Come ridurre la plastica nella vita quotidiana

Essere Zero Rifiuti è - se non impossibile - molto difficile. Ma prenderci cura del nostro pianeta (e quindi di noi stessi e dei nostri figli!) riducendo almeno la plastica è ormai un imperativo. E per farlo dobbiamo aggiustare le nostre abitudini quotidiane. Non pensiamo, però, che questo significhi stravolgere la propria vita o spendere di più. Anzi! Dopo un primo assestamento (ma possiamo anche compiere i cambiamenti un po’ alla volta!) non sarà difficile, perché tutti questi gesti diventeranno l’abitudine e, soprattutto, ci faranno anche risparmiare.

Come ridurre la plastica nella vita quotidiana: i gesti per diventare famiglia plastic-free risparmiando e facendo del bene al nostro pianeta

Passare alla brocca

Le bottiglie di plastica, fateci caso, sono il rifiuto che più invade la raccolta differenziata. Per eliminarle basta semplicemente bere l’acqua del rubinetto, oppure, se preferiamo, acquistare una brocca che purifichi l’acqua. È un gesto comodo, economico e super efficace nella lotta contro la plastica, che si ridurrà drasticamente. Provare per credere!

Ah, e quando acquistiamo le bibite scegliamole in vetro! Costano di più, è vero, ma con i soldi risparmiati non acquistando più l’acqua in bottiglia possiamo permettercele. Anche perché le bibite andrebbero comprate solo una volta ogni tanto!

Usare la borraccia

I nostri bambini a scuola, ma anche noi fuori casa o in ufficio: tutti dovremmo imparare a tenere una borraccia, e non le bottigliette di plastica o i contenitori dei succhi, nelle nostre borse o zaini.

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Usare il sapone solido


Per ridurre drasticamente la plastica in casa basta compiere un gesto tanto semplice quando snobbato: tornare alla saponetta. Invece di acquistare il sapone liquido (anche nella doccia!), usiamo le saponette confezionate nella carta. Da lì a passare allo shampoo solido e al sapone solido per i piatti è un attimo. E durano molto di più rispetto ai saponi liquidi!

Tornare al detersivo in polvere

Sì, il detersivo in polvere per la lavatrice esiste ancora: è proprio accanto a quello liquido! Ha meno tensioattivi, è più ecologico e permette di non utilizzare plastica. Oppure, se vicino a noi ci sono negozi di prodotti sfusi, possiamo optare per le ricariche di detersivo liquido portando sempre il nostro recipiente.

Scegliere cosmetici in vetro

In questo caso basta acquistare solo prodotti che non abbiano plastica nella confezione, ovvero cosmetici in barattoli di vetro con tappi in alluminio confezionati in scatole di carta. Esistono anche dentifrici (come questo) e deodoranti (lo trovate qui) plastic-free. Costano di più, è vero, ma durano anche, di più.

Lo spazzolino in bamboo

Se un paio di anni fa non lo si trovava da nessuna parte se non online, ormai gli spazzolini in bambù si trovano anche al supermercato. Permettono, se realizzati completamente in bambù biodegradabile, di essere gettati nell’organico; e se anche non sono compostabili, è un’ottima scelta poiché il bambù è un materiale sostenibile alternativo alla plastica.

Ah, esistono anche i cottonfioc biodegradabili! O, addirittura, riutilizzabili: sono in silicone e si lavano sotto l’acqua.

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Conservazione degli alimenti

Basta pellicola monouso, è il momento dei fogli cerati riutilizzabili. Si tratta di fogli di varie dimensioni in tessuto ricoperto di cera, da utilizzare proprio come la pellicola per alimenti coprendo i piatti e i recipienti (ma anche i panini e gli avanzi). Basta modellare i fogli con il calore delle mani.

I detergenti ricaricabili

Per pulire la casa, un’ottima soluzione è acquistare i detergenti solidi che si sciolgono in acqua. Invece di comprare tutte le volte il flacone, teniamo i vecchi spray, li riempiamo d’acqua e ci sciogliamo dentro il detergente idrosolubile (come questo) ottenendo un nuovo detergente senza aver acquistato o buttato plastica in più.

Passare alla coppetta o agli assorbenti lavabili

Perché gli assorbenti sono un rifiuto indifferenziato non indifferente e perché le confezioni sono sempre in plastica. E poi perché costano tantissimo (e in due o tre cicli mestruali il costo della coppetta o dei lavabili è recuperato) e perché la coppetta è iper comoda.

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Le spugne compostabili

Esistono spugne naturali (come quelle in luffa o quelle biodegradabili) che, una volta deteriorate, possono essere buttate nell’organico.

Al supermercato

Evitiamo di acquistare la verdura e la frutta confezionate nella plastica e utilizziamo solo i sacchetti biodegradabili forniti dal supermercato. Al mercato, invece, portiamo i nostri sacchetti di tela.

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Sara

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Cecilia

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