La transizione dal lettino con le sbarre al lettino in cameretta

Ogni bimbo ha i suoi tempi, ma tendenzialmente i genitori si accorgono di quando è tempo di cambiare le abitudini della nanna passando dal lettino con le sbarre (o dal cosleeping) al lettino in cameretta. Un passaggio davvero importante, che tuttavia può riservare qualche insidia! Ecco quindi i nostri consigli per far sì che la transizione sia serena e senza intoppi.

La transizione dal lettino con le sbarre al lettino in cameretta: come capire quando è ora e come rendere il passaggio sereno e armonioso

I segnali più comuni che ci indicano che è arrivato il momento di spostarci nel lettino in cameretta sono la tendenza del bambino a scavalcare le sbarre (rendendo la culla pericolosa!), a saltare giù più spesso e ad agitarsi nel sonno. Non c’è un’età precisa, e, soprattutto per il primo segnale, è bene fare attenzione, poiché ci sono bambini che già a 18 mesi (se non prima!) riescono a scavalcare le sbarre, cadendo spesso rovinosamente in terra. Prevenire è meglio che curare, come sappiamo, ed è per questo che ai primi segnali è bene correre ai ripari.

C’è, ad esempio, chi prova con il lettino montessoriano già dai dodici mesi, e in effetti non è una cattiva idea, perché anche per i bambini che gattonano e non camminano ancora non c’è pericolo di cadere, poiché si tratta di un materasso essenzialmente appoggiato a terra.

Se invece i bambini sembrano dormire tranquillamente nel lettone o nella culla, possiamo lasciali lì fino ai due anni senza problemi: saranno loro, con naturalezza, a fare capire quando sarà il momento di passare al lettino, mostrando voglia di autonomia e passando sempre più tempo nella loro cameretta.

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Un’idea, quindi, può essere quella di montare il lettino per tempo, prima che il bambino abbia raggiunto l’età per dormirci da solo. Oppure, se temiamo che i capricci si facciano sentire perché il bambino è particolarmente attaccato al suo lettino, possiamo proporre, ad un certo punto, il lettino in cameretta come un regalo “da grandi”, facendolo trovare come una sorpresa e invogliando così il bambino ad entrarci e a dormirci.

I primi giorni, probabilmente, farà comunque una capatina nel lettone o nel suo vecchio lettino (se riesce ad entrarci). Per questo motivo, è sempre meglio mettere il lettino vecchio fuori dalla portata del bambino e soprattutto lontano dai suoi occhi. In questo modo, pian piano, se lo dimenticherà.

Nello stesso momento possiamo ideare una nuova routine della buonanotte, in modo che i bambini associno ai gesti (un nuovo spazzolino, la lettura di un libro a letto, una coccola speciale…) la nanna nel lettino nuovo.

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Sara

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Cecilia

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