Si può mangiare la burrata in gravidanza?

Mercoledì, 13 Settembre 2023 15:32

Avevamo già parlato dei formaggi in gravidanza, ovvero di quali siano consentiti e quali no.

Ma nello specifico non ci eravamo soffermate sulla burrata, che vale tutto un discorso a sé. Perché?

Perché di fatto si tratta di mozzarella, ma allo stesso tempo è un formaggio umido e quindi difficilmente classificabile. La risposta tuttavia è semplice: sì, la burrata in gravidanza si può mangiare, ma se risponde a questi requisiti.

Il rischio

Durante la gravidanza, è fondamentale fare attenzione a cosa si mangia per garantire la salute della madre e dello sviluppo del feto.

La burrata (così come la stracciatella) è un formaggio a base di latte fresco, simile alla mozzarella, ma con un cuore cremoso. La principale preoccupazione quando si tratta di formaggi durante la gravidanza è il rischio di listeriosi, una infezione alimentare causata dal batterio Listeria monocytogenes.

La Listeria monocytogenes può essere pericolosa per le donne in gravidanza poiché può attraversare la barriera placentare e danneggiare il feto. Pertanto, è importante evitare i cibi che potrebbero essere contaminati da questo batterio.

Il latte pastorizzato

Detto questo, la burrata - come molti formaggi freschi - è spesso realizzata con latte pastorizzato, che è stato riscaldato a temperature sufficienti per uccidere i batteri nocivi, tra cui la Listeria.

Sai come funziona la pastorizzazione?

  1. Riscaldamento: Il latte viene riscaldato a una temperatura specifica, solitamente intorno ai 71-85 gradi centigradi, e mantenuto a questa temperatura per un periodo determinato. Questo calore uccide i batteri patogeni, come la Listeria monocytogenes e la Salmonella, che potrebbero essere presenti nel latte crudo.

  2. Raffreddamento: Dopo la fase di riscaldamento, il latte viene rapidamente raffreddato. Questo processo di raffreddamento rapido impedisce la ricrescita dei batteri nocivi dopo la pastorizzazione.

  3. Conservazione: Il latte pastorizzato può essere utilizzato per la produzione di formaggi come la burrata. Tuttavia, è importante mantenere il latte e i prodotti derivati refrigerati a temperature sicure per prevenire la proliferazione di batteri.

Burrata sì, burrata no: quando consumarla in gravidanza

Per essere sicuri di consumare burrata sicura in gravidanza, è fondamentale verificare l'etichetta del prodotto e assicurarsi che il formaggio sia stato preparato con latte pastorizzato.

Inoltre, è importante conservare la burrata in modo adeguato. Mantenere il formaggio in frigorifero a una temperatura sicura può aiutare a prevenire la crescita dei batteri nocivi. Assicurarsi di consumare la burrata prima della data di scadenza consigliata è un altro passo importante per ridurre il rischio di contaminazione, così come consumarla tutta in una volta nel momento in cui si apre la confezione, per evitare di riporla in frigorifero nella maniera scorretta.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Soffri di gonfiore frequente, stitichezza o diarrea?

Il problema potrebbe risiedere nel tuo intestino, causato da una dieta scorretta, dallo stress o da un'infestazione parassitaria. Tutto ciò può portare anche a soffrire di sensibilità alimentare, affaticamento e condizioni autoimmuni.

Fortunatamente, esistono farmaci sintetici in grado di risolvere il problema. Tuttavia, presentano un lato negativo: possono causare effetti collaterali come mal di testa e disturbi del microbiota intestinale. Ecco perché è consigliabile utilizzare integratori naturali come Nemanex. Ma perché dovresti sceglierli?

Migliorata digestione

Questi integratori naturali contengono antiossidanti, fibre ed erbe in grado di eliminare parassiti e tossine che causano problemi intestinali. Inoltre, favoriscono la produzione di enzimi che contribuiscono a scomporre proteine, grassi e carboidrati complessi.

Inoltre, alcuni integratori naturali contengono curcuma e zenzero, che hanno proprietà anti-infiammatorie. Tali integratori alleviano l'irritazione dello stomaco. L'assunzione di integratori naturali può alleviare i sintomi se soffri di sindrome dell'intestino irritabile, un disturbo digestivo.

Migliorato microbioma intestinale

Il tuo tratto gastrointestinale contiene milioni di funghi, protozoi, batteri e virus. Il microbioma è dove vivono i microrganismi. La maggior parte di questi microrganismi è essenziale per la salute del tuo intestino. Cambiamenti nella dieta, l'uso di antibiotici o infezioni possono causare squilibri.

Gli integratori naturali introducono prebiotici e probiotici e riducono microrganismi dannosi, ristabilendo l'equilibrio del tuo microbioma intestinale. Di conseguenza, avrai un migliore assorbimento dei nutrienti. Tuttavia, mantenere l'equilibrio del microbioma è un processo continuo che richiede una dieta adeguata, idratazione e regolare esercizio fisico.

Controllo del peso

L'assunzione di integratori naturali può anche aiutare nella gestione del peso. Gli integratori, infatti, puliscono il tuo intestino e regolano l'appetito. Questo avviene perché, una volta detossificato, il tuo intestino può regolare gli ormoni della fame. Di conseguenza, ridurrai l'apporto calorico.

Inoltre, un intestino detossificato può stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, riducendo picchi e cali associati a cattive abitudini alimentari. Tuttavia, è consigliabile consultare il tuo operatore sanitario prima di utilizzare integratori naturali per la perdita di peso. La consulenza è essenziale a causa della complessità della perdita di peso, che può richiedere approcci diversi.

Chiarezza mentale

A volte ti senti confuso o privo di motivazione? Un intestino poco sano e una dieta scorretta sono tra le cause. L'assunzione di un integratore naturale depurativo può risolvere il problema senza effetti collaterali. Questi integratori hanno proprietà anti-infiammatorie. Di conseguenza, eliminano l'infiammazione intestinale e alleviano i sintomi della confusione mentale. Il sollievo che deriva da un intestino pulito e sano migliorerà il tuo umore, consentendoti di pensare chiaramente.

Aumento dei livelli di energia

L'assunzione di tali integratori aumenta i tuoi livelli di energia. Questo accade grazie al miglior assorbimento dei nutrienti e al metabolismo migliorato. Può anche essere associato a un livello di zucchero nel sangue equilibrato, grazie a un intestino pulito. Inoltre, un sonno di qualità dovuto a un intestino sano ti lascerà anche pieno di energia. Come precauzione, assicurati di non fare affidamento su questi integratori per aumentare i tuoi livelli di energia.

Un intestino sano influenza la digestione, l'assorbimento dei nutrienti, l'immunità e la chiarezza mentale. Purtroppo, l'intestino è suscettibile a condizioni causate da una dieta scorretta, lo stress o cattive abitudini alimentari. Sebbene alcuni farmaci sintetici possano aiutarti a guarire, il loro utilizzo ha effetti collaterali. Ecco perché scegliere integratori naturali come Nemanex sarebbe la scelta migliore. Tuttavia, assicurati di consultare il tuo operatore sanitario prima di farlo.

 

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Adolescenti e brufoli, come eliminarli

Martedì, 12 Settembre 2023 14:42

Gli adolescenti spesso si trovano ad affrontare un problema comune: i brufoli. Questi piccoli disturbi della pelle possono causare disagio e influire sull'autostima dei giovani, anche quando non si tratta propriamente di acne (una condizione dermatologica più importante, che necessita di consulto medico).

Ma cosa sono i brufoli e come affrontarli in modo efficace?

Cosa sono i brufoli

I brufoli sono una condizione della pelle comune non solo in adolescenza, ma anche in età adulta.

Sono causati dai follicoli piliferi intasati da sebo e cellule morte della pelle. Questa condizione può essere più pronunciata durante l'adolescenza a causa dei cambiamenti ormonali che influenzano la produzione di sebo. Pertanto, è importante capire come prendersi cura della pelle per prevenire e gestire i brufoli.

Come affrontare i brufoli in adolescenza

Ecco alcuni consigli utili per attenuare i brufoli durante gli anni dell'adolescenza.

  1. Mantenere la pelle pulita: Lavare il viso con un detergente delicato può aiutare a rimuovere il sebo in eccesso e le impurità dalla pelle. Non serve però esagerare: basteranno due volte al giorno. Al contrario, lavando troppo la pelle il suo equilibrio lipidico ne risente, rischiando l'effetto contrario (ovvero l'aumento di brufoli).

  2. Idratazione: Usare una crema idratante a base acqua (e non olio) aiuta a mantenere la pelle ben idratata senza aumentare la produzione di sebo.

  3. Evitare di toccare il viso: Toccare il viso con le mani sporche può trasferire batteri e sporco sulla pelle, contribuendo all'insorgenza dei brufoli.

  4. Alimentazione equilibrata: Adottare una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cibi integrali può aiutare a mantenere la pelle sana. Evitare il consumo eccessivo di cibi ad alto contenuto di zucchero e grassi può contribuire a ridurre l'infiammazione della pelle.

  5. Evitare il trucco pesante: Se si utilizza il trucco, cercare prodotti a base d'acqua o etichettati come "non comedogenici" per evitare di ostruire i pori.

  6. Prodotti topici: L'uso di creme o gel a base di acido salicilico, perossido di benzoile o acido glicolico può essere utile per trattare i brufoli esistenti (che se trattati in maniera precoce e tempestiva possono essere tenuti sotto controllo molto più facilmente). Tuttavia, è importante consultare un dermatologo o una dermatologa prima di utilizzare tali prodotti, poiché potrebbero non essere adatti a tutti i tipi di pelle.

  7. Non spremere i brufoli: Sebbene possa essere tentante, schiacciare i brufoli può causare infezioni e cicatrici e peggiorare moltissimo la situazione. È meglio lasciare che si assestino naturalmente.

  8. Consultare un dermatologo o una dermatologa: Se i brufoli sono persistenti o gravi, è consigliabile consultare un dermatologo o una dermatologa, poiché potrebbe trattarsi di acne e non di semplici e passeggeri brufoli ormonali. Medici e mediche possono prescrivere trattamenti specifici o addirittura eseguire procedure come la terapia con luce pulsata.

 

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Chi desidera una pelle idratata e radiosa, dovrebbe conoscere i benefici che è in grado di donare la perfetta skincare routine. Passo dopo passo scopriamo i segreti della beauty routine, e i prodotti di cui è impossibile fare a meno per ottenere un risultato mirato.

Prodotti che non possono mancare per una skincare routine perfetta

Il segreto per avere una pelle perfetta e radiosa non è frutto di strane alchimie. Un incarnato luminoso è il risultato di uno stile di vita sano, di una corretta alimentazione ma, soprattutto, di un’appropriata e costante beauty routine. 

La giusta skincare è fatta di gesti e passaggi quotidiani, supportati dall’uso di specifici prodotti di cui è impossibile fare a meno per rispondere anche alle più basilari esigenze della pelle del viso. L’obiettivo è il benessere della pelle, ma è anche un modo affettuoso per dedicare un po’ di tempo a se stessi.

Per organizzare una perfetta beauty routine è necessario partire dalla base, considerando le necessità e le esigenze della nostra pelle, valutandone la tipologia, scegliendo di proteggerla dagli agenti esterni e idratandola a dovere. Una volta stabilite le priorità, sarà più facile scegliere i cosmetici adeguati, da utilizzare in un ordine ben preciso, usando prodotti di qualità e seguendo i consigli degli esperti come quelli della maison L'Oréal Paris.

Passo dopo passo ci si accorge che la beauty routine quotidiana si completa con facilità, dedicando circa 10 minuti del nostro tempo ai trattamenti della mattina così come a quelli della sera, utilizzando prodotti quali:

  • detergente viso;
  • tonico; 
  • siero viso;
  • crema viso per il giorno e per la notte;
  • scrub esfoliante
  • maschera per il viso.

Step by step, passaggi e prodotti della beauty routine

La pelle del viso deve essere detersa adeguatamente mattina e sera con un detergente, in grado di rispettare la tipologia della pelle così come il pH. Un passaggio come la detersione è importante per liberare la pelle dalle impurità, dalle cellule morte, dal make up, e prepararla ai trattamenti successivi. 

Se per una pelle sensibile è preferibile assicurarsi l’uso del latte detergente, non mancano le soluzioni solide, così come quelle in gel e l’innovativa proposta dell’acqua micellare, per una pulizia a 360 gradi.

A completare la fase della detersione è il tonico. Il prodotto aiuta la pelle a liberarsi dai residui di trucco o impurità, ma è anche idratante e rinfrescante. In base alla tipologia il tonico garantisce effetti antiossidanti, riequilibranti, astringenti o antinfiammatori.

Siero e crema viso, accoppiata vincente

Nella beauty routine perfetta non può mancare un’accoppiata vincente come quella composta da siero e crema viso, da applicarsi in questa precisa sequenza mattina e sera dopo la detersione. 

Il siero viso vanta un’interessante proposta ultra concentrata di principi attivi, formulati per stimolare, rivitalizzare, rassodare e combattere i segni del tempo. Di facile applicazione, grazie alla texture di facile assorbimento, il siero precede l’uso della crema.

Come il siero anche la crema viso ha innumerevoli declinazioni, e una composizione opportuna per le diverse tipologie di pelle, le funzioni, l’applicazione serale e quella del mattino. La gamma di prodotti considera proposte mirate come le creme nutrienti, idratanti, antiage e tanto altro ancora.

Un’attenzione specifica deve essere riservata al contorno occhi, zona particolarmente delicata e sensibile, scegliendo con attenzione siero e crema. 

Scrub e maschera

Al costante utilizzo di un detergente è importante abbinare l’uso di uno scrub. Il trattamento esfoliante deve essere eseguito con regolarità, almeno una volta a settimana, e consente di rimuovere le cellule morte e liberare i pori dalle impurità.
le maschere per il viso, grazie al mix di attivi presenti in forma altamente concentrata, sono la maniera più efficace per purificare, idratare, rigenerare o tonificare la pelle. Per un uso efficace è importante applicare la formula prescelta almeno una volta la settimana.

I migliori animali per bambini di 10 anni

Martedì, 12 Settembre 2023 07:44

Accompagnare la vita di vostro figlio con un animale domestico di cui si dovrà prendere cura e col quale poter giocare? Può essere una buona idea.

La presenza domestica di un cucciolo accresce infatti lo sviluppo emotivo del bimbo. ponendolo anche in una condizione di responsabilità nei confronti di un essere vivente. Tale responsabilità lo aiuterà sicuramente nella vita scolastica e, in futuro, anche in quella lavorativa. Un primo approccio per sentirsi grandi e poter compiere in autonomia delle scelte importanti.

Il gatto è un piacevole compagno di giochi

Amare un gatto è davvero molto facile, ma conoscere tutti i suoi bisogni potrebbe essere un po’ più complicato e sarebbe il caso di documentarsi, in quanto genitore, prima di affidare un cucciolo peloso ad un bambino piccolo.

Il gatto ha dei comportamenti che vanno capiti e spiegati ad un bambino, in modo che non ne risulti traumatizzato o affinché non vada incontro ad un pericolo, come essere morso o graffiato. Pur non intenzionalmente, il gatto può sentirsi minacciato da un piccolo essere umano e la sua reazione potrebbe risultare anche violenta.

Per il primo periodo, assicuratevi di essere sempre presenti quando vostro figlio tenta i primi approcci con il micio. In caso di vostra assenza da casa, cercate di isolare momentaneamente il gatto in un’altra stanza. Dopo poche settimane, sarete sicuramente in grado di lasciar giocare il bambino e il gatto in totale armonia e senza più la necessità di sorvegliarli.

Il cane è sempre il miglior amico del bambino

Un cane prevede sicuramente un impegno maggiore, dato che bisognerà portarlo a fare una passeggiata almeno tre volte al giorno, curarlo in ogni possibile aspetto e ovviamente giocarci!

L’affetto che un cane può dare a vostro figlio è sicuramente tra i punti di forza per consigliare questo tipo di animale al vostro pargoletto di casa, ma dovrete istruirlo nel migliore dei modi, affinché il loro rapporto sia di fiducia.

Le cure del cane prevedono anche una certa pulizia, soprattutto se vive diverse ore del giorno all’aperto. E sarebbe anche il caso di consultare la classifica collari antiparassitari per cani per capire quale scegliere, in modo da proteggere lui e la vostra famiglia.

Un cane è un amico che accompagnerà la crescita di vostro figlio per molti anni felici!

I conigli sono una valida alternativa

Se volete valutare un’alternativa, sappiate che i conigli possono essere animali da compagnia meravigliosi per i bambini di 10 anni per diverse ragioni. In primis, esprimono una dolcezza infinita e poi hanno un carattere decisamente mite. Non è affatto difficile che stabiliscano un legame affettivo molto forte con un bambino di quell’età, aiutandolo anche con precetti fondamentali come la cura di un animale e la responsabilità che ne deriva.

Sono la soluzione perfetta per chi non ha spazio a sufficienza in casa e magari non può permettersi di prendere un cane. Non ci sono i contro delle lunghe passeggiate anche durante le fredde giornate invernali e anche i costi legati al mangime sono decisamente contenuti.

Una supervisione, almeno iniziale, da parte dei genitori è comunque raccomandata anche in questo caso.

Pesci e tartarughe per bambini osservatori

Perché non valutare l’ipotesi di un pesce rosso o di una tartaruga per iniziare l’approccio “soft” con un animale domestico? Avere un animale di compagnia di questo tipo, stimolerà l’attenzione e le capacità di osservazione per vostro figlio.

Infatti, osservando i pesci nuotare nell'acquario o le tartarughe che si muovono con grazia, i bambini possono sviluppare una comprensione più profonda dell'ecosistema marino e imparare a rispettare la vita acquatica.

L’impegno da parte del bambino è sicuramente molto limitato e bisognerà più che altro fare in modo che dia da mangiare in modo regolare all’animale, sviluppando così il senso di responsabilità e la consapevolezza di non dover interferire in modo eccessivo con l’eco-sistema dell’animale.

L’allestimento stesso dell’acquario può essere un’attività stimolante che unisce bambino e genitore in modo particolarmente positivo.

Il criceto può essere il primo cucciolo

Una possibile scelta, per chi è orientato verso un animale da compagnia di piccole dimensioni e facile da gestire è sicuramente quella del criceto. Una caratteristica importante del criceto è che possiede una personalità vivace e giocosa e sarà sicuramente un ottimo compagno di giochi per i vostri bambini.

Le responsabilità nei confronti del criceto si limitano alla pulizia della gabbia, all’acqua fresca e ad una alimentazione adeguata al suo stile di vita. Non dovrà mancare ovviamente l’affetto e la componente ludica, che molto probabilmente, trattandosi di un bimbo di quell’età, non mancherà di certo.

Tuttavia, è essenziale che i genitori supervisionino la cura del criceto e insegnino ai bambini come trattare l'animale con rispetto. Sarà anche compito del genitore attrezzare la gabbia in maniera adeguata.

Uccellini e pappagalli come alternativa

Scoprire il meraviglioso mondo degli uccelli e dei pappagalli può essere a dir poco entusiasmante per un bimbo di 10 anni. I suoni riprodotti dal canto di un canarino e i vivaci colori dei pappagallini non possono che mettere di buon umore vostro figlio, che avrà un po’ di sana compagnia anche quando fa i compiti a casa.

Per quanto riguarda l’impegno, si parla più che altro di mantenere pulita la gabbia e di fornire cibo e acqua a seconda del bisogno. Anche in questo caso, una piccola ma sana responsabilità per far crescere bene vostro figlio.

Inoltre, l'interazione con gli uccelli può avere un effetto calmante e terapeutico, aiutando i bambini a rilassarsi e a gestire lo stress. Soprattutto nei casi di bimbi iperattivi e con problemi relativi all’eccessivo stress, può essere la soluzione ideale.

Bambini: quale strumento musicale scegliere?

Lunedì, 11 Settembre 2023 13:39

Studiare la musica fin da bambini è un'ottima idea, e non è solo un cliché o un luogo comune. Tanto che c'è chi ha ideato un metodo per imparare la musica come una lingua madre (ricordate il Metodo Suzuki?).

Bene, detto questo: stabilito che fare e studiare musica è benefico, quale strumento musicale scegliere per bambini e bambine? Prima di tutto, è utile seguire il gusto e l'attitudine che hanno. Dopodiché, si possono studiare i vari strumenti musicali, cercando di capire quali siano più adatti a seconda dello specifico caso.

Pianoforte

Il pianoforte è spesso considerato uno degli strumenti migliori per i bambini. Studi scientifici hanno dimostrato che suonare il pianoforte può migliorare le abilità matematiche e cognitive nei bambini. È uno strumento versatile che può essere suonato da giovani principianti, che richiede molto studio e costanza e che è sempre affascinante.

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Violino

Il violino è un altro strumento molto popolare per i bambini e le bambine. Imparare a suonare il violino richiede disciplina e concentrazione, il che può essere benefico per lo sviluppo dell'autocontrollo.

Chitarra

La chitarra è un ottimo strumento consigliato per i bambini e le bambine interessati alla musica pop e rock. Suonare la chitarra può migliorare le abilità motorie fini e incoraggiare la creatività.

Flauto

Il flauto dolce è uno strumento ideale per i bambini più piccoli, poiché è leggero e facile da maneggiare, e anche per questo alcune scuole lo propongono durante le ore di musica. Suonare il flauto può migliorare la coordinazione occhio-mano e l'ascolto attento.

Canto

Anche il canto è un'opzione ideale per i bambini che amano la musica, anche se non si tratta propriamente di uno strumento musicale.

Gli altri strumenti

Oltre a questi più classici e conosciuti, non vanno dimenticati tutti gli altri strumenti musicali, essenziali nell'orchestra e sempre curiosi e interessanti. Ci sono l'oboe, il violoncello, i tamburi, il corno, il clarinetto, l'arpa...

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Bimbi e bimbe possono iniziare a studiarli e suonarli fin da piccoli: le associazioni musicali di zona sapranno certamente indirizzare le famiglie per capire come, dove e quando cominciare.

A chiazze rosa, marmorizzata, venata di rosso: ogni tanto prima del bagnetto o quando è svestito, la pelle del bebè si presenta così.

Normale preoccuparsi, ma altrettanto normale è il fenomeno che causa questo aspetto.

Ma facciamo un passo indietro. La pelle del neonato marmorizzata è una condizione in cui la pelle del neonato assume un aspetto a chiazze o macchie irregolari, spesso con una rete di linee sottili rosa o violacee che somigliano appunto alle venature del marmo. Questo fenomeno è più evidente sulle gambe, ma può verificarsi anche su braccia, schiena e addome. La pelle marmorizzata può apparire e scomparire durante i primi giorni di vita del neonato.

Le cause della pelle venata a chiazze

La pelle marmorizzata nei neonati è il risultato di una risposta fisiologica alle variazioni della temperatura corporea. Durante i primi giorni di vita, il sistema di regolazione della temperatura del neonato può essere immaturo, il che può portare a una dilatazione e contrazione dei vasi sanguigni superficiali (o vasocostruzione). Questo può causare la comparsa della pelle marmorizzata, soprattutto quando il bambino sente freddo.

Inoltre, il sistema circolatorio dei neonati può essere ancora in fase di adattamento, e questo può contribuire all'aspetto della pelle marmorizzata. È importante notare che questa condizione di solito scompare da sola entro nel momento in cui il neonato cresce, ovvero quando il sistema circolatorio si stabilizza, e quando il bebè viene rivestito.

Quando è motivo di preoccupazione?

In generale, la pelle del neonato marmorizzata è una condizione fisiologica e temporanea che di solito non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, è importante osservare attentamente il neonato per qualsiasi segno di disagio o cambiamento nel colore della pelle che potrebbero indicare un problema medico più serio.

Se la pelle del neonato marmorizzata è associata a sintomi come freddo eccessivo, intorpidimento degli arti, sonnolenza costante, difficoltà nella suzione o cambiamenti nel comportamento, è consigliabile valutare se non lo si stia esponendo a temperature troppo basse (rischiando l'ipotermia), provvedendo a rimetterlo al caldo. Se però i sintomi persistono, è bene consultare una pediatra o una pediatra. Questi segnali potrebbero indicare una condizione sottostante che richiede attenzione medica.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Proprio come quello da cucina che tutti conoscono e molti posseggono, un imbuto da laboratorio, così come quello industriale, è uno strumento che viene comunemente usato per vuotare una sostanza liquida all’interno di un contenitore senza che questa fuoriesca.

In realtà, come ci accorgeremo nel corso dell’articolo, esistono tanti tipi diversi di imbuto che, a seconda della conformazione e delle caratteristiche, permettono di svolgere molti altri compiti che vanno ben oltre il semplice travasare liquidi. Vediamoli insieme!

Cos’è un imbuto

Con il termine “imbuto” ci si riferisce a un dispositivo composto da due parti: quella superiore presenta la forma di un cono aperto che è collegato alla seconda parte, quella inferiore, caratterizzata da un sottile cilindro cavo che prende il nome di “gambo”.

A seconda del modello e della destinazione d’uso, l’imbuto può essere fatto di materiali diversi. Quelli da cucina sono comunemente realizzati in plastica o silicone, mentre quelli da laboratorio tendono a essere di vetro trattato per resistere alle alte e basse temperature e all’erosione da parte di acidi. Gli imbuti industriali, invece, vengono solitamente prodotti con materiali plastici molto resistenti, anch’essi in grado di resistere all’erosione, ma anche agli urti e alle cadute.

Sebbene possa sembrare un attrezzo molto semplice, viene usato nei settori più disparati:

  • Durante la preparazione di sostanze e miscele industriali;
  • Nei laboratori delle imprese manifatturiere;
  • Nelle strutture sanitarie e nei laboratori farmaceutici;
  • In cucina;
  • Nelle aziende di biologia e nei centri di diagnostica.

Imbuti diversi per compiti diversi

Come anticipato nell’introduzione, un imbuto può avere caratteristiche e forme diverse a seconda del compito che deve svolgere.

Prendiamo, ad esempio, l’imbuto separatore, detto anche “imbuto a pera”. Come dice il nome stesso, questo strumento è stato ideato non solo per travasare i liquidi da un recipiente all’altro senza perdite, ma anche e soprattutto per separare diverse sostanze liquide immiscibili di diversi gradi di densità. Oltre alla caratteristica forma arrotondata, questo imbuto presenta un rubinetto di vetro per drenare la miscela liquida.

Altri tipi di imbuto, come quello di Schott e quello di Buchner, sono stati progettati per filtrare le sostanze. Il primo è fatto di vetro e ha al suo interno un filtro fisso che rende possibile filtrare i liquidi senza utilizzare filtri di carta aggiuntivi. Il secondo è un dispositivo progettato per filtrare sostanze liquide sottovuoto grazie a una speciale membrana porosa o perforata. Solitamente è realizzato in porcellana di alta qualità, ma può anche essere fatto di metallo o plastica. 

A questi possiamo aggiungere l’imbuto di Gwigner con il caratteristico angolo di 60°, progettato per un processo di filtrazione dei liquidi accelerato e quello di Allen, usato per filtrare liquidi volatili e quindi adatto per essere usato esclusivamente in uno spazio chiuso.

Un imbuto che si trova sia in laboratorio, sia a livello industriale è quello di Hirsch. Questo tipo di strumento viene utilizzato per il processo di raccolta, lavaggio e rimozione dei sedimenti e può essere fatto di diversi materiali, con dimensioni che variano anche di molto.

Le caratteristiche di un imbuto professionale

Ogni imbuto industriale o da laboratorio deve presentare alcune proprietà. Prima di tutto, deve poter resistere a temperature da -10°C a +135°C e la sua superficie non può essere in grado di assorbire sostanze liquide a contatto durante il funzionamento del dispositivo.

Inoltre, prima dell’uso, ogni imbuto deve passare attraverso un processo di sterilizzazione a vapore, simile a quello a cui sottoponiamo i biberon e i barattoli per la marmellata, senza perdere le sue caratteristiche fisico-chimiche.

Quando si lavora con un imbuto, si sconsiglia di riempirlo fino all’orlo ed è necessario assicurarsi sempre che vi sia uno spazio tra il collo del contenitore e il tubo dell'imbuto per la libera circolazione dell'aria, soprattutto quando si lavora con miscele pesanti e materie semiliquide che possono facilmente intasare lo strumento.

L'apprendimento del pianoforte fin dalla tenera età è un argomento di interesse per molti genitori. Ma è davvero una buona idea far iniziare i propri figli a suonare il pianoforte sin dalla prima infanzia?

La risposta breve è "sì" (sembra banale dirlo), ma le ragioni sono diverse, interessanti e sfaccetate. Eccole tutte.

Sviluppo delle abilità cognitive

Studi scientifici condotti da esperti ed esperte in psicologia e educazione (come per esempio The Impact of Music Education on Neurological Development, pubblicato sulla rivista Frontiers in Neuroscience) hanno dimostrato che l'apprendimento precoce della musica, inclusa la pratica del pianoforte, può avere un impatto positivo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. La musica coinvolge diverse abilità cognitive come l'attenzione, la memoria e la coordinazione, contribuendo così a potenziarle sin dalla giovane età.

Lo sa bene anche chi conosce il metodo Suzuki, che addirittura promuove lo studio della musica madrelingua, ovvero fin da neonati proprio come se fosse una lingua.

Le abilità motorie

Imparare a suonare il pianoforte richiede una buona coordinazione tra mani e occhi. Questo allenamento delle abilità motorie può essere particolarmente utile per i bambini e le bambine più piccoli, contribuendo al loro sviluppo fisico. Studi citati in Psychomusicology: Music, Mind, and Brain hanno evidenziato come la pratica del pianoforte possa migliorare la coordinazione motoria e la destrezza manuale.

Altri benefici

La musica è spesso un'esperienza emotiva e sociale. Alcuni studi condotti presso la Rowan University hanno rilevato che i bambini coinvolti nell'apprendimento musicale, compreso il pianoforte, tendono ad avere un maggiore senso di realizzazione e autostima. Inoltre, suonare uno strumento offre opportunità sociali attraverso le esibizioni e le lezioni di gruppo

È importante notare che l'apprendimento del pianoforte richiede anche tempo e impegno costante. I genitori dovrebbero essere consapevoli del fatto che incoraggiare i propri figli a suonare lo strumento richiederà una pianificazione adeguata delle lezioni e delle pratiche quotidiane. Bisogna anche considerare le preferenze individuali dei bambini; non tutti potrebbero essere entusiasti del pianoforte. Ma se lo sono, è bene incoraggiare questa passione. D'altra parte, è sempre consigliato assecondare le tendenze naturali e gli interessi di bimbi e bimbe, per una crescita serena, armoniosa e piena.

 

Creare un angolo lettura per il tuo bambino fin dalla più tenera età è una scelta intelligente e benefica. Questo spazio dedicato alla lettura può avere un impatto significativo sullo sviluppo del tuo piccolo, stimolandolo a leggere e apprezzare il mondo dei libri sin dai primi anni di vita e acquisendo così un bagaglio inestimabile.

Gli angoli lettura stimolano a leggere

Tra gli stimoli più potenti che portano i bambini e le bambine alla lettura, vi è certamente l'esempio. Avere genitori che leggono aumenta le possibilità di diventare a propria volta lettori o lettrici e l'aveva rilevato anche l'Istat. Uno studio dichiarava come a leggere libri regolarmente sia il 66,8% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori. Al contrario, solo il 30,9% di quelli con genitori che non leggono libri legge libri come passatempo.

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Detto questo, anche l'ambiente ha un ruolo estremamente stimolante e gli angoli lettura hanno numerosi benefici:

  • Un angolo lettura ben progettato può suscitare l'interesse e l'amore per la lettura fin dai primi mesi di vita del tuo bambino. La presenza costante dei libri e la possibilità di sfogliarli stimolano la curiosità e la familiarità con le parole scritte.
  • La lettura è un'attività che coinvolge molte capacità cognitive, come la memoria, la concentrazione e la comprensione. Un angolo lettura offre un ambiente tranquillo e confortevole in cui il tuo bambino può sviluppare queste competenze in modo naturale.
  • Leggere insieme al tuo bambino in un angolo lettura favorisce lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione. Ascoltare storie e discutere dei libri aiuta il bambino a espandere il suo vocabolario e a migliorare la comprensione verbale.

Come creare il perfetto angolo lettura per bambini

Ma quindi, come allestire questo angolo lettura per bimbe e bimbi? Creare un angolo lettura accogliente e invitante è facile e non serve strafare o spendere capitali. Basta cercare mobili e complementi, ma anche gli stessi libri, ai mercatini e sui siti di scambio.

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Dopodiché:

1. Scegli la posizione giusta

Trova uno spazio tranquillo e ben illuminato nella cameretta del tuo bambino, diverso (nel caso dei bimbi e delle bimbe grandi) rispetto a quello dedicato ai compiti (per evitare sovrapposizioni e associazioni mentali). Assicurati che sia un luogo tranquillo, lontano da distrazioni come la televisione o i giochi elettronici.

2. Acquista mobili e accessori adatti

Cerca una piccola libreria o degli scaffali da installare in basso, dove potrai sistemare i libri in modo che siano facilmente accessibili al tuo bambino. Aggiungi anche un tappeto soffice e comodi cuscini o sedie per rendere il luogo confortevole.

3. Riempi l'angolo lettura di libri appropriati

Scegli una varietà di libri adatti all'età del tuo bambino, variandoli spesso. Includi anche libri con immagini vivaci e storie coinvolgenti. Assicurati che ci siano libri adatti a diversi livelli di sviluppo, ma anche in linea con i veri interessi del bambino, senza imporre nulla (sarebbe controproducente)

4. Trascorri del tempo leggendo insieme

Il passo più importante è trascorrere del tempo leggendo con il tuo bambino. Siediti insieme nell'angolo lettura e leggi storie ad alta voce. Questo momento speciale rafforzerà il legame tra voi e stimolerà l'amore per la lettura, soprattutto nei primi anni di vita.

Allo stesso tempo, lascia che si goda l'angolo in tranquillità e intimità: il suo book nook diventerà nel tempo un luogo speciale dove immergersi, nascondersi e rilassarsi. Proprio come una tana, che sappiamo essere fondamentale durante la crescita.

Sara

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Cecilia

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