprendano le nostre scelte. E' giusto secondo me lavorare sui valori, sulla coscienza e consapevolezza per crescere una generazione vera, rispettosa e civile. 

Papavero3

Un hummus colorato che conquista non solo il palato ma anche gli occhi. Perfetto come antipasto per il pinzimonio ma anche come crema spalmabile da inserire nei panini: è davvero una ricetta super equilibrata perchè contiene carboidrati, proteine e vegetali, insomma, è davvero unica. 

Come preparare l'hummus di zucca: la ricetta dell'hummus arancione buona e bilanciata

 

 

Sara

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Cecilia

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