Integrare il riscaldamento con la climatizzazione: come mantenere una temperatura ottimale a casa senza spendere troppo

La notizia dell'abbassamento delle temperature degli impianti di riscaldamento di un grado per affrontare l'inverno risparmiando sui costi di gas ed energia elettrica si sta diffondendo sempre di più. La Legge, infatti, vuole che all'interno delle abitazioni, specie nei condomini, la temperatura dei termosifoni si assesti in un range compreso tra i 19 e i 20 gradi a seconda delle zone in cui l'edificio è collocato. Il territorio italiano viene così suddiviso in sei zone, stabilendo i gradi entro cui la temperatura deve rimanere, così come le ore massime di accensione del riscaldamento nell'arco della giornata, in base al periodo. 

Come fare, allora, a risparmiare senza intaccare troppo il budget familiare e allo stesso tempo continuare a riscaldarsi come al solito? Un buon compromesso è rappresentato dall'integrazione tra il riscaldamento dei termosifoni e il climatizzatore, che può portare diversi vantaggi in termini di risparmio.

Se pensate, però, che in questo modo aumenterebbe di molto la bolletta della luce, come primo passaggio potete valutare di cambiare fornitore di energia elettrica, scegliendo tra le numerose offerte che offre il mercato. Cambiare fornitore di energia elettrica, in linea di massima, non ha alcun costo e permette di trarre un notevole risparmio sul consumo di energia elettrica

Climatizzatori e termosifoni: un ottimo metodo per risparmiare sulla bolletta

Esiste un particolare tipo di climatizzatore che ben si adatta a essere integrato con i termosifoni: il condizionatore a pompa di calore. Quest'ultimo si differenzia da un normale condizionatore perché oltre a poter raffreddare l'aria riesce anche a riscaldarla. Inoltre, è in grado di regolare l'umidità all'interno della stanza, ottimizzare l'uscita dell'aria dai bocchettoni e filtrarla.

L'aumento delle tariffe dell'energia elettrica ha fatto lievitare notevolmente il costo delle bollette e usare un condizionatore a pompa di calore di qualità permette di risparmiare più di quanto si pensi. Per avere un ulteriore vantaggio economico, si può cambiare fornitore di energia elettrica, come abbiamo visto sopra, così da prevedere già un costo più contenuto prima ancora di procedere al connubio termosifoni/condizionatore. 

I climatizzatori a pompa di calore di fascia energetica più alta sono quelli che meglio si adattano all'integrazione con i termosifoni. Questo perché i termosifoni hanno bisogno di una temperatura di mandata piuttosto alta e per compensare il deficit il condizionatore deve arrivare a temperature elevate, con conseguente dispendio maggiore di energia elettrica: un condizionatore professionale, essendo più grande e dotato di tecnologie più sofisticate, riuscirà a compensare il deficit con un minore dispendio di energia, permettendo di risparmiare sul lungo periodo.

Come procedere con l’integrazione 

Per prima cosa è bene valutare se siano migliori per l'integrazione i termosifoni in ghisa, che si riscaldano più lentamente ma rimangono caldi più a lungo, o se siano ottimali quelli in alluminio, che diventano subito caldi, ma tendono a raffreddarsi rapidamente. Se si decide di optare per questa soluzione di integrazione, si può investire quanto si risparmia grazie al cambio di fornitore di energia per apportare una serie di migliorie ai radiatori (qualora non fossero idonei). 

Per poter poi tecnicamente procedere all'integrazione di un climatizzatore con il termosifone è necessario rivolgersi a un professionista del settore. Per valutare la fattibilità dell'operazione, infatti, è necessario prendere in considerazione una serie di specifiche indispensabili per il corretto funzionamento dell'intero impianto. Senza volerci addentrare troppo nel dettaglio e in tecnicismi, diamo un piccolo ragguaglio sugli spazi: un climatizzatore con pompa di calore ha bisogno di avere con sé un serbatoio di accumulo e una termopompa. Questi per poter essere installati, hanno bisogno di essere allocati nei pressi del condizionatore e la loro grandezza varia in base alle dimensioni della casa. Questa valutazione di fattibilità può essere eseguita soltanto da un professionista che, in caso di parere favorevole, potrà illustrare quali sono i passaggi successivi per  integrare termosifoni e condizionatori in modo da avere bollette più leggere.

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