Cambiamento climatico: cos'è e come spiegarlo ai bambini

Se ne parla molto, da parecchi anni, eppure non tutti sanno di cosa si tratti veramente. Addirittura, c'è chi ha dubbi in merito. Ma il cambiamento climatico è una cosa seria e il futuro del mondo è nelle nostre mani. E in quelle dei nostri bambini e bambine, che a quanto pare stanno già prendendo le redini di un argomento che per troppo tempo è stato ignorato dalle generazioni precedenti.

I ragazzi e le ragazze del Fridays For Future combattono per la giustizia climatica, che in realtà abbraccia tutte le ingiustizie, ed è davvero bellissimo vedere l'impegno che ci mettono. Un po' come quando noi millennial, alle elementari, scoprimmo l'importanza della raccolta differenziata portandola poi nelle nostre case, costringendo i nostri genitori a differenziare i rifiuti e dando il via ad un'abitudine davvero virtuosa che ora è quotidianità.

Ecco dunque il cambiamento climatico spiegato ai bambini, con parole semplici ma efficaci, per instillare in loro fin da piccoli la giusta coscienza ambientale.

Cos'è il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico è, in poche parole, l'insieme dei cambiamenti che coinvolgono la temperatura media della Terra. Questa temperatura subisce innalzamenti e abbassamenti in maniera naturale (pensiamo alle varie glaciazioni che ci sono state migliaia di anni fa), ma recentemente si sta alzando in modo repentino, molto più velocemente rispetto a quanto accaduto in passato.

In questo momento, gli studi hanno rivelato che la Terra è circa un grado più calda rispetto a 300 anni fa. Ma anche se un grado sembra poco, gli stessi studiosi ci hanno messo in guardia: un altro grado e mezzo e le conseguenze saranno devastanti per il pianeta. I ghiacci delle calotte polari, infatti, si scioglieranno, causando l'innalzamento del livello del mare, inondazioni e scomparse di isole e territori sul livello del mare.

Accanto a queste devastazioni si aggiungerebbero tempeste, uragani e altre situazioni tremende e pericolose causate esattamente dalle temperature troppo alte e dagli sconvolgimenti che esse provocano sul clima e sulle precipitazioni.

Le cause del cambiamento climatico

Purtroppo a causare il repentino innalzamento delle temperature sono alcune abitudini di noi esseri umani, soprattutto occidentali. Prima di tutto, infatti, a causare il cambiamento climatico è l'inquinamento dovuto alla combustione di petrolio, carbone e gas, ovvero i combustibili fossili che scaldano le case e fanno andare avanti la maggior parte delle fabbriche e delle industrie, ma anche dei trasporti. Le sostanze che la combustione rilascia nell'atmosfera, come il diossido di carbonio, intrappolano il calore del sole riscaldando la Terra. Si tratta, esattamente, dell'effetto serra.

La deforestazione e l'eccessiva urbanizzazione è un altro dei motivi alla base del cambiamento climatico. Le foreste e gli alberi sono infatti fondamentali per l'equilibrio della terra. La fotosintesi clorofilliana abbassa i livelli di CO2 rilasciando ossigeno, e tagliare alberi e foreste per fare spazio al cemento è, si capisce, devastante.

L'incremento della popolazione poi non aiuta di certo: più persone sul pianeta significa più consumi e più sfruttamento delle risorse naturali, soprattutto non rinnovabili. La crescita degli esseri umani sulla Terra è infatti repentina tanto quanto il riscaldamento: sessant'anni fa sul pianeta c'erano circa 3 miliardi di persone; oggi siamo più di 7 miliardi.

Infine, non dimentichiamo i rifiuti: lo smaltimento dei rifiuti tramite combustione è deleterio perché immette nell'aria moltissime sostanze dannose che contribuiscono all'effetto serra (oltre ad essere estremamente dannose per la salute).

Cosa fare

Prima di tutto, è bene fare sentire la propria voce. Le scelte personali sono infatti importanti, ma la maggior parte delle emissioni globali è dovuta a pochissime industrie. Manifestare, parlare, informarsi e impuntarsi è quindi necessario per far sì che i Governi regolarizzino le emissioni, mettendo norme e divieti importanti ed efficaci.

Personalmente, possiamo poi scegliere una vita il più possibile plastic free, fare sempre la raccolta differenziata e adottare pratiche quotidiane che abbiano poco impatto, risparmiando e riciclando ciò che abbiamo il più possibile e scegliendo il second hand quando possibile per evitare di produrre nuovi rifiuti. Anche scegliere vestiti e prodotti etici e sostenibili è importante: evitare il fast fashion sembra difficile, è vero, ma in realtà puntare su capi evergreen che siano di qualità alla fine ripaga, perché durano molto ma molto di più.

Infine, mangiare meno carne e derivati animali è una scelta green, così come scegliere frutta e verdura che sia sempre di stagione e il più possibile a km zero.

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Sara

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Cecilia

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