Cos'è il digiuno breve e come funziona

Sabato, 14 Maggio 2016 07:00

Il nostro corpo è una macchina efficientissima: esso sa regolarsi in base alle nostre esigenze, ma anche noi possiamo essere in grado di modificare le sue reazioni per avere benefici a lungo termine. Lo sapevate?

Pensate solo alle persone diabetiche, che facendo attenzione a fare una corretta colazione possono regolare la loro insulina fino a cena! Ecco, allo stesso modo certi comportamenti alimentari possono stimolare alcuni aspetti del metabolismo per avere effetti positivi che durano nel tempo.

Il digiuno breve può essere considerato una pratica di questo tipo: non una limitazione prolungata all'assunzione di cibo, ma solo qualche mese al giorno. In questo modo i benefici sarebbero davvero ottimi, lontani dai danni causati dai digiuni di lunga durata.

Ecco cos'è il digiuno breve e come funziona: come l'assunzione limitata di cibo per qualche giorno al mese può dare una spinta reale al metabolismo

Il digiuno è da sempre una pratica conosciuta e diffusa. Molte religioni (come l'Islam con il Ramadan e il cattolicesimo con il venerdì di magro senza carne e alcolici, o i diversi giorni di astensione dal cibo previsti dall'ebraismo) lo prevedono, e non solo per le proprietà metaforicamente depurative: la depurazione è reale, e i suoi benefici sono provati. Così come il fatto che la restrizione calorica, ovvero un'attenzione più focalizzata sul non assumere troppe calorie, è causa di longevità rispetto a chi sceglie diete ipercaloriche.

Il digiuno breve si inserisce così in questa prospettiva, né più né meno, e vuole essere una pratica per migliorare l'organismo senza ricorrere alle solite diete iperproteiche che di fatto affamano in maniera pericolosa l'organismo.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista di settore "Cell Metabolism" ed è stata condotta dal dott. Valter Longo dell'University of Southern California di Los Angeles. In poche parole, il dott. Longo spiega come brevi periodi di digiuno possano avere effetti positivi sull'uomo.

I benefici si ottengono, praticamente, perché attraverso questi brevi digiuni distribuiti durante il mese viene stimolata la produzione di una particolare proteina, la FSP27, che favorisce lo scioglimento del grasso, modulando così le funzioni metaboliche. 

Si crea nel corpo una sorta di memoria metabolica, che con il digiuno agisce più velocemente rispetto a quando si mangia troppo, e che quindi dura di più (per questo bastano pochi giorni al mese!).

Il digiuno breve vuole puntare alla riduzione delle malattie legate alla sovralimentazione (come i tumori e i problemi cardiovascolari) e all'allungamento della vita.

Lo studio ha quindi preso in considerazione (dopo i test sugli animali, che hanno provato un miglioramento e un allungamento della vita: i topi che seguivano questa particolare dieta vivevano in media tre mesi in più rispetto ai compagni - e tre mesi, nella vita di un topo, sono parecchi) diciannove volontari che hanno provato per cinque giorni al mese a limitarsi all'assunzione di circa 700 calorie, mantenendo la dieta "normale" per tutti gli altri giorni.

In soli tre mesi i miglioramenti sono stati incredibili: il glucosio nel sangue è sceso (come la resistenza insulinica, che è diminuita), il grasso addominale si è ridotto, così come sono scesi i livelli di proteine responsabili delle malattie cardiovascolari e si sono ridotte le transaminasi. 

Il peso gradualmente scende, quindi, e insieme al dimagrimento il corpo ne guadagna in vera salute.

Non tutti possono effettuare il digiuno breve, è quindi fondamentale chiedere prima di tutto consiglio al proprio medico di fiducia. 

Ma come funziona il digiuno breve? Può essere effettuato secondo due modalità:

1. La prima prevede l'astensione dal cibo per un periodo di 16-17 ore eliminando il pasto serale: di giorno è assolutamente sconsigliato perchè il processo di eliminazione di tossine avviene la notte e l'accelerazione metabolica non si verifica se si salta la colazione o il pranzo. Durante queste 17 ore è concessa anzi obbligatoria l'assunzione di acqua e volendo anche tisane e un estratto di sola verdura e zenzero (ad eccezione di carote, zucca, zucchine e pomodori). 

2. La seconda modalità, illustrata in precedenza, è l'assunzione ridotta di cibo durante la giornata per un totale di circa 700 calorie. 

La frequenza con cui si è effettua questo digiuno non deve essere in nessun modo continuativa: gli esperti consigliano 2 giorni, 3 a settimana al massimo. Il resto del tempo è necessario seguire un'alimentazione sana a base di verdura, un po' di frutta, cereali integrali in quantità moderate, pesce e poca carne, uova e formaggio. Chiaramente evitare zucchero bianco, grassi ideogenati e bibite gasate. 

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Cos'è il Chi, o Energia Vitale

Sabato, 14 Maggio 2016 06:52

C'è un termine, nella medicina tradizionale cinese, che in italiano viene tradotto con Energia Vitale. Si tratta del "chi", o "qi", ed è fondamentale per l'uomo.

Ma di cosa si tratta? Vediamolo insieme.

Ecco cos'è il Chi, o Energia Vitale: la forza che secondo la medicina tradizionale cinese sta alla base dell'universo

Esso è la forza primordiale di tutta la vita, dell'universo, dell'uomo. Costituisce tutto e da esso derivano trasformazioni e movimenti.

In sostanza, l'energia vitale nasce nel momento esatto della nascita dell'uomo, quando egli è ancora embrione e feto (essa si forma infatti dall'incontro tra seme maschile e ovulo femminile); cresce con lui e, alla morte, si disperde nel mondo.

Il chi è in questo senso il flusso continuo che lega i tessuti umani, gli organi, ma anche la persona all'ambiente che la circonda.

Tutto parte dall'ombelico: il bambino, ancora nella pancia della mamma, riceve proprio da lì i nutrienti e l'aria di cui ha bisogno, ed è per questo che per la medicina cinese esso è il punto di partenza dal quale si origina il flusso vitale. Questo flusso vitale, l'energia vitale o chi, è appunto l'insieme di tutte le energie e di tutte le sostanze indispensabili all'organismo per vivere in salute.

Questa energia vitale (che spesso si identifica nello ying e yang, energia mista calda e fredda, liquida e densa, o flusso di energia tra l'interno e l'esterno, tra il corpo e l'ambiente) si costituisce in due modi: prima della nascita, attraverso quella ricevuta dai genitori, e dopo la nascita, con quella costituita attraverso gli scambi con l'ambiente in cui si vive (che modifica la quantità e la qualità di energia iniziale a seconda dell'alimentazione e delle abitudini).

Alla nascita l'equilibrio era perfetto e nutriente: pian piano l'adulto perde questo equilibrio, ed è attraverso la meditazione taoista (o grazie ad altre pratiche dedicate proprio a questo scopo) che si può tentare di tornare all'equilibrio iniziale. 

Si ritiene che i canali che trasportano l'energia vitale agli organi e ai tessuti con il passare del tempo si ostruiscano, causando la stanchezza e la cattiva salute; in altre parole, lo stress della vita rende "cattivo" il flusso di energia vitale così perfetto nell'infanzia.

Se l'energia scorre libera senza ostruzioni, quindi, il corpo è in salute e l'ambiente in armonia; quando però il flusso si blocca l'organismo è soggetto a dolori e malattie, mentre all'esterno il tutto si traduce in tempeste e cataclismi.

Per ristabilire la buona salute è quindi necessario risanare i rapporti tra le forze ying e yang, che, fredde e calde, se unite di ritrovano tiepide. Il taoismo cerca quindi, in altre parole, di tentare di far tornare allo stato iniziale in cui si trovava durante la nostra infanzia il flusso energetico vitale che scorre nel nostro organismo, attraverso la meditazione o la respirazione.

Anche l'agopuntura si occupa di ripristinare il corretto ed equilibrato flusso di energia vitale, così come lo shiatsu, il reiki o lo yoga. E anche il feng shui si basa sullo stesso principio: garantire la migliore qualità energetica attorno a noi, nell'ambiente in cui viviamo, per far sì che ciò fluisca poi nel nostro corpo.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Se avete un germogliatore a portata di mano approfittatene (e se non ne avete uno correte ai ripari: non potete più farne a meno!): coltivare i propri germogli in maniera casalinga permette di avere sempre a disposizione un ingrediente insostituibile, leggero, saporito e super salutare.

Ve l'abbiamo detto: i germogli, che sono i primi filamenti nati dai semi delle verdure, come fossero embrioni della pianta che da essi nascerà, hanno moltissimi benefici (contengono in concentrazione maggiore tutte i nutrienti della pianta!), oltre che essere deliziosi. Provate a coltivarli a casa, e potrete arricchire in sapore e in salute tutti i vostri piatti, avendo cura di consumarli sempre a crudo per mantenerne tutte le proprietà nutrizionali.

Ecco 10 germogli da coltivare facilmente a casa: dai più classici di soia fino a quelli dei piselli e del ravanello rosa, i semi più deliziosi da sfruttare integrandoli nella nostra dieta

- La soia è deliziosa, e i suoi semi ancora di più. Ma sono anche ricchi di benefici: abbassano il colesterolo e prevengono l'ipertensione, oltre che essere perfetti per le diete veg (dal momento che sono ricchissimi di proteine vegetali)!

Comprate quindi un sacchettino di semi di soia gialla e con il germogliatore in tre giorni avrete i vostri buonissimi germogli. Hanno bisogno di bere parecchio, quindi innaffiateli per bene circa due o tre volte al giorno, stando comunque attenti ad evitare i ristagni che causano le muffe: basterà cambiare un paio di volte al giorno l'acqua che si raccoglie nella vaschetta in basso! E mi raccomando: tenete il germogliatore lontano dalla luce diretta del sole.

- Un altro seme che necessita molta acqua (e che è bene tenere in ammollo, prima di coltivarlo, per qualche ora) è quello del trifoglio, un classicone dei germogli, conosciuto per le sue proprietà depurative del sangue e per l'alto contenuto di minerali come ferro, calcio e zinco. E gli enzimi che si formano durante il processo di germogliazione sono ottimi per la digestione!

Nei primi tre giorni inizieranno a spuntare i gambi e le foglioline, ma solo il quinto giorno potrete tagliarli e papparveli!
- Se vi piacciono i piselli, vi piaceranno anche i germogli che nascono dai loro semi! Comprate un sacchetto di semi secchi apposta per la germogliazione (ricchi di proteine, fibre, carboidrati e minerali come il potassio, il magnesio e il calcio), lasciateli in ammollo dieci ore e procedete a sistemarli nel germogliatore.

Hanno bisogno di essere annaffiati circa due o tre volte al giorno (un po' come il trifoglio), e, posti alla luce indiretta del sole (meglio ancora se al chiuso di una dispensa!), dopo cinque giorni la germogliazione sarà completa. I ciuffetti, bianchi e sottili, possono essere tagliati e mangiati quando raggiungono l'altezza preferita, e si conservano chiusi in un sacchetto per qualche giorno in frigorifero.

- Tra i fagioli, i più saporiti sono quelli della tipologia Azuki, perfetti per la germogliazione. I semi da comprare per la coltivazione hanno una forma all'apparenza molto simile al fagiolo stesso, ma in dimensione parecchio ridotta. Il primo giorno basterà lasciarli in ammollo, per vedere già spaccarsi la pelle da cui poi uscirà il fusto, dopodiché nel germogliatore sarà necessario innaffiarli (cambiando l'acqua di ristagno) due o tre volte al giorno. Al raggiungimento di tre centimetri d'altezza coglieteli e utilizzateli nei vostri piatti: buonissimi!

- Più difficili da coltivare (perché si rischia di utilizzare troppa acqua!) ma buonissimi e dal sapore deciso come la pianta da cui derivano sono i germogli di rucola. Per coltivarli bisognerà tenerli a bagno per cinque o dieci minuti (osserverete che si forma una specie di strato gelatinoso attorno a loro, che li renderà simili ad una massa mucillanosa! E' normale, ed è giusto che si formi) per poi disporli sul germogliatore in modo uniforme.

L'innaffiatura è prevista in questo caso solo per una volta al giorno fino allo spuntare delle foglioline (momento a partire dal quale si aumenterà invece la frequenza). Raggiunta l'altezza desiderata gustateli crudi sulle pietanze che preferite, e godetevi il sapore deciso di questa pianta dalle proprietà antiossidanti, amica anche del sistema immunitario.

- Nella medicina tradizionale è considerato rinvigorente e ricostituente dell'organismo: parliamo del fieno greco, i cui semi danno una spinta al metabolismo dei grassi e riducono l''assorbimento del colesterolo cattivo (venendo in aiuto anche dei soggetti diabetici: rallentano infatti il metabolismo degli zuccheri ed evitano i picchi glicemici!).

L'ammollo è di cinque o dieci ore, mentre la germogliazione completa avviene in cinque giorni. Croccante e leggermente amaro, è buonissimo a fine cottura su pasta e riso, oppure a crudo nelle insalate miste.
- Per integrare i grassi buoni Omega 3, fare una scorpacciata di vitamine C ed E, proteggere l'organismo con un'azione antinfiammatoria ed antiossidante e disintossicare fegato e reni i semi di ravanello rosa sono perfetti. Come i ravanelli "normali", i germogli di questi semi hanno un sapore leggermente piccante che si sposa benissimo con le insalate, le vellutate, i contorni o i primi piatti a base di pasta e riso (aggiunti, come sempre, a crudo a fine cottura).

I semi di ravanello rosa per germogliare hanno bisogno di un ammollo di circa dieci ore, dopodiché, scolati dall'acqua in eccesso e posti nel germogliatore, saranno pronti in tre o quattro giorni con innaffiature periodiche.

- Per i ghiotti di porro, i germogli di questa pianta rimineralizzante sono una fonte unica di acido folico (importantissimo in gravidanza, ma benefico in ogni fase della vita), svolgono un'azione antiossidante e grazie alle sostanze solforate proteggono il sistema cardiovascolare. E il loro gusto deciso, simile a quello dell'erba cipollina, li rende ottimi per insaporire riccamente qualsiasi piatto desideriate, caldo o freddo, principale o di contorno. Buonissimi anche in accompagnamento di formaggi e creme!

Dopo un ammollo di dieci ore circa, poneteli nel germogliatore dopo averli scolati e annaffiateli quindi periodicamente. Rispetto agli altri semi e germogli, il tempo di coltivazione è più lungo (ma l'attesa verrà ripagata dall'ottimo sapore): li potrete utilizzare dopo sette/dieci giorni, avendo cura di annaffiarli una volta al giorno, preferibilmente la sera, ma solo se l'acqua è già asciugata (meglio evitare, con i semi di porro, l'eccesso di umidità!).

- Anch'essi dal sapore deciso e leggermente piccante (ideali quindi per insalate e contorni di verdure, come per i formaggi o per salse vinaigrette fatte in casa), i germogli di senape nascono da semi di colore giallognolo sottoforma di piccolissime palline, ma sviluppano radici e sottili fusti di un bellissimo colore viola. Contengono proteine, carboidrati e oli dall'azione antibatterica e antisettica. Sono ricchissimi anche di minerali: zolfo, ferro, potassio e calcio possono essere integrati nella dieta assumendo questi germogli, che donano all'organismo anche benefiche quantità di vitamine A, B e C.

Necessitano di un ammollo un pochino più breve rispetto ad altri tipi di semi (circa quattro ore) e germinano in cinque o sei giorni. Come sempre, innaffiate quando ne hanno bisogno, facendo attenzione di non trovarvi con troppa acqua in eccesso nella vaschetta di scolo (che causerebbe pericolose e danneggianti muffe).

 

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I rimedi naturali contro le punture delle api sono sostanze che aiutano a decongestionare i tessuti interessati dal veleno iniettato dal pungiglione di queste.

La prima cosa da fare è eliminare il pungiglione con una pinzetta se ancora presente, lavare la parte interessata sotto acqua fredda, disinfettare con acqua ossigenata. Applicare poi il ghiaccio così che il veleno non si espanda ulteriormente e il dolore si percepisca meno.

Di fondamentale importanza, non schiacciare la parte interessata per far uscire il veleno: la pressione incrementerebbe l’entrata in circolo di questo.

E’ necessario recarsi in pronto soccorso nel caso in cui il bambino o l’adulto sia stato punto in bocca e manifesti stati di malessere generali come nausea e vomito e sopratutto nel caso siano presenti difficoltà respiratorie.

Ecco 4 rimedi naturali contro le punture di ape: cosa fare in caso di punture di ape in adulti e bambini

1. Apis 6 ch: il primo rimedio consigliato è un rimedio omeopatico, indicato proprio contro il veleno d’ape. La posologia suggerita è 2 granuli in bocca ogni 10 minuti per la prima ora dopo la puntura, poi rallentare la somministrazione gradatamente, quindi due granuli ogni mezz’ora, poi ogni ora infine 3-4 volte al giorno per 2 giorni.

2. Urtica gel Weleda: rimedio perfetto per le punture di insetto da avere sempre nella borsetta nel kit del pronto soccorso naturale!

3. Argilla: è il rimedio della nonna ma è sicuramente super efficace per togliere velocemente il dolore. Basta mescolare della saliva (si esatto avete capito bene della saliva) e un cucchiaino di argilla: applichiamo sulla superficie interessata dalla puntura d'ape.

4. Olio essenziale di lavanda: olio perfetto per diminuire lo stato infiammatorio della zona. Inserire 6 gocce di olio essenziale di lavanda in un bicchiere d’acqua poi immergere la zona interessata o se non è possibile tamponare questa con garza sterile bagnata con 10 gocce di olio essenziale di lavanda (nel caso in cui il piccolo abbia più di 1 anno. In alternativa inseriamo 5 gocce di olio essenziale di lavanda in un cucchiaio d'acqua, poi immergiamo la garza.

Giulia Mandrino

 

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Il dessert che ci sta facendo davvero impazzire! Serve mezzo minuto e molto spesso lo preparano direttamente i bimbi da soli perchè è di una facilità incredibile, non richiede cottura e servono solo 3 ingredienti. 

Ecco la ricetta del dessert cremoso da un minuto: come preparare un dolce naturale e sano in 0 tempo

14 e 15 maggio: segnatelo subito in agenda, domani e dopodomani saranno bellissime giornate! A Roma torna infatti l'iniziativa pensata da Maria Teresa Esposito, mamma di tre creaturine e super creativa con la passione per i fornelli.

A Roma tornano I diti in pasta: i laboratori di cucina per bambini a cui le mamme non possono rinunciare!

Testaccio, Città dell'altra Economia, 14 e 15 maggio: gli spazi della Factory si riempiranno di urla di bambini e di dita infarinate. Anzi, di Diti! Detta un po' in maniera infantile, l'iniziativa Diti in Pasta (sottotitolo: Alimentiamo buone abitudini) è bellissima: Maria Teresa Esposito ha chiamato, le scuole di cucina della capitale hanno risposto e i bambini potranno godere di due giornate interamente dedicate a loro e alla loro voglia di cucinare.

Coquis, Les Chefs Blancs e Tu Chef, tra le migliori scuole culinarie di Roma, hanno infatti pensato per i bimbi dai tre anni in su ai più disparati laboratori culinari, per coinvolgerli in pasticci e ricette a base di uova, acqua, farina e chi più ne ha più ne metta.

Ma non solo cucina: Idee con Gusto ha pensato a laboratori ricreativi, Kids&Us ad uno di bricolage e Lenuovemamme coinvolgeranno i piccoli in un bellissimo scambio di libri. E Aboca proporrà attività didattiche e sensoriali tutte particolari.

Oltre al divertimento l'intento dei Diti in Pasta è profondo: i genitori saranno coinvolti, perché l'obiettivo è quello di sensibilizzare i bambini attraverso attività ludiche e culinarie, per aiutarli a prendere confidenza con il cibo e l'alimentazione. 

Insomma, l'educazione alimentare per tutta la famiglia passa anche dal divertimento, proprio come l'insegnamento pratico ed astratto di tutti gli aspetti della vita può essere diffuso attraverso il gioco, il “lavoro” dei nostri figli.

Se i bambini imparano a trattare nella giusta maniera il cibo fin dai primi anni, se iniziano a conoscerlo e a instaurare un buon rapporto con esso, ecco che allora crescendo la loro educazione alimentare avrà già delle buone e solidissime basi dalle quali partire.

Promuovere e diffondere l'abitudine alimentare sana e consapevole è infatti uno dei principali obiettivi della due giorni, che vede anche relatori (per gli adulti!) d'eccezione: il sabato pomeriggio saranno la dottoressa Federica Majore (psicologa del comportamento alimentare), il dottor Saccares dell'IZSLT e il dottor Ghiselli del Crea a intrattenere gli adulti con un panel interessantissimo.

Quindi, mamme romane all'ascolto: dalle 10 alle 19 di domani e dopodomani (14 e 15 maggio 2016) recatevi presso la Factory (Spazio Giovani di Roma Capitale, piazza Orazio Giustiniani 4) e, previo pagamento di una piccola somma associativa, fiondatevi con i vostri figli tra i banchi e i laboratori pieni di farina e cibi freschissimi, per imparare insieme a loro cosa significa la buona cucina. Quella DAVVERO buona!

Sara Polotti

Ecco la ricetta di un estratto antiossidante di frutti di bosco: come realizzare un estratto con lamponi, fragole, more e mirtilli 

La curiosa tendenza dell'Ikea Hack

Giovedì, 12 Maggio 2016 05:25

Si dice "ikea haking" ed è una tendenza carinissima. In poche e nostrane parole? Trasformare, con poco e con un po' di inventiva, i mobili e gli oggetti dell'Ikea, che, già belli di loro, si prestano moltissimo alle metamorfosi!

Ecco la curiosa tendenza dell'Ikea Hack: 15 idee per trasformare i mobili dell'Ikea

1. A quanto pare tutti (tutti!) ne hanno almeno una in casa. E' la lampada tonda di carta Regolit, che si presta benissimo alle modifiche personali. Guardate qui, ad esempio: basta una fila di piccole bandierine da incollare seguendo la linea del filo di ferro. Ma potete provare anche con del washitape o con dei pois appiccicati qua e là!

(foto 1 http://www.bonjourquilts.com/a-lantern-makeover/)

2. Per i più piccoli la lampada perfetta da modificare è la Fado, tonda come un bel faccione. Con un po' di tempere, della pasta modellabile e qualche sprazzo di fantasia potete trasformala in gattino, luna, sole o personaggio dei cartoni animati.

(foto 2 http://blog.sirlig.dk/2015/01/diy-kitty-lamp-fado-ikea-hack.html)

3. Con la struttura dello specchio Frack potete ottenere una bellissima lampada da fissare sopra al comodino: sostituite lo specchio con una lampadina (con un bel filo colorato!) et voilà.

(foto 3 http://www.yellowbrickhome.com/2011/10/26/let-there-be-light/)

4. E sotto alla lampada il comò perfetto: quello Selje che trovate da Ikea rivestito con del tessuto floreale applicato con della colla a caldo (oppure con carta da parati o comodissimi stickers).

(foto 4 http://seekatesew.com/liberty-of-london-floral-nightstand-ikea-hack/)

5. Potete scegliere le gambe anni Cinquanta del tavolino Lovbacken, oppure il vimini del Sandhaug: se sopra, al posto del solito piano, ci piazzate una sezione tonda di tronco (trattata con delle vernici fissanti) l'effetto è strepitoso.

(foto 5 http://stylebyemilyhenderson.com/blog/diy-tree-slab-side-table-in-redbook)

6. Se avete nonne sferruzzanti o se a voi stesse piace lavorare a maglia, ricoprire i mobili con delle belle fantasie di lana si rivelerà la scelta vincente per rendere ogni mobile unico e carismatico.

(foto 6 http://sannaochsania.blogspot.it/2012/03/bank-pa-fyra-satt.html)

7. I montanti delle mensole dell'Ikea si prestano a moltissimi usi (ad esempio come porta asciugamani). Guardate qua gli Ekby Valter, trasformati in modo da diventare supporto per lampade industriali.

(foto 7 http://www.nalleshouse.com/2013/10/diy-cage-light-sconces.html)

8. I piccoli ed economicissimi orologi: basta del washitape per creare la propria versione, carinissima, veloce e colorata.

(foto 8 http://tellloveandparty.com/2015/07/diy-washi-tape-clocks.html#more-9290)

9. Con una mensola Ivar e delle strisce di cuoio a sostituire i montanti (come ad esempio delle cinture) le vostra casa acquisterà un'aria un pochino country chic e sofisticata.

(foto 9 http://nur-noch.com/ein-regal-mit-guertel-a-shelf-with-a-belt/)

10. Per i bimbi, lo scaffale Kallax (ribaltato e coperto con una lastra di legno e un tappeto) può trasformarsi in una comodissima panca per riporre i giocattoli.

(foto 10 https://www.bloglovin.com/blogs/ikea-hackers-2301015/teddy-cubby-reading-corner-4727005572)

11. Il tavolino Lack è versatilissimo: provate a dipingerlo e ad applicare sul piano delle piastrelle diverse tra loro. Effetto marocchino assicurato!

(foto 11 http://www.ikea.com/us/en/ideas/201624_idde02a/)

12. Incollate una base Lego ad un tavolino (sempre il Lack!) con del velcro: per piccoli architetti.

(foto 12 http://thedecoratedcookie.com/2015/04/ikea-hack-freaking-awesome-lego-table/)

13. Con un paio di cerniere applicate su un lato lo specchio si tramuta in scrigno che nasconde tutti i gioielli. Comodo e ordinato.

(foto 13 http://www.dose.com/homeanddiy/16454/21-IKEA-Hacks-That-Will-Drastically-Change-The-Way-Your-Home-Looks?utm_source=Pinterest&utm_medium=Viral&utm_campaign=onsite_share_Facebook_Social_Facebook-231435026494)

14. Vi piacciono le librerie-albero? Provate a farne una DIY partendo dagli economici sgabelli Frosta!

(foto 14 http://www.ikeahackers.net/2015/06/cat-tree-by-frosta-x.html)

15. E se siete amanti dei gatti basta pochissimo per costruire loro una casetta: una mensola Expedit e un paio di cuscini.

(foto 15 http://www.ikeahackers.net/2013/08/expedit-double-decker-cat-snugscratch-post.html)

"Correndo con le forbici in mano". No, ok, non vi consiglieremmo mai di farlo, né tanto meno di incoraggiare i vostri bambini a intraprendere questa attività. Ma ridimensionando la battuta, imparare ad usare le forbici è fondamentale per i bimbi!

Proteggerli troppo, evitando che si impegnino in attività "pericolose", è deleterio. Maneggiare i piatti in ceramica, i bicchieri in vetro e altri materiali danneggiabili è il primo passo per installare nei vostri figli il senso del pericolo e della delicatezza di movimenti. È fondamentale per far capire loro che alcuni movimenti sono da eseguire con un'attenzione più profonda.

In tal senso l'uso delle forbici è l'attività più iconica: sono uno strumento utile che utilizzeranno per tutta la vita, e soprattutto necessitano precisione e attenzione. Aiutando i bambini a capire come usarle, lasciando che provino da soli sotto la vostra supervisione, donerete loro una capacità preziosissima. Vigilate, quindi, ma senza invadenza: solo così impareranno davvero!

Come imparare ad usare le forbici giocando: le attività che insegnano ai bambini a usare questo strumento di precisione un pochino rischioso, per familiarizzare con il concetto di pericolo

- Il primo trucchetto prevede un disegnino simpatico sull'unghia del pollice della mano del bambino (quella che usa solitamente). Colorandogli l'unghia o disegnandoci sopra una faccina il bambino si ricorderà di tenere il pollice davanti a sé quando sta utilizzando le forbici, abituandosi così alla posizione corretta.

(foto 1 https://thesurge.com/stories/minimize-the-mess-that-comes-with-kids-arts-and-crafts-time-using-these-tips)

- E si passa quindi all'utilizzo vero e proprio. Inizialmente la precisione passa in secondo piano: l'importante è capire il funzionamento di questo strumento! Potete quindi dare ai bimbi delle strisce di pasta modellabile, da tagliare in piccoli pezzi, oppure delle cannucce colorate. Il taglio sarà netto e veloce, non in linea continua, in modo da prendere confidenza con l'aprirsi e il chiudersi delle lame.

(foto 2 http://www.childcarelandblog.com/2014/07/playdough-scissor-skills.html)

- L'attività diventa quindi un pochino più difficile, ma simile: su un vassoio posizionate delle strisce di carta sulle quali avete tracciato linee oblique, e i bimbi dovranno ritagliare lungo queste linee in modo da staccare dei pezzetti di carta, che metteranno poi nella bacinella a fianco. Il taglio è un pochino più lungo, ma comunque ancora netto e senza cambi di direzione.

(foto 3 http://www.lacasanellaprateria.com/2012/01/attivit%C3%A0-di-vita-pratica-utilizzare-le-forbici/)

- Il passo successivo sarà quindi ritagliare delle linee più lunghe tracciate su un foglio. Prima rette, poi tutte curve, poi a zigzag. Il gioco si fa sempre più interessante!

(foto 4 http://www.howwemontessori.com/)

- Pian piano complicate un pochino di più il livello: passate a linee spezzate che si fermano a metà foglio, a forme geometriche regolari, a forme irregolari, a cerchi e a stelle. Le manine dei bimbi dovranno farsi sempre più precise e la loro coordinazione occhio-mano ne guadagnerà.

(foto 5 http://www.sugaraunts.com/2016/01/scissor-skills-recycled-wrapping-paper.html)

- Di volta in volta l'uso può farsi quindi preciso e definito: la presa dei bimbi sarà sempre più sicura e ne otterranno di conseguenza precisione. I tagli sempre più ravvicinati e sottili permetteranno lavoretti sempre più elaborati. Guardate queste piume e questo istrice ricavato da un piattino di carta: piaceranno moltissimo ai bimbi, che alla fine si sentiranno super soddisfatti e un pochino più indipendenti!

(foto 6 http://alittlepinchofperfect.com/paper-feather-craft-and-scissor-practice/)

(foto 7 http://www.fiche-maternelle.com/fabriquer-un-herisson.html)

Sara Polotti

Gravidanza, benessere, yoga

Gravidanza Benessere Yoga è una guida completa a tutte le posizioni yoga, alle tecniche di respirazione e agli esercizi di rilassamento, utili dall’inizio della gravidanza fino al travaglio e al recupero dopo il parto.

Questo libro, unico nel suo genere, propone un mix di pratiche che possono essere eseguite dalla 12a settimana di gravidanza sia da principianti, sia da chi vuole adattare la pratica dello yoga alla sua nuova condizione.

Ogni capitolo contiene pratiche complete spiegate passo passo, oltre a tecniche di visualizzazione, meditazioni, propositi e storie vere a cui ispirarsi. Gli esercizi proposti sono stati pensati per alleviare i disturbi più frequenti della gravidanza e per sviluppare forza, resistenza e flessibilità utili ad affrontare gli ultimi mesi e il travaglio. Le diverse tecniche di respirazione e posizioni per il parto ti aiuteranno a rilasciare la tensione durante tutte le fasi della nascita del tuo bimbo: gli studi dimostrano che nelle donne che si sentono calme il travaglio è più breve e si riduce la necessità dell’intervento del medico. Il capitolo sul post-parto contiene esercizi per aiutarti a tornare in forma e allentare la tensione nelle spalle causata dal trasportare e nutrire il bambino.

Rassicurante, pratico e facile da seguire, questo libro è una guida preziosa per iniziare il tuo viaggio meraviglioso nella maternità.

Lo puoi acquistare in tutte le librerie dal 25 maggio 2016. 

Sara

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Cecilia

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