L'educazione dei bambini e delle bambine ha subito profondi cambiamenti negli ultimi decenni. Molti principi considerati verità assolute sono stati rivisti grazie a studi scientifici e nuove esperienze pedagogiche. Alcune credenze, ancora diffuse, appartengono a un modello ormai superato e possono ostacolare una crescita sana e serena.

Le nuove conoscenze in campo educativo permettono di superare queste credenze ormai obsolete e di adottare metodi più rispettosi delle esigenze di crescita. Il cambiamento parte dalla consapevolezza e dall'aggiornamento continuo, affinché ogni bambina e ogni bambino possano crescere in un ambiente sereno e stimolante.

Il castigo fisico aiuta a insegnare il rispetto

Per molto tempo si è creduto che punizioni fisiche come sculacciate e schiaffi potessero insegnare disciplina e rispetto. Oggi, le ricerche in ambito psicologico dimostrano che questi metodi hanno effetti negativi sullo sviluppo emotivo. Il castigo fisico aumenterebbe addirittura il rischio di problemi comportamentali, riducendo la fiducia nei confronti degli adulti. Educare con il dialogo e il rispetto reciproco si è dimostrato un approccio più efficace e rispettoso del benessere infantile.

I bambini devono essere sempre obbedienti

L'obbedienza cieca è stata a lungo considerata una qualità positiva, ma oggi si riconosce l'importanza del pensiero critico e dell'autonomia. Incoraggiare bambine e bambini a esprimere i propri pensieri e a comprendere il motivo delle regole li aiuta a sviluppare capacità decisionali più mature. Un'educazione basata sull'ascolto e sul confronto favorisce la crescita di individui consapevoli e responsabili.

I neonati vanno lasciati piangere per diventare indipendenti

Un tempo si riteneva che lasciare piangere i neonati senza intervenire li rendesse più autonomi. Oggi si sa che il pianto è il principale strumento di comunicazione nei primi mesi di vita e che rispondere prontamente ai bisogni favorisce un legame sicuro con le figure di riferimento. Studi condotti in ambito neuroscientifico dimostrano che il contatto e la vicinanza aiutano a regolare il sistema nervoso del neonato, promuovendo un sano sviluppo emotivo.

Le emozioni vanno controllate e non espresse

Frasi come "non piangere" o "non fare i capricci" sono state spesso utilizzate per reprimere le emozioni. Tuttavia, la ricerca psicologica evidenzia l'importanza di insegnare a riconoscere e gestire le emozioni piuttosto che soffocarle. Aiutare bambine e bambini a dare un nome alle loro emozioni e a esprimerle in modo sano favorisce l'equilibrio emotivo e la capacità di relazionarsi con gli altri.

Il girello aiuta a camminare prima

Per anni si è pensato che il girello fosse un valido strumento per favorire l'apprendimento della camminata. In realtà, oggi è sconsigliato da pediatre e pediatri perché può ritardare lo sviluppo motorio naturale e aumentare il rischio di incidenti domestici. Lasciare che bambine e bambini imparino a muoversi liberamente, sperimentando gattonamento e primi passi senza supporti artificiali, favorisce un miglior sviluppo delle capacità motorie e della coordinazione.

Il latte vaccino è indispensabile per la crescita

Il latte vaccino è stato a lungo considerato essenziale nell'alimentazione infantile, ma oggi si sa che non è l'unica fonte di calcio e nutrienti necessari per una crescita sana. Organizzazioni sanitarie internazionali sottolineano che una dieta equilibrata, ricca di legumi, verdure a foglia verde e frutta secca, può fornire il calcio necessario senza bisogno di latticini. È sempre utile consultare specialisti in nutrizione per scegliere l'alimentazione più adatta alle esigenze di ogni bambina e bambino.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Lo yoga, disciplina millenaria, si rivela un prezioso alleato per il benessere dei più piccoli. Attraverso il gioco e il movimento, i bambini imparano a conoscere il proprio corpo, a gestire le emozioni e a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. I benefici sono molteplici: miglioramento della flessibilità, della forza e della coordinazione, riduzione dello stress e dell'ansia, aumento della concentrazione e dell'autostima. Lo yoga aiuta i bambini a sviluppare la consapevolezza del proprio corpo, a migliorare la capacità di concentrazione e a gestire le emozioni. Inoltre, la pratica dello yoga può contribuire a migliorare la qualità del sonno e a ridurre i livelli di stress.

Tanto che ora lo stanno introducendo nei reparti di pediatria di alcuni ospedali, come il Meyer di Firenze

Yoga e terapia estetica: un'innovativa sinergia al Meyer di Firenze

L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha introdotto due nuovi progetti per i pazienti del reparto di oncologia: sedute di yoga individuali e incontri di terapia estetica. Un'iniziativa pionieristica, sostenuta dalla Fondazione Meyer, che integra il percorso di cura con attività ludiche e terapeutiche.

Le sedute di yoga, tenute due volte a settimana dall'insegnante Jessica Paganelli, sono personalizzate in base alle esigenze di ciascun bambino, coinvolgendo attivamente anche i familiari, come spiega una notizia su Ansa. Per i più piccoli, strumenti musicali come la campana tibetana e giochi yogici, per i più grandi, tecniche di meditazione, respirazione, automassaggio e visualizzazioni guidate. L'obiettivo è favorire il rilassamento, ridurre l'ansia e lo stress, e aiutare i bambini a esprimere i propri bisogni, rafforzando l'autoconsapevolezza e l'autostima.

Gli incontri di terapia estetica, guidati da Giada Baldini, esperta di armoestetica, si svolgono una volta a settimana. Collane colorate, schede e carte speciali aiutano i bambini a valorizzare il proprio aspetto, anche durante le terapie che possono alterare l'immagine corporea. L'obiettivo è aiutare i bambini a riscoprire la bellezza di sé, a esprimere il proprio gusto estetico e a sentirsi a proprio agio nel proprio corpo.

Risultati promettenti e benefici tangibili

Uno studio multidisciplinare è in corso per valutare gli effetti dei due nuovi servizi. I primi risultati, rilevati attraverso il saturimetro, evidenziano una significativa riduzione della frequenza cardiaca dei partecipanti al termine delle sedute di yoga. I benefici sono molteplici: i bambini si sentono in un contesto di normalità, imparano a gestire le emozioni, rafforzano l'autostima e riscoprono la bellezza di sé.

Il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, un’occasione per riflettere sulle tante sfaccettature di questa condizione e sulle storie di chi la vive ogni giorno. Tra queste, spicca quella di Damiano e Margherita Tercon, due fratelli che hanno fatto dell’arte e della loro esperienza un racconto sincero, capace di toccare il cuore di tantissime persone. Probabilmente già li conoscete, ma ora arrivano due prodotti che diffonderanno la loro storia ancora di più.

La loro vicenda familiare e professionale arriva infatti al cinema con La vita da grandi, il film diretto da Greta Scarano, con Matilda De Angelis e Yuri Tuci (attore con autismo già noto a teatro ma per la prima volta sul grande schermo), prodotto da Groenlandia.

Essere grandi non significa rientrare in uno standard

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Damiano e Margherita condividono molto più di un legame familiare. Entrambi amano il mondo dello spettacolo, hanno un grande talento e non si arrendono davanti alle difficoltà. Eppure, la loro crescita è stata accompagnata da un elemento che la società spesso percepisce come un ostacolo: l’autismo.

Damiano sogna in grande: vuole diventare una star della musica, vendere milioni di dischi, riempire i palchi di tutto il mondo e trovare l’amore della sua vita, con cui costruire una famiglia numerosa. Ma, dietro il sogno, c’è anche la sfida di imparare a gestire la quotidianità, senza riflettori puntati addosso.

Margherita, invece, nonostante un percorso di studi brillante, si ritrova in un lavoro che non la entusiasma. La sua vita prende una svolta quando incontra Philipp, con cui nasce un’intesa immediata. Insieme, decidono di affrontare una sfida importante: aiutare Damiano a raggiungere l’autonomia e a vivere da solo.

Un viaggio tra emozioni e crescita

Inizia così un percorso fatto di piccole e grandi scoperte. Per Damiano, diventare indipendente significa imparare che la pasta non deve cuocere per mezz’ora, che le finestre si possono aprire e che i sacchetti della spazzatura non sono decorazioni. Un corso accelerato di vita adulta, con più pratica che teoria, fatto di successi e inciampi, di ansie e soddisfazioni.

La storia di Damiano e Margherita è un’alternanza di momenti commoventi e divertenti, un viaggio che mostra come la normalità non sia una condizione fissa, ma un concetto da modellare sulla base delle proprie esigenze e capacità. Invece di guardare solo le difficoltà, i Terconauti ci insegnano a scorgere la luce che filtra attraverso le crepe.

Un libro da non perdere: L'imprevisto di diventare adulti

Dal 18 marzo sarà disponibile in libreria L'imprevisto di diventare adulti. La vita da grandi tra sogni e autismo, scritto da Damiano e Margherita Tercon insieme a Philipp Carboni. Edito nella collana Oceani della Nave di Teseo, il libro di 432 pagine (prezzo 20 euro) racconta con sincerità e ironia il percorso verso l’autonomia e la crescita, mostrando che la vita adulta può riservare imprevisti, ma anche grandi soddisfazioni.

Ma chi sono i Terconauti? Damiano e Margherita Tercon, insieme a Philipp Carboni, sono conosciuti  - appunto - come i Terconauti. Attraverso video, spettacoli teatrali, fumetti e libri, raccontano la diversità con ironia e autenticità. Il loro modo di comunicare ha conquistato oltre un milione di persone sui social, e le loro esibizioni a Italia’s Got Talent, Tú Sí Que Vales e Comedy Central hanno rotto molti pregiudizi sull’autismo. Con il loro spettacolo Una storia di autismo normale, portano nelle scuole, nei teatri e nelle università un messaggio importante: chi è considerato diverso non ha bisogno di pietismo, ma di essere visto per ciò che è, con le sue capacità e i suoi sogni.

Nei primi anni di vita, la febbre nei bambini e nelle bambine è uno degli aspetti che più preoccupano chi si prende cura di loro. Un rialzo della temperatura può segnalare infezioni, infiammazioni o altre condizioni da monitorare con attenzione. In queste situazioni, la scelta del termometro giusto diventa fondamentale: meglio un termometro tradizionale o uno a distanza, tramite infrarossi? Entrambi hanno vantaggi e svantaggi, ma qual è il più affidabile per misurare la febbre nei più piccoli?

Come funzionano i termometri tradizionali

termometri tradizionali misurano la temperatura corporea attraverso il contatto con la pelle o le mucose. Oggi, il classico modello a mercurio non è più in commercio per motivi di sicurezza, ma sono disponibili versioni digitali o a gallio, altrettanto precise.

Misurazione ascellare

È la più diffusa, ma richiede alcuni minuti per fornire un valore affidabile. Bisogna assicurarsi che il termometro sia ben posizionato e che il bambino o la bambina resti fermo/a per il tempo necessario.

Misurazione orale

Si effettua ponendo il termometro sotto la lingua. Questo metodo è più preciso rispetto a quello ascellare, ma meno pratico per bambini piccoli, che potrebbero non riuscire a tenere il termometro in posizione corretta.

    I termometri tradizionali sono apprezzati per la loro precisione, ma possono risultare scomodi con neonati e bambine/i poco pazienti.

    Come funzionano i termometri auricolari e frontali

    termometri digitali veloci, invece, sfruttano tecnologie avanzate per misurare la temperatura in pochi secondi. I più diffusi sono quelli auricolari e quelli a infrarossi per la fronte.

    Termometri auricolari

    Rilevano il calore generato dal timpano. Sono veloci e generalmente accurati, ma possono essere meno precisi se usati in modo errato, ad esempio se c'è cerume o se la sonda non è posizionata correttamente.

    Termometri a infrarossi per la fronte

    Misurano la temperatura della pelle senza contatto diretto o con un leggero appoggio sulla tempia. Sono estremamente rapidi e pratici, specialmente con neonati, ma possono dare valori meno precisi se la pelle è sudata o se la stanza è molto calda o fredda.

      Questi strumenti sono particolarmente apprezzati per la praticità e la rapidità, soprattutto in situazioni in cui il bambino o la bambina è agitato/a.

      Qual è più affidabile?

      La precisione è un fattore chiave nella scelta del termometro. I termometri tradizionali offrono misurazioni molto affidabili, soprattutto se utilizzati oralmente o ascellari con il giusto tempo di attesa. Sono consigliati dai pediatri per un rilevamento accurato, anche se possono essere meno pratici.

      termometri auricolari e a infrarossi sono più rapidi e comodi, ma possono essere influenzati da fattori esterni, come l'ambiente o un uso scorretto. Tuttavia, i modelli di qualità offrono risultati affidabili se utilizzati seguendo attentamente le istruzioni.

      Per un uso domestico con neonati e bambine/i piccoli, il termometro a infrarossi per la fronte può essere la scelta più semplice e immediata. Per un valore più certo, però, un termometro digitale tradizionale rimane il punto di riferimento per un controllo accurato della febbre.

       

      Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

      Milano si prepara ad accogliere nuovamente le opere di Banksy, l'artista contemporaneo senza volto che ha rivoluzionato il mondo della street art con i suoi stencil di denuncia sociale. Dopo il successo delle precedenti esposizioni che hanno toccato diverse città italiane, dal 21 marzo 2025 un nuovo spazio espositivo in via Varesina 204 ospiterà più di 100 lavori, inseriti nel contesto del Certosa District, un'area in piena riqualificazione culturale.

      Un viaggio tra le opere più iconiche

      La mostra propone un percorso immersivo e coinvolgente tra graffiti, fotografie, installazioni e stampe su vari materiali, tutti appositamente riprodotti per questa esposizione. 

      Sarà possibile ammirare alcune delle opere più celebri di Banksy, tra cui Ozone Angel, Steve Jobs, Napoleon e Flower Thrower, immagini divenute simbolo della sua critica sociale. Una speciale area video approfondirà il significato e la storia dietro i suoi murales più celebri, con uno sguardo privilegiato sul pensiero dell'artista e sulla sua visione del mondo.

      L’arte come denuncia sociale

      Banksy ha sempre utilizzato l'arte come strumento di denuncia per affrontare temi come il consumismo sfrenato e insostenibile, la guerra e gli abusi di potere con immagini dal forte impatto visivo. La sua capacità di comunicare messaggi potenti attraverso metafore ironiche e provocatorie ha reso il suo stile inconfondibile e universalmente riconosciuto.

      Questa nuova mostra rappresenta dunque un'occasione piuttosto unica per approfondire il suo linguaggio artistico e riflettere sulle dinamiche sociali contemporanee, osservando le opere nella loro totalità e non una alla volta, come si trovano sparse per il mondo.

      Orari, aperture speciali e prezzi

      La mostra sarà visitabile dal 21 marzo al 29 giugno 2025, con apertura dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle 18). Sono previste aperture straordinarie nei giorni festivi. 

      E c’è un’ottima notizia: lettrici e lettori del sito potranno usufruire di prezzi agevolati utilizzando il codice "mammapretaporter" in cassa o sul sito ufficiale della mostra

      • Bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni: 7,00 euro (martedì-venerdì), 8,00 euro (sabato, domenica e festivi)
      • Adulti: 10,00 euro anziché 14,00 euro (martedì-venerdì), 12,00 euro anziché 16,00 euro (sabato, domenica e festivi)

      La pillola del giorno dopo è un farmaco utilizzato per la contraccezione d'emergenza, da assumere dopo un rapporto sessuale non protetto o in caso di fallimento del metodo contraccettivo abituale. Questo farmaco non è un metodo contraccettivo regolare, ma un'opzione da usare solo in situazioni di emergenza per ridurre il rischio di gravidanza indesiderata. In Italia sono disponibili due tipi di pillola del giorno dopo: una da assumere entro 72 ore e una da assumere entro 120 ore dal rapporto.

      La pillola dei tre giorni dopo

      La pillola del giorno dopo più diffusa contiene levonorgestrel, un progestinico che agisce bloccando o ritardando l'ovulazione. Deve essere assunta entro 72 ore (tre giorni) dal rapporto a rischio per avere la massima efficacia.

      Secondo gli studi, l'efficacia è maggiore se il farmaco viene assunto il prima possibile dopo il rapporto: entro 24 ore riduce il rischio di gravidanza fino al 95%, mentre tra le 48 e le 72 ore l'efficacia scende intorno al 58%.

      Questa pillola è generalmente ben tollerata, ma può causare effetti collaterali come nausea, mal di testa, affaticamento e alterazioni del ciclo mestruale.

      La pillola dei cinque giorni dopo

      L'altra opzione disponibile contiene ulipristal acetato, un modulatore del recettore del progesterone, ed è efficace fino a 120 ore (cinque giorni) dal rapporto a rischio. Il suo meccanismo d'azione è simile a quello del levonorgestrel, ma ha un'efficacia maggiore nel ritardare l'ovulazione anche quando i livelli di ormone luteinizzante (LH) sono già in aumento.

      Studi clinici dimostrano che questa pillola mantiene un'efficacia costante fino al quinto giorno, a differenza di quella a base di levonorgestrel, che perde rapidamente efficacia dopo le 72 ore. Anche in questo caso, gli effetti collaterali più comuni includono nausea, mal di testa, dolori addominali e irregolarità del ciclo mestruale.

      Le controindicazioni: non contraccezione, ma emergenza

      La pillola del giorno dopo non sostituisce i metodi contraccettivi tradizionali, come la pillola anticoncezionale o il preservativo. Non è indicata per un uso frequente, perché non garantisce un'efficacia continua e potrebbe alterare il ciclo mestruale.

      Non è un farmaco abortivo: agisce prima che possa avvenire l'impianto dell'ovulo fecondato nell'utero. Se l'ovulazione è già avvenuta, la pillola del giorno dopo potrebbe non essere efficace. Inoltre, non protegge dalle infezioni sessualmente trasmissibili.

      Le controindicazioni assolute sono rare, ma è sconsigliata in caso di gravi patologie epatiche o allergie ai principi attivi. In caso di dubbi, è sempre bene consultare un/una farmacista o un medico/medica.

      Dove e come si acquista

      In Italia, la pillola del giorno dopo senza ricetta è disponibile per tutti, anche per le persone minorenni.

      Il costo varia a seconda del tipo di farmaco: il levonorgestrel ha un prezzo inferiore rispetto all'ulipristal acetato. Alcune farmacie possono richiedere la disponibilità immediata, mentre altre potrebbero dover ordinare il farmaco.

      In ospedale o nei consultori, la pillola può essere ottenuta gratuitamente in alcuni casi.

      Come si assume

      La pillola del giorno dopo si assume per via orale, in un'unica dose.

      È importante prenderla il prima possibile per aumentarne l'efficacia. Se si verifica il vomito entro tre ore dall'assunzione, potrebbe essere necessario assumere una seconda dose. Dopo averla presa, il ciclo mestruale potrebbe subire anticipi, ritardi o modifiche nel flusso.

      Se il ciclo non arriva entro tre settimane, o si verificano sintomi di gravidanza, è consigliato fare un test di gravidanza per escludere un'eventuale gestazione.

      L'uso occasionale della pillola del giorno dopo non compromette la fertilità futura, ma un utilizzo ripetuto può indicare la necessità di valutare metodi contraccettivi più affidabili e continuativi con uno specialista o una specialista.

       

      Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

      Il mutismo selettivo è un disturbo d'ansia infantile caratterizzato dall'incapacità del bambino di parlare in determinati contesti sociali, nonostante sia perfettamente in grado di farlo in situazioni più familiari. Questo problema si manifesta soprattutto nei primi anni di vita, quando il bambino inizia a frequentare la scuola o ambienti sociali nuovi. Il mutismo selettivo può generare frustrazione nei genitori e negli insegnanti, è normale e legittimo. Ma con un intervento precoce e strategie adeguate, è possibile aiutare il bambino o la bambina a superare questa difficoltà.

      Cos’è il mutismo selettivo

      Il mutismo selettivo è un disturbo d'ansia che impedisce al bambino di comunicare verbalmente in determinati contesti, pur essendo capace di farlo in ambienti confortevoli, come a casa con i familiari. Questo disturbo non è legato a problemi di linguaggio o sviluppo cognitivo, ma piuttosto a un blocco emotivo e psicologico che si attiva in situazioni percepite come stressanti.

      Tra i criteri per la diagnosi ci sono questi sintomi.

      • Incapacità costante di parlare in situazioni sociali specifiche in cui ci si aspetta che il bambino parli (come a scuola), pur essendo in grado di farlo in altre situazioni.
      • Persistenza del problema per almeno un mese (non limitato al primo mese di scuola).
      • Il disturbo non è spiegabile da difficoltà linguistiche o altri disturbi della comunicazione.

      Il mutismo selettivo può avere un impatto significativo sulla vita scolastica e sociale del bambino e influenzare di conseguenza anche il suo sviluppo emotivo e le relazioni interpersonali.

      Cause del Mutismo Selettivo

      Le cause del mutismo selettivo sono complesse e possono variare da bambino a bambino. Tuttavia, tra i fattori principali si individuano:

      1. Predisposizione genetica e temperamento

      I bambini con mutismo selettivo spesso hanno una predisposizione genetica all’ansia. Studi hanno dimostrato che molti di loro provengono da famiglie in cui sono presenti disturbi d'ansia o timidezza estrema. Inoltre, il temperamento del bambino gioca un ruolo fondamentale: i bambini particolarmente introversi o sensibili agli stimoli sociali hanno maggiori probabilità di sviluppare questa condizione.

      2. Ansia sociale

      Molti bambini con mutismo selettivo soffrono anche di ansia sociale, ovvero una paura intensa di essere giudicati o di fare errori in pubblico. Questo timore può bloccare completamente la loro capacità di parlare in situazioni percepite come minacciose.

      3. Esperienze traumatiche o stressanti

      Eventi stressanti o traumatici, come un trasferimento, l'inizio della scuola, la nascita di un fratellino o esperienze di bullismo, possono scatenare il mutismo selettivo in bambini predisposti. Anche esperienze passate di imbarazzo o umiliazione nel parlare possono contribuire allo sviluppo del disturbo.

      4. Bilinguismo o esposizione a più lingue

      Alcuni studi suggeriscono che i bambini che crescono in ambienti bilingui possono mostrare sintomi di mutismo selettivo perché hanno difficoltà a separare le due lingue nei diversi contesti sociali. Tuttavia, il mutismo selettivo nei bambini bilingui non è sempre causato dalla difficoltà linguistica, ma piuttosto dall'ansia associata all'uso della lingua meno familiare.

      Sintomi del Mutismo Selettivo

      I bambini con mutismo selettivo mostrano sintomi specifici che possono variare in intensità. Tra i più comuni si trovano:

      • Incapacità di parlare in contesti sociali specifici, come la scuola o con persone estranee.
      • Uso della comunicazione non verbale, come gesti o espressioni facciali per esprimere bisogni.
      • Rigidità corporea e ansia evidente in contesti sociali.
      • Timidezza estrema e paura di attirare l’attenzione.
      • Evitamento del contatto visivo e isolamento sociale.
      • Possibile regressione del linguaggio in situazioni stressanti.

      Alcuni bambini parlano solo con alcune persone selezionate, mentre altri rimangono completamente in silenzio fuori dall’ambiente familiare.

      Strategie di Intervento per il Mutismo Selettivo

      Il trattamento del mutismo selettivo richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge genitori, insegnanti e professionisti della salute mentale. Ecco alcune strategie efficaci per aiutare il bambino:

      Creare un ambiente sicuro e privo di pressioni

      Forzare il bambino a parlare può aumentare la sua ansia. È importante creare un ambiente rilassato in cui il bambino si senta a proprio agio, senza pressioni per comunicare verbalmente.

      Usare la comunicazione alternativa

      Inizialmente, il bambino può comunicare con gesti, scrittura o disegni. Questo aiuta a ridurre l’ansia e facilita il passaggio graduale alla comunicazione verbale.

      Tecniche di esposizione graduale

      Si può incoraggiare il bambino a parlare partendo da situazioni meno ansiogene. Ad esempio, può iniziare a parlare in un ambiente familiare con una sola persona presente, per poi aumentare gradualmente il numero di persone.

      Tecniche di rinforzo positivo

      Premiare anche i piccoli progressi aiuta il bambino a sentirsi più sicuro. Il rinforzo positivo può includere elogi, adesivi o attività gratificanti.

      Supporto psicologico e terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

      La terapia cognitivo-comportamentale è uno degli approcci più efficaci per trattare il mutismo selettivo. Aiuta il bambino a riconoscere e gestire l'ansia attraverso tecniche di rilassamento e strategie di esposizione graduale.

      Collaborazione tra genitori, insegnanti e specialisti

      Il coinvolgimento degli insegnanti è essenziale per supportare il bambino a scuola. Gli specialisti, come psicologi infantili e logopedisti, possono fornire strategie specifiche per affrontare il disturbo.

       

      Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

      Tra maschere variopinte e coriandoli che danzano nell'aria, il Carnevale regala momenti di gioia e fantasia ed è anche un'ottima occasione per divertirsi allenando la memoria.

      Le filastrocche sono perfette per accompagnare questa festa, facendo sorridere bambine e bambini con rime allegre e ritmate. Eccone cinque da recitare e cantare insieme, imparandole a menadito.

      1. Viva il Carnevale!

      Viva viva il Carnevale,
      con le maschere che gran festa!
      Pulcinella e Arlecchino,
      tutti in fila a passo fino.
      Ride il re, balla la regina,
      tutti insieme fino a mattina!

      2. Il pagliaccio birichino 

      C'era un pagliaccio tanto carino,
      aveva un naso tutto tondino.
      Salta e ride senza posa,
      con in testa una gran rosa.
      Se lo incontri per la via,
      ti regala un'allegria!

      3. Arlecchino e Colombina 

      Arlecchino tutto colorato,
      con i bottoni d'oro incantato.
      Colombina danza leggera,
      come una stella nella sera.
      Si rincorrono con le stelle filanti
      tra i coriandoli, tutti ridenti!

      4. Mascherine in festa 

      Oggi a scuola che allegria,
      ci vestiamo in compagnia!
      C'è chi è maga e chi è fatina,
      chi brigante e chi regina.
      Sfilano tutti in gran parata,
      ogni bimbo una risata!

      5. Il Carnevale sta arrivando 

      Corri corri, vieni qua,
      Carnevale eccolo già!
      Porta dolci e bei colori,
      musichette e mille odori.
      Festa grande per la via,
      salta e balla in compagnia!

      Banksy spiegato ai bambini

      Lunedì, 17 Febbraio 2025 15:54

      Banksy è uno degli artisti più famosi del mondo, anche se nessuno sa chi sia veramente. Le sue opere sono ovunque, dai muri delle città ai musei, e parlano di temi importanti come la pace, la libertà e l'ingiustizia. Ma cosa rende Banksy così speciale?

      Chi è Banksy e perché non si conosce la sua identità

      Banksy è un artista britannico (probabilmente uomo) che crea opere d'arte sui muri delle città, spesso in modo segreto e improvviso. Nessuno sa con certezza chi sia, perché mantiene nascosta la sua identità. Questo lo rende un mistero affascinante. Alcuni dicono che potrebbe essere un gruppo di persone e non una sola, ma non ci sono prove certe.

      Il motivo per cui Banksy resta anonimo è che la street art, il tipo di arte che lui realizza, spesso viene considerata illegale. Se rivelasse il suo nome, potrebbe avere problemi con la legge. Inoltre, il mistero attorno alla sua identità rende le sue opere ancora più interessanti!

      Cos'è la street art

      La street art è una forma di arte che nasce nei luoghi pubblici, come i muri delle città, le strade e i ponti. Si differenzia dai classici dipinti nei musei perché chiunque può vederla gratuitamente. Spesso la street art ha un messaggio importante: può essere una protesta contro le ingiustizie o un modo per far riflettere le persone su temi sociali.

      Molti artisti di street art usano tecniche diverse, come i graffiti con le bombolette spray, gli stencil e i poster. Banksy usa soprattutto gli stencil, che gli permettono di lavorare velocemente e in segreto.

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      Cosa sono gli stencil

      Gli stencil sono sagome ritagliate su un foglio di cartone o plastica. L'artista appoggia lo stencil su una superficie e spruzza la vernice sopra, creando un disegno preciso e dettagliato. Questo metodo permette di realizzare opere d'arte in pochi minuti, evitando di essere scoperti dalle autorità.

      Banksy ha reso famoso questo metodo grazie alle sue immagini semplici ma potenti. Con gli stencil, ha creato scene che fanno riflettere, come la bambina con il palloncino a forma di cuore o il poliziotto che sorride.

      Quali sono le sue opere più famose

      Banksy ha realizzato tantissime opere, ma alcune sono diventate simboli della sua arte:

      • "Girl with Balloon" (La bambina con il palloncino): rappresenta una bambina che guarda un palloncino a forma di cuore volare via. Per molti significa la speranza e il sogno di un futuro migliore.
      • "The Flower Thrower" (Il lanciatore di fiori): mostra un uomo con il volto coperto che sta per lanciare un mazzo di fiori come se fosse una bomba. Questo dipinto parla della pace e della non-violenza.
      • "There is Always Hope" (C'è sempre speranza): una frase spesso associata alla sua arte, che invita a credere in un mondo migliore.
      • "Balloon Girl - Love is in the Bin": una versione speciale della bambina con il palloncino, che si è parzialmente distrutta davanti agli occhi del pubblico durante un'asta.

      Le opere di Banksy sono famose in tutto il mondo perché parlano di temi universali e fanno pensare chi le osserva. Anche se nessuno sa chi sia, il suo messaggio arriva a tutti, dai bambini agli adulti.

      L'arte di Picasso spiegata ai bambini

      Venerdì, 14 Febbraio 2025 16:15

      Pablo Picasso è uno degli artisti più famosi del mondo. Nato in Spagna nel 1881, ha iniziato a dipingere da bambino e ha creato migliaia di opere d'arte. La sua vita è stata piena di creatività, colori e idee nuove che hanno cambiato il mondo dell'arte.

      Chi era Pablo Picasso

      Picasso era un pittore, scultore e inventore di nuovi stili artistici. Fin da piccolo amava disegnare e suo padre, che era un insegnante di arte, gli ha insegnato molte tecniche. A soli 14 anni, Picasso dipingeva già come un artista esperto!

      Il periodo blu e il periodo rosa

      Nel corso della sua carriera, Picasso ha cambiato spesso stile. Uno dei suoi primi periodi importanti è chiamato "periodo blu", perché usava soprattutto il colore blu per dipingere persone tristi e pensierose. Poi è arrivato il "periodo rosa", con colori più caldi e allegri, in cui ha disegnato soprattutto acrobati e artisti del circo.

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      Il cubismo: l'arte delle forme

      Uno dei grandi cambiamenti che Picasso ha portato nell'arte è il cubismo. In questo stile, le immagini vengono spezzettate in tante forme geometriche, quasi come se fossero viste da più angolazioni nello stesso momento. Un esempio famoso è il quadro "Les Demoiselles d'Avignon", in cui i volti delle persone sembrano costruiti con triangoli e quadrati!

      Guernica: un messaggio di pace 

      Uno dei quadri più importanti di Picasso è "Guernica", un'opera enorme che rappresenta la sofferenza della guerra. L'artista l'ha dipinta per ricordare un bombardamento avvenuto durante la guerra civile spagnola. L'opera è tutta in bianco, nero e grigio, e mostra figure spaventate e distrutte dalla violenza.

      Perché Picasso è così famoso?

      Picasso ha cambiato il modo di fare arte. Non aveva paura di sperimentare e di rompere le regole, creando sempre qualcosa di nuovo e originale. Per questo ancora oggi viene studiato e ammirato in tutto il mondo!

      Come disegnare come Picasso

      Se vuoi provare a dipingere come lui, puoi iniziare con il cubismo:

      • Disegna un volto semplice.
      • Poi dividilo in tante forme geometriche come triangoli, cerchi e quadrati.
      • Ricolora ogni parte con colori diversi e vivaci.
      • Guarda il tuo disegno: sembra un po' strano? Perfetto, proprio come un'opera di Picasso!

      L'arte di Picasso insegna che non bisogna avere paura di essere creativi e di vedere il mondo in modo diverso. Ogni bambino e bambina ha un artista dentro di sé, basta solo lasciarlo esprimere!

      Sara

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      Cecilia

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