Curiosità e senso di meraviglia sono il tesoro dei nostri figli

Non so voi, ma quando i bambini arrivano trepidanti con una nuova scoperta tra le mani oppure tentano qualche impresa bislacca in giardino, noi sorridiamo. A volte sospiriamo, è normale. Ma se ci pensiamo bene fino in fondo ne siamo felicissimi, perché sono questi i momenti nei quali la loro curiosità e il loro senso di meraviglia si manifestano.

E il senso di meraviglia, quel sentimento che li rende entusiasti, affascinati e estasiati dal mondo, che li lascia a bocca aperta e che fa amare loro la natura è quanto di più preziono possiedono durante l'infanzia.

Curiosità e senso di meraviglia sono il tesoro dei nostri figli: il gioco libero e nella natura è la via per una crescita sana, equilibrata e piena di magia

A volte rimangono sdraiati nel prato per vedere quanti insetti salgono su di loro come fossero parte del paesaggio. Altre provano a stare in acqua per il maggior tempo possibile osservando quante grinze appaiono sulle dita. Per non parlare di quando seguono fuori il cane o il gatto cercando di comportarsi come loro.

Sono moltissimi i gesti che i nostri bambini compiono e che svelano tutta la loro intraprendenza e la voglia di esplorare. E, facciamoci caso: capita quasi sempre quando escono nella natura, come se si sentissero più liberi, meno costretti dai muri delle regole casalinghe. La loro curiosità esplode, si lasciano trasportare dal vento, dall’erba, dai rumori, e tutto diventa un grande microscopio sotto al quale scoprire il mondo.

Tutto questo però non ci mostra solo la curiosità dei bambini, ovvero quella capacità di interessarsi al mondo per tentare di capire come funzionano le cose. Ci mostra soprattutto la meraviglia che li colpisce e che fa amare loro il mondo, ciò che sta loro attorno, come se tutto fosse una grande magia nella quale siamo fortunati a vivere.

Questo senso di meraviglia è tipico dell’essere umano, ma viene quasi sempre perso durante gli anni della crescita. Questa caratteristica ci rende entusiasti del mondo, della natura, di ciò che ci sta attorno. E ci fa sentire come se qualunque cosa fosse possibile. Per un bambino l’impossibile non esiste, no? Beh, è anche grazie a questo senso di meraviglia, poiché due occhi che si meravigliano ogni volta che scoprono un nuovo fiore, una nuova coda di lucertola che ricresce o un formicaio gigantesco sentono che nulla è impossibile e che la natura è immensa.

Grazie al senso di meraviglia i bambini vedono l’unicità di ogni piccola cosa, ne apprezzano ogni caratteristica, si lasciano affascinare dai dettagli. E questa predisposizione li porta anche in un’altra, importantissima, direzione. Quella dell’apertura mentale. Perché un bambino che ama stupirsi non smetterebbe mai di lasciarsi affascinare e dentro di sé sa che solo tenendo la mente aperta potrà fare nuove esperienze e toccare con mano nuove meraviglie.

Purtroppo però questo senso della meraviglia si trova messo a dura prova dalla società in cui viviamo. La tecnologia e le regole ci incanalano fin da piccoli e il rischio è quello di non sperimentare a fondo questa magnifica sensazione necessaria per la crescita armonica degli esseri umani.

Che fare quindi per essere certi di proteggere questo senso e di dare ai nostri figli la possibilità di continuare ad incuriosirsi e affascinarsi?

Innanzitutto cerchiamo sempre il contatto con la natura, anche quando viviamo in città. Durante la settimana possiamo recarci al parco oppure tenere un orto sul balcone e fare giardinaggio in casa, e durante il weekend possiamo prendere l’occasione di trovare sentieri per passeggiate e picnic o spiagge sulle quali correre e giocare.

Cerchiamo poi di affidarci sempre al gioco libero e non solo a quello pieno di regole. Lasciamo che i bambini corrano nei prati, inventino giochi nella natura, esplorino senza che noi imponiamo nulla e senza alcun suggerimento. Sdraiamoci sul prato e annusiamo, guardiamo le stelle, tocchiamo l’erba insieme a loro.

Al posto di sederci sul divano davanti alla TV, usciamo. Facciamo domande ai bambini, come se anche noi stessimo esplorando con loro, ma non indirizziamoli e non usciamo già premuniti di regole. Non portiamo con noi giocattoli: i bastoni, i sassi, i fiori e le foglie saranno strumenti bellissimi. E non lasciamoci spaventare dalla noia: se i bambini si annoiano la loro creatività galoppa, così come il loro senso di meraviglia, che pian piano si risveglierà!

Giulia Mandrino

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