I metodi per aumentare la produzione del latte al seno

Soprattutto nei primi giorni dopo il parto può capitare che il seno fatichi a riconoscere la stimolazione del neonato e che tenda quindi a produrre poco latte. Non c'è da preoccuparsi, soprattutto perché è molto probabile che piano piano la quantità del latte prodotto si stabilizzerà e, non ultimo, perché esistono alcuni semplici metodi per stimolare questa produzione.

Ecco i metodi per aumentare la produzione del latte al seno: come fare per stimolare il nostro latte per assicurare il giusto nutrimento al bambino

La stimolazione del seno per la produzione del latte materno è importantissima soprattutto dai primi giorni di vita del bambino, periodo durante il quale i suoi bisogni aiutano il seno della mamma a produrre il nutrimento giusto per lui.

Stando sempre rilassate e senza farsi assalire dalla paura di non essere all'altezza e di non riuscire ad avere sufficientemente latte – atteggiamento che rischia di essere davvero controproducente dal momento che il bambino lo avverte e, stressato, non riesce a poppare – potete quindi adottare alcuni accorgimenti per stimolare ancora di più questa produzione.

Il primo passo è quello di attaccare il più possibile il bambino nei primi giorni di vita. Come dicevamo, sono i giorni più importanti per il ciclo di produzione del latte, poiché è proprio in questo momento che mamma e bambino iniziano a sintonizzarsi. Più il bambino si attacca, quindi, più il seno capisce di quanto c'è bisogno. L'allattamento va incoraggiato, quindi, e parallelamente va sempre soddisfatto nel momento in cui il bambino sembra richiederlo.

Il secondo suggerimento è quello di non saltare le poppate. È sbagliato ritenere che saltando un pasto a quello successivo il bambino avrà più latte, perché la sua produzione viene stimolata proprio durante la suzione. Insomma, più il bambino poppa più latte ci sarà; meno viene allattato più il latte diminuirà.

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Verificate quindi la posizione del bambino durante la poppata. Anche questa incide sulla produzione del latte, poiché se attraverso una posizione sbagliata il bambino non succhia nella maniera giusta il latte non esce, ed è proprio come il discorso del saltare una poppata. Non importa la posizione, che deve essere sempre quella più comoda per mamma e bambino; l'importante è che la sua bocca succhi da tutto il seno, e cioè sia dal capezzolo che dall'areola compresa. Per farlo il naso del neonato deve trovarsi proprio attaccato al seno (senza ovviamente essere schiacciato), con labbra bene aperte (più sono aperte più l'areola entra nella sua bocca) e nessuno schiocco che indichi passaggi di aria.

Per evitare poi che il bambino perda interesse durante la poppata provate a cambiare seno, girando il bambino. Questo “movimentare la situazione” stimolerà sia il suo interesse sia la produzione del latte.

Alcune mamme trovano che anche i massaggi possano essere efficaci. Soprattutto uno: quello eseguito sui seni con le nocche e le mani chiuse a pugno. Parendo dalle costole (quasi sotto alla ascella) proseguite fino al capezzolo, ripetendo varie volte.

Infine, se il latte continua ad essere apparentemente poco, consultate la vostra ostetrica. Vi saprà sicuramente dare indicazioni calibrate sulla vostra situazione, saprà dirvi se effettivamente c'è bisogno di maggiore stimolazione, oppure saprà consigliarvi e prescrivervi alcuni rimedi naturali, come ad esempio le tisane al finocchio, alla galega e al fieno greco (da assumersi però come sempre durante la gravidanza e l'allattamento sotto il controllo del vostro medico curante).

 

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Cecilia

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