Risparmiare consapevolmente sulla spesa

In tempi come quelli che stiamo vivendo è bene passare da consumatori “passivi” (che accettano senza fiatare tutto ciò che viene trasmesso dalla pubblicità) ad “attivi” (attenti a cosa compriamo e come). Sembra difficile e a volte una perdita di tempo, ma pensate solo che una spesa consapevole vi consente di risparmiare anche fino al 60%! I trucchi non sono poi così complicati una volta che ci si fa l’abitudine e di seguito troverete qualche consiglio utile.

Essere aggiornati sulle offerte

Il primo passo per una spesa consapevole è quello di essere aggiornati sulle offerte, non solo del negozio o supermercato di fiducia, ma anche di quelli un po’ più distanti da casa o poco conosciuti. In questa maniera potreste scoprire che lo stesso prodotto comprato presso il solito rivenditore costa magari anche il 50% in più rispetto a quello venduto a pochi chilometri da casa, o semplicemente nel supermercato di fianco.

L’era digitale in questo ci viene molto in aiuto perché non serve più fare la ricerca dei volantini più disparati a casa di parenti o amici, ma basta collegarsi ad internet su siti come www.kupino.it, specializzati nella raccolta e fruizione online degli opuscoli pubblicitari dei maggiori rivenditori di beni di consumo (come supermercati e discount, arredamento, viaggi etc.). In questa maniera, scegliendo il brand che vi interessa o il prodotto che cercate, potete verificare comodamente da casa quelle che sono le offerte del periodo e scegliere consapevolmente.

Non fermarsi all’aspetto esteriore

Un altro consiglio è quello di non andare per forza solo sulle grandi marche conosciute, ma sperimentare anche i brand ufficialmente poco noti perché potreste imbattervi in piacevoli sorprese: spesso e volentieri i prodotti proposti, esteriormente diversi o facenti capo ad aziende differenti, sono in realtà realizzati negli stessi stabilimenti dei marchi più famosi.

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Photo by Fikri Rasyid on Unsplash

Ovviamente quello che cambia, anche in maniera sostanziale è il prezzo perché, a parità di materie prime utilizzate, nel prodotto famoso pagate anche tutti i costi di marketing dell’azienda. Potreste obiettare che non è detto che, sebbene realizzati nelle stesse strutture, l’azienda segua necessariamente gli stessi protocolli di sicurezza, però pensate a quanto costerebbe differenziare le linee di produzione per lo stesso prodotto finale. Forse per l’azienda il gioco può non valere la candela.

Il prossimo passo verso la spesa consapevole è proprio questo: abbiate il coraggio di non fermarvi all’aspetto esteriore di ciò che desiderate, ma ricordatevi di leggere sempre le etichette: tanto per gli ingredienti utilizzati (non sempre il nome famoso è garanzia di alta qualità), quanto per gli stabilimenti di produzione, le caratteristiche essenziali sono scritte tutte là anche se, lo concedo, a volte mascherate. Se volete avere maggiori informazioni, il sito Io Leggo l’Etichetta, con la collaborazione dei consumatori, ha creato una specie di vademecum che raccoglie tutti i principali prodotti delle marche secondarie specificando chi sia, a discapito del nome stampato sull’etichetta, il reale stabilimento di produzione.

Lidl

Tra le varie catene che adottano questo sistema, la tedesca Lidl si pone in una situazione un po’ anomala, che potremo chiamare di soft discount: possiamo trovarvi, infatti, prodotti di marche sconosciute a prezzi molto contenuti, ma anche alimenti e beni legati a brand ben più famosi. Basta sfogliare le numerose offerte del volantino Lidl per rendersene conto. Grazie a questa posizione, la catena riesce a mettere d’accordo varie tipologie di clientela, dai consumatori più esigenti rispetto al rapporto qualità-prezzo a quelli più attenti al portafoglio.

Piacevole è l’idea di girare il mondo attraverso speciali offerte internazionali: Spagna, Grecia, Germania, poi ancora Francia e Stati Uniti sono esempi dei Paesi toccati dai tour gastronomici pensati da Lidl. Una bella idea per appassionare il cliente attento al made in Italy, ma che non disdegna certo la possibilità di provare eccellenze anche di altri Stati senza spendere necessariamente una fortuna.

Per concludere, il mio ultimo consiglio è questo: ricordatevi che tutto è nelle mani del consumatore, quindi nelle vostre. Una spesa consapevole altro non è che un acquisto organizzato solo su quelle che sono realmente le vostre necessità, lasciando perdere quelle della grande distribuzione.

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Sara

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Cecilia

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